Opinione scritta da Rokiweb
60 risultati - visualizzati 1 - 50 | 1 2 |
INVISIBILI
“La strada dei delitti” di Massimo Lugli della Newton Compton Edizioni è la nuova indagine del cronista Marco Corvino. In questo romanzo l’argomento trattato dal nostro “cronista” è pesantissimo! Se penso che l’autore tratta argomenti reali romanzati… mi vengono i brividi. Una, “leggenda metropolitana” dice che i “Rom” più comunemente chiamati “Zingari” rubano i bambini, ecco questo è l’argomento. Si parte da un paese dell’Est dove troviamo dei bambini e dei ragazzini con famiglie disagiate che subiscono abusi da parte dei famigliari, vivono di accattonaggio e dormono nelle fogne. Questa è la storia di “Sveglio”, un ragazzino di 13 anni che viene venduto dalla famiglia ad un “Rom”, e da qui parte la sua odissea. E’ agghiacciante leggere cosa dovrà passare e subire con loro. Ci racconta come si vive in un campo di “nomadi”, come i ragazzi affrontano le dure giornate per racimolare dei soldi, come vengono trattati e considerati. Le indagini del cronista Corvino iniziano quando viene ritrovato il corpo di un ragazzino, una morte sospetta. Sarà un’ inchiesta difficile che gli aprirà gli occhi su un mondo nuovo, un universo fatto di violenza, di orrore con le fondamenta di una organizzazione criminale.
Massimo Lugli è molto bravo nel trasportare il lettore in questo mondo, con una scrittura molto cruda e fredda in alcuni passaggi, e uno stile molto morbido e carezzevole in altri.È un romanzo corale. Nella trama si incontrano e si intrecciano tanti personaggi fino alla fine. Non ci sono colpi di scena ed effetti speciali, è una narrazione fatta di sofferenza, di rabbia, di umiliazione e di vendetta. Detto tutto questo vi consiglio la lettura di questa “triste storia”.
Indicazioni utili
OGNI GIORNO MUORE QUANDO NASCE UN NUOVO GIORNO
Ogni giorno ha il suo male prima opera di Antonio Fusco, Giunti Editore. Cosa posso dire in questo caso? Buona la prima! Fin dalla prima pagina vieni catturato da questo noir, e oserei aggiungere con delle venature di thriller. Il tutto succede a Valdenza una tranquilla cittadina della provincia toscana. Cosa succede in questa sonnacchiosa cittadina? Accade che il commissario Tommaso Casabona si trova ad indagare su degli omicidi molto particolari. Perché particolari? Perché all’apparenza le vittime non hanno niente in comune, se non alcuni oggetti usati dall’omicida. Non ci sono indizi, non ci sono moventi, ci sono solo dei corpi. Ad un certo punto delle indagini la squadra verrà affiancata da un commissario di Roma dello SCO, Cristina Belisario. Ormai c’è la certezza che sotto tutto questo si nasconde un serial killer!
Inizia così questo gioco perverso tra il commissario Casabona e il serial killer. Quindi il commissario Tommaso si ritrova, sotto il periodo natalizio, ad affrontare oltre ad i suoi problemi familiari, un gioco machiavellico con l’assassino.
Con uno stile fluido, semplice e stringato ci porta dentro Valdenza, ci fa conoscere i suoi personaggi principali e viviamo con loro tutti i vari sviluppi delle indagini, i loro momenti di sconforto, e le loro scoperte. Il ritmo è serrato dalla prima all’ultima pagina, non ci sono cedimenti, è un romanzo che scorre via senza grossi scossoni o effetti speciali. Vi consiglio la lettura di questo noir, dovete assolutamente conoscere il commissario Casabona, un gran bel personaggio.
