Opinione scritta da bassini
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L'essenziale è invisibile agli occhi
Il Piccolo Principe è l'opera più conosciuta di Antoine de Saint Exupery.Tradotto in più di 220 lingue in tutto il mondo dal 1943.
E' un racconto poetico, educativo, una storia nata come letteratura per ragazzi che però è molto intensa e profonda.Tratta temi come la fedeltà nei confronti dell'amicizia e il saper accontentarsi dei veri valori della vita che solo i bambini si godono.
Fra metafore e fantasia, denuncia e redarguisce certi comportamenti sociali come ad esempio un uomo d'affari che crede di possedere le stelle e che ne vuole sempre più, all'ubriacone che beve per dimenticare la vergogna di bere, eccetera.
Le illustrazioni che appaiono numerose nel libro sono disegni ad acquerello dell'autore.
Il racconto inizia con l'aereo del narratore che precipita nel deserto in Africa.Mentre egli prova ad aggiustare il velivolo gli appare il Piccolo Principe, un bambino che comincia a parlargli facento tante domante e dando poche risposte.Il Piccolo Principe racconterà al narratore la sua storia incredibile, fantastica di piccoli pianeti abitati da strani individui, di stelle, di sensazioni amichevoli e di come i grandi siano strani ai suoi occhi.
Il racconto continuerà morbido e dolcissimo con marcato senso del giusto, è soave come un bel sogno.Calmo come il deserto, caldo, giallo, assopito.
Finito di leggere mi sono destato come la mattina quando ti svegli, riposato, ripulito, arricchito.Mi ha regalato un sorriso che mai dimenticherò guardando le stelle.
Suggerisco di leggere questo libricino corto corto e vi auguro di provare queste sensazioni.Vorrei conoscere il piccolo principe e state sicuri che se lo incoltro lo dirà ad Antoine ovunque egli sia anche dovessi arrivare su B612.
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Morti viventi e vivi morenti
Pet Semarary è un romanzo horror scritto da uno dei piu grandi del genere, Stephen King 1983.Qualche anno dopo King parteciperà, con una piccola parte, al film tratto dal libro.
Una famiglia americana si trasferisce a Ludlow nel Main, il dottor Louis Creed, la moglie Rachel, i due figli, il piccolo Gage, la sorella più grande Ellie e il gatto Church.Fanno subito conoscenza con i cordiali e anziani vicini che gli faranno conoscere un misterioso posto non lontano da casa, all'apparenza inoffensivo, il cimitero degli animali dove i bambini vanno a seppellire i loro poveri animaletti deceduti.Un posto magnetico, antico, dove gli indiani un tempo usavano come "tempio".Cosa succede se vi si seppellisce una persona?
Da questo romanzo, personalmente, mi aspettavo molta più azione e molto splatter che invece, per fortuna, è mancato a favore del dramma psicologico legato al mistero della morte e della resurrezione.Ha prevalso il panico di una famiglia che combatterà per non impazzire contro l'ignoto mistero del cimitero.
Il racconto a tratti rallenta tantissimo per descrivere certe situazione nei minimi dettagli, particolari che aumenteno la tensione e l'ansia, dettagli utilizzati dall'autore al fine di rafforzare certi critici momenti che il lettore percepirà intensamente.Minuti di pura sofferenza, l'anima piangerà amaramente, il cuore arrancherà con battito inregolare.
Devo dire che King mi piace sempre di più, con il suo stile scorrevole, intenso, semplice da leggere ma comunque elaborato, pieno di informazioni.
Straziante.
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Azzardo crudele.
Reno, Nevada, 1994.Un ragazzo, Joe Whip di quindici anni, non sa chi è suo padre, quando la madre porta a casa l'ennesimo "fidanzato", Joe se ne va di casa.Amante della magia, conoscerà un grande mago e una nuova famiglia.Amerà il gioco d'azzardo.La storia si complicherà.
Non posso proprio svelare altro altrimenti racconterei tutto e svelerei l'incredibile risvolto.
Un libricino corto corto (91 pagine) da leggere in un pomeriggio, una storia tutta particolare, piccante.
Sorprendentemente crudele con un pizzico di ironia tipica di Amelie Nothomb.
