Opinione scritta da castignani
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Piccola deliziosa raccolta di racconti
Piccola deliziosa carrellata sul lato oscuro dell'esistenza, in un crescendo di suggestioni e suspence che tocca l'apice nell'ultimo racconto, quasi un romanzo breve.
Pablo Lentini Riva raccoglie l'eredità della grande letteratura, e la traduce in un linguaggio classico e moderno allo stesso tempo, denso di emozioni e parole, ma leggero e agile come una farfalla.
Affabulatore irresistibile, ci trascina in un castello in un tetro dimenticato paese tedesco (in una surrealtà degna di Casa Husher), o nella atmosfera morbosa e opalescente, quanto i neon e il Pastis, di uno squallido bar della periferia di Parigi (dove ci si stupisce di non veder entrare da un momento all'altro un corpulento commissario con la pipa).
Il tutto sapientemente collocato nei nostri giorni tristi e disillusi, senza mai annoiare, senza blandire, ristorando i sensi e la mente del lettore, sia di quello colto e navigato, sia di quello che ambisca a diventarlo.
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Un grande romanzo
Un lavoro corposo e trascinante, intriso di rimandi arguti e puntuali; una valanga di note (la vera musica in questo libro non è nella trama, ma nella parola) che non lascia scampo al lettore, travolgendolo e stordendolo.
Si legge di un fiato, si legge a strati, a profondità diverse, azzarderei a piacere); un tripudio di intelligenza, cultura e poesia.
Consigliato a tutti, appassionati di musica, o meno.
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