Indicazioni utili
L'ORCO
Nel 2011 esce Scacco alla regina, nel 2013 esce Il riflesso del Lupo e nel 2014 con la Newton Compton Editori pubblica il suo ultimo Thriller Un giorno perfetto per uccidere. Ritroviamo la coppia Commissario Sensi e Dottor Claps impegnati in un’altra fantastica indagine. Cosa vi posso dire di questo thriller…posso solo dirvi che l’autore Mario Mazzanti con i suoi personaggi è ritornato alla grande! Un inizio un po’ lento, incontriamo tanti protagonisti che si incrociano, si mescolano nella ragnatela della storia. Un thriller psicologico di quelli tranquilli, l’autore non ti vuole stupire con effetti speciali, con omicidi efferati, non ha bisogno di utilizzare questi contorni. Ti sa rapire con il suo stile di scrittura pacato, mai urlato o frenetico, non ha bisogno di alzare l’adrenalina, Lui ti sa prendere con le parole, con i fatti, i finti trabocchetti e sa depistare molto bene il lettore. Rimani avvinghiato nella storia solo con i personaggi, le indagini e i sospetti. Uno stile narrativo impeccabile, i protagonisti sono ben caratterizzati e gli eventi li vivi. Man mano che vai avanti nelle pagine è un crescendo di emozioni, di situazioni sempre più intense e sempre più affilate fino all’esplosione finale!
Se vogliamo parlare della storia del romanzo, inizia con la sparizione di una bambina senegalese, e da questo fatto parte tutta la vicenda, le indagini ecc.ecc.!
Il personaggio che ho amato di più è il Dottor Claps, malgrado la sua menomazione per un fatto accaduto in passato, non ha mai mollato e il suo intuito è sempre lì pronto a far capolino. Per come sono io, quando riesco a rimanere incollata per un giorno intero ad un romanzo di 310 pagine…per me l’autore ha saputo scrivere un thriller originale ma nello stesso tempo spietato (si parla di bambini), geniale e sicuramente ha una grande abilità in questo genere di romanzi.
Indicazioni utili
TOPI IN GABBIA
Radiomorte è l’ultimo thriller di Gianluca Morozzi, Guanda Editore. È il primo romanzo che leggo di questo autore, quindi non sapevo cosa aspettarmi. Devo dire una bella sorpresa. Una lettura piacevole e scorrevole, e se poi uno pensa che è ambientato tutto in uno studio di una Radio sconosciuta e persa nel nulla...con pochi personaggi…beh geniale! Ci troviamo in una situazione un po’ claustrofobica ma la bravura, secondo me, sta nel fatto che per 211 pagine è riuscito a creare questa sensazione di chiusura, questa situazione di topi in gabbia, in una stanza insonorizzata senza vie di fuga. Il tutto senza usare inseguimenti al cardiopalma, colpi di scena rocamboleschi, morti ammazzati…ecc.ecc. , ma usando poche persone e tante parole.
La prima impressione che ho avuto è stata quella di una tragedia greca con le maschere grottesche, non so se rendo l’idea. Vi spiego il perché di questa impressione. Vi presento i Colla, chi sono i Colla? Un nucleo familiare composto da quattro persone: abbiamo il padre Fabio Colla, la madre Patrizia, la figlia ventenne Giulia e il fratello Davide. Adesso vi chiederete che cosa hanno di così speciale questi Colla? Il padre Fabio è uno scrittore di bestseller di grande fama, ha venduto tantissimi libri, il suo ultimo romanzo si intitola La famiglia felice al tempo della crisi, già il titolo fa sorridere, ti immagini subito la famiglia Mulino Bianco. Sembra la famiglia perfetta, la moglie perfetta, il marito perfetto così i figli…ma siamo sicuri che tutta questa perfezione è vera? E qui mi fermo, non vado oltre per non rovinarvi la sorpresa, dovete leggerlo! Come dicevo sopra una lettura interessante, i personaggi sono ben caratterizzati e anche le varie sensazioni, emozioni come l’odio e la violenza, la devozione e la paura sono palpabili in tutte le parole. Gianluca è un grande narratore ti fa entrare dentro nella mente dei personaggi, nelle varie situazioni, che ne anche te ne accorgi. Sa giocare molto bene con la mente umana…beh cosa posso dire ancora, leggetelo!
Indicazioni utili
LA FAMIGLIA GIRONDI
“Ferrara è come una bella donna, ne vanno citati solo i pregi… tutte le belle donne sono un tantino permalose!”
