Opinione scritta da A.

8 risultati - visualizzati 1 - 8
 
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
A. Opinione inserita da A.    09 Ottobre, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

14 aprile 1916 , sul Monte Fumo...

Bellissimo e troppo breve. Un racconto che cattura, avviluppa : le parole si sollevano dalle pagine, e si combinano magicamente per fare emergere ed assaporare profumi, sensazioni, epoche e vite passate, tragiche e bellissime.

Come il fumo che lascia scivolare via l’anima, prima che arrivi la fine….

Non posso riassumere la trama, non posso dare una spiegazione di questo racconto, non ha alcun senso in questo caso. All’interno di un mistero che sfiora momenti indimenticati del primo novecento , le vere protagoniste qui sono le parole: se amate quella magia che a volte le rende straordinarie, saporite, profumate, amerete questo libro.
Io me lo sono proprio goduto, lo terrò da parte per leggerlo di nuovo, sono sicura che molto altro potrà ancora darmi .

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...

Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
Fantasy
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
A. Opinione inserita da A.    24 Settembre, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Mia Foster Bonelli Story

Ho appena finito di leggere la storia di Mia e sento l’urgenza di dirvi quanto mi è piaciuta.
L’ho già detto del primo libro e lo ripeto: nell’insieme questa è una storia per adolescenti e per adulti, che mi ha spinto a chiedermi quali reali esperienze ci siano dietro chi ha saputo rendere così efficacemente con le parole il trauma della crescita, della perdita , del cambiamento, facendomi ridere la maggior parte del tempo e facendomi piangere una volta sola.
La storia di per se è un po’ estrema: Mia ha perso tragicamente l’amore della sua vita, Pat, e nello stesso momento ha perso l’affetto di Nina , da sempre sua migliore amica e anche sorella del defunto, che ritiene Mia responsabile della morte di Pat. Come si può a sedici anni affrontare una tragedia del genere? A sedici anni non puoi solo sopravvivere ed andare avanti, devi vivere: e così, mentre Nina si fa mettere incinta per compensare la perdita con un pargoletto consolatorio (oddio!!!…), Mia si lascia aiutare dal suo amore (Pat il morto) che continua ad essere presente nella sua mente e nei suoi sogni: la conforta, la consiglia, la sprona, la ama … Insomma lui è l’angelo (o la coscienza o l’istinto di sopravvivenza o quello che vi pare…) . In questa assurda situazione le due amiche, dopo essersi riconciliate, vanno a vivere a Londra , si iscrivono entrambe ad una nuova scuola e si giocano fino in fondo la carta del cambiamento. Che ovviamente funzionerà .
Vi dico di leggerlo, perché a dispetto della trama , non ci sono cedimenti nella commiserazione, non c’è ipocrisia né buonismo , e la lettura scorre veloce, tra l’ironia della protagonista , dialoghi frizzanti e i personaggi assolutamente reali nelle loro molteplici sfaccettature. Mi sono affezionata a loro e mi è dispiaciuto lasciarli andare , ma li ringrazio tutti perché senza presunzione hanno saputo raccontare con misura per me perfetta che la vita non è buona, ma neanche cattiva (una bastarda indifferente, direi..), e “ se le cose non vanno esattamente come vuoi, non ti devi abbattere: le cose non vanno mai esattamente come vogliamo noi, però possiamo provare ad avvicinarci il più possibile e poi passare oltre”.


Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
A. Opinione inserita da A.    21 Giugno, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

15 anni e sentirli tutti!

