Opinione scritta da Foschia75

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Gialli, Thriller, Horror
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    15 Marzo, 2015
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Quasi una sceneggiatura...

Il primissimo dettaglio che mi ha dato la certezza di essere davanti al libro giusto, è stata la data e la città: Londra 1867. Un po' come andare in agenzia di viaggi e chiedere un pacchetto completo per la meta dei vostri sogni... per me è assolutamente Londra ottocentesca. Provo un'attrazione smodata per tutto ciò che sia ambientato in quel periodo, dal Romance allo Steampunk, dal Mistery alla Narrativa. Mi è bastato leggere la prima pagina per sparire. Puff, ed ero dentro, assolutamente sopraffatta da ciò che mi circondava. La scena di apertura inevitabilmente vi risucchierà nella trama, e da lì sarà un crescendo di sensazioni sempre intense, al punto che c'è stato un momento in cui ero talmente assorta che sono rimasta scossa da un fatto accaduto alla protagonista e al quale non ero per niente preparata. Se non è calarsi totalmente in una narrazione questo, non saprei proprio dire cosa mi sia successo (non posso dire di più per non fare spoiler!).
John Boyne ha uno stile che non permette di rallentare la lettura, di abbassare la guardia o sbadigliare, si fa fatica a tenere un ritmo di lettura rilassato perchè ha un modo di rendere le scene, quasi da regista. Un plauso va assolutamente a Beatrice Masini, per la magistrale traduzione!!!
Vorrei lasciare un passaggio per rendere l'idea:
"Quella mattina pioveva, uno scroscio titubante ma ininterrotto, e quando spostai lo sguardo dalla finestra colsi il mio riflesso nello specchio sopra il camino, e il mio aspetto mi lasciò avvilita. Non ero mai stata attraente, ma la mia pelle era più pallida del solito, i capelli scuri erano crespi e trasandati. Le mie spalle erano ricurve mentre sedevo coi gomiti puntati sul tavolo, una tazza tra le mani, e mi allungavo nel tentativo di correggere la postura. Allora feci una cosa sciocca: mi sorrisi, nella speranza che un'espressione soddisfatta migliorasse l'effetto, e trasalii quando vidi un secondo volto, molto più piccolo del mio, restituirmi lo sguardo dall'angolo in basso dello specchio".
Ho riletto questo passaggio un paio di volte, quasi per sincerarmi di non essere al posto della protagonista.
Ma andiamo avanti. Eliza Caine è una giovane di appena ventuno anni, già avanti con l'età per maritarsi. Insegna in una scuola femminile e vive con l'amato padre entomologo universitario. Il loro è un bellissimo e profondo rapporto, quasi di simbiosi, e quando improvvisamente il padre viene a mancare, Eliza ne è devastata, ha perso l'unico punto fermo della sua vita e di conseguenza presto perderà anche i privilegi dovuti alla posizione del padre. Sarà costretta a lasciare la casa dove ha vissuto molta parte della sua vita e non sa proprio dove andare. Il destino sceglierà per lei. La sua destinazione è il Norfolk dove in cambio di vitto e alloggio dovrà fare da istitutrice a due bambini.
Eliza accoglie con nuova speranza il suo immediato futuro. Ma quando arriva a Gaudlin Hall, si rende presto conto che ciò che aveva sognato, è assai distante da ciò che la accoglie. Ci sono troppe cose taciute, mezze risposte e troppe domande che assillano le prime giornate trascorse in quella grande tenuta. Eliza sente che oltre lei e i bambini c'è qualcun altro tra quelle mura. Comincia a fare domande, ma le risposte sono davvero poche, e lei vuole capire come mai i due bambini vivono soli senza i genitori, con uno stalliere che vive nella dependance ma non entra mai in casa, e una cuoca che prepara i pasti ma non si fa mai vedere. Insomma l'atmosfera è veramente inquietante, così Eliza cerca nel villaggio vicino, le risposte di cui ha bisogno per capire come comportarsi con i bambini.
Ma la notte, quando tutti dormono, Eliza è certa di non essere sola. E di giorno a volte succedono cose strane e pericolose che mettono in pericolo la sua stessa vita, ma non quella dei bambini.
Giorno dopo giorno, Eliza stoicamente imparerà a convivere con le presenze "ingombranti" della tenuta, senza venir meno all'impegno preso con i bambini, ai quali si è affezionata.
Quando indagherà sulle istitutrici che l'hanno preceduta, si renderà conto che la sua vita è in pericolo, e nonostante tutto, è decisa a rimanere accanto ai bambini. Vivendo a Gaudlin Hall scoprirà la verità, e nonostante le sue paure, per amore dei bambini affronterà la realtà, anche se questa potrebbe portarla alla pazzia o peggio alla morte.
Ciò che rende questo romanzo "vivo" e inquieto, sono le magistrali descrizioni delle situazioni e degli stati d'animo, così intensi da non permettere di abbassare la guardia. Eliza è una donna molto intelligente, coraggiosa e con un forte senso del dovere, ma è anche una donna pragmatica che non accetta una mezza risposta o una mezza verità, vuole capire fino in fondo cosa o chi ostacola la serenità di chi dimora nella Hall, anche se le scoperte che farà la metteranno in serio pericolo. Non si fermerà fino a quando non ristabilirà l'ordine e l'armonia nella vita dei bambini e di conseguenza nella sua. Una figura femminile davvero profonda e affascinante, ora insicura e vulnerabile, ora coraggiosa e sprezzante del pericolo che corre. Vuole andare a fondo, scavare nel passato per vivere serenamente nel presente.
La prima domanda che vi farete arrivati a Gaudlin Hall, è dove siano i genitori dei bambini. E qui sta il bello dell'intera vicenda. Non posso dirvi di più, perchè rovinerei tutto. Posso però cercare di descrivere le emozioni di Isabella e Eustace, i loro strani e spesso disarmanti atteggiamenti che però si sveleranno al lettore a poco a poco, fino all'epilogo.
Consiglio questo romanzo a chi ha voglia di immergersi nelle tinte fosche della campagna inglese, con le inquietanti atmosfere delle grandi tenute avvolte nella vegetazione e isolate dal resto del mondo, con personaggi che bucano le pagine e sensazioni che avvolgono il lettore in atmosfere da film.

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    15 Marzo, 2015
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Uno dei romanzi più belli letti nell'ultimo anno

NON C'E' NIENTE DI NASCOSTO
CHE NON SARA' RIVELATO.

Come dico spesso, ogni libro è un viaggio, sta a noi lettori decidere la destinazione e l'intensità delle emozioni che vorremmo conservare nel nostro immaginario. Quanto più un libro è bello, tanto più è per me difficile riuscire a descriverne il contenuto. Non riesco a credere che questo sia un romanzo d'esordio, come è possibile continuo a chiedermi. Come si può rapire il lettore, riuscendo a fargli percepire la penombra di una stanza, l'olezzo delle aringhe, il freddo pungente delle strade spazzate dal vento invernale, con uno stile che non lascia spazio a distrazioni, che spinge il lettore a non smettere di leggere se non all'epilogo. Uscire da libri come questo ha delle conseguenze, perché trovare qualcosa di altrettanto intenso è difficile. Un colpo di scena dietro l'altro, non danno il tempo al lettore di riprendere fiato. Non c'è modo di prevedere ciò che succederà, come cambieranno gli eventi perché l'intreccio è talmente magistrale da non presentare la minima sbavatura. Sono vittima dell'intensità della vicenda, del profilo di ogni singolo personaggio, di ciò che l'epoca imponeva a uomini e donne. La forte presenza della legge, il timore di Dio, i pregiudizi e i tanti tabu del tempo, fanno di questa storia un quadro dai colori cupamente sanguigni, ma con una variabilità di sfumature che colpiscono senza riserve il lettore.
Petronella ha contratto un matrimonio di convenienza, deciso dalla madre e dal suo sposo (siamo nel 1686). Per sfuggire alla fame e alla miseria una donna era destinata ad andare incontro a qualsiasi destino, anche quello di scoprire che il proprio matrimonio altro non è che una gabbia nella quale, in tanti, si sta davvero troppo stretti. Molto presto si renderà conto che forse, la fame e la miseria, potrebbero essere compagnia migliore di quella che giorno dopo giorno, comincerà a profilarsi nel suo strettissimo orizzonte, come la sua nuova famiglia. I Brandt, facoltosa famiglia di mercanti, che hanno fatto fortuna con il commercio da e verso le Indie. Jhoannes, suo marito è un uomo taciturno e sfuggente che ha fatto del lavoro una delle sue ragioni di vita, ma che nasconde non pochi segreti. Marin, la cognata che non ha mai contratto matrimonio e vorrebbe esercitare il suo ruolo come padrona di casa nella dimora del fratello. Cornelia, la domestica orfana raccolta dalla strada e accolta in seno alla famiglia, una ragazza che ama inventare storie dopo una sana e innocente origliata. Otto, il nero importato dal padrone di casa durante un viaggio. Intorno agli abitanti della casa, ruoteranno le vite di personaggi secondari ma fondamentali nel complesso intreccio della vicenda.
L'iniziale smarrimento e sgomento della protagonista che tutti chiamano Nella, si riverbera sul lettore con una vividezza disarmante. Giovane e ignara, dovrà fare presto i conti con il mutevole e misterioso atteggiamento dei suoi nuovi parenti, all'inizio insicura e impacciata, per poi prendere in mano le redini della famiglia, quando questa comincerà a sgretolarsi senza pietà.
Segreti, avidità, invidia, morbosità, peccati e inquietudine sono gli ingredienti fondamentali di questo magistrale romanzo. Sullo sfondo, una Amsterdam pulsante e bigotta, abile nel barattare Dio con i fiorini.
Fino a dove può spingersi l'avidità e l'invidia di una persona, quanto tempo può ardere sotto la cenere, prima di riemergere più deleteria che mai? Anche decenni, direbbe Nella.
Il fulcro del romanzo è uno stipetto, la loro casa in miniatura, regalo di nozze di Jhoannes per Nella, per tenerla impegnata durante le sue assenze "per lavoro". Le consiglia di rivolgersi a un miniaturista per arredarla. Nella segue il consiglio del marito, più per cercare di non pensare a quello che succede in quella casa che per far contento il marito. Sarà l'arrivo dei vari pezzi in miniatura, che tassello dopo tassello, renderanno la vita di Petronella fin troppo affollata, di segreti e scandali. Quelle pregevoli miniature nascondono un'inquietante verità, in essi è contenuta l'essenza stessa della famiglia Brandt e di chi le vive accanto. Ogni singolo oggetto, o personaggio che troverà posto nella casa in miniatura, custodisce un segreto, e quando Nella si renderà conto di quanto quegli oggetti inanimati siano legati al presente e al futuro, sarà troppo tardi, il destino avrà iniziato a fare il suo inesorabile corso.
Quanti silenzi, quanti sussurri dietro le porte, quanti segreti inconfessabili e pericolosi, destinati a segnare la vita di tutti dentro la casa.
Petronella giunge ingenua ragazza di campagna, diventa abile padrona di casa per necessità. Quella moglie giovane e inesperta, si rivelerà la donna più forte e caparbia della famiglia. Quanti segreti può sopportare una persona senza pagarne il prezzo?
Le figure femminili di questo romanzo sono qualcosa di veramente unico, indelebile. Donne molto diverse tra loro, accomunate dalla disperata ricerca dell'amore, così effimero eppur così essenziale.
La figura della donna in quell'epoca, la scarsa considerazione a tutti i livelli, la relegano a padrona del solo focolare. Sarà proprio la cognata Marin ad abbattere certi tabu fino ad allora invalicabili, materialmente e moralmente. Tre donne, tre caratteri diversi, tre sogni diversi che l'autrice ha magistralmente svelato a poco a poco e mai fino a farcele conoscere totalmente. Ho adorato il suo modo di presentare i personaggi, quel velo di mistero posato sulle loro più intime insicurezze.
Ho vissuto dentro questo romanzo, come una bambola dentro lo stipetto di Nella, spostandomi da una stanza all'altra, assorbendo i colori, i rumori e gli odori delle routine quotidiana di questa famiglia che farà fatica a sbiadire, impressa nel mio immaginario come i più sanguigni colori di una antica e inesplicabile tela. Mi è rimasta quella piacevole e languida sensazione di non aver afferrato tutto, di aver fatto scivolare tra le maglie dell'immaginazione, qualcosa di fondamentale. Non me ne rammarico, perché sarà certamente motivo di rilettura di un libro che spero diventi un film, tanta è la sua vividezza!
Vi sarete resi conto che non ho parlato del Miniaturista, figura onnipresente eppur eterea della storia. L'ho fatto per rispetto verso chi leggerà il romanzo, perché questa figura è stata per me una metafora, e parlarne avrebbe svelato molte cose che vorrei tener celate, per non rovinare la curiosità.
Ho scelto di non parlare di altri personaggi chiave di questa intensa storia, per non svelare troppo, per lasciare la pruriginosa curiosità in chi deciderà di leggerlo. Io ho solo cercato di scalfirne la superficie...ma c'è molto, molto di più.
Un libro sublime che consiglio a chi veramente voglia perdersi tra le maglie dei sentimenti e delle sensazioni più forti, quelle che urlano dentro il cuore di ognuno di noi. Una storia che lascerà un riverbero difficile da attenuare.

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La ragazza con l'orecchino di perla
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    15 Marzo, 2015
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Dovrebbe entrare con merito nei programmi scolasti

Non sono davvero all'altezza di spiegare ciò che ho letto, sfugge a qualsiasi mia possibilità.

Ho immaginato il vecchio olmo in cima al paese, le donne curve che salgono la china sotto il peso delle gerle, il banditore col suo corno latore di buone nuove... e poi l'edera che colonizza le crepe, gli scuri che resistono sull'ultimo cardine. Ad Alento c'è più vita di quanta se ne possa immaginare, chiudi gli occhi e comincia ad ascoltare... col cuore.

Ho lasciato scorrere le pagine per giorni, come scorrono le gocce sulle foglie durante un temporale, portandosi dietro i pensieri di chi le osserva, prendendo tutto il tempo di cui ha bisogno. Cinque giorni per un romanzo che si potrebbe leggere in due sere. Ho cercato di metabolizzarlo il più possibile senza mai riuscire a "domarlo". Adoro quando un romanzo diventa un viaggio introspettivo, quando mette alla prova tutto il mio modo di leggere e assorbire. Leggendo i ringraziamenti ( vi assicuro che sono un romanzo nel romanzo!), mi ha colpito molto l'ammirazione dell'autrice per Il giorno del Giudizio di Salvatore Satta, romanzo letto già due volte e ancora non dipanato del tutto. Questa citazione mi ha fatto molto riflettere su Cade la terra, sullo schiudersi e richiudersi a tratti, come farebbe un fiore dall'alba al tramonto. Dietro le storie degli abitanti di Alento, c'è molto, molto dell'animo umano, del suo vivere e morire, dell'egoismo emotivo di chi resta e del senso di liberazione di chi se ne va. Ci sono dei passaggi che ho riletto più volte, perchè sono così incisivi e profondi da far riflettere e forse spaventare chi, non si rende davvero conto di quanto rimaniamo avvinghiati a ciò che resta di chi abbiamo perso. Allora ho visualizzato l'edera, capace di colonizzare pietre, ruderi, fessure sui muri, caparbia, resistente alla mutevolezza del tempo e dell'ambiente. Molti di noi sono come quell'edera, altri sono come i fili d'erba tra i sassi... la prima resiste a oltranza, gli ultimi vivono e muoiono a seconda delle stagioni. L'edera è quella pianta che vive dove tutto è, o sembra abbandonato, non si capisce dove prende ciò che la sostenta, ma caparbia vive e si attacca, come fanno le persone che restano e sopravvivono dopo aver perso una persona cara. Quante similitudini in questo romanzo, quanti passaggi nei quali trovare molto delle nostre esistenze. Ho provato a chiudere gli occhi, immaginare Alento o qualsiasi altro paese abbandonato, ho immaginato di amplificare i sensi, ho sentito le cicale, le fronde degli alberi pettinate dal vento, qua e là una pietra che cade, uno scuro che cigola sul cardine, una porta che lievemente scricchiola.
Cade la terra è una possibilità di fermarsi, rallentare, pensare e ricordare. Mi vengono in mente davvero tanti pensieri ed emozioni, dalle più fisiche alle più introspettive. Forse perchè mi rendo conto che ci vuole davvero tanto tempo per lasciare andare chi si ama e non c'è più, e allora ci si attacca morbosamente alle sue cose, per anni, fino a quando non si fa propria la consapevolezza che non si smette mai di amare perchè non si smette mai di ricordare, e così diventano superflue le cose materiali, ma rimangono i ricordi su cui fare affidamento. Alento è il luogo dove vivi e morti si confondono, dove l 'autrice è magistralmente riuscita a portare i suoi lettori, divenuti affascinati viaggiatori con la possibilità di sbirciare dentro questa o quella casa, e percepire i passi, gli odori i rumori della quotidianità, fuori da qualsiasi tempo. Le vite di Estella e di Marcello, della famiglia Parisi, di Maccabeo, animano il borgo di vita vera o presunta, sospendendoci in una dimensione dalla quale è difficile accomiatarsi, assetandoci con le loro storie che si intrecciano in modo indelebile con la stessa essenza del luogo.
Leggere e visualizzare la piazza di Alento, con l'olmo che ha visto passare sotto di se intere generazioni di abitanti, con le loro miserie e i loro affetti. Entrare in casa de Paolis e cercare di carpire attraverso un gesto e uno sguardo i pensieri dei suoi abitanti, i loro più intimi segreti, attraverso le magistrali parole di Carmen Pellegrino.
Dentro questo romanzo ci sono innumerevoli messaggi, quelli legati al fascino dei paesi abbandonati dove, chiudendo gli occhi si può giocare a immaginare gli abitanti affaccendati nei loro mestieri quotidiani, quelli legati alla vita e alla morte, allo scorrere inesorabile del tempo come scorre la terra sotto le case di Alento, alla caparbietà con la quale i vivi trattengono il ricordo dei propri morti.
Cade la terra è un romanzo che scava nell'animo umano, sfuggente quanto basta da necessitare di essere letto e riletto, perchè capace di lasciare nel lettore ogni volta qualcosa di potente e diverso. Ogni lettore troverà in queste righe qualcosa di personale.

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A chi vuole intraprendere un viaggio indimenticabile nei luoghi dei ricordi intensi.
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Letteratura rosa
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    04 Dicembre, 2014
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Il mio battesimo M/M

Lo ammetto sarò di parte, ma già dopo aver letto Good References, avevo notato che questa autrice esordiente, sapeva tenere la penna in mano. Ma dopo aver letto e apprezzato Nuvole, non ho più alcun dubbio, questa donna ci sa proprio fare, con le parole e le sensazioni che è capace di trasmettere. Torna a sorprendermi con una novella Omo-romance (in realtà si direbbe M/M, ma lo trovo molto "zoologico"), nella quale con una delicatezza e un'eleganza spiazzanti, racconta la storia d'amore tra due ragazzi. Il mio primo racconto sul genere, e sono contenta che ad introdurmi in questo contesto così particolare, sia stata proprio S.M.May, una donna con la quale condivido la passione per il Romance. Grazie S.M.May per avermi preso per mano e avermi presentato i tuoi personaggi e la loro tenera storia d'amore. Spero davvero un giorno di leggere il tuo primo romanzo, non inferiore alle trecento pagine!
Non mi vedete, ma sto sventolando il tricolore!
E' ufficiale, adoro leggere novelle sotto le cento pagine, le pillole della buonanotte, senza strascichi temporali, senza lunghe attese tra un libro e l'altro. Racconti che tengono compagnia per una sera, storie italianissime, scritte da penne nostrane. Tra questa c'è un'autrice che sento farà strada nella narrativa, perchè non è facile rapirmi nella prima pagina, di solito lascio la possibilità di farlo entro le prime quindici, venti... se dopo questo spazio ancora non sono entrata nella storia, comincio a preoccuparmi. Ma S.M.May, mi ha accolto già nelle prime venti righe, in quello spazio nel quale avviene l'incontro tra i due protagonisti di Nuvole.
Uno sguardo, una voce e il destino decise una bella storia d'amore non priva di ostacoli. Ambientata a Padova (ma quanto mi piace leggere del nostro Bel Paese?), racconta di Luca architetto fidanzato da anni con Beatrice, e Mircea medico di origini italiane che vive nella stessa città. Si incontrano al rientro da un viaggio, e qualcosa di indefinibile scatta in Luca che, anche nei giorni successivi continua a pensare a quella voce e a quegli occhi scuri e profondi. Si chiederà parecchie volte il perchè, cosa significhino questi pensieri per uno come lui fidanzato da anni con la stessa donna e affermato architetto. La sua vita scorre placida e lineare, fin quando non riincontra Mircea e succede un qualcosa che rompe gli argini della razionalità. Luca sta cambiando, si accorge di essere irrequieto, di essere attratto da quello sguardo, ma non riesce a darsi una spiegazione, fino alla sera in cui.... tutte le sue certezze crollano. Un gesto, un attimo e per Luca niente sarà più lo stesso. Negherà a se stesso l'evidenza, fin quando tra i due l'attrazione diventerà irresistibile. Luca si avvicinerà sempe di più a Mircea, attratto dalla sua dolcezza, dai suoi modi, da quello sguardo irresistibile. Ma ammettere di provare qualcosa per un uomo, non sarà facile, soprattutto davanti a chi gli vuole bene, e ha idee precise sull'amore, e sui rapporti all'interno di una coppia. Luca è "schiacciato" tra i sensi di colpa verso i suoi familiari e il sentimento che cresce nel suo cuore. Sarà in grado di andare oltre le apparenze e accettare ciò che prova? Mircea non ha mai nascosto le sue intenzioni, lasciando a Luca lo spazio e la libertà decisionale, ma non è disposto a raccogliere le briciole di un rapporto importante. Luca sarà costretto a guardare dentro di sè, a dover accettare questo sentimento, perchè rischia di perdere l'uomo che lo fa sentire completo. Quali nuvole passeranno sul cielo di questi due ragazzi? Una storia davvero delicata (nonostante l'argomento trattato), scritta con un'eleganza e un approccio alle scene erotiche, davvero notevole. Non avevo mai letto un romance di questo genere, ma penso che descrivere scene intime tra uomini non debba essere una cosa semplice, S.M.May ci è riuscita con una naturalezza e dolcezza che mi rimarranno impresse a lungo. So che un giorno leggerò un suo romanzo, e quel giorno non è poi così lontano! Brava S.M., sono una delle tue lettrici più affezionate.

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Romanzi erotici
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    04 Dicembre, 2014
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Lara ti entra sottopelle

Avete presente quando mangiate qualcosa che vi piace oltremodo, e quel qualcosa è destinato a finire in fretta lasciandovi quel fastidioso senso di insoddisfazione? Ecco, chiudere Neve fresca ha avuto lo stesso effetto... troppo breve, ci prendi gusto ed è già finito. Questi sono libri che meritano di andare oltre le duecentocinquanta pagine. Dare un'opinione sulla serie di Lara Haralds è a dir poco scontato, quasi superfluo, perché chi ha letto Cambio gomme non ha bisogno certo del mio umile punto di vista per correre ad acquistare il sequel sugli store online (presto lo potremo anche mettere fisicamente nella libreria!). La nostra amata mina vagante, scrittrice incompresa e donna attira guai, colleziona un'altra imbarazzante avventura, ma porta a casa il suo primo successo come editor. Inutile dirvi quanto questa serie sia originale, quanto la presenza di questa "carismatica" figura femminile completi magistralmente uno scenario altrimenti monocorde... ma questa è una mia personalissima idea. A chi ancora non conosce Lara, ma si è appena affacciato al genere romance gay, consiglio vivamente di leggere questa serie, non ve ne pentirete!
Cosa ve lo dico a fare?????

Valuto il gradimento di un libro in base all' entusiasmo che perdura anche dopo averlo chiuso, e S.M.May ha tutto questo potere terapico su di me!

Lo so sono spudoratamente di parte... ma che ci posso fare se Lara Haralds ti entra senza riserve nel cuore, e ci alberga anche negli episodi a seguire? Non vi capita mai di affezionarvi ad un personaggio al punto di rischiare di non essere più tanto lucidi quando ne parlate? Va bene, l'ironia e il sarcasmo in un romanzo sono caratteristiche che ai miei occhi fanno guadagnare parecchi punti. E' più forte di me, più i personaggi sono bizzarri, più le situazioni diventano grottescamente imbarazzanti, più mi appassiono alla storia, e Lara è una delle mie eroine preferite, uno di quei personaggi che ti allietano la giornata, che danno una visione imperfetta della vita e stemperano la fisicità dei due personaggi maschili. Lei "brutto anatroccolo" incompreso, sempre pronta a vedere il lieto fine prima di aver scoperto chi ama chi, è innato in lei questo spirito da cupido in gonnella... e a volte non lo fa neanche premeditatamente. Nonostante abbia il potere iniziale di far innervosire il suo interlocutore, non passa molto tempo prima che questi si renda conto di quanto questa donna sia speciale per tanti motivi. Questa volta conosciamo meglio anche la spietata editor Alienor Ruben, una donna un perché, di quelle che pur di mandarti dove vuole lei, riesce a convincerti che l'asino vola. Anche questo un personaggio che sembra uscito da un film, non ho fatto fatica a immaginarla dentro un tailleur, con rossetto e unghie rossissime, capelli da donna in carriera, senza una virgola fuori posto. Una donna che sa come ottenere quello che vuole, e in Lara ha trovato il suo agnello sacrificale... al punto da spedirla dietro ricatto ben celato, in una zona fredda e semi sperduta del Canada, appunto Cold Lake. Già l'arrivo la dice lunga su quello che l'aspetta, e leggendo la trama ancora prima di leggere il romanzo, facevo grasse risate, perchè a lei capitano sempre gli uomini più spigolosi e indisponenti sulla faccia del pianeta. Diversamente non sarebbe la donna caparbia che conosciamo. Ah, cosa non si fa per un avanzamento di carriera...
La sua missione è quella di portare alla sua editor il manoscritto del famoso e pluripremiato scrittore Terence Foreman, che si è ritirato a fare l'eremita a Cold Lake dopo aver perso il suo compagno in un incidente.
E qui non posso esimermi dall'elogiare la maestria con la quale S.M.May plasma i suoi personaggi e gli fa dono di caratteri che bucano le pagine. Per esempio Foreman, uno scorbutico autore da migliaia di copie che Lara adora, e di cui conosce a menadito le opere. Il punto forte di questo personaggio è il sarcasmo verso le sue opere e chi le legge, la sua confessione su un romanzo che lui ha scritto in preda a quella che lui chiama "l'ispirazione del ca...o", e qui sarei curiosa di sapere se il carattere e i modi di fare dello scrittore siano una più o meno ironica frecciata verso certi scrittori bestsellers. S.M.May è una scrittrice davvero sottile, che riesce magistralmente a caricare le sue righe di ironia e pungente sarcasmo, lasciando il lettore libero di cogliere o meno. Una delle mie autrici preferite, fin dai tempi del suo primo racconto. Ha stoffa è inutile, sa scrivere, sa come graffiare, sa come farti sorridere, e come lasciare dei chiari messaggi, dal più ironico e frivolo, al più reale e tangibile nella vita di tutti i giorni, soprattutto nell'affollato mondo della narrativa. Per chi conosce la sua penna non sarà difficile godere della storia d'amore tra Sebastian e Terence, e della vena altamente ironica che attraverso il suo personaggio femminile ci porta a sorridere di certe situazioni non tanto lontane dalla realtà, nel panorama della narrativa, del mestiere di editor e di scrittore incompreso.
Una lettura davvero irresistibile, capace di farti trascorrere una serata senza pensieri, in compagnia di personaggi veramente magnetici. Credetemi, S.M.May è nata già arrivata.
Non vi ho parlato volutamente della storia d'amore in divenire, per non togliervi il gusto di conoscere più da vicino Terence e Sebastian, due caratteri diversi, due uomini in cerca di sentimenti e riscatto. Magistrali i dialoghi durante i momenti più intimi... come far calare la tensione con un gioco di battute e citazioni, e anche in questo l'autrice si conferma unica nel suo genere, originale e irripetibile, capace di mettere a proprio agio i lettori/spettatori.
Ribadisco come per Cambio gomme, se ancora siete diffidenti verso il gay romance, credo che la May sia l'autrice che possa abbattere i vostri ultimi dubbi.

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    04 Dicembre, 2014
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Lara la mina vagante...