Giallo di zucca un romanzo giallo di Gaia Conventi, editore Betelgeuse. Ho avuto il piacere di conoscere personalmente questa autrice al Festival Giallo Ferrara 2014. Incuriosita dalla forte personalità di questa autrice, ho comprato il suo ultimo romanzo, e devo dire mai soldi furono spesi meglio. Comunque un po’ incuriosita dalla autrice, un po’ perché è ambientato a Ferrara, in un giorno e mezzo ho finito il libro. Tranne un thriller letto di recente, sono una di quelle lettrici che non ama il giallo o noir divertente, ho sempre affermato che se è divertente non può essere un giallo, beh mi son dovuta ricredere! Ma partiamo dall’inizio… come dicevo sopra è ambientato a Ferrara, il personaggio principale narra la storia, si chiama Luchino ed è un fotografo della scientifica di Milano. Luchino (nome che odia, si fa chiamare Luca) possiede un cane, un pastore belga, Poirot, e insieme sono una coppia esilarante, (come cita nella premessa del libro, Renato Pozzetto avrebbe detto “ gli manca solo la parola”), ed effettivamente è così. Luca ha dei parenti a Ferrara, e quando viene a conoscenza di un omicidio avvenuto a Ferrara si mette un po’ ad indagare, e non dico altro!
Il bello di questo romanzo è che, malgrado ci siano delle gag divertenti, dei personaggi che sembrano assurdi ma nello stesso tempo reali, non si perde mai il filo delle indagini. È la storia di questa famiglia Girondi, il loro menage familiare, il loro vivere quotidiano. La vita del cugino Pierfi e dei suoi amici, le tradizioni di Ferrara, il cibo… e tutto questo si intreccia con le indagini.
Gaia Conventi ha uno stile di scrittura impeccabile, fluida e morbida, ti accompagna pagina dopo pagina a scoprire la Città e i sui usi e costumi. Una scrittura essenziale e stringata, non si dilunga in descrizioni infinite. Una scrittura ironica, molto britihs. I suoi personaggi sono descritti in maniera impeccabile, ti sembra di vederli, e alla fine del romanzo, ti sembra di conoscerli. Uno spaccato della vita quotidiana di una cittadina di provincia…Ferrara!
Consiglio assolutamente la lettura di questo “giallo all’inglese in salsa ferrarese che vuole essere un omaggio a Ferrara e alla ferraresità dei suoi abitanti” (Cit. copertina)
Indicazioni utili
IMMAGINA....
“Immagina. Immagina tutto ciò. E’ quanto ti è accaduto un pomeriggio d’estate di parecchi anni fa. L’estate che segnò la tua vita, la vita di un intero paese. L’estate del 1986. L’estate della grande siccità. L’estate che per tutto il mondo fu quella di Maradona. Per gli abitanti di Spinòsa, fu l’estate dei corvi.”
Queste poche frasi racchiudono l’essenza del libro, sono il fulcro della storia. Di che libro sto parlando? Parlo del romanzo “Immagina i Corvi” di Luigi Sorrenti, editore TEA collana tre60
Parliamo del romanzo, come potrei classificarlo? Per alcuni aspetti mi viene in mente Edgar Allan Poe, per come descrive l’ambientazione cupa, sinistra, misteriosa, quel tocco di diabolico, quasi Gotico. Senti la paura sulla pelle, le strade deserte, l’afa, il caldo che ti si appiccica addosso. Per altri aspetti mi ricorda molto“Gli uccelli” di Alfred Hitchcock, come nel film, anche in questo romanzo abbiamo un’invasione di corvi, si impossessano del paese, senti il silenzio prima dell’arrivo, il terrore nelle persone, lo vedi nei loro occhi. Arrivano inquietanti, hanno un ruolo importante nella trama. Come il personaggio misterioso tutto vestito di nero, chiamato l’uomo dei corvi che arriva e sparisce con loro.
Piano piano si arriva al thriller con il primo morto ammazzato, una morte violenta, una morte che riporta al 1986, sì la famosa estate del 1986. Ed è proprio questa morte inaspettata, che fa ritornare alla memoria degli abitanti quella tragica estate. Portando con sè tutti i segreti nascosti e sotterrati per anni. La paura nella gente la senti, la percepisci, come il sospetto verso tutti, e per chi sa cosa è successo, la paura di essere scoperto.
Questo morto dà inizio al giallo, iniziano le indagini, gli interrogatori, la chiusura delle persone nel non parlare, nel non vedere quello che succede, i vari pettegolezzi di paese. Additandosi l’uno contro l’altro per sviare le indagini. Puntando il dito verso quelli “strani”.