Straordinaria la caratterizzazione del personaggio principale Joe, senza paura, senza cuore praticamente spietato.
Divertente, freddo.
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Una delicata carezza
Romanzo autobiografico di Massimo Gramellini che racconta la triste storia della perdita della mamma a otto anni e soprattutto del difficile e lungo percorso interiore per accettare la tragedia alla ricerca della verità.Periodo lungo che lo segnerà, influenzando la sua vita non di poco.Una vita condotta con il pensiero, il peso di essere orfano, il non riuscire ad accettare la prematura scomparsa.
Il libro è abbastanza corto, a volte un pò noioso soprattutto nella fase centrale ma intenso.Il tema trattato molto coinvolgente.
Sicuramente mi ha dato tante emozioni, il cuore si fa pesante, imbevuto, densissimo.Alla vista della foto della mamma il cuore si è stretto fino quasi a piangere.
Un romanzo corto e semplice se letto con la mente ma difficile se letto con il cuore.
Quando ho chiuso il libro ho provato tanto dispiacere e tanta voglia di abbrecciare il mio bambino e la mia mamma.
Toccante.
Sogno ad occhi aperti.
Un romanzo semi-autobiografico scritto da Stefano Benni per i fan detto il Lupo,nel 2001.
Ambientato degli anni 50, la storia racconta di Lupetto, un ragazzino delle elementari e del suo paesino vicino al fiume tra tanto verde.Lupetto dopo uno strano incontro con un Dio si chiamerà Saltatempo, crescerà, maturerà, incrocerà gli anni sessanta, anni di ideali comunisti combattivi,sarà coinvolto in scioperi e occupazioni scolastiche, sarà contro le avidità del padrone e contro il progresso che rovinerà quel bellissimo paesino.
Straordinario è lo stile dell'autore quando soprettutto nella prima parte tira fuori dal cilindro termini da me mai letti e sentiti, termini molto particolari.Da non sottovalutare la fantasia, soprattutto quando il protagonista (Saltatempo), avrà apparizioni fantastiche come ad esempio un Dio altissimo che gli regalerà un orobilogio interno per vedere il futuro.
Un libro a parer mio divertente, scorrevole, fantasioso, capace di far ridere e riflettere sul tempo che inesorabile passa e porta via tutto con se.
Devo ammettere che all'apparenza il romanzo sembra semplice, leggerino, continuando con la lettura questa sensazione rimane, poi non so perchè, ad un tratto ti rendi conto che ti ha riempito l'anima di limpidezza fresca.
Estroso.
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Distopismo estremo
Ho finalmente letto 1984 uno dei più importanti romanzi scritti da George Orwell.Il romanzo è un esempio sello stile orwelliano che si ispira all'inquietudine delle due guerre mondiali, all'olocausto atomico.Dentro questo racconto troviamo le paure di Orwell dal totalitarismo alla perdita di memoria storica per mano dell'informazione.
Orwell disse che il romanzo 1984 è una denuncia delle perversioni parzialmente realizzate nel comunismo e nel fascismo.Questo fa capire quale tensione ed oppressione si respiri tra le pagine del romanzo.
Il romanzo è ambientato in un Mondo futuristico suddiviso in tre superstati:L'Oceania,l'Eurasia e l'Estasia in perenne guerra tra di loro.Il protagonista, Winston, vive per modo di dire in una Londra irriconoscibile, dove Il Partito, unico partito esistente, attua una dittatura durissima.Lo slogan è:"la guerra è pace, la libertà e schiavitù, l'ignoranza è forza".Un oppressione mai vista, assurda, dove il Partito se vuole può farti credere che 2+2 fa 5.Le sole emozioni che ti trasmette questo mondo è paura, collera, umiliazione, esaltazione verso il Grande Fratello.Il Grande Fratello è il sovrano assoluto ed immortale, una figura astratta che ,mai nessuno a visto ma la sua presenza è ingombrante, lui ti osserva.In questo futuro gli abitanti sono costantemente monitorati da schermi che li osservano ventiquattr'ore su ventiquattro, pronte a cogliere il minimo segno di dissenso, pronte a punire.
Non svelerò altro.