Quando ho scoperto l'uscita di questo romanzo non ho esitato un istante e l'ho comprato su Amazon, l'ho letto in due sere, e come nei suoi precedenti racconti, S.M.May si è rivelata una bella garanzia. Già dopo le prime due pagine ho pensato che se avessi il dono della scrittura, vorrei avere il suo stile e la sua ironia. Sa creare storie capaci di rapirti con l'ilarità ma allo stesso tempo con intensità e carezzevole romanticismo. Soprattutto quando affronta storie Gay romance, il suo stile è inconfondibile. Ti sfiora con le emozioni, e ti solletica con il sarcasmo e, in questo nuovo pregevole lavoro, ha creato un personaggio "di troppo" davvero indispensabile, la guardona e invadente Lara Haralds, senza la quale non sarebbe stata la stessa storia... un cupido in gonnella irresistibilmente brillante. Sapere che siamo al primo romance di una serie, non può che rendermi euforica.
Mettici che quando si nomina S.M.May, io possa peccare di poca obiettività, mettici che mi piace il gay romance, ma permettimi di ammirare il pregevole lavoro di questa bravissima e talentuosa autrice che ha finalmente intrapreso la strada del self, dando inizio a una serie davvero irresistibile, nonostante il genere ancora ingiustamente snobbato dalle più. Peccato perchè come ho già ribadito in altre recensioni, il romance M/M è spesso migliore di quello canonico tra uomo e donna. Una delle chicche che apprezzo maggiormente di S.M.May, è la presenza di una figura femminile nel panorama prettamente maschile delle sue storie. In questo caso, a differenza di Nuvole, la donna in questione è un personaggio davvero insostituibile e indispensabile. Stiamo parlando di Lara Haralds, una mina vagante che incita alla risata anche senza aprire bocca, un personaggio unico nel suo genere, capace di tenere in piedi situazioni dalle più esilaranti alle più imbarazzanti, impossibile non innamorarsene... a volte ruba la scena agli stessi protagonisti. Adoro il suo modo di fare, tra l'ingenuo e il maldestro, quella sensualità innata che lei non sa di possedere. Sarà proprio la sua rocambolesca natura a catapultarla letteralmente nella vita di Nathan e Kean, due uomini affascinanti che si completano magnificamente, se solo uno dei due cercasse di dare voce al suo cuore senza remore. Nathan è un uomo semplice e sanguigno, che ha messo in chiaro col mondo la sua scelta sessuale, è un gran lavoratore, un amico sul quale si può contare e un amante che ha bisogno a distanza di tempo, di certezze. Kean è tutto ciò che Nathan desidera, probabilmente anche perché caratterialmente molto diverso da lui, ricco, affermato ma molto, molto insicuro davanti all'idea di amare un uomo alla luce del sole, e soprattutto davanti al padre, che di lui ha un'idea precisa (o perlomeno Kean vuole convincersi di aver costruito un'impeccabile facciata). Ma quando Lara irromperà nelle loro vite, arriverà anche il momento di decidere la direzione da prendere, la scelta da fare, perché Nathan vuole di più, è stanco di raccogliere briciole. Un passo maldestro ma in buona fede di Lara, stravolgerà le vite dei due ragazzi e di chi gli sta intorno e, se inizialmente la povera "guardona" verrà bistrattata e allontanata senza molti convenevoli, in un secondo momento si rivelerà una imperfetta cupido in gonnella. Nathan e Kean sono caratterizzati davvero magistralmente, impossibile non rimanerne affascinati, sono diversi come il giorno e la notte, personalmente sono rimasta colpita dalla personalità di Kean, uomo in carriera che al mondo appare impeccabile nel suo completo che "non fa una piega", brillante nel suo lavoro e nei rapporti con il personale, ma teneramente insicuro in amore, sempre sul chi va là per quanto riguarda la sua sfera privata. Ecco perchè l'arrivo di Lara, non sarà uguale per tutti. Per Nathan sarà un incontro strano ma simpatico, per Kean sarà certamente destabilizzante... ma solo perché questa donna-tornado, ingenuamente lo costringerà a guardare finalmente dentro se stesso, avendo il coraggio di far conoscere al mondo la sua vera essenza. Anche la nostra protagonista avrà il suo spazio emotivo... ma questa è un'altra storia che vedrà certamente il suo seguito nel prossimo libro (che non vedo l'ora di leggere!!!).
Lo stile della May, è accattivante e impeccabile, la ragazza ha il fluido, quello che mi piacerebbe avere per poter scrivere, per me un gran punto di riferimento!

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Lettura consigliata a chi ha già masticato il romance gay, ma soprattutto a chi è curioso di fare il primo passo in questo genere che merita, se scritto bene e con eleganza come sa fare questa autrice molto, molto brava.... (si capisce che la adoro???)
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    21 Luglio, 2014
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Or si ride or ci si commuove...

Leggere questo poliedrico romanzo, mi ha fatto venire in mente quando sbatto la punta del gomito e per i successivi minuti rimango lì, tra la risata e la lacrima di dolore. Ecco, Io non sono ipocondriaca è una botta al cuore capace di farti scendere, ora le lacrime per i divertenti quanto realistici siparietti "da sala d'attesa", ora per la descrizione intensa ed emozionante di istanti rubati alla dura realtà della vita. Perchè in fondo la vita è questo, la strana alchimia che intercorre tra la felicità e il dolore, tra una grassa risata e un repentino groppo in gola . Nel romanzo si fa spesso riferimento al kit "mai senza", che declinato metaforicamente, mi ha fatto pensare proprio agli eccipienti della vita, quelli a cui non rinunceresti e, purtroppo anche quelli di cui faresti volentieri a meno, l'amore, l'amicizia, la bellezza delle piccole cose, in contrapposizione al dolore, al senso di perdita e al sentirsi impotenti davanti alla malattia.
Detta così potrebbe darvi l'idea di un romanzo triste, invece Giusella De Maria, riesce a creare il giusto equilibrio tra ironia e intensa serietà, stemperando situazioni commoventi con situazioni davvero esilaranti. Nina è un personaggio davvero camaleontico, all'inizio ci viene presentata come una mina vagante che non viene presa sul serio neanche dal 118, poi durante la narrazione, poco a poco conosceremo il suo passato e capiremo il motivo della sua ipocondria. Lei stessa capirà guardandosi intorno che la realtà della malattia è tutt'altra cosa, e che finora ha usato i suoi presunti, innumerevoli disturbi per scacciare i ricordi.
A sostenere il suo attaccamento verso le medicine ci penserà l'amico Lino, esuberante farmacista di Sorrento che come lei, si affida senza riserve ai farmaci senza parere del medico, anche lui grande sostenitore del kit mai senza.
Ma cosa succede se nella vita di un'ipocondriaca irrompe un medico chirurgo, capace di farle vedere la vita e la malattia da un punto di vista completamente diverso dal suo? La testarda Nina si farà convincere che è sana come un pesce, che è una donna un pò matta ma affascinante, e che può guarire dalle sue convinzioni soltanto facendo entrare l'amore e la fiducia nella sua vita?
Un romanzo- tavolozza, dove l'acuta Giusella, mescola sentimenti ed emozioni contrastanti, creando magistrali chiaroscuri, che colpiscono il cuore del lettore.
Una lettura che consiglio per l'ironia e il romanticismo, per le emozioni contrastanti ma sempre intense che saprà trasmettervi.
Una storia d'amore che vi conquisterà per la tenerezza e il fascino della semplicità, riposto in un sorriso o in un caldo abbraccio.

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Consigliato a chi ha voglia di leggere una storia d'amore a tratti ironica a tratti intensa, italianissima.
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    21 Luglio, 2014
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L'endemismo narrativo di Paola Cereda.

Chi mi ha regalato questo libro, conosce ormai troppo bene i miei gusti, e sa che più i libri sono strani, imprevedibili e originali, più mi appassiono alla lettura, e quella storia popolerà i miei pensieri nei giorni successivi. Così è stato per Se chiedi al vento di restare di Paola Cereda, edito da Piemme. Una storia difficile da spiegare con poche parole, una lettura fuori dai soliti cliché (adoro perdermi su sentieri ancora poco battuti!!!), un insieme di ingredienti per dar vita ad una ricetta speciale, che profuma di mare, di salsa, di affetti e di dolore... ma anche di speranza e perdono. Un' isola senza nome, personaggi bizzarri e surreali, legami più forti di qualsiasi avversità, e la voglia di fermarsi, tornare o ricominciare. L'autrice ha saputo intrecciare una trama dolceamara e allo stesso tempo bizzarra, trasmettendo al lettore sensazioni davvero contrastanti, capaci di rimanere a lungo nell'immaginario. Dopo averlo chiuso, ancora mi tornano in mente dei passaggi, anche a distanza di tempo aggiungo una tessera allo strano puzzle che non smette di mutare sotto gli occhi della mia immaginazione. Non riesco a smettere di pormi dei Se e dei Ma...
Un'isola, i suoi abitanti, una compagnia circense, la salsa Agata... il vento. Questi sono gli ingredienti chiave con i quali Paola Cereda compie un'alchimia, una formula magica con la quale opera un sortilegio narrativo fuori dal tempo, capace di ammaliare il lettore e trasmettere sensazioni nuove e inaspettate. Ogni personaggio ha qualcosa da dire, un messaggio da lasciare come in un magistrale spettacolo teatrale. Quello che colpisce è il contrasto tra realtà e fantasia, perfettamente intrecciati a creare un artificio narrativo peculiare, capace di indurre nel lettore stati d'animo che cambiano repentinamente, dall'ilare stupore, all'improvviso magone. A un certo punto mi sono chiesta cosa stessi leggendo, ero entrata in una dimensione bizzarra ma al contempo irresistibile, il romanzo mi ha risucchiata, coinvolta e travolta. Ero disarmata davanti alla grandezza del suo carattere. Quando una storia è capace di lasciarmi sensazioni difficili da spiegare ma pur sempre amplificate, per me ha raggiunto lo scopo per cui è stata scritta: rimanere impressa nell'immaginario, facendosi ricordare, lasciando un messaggio forte e chiaro... e qui messaggi ce ne sono parecchi, forti, intensi, capaci di spingere il lettore a porsi delle domande anche a distanza di giorni.
Un'isola senza nome, una donna all'apparenza fragile. Se dovessi paragonare Agata, a qualcosa, la vedrei come una roccia di granito, esposta agli agenti atmosferici per decenni, modellata fuori, ma sempre uguale nell'essenza. La protagonista di questa storia vive e cresce, cambia e matura, vivendo sempre sull'isola che l'ha vista venire al mondo, bambina poco amata dal padre, senza una figura materna che la sostenga durante le fasi più importanti della propria vita, come il momento in cui una bambina diventa donna, o il momento in cui una donna diventa madre. Agata, "subisce" la vita in silenzio, senza mai lamentarsi, senza mai piangersi addosso, senza mai perdere la propria dignità. Da ragazza chiaccherata, diventerà il punto di riferimento per le donne dell'isola, l'esempio che nonostante tutte le avversità, il dolore e la perdita, c'è sempre un motivo per andare avanti, per ricominciare. Ho sorriso per le bizzarrie di certi passaggi e l'originalità di molti personaggi, ho sentito salire il magone quando Agata viene messa alla prova da vicende più grandi di lei, di quelle che non augureresti neanche al tuo peggior nemico... eppure lei stoicamente affronta le prove che la vita le impone, con una dignità e un coraggio che lasciano basiti, se si analizza per un attimo la sua essenza, il suo modo di essere, il suo passato.
In questo romanzo sono stati amalgamati degli ingredienti davvero particolari, l'insularità e l'isolamento felice dei suoi abitanti, la presenza di un carcere che tiene lontano il turismo di massa e il cemento, ma tiene insieme la piccola comunità dentro e fuori dalla cella. La vita scorre placidamente, l'economia si basa sulla pesca e tutte quelle attività che rendono l'isola indipendente dalla terraferma. Tutto comincia a cambiare quando il direttore del carcere invita una compagnia circense sull'isola, per allietare i carcerati, e Agata accidentalmente inventa la Salsa che la renderà famosa sopra e fuori dall'isola. La salsa è il collante che tiene unita la comunità, ma che attira l'attenzione di persone estranee alla vita dell'isola, un elisir che rende quasi magica l'atmosfera del posto, che attira i visitatori e rende felici i carcerati. Dumitru Serban, arrivato sull'isola con il circo, rimane colpito da Agata e dalla sua personalità (e non per la sua salsa!), al punto che tra loro si instaura un dialogo fatto di sguardi e intesa, non hanno bisogno delle parole. Il loro incontro spingerà Dumitru a voler restare sull'isola, il loro legame si farà ancora più forte quando Agata si troverà sola ad affrontare una situazione alla quale non è preparata, venendo additata dagli abitanti dell'isola, come una donna di dubbia reputazione.
Questo è stato per me il punto di forza del romanzo, i silenzi che valgono più di tante parole, gli scambi emotivi tra i protagonisti, sono talmente forti da non aver bisogno di ricorrere spesso a dialoghi superflui. Gesti che riempiono lo sguardo del lettore. Dumitru è un uomo nomade, Agata è una donna legata alla sua isola, eppure sembrano trovarsi, come se avessero sempre fatto parte di un intero. Sembrano accettare senza riserve, i limiti e le stranezze l'uno dell'altra, senza curarsi della diffidenza e dei moralismi della comunità. Le cose sembrano precipitare quando la vita di Agata verrà stravolta da un evento che influenzerà, non solo la sua esistenza, ma la vita di tutti gli isolani, e coinciderà con l'arrivo di un personaggio che cambierà il volto dell'isola e le abitudini dei suoi abitanti. Sarà proprio Agata con la sua dignità e la sua forza d'animo, coadiuvata dalla sua famosa salsa, ad aiutare gli isolani ad aprire gli occhi e riprendersi ciò che è loro di diritto. Non posso raccontarvi di più, perché c'è un particolare fondamentale che è il cuore pulsante di tutta la storia, un personaggio di cui vorrei parlarvi ma rovinerei la parte più intensa e vivida del romanzo. Posso solo dirvi che i legami, la famiglia, l'amore nelle sue varie sfumature, sono l'ingrediente chiave di tutta la storia. Agata è una donna che una volta chiuso il libro, rimarrà nei vostri pensieri a lungo, perché sarà difficile non immedesimarsi in lei, nel suo modo di affrontare la vita, nella forza interiore che ci spinge ad andare avanti nonostante tutto.
Un romanzo davvero fuori dal comune, a tratti quasi grottesco, a tratti struggente, meriterebbe di diventare uno spettacolo teatrale!!!
L'epilogo vi dimostrerà che è meglio non dare mai nulla per scontato...
Lo consiglio perché è un romanzo senza precedenti. Continuerete a chiedervi cosa avete letto, quanto è potente questo libro.
Potrei riscrivere la mia opinione, due, tre, cinque volte.... sarebbe sempre diversa, perché questo romanzo è magia, e ci sarebbero davvero tante altre cose da dire. Leggetelo, rimarrete a bocca aperta.

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Assolutamente consigliato a chi ha voglia di leggere qualcosa di "struggentemente" indelebile e particolare. Entra facilmente sottopelle
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    21 Luglio, 2014
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Una lettura per staccare la spina...

Prendete la frizzante quanto irresistibile ironia di Jennifer Crusie,
amalgamatela con la "snervante" quanto inconfondibile carica sensuale di Jennifer Probst, e verrà fuori l'affascinante quanto frizzante stile di Alice Clayton!!!
E' proprio vero che a volte è il libro che trova il lettore, e nel mio caso, avevo davvero bisogno di leggere una storia frivola, sensuale e divertente, con una protagonista che dialoga con il signor cervello, la signora spina dorsale, il signor cuore e la signora CrC (Caroline sotto la cintura). Una commedia a cui non manca niente, dalla carica sensuale che trascina inesorabilmente la lettrice fino quasi alla fine, all'ironia e irriverenza dei personaggi (soprattutto sovrapensiero!). Tre i dettagli chiave di questa terapeutica lettura: una parete, un gatto e un babydoll. Lo consiglio a chi ha adorato libri come Una scommessa per amore, e Contratto indecente.Sono una molla carica, questa mia opinione peccherà di troppo entusiasmo, perciò continuate a leggere solo se state cercando una lettura leggera, frizzante e molto molto sensuale.

Ci voleva, questa lettura mi ha trovato al momento giusto, avevo davvero bisogno di evadere, dopo una serie di letture molto diverse dalla commedia romance-erotica. Per una come me, che adora la penna di Jennifer Crusie e ha firmato tutti i contratti di Jennifer Probst, questo romanzo è stata una vera e propria boccata di ironia e sensualità. Non manca proprio niente, le ambientazioni, i personaggi secondari, le situazioni esilaranti, la sensualità non consumata per due terzi del libro, i sovra-pensieri impuri di una protagonista repressa sessualmente da mesi. Insomma l'imperativo per chi leggerà MR.SBATTICUORE è.... evasione, superficiale ma necessaria evasione!
Tutto ha inizio con uno Sbam... Sbam-Sbam (e questo spiega il titolo originale del romanzo - Wallbanger - migliorato dalla Mondadori con qualcosa di più aggraziato), una parete e notti insonni in stereofonia. Due personaggi che si presenteranno davvero irresistibili al lettore, lei in babydoll... e lui in lenzuolo. Con un inizio così, come si fa a resistere? Caroline Reynolds è un Interior Designer (per carità non ditele che fa l'arredatrice, vi mollerebbe lì sul posto) che ama il suo lavoro, adora le sue due migliori amiche anche se un po' invadenti, e da circa sei mesi ha perso il suo O. Perciò tutto sarebbe perfetto, se avesse una vita sessuale decente, se riuscisse a ritrovare l'amico O., e magari insieme a quest'ultimo una storia con un uomo.
Il trasferimento in una nuova casa, porterà non poco scompiglio nella sua vita e in quella del suo amato gatto Clive (e qui occhio, perché non è un gatto qualunque!), scoprendo fin dalla prima notte che la parete divisoria tra lei e il vicino, è un amplificatore di suoni più o meno chiari. Notte dopo notte, Caroline accumulerà sonno e frustrazione, fino a quando non potendone più fare a meno, si presenterà furente e in déshabillé alla porta del vicino... da questo preciso momento, nulla sarà come prima, per entrambi.
Da quella prima rocambolesca presentazione sul pianerottolo, inizierà una guerra all'ultima battuta e all'ultimo sguardo, che porterà i due protagonisti verso una tregua di buon vicinato.
Quanto può durare una tregua tra un vicino bomba sexy che ha una sorta di harem (e tutte le sere intrattiene le diverse concubine), e la frustrata vicina orfana dell' O.? Inutile spiegarvelo... sarà un incessante battibecco, un gioco sensuale di sguardi e "involontari" sfioramenti, una snervante ma irresistibile guerra di provocazioni e attrazione, accompagnata da esilaranti doppi sensi e pensieri impuri.
Non si può rimanere impassibili davanti a Simon Parker, fotografo professionista che conduce una vita piuttosto attiva sia a livello lavorativo che a livello sessuale (insomma un tombeur de femme), e solo in pochi conoscono per la sua vera essenza. Sarà proprio Caroline a scoprire quel lato di lui che in pochissimi conoscono, quel suo interno fondente che la farà capitolare. Ora, chi riesce a resistere a un jeans sdrucito e una maglietta nera? Chi è immune dall'occhio azzurro e il capello folto e nero? Chi resisterebbe dal testare una barba di due giorni e una bocca da peccato? Se non siete insensibili ad almeno due di queste caratteristiche, allora Mr. Simon Parker è il personaggio che fa per voi. Diciamoci la verità, non siamo davanti a un capolavoro della narrativa, per quello ci sono sempre i libri Bollati Boringhieri (per citarne uno...), ma è una lettura che fa tornare quel sorriso particolare, quel luccichio diabolico.
Un romanzo che non si lascia chiudere se non arrivate all'epilogo, le lettrici verranno trascinate per due terzi del libro in un vortice di avvenimenti uno più attraente dell'altro, fino all'ultima parte, dove anche le romance erotiche addicted potranno avere la loro fetta di torta (troverete interessante farina, uvetta e miele).
Se in questo momento siete alla ricerca di un romanzo impegnato, o di un rosa tiepido, trovate un altro titolo, perché MR.SBATTICUORE promette Sbam-Sbam a profusione, ma non solo, perchè la forza di questo protagonista sta nel suo "interno fondente"!!! Come oserei dire... i lombi di apollo non fanno l'uomo (ma lo caratterizzano mooolto bene). Sono certa che Simon saprà seminare vittime!

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A chi cerca una lettura frivola ma divertente da mettere in valigia, pronte per le agognate ferie.
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    18 Luglio, 2014
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Un erotico dotato di trama

Ho già nostalgia di Arianna e Nicholas. E quando un autore ti lascia quel senso di malinconia alla chiusura del suo romanzo.... credo abbia raggiunto lo scopo. Creare emozioni. Perchè nel vero romance erotico, oltre il lato fortemente sensuale, spesso si celano dinamiche familiari che danno ulteriore qualità alla lettura. E nel romanzo d'esordio di Edy Tassi c'è una storia davvero ben intrecciata, senza sbavature o scontatezze. L'elegante vivido erotismo è impreziosito da rapporti genitore-figlio, dai ricordi di una figura idealizzata e rivista a distanza di tempo, attraverso la consapevolezza che A volte i sogni degli altri sono più importanti...
Una intensa storia d'amore ambientata nel mondo della danza, uno stile narrativo davvero impeccabile, una "coreografia" erotica talmente ben eseguita da averla davanti agli occhi.
in questo romanzo non troverete solo il lato erotico (narrato con un' eleganza esplicita davvero magistrale), anche quello introspettivo di due personaggi e dei loro affetti familiari, dell'idealizzazione della figura genitoriale e della presa di coscienza che, guardiamo con il cuore, ma non vediamo attraverso la verità. Edy Tassi nel suo romanzo d'esordio ha messo il cuore, la sua passione per la danza, l'ideale dell'amore che "viaggia" sempre accompagnato dallo spitiro di sacrificio, verso chi si ama, che sia un uomo, un padre o una madre. Arianna è una donna tenace, ama ballare ma ancora non è consapevole di avere il "fuoco della danza". Sarà il suo coreografo a renderla consapevole del suo talento, e non solo nella danza. Un gioco erotico iniziato come una sfida, una ridda di sensazioni sempre più intense, un sentimento che cresce con le fiamme della passione. Ma Arianna e Nicholas sono pronti a riconoscerlo e accettarlo senza porre limiti? Sono capaci di riconoscere l'amore quando bussa sul cuore? Il loro passato non è dei più idilliaci, soprattutto per quanto riguarda il concetto di amore e calore umano. Anche Nicholas che sembra essere un uomo forte e sicuro di sè, ha dei conti in sospeso con il passato, forse più di Arianna. Entrambi amano la danza quasi fino ad esserne ossessionati, e la utilizzano per fuggire dai pensieri e per non affrontare quello che li spaventa... i sentimenti che stanno crescendo giorno dopo giorno. Due personaggi ai quali è difficile non affezionarsi, soprattutto per la loro vulnerabilità e insicurezza. Una narrazione davvero impeccabile che vi terrà incollate alle pagine per intensità e scorrevolezza, vorrete arrivare in fondo per sapere come andrà a finire, e sarete piacevolmente colpiti dagli "ostacoli" che renderanno ancora più articolata la trama. Nicholas è il verace uomo romance, con la sua boria e il suo irresistibile, testosteronico sex appeal alfa... ma nulla al confronto con il suo lato più tenero, più vulnerabile di "ex bambino".
Nei due protagonisti, alberga una doppia essenza. La ricerca dell'amore e della dolcezza, e quella che brucia al cospetto della passione e dell'erotismo. Insomma quelle due parti dell'io, che a ben cercare....esistono in ognuno di noi. Ci vuole qualcuno che le sappia apprezzare e "coltivare" come Nicholas verso Arianna (e viceversa!).
Un Romance erotico che merita di essere letto per la qualità dei contenuti e lo stile che non sembra davvero un esordio. Per questo spero di leggere ancora questa autrice, che sa come si tiene una penna in mano e come si descrive l'eros.
Consigliato per avere la conferma di cosa dovrebbe offrire un vero Romance erotico... e dopo questa nuova lettura italianissima, ripeto ancora una volta che le autrici italiane non hanno nulla da invidiare alle molte colleghe d'oltreoceano... anzi!

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    18 Luglio, 2014
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Una lettura scacciapensieri

Adoro quando una storia mi assorbe in questo modo, e mi lascia quella sensazione di balsamo sulla muscolatura, e massaggio sul cuore. Non sto parlando di un capolavoro della narrativa, ma di una commedia da portare assolutamente in vacanza, di quelle capaci di distendere animo e corpo. Il romanzo di Linda Ferrer si divora come una brioche al cioccolato appena sfornata, di quelle dove sognate di affondare i denti, e venire investite dalla sensazione di estasi del cioccolato caldo. Due protagonisti irresistibili e diversamente affascinanti. Lui bugiardo seduttore, lei simpatico bruco in trasformazione. Impossibile non immedesimarmi nello spirito nerd di Veronica, sono entrata in sintonia alla seconda pagina. Perciò per me, Linda ha raggiunto lo scopo-scrittore: tenere emotivamente attento il lettore, fino all'ultima riga.
Premesso che etichettarlo come un romance erotico mi sembra un po' riduttivo, mi piace vederlo come un romance contemporaneo, capace di rapire fin dalle prime pagine con la personalità dei suoi personaggi, con l'attrazione incalzante che li fa gravitare uno intorno all'altra come due elettroni impazziti. Sventolo fiera il tricolore perché l'autrice è italiana e ha ambientato la storia in più location, tutte appartenenti al nostro bellissimo patrimonio (alcune sono andata a cercarle, perché non le conoscevo).
Per tutte quelle lettrici che hanno apprezzato romanzi come Trent'anni e li dimostro e Mr.Sbatticuore, consiglio vivamente di portare questo libro in vacanza, o di leggerlo sul terrazzo dopo cena, nei momenti di relax, perché vale come un massaggio per l'umore.
Inizio dalla protagonista Veronica, un bruco nerd nel quale mi sono assolutamente riconosciuta, dall'atteggiamento fino all'abbigliamento. Parte col piede e l'animo sbagliato ma grazie a un insegnante come pochi, da bruco si desterà farfalla, consapevole finalmente di essere donna e di avere tanto da mostrare sia dentro che fuori. Per capirlo dovrà passare per un corso accelerato di autostima, impartito dal vicino di casa...di professione, presunto gigolò (l'ingrediente chiave del romanzo!). Veronica sbava non corrisposta, per il suo capo. Ma questo neanche la vede, tutto preso dalla sua carriera. Fino a quando non ha la possibilità di imparare come si seduce un uomo, durante le settimane di lontananza di Alessandro. Comincia così l'addestramento alla seduzione, che la costringerà corpo a corpo, faccia a faccia con Fabrizio, il suo sexy vicino di casa, al quale inizialmente sembra immune. Sopporterà lo scherno, le battute e gli affronti di Fabrizio, pur di diventare una donna attraente e sedurre Alessandro.
Ora dovrei darvi un'infarinatura di Fabrizio, il vicino di casa... ma come faccio a rovinarvi l'aspettativa? Voglio solo dirvi che Sara, la migliore amica di Veronica, trova che assomigli a Luca Argentero...
Quello che più mi ha ammaliato del vicino di casa, sono stati i suoi repentini cambi di umore e atteggiamento, che mandano in confusione sia la protagonista che la lettrice. Un momento è gentile e cavaliere, il momento dopo la critica apertamente per come si veste male e come non ci sappia fare con gli uomini... e lei rimane come una cozza (situazione impagabile, che avrebbe colto anche me nello stesso modo).
Voglio solo trasmettervi la sensazione della continua e attraente carica sensuale che si percepisce tra i due e si riverbera sulla lettrice, quell'attrazione che non permette di chiuderlo sin quando non si arriva al gran finale.
Un romanzo che si legge davvero tutto d'un fiato.... occhio a non leggerlo sotto il sole, finireste col sembrare delle succulente aragoste!!!
Forse dovrei darvi qualche dritta sul lato erotico... c'è e tanto, tantissimo erotismo, declinato nel modo più elegante possibile... dopo aver letto questo romanzo, potreste guardare la tovaglia a quadri rossi e bianchi, e il rito del pic-nic... con occhi diversi!!!
Personalmente trovo che un uomo che ti prende per il polso e ti sbatte sul suo torace, in modo evolutivamente cavernicolo, sia quanto di più sensuale ci possa essere in un romance.... molto più di una scena esplicita (Linda Ferrer non vi farà mancare neanche quelle, ma senza inverosimili erotic special effects).

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Consigliato alle inguaribili amanti delle commedie romantiche, ironiche e sensuali, dove la protagonista è una ragazza della porta accanto.
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Romanzi erotici
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    17 Luglio, 2014
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Chi non sbaglia in amore?

Per tutti gli sbagli... a cui ci spinge l'amore.
Per tutto l'amore ... che ci porta a sbagliare.
L'amore è imprevedibile, irresistibile, ci porta a inciampare, a soffrire. Ma come potremo amare senza prima sbagliare, senza prima perderci per poi capirne il valore? L'amore è come la vita, una strada tortuosa e affascinante, dove è facile sbagliare, perdersi e poi ritrovarsi, perché non è mai troppo tardi per tornare a casa.

