Opinione scritta da sandor
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Romanzi
Confessioni di un arrabbiato nostalgico
C'è un po' tutto Dostoevskij in quest'opera ancora per tanti versi immatura, ma è un Dostoevskij amabilmente pessimista, senza speranza di riabilitazione. Cattivo, fino in fondo, com'è giusto che sia per chi viene dal sottosuolo. Mi ha spaventato rivedermi per tanti versi nel protagonista del libro, ma ci vuole una grande dose di saggezza per ammettere di essere così onestamente sbagliati. Le idiosincrasie, le meschinità del personaggio sono quelle di un arrabbiato che vorrebbe riabilitare il sublime e insieme lo odia. Repulsione e attrazione per il fango sono la sua altalena.
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