Una storia che fin dalla prima pagina ti cattura e non ti molla fino alla fine del libro. Una trama originale ed intrigante. Il ritmo è sempre alto, non ci sono cedimenti, buchi, è una corsa contro il tempo per trovare il colpevole. L’autore usa uno stile di scrittura particolare, il libro è tutto in terza persona, tranne alcune parti che sono in seconda persona, come volesse renderti partecipe della storia. Una scrittura fluida, semplice, lineare ed essenziale. I capitoli sono suddivisi per personaggi, un modo semplice per non fare confusione.
E’ un romanzo corale, tanti personaggi ben caratterizzati, tutti sono principali e al contempo secondari, la Marchesa Donna Filomena, il fabbro Beppe Lorusso, il giornalista Romeo Grimaldi, l’Ispettore Guido Taviano, Don Raffaele, la Famiglia Corsi, i bambini Alice, Simone, Ennio, Giosuè e tanti altri. Ma il Personaggio più importante è Spinòsa, il paese. Molto ben descritto, ti sembra di vederlo, di viverci. Un paesino, uno come tanti, con la corruzione, l’omertà, le superstizioni, l’ignoranza verso colui che è diverso, dove tutti sanno tutto di tutti, di bigotti. Il classico paese dove la gente scappa, i giovani scappano, con le stradine strette impolverate, dove si ritrovano in piazza a spettegolare, dove il bene si confonde con il male e viceversa. Ma noi sappiamo benissimo che in giallo niente è come sembra…aspettatevi un finale spiazzante!!
Devo dire che questa opera è stata una bella sorpresa. Sì mi aveva colpito la copertina e la storia, ma non pensavo che fosse cosi complessa, intrigata ed il tutto fino alla fine, senza lasciarti un attimo di respiro. Per tutti coloro che volessero fare notte fonda, consiglio vivamente la lettura di questo romanzo.
Indicazioni utili
E DOPO...
“DOPO” romanzo d’esordio di Koethi Zan, è un thriller sui generis. Perché l’ho classificato così? Perché sembra che parte dalla fine della storia…appunto sembra! Fin dall’inizio siamo a conoscenza dei fatti, è tutto molto chiaro, semplice, è scritto tutto nero su bianco. Quattro ragazze vengono rapite e rinchiuse in uno scantinato, subiscono torture fisiche e psicologiche. Conosciamo i loro nomi Sarah, Christine, Tracy e Jennifer, quest’ultima non si salverà. L’autrice ci informa anche del nome del rapitore Jack Derber, è lui che le ha torturate per oltre mille giorni e, attualmente, si trova in carcere da dieci anni accusato di rapimento. Come tutto questo sia avvenuto lo si deve a Sarah, in un momento di distrazione del rapitore, Jack, è riuscita a scappare ed a chiedere aiuto. E adesso cosa succede?
La voce narrante di questo libro è quella di Sarah, ci racconterà come le tre ragazze dell’epoca, e donne adesso, hanno vissuto il “dopo” di questa terribile prigionia. Come sono cambiate le loro vite dopo dieci anni dall’accaduto, che cosa è rimasto della loro personalità, come hanno superato quei mille giorni di torture. Come si riesce a metabolizzare un’esperienza così distruttiva? Quando credi di essere al sicuro da tutto quell’orrore, quando pensi che tutto sia finito, come apprendi la notizia che il tuo carceriere potrebbe uscire di prigione? Come reagisci alla telefonata dell’FBI quando ti dice che ha bisogno di te, di Sarah, della sua testimonianza e delle altre due ragazze? Ci sono misteri che non sono stati svelati, ci sono vuoti di memoria da colmare, e ci sono segreti che vengono a galla. C’è tanta omertà tra la gente, paura, diffidenza. Si ritroveranno le ragazze ed avrà inizio una loro indagine personale, perché il “mostro” non deve uscire.
Si scontreranno, si confronteranno nei loro ricordi, ci saranno dei chiarimenti, mostreranno il loro lato fragile, il loro rancore, e il loro lato combattivo. Malgrado tutto questo saranno unite fino alla fine.
Un romanzo ricco di emozioni, di contraddizioni, di come la paura può trasformare una persona fragile in una persona determinata, combattiva. Uno stile di scrittura scorrevole, semplice ed essenziale, sa come sollecitare la lettura nel lettore. Senza essere mai volgare, senza essere morbosa nella spiegazione dei fatti, è tutto molto soft, lascia molto all’immaginazione.
I personaggi sono ben caratterizzati, e le emozioni, le angosce sono palpabili. Una descrizione visiva degli ambienti e dei luoghi, molto realistica.