Siamo arrivati alla fine di questa intensa storia, e mi dispiace, perché c'erano tutti i presupposti per scrivere un terzo libro. Si, forse ai personaggi di Irene ci si affeziona talmente tanto che vorresti continuare a sbirciare nelle loro vite, sapere come sarebbe stato se...
Irene Cao, a distanza di appena un anno, ci propone una nuova intensa e attraente storia sensuale, capace di farti perdere la cognizione del tempo, di leggere un intero libro in una sera, perché il suo stile e il suo modo di intrecciare le situazioni, non ti permette di chiuderlo sino a quando non sei costretta perché arrivata all'indice.
I primi dettagli che mi vengono in mente quando penso alle storie di questa autrice, sono i luoghi, gli atteggiamenti dei suoi personaggi, il suo personale modo di vedere la vita attraverso gli occhi di Linda, perchè sono fermamente convinta che quando plasma un personaggio, in esso ci sia molta parte della sua personalità, e questo mi affascina parecchio. Linda corre, ascolta buona musica, ama il vento tra i capelli, il sole sul viso, un aperitivo con gli amici, la semplicità, la sincerità, la spontaneità... come si fa a non immedesimarsi in una donna così? Come si fa a non sentirsi parte della storia?
Penso che il successo dei suoi romanzi stia proprio in questo, nel realismo col quale racconta storie d'amore intense, tormentate. L'amore può avere mille volti, innumerevoli sfaccettature, l'amore è passione, lussuria, ma a volte è anche compromesso, sacrificio, abnegazione. Attraverso Linda, Irene ci porta a conoscere l'evoluzione psicologica dell'amore, attraverso gli sbagli, gli errori di valutazione, perché l'amore è soprattutto imperfezione, innata incoscienza che ti spinge a toccare il fondo prima di aprire gli occhi. L'amore, quello vero è così, l'hai sotto gli occhi, ma guardi sempre all'orizzonte, ti abbeveri alla fonte degli eccessi prima di scoprire che la sorgente era sotto casa.
Non è mai troppo tardi, per vivere come la tua natura chiede. E Linda è una creatura che ha bisogno di input forti per capire cosa veramente le è indispensabile. Tommaso e Alessandro sono le due facce dell'amore, la gabbia dorata e la libertà, l'ovvio e l'assurdo... ma non date subito per scontato che libertà faccia coppia con ovvio. Perché Irene vi dimostrerà che non è tutto già scritto e scontato, o perlomeno magari lo è ma il sentiero per arrivarci non è affatto lineare, come non lo è la vita reale.
L'autrice aveva promesso che in questo secondo romanzo l'eros sarebbe stato il "padrone di casa", e come sempre ha mantenuto la promessa. L'erotismo c'è eccome, descritto con calma, dovizia di particolari e senza veli, tutto calato in una cornice affascinante come quella di Lisbona, che Irene ha saputo magistralmente farci assaporare come ha fatto con la campagna trevigiana prima, e con Venezia, Roma e Stromboli nella trilogia precedente. Senza tralasciare la buona cucina, l'arte (questa volta moderna!) e il design.
L'unico appunto che "devo" fare è al finale. Perché penso che Irene abbia avuto due possibilità (che non è poco): la prima quella di poter lasciare aperto uno spiraglio per un terzo libro (i presupposti c'erano tutti se avesse modificato leggermente il finale); la seconda non prendendo in considerazione un terzo libro, ma curando un pelino di più certi stati d'animo dei personaggi (e di conseguenza certe situazioni "affrettate"), che meritavano più spazio. Ho divorato questo libro senza rendermene conto, ma arrivata al dolce.... mi è mancato il cucchiaino, per raccogliere le sensazioni di un momento fondamentale.
Nonostante questo piccolo neo (del tutto personale), adoro lo stile di questa autrice, che già all'esordio aveva dato prova di saper creare emozioni, investendo i suoi personaggi di un compito molto delicato, portare le sue sensazioni e emozioni fino al lettore. E questa è una delle sue caratteristiche migliori, arricchita dall'ambientazione e dalla cultura che ci appartiene in modo così vivido.
Peccato che questa duologia sia già finita, perché immergermi nei romanzi di Irene Cao, mi viene spontaneo, ti invita nell'erotismo con una naturalezza e un'immediatezza che ultimamente faccio fatica a trovare nel panorama offerto dal genere.

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    17 Luglio, 2014
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Irene non ne sbaglia uno....

Quando nella scorsa estate erotika mi imbattei nella trilogia italiana che tanto fece parlare di sé, non avrei certo immaginato che quella brava autrice esordiente sarebbe sbarcata in Europa, e tanto meno che ci avrebbe deliziato in così breve tempo di una nuova storia, più matura da tutti i punti di vista, soprattutto stilisticamente. Si, sono di parte, spudoratamente, ma che ci posso fare se Irene Cao riesce a colpirmi con tutto quello che scrive? Se riesce a stupirmi con la sua "crescita narrativa", con il suo camaleontico estro. Vi ricordate l'introversa quanto caparbia Elena? La nuova protagonista della duologia in uscita proprio oggi, è totalmente diversa dalla restauratrice veneziana. Irene affila la tecnica e le unghie, e plasma una donna dal carattere deciso, aggressivo, in contrapposizione ad una sensualità innata e a tratti inconsapevole. Linda è una interior design con le idee chiare, su tutto.

Sul lavoro, sulle amicizie, e sul sesso; è una donna all'apparenza senza punti deboli (fin quando magari non ha di fronte un'altra donna), che fa quello che dice, si fa rispettare dall'intero genere maschile e prova sentimenti e stati d'animo sempre intensi e decisi. Inevitabile non paragonarla alla protagonista che l'ha preceduta, come è inevitabile osservare la crescita dell'autrice, la sua evoluzione nelle scelte narrative, l'intreccio delle vicende e i tanti personaggi utilizzati. Anche i protagonisti maschili sono molto lontani da quelli che li hanno preceduti, ma non per questo meno incisivi. Irene è riuscita a creare una nuova storia, che nulla ha a che vedere con la precedente. Personaggi dal diverso carattere e atteggiamento, ambientazione molto lontana dalla precedente, sensualità più esplicita ma con il connubio sesso- arte, non ci ha fatto mancare proprio niente. Ha saputo calarsi magistralmente nella professione di interior designer, vivendo questo "gioco creativo" attraverso il suo personaggio femminile. Dettagli architettonici, pezzi unici d'antiquariato sapientemente mescolati con l'ultramoderno, senza tralasciare una bella dose di riferimenti all'arte... TUTTO RIGOROSAMENTE AMBIENTATO IN ITALIA.
Personalmente, per colpirmi, un romance erotico deve essere credibile, possibile, deve far vibrare le corde emotive e fisiche. Sarà per questo che Irene non delude mai!!! Ho assaporato questa storia come un film, con location che rimangono a lungo nell'immaginario, e sposano alla grande con il tenore di vita dei protagonisti. Ville palladiane, piazze, vigneti, grotte mozzafiato, il golfo di Trieste, Treviso, Asolo e il suo mercato dell'antiquariato, si intrecciano con le storie di personaggi comuni, di liberi professionisti che non disdegnano un aperitivo in piazza con gli amici di sempre, nonostante ognuno abbia una vita piena di impegni. Il tempo per gli amici e i pettegolezzi si trova sempre. Irene è così, capace di portarti dove lei vuole, dove sa di poterti rapire con semplicità graffiante, con la malia della sensualità culinaria, artistica e fisica. La caratterizzazione dei personaggi fa un piccolo salto evolutivo rispetto alla trilogia precedente, ci sono sempre due uomini che fanno (in modo mooolto diverso) breccia nel cuore di Linda, ma siamo ancora lontani secondo me, dalla svolta. Il primo romanzo di questa duologia, sembra dare per scontato il finale, eppure sono pronta a scommettere che Irene mi stupirà, Linda mi stupirà, che le carte buone la nostra autrice erotica preferita le tiene ancora nel mazzo coperto.

Cara Irene, mi hai rapita e travolta ancora una volta! Grazie, perchè ormai leggere un erotico è un terno al lotto... con te vado sul sicuro!
Un Erotico italiano che son certa allieterà le vostre giornate sotto l'ombrellone, e saprà aumentare non di poco la temperatura. Il sesso c'è, fatto bene e con naturalezza, senza forzature o "attrezzi"... solo pura e sensuale attrazione. Dopo averlo chiuso, sarà inevitabile un temporaneo schieramento... sarete del Club Tommaso... oppure del club Alessandro? Io ho già deciso... aspetto la vostra scelta!!!
P.S.: Una delle irresistibili scelte dell'autrice, è stata quella di portare il lettore a conoscere la storia di Linda, attraverso i sette vizi capitali, una chicca che ho trovato deliziosamente ed eroticamente chic...


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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    17 Luglio, 2014
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Tieni sempre caro il tuo amore, Sophie,

... Ricordati che il giudizio della gente dipende dalla stima che hai di te stessa. Lavora sodo alla Hall e nel giro di pochi anni potrai cominciare a fare i tuoi piani, a vivere i tuoi sogni.

Un incontro casuale, la mano del destino, un uomo dagli occhi blu, un'adolescente ormai orfana. E poi lettere, per mesi, anni. Un sentimento puerile che salva la vita a un uomo al quale non interessa più vivere. Quelle righe scritte da un'ingenua serva, sono l'àncora di salvezza di un uomo sopraffatto dal dolore e dalla violenza. Due persone di ceto diverso la cui passione non conosce limiti, il cui amore saprà forse superare ostacoli apparentemente insormontabili. Sono gli anni dopo la Prima Guerra Mondiale, anni di grandi cambiamenti sociali e economici. Le donne cominciano a guardare più in là del loro naso, a voler rivendicare la propria libertà e dignità, e la protagonista di questa intensa storia d'amore e di passione ne sarà un luminoso esempio.
AVVERTENZE!!!
Prima di cominciare a leggere il mio insulso punto di vista,
ponetevi questa domanda:
"Che tipo di libro sto cercando?"

a. un capolavoro della narrativa con una storia d'amore tormentata
b. un romance storico in stile Woodiwiss o Hayer.
c. un erotico ben strutturato (non importa l'ambientazione).

Se la risposta che avete scelto è la c,
allora potete continuare a leggere la mia opinione e anche il romanzo!


Ho voluto mettere le mani avanti perché so già che questo romanzo creerà una spaccatura tra le lettrici, quelle come me che lo troveranno intenso e introspettivo (con un'ambientazione poco curata), e quelle che andranno a trovare tutte le pecche riguardanti descrizioni e costumi del tempo (vedi l'assenza del voi, che a mio avviso avrebbe reso la lettura lenta e noiosetta).
Superato l'ostacolo "pecche da romanzo d'esordio" (l'ammiro per aver scritto una storia così bella!!!), posso assolutamente dire che l'ho letto in meno di ventiquattr'ore, non riuscivo a chiuderlo, al pensiero di dover interrompere il flusso della narrazione, di non sapere cosa sarebbe successo tra questi due "potenti" personaggi. Mi è piaciuto, mi ha incollato, ha suscitato emozioni e sensazioni. Credo che tutto ciò lo renda degno di essere letto. Siamo davanti a un vero e proprio erotico mascherato da romanzo storico. Scrivo mascherato perché probabilmente lo scopo dell'autrice è stato prima di tutto, dare un'essenza ai suoi personaggi, dargli il tormento, senza soffermarsi a descrivere l'arredamento delle stanze delle dimore varie, o le abitudini dell'aristocrazia. Una cosa però l'ha curata e bene: i vizi e le poche virtù dei blasonati duchi, l'altezzosità delle famiglie davanti alle persone di più basso rango (un esempio su tutti, il fatto che i domestici dovessero voltarsi verso il muro al passaggio di Vostra Grazia). Penso che come descrizioni possano essere più che sufficienti almeno per le lettrici in cerca di una storia di passione e, perché no lussuria, dove vengono introdotti certi strumenti atti a dare piacere, o scongiurare indesiderate gravidanze delle sguattere sottomesse. Tutte caratteristiche già incontrate in alcuni romance storici (magari meno erotici di questo). Un esempio su tutti la comparsa del preservativo, che non compare mai (o quasi) negli erotici di oggi, ma in modo encomiabile in questo (per sfatare ogni dubbio, i primi condom in lattice comparvero nel 1875 grazie al famoso Goodyear).
Ma parliamo della storia d'amore e di lussuria. Un' adolescente e un giovane dagli occhi blu che si incontrano, lui che l'aiuta in un momento davvero triste della sua vita, che le chiede di scrivergli per fargli sapere che sta bene. Saranno proprio quelle missive a farli ri-incontrare ad anni di distanza, quando Sophie Davis è ormai diventata una bella ragazza con un sogno nel cassetto, e lui è diventato il suo "padrone", il duca che ha ereditato la dimora dove lei lavora. Inutile dirvi che dopo essersi riconosciuti, vi aspetta un susseguirsi di vicende che vi terranno in apnea, perché alla fine sarà inevitabile pensare che capitino tutte a lei, che sia una donna forte, determinata ma molto, molto sfortunata.
Il nuovo Duca di Belfield Hall, è molto diverso dall'uomo che Sophie incontrò poco più che bambina. E' sempre bellissimo, ma ha una luce diversa negli occhi, è schivo, pensieroso e presto si renderà conto che è un uomo con i suoi desideri e il suo fascino pericoloso. Ma Sophie si fida ancora di lui, di quell'uomo che le ha salvato la vita in un momento difficile. Solo che a complicare le cose ci sarà un'altra donna molto più navigata della protagonista, una donna senza scrupoli, che non esita a usare le persone innocenti e ignare, per i propri fini... e Sophie sarà una delle sue prede più ambite.
La protagonista di questa storia è una giovane donna plasmata e fortificata dagli eventi, dalla sua condizione sociale che non le permette neanche di difendersi dagli sguardi lascivi degli uomini, una donna che sogna il riscatto, una vita degna di essere vissuta dignitosamente e in libertà. Per arrivare a questo, sarà vittima dell'egoismo altrui e dei suoi errori di valutazione, perché fondamentalmente neanche le vicissitudini riusciranno a renderla una persona insensibile verso il prossimo. Sarà l'amore per quell'uomo dagli occhi blu che l'aiuterà ad andare avanti anche sapendo che è destinata a perderlo.
Riguardo Lord Ashley... be' non posso proprio rovinarvi il piacere di fare la sua conoscenza. Voglio solo dire che sarà difficile che non colpisca con il suo tormento e il suo smisurato amore per Sophie.
Un punto a favore della narrazione è la sensazione di cambiamento sociale e economico che si percepisce, attraverso l'avvento di nuove mode nel vestire, nell'ascoltare la musica e nel frequentare i teatri, ma non solo, l'autrice ha saputo mettere sullo sfondo i disagi sociali dei minatori, la nascita dei sindacati, e gli scontri tra proprietari aristocratici e poveri lavoratori (più storico di così!)
Infine per quanto riguarda la vena erotica, non posso che apprezzare il fatto che la lussuria narrata tra queste righe, sia innegabilmente attraente, anche nelle sue conturbanti scene F/F che ho trovato davvero intense e ben descritte, forse potrei anche dire che rischiano di rubare la scena a quelle più tradizionali F/M.
Ebbene, non di solo M/M si circonda ultimamente la narrativa... :-)
(Questo non è un romanzo conclusivo, e il finale ne è la prova...)

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Se siete pronte a scene erotiche fra donne... ma anche fra uomo e donna.
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    17 Luglio, 2014
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Una storia magica

Quello che mi ha colpito nella "visita" alla Island Books non è stata l'insegna sulla porta (che ha il suo innegabile potere!), bensì la consapevolezza che stiamo diventando incapaci di misurare la felicità. Stiamo perdendo di vista il grande potere che la vita ci regala. E Mr.Fikry vuole assolutamente ricordarcelo! Siamo di passaggio, ma ci viene data la possibilità di lasciare un segno indelebile, un messaggio che possa rimanere inciso sul cuore di chi amiamo, perché la vita di ciascuno è un bellissimo romanzo imperfetto, tutto da leggere.

"La misura della felicità" è una dichiarazione d'amore per la vita e le sorprese che ci riserva, ma soprattutto per i libri e i lettori, perché, come ci insegna la storia di A.J. Fikry, condividere un libro è il modo migliore per aprire il nostro cuore e raccontare qualcosa di noi.
IL POTERE DEI LIBRI
IL POTERE DELL'AMORE
IL POTERE DI SAPER MISURARE LA FELICITA'
(attraverso le piccole cose e i semplici gesti)


TALVOLTA I LIBRI NON CI TROVANO
FINCHE' NON E' IL MOMENTO GIUSTO.

Quante volte ho scritto e riscritto quanto credo fermamente nel potere dei libri? Quelle che possono sembrare una serie di pagine una di seguito all'altra, in realtà a ben guardare, sono uno scrigno di possibilità reali e concrete, che hanno il potere di far incontrare le persone, di farle riflettere (e perché non guarirle), nel momento in cui libro e lettore si incontrano (e a volte non è per caso). Oggi Mr.Fikry ha avvalorato la mia ipotesi, o meglio, Gabrielle Zevin, attraverso il suo indelebile personaggio, ha saputo rafforzare il mio pensiero sui libri. E non mi stancherò mai e poi mai di ripetere che spesso sono i libri a trovare noi, e attraverso loro troviamo anche persone che in altre circostanze sarebbe stato impossibile incontrare. Parlo per personalissima esperienza, perché è proprio grazie ai libri che ho trovato amiche speciali, che hanno arricchito la mia vita in questi ultimi anni.
Questa è la storia di un libraio, ma prima ancora di un uomo diventato isola per via del dolore e della perdita... fin quando i libri non lo hanno riallacciato al mondo, scoprendo come misurare la felicità e come accomiatarsi dal mondo lasciando un'impronta indelebile per chi lo ha amato. Una storia d'amore e dedizione, di umiltà e grandezza interiore.
Ancor prima di leggerlo mi ero fatta un'idea completamente sbagliata, pensavo fosse un libro strappalacrime sugli affetti e sul legame padre-figlia, e invece sono felice di essere stata presa in contropiede (un altro potere dei libri!!), perché questo romanzo contiene davvero tanti bellissimi messaggi, uno più indelebile dell'altro.
Gabrielle Zevin affronta argomenti profondi e delicati in modo davvero magistrale, prendendo per mano il lettore e portandolo a riflettere su aspetti universali della vita e dell'amore, come il saper o meno misurare la felicità, valutare come essere felici anche solo guardando chi amiamo, assaporare la vita anche quando ci rendiamo conto di quanto siamo di passaggio su questo mondo, di ciò che possiamo fare per rimanere nel cuore di chi amiamo. In questo romanzo i libri sono il mezzo per lasciare un messaggio, una sorta di cammino letterario per donare una parte di noi a chi ci sta intorno.
Mr.Fikry è Il Personaggio del romanzo, quello attorno al quale ruotano una figlia adottiva, una donna conosciuta grazie ai libri, un amico inaspettato, uno scrittore piuttosto originale, una ghost-writer, e tanti altri personaggi con le loro esistenze, che entrano ed escono dalla libreria, lasciando un segno del loro passaggio. Ne La misura della felicità, nessun personaggio è anonimo, tutti hanno da raccontare una storia. Nonostante l'intensità dei sentimenti tra i personaggi, l'epilogo particolarmente toccante, non si avverte mai la tristezza o l'ineluttabilità di certi avvenimenti, non so come abbia fatto l'autrice, ma ha saputo declinare una storia malinconica in qualcosa di potente e vivido, quasi un manuale di sopravvivenza per lettori... senza lasciar fuori nessuno, neanche gli editori!!!
Una lettura "ricercata", per tutte quelle persone che credono nel potere dei libri e dell'amore nelle sue varie declinazioni. Una storia difficile da dimenticare e a tratti bizzarra, come il suo protagonista, carismatico, eccentrico, portavoce di sentimenti che prima o poi tutti proviamo.
A questo punto, sono curiosa di leggere i romanzi precedenti di questa bravissima autrice, perché ha un modo di raccontare i sentimenti senza far cadere il lettore nella malinconia, nonostante sia inevitabile non provare un pizzico di nostalgia per il libraio di Island Books.
Una lettura che pulsa, viva, fremente, capace di farti vedere i messaggi contenuti tra le righe, con una rinnovata consapevolezza. Questo libro mi ha trovato in un momento molto particolare, mi ha ricordato l'incontro con una persona a me tanto cara, l'importanza del qui e ora, il potere che hanno i libri di far nascere sentimenti difficili da spiegare a parole, ma che portiamo scritti sul cuore, come il più bello dei racconti.
Consigliato per l'originalità, la profondità, le emozioni che riesce a trasmettere in modo inaspettato.

Un passaggio che mi ha colpito:
"Sembrano tutti uguali. Che differenza c'è tra un libro e l'altro? Sono diversi perché lo sono, decide. Bisogna leggerne molti, bisogna crederci, bisogna accettare che ti deludano, perché qualcuno, di tanto in tanto, ti possa entusiasmare". Mr.Fikry

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Lettura consigliata, perchè è una storia piena di amore, verso chi ci sta accanto, verso i libri e verso i ricordi.
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    08 Mag, 2014
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Un romanzo fuori dal vorticoso quotidiano...

Per poter guardare dentro se stessi, al giorno d'oggi sarebbe davvero necessario allontanarsi dalla freneticità della nostra società, scendere dalla giostra impazzita e finire in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato a cento anni prima. Dove una piccola comunità ha scelto di isolarsi per riappropiarsi della giusta prospettiva con la quale guardare ai sentimenti e ai rapporti col prossimo. Attraverso gli occhi e le sensazioni della Signorina Prim, avremo la possibilità di cercare quella parte intima che inesorabilmente stiamo perdendo. L'autrice è stata davvero brava a creare una sorta di indeterminazione temporale, così da non avere troppa differenza tra l'esterno e l'interno della comunità di Sant' Ireneo. La signorina Prudencia Prim risponde ad un annuncio di lavoro che la porta a cambiare radicalmente vita, catapultandola in una società rigidamente organizzata che ha scelto di rendersi indipendente a tutti i livelli, e condurre una vita semplice ma ricca di cultura e rapporti interpersonali (primo fra tutti l'ospitalità a qualsiasi ora).

Prudencia non farà una gran fatica ad ambientarsi in questo nuovo "microclima umano", perchè in fuga da una condizione divenuta fin troppo stretta. Lentamente, settimana dopo settimana, diventerà parte integrante di questa bizzarra comunità, che nonostante la chiusura verso l'esterno, accoglierà la giovane donna con una naturalezza e una umanità inaspettate. La signorina Prim lavorerà come bibliotecaria presso un uomo facoltoso, definito dalla voce narrante, l'uomo dello scranno (nome davvero azzeccato per descrivere l'altezza dalla quale elargisce perle di saggezza), che eserciterà fin da subito sulla protagonista, un certo fascino con i suoi modi di fare scostanti e bizzarri. La signorina Prim, è una donna alla ricerca di qualcosa di indefinito, che la spinge a rimanere inizialmente rigida nelle proprie posizioni, per poi via via subire una metamorfosi lenta ma inesorabile, fino al giorno del suo "risveglio" dove, colta da illuminazione repentina, finalmente avrà chiara la sua scelta... ma a quel punto il romanzo sarà finito, e in cuor mio spero in un sequel, perchè le cose sospese tra l'uomo dello scranno e la sua bibliotecaria sono davvero tante.

La forza del romanzo sta proprio nel continuo errare del lettore, tra un dialogo e l'altro, senza mai riuscire ad afferrare totalmente il nucleo dello scambio tra i due protagonisti, proprio come accade alla signorina Prim, che per tutta la narrazione avrà la sensazione di non riuscire ad afferrare qualcosa di indefinito, soprattutto ogni qualvolta disquisisce con il suo affascinante quanto irragiungibile principale. Proprio la differenza di pensiero tra i due, porterà la signorina Prim a chiedersi cosa vuole dalla vita, cosa sta cercando e se l'essere così diversi possa rendere impossibile e incompatibile l'evolversi di un sentimento che potrebbe essere amore. Una impettita signorina Bennet, contro un sussiegoso colto Mr.Darcy illuminato (o accecato?) dal sapere, una attraente guerra a suon di letteratura, filosofia e spiritualità. Chi ne uscirà vincitore.... se non l'amore?
Circondati da personaggi senza i quali l'atmosfera non sarebbe la stessa, i due protagonisti renderanno meno noiose le giornate degli abitanti di Sant'Ireneo, che sanno tutto di tutti in tempo reale, ma che umanamente elergiscono consigli mai inoportuni, per aiutare la signorina Prim nel suo viaggio interiore. Loro sanno cosa la giovane sta cercando, ma sono consapevoli che dovrà trovare da sola le sue risposte, loro possono solo offrirle una tazza di tè, un camino acceso e orecchie per ascoltare.

Il finale è tutto fuorché scontato, ma lascia il lettore con una fastidiosa nostalgia di Sant'Ireneo e dei suoi personaggi. Chissà se l'autrice ha intenzione di farci tornare ancora indietro nel tempo, e farci assistere agli irresistibili dialoghi tra l'uomo dello scranno e la sua bibliotecaria.

Un romanzo consigliato a chi vuole leggere qualcosa di diverso, impegnato, e a chi ha voglia di scoprire due irresistibili personaggi sulla falsa riga di Mr.Darcy ed Elizabeth Bennet

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    08 Mag, 2014
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Un romanzo che si vive, si respira...

... accarezza il cuore.

Non è facile scrivere un' opinione su questo inestimabile scrigno di emozioni, potrei sembrare un pò di parte, e in fondo un pò lo sono, perchè io e l'autrice siamo nate in una terra assolata, ricca di profumi, di endemismi, di fioriture fin sulle dune. Una terra dove le donne sono il fulcro della famiglia, vivono in silenzio il loro dolore, e vanno avanti con una forza d'animo a volte inspiegabile, insita nei geni di un popolo millenario, che riconosce il profumo della sua terra come fa un neonato con la madre. Forse è anche per questo che ho immaginato l'autrice, durante la stesura di questo suo romanzo, tutta la passione e la dedizione, la stessa che riversa ogni giorno sulle sue rose e sulle sue amate api. Chi meglio di lei poteva pensare e scrivere una storia avvolta dal profumo dei ricordi e dei sentimenti? Quello che mi ha spiazzato maggiormente, trovandomi impreparata, è stata l'empatia che ho sentito, immediatamente, per Elena. Il suo modo di pensare, di sentire, di reagire, è stato come viverlo personalmente, mi sono rispecchiata nella sua granitica personalità, nel suo essere malinconica e in bàlia degli stati d'animo più repentini. Ma questa storia, non è solo di Elena, appartiene a tutte le donne, quelle caparbie, che non si lasciano vincere dalle vicissitudini, come la nonna Lucia, la madre Susanna, l'antenata Beatrice, profumiere in cerca del profumo perfetto, e del sentiero interiore per raggiungerlo.
Una formula segreta, persasi nel tempo, le donne di una antica famiglia che si tramandano l'arte del creare profumi attraverso il cammino interiore, attraverso il dolore, la perdita e l'amore mai suggellato. Nonne, madri, figlie alla ricerca del sentiero, quello in grado di donare felicità a chi lo troverà dentro di sè. Sono brave a creare profumi per gli altri, ma hanno dovuto lottare per trovare il proprio, attraverso anni di errori, incomprensioni, abbandoni. Elena dovrà affrontare una nuova, dura prova che la costringerà a mettere in discussione tutte le decisioni prese fino a quel momento, costretta a decidere del suo futuro che la vede sola. La nonna Lucia è morta, il suo compagno le ha voltato le spalle nel peggiore dei modi, ora tocca a lei riprendersi ciò che ha perso, la capacità di pensare a se stessa prima che agli altri. Per fortuna ha Monique, l'amica più cara che la convince a cambiare radicalmente vita, invitandola a trasferirsi da Firenze a Parigi. Elena non ha più nulla che la trattenga in Italia, e così decide di partire, di spiccare quel salto nel buio, che le cambierà radicalmente la vita. A poco a poco, capirà che ognuno è padrone e artefice del proprio destino, che il tempo cura le ferite, e che i profumi sono la sua strada, ma non solo, forse anche un sentimento nuovo e inaspettato l'aiuterà a vedere le cose da una nuova prospettiva. L'incontro al buio con il suo vicino di casa la renderà nuovamente consapevole di poter scoprire molto delle persone attraverso il loro profumo (e questa concedetemelo è una delle scene più belle e intense tra i due protagonisti). Ma Cail McLean, non porta un profumo, quello che colpisce Elena è l'essenza stessa di quest'uomo che nasconde le cicatrici del suo passato. Il destino ha fatto incontrare due persone davvero provate dalla vita. Riusciranno a superare il loro dolore e trovare il sentiero insieme?
Scriverei per ore per cercare di spiegare cosa ho provato leggendo questo libro. Ci sono una tavolozza di emozioni pronte per essere lette, assaporate e vissute. I legami familiari, mai facili; l'amore per le persone più importanti della nostra vita, una madre, la nonna con la quale si è cresciute, il mondo visto con gli occhi di una bambina prima, e di una donna poi. Le cose non dette, latenti per anni, all'improvviso vengono a galla, grazie al ricordo del profumo di un'estate, di un campo scaldato dal sole, l'odore portato dal mare. Ricordi e profumi, un legame inscindibile.

