Opinione scritta da smn15
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Romanzo scorrevole e prevedibile
Una lettura semplice,il romanzo scorre bene per tutte le sue 360 pagine (e questo motiva il 4 per lo stile),ma varie mi ha fatto alzare gli occhi al cielo per l'esasperazione (e questo motiva il 2).I comportamenti dei personaggi spesso appaiono più stereotipati che reali,le loro azioni sono spesso prevedibili,infatti la storia si dipana senza particolari colpi di scena.Questi problemi per me raggiungono l'apice nel legame che si crea tra i due protagonisti,troppo nell'aria e troppo immotivato.
Il libro tocca temi importanti questo non si nega,ma aleggia un aria "romantica" (del tipo "devo trovare una tizia che non conosco a tutti i costi perchè me lo dice il cuore") che per me stona se si cerca un maggiore realismo.
Una nota positiva per il personaggio di Tamar,che malgrado tutto si presenta affascinante nella sua risolutezza.
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Il mio ritorno a Benni
Era da tanto che non leggevo qualcosa di Benni, e dopo aver letto Achille piè veloce posso dire di essere molto contento di essere tornato a leggere qualcosa di suo. Dalle prime pagine si nota subito quanto questo autore sappia scrivere; uno stile inconfondibile quello di Benni,che ci regala passi di grande profondità oltre ai toni ironici che sempre lo caratterizzano.E' un libro che,non a caso probabilmente,vuole rimandare a vecchi eroi,che, quasi solitari, si stagliano sulla massa di Benni, una massa di figure bozzettistiche, caricature con le quali Benni ci mostra il mondo degli anni 2000,dove il nuovo Achille non possiede il tallone damisiano,ma è anzi limitato alla sua sedia a rotelle; e dove Ulisse combatte per non farsi portar via la sua amata e non per tornare dal viaggio da lei; ma è più di così, gli eroi tornano persone, e le persone, gli Stanzani e Olivetti comuni,divengono possibili eroi. Uno dei nostri Benni più sociali forse e meno lanciati sull'umorismo fine a se stesso.
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capolavoro modernista
"Gita al faro" è uno delle più belle opere del modernismo,nonchè una delle più belle creazioni di Virginia Woolf;la trama è praticamente inesistente in questo breve romanzo,poichè la narrazione si concentra più che altro sull'introspezione psicologica dei personaggi-come vuole appunto lo stile modernista-.Questo lo rende un romanzo non adatto a chi vuole una trama coinvolgente,ma bisogna sottolineare che l'abilità dell'autrice ha pienamente compensato questa caratteristica.
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