Un libro scritto nel 1948, molto attuale e considerato profetico, una scrittura scorrevole, a volte noiosa, in stallo, dovuto alla grave situazione in qui riversano i protagonisti, a volte insopportabile per il lettore per l'ansia trasmessa.
Comunque una bella lettura clausrofobica, consigliata.
Distopico
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Una terribile testimonianza
Questa sarà una recensione difficile, pesante.
Vorrei riportare innanzitutto i versi della prima pagina:
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepidi case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza un nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nei vostri cuori
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia che vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Se questo è un uomo è un romanzo autobiografico, è la testimonianza orribile di Primo Levi che ha vissuto in prima persona i campi di concentramento (Auschwitz).
Scrive questo documento, come dice lui, senza desiderio di vendetta, ma per far sapere , per scuotere le coscenze.A differenza dello scrittore a me ha fatto venire una rabbia colossale, vorrei urlare, vorrei che i carnefici soffrissero.
La storia della seconda guerra mondiale, ormai la conosciamo bene, quello che è successo in quei maledetti campi di sterminio lo sappiamo ma non è mai troppo tardi per ricordare e per provare rabbia e chiedere una giustizia che mai arriverà.
Levi ti porta con sé, ti immedesimi, vivi un esperienza intensamente dolorosa, respiri quella puzza di morte, ti sembra di sentire il sapore della zuppa e la vorresti anche tu.
A volte mi vergogno pensando che sono un uomo, come quelli capace di incredibili atrocità.
Non farò un reassunto del libro per due motivi:uno perchè la storia dei lager la sappiamo e due perchè quelle emozioni terribili io non so riportarle, quindi consiglio di leggerlo.
Una lettura ansiosa e vera.
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Narcolessia contagiosa
E' la prima volta che leggo un libro di Jonathan Coe, ne sono entusiasta.
Con La casa del sonno, Coe a vinto il Prix Médicis Etranger (Francese) nel 1998.
Un romanzo assolutamente da divorare in pochi giorni, consigliatissimo.
Il racconto si articola in due periodi di tempo, gli anni 1983-84 e il 1996, i capitoli dispari saranno gli anni 80' , i pari il 1996.La lettura è divertente, ricca di dialoghi dove la faranno da padrona i malintesi della prima epoca e il fato che, inesorabile, traccerà vie riconducibili al passato.S'intreccia, non ti aspetti quello che accadrà.
Si percepisce tra comportamenti bizzari e piacevoli, tanta solitudine e depressione.
Per quanto riguarda la storia, per non svelare nulla, scriverò il minimo indispensabile:
Un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro, alcuni con disturbi del sonno, da studenti, vivono della enorme grigia e imponente Ashdown.Dodici anni dopo, Ashdown si traformerà in una clinica, dove il dottor Dudden curerà i narcolettice e non solo...compierà bizzarri esperimenti nel sottosuolo...
Una lettura molto divertente, tragicomica che non manca di far sentire il suo pianto, il suo malessere drammatico.
Alla fine del libro mi sono sentito gioiosamente grigio.
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Finale pirotecnico
Ecco il terzo e ultimo capitolo del ciclo Verbo & Vuoto scritta da Terry Brooks, Il Fuoco degli Angeli.
Continuano e terminano le vicessitudini dei nostri eroi Nest, Ross, Pick, Amaneh in quest'ultimo capitolo 15 anni dopo, dove le difficoltà saranno sempre maggiori, dove situazioni ancora più drammatiche colpiranno le forze del Verbo, dove il Vuoto sarà spietato più che mai nel raggiungimento dei propri scopi hai danni dell'umanità, dove John Ross si vedrà in una visione crocifisso come Gesù.
Terry Brooks, rimanendo sempre nel suo stile semplice, liscio, leggero e fantasy, racconta una storia,( mi riferisco a tutta la trilogia del Demone ) interessante e a modo suo originale,ambientata nei giorni nostri, anche se il tema trattato è la solita guerra tra bene e male.
Si prova affetto da subito per i personaggi e si spera, (almeno io), in un lieto fine.
L'infinita guerra tra il bene ed il male è destinata a non finire mai!!!