"E' vero che il profumo è soggettivo, ma il profumo del fuoco è calore, conforto, pericolo, azione, e lo è per tutti. Così come la pioggia è speranza, futuro. Per qualcuno rappresenta anche l'angoscia, sì, ma comunque è sinonimo di abbondanza. Poi c'è l'odore del mare, del grano, del legno.. potrei andare avanti per ore. Gli odori, quelli buoni e quelli cattivi, vengono elaborati dal cervello a livello istintivo, prima che ce ne si renda conto. E' scatenano una reazione che affonda le sue radici nella parte più antica della nostra anima."

Non posso tralasciare la storia d'amore che come un melange delicato, permea le pagine di questa intensa storia. Caillan McLean è un eroe romantico, di quelli che non riusciamo più a trovare tra le righe, quello che vorrei leggere più spesso, capace di tenerti incollata alle pagine senza riserve, senza artifici, solo il suo bagaglio emotivo (non da poco!), il suo triste passato e le sue cicatrici (e qui.... grazie all'autrice, perchè adoro certe fisionomie). Un uomo capace di ammaliare una donna attraverso la sua incostanza, i suoi silenzi che valgono più di mille parole, ma soprattutto il rispetto e la dedizione anche nei momenti più difficili, verso la donna che gli ha rubato il cuore. Impossibile non invaghirsene, non percepire la sua dolcezza e allo stesso tempo la spigolosità legata al suo senso di colpa per qualcosa accaduta tempo prima.
Un romanzo psicologico difficile da dimenticare, da rileggere nel tempo per ritrovare tutta la magia dei legami e dei ricordi, ognuno accompagnato dal suo indelebile profumo.

Consigliatissimo per tutto ciò che contiene, perchè è un inno a noi donne, perchè sono certa che una volta chiuso, non guarderete più certe essenze con gli stessi occhi, e chiudendoli... potrete cercare nei ricordi, i profumi per fissarli ancora una volta.

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    12 Marzo, 2014
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Incatenata ad ali d'angelo...

Sono la più maledetta tra le creature della Terra. Ecco cosa sono.
Un tempo regnavo puro e potente, giungendo in ogni luogo e la mia volontà era legge.
Ora sono braccato e non ho regno nell' Eden né agli inferi.
La mia casa è una tana nel fondo oscuro del mondo.
Io sono il più inetto tra gli esseri, perchè ho deciso per me stesso pur non avendone diritto.
La mia essenza è ancora lì, la posso sentire sotto una coltre di carne, sangue e ossa.
Io ero la luce. Io sono la luce.
Eppure era costretto a vivere nelle tenebre.


Questo irresistibile Paranormal romance italianissimo, potrebbe essere il libro che scriverei se sapessi farlo, il libro che rileggerei domani, quello che rimarrà impresso nel mio immaginario per i prossimi giorni. Se dovessi riassumere in una frase il mio stato d'animo, in questo momento, sarebbe: Odio il vuoto che lascia la fine di un (buon) libro.
Sono talmente tanti i contenuti di Alakim - Luce dalle tenebre, che certamente ne dimenticherò qualcuno. Da dove comincio? Forse dal fatto che mesi fa ho letto i primi due capitoli e ho capito subito che dovevo leggerlo. E così quando la Loquendo Editrice mi ha dato questa splendida opportunità, non ho esitato a lasciare tutte le altre letture e divorare queste 399 pagine in due giorni. IMPOSSIBILE RIUSCIRE A CHIUDERLO.
Alakim, Nicole, Muriel, Samshat, Padre Morél difficile non affezionarsi ad ognuno di loro, buoni o cattivi, perchè il confine tra bene e male è talmente sottile da far perdere al lettore le proprie certezze, sul personaggio col quale schierarsi. Va bene, sono spudoratamente di parte, adoro gli angeli cattivi ed egoisti, che ci posso fare? Quelli buoni e saccenti mi annoiano e non attirano la mia attenzione. No, io parteggio sempre per quelli più tormentati e incompresi, perchè è proprio il sottile confine tra bene e male che ne decreta l'appartenza ai giusti. E credetemi, qui il personaggio più cattivo e insensibile sarà quello al quale non potrete resistere, nonostante le sue azioni e i suoi pensieri per niente "angelici". Questo romanzo è un Paranormal Romance di tutto rispetto che non ha nulla da invidiare a serie come quella di Nalini Singh o Jeaniene Frost. E se avete amato Raphael e i suoi repentini cambi d'umore, rimarrete ammaliate da questo Serafino che ha deciso di "cadere" sulla Terra, per essere libero di conservare la propria libertà di scelta ... anche a costo di scendere a patti con Lucifero, suo fratello.
Attraverso la narrazione, avrete modo di esplorare i cerchi e le principali gerarchie di Angeli, in modo leggero e naturale. Conoscerete parte del passato di Alakim e dei suoi due fraterni amici nephilim, Muriel e Samshat, con i quali condivide la sua dimora e la sua esistenza e, irresistibili battute testosteroniche. Perchè vagare per il mondo essendo consapevole di non poter avere amici, famiglia e amore è un fardello davvero pesante, anche per una creatura potente come Alakim.
Stringere un patto con il demonio non è mai una cosa conveniente, ma se questo servisse a salvare l'umanità, Alakim è pronto a rischiare di finire nel Tartaro, dove perderebbe la sua volontà e la sua anima.
In lui albergano la luce e le tenebre, in continua lotta per emergere l'una sull'altra. Per scongiurare la fine dell'umanità, deve invocare e fare prigionieri, i quattro Angeli dell'Apocalisse. Ma lui non ha il potere di invocarli, ha bisogno di un Invocantes.
Il richiamo di un' Invocantes era il solo modo in cui un angelo del Signore avrebbe potuto assumere forma terrena, a meno di non essere inviato per diretta e superiore volontà.
Perciò Alakim, Muriel e Samshat si mettono sulle tracce di un libro e di una Invocantes grazie ai quali potranno suggellare il patto con Lucifero.
Troveranno entrambi, ma Alakim dovrà fare i conti con la crescente attrazione per la caparbia invocantes Nicole, una calamita per i guai .... e per la sua lussuria. Piccolo inaspettato problema, perchè il nostro sexy-bad- serafino, non solo si nutre del dolore altrui, ma anche della lussuria che lo circonda. Assorbendo dolore e desiderio, rivitalizza il suo corpo ma soprattutto il suo lato oscuro, quello che sembra prevalere senza speranza sulla flebile luce che ancora alberga nel più profondo di sé stesso. Ma se Nicole è capace di invocare gli angeli.... forse potrebbe invocare la parte angelica di Alakim? Potrebbe essere lei quella che lo salverà dal baratro?
L'intensa e sensuale storia tra il Serafino e l'insicura umana, è qualcosa di irresistibile, originale e diverso da quello che avete potuto leggere finora perchè non vi troverete davanti alla solita storia d'amore letta e riletta. No, sarete testimoni di una storia davvero forte, senza edulcorata dolcezza, solo la vera essenza di un angelo quasi demone, e le insicurezze di una giovane donna che ha perso la fede. Scordatevi smancerie o parole d'amore, qui tutto quello che riguarda sensazioni e stati d'animo è elevato all'ennesima potenza... nel bene e nel male. E questo per me è il vero punto di forza di questa bellissima storia, non c'è niente di scontato, neanche i sentimenti... quando già pregusterete un passaggio romantico, Anna Chillon vi spiazzerà. In queste quattrocento pagine non avrete modo di annoiarvi o abbassare la guardia, sarete chiamati a combattere con la mente e con i muscoli, schierandovi al fianco di creature tormentate e tremendamente sole.
Impossibile tralasciare il lato sensual-erotico della narrazione che vi trascinerà in un vortice di esplicite situazioni alle quali sarà difficile resistere. Non solo l'attrazione tra Alakim e Nicole, ma le sensuali storie degli altri personaggi, che non sono certo da meno. Anna Chillon intreccia magistralmente erotismo e soprannaturale, in un crescendo di colpi di scena fino all'epilogo "crudele" che lascia il lettore in preda alla sensazione di nostalgia, fino al prossimo capitolo. Non aspettatevi un finale scontato... anche in questo Anna ha pensato bene di rispettare la sua originalità!!!
Infine, vorrei incuriosirvi su due chicche che riguardano direttamente il nostro sexy serafino.... due armi che porta sempre con sé e dalla quali non potrebbe mai separarsi. Il Kriss, un pugnale dalla lama particolarmente elaborata, ma soprattutto l'Ikraa, qualcosa di originale e davvero diabolicamente insostituibile, scaturito dalla laboriosa materia grigia di Anna.
L'Ikraa funzionava, anche se a caro prezzo.
Una goccia scarlatta spuntò dai tre piccoli fori posti sul medaglione, a quella se ne aggiunsero altre più abbondanti. Il suo cuore grondò sangue: era il pianto di una piccola morte, dalla quale non si sarebbe mai riavuto se non fosse stato per il potere rigenerante che gli conferiva il male di cui si era nutrito.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ha apprezzato serie forti come la Guild Hunter di Nalini Singh o Jeaniene Frost
Non è un paranormal romance sui generis... è molto graffiante e a tratti esplicito.... ma proprio per questo originale nell'ormai troppo vasto oceano di paranormal italiani...
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    28 Settembre, 2013
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Uhmmm......

Se sapessi che ogni ciao fa più male di mille addio.
Se tu sapessi!
Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore;
avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera.
Le parole scritte su una pagina
possono saturare l'anima.
Se solo tu sapessi...



Una storia d'amore, due guerre, due donne, una verità,
la consapevolezza che il cuore non dimentica.
Un romanzo epistolare, dove l'amore vince sulla guerra, la lontananza e le convenzioni.
Un amore nato tra le strofe di un libro di poesie. Una donna prigioniera della sua isola e del suo matrimonio, un uomo in cerca del suo posto nel mondo, troveranno posto nel cuore l'uno dell'altra, a distanza di migliaia di chilometri. Il potere di un libro di poesie, le righe che racchiudono l'essenza di chi le ha vergate, l'esigenza di un lettore di condividere ciò che quelle poesie regalano al suo animo inquieto. Così tutto ebbe inizio, l'innocente scambio epistolare, si trasformerà in una intensa e travagliata storia d'amore, destinata a far soffrire i suoi protagonisti, a cavallo tra le due guerre mondiali. A distanza di vent'anni, la verità chiede a gran voce di essere cercata, e Margaret sarà costretta a cercare nel passato della madre, quello che per anni non ha mai saputo e di cui non si è mai accorta.
Oggi Margaret e Paul come ieri Sue e David. Il presente ed il passato che si intrecciano, il passato che torna per rendere possibile il futuro. Può un amore soccombere alle convenzioni dopo essere sopravvissuto alla guerra e alla lontananza forzata? Può una fiaba per bambini nascondere una verità mai confessata? Margaret ha bisogno di scoprire il passato della madre, per capire ciò che segretamente per anni le ha avvelenato il cuore e l'ha spinta ad allontanarsi da casa senza una spiegazione, in un momento molto delicato e pericoloso. E tassello dopo tassello, conoscerà la sua famiglia di origine e la verità sul suo passato. Solo attraverso i segreti di sua madre potrà finalmente essere libera, e poter amare senza sensi di colpa, con la consapevolezza che quello che prova per Paul è il sentimento che sta cercando. Elspeth è una donna all'apparenza forte, ma in verità schiacciata dalle convenzioni del tempo, lascerà decidere il suo destino senza replicare, senza far valere le sue ragioni. Sarà la figlia a riallacciare i fili del passato e del presente.
Una trama ben intrecciata, sia a livello di personaggi, sia a livello temporale. Una narrazione ricca di sentimenti e stati d'animo espressi attraverso un continuo scambio di lettere, durato per anni ma..... mi rincresce sempre quando alla fine qualcosa non mi ha convinto.
Forse la narrazione arranca per via delle innumerevoli lettere che si alternano per pagine e pagine (nonostante l'intenso contenuto), forse in certi passaggi non ho sentito il pathos che mi aspettavo quando si narra di trincee, bombardamenti, lontananza, amori contrastati. Il rapporto madre - figlia non è sufficientemente descritto, non si percepisce quella sensazione di "ritrovarsi", comprendersi. E la ricerca del passato da parte della giovane figlia e, la conseguente scoperta della verità, hanno uno spazio esiguo, nel finale.
Una lettura che consiglio a chi ha adorato Le parole del nostro destino, anche se non troverà la stessa intensità emotiva.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ha letto romanzi come Leparole del nostro destino (ma con minore intensità emotiva), o i romanzi di Lucinda Riley...
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    03 Agosto, 2013
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L'ultimo.... il più bello

Attendevo con trepidazione la storia del più sexy e scontroso dei tre fratelli Montgomery, sentivo che sarebbe stato il più intenso e carico di sensualità.... e così è stato. Sono più che soddisfatta di essere arrivata in fondo. Una serie davvero piacevole e terapeutica, una lettura per i momenti sottotono, una carezza per il romanticismo interiore. Ne avevo proprio bisogno, ed il fatto che l'ho letto in ventiquattro ore, può dare la misura del gradimento. Queste serie familiari ti invitano nel contesto di una cittadina di provincia, dove si conoscono quasi tutti e dove la comunità vive serenamente dandosi una mano vicendevolmente. Tre fratelli Montgomery, Beckett, Owen e Ryder, la madre Justine, tre ragazze molto amiche tra loro, e tanti altri personaggi più o meno importanti tra cui Lizzy, ospite eterea dell' albergo che, farà da "Fata madrina" nell' accoppiare i fratelli con le donna giusta. Arrivati al terzo romanzo, ormai si è pratici della toponomastica di Boonsboro (vi ricordo che è una cittadina del Maine, esiste veramente, come l'albergo che nella realtà è di proprietà della Roberts e del marito), dei vari luoghi dove si svolgono le vicende narrate, che vedono come protagonisti i fratelli e le loro donne. E qui vedremo il sexy scorbutico Ryder (quello di mezzo), alle prese con la direttrice dell'albergo di famiglia, Hope Beaumont, amica di sua cognata Claire e di Avery anch'ella sua futura cognata. Si incrociano spesso per motivi ci lavoro, ma nei precedenti libri non correva per niente buon sangue anzi, più potevano punzecchiarsi ed evitarsi, più erano contenti... fino a quando Lizzy non ci mette lo zampino e li costringe in una stanza da soli. Da qui comincerà una danza sensuale e attraente che incollerà il lettore alle pagine, tra sguardi, sfioramenti, incidenti fortuiti, inesorabilmente Ryder si troverà ad orbitare intorno al corpo di Hope... e capirà che la cosa non gli dispiace, Hope non è la donna che pensava di conoscere. Si rivelerà una dolce quanto piacevole scoperta, al punto che non riuscirà più a stargli lontano e ad evitare di toccarla e baciarla. Dovrà mettere in discussione il suo modo di comportarsi con le donne e il suo modo di reagire davanti ai cambiamenti di umore femminili. Una storia che si legge tutta d'un fiato e che vi regalerà un momento di evasione carezzevole come un massaggio. Mi mancheranno questi simpatici personaggi, le descrizioni della Roberts e quella sensazione di sentirsi a casa.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ha letto i primi due della serie Inn Boonsboro, Il giardno dei nuovi inizi, La casa dei grandi incontri.
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    03 Agosto, 2013
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Una terapia imperdibile

L'amore è come un dolce ben riuscito, va preparato con cura, utilizzando ingredienti di prima scelta, lasciandolo lievitare quanto basta e infornandolo per ultimare il capolavoro. Un pò come in questa storia, dove troviamo gli ingredienti giusti per ottenere una degustazione da capogiro. Ma qual'è secondo voi la ricetta segreta dell'amore? O meglio, quali sono gli ingredienti per avere un amore ben lievitato prima e ben cotto dopo?
Io nella ricetta dell'amore (più o meno segreta) metto:
una buona dose di fiducia
una generosa dose di complicità
una decisa dose di sincerità
tanti pizzichi di attrazione quanto ritenete opportuno (non deve mancare mai!!)
una manciata di pazienza (fate a occhio, ma è necessaria)
e un bel pugno di dedizione.

Perchè l'amore è come un cupcake da manuale. Voi direte "cosa vuoi che sia fare un cupcake"? Non date mai nulla per scontato nella vita, perchè vi renderete conto che in amore non c'è nulla di scontato, e che Amore non fa certo rima con abitudine!!! L'amore è come una pianta rara e delicata che necessita di cure, dedizione e attenzioni. E in questa scoppiettante quanto attraente storia c'è tutto quello che può farvi rilassare, tremare d'aspettativa, ma anche riflettere su quanto la vita sia breve, e sul fatto che non si può sempre aspettare il treno successivo solo perchè quello che sta passando potrebbe non sembrarvi quello giusto... potrebbe anche essere il solo che passerà per voi. Riconoscere il vero amore è quasi impossibile, a meno che non si metta da parte la diffidenza, e si guardi l'altra persona con gli "occhi del cuore" e non con quelli dell'ovvietà, perchè anche quello che ci può apparire ovvio e scontato, spesso può essere frutto di coincidenze sfortunate che non arridono alla persona che abbiamo davanti e per la quale proviamo dei sentimenti intensi. Questo è quello che succederà a molti dei personaggi di questa storia che, prima di riuscire a vedere con gli occhi giusti, commetteranno degli errori di valutazione, atti a ferire la persona giudicata senza prove tangibili, solo "per sentito dire". Chloe è una ragazza che attira gli incidenti come il miele le api, è spesso vittima di sfortunate coincidenze che per chi non la conosce potrebbero dare un quadro pocco raccomandabile della sua persona. Ma chi è abituato a giudicare col cuore, chi non affronta la vita quotidiana con un certo grado di rigidità psicologica, ha già capito che Chloe è una brava ragazza, onesta, affettuosa, nonchè molto altruista, solo che spesso si caccia nei guai senza rendersene conto. Devlin al contrario è quello che molti chiamerebbero un maniaco del controllo, uno che deve avere l'ultima parola, anche nella vita dei suoi familiari, insomma non gli piacciono i "fuori programma". Chloe e Devlin due "ingredienti" a dir poco incompatibili, ma.... amalgamandoli con l'aiuto di una buona dose di attrazione e complicità, potrebbe lievitare una gran bella storia d'amore e passione, circondata da un'atmosfera accattivante e carezzevole. Daisy, una nonna davvero originale, in vena di provare forti emozioni nel fiore della vecchiaia, trascinerà la sua nuova "dama di compagnia" in rocambolesche quanto potenziali pericolose avventure, che renderanno "pazzo" il rigido nipote. Ma dopo una serie di sfortunati eventi, anche Devlin si renderà conto che la vita è una grande incognita, il tuo turno potrebbe essere domani. Allora godere dell'attimo è la prospettiva più allettante, o forse la più adatta per giustificare qualcosa che non avresti mai detto o fatto nella tua insignificante e spenta routine quotidiana. Da rigido economo di famiglia, a uomo innamorato di una donna attira guai. Si troverà costretto ad ammettere che Chloe ha portato l'arcobaleno nella sua grigia esistenza. Dal canto suo Chloe, per dimostrare di essere una donna degna di fiducia, farà di tutto per diventare più responsabile.... se necessario anche lanciandosi da un ponte. Attorno a questa intensa e sensualissima storia d'amore, ne ruotano altre lasciate in sospeso, che ci piacerebbe leggere per sapere come andranno a finire. Tanti "necessari" personaggi che regalano al lettore la piacevole sensazione di far parte di una comunità e di una famiglia. Beth Ciotta ci invita nei caratteristici panorami canadesi, al principio dell'autunno, un'esplosione di colori, rumori e sensazioni da cartolina, ma ci tiene anche magistralmente sul filo della tensione sensuale, con un irresistibile erotismo, fatto di sguardi, battute piccanti, baci e carezze roventi.
Un libro che mi piacerebbe scrivere.

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Un libro poco pubblicizzato, ma davvero degno d'attenzione da parte di tutte le inguaribili romantiche in cerca di una storia intensa, sensuale ma anche psicologicamente carezzevole. Una commedia dove famiglia, amicizia e amore sono gli ingredienti fondamentali che rendono la narrazione "fragrantemente" irresistibile
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Un piacevole chick lit

Questo è uno di quei romanzi per chi non crede
nell' amicizia incondiazionata tra un uomo e una donna.

Un romantico e tiepido chick-lit da portare sotto l'ombrellone, proprio ora che sembra finalmente arrivata l' estate. Ogni tanto mi piace leggere commedie romantiche dove intorno ai protagonisti ruota uno stuolo di altri personaggi che rendono più variopinta la narrazione. L'essenza della trama, ruota intorno a internet e all' uso che se ne può fare, come per esempio inventarsi un' attività remunerativa, vendendo amore... si avete capito bene, vendendo amore tramite mail, che molti innamorati non sono capaci di scrivere in autonomia. Ma se questa romantica attività, si ritorcesse contro i suoi creatori? Se all'improvviso ti innamorassi di un uomo virtuale, attraverso ciò che riesce a farti provare tra le righe... e realizzassi all'improvviso che ti sei innamorata di un uomo che non avresti mai pensato fosse capace di scrivere e allo stesso tempo "guardare" dentro di te come solo il tuo migliore amico sa fare dai tempi della scuola?
Se l'uomo dei tuoi sogni, quello che hai aspettato per sette lunghi anni, si dichiarasse e dopo notti d'amore ti rendessi conto che era tutto un castello di bugie, cosa faresti? Ti affideresti all'unica persona che ti conosce veramente, l'unica persona che ti accetta per quello che sei e, apprezza anche i tuoi più fastidiosi difetti.
Ma l'amore e l'amicizia possono coesistere senza respingersi?
Charlotte Lambert è una donna in carriera, che oltre il lavoro lascia poco spazio ad altro. Attende da sette anni l'uomo che le fa battere forte il cuore, ma anche per l'amore, lei è l'ultima della lista. Così usa il lavoro come scudo contro le delusioni, lasciando passare il tempo senza un' idea precisa di quello che vuole. Ha idealizzato a tal punto l' uomo dei suoi sogni, che non sa più riconoscere ciò che veramente è importante in una coppia. Fino a quando una attività extralavorativa, non le farà aprire a poco a poco gli occhi, su quello che vuole da un uomo, e quello che lei è pronta a dare. Le donne spesso sono complicate, cercano l'amore a tutti i costi senza rendersi conto che era proprio lì, ad un passo, pronto ad essere vissuto. Mai negarsi una possibilità solo perchè è troppo ovvia e non funzionerebbe; nella vita il treno giusto passa una sola volta, e riconoscerlo in extremis può rivelarsi una corsa impegnativa. Ma spesso non è mai troppo tardi per riconoscere i propri errori e la cecità davanti all'amore, quello che non tiene conto dei difetti e delle abitudini ma, si alimenta della spontaneità e della sincerità. Charlotte e Samuel, due personaggi ben tratteggiati, a volte irritanti (in senso buono) a volte esilaranti... perchè non c'è cosa più bella di ridere e scherzare tra le braccia del nostro migliore amico...

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da portare giusto sotto l'ombrellone....penultimo della lista
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Eh???????

Attribuita al dio Kauil, le cui origini e favori restavano sconosciuti, ma il cui scettro Manikin simboleggiava la regalità dei Custodi della Notte, la tredicesima profezia recitava:

Nei cinque anni finali
Il re si tiene pronto
A compiere il massimo sacrificio.
Se il signore oscuro arriverà,
la fine inizierà.
L' idea di una scenografia diversa dal solito come quella della cultura Maya è originale, rimane il dubbio se, la continua sensazione di smarrimento tra le righe, sia dovuta alla trama o alla traduzione. In ogni caso lasciamo il beneficio del dubbio perchè è il primo di una serie e, come tutti, pecca del fatto che sia necessario presentare il contorno e soprattutto gli svariati personaggi che vivranno le vicende e che prenderanno (chi più chi meno) parte alle avventure nei successivi libri. Io ho dovuto fare più volte uso del mio gps interno, per orientarmi nella selva di personaggi, ruoli nel presente e nel passato, cambiamenti repentini di ambientazione (complice il fatto dello smaterializzarsi di continuo), e cambio di personaggio da un paragrafo all'altro, senza preavviso. Superato il primo impatto, l'idea che la data della fine del mondo alla quale siamo sopravvissuti lo scorso dicembre, segni la fine.... o forse l'inizio di una lunga battaglia contro il male, è il punto focale di tutta la narrazione. I Custodi della notte, creature scampate ad un eccidio di massa ventiquatto anni prima, oggi adulti di circa trent'anni, si riuniranno per scongiurare il passaggio del demone Zipacna attraverso la barriera che divide il mondo mortale da quello degli inferi, che si assottiglia durante i solstizi. C'è una profezia legata ai Custodi della notte ed in particolare al loro re, che dovrà accettare la sua nuova condizione di condottiero, per guidare questi giovani guerrieri verso il giorno prestabilito dal destino. Ma a complicare le cose, arriva una donna che verrà reclamata dal nemico. Questa è la prova più importante per il neo -re, prendere una decisione con il cuore o con la ragione; sarà chiamato a scegliere tra la profezia che condannerà il mondo intero al male e, l'amore scoppiato inatteso e intenso. La tredicesima profezia è scritta da secoli, eppure c'è un uomo che vuole sfidare la sorte per non rinunciare alla donna che ha scoperto di amare. E se per più di vent'anni avessero interpretato male le scritture? Il tempo è scaduto, è necessario fare una scelta estrema, dopo la quale sarà impossibile tornare indietro. Il bene contro il male, l' amore contro il dovere verso il proprio popolo, il demone degli inferi contro il dio serpente piumato.
Un manipolo di uomini poco addestrati ma con l'idea chiara di cosa significhi essere una squadra, una donna coraggiosa spinta dallo spirito di vendetta e dall 'amore e un re fin troppo umile, riusciranno a scongiurare (per ora) l'ingresso del male nel mondo mortale. L'amore è sacrificio, essere pronti a dare la vita per chi si ama. Che la chiave della profezia sia proprio nell' unione dei propri cuori e delle proprie anime?
La sensazione generale è stata quella che l' autrice abbia messo troppi "personaggi al fuoco", e così averne analizzato troppo superficialmente le personalità ma, ripeto che questa è una pecca tipica di molti romanzi introduttivi di serie molto lunghe. Anche Larissa Ione nel primo della serie Demonica, lasciò interdette molte lettrici per la selva di creature introdotte. Spero che la Andersen ci schiarisca le idee nel prossimo libro

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Una penna irresistibile

La penna di questa autrice è
un ferino graffio sulla pelle delle lettrici

La peculiarità della Ward è quella di esordire dalla prima pagina con la più alta carica di sensualità, ma non per forza fisica, bensì gestuale. Lei non ha bisogno di ricorrere ad amplessi già nelle prime dieci pagine, per tenere incollate le lettrici. No, a lei basta un'alzata di testa con conseguente sguardo penetrante, la gestualità di una mano, la falcata più o meno accentuata da uno sguardo minaccioso. Ciò la rende una delle scrittrici più amate da noi romance-addicted. Non abbiamo bisogno di leggere scene esplicite, a noi piace immaginare, dare un volto e un' espressione a questi vividi personaggi ai loro gesti, alle loro emozioni. La Ward ci fornisce gli ingredienti per far decollare le nostre fantasie. A volte sembra di essere lì sulla scena come terzo incomodo, ma senza sentirci sgradite. Quando uno scrittore genera emozioni e infine nostalgia verso i personaggi, vuol dire che ha scritto per il lettore e, credetemi Un cuore d'oro vi lascerà una languida nostalgia; arrivate alla metà dovrete valutare se continuare a divorarlo oppure centellinarlo per non arrivare alla fine. Complice anche la traduzione fluida e incalzante (salvo qualche "svista" di battitura), passerete ore piacevoli avvolte da un'atmosfera altamente erotica, una "tortura" sul filo dell'alta sensualità, perchè spesso uno sguardo e un' espressione dicono molto di quello che succederà dopo, senza svelare troppo ma accompagnando la lettrice con grazia ferina.
Alla Ward piace farci soffrire, frustrarci con la nostra stessa fantasia, regalare uno stimolo terapeutico il cui effetto benefico si percepisce anche a distanza di giorni.
Infine per parlare della storia e dei suoi personaggi, quello che vi serve sapere è che Nick Farrell è un uomo ricco, arrogante e troppo sicuro di sè con le donne, fino a quando nella sua vita non fa irruzione una donna che ha il potere di disarmarlo, di farlo sentire vulnerabile (vi ricorda un certo gruppo di guerrieri per caso????). La sensualità inconscia, la sincerità e l'impetuosità di Carter, lo attireranno inesorabilmente verso la luce, quella da cui ha tenuto lontano il suo cuore da quando ha memoria. Il continuo scambio di opinioni, frecciate, e sguardi, vi risucchierà nella storia senza darvi tregua.... non riuscirete a chiuderlo. Nick che non conosce la parola scusa, si ritroverà ad abusarne, perchè il suo cuore vorrebbe urlare, mentre la ragione lo costringe al silenzio. ma se una donna rivolta le tue certezze come un tornado, prima o poi quel cuore riuscirà a cantare per lei. Una storia intensa, tra scavi archeologici e lo spietato mondo degli affari, dove la prima e ultima parola spetta al cuore.