C’è un età in cui l’adolescenza sembra un ricordo lontano, o meglio arriviamo ad un certo punto che pensiamo di averla sconfitta e superata, ma in realtà non è cosi. E’ dentro di noi assopita, almeno è così per me, è l’età con la quale ci confrontiamo. Quanto sono cambiata da allora? Rimpiango quelle sensazioni fortissime e ingestibili? E’ meglio o peggio rispetto ad ora?
Non lo so… però la storia di Mia mi ha portato indietro nel tempo, e quella parte di me si è affacciata di nuovo. Così se da un lato, quello adulto, ho desiderato fortemente rifilare due schiaffi alla protagonista, per la certezza che solo un adulto può avere che sta per fare un errore, dall’altro, ho rivissuto la stessa presunzione e la stessa insicurezza che rende quell’errore inevitabile. Ho sentito l’impulso irresistibile a reagire (non fa differenza se con le parole o con quello che ti capita a tiro, nel caso di Mia una scarpetta da ballo…), ho rivissuto quella sindrome pazzesca da Cappuccetto Rosso che ti fa fare la scelta più complicata perché ci vedi la più brillante delle soluzioni (ma come fanno gli altri a non capirlo!!!!!!), quella sottile inquietudine che ti scorre sulla pelle … Per tutto il tempo ho sentito questo di nuovo, e alla fine me lo sono dovuto ripetere…E’ passata!!!!!!!!!!!!!!!
Se avete dei figli, scrivetelo sul diario (cioè sull’agenda…): da rileggere quando compieranno 15 anni. Potrebbe essere utile.

PS. Sindrome da Cappuccetto Rosso - cosa faccio? la strada più lunga, che passa per il bosco buio dove c’è il lupo cattivo, o quella più corta alla luce de sole che mi porta diritta a casa? la scelta è ovvia, no?

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
Letteratura rosa
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
A. Opinione inserita da A.    06 Aprile, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Poppy superstar

Questo libro è come dire… perfetto! Volete intrattenimento, volete sorridere, volete una storia d’amore, volete protagonisti credibili che vi facciano pensare a persone vere? Allora leggetelo..

Dunque, la trama: il giorno del suo addio al nubilato, Poppy perde anello di fidanzamento e telefonino. Fortuna vuole che durante la frenetica ricerca dell’anello si imbatta in un telefonino abbandonato. In questo momento ha bisogno più che mai di essere rintracciabile (casomai qualcuno riesca a trovare l'anello) e quindi lo prende e comunica il suo nuovo numero a tutti. Il legittimo proprietario, Sam, stimato inflessibile duro giovane manager, non ci mette molto a rintracciarla, ma Poppy si rifiuta in tutti i modi di restituire il prezioso asset aziendale, sul quale continuano a pervenire mail e messaggi per lui. Così i due raggiungono un accordo: lei può tenere il telefono per qualche giorno, ma deve diligentemente inoltrare a lui tutti i messaggi.
Poppy, ovviamente non sa trattenersi (siamo in una storia della Kinsella..), e non solo inizia a leggere posta e messaggi di Sam, ma inizia anche a rispondere al posto suo…. E questo insomma è l’inizio di tutto.

Allora dicevo, leggetelo, perché è divertente molto, e non solo… I due protagonisti calati come sempre in una storia a dire il vero un po’ paradossale, sono credibili: Poppy, desiderosa di farsi voler bene, dolce e gentile, per niente snob, forse un po’ troppo ingenua ed insicura (e si capisce anche perché…), ma anche determinata . Lui invece un uomo freddo, con la carriera al primo posto delle sue priorità , e praticamente niente al secondo…almeno all’apparenza. Cosa condividono i due? sono persone di principio, che non accettano compromessi su quello in cui credono.
Ora, come lo dico io sembra quasi una palla (passatemi i termine). In realtà, la cosa sorprendente è che nel romanzo sono davvero poche le parole spese per la descrizione fisica e psicologia di questi personaggi. Eppure è perfettamente chiaro chi sono e come sono. E l’evolversi della loro storia è naturale: non ci sono colpi di fulmine folgoranti o passioni al primo sguardo, eppure … eppure devo dire che in alcuni momenti ho sospirato, con la stessa ansia di attesa della protagonista…

Sapete cosa altro mi è piaciuto tanto (senza svelare dettagli )? Quando Poppy si trova di fonte ad una scelta, ed avresti tanto voluto essere nella sua testa per dire “No, no , no! Non farlo, non lo fare !!” Beh, lei lo fa! Fa la cosa sbagliata! e questo per me l’ha resa perfetta!