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Il Cavaliere del Verbo è tornato
Continuano le avventure della giovane Nest e del suo amico John Ross (Il Cavaliere del Verbo).
Questo è il secondo dei tre libri della saga "il ciclo del Demone", trilogia fantasy in stile moderno.Il seguito de "Il Demone", dove il Vuoto ossia il male cercherà con ogni mezzo di distruggere il Verbo cioè il bene, di cui fa parte John Ross, il mitico Cavaliere del Verbo che, ingannato , vacillerà tra il bene e il male.
La storia è chiaramente il seguito del primo romanzo di Terry Brooks "Il Demone", ambientato cinque anni più tardi, cambiano i luoghi e i cattivi da battere ma più o meno gli obbiettivi restano sempre gli stessi, stavolta sarà il Cavaliere ad aver bisogno d'aiuto.Anche lo stile è lo stesso, semplice, fumettone.
E' bello come Brooks ti faccia affezionare ai personaggi di questa storia fantasy.
La battaglia tra il Vuoto ed il Verbo non finisce qui!
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Fantasy moderno
Il demone di Terry Brooks è il primo capitolo della trilogia del Verbo e il Vuoto (o "Il ciclo del Demone"), sicuramente il più bello dei tre.
Alla base della trilogia c'è sempre la solita vecchia storia della lotta tra bene e male, in questo caso tra Verbo e Vuoto, una lotta serrata a colpi di magia.Il Vuoto cercherà di distruggere il Verbo per avere la meglio e il predominio sull'umanità, mentre il Verbo che con i suoi straordinari interpreti, cercherà di sconfiggere il Vuoto per stabilire un naturale equilibrio.
Il racconto è moooolto semplice, una lettura per ragazzi con qualche parte un pò violenta, a differenza del solito Terry Brooks che ci racconta storie senza tempo ambientate in stile molto " classic fantasy", il ciclo del Demone si svolge nel 1997, ha inizio il 4 luglio con il primo capitolo "il Demone" ambientato a Hopewell nell'Illinois, i personaggi sono comunque sempre molto fantasy, ad esempio c'è un silvano, Pick, piccola creatura dei boschi fatto di corteccia, muschio e rametti che è il guardiano del Sinnissippi Parck, poi ci sono i Divoratori, creature del Vuoto che si muovono nelle ombre con occhi gialli nutrendosi di paure e morte, c'è Nest la protagonista, dolce ragazzina ereditiera di magia dalla mamma che si schirerà col Verbo e combattera come un leone, ci sono tanti altri personaggi tutti da scoprire ognuno caratterizzato minuziosamente.
Il Demone di Brooks è una lettura "senza impegno", sufficentemente interessante che ti porta ad affezionarti ai personaggi e quindi a leggere anche gli altri due capitoli.
Leggero, trascinante.
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Sottile ironia
Di Filippo con questo titolo ha ufficializzato questo particolare genere di letteratura fantascientifica "lo Steampunk".
Il genere è caratterizzato innanzitutto dal periodo Vittoriano ottocentesco ma non necessariamente, altra caratteristica è la mancanza di elettricita quindi la tecnologia è basata su grandi ingranaggi e meccanismi spettacolati a vapore.
La Trilogia Steampunk è una raccolta di 3 racconti ambientati nell’800, volti a ridicolizzare, attraverso l’ironia, i pregiudizi dell’era vittoriana.I tre capitoli tra di loro non sono quasi per niente collegati, praticamente sono tre storie separate.
Lo stile di Di Filippo è piacevole, scorrevole ricco di fantasia ma ciò che più spicca è l'ironia.in ogni capitolo ci sono scene divertenti e bizzarre.
Posso sicuramente parlare bene di questa opera anche se pensavo fosse una trilogia che raccontasse la stessa storia.Il primo capitolo è molto curioso e divertente, infatti mi sono detto tra me e me "stupendo oggi mi diverto", purtroppo il secondo capitolo era tutt'altra storia "sempre divertente".Poi la terza storia mi ha annoiato.
Tutto sommato è stata una bella esperienza con lo seampunk, sicuramente da ripetere ancora non so con quale autore (si accettano consigli).
Divertente
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Capolavoro.