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Consigliato a chi ha letto...
A chi ha voglia di stare in equilibrio sul filo dell'alta tensione sensuale...
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Romanzi erotici
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Un crudo spaccato introspettivo...

Non è un romance.
E' un erotico, esplicito, che tratta argomenti forti come il sadomaso, e la "pedofilia".


Non vi spaventate se ho scritto pedofilia ma mi è sembrato doveroso, poichè c'è una scena del romanzo dove un personaggio maschile ha 15 anni (ed è consenziente). Ho voluto mettere le mani avanti, e avvertire le "deboli di spirito". Ma non è l' unica cosa che potrebbe prendere in contropiede le lettrici. Stiamo pur sempre parlando di un libro di NARRATIVA erotica, perciò di fantasia, dove l' autrice ha saputo intrecciare la vita e i vizi segreti di molti personaggi, calandoli nel tessuto sociale newyorkese. Persone insospettabili, con una carriera politica e religiosa, e una doppia vita calata nelle ombre del sadomaso. I termini usati per descrivere i vari tipi di "praticanti" e i loro attrezzi, sono sicuramente frutto di un' accurata ricerca, che vi renderà partecipi di un mondo a noi quasi sconosciuto, ma sicuramente esistente, anche nel nostro Bel Paese. Di solito il primo libro di una serie, può risultare a tratti "caotico", perchè introduttivo di una storia e dei vari personaggi. Tiffany Reisz ha saputo caratterizzare e rendere protagonisti tutti i personaggi presentati, senza trascurare gli stati d'animo e il modo di essere di ciascuno, confezionando una narrazione mai noiosa, ricca di sensazioni e permeata dal tormento interiore, perchè qui nessuno è senza peccato. Stiamo parlando dei dominatori e dei sottomessi, ma anche di persone con un passato dal quale non si vogliono redimere, nel quale vogliono affogare attraverso il dolore fisico e mentale. Ci saranno i dispensatori di dolore, che attraverso le pratiche sadomaso, terranno a bada i "demoni" dei sottomessi, e i propri. Mentre nella trilogia di Vina Jackson, Summer era una donna sottomessa e a tratti insicura, la protagonista Nora tratteggiata dall' attenta ed equilibrata penna della Reisz, è una donna che porta certamente cicatrici interiori indelebili, ma che sa fare bene il suo lavoro di scrittrice e dominatrice. Un carattere che la predece, e la avvolge di un'aura di sicurezza e sfrontatezza, capace di incutere timore reverenziale in un uomo. E sarà proprio quella, la prima sensazione che colpirà il suo nuovo editor Zack Easton chiamato dalla casa editrice, per curare l'editing del nuovo romanzo erotico. Nora di giorno scrive e di notte dispensa dolore a chi lo chiede, una via per la sottomissione dei propri vizi, una pratica che noi possiamo solo cercare di capire, ma che questa autrice, in un eccellente equilibrio tra psicoanalisi e lussuria, rende meno irraggiungibile. Non ho paura di dire che mi è piaciuto, non tanto per l'esplicità di certe pratiche e il ruolo di alcuni personaggi, quanto per la psicologia, per le sensazioni che si riverberano sul lettore (qualcuna storcerà il naso, nella convizione- errata- che non ci possa essere spazio per sadismo e introspezione). Nora, con la sua sfrontatezza nell'affrontare la vita di tutti i giorni e la forza di volontà di indossare una maschera per nascondere i suoi sentimenti e stati d'animo. Quasi una doppia personalità, le cui "facce" vengono indossate a seconda della situazione. Anche lei come tutti ha un cuore, che la rende vulnerabile davanti a sè stessa e al suo passato che come un'inesorabile mano, la tiene avvinta, impedendole di poter vivere serenamente il presente e precludendole il futuro che desidererebbe. Zack, editor londinese, sposato in crisi matrimoniale, arriva a NewYork per lavoro e per fuggire da un cappio che si stringe inesorabilmente intorno al suo senso di colpa legato al passato. Wesley, migliore amico e coinquilino di Nora, avrà un ruolo importante nella vita della donna. E infine, ma non per importanza, Soren il personaggio più carismatico e iquietante della storia, colui che guarda dentro l'anima del prossimo attraverso lo sguardo e i gesti. Un uomo legato alla protagonista in modo indissolubile sia a livello fisico che psicologico, che ricopre una carica sociale non da poco, e che personalmente ritengo rubi la scena a tutti gli altri. Se immaginassimo i personaggi come le tessere del domino, e li mettessimo uno accanto all'altro, Soren sarebbe la prima pedina che se colpita, darebbe luogo al crollo totale, il gioco perverso, cominica e finisce con la sua figura ma, non quella istituzionale, bensì quella di Master-dominatore-sadico. E capirete il potere che ha su Nora quando leggerete il regalo che le farà una sera, e che lei accetterà ad occhi chiusi, fidandosi di lui. Domatrice verso il mondo, sottomessa verso l'amore, quello che la tiene prigioniera di sè stessa da ormai diciotto anni e dal quale cerca di fuggire appena Zack prima e Wesley dopo, le aprono gli occhi attraverso i loro sentimenti per lei. Ma amare significa anche rinunciare, sacrificarsi e a volte perdere, per il bene dell' altro. E Nora sarà chiamata a prendere la decisione più dura e sofferta della sua vita.
Scritto bene (direi tradotto bene), fluido, incalzante, doloroso e intensamente vivido sul lettore.
Senza censure, più che esplicito, crudo ma, va riconosciuta alla Reisz, la maestria con la quale descrive scene squallide con equilibrio e senza far ricorso a termini volgari e violenti, sulla sensibilità del lettore.
Non posso non dare 5 stelle ad una narrazione così introspettiva dell'animo umano, anche quello più sadico... perchè in qualsiasi modo la vogliate interpretare, dove c'è un sentimento forte e incompreso come l'amore, c'è dolore e abbandono. E spesso il dolore psicologico di un amore che non si può vivere, è più doloroso di una frustata, o di un gioco perverso...
Infine, una sensazione che mi ha tenuto compagnia per la seconda metà della narrazione, è stato il velato messaggio più o meno polemico contro il clero.... ma questa è una MIA PERSONALE OPINIONE (e certi ragionamenti non mi hanno scandalizzata, perchè avvengono sotto gli occhi di tutti nelle parrocchie, e non sarà certo una storia inventata a scandalizzarmi).

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Un finale da cartolina..... e ricordi....

Di solito negli spettacoli pirotecnici, c'è un triplo botto di chiusura, che annuncia la fine dei fuochi. Ecco cosa penso della trilogia di Irene Cao. Una trilogia tricolore che chiude col botto, in un crescendo di stati d'animo e passione, di tormento interiore ed errori di valutazione personali. Lo ammetto mi sono affezionata a questi personaggi "comuni", che vivono in mezzo a noi, appartengono al nostro tempo e ai nostri costumi... e mi mancheranno. Come mi mancheranno le gite virtuali tra Roma e Venezia, tra strette Calli e sanpietrini arroventati dal caldo. Mi mancheranno i colori e i profumi del Mediterraneo, gli sguardi e le carezze rubate, l'attrazione tra un uomo e una donna che ci hanno reso partecipi della loro travagliata ma realistica relazione, dei loro stati d' animo mutevoli ma sempre intensi, dei loro errori e della loro imperfezione, nella quale potremo rispecchiarci in tanti.
Grazie Irene, per averci fatto leggere una trilogia erotica senza effetti speciali, solo l' Amore e la passione che, ha bruciato più o meno tutti noi alla stessa età....
Senza accorgercene siamo arrivati al gran finale. L'ultimo appuntamento con la trilogia più chiaccherata delle ultime settimane. Una storia d'amore e passione che ha convinto, colpito e appassionato. Ci ha regalato emozioni, tante e tutte intense. Forse più d'uno ha riaperto inconsciamente qualche cassettino della memoria, si è immedesimato in questa reale e travagliata storia tra due personaggi comuni, ha capito e giustificato le scelte fatte da Elena e Leonardo. Irene Cao ci ha aperto la porta e ci ha accolto nel migliore dei modi nella sua narrazione, in una storia che potrebbe essersi svolta realmente in una qualsiasi città d'Italia, tra un uomo e una donna qualunque. Ci ha affidato un diario, l' essenza di un uomo e una donna che faremo fatica a dimenticare. Quest'ultimo libro è dedicato a Elena, al suo dolore, al suo modo di farsi del male, di annullarsi per non soffrire, di ridursi per non pensare. Un percorso introspettivo attraverso il senso di vuoto e smarrimento, la perdita di punti di riferimento. Perchè toccare il fondo significa allontanare gli altri, cercare gli eccessi per stordire la mente e il cuore. Fino a non sentire più niente, come sospesi in una bolla, dove giunge tutto ovattato e diluito... fino a quando un ago non punge la bolla e ti costringe a tornare ai rumori, ai pensieri, alla valutazione dei danni. Così Elena avrà un'altra occasione per ritrovare se stessa e la fiducia nell' amore perduto e poi ritrovato. Una nuova vita con l'uomo di cui è sempre stata innamorata, un idillio quasi irreale, la ritrovata armonia, e l'eros mai sbiadito. Assisteremo alla maturazione di una donna smarrita, di un uomo innamorato, che verranno ancora una volta messi alla prova dagli eventi e dalle persone che li circondano. Riusciranno ad amarsi senza ferirsi, a costruire un rapporto sano, e fidarsi l'uno dell'altra accettando con serenità i difetti?
Io ti voglio è il romanzo delle svolte, delle decisioni importanti, degli eccessi e del perdono.... e ad essere sinceri, è anche il più erotico e sensuale dei tre. Irene è riuscita a raccontare il sesso in modo impeccabile, senza cadute di stile e descrizioni ineleganti. Ha saputo creare una precisa atmosfera anche nelle scene esplicite, dando al lettore la possibilità di accettare e assimilare le descrizioni più vivide e scabrose.
Non si può certo tralasciare il lato "panoramico" di questo ultimo romanzo. Non solo nuovi scorci di Roma, ma soprattutto una descrizione in hd dell'isola di Stromboli e del suo mare, dei colori, profumi e dei sapori... perchè anche assaggiare la polpa di un riccio di mare, direttamente dal guscio, è uno dei gesti più sensuali ai quali si possa assistere, e chi lo ha fatto almeno una volta nella vita, in dolce compagnia, sa di cosa sto parlando. La natura di un'isola selvaggia amplifica la voglia di libertà e trasgressione, l'attrazione è incontenibile e il sesso è qualcosa di sublime e terribilmente appagante. Ho vissuto sulla pelle ogni singolo brivido di questa coppia, ogni carezza e ogni sensuale bacio. Non posso raccontarvi di più perchè rovinerei la sorpresa, vi consiglio solo di godervelo con parsimonia, perchè arriverete al finale senza rendervene conto, e rimarrete a pensare a tutto quello che quest'uomo e questa donna vi hanno fatto provare. A Irene Cao chiedo di non smettere di scrivere storie d'amore così intense e reali, anche se immagino che questa trilogia l'abbia messa veramente alla prova e noi siamo contenti che l'abbia saputa affrontare nel migliore dei modi. Grazie per aver condiviso questa importante esperienza con noi lettori. Spero di leggerti ancora.


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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Io ti seguo ... Irene....

Secondo appuntamento (atteso da molte) con la italianissima trilogia erotica di Irene Cao che, nel bene e nel male, sta tanto facendo parlare di sé. Chi mi segue sa quanto io tenga al made in Italy e agli autori esordienti ma, sa anche quanto mi inalbero quando si nomina il termine Erotico e lo si associa inconsciamente a Sfumature.
BASTA CON I PARAGONI!!!

Non è concepibile confrontare una storia d'amore realistica e appartenente al nostro modo di vivere, con una storia nata dalle ceneri di Twilight e appartenente ad un mondo fittizio, inesistente ormai anche ai piani alti dei grattacieli americani. Torniamo al piano terra, cerchiamo di vivere una sensuale e tormentata storia d'amore ai tempi della crisi, abbiamo bisogno di emozioni e sensualità, meglio se nel nostro bellissimo Paese, con i suoi scorci inconfondibili e inimitabili, perchè nella trilogia di Irene Cao, non inizia e finisce tutto col sesso, ci sono le trascinanti descrizioni delle città che ci rendono famosi nel mondo, di opere d'arte che rendono "ricco" il nostro patrimonio. Leggiamo questa intensa storia d'amore senza voler cercare ciò che non c'è!!!
Va bene ditemi pure che sono di parte
Ditemi pure che ho creduto troppo in questa trilogia
Ditemi pure che non sono obiettiva.

Accetto le critiche...


Ma vi chiedo due cose fondamentali prima di leggere questo romanzo
1. Non cercate ciò che non c'è.
2. Prendetelo per quello che è: una intensa storia d'amore, che potrebbe succedere a chiunque.

Da dove comincio? Forse dal fatto che questa povera autrice, e la sua "creatura", esordiscono già con la spada di Damocle sulla testa, perchè la casa editrice in primis e i giornalisti a ruota, l' hanno già etichettata senza diritto di replica, come la risposta italiana alle sfumature.
Come se non bastasse, Io ti guardo è stato rivoltato come un calzino, bistrattato, insultato (più o meno velatamente), criticato sotto tutti i punti di vista (preservativi non annoverati, inesattezze ambientali, critiche assurde sui personaggi). Certo questa amara medaglia ha il suo bel rovescio, e cioé che nonostante tutto, tutti ne parlano!!!
Ma perchè accanirsi su una trilogia che non ha mai avuto chissà quali pretese, la sua autrice non ha mai pensato di finire tra i capolavori dell' erotismo mondiale. Ha voluto solo mettersi alla prova, scrivere una storia d'amore che non ha MAI voluto un confronto con le sfumature. Ma vogliamo una buona volta, girare serenamente pagina e leggere di gente come noi, comuni lavoratori con uno stipendio e non con la rendita milionaria?
Questa storia d'amore mi ha conquistata per la sua semplicità e il suo realismo, personaggi che possiamo incontrare sui mezzi pubblici, negli uffici, per la strada. Vite come le nostre, magari un pò più complicate sentimentalmente, ma tra i venticinque e i trent' anni chi non ha avuto una intensa seppur breve storia d' amore che ci ha fatto perdere il sonno (e il senno)? Elena può avere mille difetti, non essere simpatica a tutti, ma è una donna con un lavoro che le piace, una vita sessuale in piena fioritura, la voglia di bruciare velocemente tra i gironi della passione. Leonardo forse è un pò più sfuggente agli occhi del lettore, un uomo che nasconde molto di sè e del suo passato, non si concede se non a singhiozzo, ma di uomini come lui quanti ne possiamo incontrare a quell' età?
Elena è attratta dal gusto del proibito, la prevedibilità che le offre il rapporto con Filippo, la fa sentire inappagata, ha bisogno di soffrire, di desiderare... e tutto questo solo un uomo come Leonardo, disinibito e abituato a non farsi troppe domande, può concederle. In questo secondo romanzo, dopo un inizio tranquillizzante, la vita di Elena è destinata ad avere un altro scossone, improvviso, detonante. Nel momento in cui era sicura di aver voltato pagina e aver trovato il suo spazio e l'amore cortese, un incontro la getta di nuovo nelle acque più agitate.
Ormai di Elena conosciamo quasi tutto, le sue abitudini, il suo modo di pensare, la sua impulsività e le sue innumerevoli insicurezze. Ma possiamo dire di conoscere Leonardo, se non attraverso il giudizio di Elena? In questo secondo appuntamento con lo chef sfuggente, avrete modo di scoprire il lato "oscuro" di questo impetuoso ragazzone, e capirete perchè il sesso è la sua valvola di sfogo, il voler raggiungere e superare il limite, per fuggire da se stesso e dal suo presente.
L'amore e la passione tra Elena e Leonardo ricomincia più intenso che mai, quasi rabbioso, in un gioco quasi perverso, a chi ne uscirà più ammaccato. Elena è convinta di poter gestire la situazione e chiudere questa insidiosa storia in qualsiasi momento, senza rendersi conto di essere stretta tra le spire di un rapporto insano, basato sui sotterfugi, di lei nei confronti di Filippo e di Leonardo nei confronti di Elena... fino alla verità, quella che arriva come una doccia fredda, quella che ti toglie il respiro e ti graffia l' anima. L' uomo che è convinta di avere conquistato tutto per sè, l' uomo che le dice finalmente di amarla e di non poter vivere senza di lei, acquista un volto nuovo, sconosciuto, lontano.
Quando il mondo ti crolla addosso, quando il castello di carte e bugie implode in un attimo.... cosa ti rimane? Un briciolo di amor proprio, l' orgoglio e.... gli amici, quelli su cui puoi sempre contare. Ma il bello deve ancora venire, il tormento per loro è appena iniziato. Godetevi questa intensa e travagliata parentesi romana, perchè una volta in fondo non vedrete l' ora di sapere come andrà a finire.

Vorrei parlarvi della passione che torna più intensa che mai, di tutti gli incontri rubati tra Elena e Leonardo, ma non voglio rovinarvi la lettura, penso solo che quello che leggerete non sia qualcosa di impossibile o così lontano dalla realtà.... a me alcuni passaggi hanno riaperto i personali "cassettini della gioventù spensierata" tra i 20 e i 25 anni...

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Finalmente un erotico intinto in due dita di cultu

(Opinione scritta prima che uscisse il libro, letto in anteprima)

Ancora deve arrivare nelle librerie, e già è stata etichettata come la trilogia antagonista delle Cinquanta sfumature..... vogliamo voltare finalmente pagina e andare avanti? Vogliamo metter fine a questi obsoleti confronti? Bene, questa mi sembra l' occasione giusta per dare un taglio al passato (un anno ormai), scendere dai piani alti dei grattacieli americani, e tornare con i piedi per terra, con la curiosità di leggere qualcosa di nostrano, di non tanto lontano dalla realtà, e soprattutto ambientato nella nostra cultura!!!
Questo è il romanzo d' esordio di una giovane donna, che si è voluta mettere alla prova, senza l' intenzione di scrivere un capolavoro, ma una semplice storia d'amore e tormento, su un letto di sano erotismo e un pittoresco contorno di Calli veneziane.

1. Non approcciate alla lettura, con l'idea di trovare un surrogato di Mr.Grey (mi prude la lingua anche solo a scriverne il nome).
2. Lasciatevi andare alla narrazione, liberate i sensi e lasciatevi trasportare dalle sensazioni, la vista, il gusto e il tatto.
3. Non cercate quello che non c'è. Qui trovate una storia di passione realistica, senza effetti speciali, solo pura attrazione e curiosità verso sensazioni nuove tutte da sperimentare. E forse.... una storia che va oltre l' erotismo....ma questo lo scoprirete solo leggendo.
Iniziamo dall' ambientazione. Venezia, con i suoi scorci più famosi, ma anche quelli più nascosti, che l'autrice dimostra di conoscere (ha studiato proprio qui). Non ha tralasciato neanche il lato "metereologico" di questa città poggiata dentro il mare. E chi meglio di lei, poteva descrivere determinati e caratteristici fenomeni, come l' acqua alta e la nebbiolina che sale la sera e avvolge le calli e i canali? Durante la lettura, se vi lascerete trascinare, potrete ritrovarvi in mezzo ai turisti sul vaporetto o per le calli più frequentate.... la sera avrete la possibilità di frequentare la movida veneziana con aperitivo alla mano, o degustazioni speciali, create ad arte da uno chef che son sicura colpirà l' immaginario di più d' una lettrice... insomma il tipico spaccato di vita quotidiana nella fascia d'età tra i venticinqie e i quatantacinque anni... quell'età in cui se non sei sposato o fidanzato, hai tutta la libertà di assaporare la vita e tutto ciò che questa ti può offrire (se hai l' apertura mentale e psicologica giusta).
La caratterizzazione dei personaggi è stata secondo me uno dei punti forti di questo romanzo. Tutti hanno qualcosa di sè da raccontare. Elena col suo carattere introverso (nel quale molte di noi si rispecchieranno), che non ama apparire e cerca in tutti i modi di sfuggire alla vita mondana nella quale cerca di trascinarla la sua migliore amica Gaia, spirito libero che allieta la sua vita altresì spenta votata al lavoro e all'arte. Filippo il migliore amico di Elena, quella presenza importante che quasi tutte noi nella vita abbiamo cercato come faro nei momenti più tristi o nebulosi. E infine lui, Leonardo, l'uomo dal fascino carismatico, quello che incontri e non riesci più a toglierti dalla testa, quello che ti fa fare pensieri che non avresti mai pensato neanche di saper formulare, quello che forse ha il potere di far vacillare le tue certezze, mettere a nudo una parte "oscura" e recondita che non pensavi di avere. Un sole che scalda il bocciolo, facendolo aprire lentamente e brillare dei propri colori. Elena imparerà a scoprire il suo corpo e le sensazioni che da esso possono sprigionarsi impetuose, e senza rendersene conto, diventerà una donna più sicura e decisa.... ma tutto ha un prezzo, e prima o poi arriva il momento di pagare. E ciò che era nato per essere un fuoco passeggero, di quelli che ardono grandiosi e lasciano cenere dopo il loro passaggio, lascerà delle braci accese che uno dei due dovrà soffocare, per spegnere il fuoco che potrebbe riaccendersi più vivo e distruttivo che mai. Elena e Leonardo, due anime in cerca di qualcosa, che non ci è ancora dato sapere se troveranno.
Arriviamo all' argomento più atteso, l' erotismo.
Su questo punto potrei scrivere un trattato, ma Irene non ha colpa del mio punto di vista polemico verso chi, etichetta tutto ciò che racconta di Amore e sesso, con il denigratorio soft porn (o peggio ancora mommy-porn). BASTA! Sono stufa di sentir parlare di porno ogni volta che si parla di romanzi erotici....
In IO TI GUARDO, non ci sono pose circensi o pratiche di vario genere, ci sono intense scene di sesso, mai violente o volgari. Ci sono scene eroticamente reali (dipende poi dall' idea che uno ha del sesso che, può essere noiosamente didattico e, ne avrete un esempio anche qui, oppure sensualmente esplicito).
Non posso dirvi altro per non rovinarvi la lettura, ma posso sussurrarvi che, Irene ha reso una scena particolare e molto intensa, con una delicatezza ed eleganza che son sicura apprezzerete, nonostante molti di voi la troveranno fuori dai loro schemi.
Infine son certa che Irene Cao, non abbia mai avuto l'intenzione di scrivere un capolavoro o un romanzo che entrasse nella storia della narrativa italiana.... ma penso che in questa trilogia abbia messo una buona dose del suo cuore, e della sua femminilità. Le auguro con tutto il cuore di essere pioniera dell' erotico tricolore... e attraverso questa "lunga" storia d' amore, riesca a "far tornare in patria" tutte le erotic- addicted che son rimaste "intrappolate" nell' ascensore del grattacielo di Mr.Grey.
Non metterò le stelle alla fine di questa recensione perchè non voglio mettere limiti a questa nuova avventura intrigante e sensuale. Ripeto che stiamo parlando di un romanzo di esordio, scritto bene e mostruosamente reale, dove chiunque potrebbe trovare dei difetti.... l'autrice convince, riuscendo a farti entrare senza effetti speciali nella vita di questi vividi e realistici personaggi.
Che poi a qualcuno abbia dato fastidio un certo vizio della protagonista.... mi fa sbellicare dalle risate... ma come? Anastasia non è diventata famosa per il vizio di mordersi il labbro????

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Il purgatorio del Prof.

Lo confesso,
mi innamorai di questa storia già "all' inferno".
Poi venne "l' estasi" e mi tolse il sonno....
e i giorni successivi tutto sembrò sbiadito e insipido.
Una storia destinata già da principio a far parlare tanto di sè,
dopo il secondo ancor più intenso romanzo,
sono ormai certa, sia una storia che celebra l'eleganza, l' amore e la cultura, ma soprattutto il viaggio di un uomo che attraverso il suo purgatorio, è riuscito ad entrarci sottopelle come un elegante ed etereo tatuaggio.

Come ho detto per Gabriel's inferno, questa è una serie che si ama (senza riserve) o si accantona, non dà adito a mezze misure, perchè Sylvain Reynard non ci fa dono di contenuti mediocri, punta dritto al cuore, con intensità, tenerezza ed elegante romanticismo, confezionando un alto esempio di signorile erotismo. Perchè la parola Amore, non esiste se non accompagnata da tormento e passione.
Tacciatemi di essere poco obiettiva, di essere troppo romantica, di vedere in questo romanzo qualcosa che non c'è. Ci sta. Ma sappiate prima di inziare a leggere, che io adoro questa storia, la sua intensità, il suo tormento (che poi diventa anche il nostro), la sua cultura, la sua visione della donna lungo il corso della Storia...tutto di questa trilogia mi affascina, mi rapisce e mi lascia il magone fino alla puntata successiva.

Ma dove mi conduce la mia vanagloriosa fantasia!
Ah, Eloisa,
quanto siamo lontani da una simile felicità?
Il tuo cuore arde di quel fuoco funesto e inestinguibile,
e il mio trabocca di dolore e d' inquietudine.
Non credere, Eloisa, che qui io sia in pace;
per l'ultima volta ti aprirò il mio cuore.
Non ti ho mai dimenticata: e pur lottando contro
la tenerezza eccessiva che provo
nei tuoi confronti, e nonostante
tutti i miei sforzi, resto troppo sensibile
alle tue sofferenze e desidero condividerle...

Premetto che il protagonista indiscusso è sempre il Professore, con la sua sensualità, aggressività ferina, ma anche la sua infinita dolcezza e dedizione (chiunque scomparirebbe in confronto!). Una "tavolozza" di stati d'animo, da lasciarvi piacevolmente stordite.
Non nascondo che anche durante questa seconda intensa lettura, io abbia percepito il velo meyeriano di New moon come una piacevole e carezzevole presenza (o solo una fortuita coincidenza?). Tutte le scene più importanti e struggenti mi hanno riportato con la memoria ad una delle saghe che ho amato di più, per l' intensità delle sensazioni lasciate.
Ma a parte "l'ossatura" comune, Sylvain Reynard ci ha "viziato" con la cultura, le citazioni e gli stati d'animo di personaggi che entrano indelebilmente nel nostro immaginario e restano nei pensieri anche i giorni successivi al commiatto.
Parole d' ordine di Gabriel's Rapture, sono Amore, Perdita, Sacrificio, Passione, Dedizione, Redenzione, Estasi, Perdono, e Suggèllo.
Avevamo lasciato i due amanti innamoratissimi, in una cornice a dir poco simbolo del romanticismo: Firenze. Li ritroviamo nella stessa città, in balìa di amore e passione, attrazione e frenesia... e saranno proprio queste intense sensazioni a tradirli al loro rientro in Canada, alla vita di tutti i giorni che non arride ai due giovani amanti. Nella vita tutti noi sottostiamo a regole scritte e non scritte, a leggi e normative che ci impongono certi compertamenti verso la società nella quale viviamo e, il prossimo. Gabriel e Julia hanno infranto delle regole e qualcuno userà le prove ottenute indebitamente, per rovinare le carriere di entrambi.... a meno che il sacrificio estremo non venga in aiuto dei nostri giovani innamorati. Quando si ama qualcuno come il prof Emerson ama la sua ex allieva Julia, si è pronti a fare qualsiasi cosa pur di vederla al sicuro e "immacolata". Anche se una scelta rispetto ad un' altra può cambiare la vita di entrambi e precluderne il futuro comune. Julia e Gabriel, come Dante e Beatrice, due anime affini destinate a stare lontane, a gridare nel silenzio dell'anima, il loro amore...
Un uomo e una donna messi alla prova, un amore che metterà in discussione tutte le loro certezze, cambiando radicalmente il loro carattere e il loro modo di agire. Julia da ragazza insicura e acerba, imparerà dal dolore e dall' abbandono, come affrontare le vicissitudini e finalmente imparerà ad esternare il suo punto di vista con una nuova carica femminile (insomma imparerà ad affilare le unghie e digrignare i denti quando il suo punto di vista non sarà rispettato).
Gabriel.... lui è tutta un'altra storia.
Assisteremo alla metamorfosi da "un uomo che non deve chiedere mai" a "un uomo che vive il suo Purgatorio e si redime". Quante analogie potremmo fare sul prof. Gabriel Owen Emerson... lo potremmo accostare alla figura di Dante, ma perchè non a quella di Romeo, o a quella di Abelardo, o ancora a quella di Sandro Botticelli. Tutti uomini schiacciati dalla potenza dell' amore irraggiungubile, quell' amore idealizzato che li rese schiavi del tormento interiore. Gabriel sceglierà l' esilio, durante il quale cercherà di espiare i propri errori, cercando dentro sè stesso la redenzione. Tornerà rinnovato, più consapevole di quell'amore che la vita gli ha offerto in dono e che lui non è stato capace di preservare. Un uomo che stenterete a riconoscere, che si svestirà sei sette peccati capitali per meritare la luce, l' amata. Ma il viaggio attraverso il Purgatorio è lungo e tutto in salita, per redimersi dovrà ottenere il perdono; quello che sembra scontato potrebbe rivelarsi l' esame più difficile di tutta la sua vita. E quando ormai è convinto di aver perso il suo unico vero amore, la dedizione e il pentimento, gli daranno le chiavi per la porta del Paradiso... dove l' aspetta la sua Beatrice... e una nuova vita piena di luce e felicità. Non posso dire di più, perchè rovinerei uno dei momenti più belli di questa storia, posso sussurrarvi di un finale suggellato...
L' Amore non è mai un piacevole e riposante viaggio, è una prova continua alla quale ci sottoponiamo senza riserve quando sentiamo che quella che abbiamo davanti è la nostra metà mancante, quella alla quale offriamo nel frutteto il nostro cuore e la nostra anima.
Pensavate avessi omesso il lato erotico della narrazione? Giammai!!! Non voglio rovinarvi la sorpresa... ma anche questo aspetto vi lascerà senza fiato, con qualche tremito e un sorrisetto soddisfatto! E se qualcuno era rimasto insoddisfatto del finale di Gabriel's inferno, state tranquille non vi mancheranno le scene sensuali e "torride" (sempre impeccabilmente eleganti) nelle quali il Prof. Emerson darà il meglio di sè, sfoderando il suo lato sexy e selvaggio, ma allo stesso tempo romantico e altruista.
Muoio dalla voglia di raccontarvi ancora alcune cosette, ma non sarebbe corretto scoprire tutte le carte di questo irresistibile poker....
Preparatevi ad un caldo e carezzevole bagno nella sensualità, nell'amore in tutte le sue declinazioni e nella cultura alla quale il magistrale Reynard ci ha abituato.