Per chi ha letto altri libri della Kinsella, nella mia personale classifica questo libro si è conquista il primo posto davanti alla “Ragazza Fantasma”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
A. Opinione inserita da A.    19 Marzo, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Per favore, il seguito!

Chi è Levi detto Biff? è il migliore amico di …Gesù!
Si sono conosciuti a 6 anni, e da allora sono inseparabili: del resto chi non avrebbe voluto a 6 anni vantare come amico il bambino che resuscita le lucertole che i suoi fratelli “lapidano” apposta (..i fratelli di Gesù… pensate..).
Quindi, vi chiederete sospettosi, di che parla questo libro ? E' la storia (autoconclusiva…) di un’amicizia che dura per tutta la vita, di quelle che nascono quando sei bambino e non ti abbandonano mai. Biff e Gesù sono VERI amici, alla pari, anche se insomma per essere il migliore amico del Figlio di Dio ci vuole tanta pazienza, fiducia ovviamente, coraggio e voglia d’avventura, e soprattutto tanta tantissima ironia.
Lasciatevelo dire, Biff rimarrà per sempre nel mio cuore (si, mi piace anche un po’…), e questo libro, non l’avrei mai detto, non solo mi ha divertita da morire, ma mi ha anche commosso, quando alla fine (ATTENZIONE SPOILER!) Biff non vuole accettare di vedere il suo amico andare incontro alla morte.
Se non vi dispiace preferisco vederla così questa storia. Peccato che non ci sarà un seguito.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
Fantasy
 
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
A. Opinione inserita da A.    21 Febbraio, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Green: si e no...

Non si può dare un consiglio sulla lettura o meno di questo libro: se avete letto Red e Blue di sicuro leggerete anche questo, qualunque peso possiate dare a questa recensione. Se non li avete letti, prendete questa recensione per quello che è, uno sfogo personale.
Nel suo insieme la trilogia è divertente e piacevole, la protagonista è simpatica, la sua famiglia particolare e fuori dal comune. Insomma a leggere i primi due mi sono divertita, e senza dubbio ho avuto voglia di leggere anche questo, per capire come si sarebbe dipanata la storia, perché un sacco di episodi restano in sospeso e anche diversi personaggi lasciano dietro di se qualche interrogativo: James, Lady Tilney, Mr. Marley, Rackozy, Mr Thomas, Raphael tanto per fare qualche nome… Mi sono chiesta “chissà che parte avranno tutti loro nella risoluzione del mistero finale”. Ed ho immaginato una lettura piena di accadimenti, che avrebbero sciolto tutti questi nodi, dando a ciascun personaggio finalmente un'esatta collocazione nel racconto.
E INVECE NO! Succede che leggere Green è stato per me come leggere la trama di un libro su wikipedia. Tanto valeva non sprecare tutte queste pagine e spedire a tutti una bella mail per dire che alla fine “ vissero per sempre tutti felici e contenti”.
ACCIDENTI, MA PERCHE’?! Lo sappiamo tutti che questi libri finiscono così, il punto è COME arrivano alla fine. Se la signora Gier aveva bisogno di più tempo per elaborare la sua conclusione, e sciogliere la trama in un modo soddisfacente (proprio nel senso di soddisfazione..), io personalmente sarei stata felice di accontentarla, lei probabilmente avrebbe accontentato me.
Insomma, l’ultimo capitolo della trilogia sebbene scritto con lo stesso stile piacevole e divertente degli altri due, mi lascia insoddisfatta, e per me man mano che la lettura va avanti personaggi ed episodi perdono senso. E alla fine una spiacevole sensazione si è fatta avanti: una volta accattivata con i primi due libri, non serviva sforzarsi tanto con il terzo per farmelo comperare.
Comunque, come si diceva all’inizio, se avete letto Red e Blue, leggerete anche questo, spero proprio che a voi non faccia lo stesso effetto.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Gialli, Thriller, Horror
 
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
A. Opinione inserita da A.    26 Gennaio, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Un lupo troppo "umano"