Premettento che non sono degno di recensire Lev Nikolaevic Tolstoj, darò comunque il mio parere con lo scopo di pubblicizzare questo capolavoro.
Guerra e pace è sicuramente la più grande opera russa e una delle più importanti al mondo, scritta dal più grande scrittore russo e uno dei più importanti al mondo.
Il romanzo racconta la storia di due famiglie aristocratiche russe dei primi dell'ottocento, alternando le vicende della guerra condotta da Napoleone contro i russi.
Tolstoj impiegherà quasi sei anni per concludere questa eccezionale narrazione.
Il libro appare subito molto impegnativo, basta guardare il volume che è enorme, pesante, con più di mille pagine ma la scrittura di Tolstoj è scorrevole, moderna.Insomma si legge con piacere.
Tolstoj è geniale nelle descrizione di ambienti e personaggi, ancor più lo è nel descrivere gli stati d'animo e i pensiere.
Oltre alla storia che è bella ricca di risvolti, il capolavoro è condito con un infinità di saggi storici reali che si intrecciano con il romanzo inventato, non solo ci parla di storia ma anche di filosofia e scienze.
Quandosi finisci di leggere Guerra e pace sicuramente se ne esce arricchiti di informazioni d'ogni genere.
Complesso, appassionate, istruttivo.
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Fantasia Nipponica
Sono da sempre affascinato dalla straordinaria fantasia dei Giapponesi, non che gli occidentali non ne abbiano, anzi, ne hanno tantissima ma i Giapponesi hanno tante di quelle leggente stravaganti che mi incuriosiscono moltoe tanto di più ne vorrei sapere.
Non mi stupisco che Murakami con "La fine del mondo e il paese delle meraviglie" abbia vinto nel 1985 il premio Tanizaki, uno dei più importanti riconoscimenti letterari del Giappone.
Il romanzo è un fantasy, un pò fantascentifico, un pò thriller che si snoda in due storie parallele ricche di fantasia.Le due storie si alternano in capitoli non tanto lunghi che ben presto di avvicineranno inesorabilmente.
Una storia originale, piena di musica, creature strane, sensazione altalenanti e tanto buoi , freddo e pioggia...
Un libro scorrevole, piacevole da leggere tutto d'un fiato.
Un viaggio senza ritorno ai confini dell'anima e della personalita.
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AUSCHWITZ ALTERNATIVO
Si è scritto e documentato di tutto sulla tremenda Seconda Guerra Mondiale a dir la verita non basta mai, per ricordare e per fare giustizia.Questa storia realmente accaduta è singolare, vista da un altra inquadratura, vista da Denis Avey un uomo coraggioso, rude, un pò bullo che racconta al giornalista Rob Broomby le sue impressionanti vicende che lo segneranno per sempre.
C'è chi ha criticato quest'opera per il fatto che parli relativamente poco dei campi di concentramento, è vero me appunto è ancora più interessante, il racconto parte da lontano, dal reclutamento del giovane Avey, fino ad oggi.
Un racconto emozionante, commovente e che fa rabbia.
Come è giusto che sia ti fà pensare alla barbarie dell'uomo, sicuramente non ti lascia indifferente.
Lettura piacevole che va al di là del documentario, sembra più un romanzo, un avventura con finale a sorpresa.
Indimenticabile
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Aspettative non mantenute.
Aspetti che succeda qualcosa di emozionante, poi aspetti ancora, vai avanti, continui, ancora, poi?...finisce.
Leggi d'inerzia, incrociando le dita sperando che la banalità lasci spazio al colpo di scena perlomeno.
Non ci sarà alcun colpo di scena.
La lettura è scorrevole , all'inizio sembra avere prospettive importanti degne di un futuro filmone hollywoodiano, una bella idea che a mano a mano diventa una cattiva idea, sembra che l'autore, andando avanti perda energia e fantasia.
E' una storia thriller sempliciotta, senza tensione, all'ultimo quando leggi l'ultima frase e chiudi il libro rimani per qualche secondo a pensare e realizzi subito d'aver perso tempo.
La speranza mia è che a Cooper non venga in mente (forse l'ha già fatto) di realizzare il seguito,sarebbe uno strazio.
Un thriller opaco.
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