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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    22 Luglio, 2013
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Un piacevole e ironico urban

Ho voluto leggere questo leggero e originale urban fantasy, perchè avevo bisogno di cambiare genere, e la trama solleticava la curiosità del momento. Il risultato è stata una lettura piacevole e originale, che ha risvegliato la mia voglia di smarrimento tra una miriade di personaggi, senza farmi mai perdere l' orientamento. Un' avventura tra il poliziesco e il fantasy, l'esoterico e il soft-romance. Insomma una varietà di ingredienti che rendono la lettura mai noiosa e molto intrigante dal punto di vista romantico, perchè i tre personaggi principali sono ben caratterizzati e strappano un sorriso alternato ad un fremito, in attesa di sapere cosa succederà nel succesivo libro.

L' Urban-fantasy non è propriamente il mio genere, ma dopo il "colpo di fulmine" per Ilona Andrews e la sua serie su Kate Daniels, leggendo la trama di Un oscuro segreto, mi è tornato l'interesse per questo genere dove magia nera, ironia e romanticismo, formano una cornice piacevole e accattivante. Nonostante i personaggi di contorno siano molti, e abbiano una natura fatata, la narrazione è fluida, originale e ironica. Se dovessi descrivere la protagonista Alex Craft in poche parole, potrei usare i termini ironica, strampalata e ingenuamente sensuale. E' una strega Wyrd, è andata a "scuola di streghe" ma non ha imparato molto... tutto quello che sa fare le viene dall'istinto della sua razza, anche se lei è una mezzosangue e i suoi poteri sono sorprendentemente sviluppati.
Lei ha il potere di parlare con le anime dei morti appena trapassati e, a volte anche con qualche anima bloccata nella dimensione di mezzo, quel corridoio di congiunzione tra il mondo dei vivi e quello dei morti. E proprio questo suo potere la metterà nei guai costringendola ad affrontare un'anima potente che assorbe quelle più deboli. Un' entità malvagia che ha il potere di strappare l'anima dai corpi ancora in vita. Alex inizialmente si troverà a dover risolvere un caso che sembra più semplice del previsto, ma che presto scoprirà essere la tessera di un mistero più grande e potente che affonda le sue radici nella magia nera, in un incatesimo che colpirà anche la sua anima. Il tempo sarà l'unica possibilità di salvezza, deve risolvere il caso e scoprire l'origine dell'incantesimo (e di conseguenza un controincantesimo), entro il sorgere della luna insanguinata. In questo difficile caso, sarà affiancata da due maschietti irresistibilmente sexy.... e molto poco umani... Falin Andrews, detective (in realtà una creatura fatata) dal capello fluente e dal cipiglio estremamente sexy e Morte, l'angelo messaggero che corre in suo aiuto ogni volta che rischia di lasciarci le penne e, anche se sembra essere sempre lì in agguato per accompagnare la sua anima nell'aldilà, in realtà la protegge come un'ombra, una presenza sexy e irresistibile della quale sono caduta vittima pure io. Si, perchè non c'è bisogno di azioni esplicite per rimanere soggiogate dall'attrazione per un personaggio etereo. Morte è una presenza che spinge la lettrice a chiedersi (e sperare!) quando ricomparirà la volta successiva... e anche se il detective Falin ha più chance con la cocciuta strega, io so già per chi faccio il tifo. Insomma leggerete di un piacevole e frivolo triangolo amoroso, che ci viene tiepidamente presentato in questo primo libro e, che spero tanto ci regalerà siparietti esilaranti nel prossimo romanzo... Tra battute ironiche, gesti sensuali e cerchi magici, ci affezioneremo ad Alex Craft e i suoi due irriverenti protettori. Si, per chi si sta ponendo la domanda fatidica.... la nostra strampalata strega wyrd, passerà una sensuale notte con uno dei suoi alleati... ma sarebbe scorretto privarvi del gusto della sorpresa.

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La città delle tenebre di Ilona Andrews, o a chi piace l'urban fantasy con tiepida storia d'amore
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Romanzi
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    30 Aprile, 2013
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Ama il prossimo tuo...

.... più di te stesso.

Ogni romanzo ha uno o più messaggi da lasciare.... sta a noi coglierli.
In questo romanzo davvero intenso e commovente, c'è più di un messaggio che ha il potere di arrivare al lettore e farlo riflettere su quello che siamo e su quello che spesso perdiamo di vista.
Due in particolare mi hanno colpito e, trovato pienamente d' accordo:
Non soffermarsi mai alle apparenze e
Un gesto d'affetto, vale più di mille parole.
La protagonista è l'elemento portante di tutta la storia, una donna resa fragile e vulnerabile da un' esperienza traumatica che ne ha segnato l'intera esistenza, una fobia nata da un trauma mai superato e tenuto dentro per più di sessant' anni. Una vita piena di silenzi, scandita da eventi spesso intensi e tristi, un matrimonio che è più una gabbia dorata, l'ingiusta fama cucita addosso ad una persona che ha l'unica colpa di essersi chiusa in se stessa e poi nella sua dimora, il senso di appartenenza ad una comunità che non ha mai accettato la sua stranezza, ma della quale lei si è sempre presa cura "da lontano", in silenzio attraverso gesti tangibili ma tenuti anonimi. Una vita nell' ombra della propria fobia, costellata di sofferenza e fortificata dal coraggio di non mollare mai nonostante il dolore e la solitudine. Arrivare alla fine dei propri giorni vivendo la vita attraverso quella degli altri, un modo per sentirsi meno sola e abbandonata. L' altruismo e la generosità della protagonista, danno vita a piccoli "miracoli" di felicità che rendono la vita un pò più semplice ai suoi concittadini. Mary dona in anonimato, senza pretendere mai nulla in cambio.... solo un' alone di mistero e diffidenza da parte dei suoi vicini. Il non conoscere una persona, ci permette di farci spesso un' idea sbagliata della stessa, idea che col tempo e, il passaparola, tende ad amplificarne le proporzioni, cucendole addosso una nomea spesso ingiusta e lontana dalla realtà. Nonostante la diffidenza dei suoi concittadini, Mary sente di far parte di quella comunità e, vorrebbe lasciare una traccia indelebile della sua esistenza. E quando i suoi giorni saranno ormai finiti, lascerà un messaggio tangibile a chi non l'ha mai potuta incontrare per via della sua fobia. Mill River conoscerà ormai troppo tardi, l'origine dei piccoli miracoli, e questa esperienza servirà a molti per cambiare atteggiamento gli uni verso gli altri.... perchè anche il più piccolo gesto d' affetto viene ricordato.
La storia di Mary si intreccia tra passato e presente, con quella degli abitanti di Mill River, vengono narrate parallelamente alla vita della protagonista, anche quelle dei suoi concittadini. C'è una storia d' amore che nasce, un' altra che si consolida, c'è la storia della matta di Mill River e quella di un poliziotto incompreso. Insomma il panorama quotidiano di una cittadina di provincia dove si conoscono tutti e alla quale Mary vorrebbe appartenere nonostante i limiti personali la tengano reclusa fuori dal mondo. Come in un film, Mary sarà spettatrice, dalla finestra della sua gabbia dorata, delle vite di chi la circonda ma con i quali non ha mai potuto parlare. Insegnerà a tutti che un gesto d' affetto vale più di mille parole.
Un romanzo intenso e commovente che narra di perdita e solitudine, ma anche di riscatto e profondo amore per la vita e il prossimo.

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A chi ha voglia di leggere del coraggio e della dignità di una donna che ha deciso di amare il prossimo, non essendo riuscita ad amare se stessa
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    24 Aprile, 2013
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Il genetista nerd

Ricordate l'indelebile personaggio di Furio? Uno dei travestimenti meglio riusciti di Carlo Verdone, e rimasto nel nostro immaginario collettivo, come il marito più pignolo e rompiscatole della filmografia italiana? Ecco, dopo le prime venti pagine la mia immaginazione ha visualizzato proprio Furio, con la sua fissazione per la puntualità, l'ordine e la pianificazione dei minimi spostamenti della famiglia. Don Tilman è il Furio australiano. Docente di genetica, un vero e proprio nerds pignolo a tal punto da apparire strano o ridicolo agli occhi di chi lo circonda. A trentanove anni, la sua vita ruota intorno al suo lavoro all'università, a questionari di dubbio interesse sociale e a constatazioni quotidiane che lo rendono sicuro di sè davanti alla vita. Tutto ciò che succede ogni giorno, è riconducibile ad una determinata legge matematica o statistica. Non è un uomo che accetta che un evento sfugga alle leggi razionali, tutto rientra in un schema prestabilito..... anche l'amore.
Povero Don, non potrebbe essere più in errore di così... ma lasciamo che gli eventi gli dimostrino che non tutto può essere schematizzato e inserito in un questionario e, l' amore è forse per eccellenza il sentimento più difficile da schematizzare o indicizzare. Probabilmente se incontrassimo Don al bar o all' ufficio postale e, scambiassimo poche parole in attesa del nostro drink o del nostro turno allo sportello, lo inquadreremmo come uno strano, un personaggio fuori dal mondo. Certo è un genetista, abituato fino al midollo a schematizzare ogni momento o evento della sua giornata. Ma la cosa più buffa, è che i suoi guai cominciano proprio a causa di una "svista" di tipo genetico. Se fosse stato più "pignolo" nel valutare una certa dichiarazione sull' ereditarietà del colore degli occhi nella prima generazione, forse si sarebbe risparmiato la rocambolesca avventura nella quale si è buttato senza riflettere.... ma non avrebbe mai dato il via al progetto padre, e non avrebbe mai avuto a che fare con la donna più inadatta del pianeta, a diventare sua potenziale moglie. In questo romanzo geneticamente surreale, Don porterà avanti due progetti bizzarri, ma che si riveleranno fondamentali per il suo futuro: il progetto padre e il progetto moglie, collegati tra loro da un sottile filo invisibile che lo tiene illogicamente legato a Rosie. Lei è tutto quello che ci può essere di più inadatto nella potenziale partner che Don, alla soglia dei quaranta, sta cercando. Ma come si fa a cercare una moglie attraverso un questionario? Don ritiene sia il modo più semplice e diretto per trovare una candidata adatta. Peccato che il destino, di scientificamente statistico, non abbia proprio nulla. E dopo una serie di "divertenti" disavventure, finalmente il prof. Tilman subirà la metamorfosi da nerds genetista, a quarantenne innamorato, pieno di difetti ma con una gran buona volontà di conoscere la vita imperfetta e illogica al fianco dell' unica donna che abbia il potere di farlo sentire normale, quasi "generico". Devo essere sincera, mi aspettavo qualcosa di più da un fenomeno editoriale. L' idea è molto originale e carina, ma la narrazione pecca di una lentezza iniziale che a mio avviso danneggia (e non poco) l' intero romanzo. Per fortuna, dopo un iniziale antipatia verso Don, dovuta alla sua ossessiva pignoleria, il mio giudizio su di lui prende quota grazie alla sua graduale umanizzazione. Anche dal personaggio di Rosie mi aspettavo più vérve e colore, invece spesso si fa "schiacciare" dal carattere di lui, non reagisce ai suoi atteggiamenti indisponenti. Una simpatica lettura, che forse dovrei rileggere per apprezzarla maggiormente.

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    24 Aprile, 2013
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L'amore rende vulnerabile anche la Morte...

Ogni volta che chiudo un romanzo di Larissa Ione, la mia passione per la sua graffiante e immaginifica penna aumenta ulteriormente, posso assolutamente asserire che dopo la Ward per me c'è senza dubbio lei !!! Crea dipendenza.... e una volta finita anche la serie Lords of deliverance , per non sentire la mancanza, ricomincerò da principio, rileggendo la serie Demonica.
Forse il titolo più appropriato per questo terzo libro, poteva essere I cavalieri letali.... perchè tutti e quattro i fratelli, sono potenzialmente distruttivi e mortalmente pericolosi. Ma questo terzo libro tanto atteso riguarda il fratello Morte, il più rigido e irascibile in famiglia. Ad aggiungere benzina sul fuoco, ci ha pensato Regan nel precedente libro, scatenando in Tanathos una reazione distruttiva resosi conto del tradimento perpetrato dalla donna e da tutti quelli che lo circondano. La storia tra il cavaliere e la guardiana dell' Aegis, tiene il lettore sul filo della tensione sensuale per quasi tutto il libro. I loro caratteri molto simili, il loro passato di sofferenza li rende vulnerabili nel presente; chiusi a riccio verso tutte le manifestazioni di affetto e amicizia, impareranno a rispettarsi e infine ad amarsi senza riserve, non senza una buona dose di dolore fisico e sofferenza interiore. Un amore intenso nato dal tradimento, che metterà alla prova i sentimenti di entrambi in uno scenario pre-apocalittico che lascia poche speranze nel futuro. Il figlio di Morte è stato concepito con l'inganno, per permettere l'avverarsi della profezia scritta nei "sacri" testi della Demonica. Quando Tanathos viene liberato dalla sedazione, e ricorda cosa è successo otto mesi e mezzo prima, rapisce la donna che l'ha tradito e la porta nel suo rifugio. Manca poco al parto, e questa nascita attira l'attenzione di tutti i personaggi della storia, soprattutto di Pestilenza, che cercherà di ucciderlo alla nascita per evitare la sua stessa fine. Quello che colpisce maggiormente il lettore, è l'intreccio magistrale degli eventi, che vede i vari personaggi in lotta per far trionfare il bene e impedire la fine del mondo. Ma se la distinzione tra bene e male è a tratti nebulosa, e anche i più buoni e insospettabili tramano in combutta con il male, come faranno umani e cavalieri e capovolgere gli eventi? Qualcuno muove i fili del destino dietro le quinte e in modo subdolo, ma a volte anche l' istinto di un angelo caduto può fare la differenza e salvare l'umanità all' ultimo momento, in segreto... gettando all'insaputa di tutti, le basi per il futuro di Reseph. In questo nuovo capitolo, ci sono tutti i personaggi ai quali ci siamo affezionati nella precedente serie. Kynan, Reaver, Eidolon e Shade, Wraith, Arik e i quattro fratelli a cavallo. Ci saranno scambi di battute testosteroniche, momenti sensualmente irresistibili e momenti di incantevole tenerezza.
La Ione riesce sempre a rapirti irresistibilmente con i suoi indelebili personaggi, ai quali ti affezioni e che hanno il potere di farti sentire parte della famiglia. Tutti hanno caratteristiche peculiari che li rendono davvero unici e originali; hanno un posto preciso sulla scacchiera, e il lettore si trova in balìa degli eventi, senza sapere cosa succederà un istante dopo.
L' imprevedibilità è uno dei pregi che rendono la Ione una delle scrittrici Paranormal-romance più originali e irresistibili. Ha creato un mondo unico e terribilmente sexy, dove i demoni diventano quasi umani, dove amore, amicizia, famiglia, spirito di squadra, erotismo e sensualità, creano dipendenza, e non vorresti arrivare all' epilogo, per non lasciare questo immaginifico mondo, dove piace immergersi per sentire emozioni forti e intense, capaci di farti evadere dalla realtà per diverse ore.
Ci sono delle scene dove la Ione ha saputo magistralmente miscelare erotismo e tenerezza che vi faranno tremare d'emozione.... il cavaliere immortale Morte, che si sveste di armatura e falce, per vestire i panni del padre e amante premuroso.... non vi resta che immergervi in questa intensa e travagliata storia d'amore!!!
Il sexy cavaliere letale Tanathos, ci regalerà diverse emozioni, dalle più intense e sensuali, alle più tenere e sdolcinate. Perchè l' Amore per la famiglia che ha sempre desiderato, metterà a nudo la sua anima e il suo cuore, spingendolo a implorare il male perchè possa restituirgli quello che di più caro ha perso.
L' amore rende vulnerabile anche la Morte....


Un sorriso malinconico gli incurvò gli angoli della bocca, uno di quelli che aprivano una crepa nel suo aspetto duro di guerriero immortale e lasciavano trapelare l'uomo con ricordi ed emozioni normali.

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la serie demonica e i primi tre della serie Lords of deliverance
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Romanzi erotici
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    06 Aprile, 2013
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Il BDSM non contempla l'amore

Secondo libro della serie erotica di Vina Jackson, Eighty days. Dopo l'originale e piccante lettura de Il colore della passione, ero curiosa ci sapere come sarebbe evoluta la storia tra Summer la violinista in cerca di risposte e, Dominick il dominatore atipico e curioso. Avevo la netta sensazione che il sentimento crescente tra i due protagonisti potesse rovinare l' originale, quanto colorita "sceneggiatura" BDSM di Vina & Jackson.... e in un certo senso avevo ragione.

Ho voluto continuare questa trilogia (corredata di due spin off), perchè il primo libro in fondo, nonostante la crudezza, mi aveva colpito per la realtà degli argomenti trattati e per come era scritto. Chiudendo il secondo, mi rendo conto di aver capito fin dall' inizio che era inevitabile che tra i due nascesse qualcosa, ma putroppo il sentimento crescente rovina, con troppe riflessioni e routine, l' originale scenografia elucubrata da Vina & Jackson. Insomma quando di mezzo c'è l'amore, tutto ciò che è estremo e ossessivo, viene soppraffatto dai sensi di colpa e dal rimorso di coscienza.... Lo sapevo, l'avevo intuito (considerato che sono lontana da queste pratiche estreme) che il "magico lussurioso mondo" BDSM non è compatibile con l'amore. Amore è possesso del cuore e dei sentimenti. Lussuria è possesso del corpo di un altra persona (consenziente) che tiene fuori i sentimenti. Nella perversione, si usa il corpo e il vizio più estremo e questo non ammette la debolezza inferta dall' amore, che rende gelosi ed egoisti, impone delle regole che non coincidono certo con quelle del sesso estremo. Avevamo lasciato i due protagonisti all'inizio di qualcosa di più profondo del previsto, li ritroviamo in cerca di conferme. Lui decide di raggiungerla a New York per capire meglio se tra loro ci può essere di più; ma come in tutti rapporti sentimentali in evoluzione, si sta bene quando si è lontani e si sente nostalgia, e quando si sta finalmente insieme, ci si ferisce facilmente e si tende ad essere possessivi. Summer e Dominick, sono due persone adulte in cerca della loro vera natura, sono attratti e al contempo spaventati dal fuoco del vizio e della lussuria, cominciano a sentirsi a casa quando stanno insieme. Ma quando sono lontani, ognuno ricomincia a cercare la perdizione altrove. Sentono il richiamo del sesso al di fuori della coppia, si incontrano difficilmente perchè lei è spesso in tourneé, e quando stanno finalmente insieme, si sentono appagati sentimentalmente, ma il sesso a poco a poco sta assumendo le sfumature della routine tra marito e moglie. Ma è possibile che questi due non possano chiedere l'uno all'altra di condividere nuove perversioni senza andare a cercare guai altrove? In una città come New York, basta chiedere e il sesso in tutte le sue "inclinazioni" ti sarà servito su un piatto d' argento.... attenzione però... perchè quel fondo torbido nel quale ha rischiato di rimanere incollata irrimediabilmente Summer nel libro precedente, torna a far tremare la violinista in cerca di pace. Il malvagio che l'ha quasi marchiata come schiava, riesce ad attirarla con il ricatto (momento che regala sale alla narrazione) in una nuova perversa avventura "pubblica". L' astuto voyeur, ha fatto bene i suoi conti, attirando i due ignari amanti alla stessa festa a luci rosse, all' insaputa l'uno dell'altra. Fiducia e sincerità, due regole semplici in un rapporto sentimentale. Due regole alle quali Summer e Dominick non riescono a piegarsi facilmente. Ritrovarsi allo spettacolo organizzato da Victor, e sentirsi due marionette, incrinerà forse irrimediabilmente il loro già precario rapporto. Il finale però lascia una tiepida possibilità che spingerà forse i due personaggi ad una scelta. Vedremo cosa succederà nel terzo romanzo. La dedica su un libro risveglierà in Summer qualcosa che giaceva sotto la cenere.
Certo non credo che mi abituerei a vedere questi due poveri dannati del sesso, rassegnarsi a vivere una vita da coppia sposata e annoiata. Spero che Vina Jackson dia una svolta originale alla storia, sicuramente la perversione metterà ancora alla prova la coppia.

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Romanzi erotici
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    03 Aprile, 2013
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Erotico Letterato Figurato

AVVERTENZE PRE-LETTURA
(DELL' OPINIONE E DEL LIBRO STESSO)

Questo "romantico letterato" non è adatto ad un pubblico femminile che predilige l'amplesso precoce dopo il prologo. Questo è un "presidio letterario" per inguaribili romantiche, quelle che amano ancora il corteggiamento, i regali, le passeggiate, gli sguardi magnetici e il rispetto delle regole dell' Amor cortese. Se cercate erotismo esplicito, puntate su un altro titolo. Qui ci sono veramente tante belle cose, una più elegante dell'altra, una più romantica dell'altra. C'è anche la tenebra.... ma come unica via per la redenzione.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.

L' "alchimista" Reynard è riuscito a creare una miscela "magica" mescolando un pizzico di sensualità, una generosa dose di cultura (che non fa mai male) e l'ingrediente fondamentale per portare a termine la "pozione"..... l'Amore, che tutto muove e tutto giustifica. Sulla storia di questo romanzo so quasi tutto, come è nato, come è diventato un caso editoriale.... e poi ho capito leggendolo perchè i lettori d' oltreoceano si sono così affezionati alla storia e ai suoi personaggi.
Sapevo già prima di leggerlo che, Reynard (con il precedente pseudonimo) aveva scritto per gioco la prima stesura sotto forma di Twilight fan fiction, poi riassestata dopo che i diritti vennero acquistati dalla casa editrice Berkley. Per cui non è stato così difficile durante la lettura, cogliere dei piccoli particolari che ricordano gli atteggiamenti e le posture di Bella Swan (non-posso-spoilerare), la nobiltà d'animo di Edward Cullen dietro l'aura da sexy-predatore e altri particolari delle loro famiglie. Ma oltre un anelito Meyeriano, qui troverete tanta di quella cultura letteraria, musicale e artistica da dimenticare la "struttura portante".
Tentazione e castigo, è il primo romanzo di una trilogia erotica (nata come duologia e poi "cresciuta" per desiderio dei lettori), ma in questo libro introduttivo, l'erotismo è perlopiù FIGURATO, con numerosi richiami di tipo artistico- letterale. Citazioni della letteratura, esempi nella scultura e nella pittura, poesie e qualche esempio di erotismo culinario, rendono "erotico" questo concentrato di Amore e romanticismo. Senza ovviamente poter tralasciare l' inquietudine, il senso di inadeguatezza, il tormento, i sensi di colpa, la gelosia e il desiderio. In poche parole la lista dei sette vizi capitali, che portano inevitabilmente il nostro sexy- bad- professore Gabriel Owen Emerson a peccare.
Gabriel, anima avvinta dalle tenebre e spinta dai sette vizi, verso il peccato.
Julia anima avvolta dalla luce e in possesso delle sette virtù che potrebbero salvare e redimere il professore esperto del Sommo poeta. Gabriel come Dante, Julia come Beatrice. E Reynard non si è fatto mancare certo Virgilio (nel quale ho intravisto un pò di Jacob), e qualche astuta tentazione lungo il "tragitto" attraverso l' inferno. Insomma questo romanzo brilla di luce propria, e il voto finale merita la "lode" per il tour culturale al quale il lettore partecipa con trasporto e scoperta (nel mio caso per esempio un romanzo per bambini che ho letto dopo aver chiuso Gabriel's inferno).
Sylvain Reynard riesce a tenerti sul filo dell' alta tensione per tutta la narrazione, non solo per sapere come si evolve la storia tra Gabriel e Julia, ma anche per quello che è il loro passato. Julia sembra una ragazza candida e inappuntabile, e invece ha qualche "cicatrice sbiadita" che all' improvviso torna più vivida che mai. Lui è un ragazzo che porta cicatrici permanenti, come monito per non toccare più il fondo. Riuscirà Julia, come fu per Beatrice, a riportare verso la redenzione un "caso disperato"? Se ci soffermassimo al tormento interiore del professore, potremmo dire a priori: NO. Ma l'amore e la dedizione, la tenerezza e la caparbietà di una donna profondamente innamorata, potrebbero fare miracoli. Ed è forse quello che succederà in questa bellissima e dolcissima storia d'amore. La luce lambirà la parte più buia e fredda del cuore di Gabriel, gli indicherà la strada per uscire dai gironi dell' inferno e stringere finalmente la sua amata Beatrice tra le braccia, finalmente consapevole che la redenzione è possibile se si è capaci di perdonare se stessi e aprire il proprio cuore senza riserve.
Il romanzo è ambientato per la maggior parte a Toronto, ma gli ultimi capitoli, i più intensi e profondi, sono ambientati nella "nostra" magica Firenze, culla dell'arte e città dove nacque l' Amor cortese tra Dante e Beatrice, e dove tutti noi almeno una volta nella vita, abbiamo passeggiato avvolti dal potere dell' Amore.

Dopo essere arrivati in fondo alla mia opinione, vorrete sapere se, dulcis in fundo i due amanti arriveranno alla fusione..... potrei io rovinarvi la sorpresa???? Giammai!!!!
Credo comunque che Gabriel's inferno meriti di essere letto a prescindere che rispetti o meno, il canore del genere a cui appartiene....