Prima di avere in mano questo libro ero carica di aspettative. Mi sono detta: finalmente la storia di un essere “non umano” che si comporta come tale e fa cose brutte-brutte, tipo che mangia le persone, una bella novità rispetto a vampiri anemici troppo corretti. Insomma horror in vecchio stile.
Ma le cose non sono andate esattamente come mi aspettavo…
Cominciamo dall’inizio. Il lupo è in realtà Jack Marlowe . E’ l’ultimo della sua specie, e siccome non ne può più, dopo 200 anni di solitudine, decide di concludere la sua vita di mostro lasciandosi catturare alla prossima luna piena. Ma è sempre mezzo umano (e forse anche se diverso in modo terribile, si sente comunque speciale) e vuole lasciare ai posteri il suo diario. E così ci racconta i fatti salienti della sua vita: la trasformazione (per me la parte migliore del libro), l'amicizia con l’unico uomo a cui ha salvato la vita (forse perché già sazio dopo lo spuntino di mezzanotte), la ricerca spasmodica del codice che rivelerebbe l’origine della sua specie, i suoi rapporti con questi ambigui cacciatori di essere soprannaturali che prima lo vogliono morto, poi lo vogliono vivo, poi morto…, e alla fine anche l’amore.
E fin quando l’autore si sofferma a raccontare, va tutto bene: c’è appunto l’horror e anche un pochino di azione, quello che personalmente cercavo in questo libro.

Il punto è che tra un fatto e l’altro ci sono pagine e pagine e pagine di riflessioni filosofiche sul fatto di essere un mostro che veramente appesantiscono troppo. Si entra nella psicologia del personaggio attraverso le sue riflessioni mentali (.. riflessioni!…), e questo va bene, ma qui si esagera e alla fine, per quanto abbia desiderato rimanere agganciata al racconto e mi sia sforzata di farmi convincere da questo libro, non ce l’ho fatta, mi sono arresa… Peccato, perché anche il finale secondo me è valido, ma se l’autore non si sforzerà di tenere a bada questa sua vena introspettiva, non so se leggerò il seguito.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
Fantasy
 
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
A. Opinione inserita da A.    25 Gennaio, 2012
Top 1000 Opinionisti  -  

Picabo Swayne

Appena ho finito di leggere questo libro ho subito pensato: devo farlo leggere alle mie figlie (appena avranno l’età per farlo…).
Credo che i due autori si siano sforzati di pensare come potrebbe trasformarsi il nostro mondo piegato da una crisi energetica senza precedenti e dall’incapacità di gestire i nostri rifiuti.
E secondo me, quello che viene fuori purtroppo è un mondo plausibile: immaginate cosa potrebbe significare la nostra vita senza nessun modo per comunicare: niente telefono, computer, radio, tv, libri, niente carta! Insomma niente di niente… per anni e anni... . E come sarebbe vivere circondati da un mare di rifiuti tossici che ormai unisce i continenti e ci rende prigionieri del luogo in cui viviamo. Quante generazioni ci vogliono secondo voi per annullare il nostro passato e renderci schiavi della paura e dell’ignoranza, e far credere a tutti che non ci sia futuro?
E così, le situazioni descritte in questo libro acquistano un senso, ed è terribile!
Ma ovviamente, non sono una sadica pazza che vuole terrorizzare le sue figlie. Questa non è affatto una storia di rassegnazione, ma di crescita, ti coinvolge, ti assorbe, e alla fine ti fa dire: ma certo! Quello che fa la differenza siamo sempre noi (nel male ma anche nel bene), e la nostra capacità di fare delle scelte, soprattutto la scelta di non accettare che non ci sia possibilità di cambiare le cose. Questo vorrei che capissero le mie figlie…

Insomma, leggetelo questo libro, non vi deluderà.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
8 risultati - visualizzati 1 - 8

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il successore
Le verità spezzate
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Delitto in cielo
Long Island
L'anniversario
La fame del Cigno
L'innocenza dell'iguana
Di bestia in bestia
Kairos
Chimere
Quando ormai era tardi
Il principe crudele
La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
L'età sperimentale