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A chi ha voglia di leggere un romanzo d'amore intriso di cultura.....
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    03 Marzo, 2013
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Irresistibilmente scoppiettante

Premesso che può essere letto anche senza aver letto i primi due)

Terzo appuntamento con la serie Chicago stars dell'impareggiabile Susan Elizabeth Phillips, che torna più agguerrita che mai a farci tremare e sospirare per il sexy campione di football di "turno", Calvin Bonner. Dopo il coach Calebow e il quarterback Bobby Denton, ci farà cadere vittime del fascino animalesco del bomber dei Chicago, giunto all'età di 36 anni e perciò prossimo al ritiro per raggiunti limiti d'età. Ma cosa succede se questo concentrato di testosterone, affetto dalla sindrome di Peter Pan, incontra un cervello da quoziente 180 e un lessico da enciclopedia? Come due particelle di carica opposta che avvicinandosi tendono a creare un legame più o meno stabile, così due menti e due corpi tanto diversi tenderanno ad attrarsi inesorabilmente, non senza prima aver sprigionato una notevole quantità di energia "sensuale" che si riverbera come un'onda d'urto "stupefacente" sul lettore. Care lettrici, avete bisogno o voglia di rendere ancora più sensuale questo 14 Febbraio e i giorni a venire? Allora non potete lasciarvi sfuggire questo dirompente concentrato di attrazione e sensualità. Non è un erotico, ma una sensuale danza all'ultimo scontro dentro e fuori dal letto, litigi e dispetti che vi terranno incollate alle pagine fino a notte fonda! Lui sexy e animalesco al punto giusto, ama avere l'ultima parola sia in campo che con le donne, odia l'idea di invecchiare e non è portato per i legami duraturi. Lei "scienziata" nerd, parla come un dizionario, porta occhiali da maestrina e sente il tichettìo inesorabile dell'orologio biologico. Desidera strenuamente un figlio ma senza doversi accollare il padre. Ha bisogno di trovare un "donatore" stupido per compensare il suo quoziente intellettivo, così che il figlio tanto desiderato non nasca nerd come lei. Questa sua teoria "genetica" compensativa, la porterà a cercare e trovare guai. Ma se questi guai hanno un fisico da urlo, due occhi grigi spietati e una bocca peccaminosa, bè allora sarà praticamente impossibile non venire attratta e imprigionata dalla carica sensuale di questo guerriero. Un'inseminazione indolore e ognuno per la sua strada..... ma se l'ignaro donatore è tutto fuorché stupido e indifferente alla donna che lo ha usato per raggiungere il proprio scopo, allora i guai sono appena cominciati. Una romantica e ironica storia d'amore, ricca di personaggi ai quali è inevitabile non affezionarsi. E come nel precedente romanzo, anche qui l'autrice ci regala una "parallela" storia d'amore, tra due persone non più "green" ma pur sempre vittime dell'attrazione e dell'amore. Jane e Cal si faranno la guerra dal primo momento e senza un attimo di tregua, impareranno ad amare e lasciarsi amare, si renderanno conto che non c'è niente di più importante della famiglia e dei figli, e che arriva un momento nella vita in cui è inevitabile "invecchiare" accanto a chi si ama. Un romanzo irresistibile come i suoi personaggi. Una lettura che vi trascinerà senza via di scampo nella passione e non riuscirete a chiuderlo se non ai ringraziameti.
Susan Elizabeth Phillips ha creato una serie che si legge e rilegge, senza averne mai abbastanza.
Consigliato a tutte quelle che hanno divorato CONTRATTO INDECENTE.....

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A chi piace il genere romantic-esilarante alla Jennifer Crusie...
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Romanzi erotici
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    03 Marzo, 2013
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Questo è un Erotico!!!

Se cercate un titolo easy - romance -"erotico" alla fifty-shades, questo post non fa per voi,
se cercate una lettura post-RIFLESSI DI TE, non andate oltre questo punto di sospensione!!!
Perchè quello di cui scriverò.....
....è un PURE - EROTICO "nudo" e crudo.....
ma irresistibilmente scritto bene, puro tormento interiore,
cruda presa di coscienza della propria natura sessuale.
Reale perversione, quotidiana accettazione del proprio lato sessuale più o meno giustificabile ma, pur sempre vividamente voyeristico.
Mi complimento con questa coppia ben assortita, celata dietro la penna di Vina Jackson.... "due punti di vista" graffianti e affascinanti.
Uno schiaffo all'ipocrisia, una sculacciata ai rigidi rituali didattico-sessuali. Siete pronti a leggere il vero colore della perversione e.... rimanerne spiazzantemente colpiti?
Allora potete continuare a leggere.
Se "Vina" e "Jackson" non si fossero casualmente incontrati a causa di una errata prenotazione di viaggio in treno, noi lettori non avremo mai letto Il colore della Perversione.... perché questo è il titolo più adatto che dovrebbe fare capolino dagli scaffali delle librerie.... la vera natura di questo Pure - Erotic dalle tinte davvero forti.
PERVERSIONE E TORMENTO
Alla fine del mio punto di vista, non troverete le stelline. Non darò un voto a questa lettura semplicemente perchè non voglio ingannare nessuno. Il numero sarebbe CINQUE, ma potrebbe essere frainteso, perciò riporterò le impressioni ma non la valutazione poiché "restrittiva".
Quando ho deciso di leggere questo romanzo scritto a quattro mani da un uomo e una donna (accoppiati dal caso), avevo erroneamente pensato che fosse un altro tentativo di ledere la dignità femminile, come era già successo con Incontri proibiti, la tentazione. Niente di più sbagliato. Questo è un romanzo al quale è necessario approcciare seguendo due semplici regole; primo non pensare di fare confronti (con altri titoli che lo hanno preceduto ultimamente), secondo "spogliarsi" di qualsiasi freno inibitore, perché quello che leggerete vi spiazzerà, vi metterà a nudo davanti alla realtà più di quanto possiate immaginare, pratiche sessuali che si consumano giornalmente tra i "funamboli" del sesso ma, che il nostro punto di vista "didattico" non vuol vedere o accettare. Vina Jackson ha saputo magistralmente intrecciare una storia d'amore perverso, ricamandola con il tormento e la perdizione e, contornandola di personaggi a tratti spietati a tratti fragili. Le due essenze dello stesso essere umani... perchè in ciascuno di noi aleggiano due personalità.... quella umana e quella più "animale", perchè diciamocelo, anche dietro quel "sapiens" si nasconde pur sempre un mammifero... (ma questa è un'altra disquisizione).
Mi ha scioccato? Mi ha fatto arrabbiare? Sono arrossita? La risposta, credetemi ha spiazzato anche me.... mi è piaciuto! E per più motivi. Scritto dannatamente bene, alternando la narrazione di lei e di lui, due punti di vista talmente in sintonia da fondersi quasi in un unico tormento.... perché se per Dominik (non vi ricorda la parola Dominatore?) era iniziato come un capriccio e per Summer come una valvola di sfogo, alla fine del primo round, non avrebbero mai immaginato che da quel gioco perverso e autodistruttivo, sarebbe scaturito qualcosa che li avrebbe lasciati disarmati: la nostalgia l'uno dell'altra, preludio ad un sentimento che non avevano pianificato quando hanno iniziato a ferirsi a vicenda, sfidando l'uno i limiti dell'altro. Perchè se dalla lettura potrebbe sembrare non ci siano limiti, questi saranno palesi solo quando uno dei due arriverà a toccare il fondo, rischiando di finire inesorabilmente e senza ritorno in un giro davvero pericoloso. E se l'unica persona che può trascinarti fuori dal vortice che inesorabilmente ti sta risucchiando annichilendoti, è la stessa che in quel vortice ti ci ha buttato? Che futuro potrà esserci con questi presupposti?
Una storia senza pudore, ricca di personaggi forti e affascinanti, caratterizzati direi "diabolicamente", come le marionette di un teatrino, vittime della propria perversa sceneggiattura, intrappolate in un copione davvero affascinante. Vina&Jackson ha attinto ad una dimensione davvero variopinta, fatta di attrezzi e vestiario immancabili nel guardaroba di un "fetish" addicted, di arredamenti fondamentali per dispensare dolore e piacere nella giusta misura. Tutto ciò che hanno saputo narrare in modo così vivido e diabolicamente attraente, è qualcosa che esiste nel mondo reale, che migliaia di sconosciuti praticano regolarmente, ma che noi non abbiamo il coraggio di giustificare. Per tutta la narrazione, mi sono sentita spettatrice "invitata" a rituali descritti davvero in modo impeccabile, eccessivi senza eccessi, solo nuda verità e cruda perversione. Una frase in particolare riassume l'essenza di tutta la narrazione e la realtà del sesso:
Il fatto che l'impronta del sesso svanisse così rapidamente dai tratti di una persona e che fosse impossibile sapere che cos'aveva fatto in privato dopo che si era rimessa gli abiti e aveva rivestito i panni delle convenzioni civili era una cosa che non smetteva mai di stupirlo. Era come se, nel suo intimo, lui avesse desiderato che gli uomini e le donne fossero marchiati dal sesso che avevano condiviso, che fosse sempre scritto a chiare lettere sulla loro faccia.
Vorrei spendere due righe per i protagonisti di questa storia, anche se i personaggi che gli ruotano intorno, a tratti sono più "protagonisti" di loro....
Dominik, già il nome non credo sia stato scelto a caso... un uomo che ha superato i quaranta, probabilmente annoiato e in cerca di conferme sessuali arrivato ad un'età in cui l'ego maschile vuole dimostrare qualcosa al sesso femminile, ma in realtà ha bisogno di provare a se stesso che è ancora nel pieno delle sue facoltà sessuali. Professore universitario che attinge dalla "fauna" femminile studentesca per cercare di appagare un vuoto che non sa spiegare soprattutto a se stesso. E' convinto di essere un dominatore, secondo me piuttosto atipico... un dominatore convinto di essere sadico ma affetto da romanticismo.... un sentimento che nel mondo della perversione non è ammesso, perchè motivo di debolezza. Potrei dire che in questo caso il romanticismo è la safeword, per tirarsi fuori da un tetro mondo, dove la perversione si mescola indistintamente con l'ossessione.
Summer, un nome che richiama Vivaldi, la passione per la musica della quale si circonda per sentirsi appagata nei momenti in cui la mancanza di sesso la rende inquieta. Musica e sesso uniche compagne della sua vita altresì anonima. E proprio attraverso la musica, e poi il sesso, incontrerà Dominik che renderà palesi le sue tendenze "sesso-distruttive".... insomma due persone tormentate che usando l'una il corpo dell'altra, saranno vittime di un piccolo errore di valutazione: l'amore, che non sono pronti ad accettare (o forse si?). Un amore in divenire, il cui seme, Vina&Jackson hanno piantato e "curato" con dedizione ne Il colore della Passione e che sono sicura fortificheranno ne Il colore del desiderio, che leggerò per capire che destino attende questi due poveri dannati del sesso.....
Infine, ho cercato di spiegare che in questo puro e crudo Erotico, nulla è stato lasciato al caso, tutto è curato nei minimi particolari, ma se state cercando una storia d'amore, condita da sesso consumato romanticamente, allora questo romanzo non fa per voi.... perchè ci saranno dei momenti in cui vi sentirete smarriti davanti alla sensazione di solitudine e vuoto nichilistico che la coscienza di questi personaggi produrrà...
Se alla fine dei giochi, volete sapere se valga la pena leggerlo, vi rispondo che a me è piaciuto perchè scritto davvero bene e tremendamente reale. Ma ripeto, per apprezzarlo dovete svestirvi di tutti i limiti e tabu che vi hanno trattenuto finora....

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Solo a chi è in cerca di un vero e crudo erotico, senza edulcoranti, solo tormento....
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Romanzi storici
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    28 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

Gli intrighi di Siena...

Impossibile per un forestiero concepire e
ancor meno comprendere
il significato che il Palio aveva per ogni senese.
Che fosse nell'aria che respirava, nel cibo che mangiava,
addirittura nei sogni che ne animavano il sonno.
Che pregasse i propri santi di far vincere
la contrada cui apparteneva,
ogni giorno dell'anno, senza mai saltarne uno.
Che lealtà, colori e contrade scaturissero dal Palio,
così come la tela scaturisce dal ragno.
Queste poche righe sono il "biglietto da visita" di un romanzo che racchiude un popolo di cavalieri, uomini d'onore e tradizioni talmente radicate nel tessuto sociale da diventare necessarie come l'aria che respiriamo. La parola Palio non può essere pronunciata se non seguita da Siena e viceversa.
Siena è il Palio. Il Palio è Siena
Marina Fiorato ci porta a scoprire tutte le virtù e i segreti "storici" di una città ricca di fascino e cultura, di intrighi (veri o presunti) e brama di potere.... dove neanche le "chiavi di Pietro" saranno risparmiate
I romanzi storici non sono il mio genere..... fino ad oggi. Marina Fiorato mi ha dato una bella lezione.... e quando un autore con il suo romanzo ti dimostra che attraverso le righe puoi "entrare" anche nella storia, allora ha raggiunto uno scopo ancora più nobile.... avvicinare al genere anche i prevenuti.
Sono nata in una terra che ha molte affinità con la Toscana, una terra con una tradizione cavalleresca antica e ugualmente radicata nel popolo e, forse anche per questo mi sono immersa "anima e corpo" dentro La gemma di Siena.... è stato naturale e istintivo. Marina Fiorato ha magistralmente fermato su carta un affresco dalle vivide e graffianti pennellate. Una tela che da qualsiasi angolazione la si guardi ha qualcosa da lasciarti scoprire. Quando un autore mi rapisce senza lasciarmi la possibilità di capire quando è avvenuto il passaggio, allora credo sia superfluo dire che ha raggiunto lo scopo per cui scrive: far viaggiare il lettore, prenderlo per mano e fargli da guida "turisitca" in un passato che nella frenesia del presente abbiamo purtroppo perso.
Penso che chiunque sia "italiano dentro" come me debba assolutamente leggere questo cameo tricolore.... perchè in questo momento di incertezza la Storia, con il fascino creato dagli uomini, possa essere una appagante consolazione. Grazie Marina per avermi concesso una gita in una Siena "segreta" al forestiero, per avermi consegnato le chiavi del Granducato di Toscana per due giorni. Una storia caleidoscopica che proietta una gamma di colori dalle diverse sfumature ma sempre di un'intensità che spiazza, fino al colore più scuro ma pur sempre troppo attraente, che ti trascina nei vicoli, nelle cantine delle contrade dove il vizio, gli intrighi politici e la violenza non sono mai state così irresistibili.
Un brutto presagio cala come un sudario sui Senesi poche ore prima del Palio di Siena nell' Agosto 1723. La carcassa di un asino fuori delle mura, sarà per i superstiziosi contradaioli, il "leitmotiv" che li tormenterà per tutta la narrazione..... una serie di sfortunate coincidenze darà risalto al presagio. Il Palio verrà funestato da un incidente che scatenerà una reazione a catena, trascinando il lettore in una spirale di complotti e violenza dove, da una neonata faida tra contrade, la Fiorato con pennellate prive di sbavature darà vita ad un complotto che mirerà a spodestare la vedova di Ferdinando De' Medici da Siena. In questo complotto non mancherà neanche l'ombra minacciosa del Vaticano. Un perfetto e accattivante intreccio che non vi permetterà di abbassare la guardia neanche un momento. L'amore tra Pia dei Tolomei (parente della Pia dantesca) e Riccardo Bruni sarà il "filo di Arianna" che accompagnerà il lettore attraverso la violenza e l'inquietudine che insaguinerà più volte Piazza del Campo.
Personaggi dal carattere forte e incisivo che lasceranno la loro "immagine su carta" anche dopo che avremo riconsegnato le chiavi di Siena ai suoi contradaioli.... ma non senza nostalgia.

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Consigliato a chi ha letto...
A chi piace immergersi nelle atmosfere e tradizioni storiche del nostro paese.... condite da un velo di intrighi politici e una tiepida e travagliata storia d'amore....
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Romanzi
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    26 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

Una "splendida" lettura....

Le aspettative del primo NEW ADULT del 2013 sono state ampiamente soddisfatte! Il genere mi piace, e considerato che sono mamma, questo genere "di transizione" era ormai necessario anche in Italia. Va bene, lo so il mio apprezzamento è un pò di parte perchè non sono una grande amante dello young adult, ma una appassionata di romance in ogni sfumatura. Per questo Uno splendido disastro arriva ben accetto e, spero sia il primo di una vera e propria onda di rinnovamento letterario rivolto, non solo ai ragazz/e stanchi degli ormai "obsoleti" YA, ma alle mamme che avranno il piacere di scambiarlo con i propri figli (dai 17 anni). Si, la McGuire è riuscita a confezionare un romanzo per una fascia d'età davvero ampia, un giovane romance dalle tinte a tratti forti ma di un vissuto ormai non tanto lontano da noi. Ha rispettato pienamente i canoni del genere, narrando una storia intensa e tormentata, piena di contraddizioni caratteriali tipiche dell'età dei suoi vividi personaggi. In questo agrodolce spaccato di vita universitaria, c'è tutto quello che ci piacerebbe vedere in un film, ma ci sono anche contenuti prepotentemente attuali, circondati da un ambiente magari un pò "scenograficamente americano" ma pur sempre molto "quotidiano". Una cultura che non possiamo capire fino in fondo, ma a noi interessano i sentimenti planetari, gli stati d'animo che graffiano incessantemente questi ragazzi da gioventù bruciata..... come fu ormai dieci anni fa per Step e Babi de noantri, in Tre metri sopra il cielo (consiglio vivamente, a chi non l'avesse ancora letto, di farci un pensierino).
La narrazione è talmente intensa e incalzante che non riesci a chiuderlo sino a quando non arrivi all'epilogo, di una tenerezza inaspettata per una storia così inquieta. La giovane Jamie McGuire ha tratteggiato dei personaggi davvero difficili da dimenticare, riuscendo a riverberare sul lettore gli stati d'animo e la tensione sensuale con una tenerezza e una naturalezza disarmanti, avvolgendoci in una ridda di sensazioni davvero intensa. Un romanzo contemporaneo che le romantiche "datate" come me apprezzeranno, forse più del pubblico al quale è rivolto. Sono convinta che sarà motivo di chiacchere tra giovani amiche in autobus o in metropolitana, un piacevole modo per confrontarsi su sentimenti fermati su carta ma reali e attuali più che mai perchè, il primo amore non si scorda mai, lascia una traccia indelebile nel cuore, e ci offre la prima lezione di vita. I giovani lettori sopra i 17 anni riconosceranno gli intensi stati d'animo dei personaggi scaturiti dalla penna di questa autrice che ha già deciso di continuare a scrivere (e noi siamo più che felici) dei fratelli Maddox.

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Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ha voglia di leggere un romance contemporaneo rivolto ad un pubblico dai 17 anni in su.
Il primo New Adult Fiction del 2013..... arriva in Italia il trait d'union per mamme e figlie....
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Romanzi
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    20 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

La riley ha il suo marchio di fabbrica...

Dopo Il giardino degli incontri segreti, Lucinda Riley torna ad ammaliarci con i suoi magistrali "intrecci temporali" in Una luce alla finestra, edito da Giunti. Questa volta saremo "ostaggi" francesi, tra una Parigi assediata dai nazisti e una quasi "libera" regione della Francia meridionale.
Un racconto tenero e commovente che narra di legami familiari, patriottismo e amore oltre il credo politico.
Il passato torna a bussare alla porta..... insegnerà a perdonare?

Non credo sia cosa facile alternare presente e passato, in un intreccio senza sbavature, e tenere desta l'attenzione del lettore per più di 500 pagine. Lucinda Riley ci riesce con precisione quasi chirurgica in questa commovente doppia storia d'amore distante più di cinquant'anni....
Ma aveva già dato prova ne Il giardino degli incotri segreti, di come sappia alternare presente e passato, regalandoci due amori, due epoche, due lezioni di vita....
Come fu per Sophie nell'estate del 1943, così sarà per Emilie nel 1998.... due giovani donne dal carattere all'apparenza fragile che sapranno con la caparbietà tipica dell'animo femminile, affrontare l'amore che irromperà nelle loro vite senza essere stato invitato. Due donne vissute in tempi troppo diversi, ma accomunate dall'amore per la vita e per l'uomo che il destino ha scelto per ognuna..... destini diversi, la capacità di lottare per un sentimento che scalda le loro solitudini interiori.
Emilie, che dopo aver perso l'ultima parte della sua famiglia, si trova suo malgrado a dover fare i conti con il passato a lei completamente sconosciuto. Un passato che è profondamente legato ad una donna meno fortunata di lei, che ha amato per poco ma molto intensamente.... e tutto questo amore è riportato nell'unico tassello che può condurre Emilie alla verità sulle sue origini e la sua famiglia che, scopre tristemente di non aver mai conosciuto veramente... segreti che si perdono nel secondo conflitto mondiale, che torneranno a sussurrarle parole d'amore attraverso un quaderno di poesie, intriso di speranza e dolcezza verso un futuro tanto desiderato e sospirato...
Ma Emilie deve fare i conti anche col presente che la metterà davanti ad una scelta che può fare solo seguendo il battito del cuore.... che spesso sembra batta per l'ultima persona che avremmo mai invitato a far parte della nostra vita... proprio come cinquant'anni prima.
Lucinda Riley "sviluppa" su carta, fotografie color seppia (passato) e in formato Jpeg (presente) davvero indelebili. Un album di famiglia attraverso mezzo secolo, l'amore tra un uomo e una donna, tra madre e figlia, tra fratello e sorella. Il trionfo del coraggio femminile davanti alle difficoltà, l'altruismo e lo spirito di sacrificio che fanno delle donne di qualsiasi epoca, le protagoniste indiscusse dell'amore, fulcro della famiglia e della vita di coppia.....
La guerra, le vicissitudini, la violenza del nazismo, il senso di appartenenza ad un Paese; in un solo romanzo tanti argomenti mai leggeri, ma scritti con maestria e una tenerezza che lascia un malinconico ricordo di personaggi indelebili.

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A chi ha letto Il giardino degli incontri segreti, i romanzi di Kate Morton, o romanzi che affondano le radici nel passato alternandolo al presente....
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    18 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

Una macchina del tempo...

... dagli originali ingranaggi

Ogni libro è un viaggio. La destinazione la scegliete voi.
Vi "accomodate" tra le righe, e lasciate che sia l'autore a trascinarvi direttamente nella trama. Se il viaggio è stato di vostro gradimento, come souvenir rimarrà un pizzico di piacevole nostalgia.
Questa è la sensazione che il giovane Luca Centi è riuscito a regalarmi in sole 252 pagine, che racchiudono un'irresistibile macchina del tempo e presentano una promettente penna italiana.

Chiude gli occhi una mattina di Maggio,
Nelle tenebre teme di smarrire il coraggio,
Al petto stringe la sua fiaba diletta,
Una principessa smarrita che nel sonno aspetta.


Se dovessi inserire questo romanzo in un genere, forse potrei azzardare l'ipotesi di aver letto un New Adult più che uno Young. I protagonisti principali hanno 19-20 anni, lei si allontana dalla sua dimora per portare a termine una missione e l'intera trama tratta argomenti quali rapporti padre-figlia, l'importanza della persona davanti a scelte estreme dettate dal senso di giustizia. A parte questo, mi sono letteralmente innamorata di un tiepido ROMANTIC-STEAMPUNK, teneramente coraggioso e dal finale "inevitabile". Personaggi che entrano sottopelle fino a raggiungere il cuore e farlo palpitare di tenerezza e piacevole malinconia.... il tutto condito da una scenografia "vittoriana" tipica di un genere che spero l'originalità di Luca "sdogani" qui in Iltalia dove è praticamente sconosciuto.
L'autore ambienta la storia nel 1837, effettivo anno in cui salì al trono la regina Vittoria, che comparirà fugacemenete nel romanzo. Sulla velata figura della Bella di Perrault l'autore ha plasmato un personaggio davvero indimenticabile e dalla forza d'animo dirompente. Una ragazza in balia degli eventi, impegnata in una missione dettata dalla visione "idealizzata" del padre, quel padre che non ha mai forse conosciuto veramente. E cosa può succedere se quella coraggiosa pulzella, al termine del suo viaggio-interiore, si rendesse conto che gli ideali del padre non coincidono con i suoi, e che da qualsiasi punto di vista si guardi questa storia, qualcuno dovrà soffrire per gli errori del passato? Coraggio, senso di lealtà e giustizia, il sacrificio per cancellare la colpa paterna, in un estremo gesto di altruismo e amore. In questo romanzo si sorride e ci si commuove, ci sono momenti di leggera ilarità e momenti che faranno tremare per la loro intensità, l'arcolaio e i sette peccati (dal nome davvero originale) per farlo funzionare, una scoperta che farà crollare le certezze di una ragazza e metterà in serio pericolo il futuro dell'intero impero. Scelte davanti alle quali non ci si dovrebbe trovare in giovane età, trovare l'amore e chiudere gli occhi sperando sia stato tutto solo un brutto sogno....
I personaggi. Tutti magistralmente inseriti nel contesto, ognuno con un preciso posto sulla scacchiera. Talia coraggiosa "eroina" affiancata da una spassosa governante e un fedelissimo cocchiere. Nicholas Grey affascinate e misterioso giovanotto che colpirà dritto al cuore della protagonista, e tanti altri personaggi "d'epoca", dalle civettuole dame imbellettate ai Sir dai lucidi stivali e bastoni dai pomi d'argento. Un "cast" vittoriano che vi tratterrà piacevolmente, tra sale da ballo affollate e nobili salotti dalle fosche tinte cospiratrici. Insomma impossibile imbattersi nella minima sbavatura.


Il sogno della bella addormentata è uno scrigno che racchiude un racconto d'amore in molte sue declinazioni, una piacevole macchina del tempo dagli incantevoli e originali ingranaggi, una tiepida e romantica carezza che sfiora e rapisce il lettore. Una penna davvero pregevole che ha saputo farmi "accomodare" tra le righe e, al momento del commiato, ha saputo lasciarmi una malinconica nostalgia. Un romanzo senza età di lettura, perchè questo genere di fantasia non ha limiti....

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A chi piace l'epoca vittoriana e i corsetti.... e qualche complotto ai danni della regina Vittoria...
Consigliato a chi non ha limiti di età nelle letture....
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Romanzi
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    09 Febbraio, 2013
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No conchiglie ma perdono...

Avete presente quel gioco che quasi tutti noi facevamo da piccoli con le tessere del domino? Quello in cui mettevamo le tessere in piedi una vicina all'altra e poi finito il serpentone, toccando la prima venivano giù come fossero un' implacabile onda. Questo romanzo mi ha ricordato quella visione.... come dalla caduta della prima tessera, attraverso una leggera spinta, andava tutto a rotoli, senza la possibilità di arrestare il processo. Questo è un pò quello che succederà ai protagonisti di questa triste e ineluttabile storia, dove tutti saranno sopraffatti dai sensi di colpa e inconsapevoli vittime del crollo della pedina più importante.
Opinione da madre o da semplice lettrice? Difficile scelta.... perchè durante la lettura di questo forte e commovente romanzo, più d'una volta mi sono ritrovata a pensare da quale punto di vista giudicare la pedina più importante di questo crudele "gioco", chi schiaccia meglio chi...
La famiglia, il punto di riferimento più importante per ciascuno di noi. La figura materna fulcro della famiglia, la "luce" che risplende davanti a noi come il faro durante le burrasche, lo scudo che ci protegge dai "pericoli", il saggio che dispensa consigli anche quando ci sembrano superflui. La persona di cui ci fidiamo ciecamente da quando vediamo la luce a quando la vita ci consente di averla al nostro fianco. Ma cosa succede se quel faro si spegne durante la tempesta, se quel saggio dispensa consigli ma in realtà ci sta usando come vittime sacrificali di un tragico gioco del destino? Si può vivere nella consapevolezza di avere usato i propri figli e i loro sensi di colpa per cercare di pulirsi la coscienza? Può una madre arrivare a tanto? Leggendo questo toccante romanzo vi chiederete come può una figura che dovrebbe dare la vita per i suoi figli, immolarli per negare i propri errori. Farli vivere nella convinzione di essere la causa della disgregazione della famiglia, quando in realtà la mela marcia è proprio quella che dovrebbe dare il buon esempio di intregrità e onestà.
Le sensazioni che ho provato durante la lettura sono state mutevoli ma sempre intense, sono passata dalla piacevole carezza del nascente amore e della creazione di una famiglia, al dolore e senso di rabbia e di impotenza davanti all'ineluttabilità degli eventi, che hanno investito i componenti di questa famiglia, in un pomeriggio d'estate, mandandola in mille pezzi..... scagliati lontani l'uno dall'altro.... troppo lontani per potersi toccare, capire e perdonare. Una madre, ma anche una donna, colta da una delle debolezze più subdole e pericolose.... l'amore per un altro uomo che in uno dei momenti più delicati della sua vita, l'ha fatta sentire attraente e importante.... a tal punto da mettere i propri figli in secondo piano. Un pomeriggio, per perdere tutto quello che di più importante e tangibile avesse.... i suoi stessi figli.... come si può sopravvivere nella consapevolezza di non poter più essere una famiglia, di essere la causa di tanto dolore, inflitto a chi più ami per un leggero capriccio....
Oggi sono una mamma e spesso mi capita di avere dei brutti pensieri, di pensare a cosa sarebbe la mia vita se per un errore perdessi uno dei miei figli.....non riuscirei a tacere per pulirmi la coscenza, ma sono consapevole che la mia vita come quella di chi mi sta accanto non sarebbe più la stessa. Un capriccio può trasformare la vita di chi amiamo in un inferno.... ma siamo esseri umani, nati per sbagliare perchè imperfetti e troppo impulsivi.


I sensi di colpa terranno i protagonisti della storia, sospesi in un limbo, vivendo una vita a metà, perchè incapaci di parlarsi, affrontarsi e perdonarsi. Ognuno vivrà il senso di vuoto e fallimento in maniera diversa, ma sempre molto intensa e autodistruttiva, fino a quando non capiranno che l'unico modo per accettare la verità e saper perdonare se stessi ma soprattutto chi amiamo, anche se ci ha tradito, pulendosi la coscenza con i nostri sensi di colpa.
E quando la vita andrà avanti, aprendo la porta alla nuova generazione, sarà anche il momento delle seconde possibilità per tutti, una nuova vita come collante per avvicinare e ricomporre i pezzi, per ricominciare a vivere e lasciare andare il ricordo di chi abbiamo amato ma non siamo riusciti a proteggere.
Intenso, commovente e "fonte" di tante domande..... più o meno personali, da mamma e da donna.

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Consigliato a chi ha letto...
A chi piace immergersi nelle vicissitudini familiari.....
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Romanzi storici
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    04 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

Un film in hd....

Voglia di un tuffo nella "nostra" storia?
Ci pensa Adele.
Voglia di sentirci orgogliosi delle nostre origini?
Ci pensa Adele.
Voglia di spettacolari scorci della città eterna?
Ci pensa Adele.
Voglia di intensa e palpabile passione?
Ci pensa Adele.
Voglia di amicizia e complicità?
Ci pensa Adele.
Voglia di una lettura terapeutica?
E' sempre Adele che ci pensa.

Per tutto il resto c'è sempre da cominciare con
ROMA 40 D.C. Destino d'amore.

HO AMATO ROMA 40 D.C. DESTINO D'AMORE
HO ATTESO TANTO ROMA 42 D.C. CUORE NEMICO.
HO TREMATO DI PASSIONE,
QUANDO SONO STATA RAPITA DALLA PENNA
DI QUESTA AUTRICE CHE SI E' "FATTA DA SOLA".

Sostengo in continuazione che i libri sono terapeutici in modi diversi. Spesso possono essere il mezzo per un piacevole viaggio.... la destinazione la scegliete voi. Questo se avete come me la fortuna di immergervi completamente tra le righe. In questo caso non incontrerete alcuna difficoltà perchè verrete risucchiati immediatamente dai colori, rumori e sensazioni fin dalla prima pagina. E chi ha letto Roma 40 D.C. lo sa perfettamente.
Mi sono materializzata nella foresta in Germania, ho sentito l'odore del sottobosco, il colore del paesaggio, il rumore della battaglia e i respiri affannosi dei soldati. Ho trattenuto il fiato quando Marco Rufo ha combattuto come un leone, quando Aquilato ha "cacciato" nella foresta cambiando il suo "fato"per sempre....
Poi sono tornata a Roma su una triremi, col rostro di bronzo che fendeva l'acqua, lucido e minaccioso e gli occhi dipinti sulle fiancate, che incutevano paura e rispetto.
Sono scesa e subito sono stata assalita dall'opulenza della città eterna, culla della nostra civiltà e capitale del mondo. Adele è stata un'impeccabile e appassionata guida turistica, che mi ha regalato scorci più o meno privati di una città che ha dominato il mondo con la sua arte, archittettura e cultura.
Ho indossato tunica e calzari, ho fatto il bagno nelle vasche dalle diverse temperature, sono stata asciugata e profumata, ho beneficiato dell'antica dieta mediterranea e..... dulcis in fundo ho goduto della compagnia del GUERRIERO E UOMO Quinto Decio Aquilato, praefectus alae della I Cohors Batavorum Quingenaria Equitata Claudia della XXII legione di stanza a Mogontiacum. Ma non solo della sua piacevolissima presenza e prestanza.... anche di quella di altri indelebili e testosteronici personaggi che si faranno voler bene e desiderare con una naturalezza sconvolgente.
E poi.... poi sono stata "ostaggio" del capitolo 24 (non è mia intenzione "oscurare" la luce dei due protagonisti), un devastante e dirompente fiume di elegante e "storico" erotismo che può lasciare annichilite e al contempo "estasiate" tutte quelle lettrici che come me sono "vittime" elette della passione.... anche quella più esplicita ma con eleganza. Non mi nasconderò dietro un dito, ho tremato, e tanto. La mia femminilità è schizzata fuori con una intensità che per la prima volta in vita mia mi ha lasciato lì, spiazzata e sofferente (in senso più che positivo!). Un'autrice che ha il potere di trascinarti senza vie d'uscita tra le pieghe dell'erotismo in modo così vivido e riverberante, merita la corona di regina del romance- erotico (storico o meno).
Perciò care lettrici, preparatevi ad un film totalmente in HD.
Preparatevi a rimanere piacevolmente estasiate dalla carrellata di personaggi, intensi e caratterizzati a tal punto da riuscire quasi a vederli e percepirne gli stati d'animo. Adele non ha lasciato fuori neanche i personaggi da noi amati nel suo romanzo precedente; avrete uno "scioglievole" assaggio di Marco Rufo, una bella "abboffata" di Quinto Decio Aquilato (cellula per cellula), ma anche dei due personaggi che prepotentemente ruberanno la scena al protagonista per presentarsi nel loro mascolino splendore..... in vista del libro a loro dedicato.
DESTINO, AMORE, PASSIONE, LUSSURIA, CORAGGIO, AMICIZIA, TRADIMENTO, VENDETTA, ORGOGLIO, GELOSIA...... penso che gli ingredienti per uscirne ubriache la cara e inimitabile Adele Vieri Castellano, ce li abbia offerti su una "pergamena" troppo invitante per non tenerla ancora a portata di mano anche dopo averla letta. Penso che starà a lungo sul mio comodino... l'ho disseminato di adesivi evidenziatori.... da cercare all'occorrenza.....


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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    03 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

Superato quel varco.....

.... sarà dura tornare al mondo reale.....

Non sono una Y-A addicted, è difficile che il genere mi affascini, ma questa volta mi inchino davanti alla magistrale penna di questa impeccabile scrittrice.
Non ho mai fatto le ore piccole leggendo un romanzo per ragazzi, ma una volta passata attraverso il portale tra Mondo-altrove e Wizzeville, ho perso la cognizione del tempo e dello spazio, divorando le righe come una bulimica.

Uno stile di scrittura che ti invita fin dalle prime pagine, pulito, senza fronzoli o tediose "sabbie mobili", immediato e magistralmente intrecciato.

Ciò che mi ha tenuto sulla corda tutta la lettura, è stato il magico rapporto nato tra i due protagonisti, capace di far tremare le corde di teenagers e mamme.... riuscire a sentire le sensazioni forti e intense di una ragazza di sedici anni alle prime scoperte dell'amore.... le farfalle nello stomaco, le prime amare lacrime di aspettative deluse.... tutto quello che la maggior parte di noi ha vissuto a quell'età nel mondo reale. Ho tremato, ho sofferto con, e per Odyssea. Ho amato dal primo sguardo Jacko, il suo indisponente carattere, sfuggente e scostante, insomma il ragazzo bello e impossibile che tutte noi ex-sedicenni abbiamo idealizzato.... quello capace di farci sognare e piangere, di farci tremare di desiderio e rabbia. Ecco, queste sono tutte quelle sensazioni dimenticate che Amabile Giusti ha risvegliato in me e che sono sicura moltiplicherà esponenzialmente in tutti quei lettori che appartengono alla stessa fascia d'età di Odyssea e Jacko. La "scenografia" che li circonda ricorda per certi versi la magia di Harry Potter, ma con una sua personale originalità. Parliamo di Wizzeville villaggio di maghi e streghe più o meno dotati di poteri, parliamo di ragazzi che vanno a scuola, alle prese con le prime cotte e le prime scazzottate per gelosia, parliamo di rapporti familiari e di amicizia, ma anche di malvagità e falsità.
Arrivi alla svolta con un'aspettativa da pelle d'oca, e sul più bello, quando pensi che dopo aver sconfitto (temporaneamente) il malvagio nemico, i due finalmente avranno un attimo per guardarsi negli occhi e pensare ai reciproci sentimenti..... TO BE CONTINUED....... rimangono le farfalle nello stomaco, e la speranza che non passi un anno per tornare ad essere "spettatori" di una storia d'amore in divenire, scritta dal destino e assolutamente fondamentale per il futuro di Wizzeville.

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A tutti quelli che hanno nostalgia di Harry Potter..... ma con una storia d'amore da farfalle nello stomaco...
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Gialli, Thriller, Horror
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    27 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

W il tapiroulant!!!

Lo stile della Ward, per chi ha avuto modo di leggere i suoi numerosi libri, appartenenti sia alla confraternita che alla serie Fallen, è inconfondibile sia che scriva col suo nome di battesimo che con quello d'arte. E aguzzando i sensi, non è difficle scorgere in Jack Walker, o in suo fratello Nathaniel, una scintilla di prestante confratello. Sarà così divertente per voi lettrici accanite, cercare di scorgere uno in particolare degli amati vampiri o la scintilla che ha contribuito a crearlo in seguito. Ho fatto questa considerazione dopo aver letto una scena sul tapiroulant.... che fa pensare tanto al centro di addestramento della confraternita, dove tutti vanno a sbollire sbornie e ormoni impazziti.... insomma da qualsiasi punto di vista lo leggerete, la penna di questa amata autrice vi farà trascorrere momenti davvero romantici, ma anche vividamente sensuali, senza mai scadere nel volgare. E perdonatemi se cado ai piedi di personaggi che smessa la clava e abbandonata la caverna ere prima, stanno al passo con i tempi, conquistando le ignare pulzelle a colpi di libretti degli assegni, potenti e sexyssime Aston Martin DB9 e fisici scultorei plasmati dall'evoluzione per combaciare perfettamente con le curve della suddetta ignara preda, che persa la "pelliccia" primordiale, si è trasformata nella perfetta "navigatrice" di auto sportiva, e amante in preda a "brama" di performance erotiche. Ma d'altronde non è questo che cerchiamo in un romance degno della R maiuscola? Si diciamocelo, ci piace sospirare quando lui prende l'indifesa ragazza dalla chioma generosa e fluente, immobilizzandola per la nuca e sfregandosela addosso, non solo per reclamarne il possesso, ma soprattutto per darle un assaggio attraverso la stoffa, della sua impareggiabile mercanzia, dono di una madre natura davvero generosa.... noi cerchiamo proprio quella tensione dei sensi, quella "sensazione di stomaco" innescata da uno sguardo, una falcata decisa o una danza sensuale che ci cuoce a fuoco lento per pagine e pagine e poi ci regala una bella rosolata finale, tra un equivoco e un orgoglioso abbandono.... e un epilogo sconsigliato alle "lettrici diabetiche".
Continuo a dire che se la cara madre Ward non ci fosse, sarebbe necessario inventarla.
Non sto qui a raccontarvi le performance dei due protagonisti per non rovinare le vostre aspettative che, son sicura non verranno deluse neanche questa volta.

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Secondo appuntamento con la An unforgettable lady series di Jessica Byrd, ossia l'alter ego della inimitabile madre dei nostri amati confratelli del pugnale nero, J.R.Ward. Nonostante facciano parte di una serie, i romanzi possono essere letti anche indipendentemente. Perdereste giusto qualche collegamento tra i personaggi di questo che compaiono anche in una donna indimenticabile pubblicato sempre da Leggereditore a marzo dello scorso anno. Per cui consiglio a tutte le lettrici che ancora non hanno letto niente della Ward romance, di leggere (prima o dopo, come preferite) entrambi, perché ritroverete dietro "mortali spoglie", gli abbozzi dei più prestanti e "immortali" confratelli.... una chicca comune a tutti i maschietti wardiani? Consumare energie e suole sul tapiroulant..... che per noi lettrici è tutta salute e gaudio.

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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    18 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

A.A.A. stampini cercasi....

.... meglio se aderenti.....

Cosa rende J.R.Ward più divina della Vergine scriba????
Due parole (mio gusto personale): IMPREVEDIBILITA' e SARCASMO ( testosteronico).
Queste sono le due irresistibili caratteristiche che rendono la Ward "dea" dell'olimpo Paranormal-romance.

Riponevo tanta aspettativa nel libro dedicato a Payne, sorella di Vishous anche se con riserva perché condiviso con Manny Manello (a me non particolarmente simpatico).
E invece J.R.Ward mi ha dimostrato ancora una volta di essere prevenuta. Quando cominci a pensare che la trama andrà a parare lì, volti pagina e ti rendi conto che sei completamente fuori strada.
Se devo essere sincera, dopo le prime 100 pagine ho pensato: ma la Ward comprerà gli stampini antiaderenti per sfornare i confratelli a due a due su Amazon.us??
E invece le mie impressioni di somiglianza tra alcuni personaggi (vecchi e nuovi) avevano il loro macchiavellico ingranaggio!!! Allora chiuso il libro, con una certa soddisfazione, ho preso in mano la guida definitiva (uscita in concomitanza con questo nuovo "episodio"), e ho cercato di capire come nasce ogni confratello e come la sua esistenza si intreccia con gli altri. E ho scoperto alcune cose molto interessanti del rapporto tra la creatrice e questi sexy-sarcastici-ragazzacci.
In questa nuova avventura, leggeremo di Payne (sorella gemella di V) e del Dott. Manello, ma ci sarà una generosa dose di Butch e di Vishous (guardacaso i miei preferiti!); una nuova BAD-NEW-ENTRY, e una spruzzatina degli altri confratelli (che aggiunge un certo aroma all'insieme).... il tutto amalgamato dall'inconfondibile SARCASMO-Wardiano che mi ha concquistata fin dal primo libro!
Le battute tra questi sexy- maschietti- territoriali sono il sale della narrazione, soprattutto sono una garanzia quando si parla di Vishous e Butch, tra un tiro di sigaretta rollata a mano e un generoso sorso di Lagavulin, i due si troveranno a dover fronteggiare il caratterino (peraltro molto simile al loro) del Dott. Manello, deciso a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno!
Forse l'idea che mi ero fatta di Payne nei precedenti libri, non era proprio esatta ma un trauma può sempre farti vedere la vita da una prospettiva completamente diversa rispetto a quella a cui eri abituato.
L'amore rende assai vulnerabili, e anche il guerriero più spietato non può nulla davanti alla scoperta di questa consapevolezza.
Deve solo augurarsi che non sia mai troppo tardi.....
E in questo nuovo irresistibile scrigno della Maga-Ward, saranno in molti a rendersi conto di aver avuto l'amore davanti agli occhi e non averlo voluto accogliere, fino a quando davanti alla prospettiva di passare il resto della propria esistenza senza la propria metà, la consapevolezza rimetterà in carreggiata anche i più "testardi"!!!
Ho riflettuto sul voto da dare a quest'ultima avventura della confraternita, e a malincuore devo rimanere sul 5 - - perché manca quel non so che per raggiungere il massimo.
Ci sono state delle parti che potevano essere sviluppate un pò di più, c'è tanta carne al fuoco ma le manca pochissimo per essere cotta a puntino......
Sono convinta che ci sia un motivo più che giustificato, se la "madre" dei prestanti confratelli ha imbastito la trama, lasciando qualche filo penzolante per il prossimo magistrale ricamo

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Tutta la serie della Confraternita del pugnale nero
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    16 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

L'arcangelo si scongela

Come un buon vino che deve la sua piacevolezza all' annata, dopo aver "assaporato" il terzo appuntamento della serie dei Guild hunter, posso assolutamente dire che delle tre, è l'annata migliore, quella dal gusto sensuale di Raphael con una leggera nota agrumata dovuta a qualche problema in famiglia ....
Se nei precedenti libri la scena veniva ampiamente riempita da Elena e le sue disavventure prima e dopo l'immortalità, in questo finalmente c'è molto, molto Raphael (momento che aspettavo da sempre!), con le sue manie di potere, ma anche le sue insicurezze legate al passato, perchè anche l'arcangelo più potente e puro può avere dei punti deboli oltre Elena.
Se dovessi paragonare questo libro ad una partita, il punteggio sarebbe sicuramente
AMORE vs. IMMORTALITA' 1 - 0
Perchè l'amore può diventare un fluido che scorre lungo la tua spina dorsale ed è capace di annullare il veleno più potente, quello in grado di uccidere anche l'arcangelo più puro. L'amore più forte, quello che senti scorrere dentro quando sai cosa stai perdendo, quando l'inesorabile bilancia VITA - MORTE (amore - immortalità) ti fa capire che vivere senza la tua compagna è peggio che morire. Quando la consapevolezza che l'amore è potere, colpisce la tua anima solo allora capirai che quel nucleo di mortalità che ti ha reso vulnerabile in realtà è la tua unica arma di salvezza contro un altro arcangelo.
Raphael è l'immortale che "non deve chiedere mai", ordina e impone. ma non ha fatto bene i conti con la sua "cacciatrice", la sua compagna, che non accetta imposizioni e regole, ma che ama con il suo ardore e la sua intensità, senza timore.
Amore, passione e tenerezza, questo è ciò che Elena, con perseveranza, inietterà in ogni fibra del suo sexy (dire sexy è un eufemismo!!!) arcangelo.
In Tra le braccia del sexy arcangelo.... ops... della notte, c'è il tanto Raphael che attendevo dal primo libro, il Raphael innamorato che prende coscienza che l' AMORE E' POTERE, l'amore verso la donna che si ama, l'amore verso la propria madre, che farà la sua comparsa proprio in questo libro, mettendo in luce le debolezze del figlio. Insomma i due innamorati dovranno affrontare i fantasmi del passato che tornano più vividi che mai.... mettendoli psicologicamente alla prova. Le vicissitudini familiari li avvicineranno ancora di più insegnandogli a poter contare sul reciproco sostegno.
Non troverete i combattimenti serrati come in passato, bensì qualche "timido" scontro con i soliti sospetti, che più che il fisico, metterà alla prova i sentimenti e le debolezze.
Tra una sniffata di sangue vampiro e qualche problema familiare ancora irrisolto, Elena comincerà a prendere dimestichezza con il suo nuovo paio di ali. Tra battute pungenti con Dmitri, il rientro nella corporazione e allenamenti serrati in vista di un probabile incontro con la suocera fuori controllo, la nostra cacciatrice dovrà confrontarsi con le vedute del suo testardo quanto attraente compagno.
Il rapporto tra Raphael e Elena, ingrana la marcia e raggiunge scenari assai calienti.... come la danza angelica, che vedrà un istruttore d'eccellenza dotato di polverina accelerante. Finalmente il sexy bad angel si scongelerà regalandoci momenti di intensa tenerezza , ma anche di irresistibile sensualità.
La Singh ha saputo creare un mondo in cui umani e angeli vivono sul filo in equilibrio precario... dove anche un solo battito d'ali può far scoppiare una guerra.... ma se ci saranno arcangeli sexy e spietati a vegliare su di loro, potranno dormire serenamente tra le braccia della notte....

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A chi ha letto la serie.... senza i primi due non è il caso di leggerlo....
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    16 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

CORALITA' E....

speranza nel futuro

La vecchia magistrale penna di Lara Adrian è tornata agli antichi fasti.... quelli a cui ci aveva abituato nei primi indimenticabili libri. Personalmente avevo trovato sottotono gli ultimi due, ma con questo si è fatta ampiamente perdonare regalandoci un romanzo corale, intenso e "familiare". Avremo modo di rientrare nel quartier generale dell'Ordine con qualche brusca e inaspettata novità logistica! Ma si sa, Lara è una gran ricamatrice e tessitrice di inimitabili arazzi davanti ai quali ci fermiamo incantati. Qui le trame e i ricami sono davvero tanti, si intrecciano in maniera davvero impeccabile a formare un disegno davvero articolato e multicolore. In questo lungo e adrenalinico racconto, ci sono proprio tutti, comprese le "nuove future leve" dell'Ordine. Ci saranno fiocchi nascita, un nuovo intenso amore e qualche tiepida scintilla appena accesa. Tutti aspettavamo il libro su "Harvard" alias Sterling Chase, curiosi di sapere quale Compagna della Stirpe avrebbe fatto breccia nella sua Brama di sangue e nel suo cuore; e Lara Adrian non ha deluso neanche stavolta con la sfrenata fantasia scaturita dalla materia grigia sempre in attività. Scoprire chi e cosa è Tavia Fairchild, farà sorridere più di un lettore. Mi viene da pensare che la mente di Lara sia più macchiavellica di quella di Dragos! Ha pensato a tutto, condensandolo in poco più di 400 pagine, una tavolozza di sentimenti, dalla passione più intensa, all'amicizia e spirito di cameratismo ai quali ci siamo affezionati. Tutti sono stati invitati sul campo di battaglia, l'Ordine al completo nel suo massimo splendore, l'intera popolazione umana mondiale e il nemico n. 1, Dragos (che stavolta troverà pane per le sue zanne).
Mentre Chase dovrà affrontare una battaglia interiore che lo sta distruggendo, allontanandolo dall'unica famiglia che non gli ha mai voltato le spalle, Dragos continua ad agire contro l'intera Stirpe e contro l'umanità fino al piano estremo che costringerà l'Ordine a venire allo scoperto e cercare una tregua con gli umani per un futuro di pace. Ma perché ciò avvenga, Dragos deve essere eliminato insieme a tutti i suoi Servi e Cacciatori Gen Uno, impresa titanica ma non impossibile se tutti i guerrieri uniranno le loro forze e lo spirito di sacrificio col quale per secoli hanno protetto la razza umana. E proprio quando ormai sembra tutto perduto, il coraggio e la forza d'animo, unita all'amore riusciranno a fare la piccola ma decisiva differenza.
E anche se il futuro risulta incerto dopo la battaglia, i nostri sexy e leali guerrieri hanno deciso di far nascere una nuova generazione che tenga viva la speranza in un mondo migliore. Ed è proprio questo
l'innesco dei successivi libri, che racconteranno le avventure dei giovani della Stirpe.
In questo "arrivederci" mi sono sentita a casa, circondata dalla "famiglia", quella magica avvolgente sensazione che la Adrian ci ha regalato pagina dopo pagina in questa serie di cui sentiremo un pò la nostalgia, ma con un pizzico di curiosità verso una nuova alba.....
Bello, intenso e carezzevole come l'abbraccio della famiglia.

P.S.: Nel finale la Adrian ci regala una chicca sulle origini delle Compagne della Stirpe che spero sveli nei prossimi libri, perché è una storia che si intreccia col mito....

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a chi ha letto tutta la serie midnight breed che con questo interrompe le gesta dei guerrieri della Stirpe per riprendere nel prossimo con i figli dei prestanti vampiri... l'alba di una nuova generazione!!!
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Romanzi
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    11 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

A volte l'amore non basta....

Cosa cerco in un romanzo?
Emozioni e sensazioni.
E non importa che siano positive o negative....
purché intense.
Ma non ero certo preparata a quello che ha provocato in me la lettura di cui vi parlerò. Spiazzata, impreparata e scossa da singhiozzi. I miei muscoli hanno ricevuto uno scossone degno del pugno allo stomaco più implacabile che mi potesse colpire.
Se mi chiedeste perché dovreste leggerlo, vi risponderei che le sensazioni che vi regalerà saranno talmente intense e struggenti che continuerete a pensare ai protagonisti anche nei giorni successivi....
Un romanzo che affronta argomenti quali la visione della vita, dell'amore, della libertà di scelta.
Un solo termine per descrivere questo pericoloso quanto potente romanzo:

INELUTTABILITA'.


Ho letto il prologo e ho pensato che questo romanzo era pane per il mio romanticismo....
ma verso la fine, ho cominciato a sudare freddo, a tremare perché si preannunciava qualcosa a cui non ero minimamente preparata. Allora ho capito perché si può piangere e ridere leggendo un solo romanzo. Ho sorriso per alcune simpatiche situazioni, ma ho pianto a dirotto quando mi sono resa conto dell'ineluttabilità della storia. Una storia d'amore di un'intensità disarmante, alla quale il lettore che legge avidamente non è preparato.
Un incontro tra due ragazzi molto diversi, con una concezione della vita diametralmente opposta; lui che ha vissuto esperienze forti e indimenticabili, in giro per il mondo, lei che non è mai uscita dalla cittadina turistica nella quale è nata e cresciuta e non ha idea di quello che la vita può offrire oltre i limitati confini delle sue aspettative. Lui le insegnerà ad allargare la sua "visuale", lei col suo modo di vedere la vita un pò alla Bridget Jones, scalderà il cuore di Will e gli regalerà un briciolo di rinnovata vitalità, quella che ha perso due anni prima nell'incidente che lo costringe su una sedia a rotelle, mettendo fine alla sua dinamicità e voglia di vivere. La prospettiva del futuro dal punto di vista di due persone che impareranno pian piano a capirsi, amarsi e perdonarsi.
L'AMORE RENDE EGOISTI... LA VITA SPESSO REALISTI.
Amare qualcuno con tutti se stessi rende egoisti, non vorremo mai privarci di uno sguardo, una carezza un bacio. Ma se chi amiamo ama più la vita dell'amore, allora non ci può essere partita.... dobbiamo avere la forza di lasciarlo andare.... anche se questo ci spezza il cuore e ci strappa l'anima.
Amare è avere la forza di dire addio o arrivederci, è assaporare poco di quello che il tempo ci offre ma vivendolo al massimo con ogni cellula e tutta la forza d'animo che ci muove. Come non ci appartiene la nostra vita tanto meno ci appartiene quella di chi amiamo. Scelte, l'esistenza ci impone di prendere decisioni che non solo cambierebbero la nostra vita ma anche quella di chi ci ama, che non riesce a vedere obiettivamente il nostro punto di vista. Lou vuole cambiare la visione che Will ha della vita.... e lui vuole farle credere di esserci riuscita, perché vuole insegnarle a capire il senso e il valore dell'esistenza umana..... fatta di colori, odori, forme e sensazioni che lui non potrà più valutare.
Lou cambierà la sua visione della vita ma in cambio di qualcosa che non potrà mai avere. Un romanzo che tocca argomenti etici e psicologici che ci spingono a riflettere sul valore della vita e del coraggio di mettere la parola fine.... anche se questo significa far soffrire chi ci ama.
Una lettura fisicamente dolorosa, ma di un'intensità difficile da dimenticare.
Spero tanto un giorno diventi un film....

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A chi ha voglia di un intenso e struggente pugno nello stomaco.... ho pianto a dirotto....
Le stelle sono sicuramente 6!
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Letteratura rosa
 
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    08 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

concentrato di ironia pungente e attrazione incalz

Soffro di una malattia che mi era del tutto sconosciuta, quella da amore impossibile.
L'amore che sento per Ian è così radicato dentro di me che quasi non riesco a funzionare, sospetto persino di non riuscire a ragionare, in qualche momento.
E' abbastanza patetico arrivare a trentatrè anni e scoprire cosa vuol dire innamorarsi davvero.


Ironia, sarcasmo e una dirompente dose di attrazione incollano il lettore alle pagine, come una droga.
Questo è un libro-terapia, uno di quelli che ti regalano risate, battiti del cuore e una piacevole e appagante fuga dalla realtà. Una favola moderna, ambientata a Londra. Due persone talmente diverse per carattere e stile di vita, che l'unico modo per convivere nello stesso ambiente lavorativo, sembra quello di dichiararsi guerra all'ultima battuta e all'ultimo dispetto. Sette anni nella stessa società, nemici giurati fino a quando il capo non li obbliga a lavorare a stretto contatto per un cliente molto influente.
Come se non bastasse, i due stringono un patto nel quale, in cambio di un finto fidanzamento, Jenny otterrà carta bianca sul cliente da parte di Ian. Avrà inizio una collaborazione non proprio pacifica che piano piano avvicinerà inesorabilmente i due giovani al punto di non ritorno.... l'Amore, quello inaspettato e tanto temuto, quello che entra nella tua vita senza bussare e che subdolamente si cela dietro accesi litigi e scambi di vedute che più diverse non potrebbero essere. Potranno mai, due caratteri così forti, trovare il modo di far battere i cuori all'unisono? E se di mezzo ci fossero due famiglie davvero "singolari", a rendere ancor più tortuoso il cammino verso la presa di coscenza, che dietro quello che pensavi fosse odio, si nascondeva qualcosa di ancora più allarmante? Si, perché lì dove ci sono tanti litigi.... c'è anche tanta passione. Jennifer è una donna davvero caparbia quando si tratta di nascondere la realtà anche a se stessa, laddove è chiaro a tutti che il loro non è più un normale rapporto di lavoro. Lei è l'ultima ad accorgersi che Ian non la guarda più con sufficienza, ma ha una luce tutta diversa nello sguardo. Come se il centro del suo universo fosse lei. Dovrà faticare come mai in vita sua per farle capire che l'unico modo per funzionare, è stare insieme. Dopo una pausa di riflessione forzata, si renderà conto che senza Ian non riesce più a sorridere. E come in tutte le favole che si rispettino, anche lei avrà la sua romantica dichiarazione d'amore vecchio stile, con anello e matrimonio in grande stile. Bello, intenso e divertente. Una favola moderna che si legge e rilegge nel tempo. Scritto talmente bene, che è difficle pensare al frutto del lavoro di un'esordiente (o quasi...).
Avete bisogno di qualcosa simile ad un massaggio, una temporanea fuga dalla quotidianità?
Allora sono convinta che Ti prego lasciati odiare sia quello che ci vuole!
Grazie all'autrice per avermi fatto ridere e tremare con questi suoi caparbi e vividi personaggi.

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A chi sta cercando una lettura leggera, carezzevole e ironica. Un chick-lit da leggere e rileggere
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