La storia di questo libro potrebbe rispecchiare un fatto di cronaca vera, solo che di solito veniamo a conoscenza dei fatti, e difficilmente sappiamo come è il dopo, l’autrice ha provato a spiegarcelo e devo dire che le è riuscito molto bene.
Indicazioni utili
LE BRICIOLE DI POLLICINO
“Perdono tutti e a tutti chiedo perdono… non fate troppi pettegolezzi” (Cit. Cesare Pavese)
Un romanzo a tema sociale con un risvolto noir. Una storia di cronaca. Il personaggio principale, Giovanni Tolusso, potrebbe essere chiunque (un vicino di casa, un amico, un conoscente). E’ una storia qualsiasi la sua, una delle tante che si sentono in televisione e si leggono sui giornali. Tolusso è un piccolo imprenditore al quale un giorno viene recapitata una cartella esattoriale di Equitalia.
L’ispettore Michele Ferraro si trova a Roma in ferie, con la figlia quattordicenne Giulia. Un giorno si recano ai Lidi di Ostia e mentre fanno il bagno, si scontrano con una barca che sembra essere vuota e sta andando alla deriva, ma quando salgono sulla barca, si presenta davanti ai loro occhi un altro scenario. Si trovano davanti dei vestiti ben piegati, un biglietto di perdono per una morte volontaria. Inizia così questo romanzo, ambientato tra Roma e Milano, con una indagine per suicidio, scavando nella vita di Giovanni Tolusso per capire come è arrivato a compiere questo gesto.
L’autore Gianni Biondillo ha il potere, con le sue parole, di dare voce ai più deboli. Anche in questo romanzo, con la sua competenza, la sua professionalità, ci descrive fin dove può spingersi un uomo disperato, che si trova schiacciato da una crisi economica, che si trova, da solo a dover affrontare un pagamento da capogiro. Un uomo che non ha più niente da perdere e che si sente tradito e abbandonato.
I capitoli del libro si alternano tra i due personaggi principali, scopriremo così la vita passata e presente dell’integerrimo Geom. G.Tolussi, e lo svolgimento delle indagini, da parte del pigro, accidioso Ispettore Ferraro.
Lo stile di scrittura di Gianni Biondillo è semplice, lineare, preciso, sa dove vuole arrivare, sa come arrivare al cuore, sa come trasmettere le emozioni, le paure, le angosce fino a raggiungere l’Inferno.
Riesce a trasmettere tutto questo grazie anche ai personaggi, (personaggi ben caratterizzati in tutte le loro sfaccettature) e all’ironia che ci mette.
Un tema “scottante” che con grande maestria l’autore è riuscito a trasformare in un noir intrigante e coinvolgente…con un finale spiazzante!
Indicazioni utili
LA FURIA
“Tutto per colpa mia, quindi. Io, personaggio scomodo, io poliziotto nell’anima, io segugio che non lascia scampo. Io, vittima e carnefice. Io assassino.”
“I0 VI VEDO” di Simonetta Santamaria, editore TRE60. Ci troviamo davanti ad un thriller mozzafiato, sadico ed agghiacciante. Fin dalle prime pagine veniamo risucchiati da un vortice, e con cattiveria ci sbatte dentro alla storia. Ci troviamo immersi in una lettura cruda e graffiante. La vicenda ha inizio con la brutale morte di Lucia, figlia di un poliziotto, a Napoli nel novembre 2011. Da questo evento si passa a febbraio 2012 , il capo del reparto investigativo di Napoli Maurizio Campobasso deve affrontare, con la sua squadra, un blitz in una cascina abbandonata, il quale si trasformerà in un agguato sanguinoso e mortale. Due situazioni che apparentemente non sembrano collegate, ma allora perché sono così importanti? Che cosa li accomuna?
Durante questo agguato Maurizio Campobasso viene ferito gravemente, sarà costretto a dimettersi dal suo incarico. Abbiamo due indagini (quella del 2011 e quella del 2012) finite nel nulla, rimaste in sospeso. Abbiamo delle dimissioni forzate. Abbiamo un poliziotto, Maurizio Campobasso, tormentato da questi due episodi irrisolti, in più deve affrontare un problema fisico nato dopo il ferimento. Ma non finisce qui… aggiungiamo altra adrenalina ed azione con un serial killer sadico, un giustiziere della notte…dove non arriva la giustizia, agisce lui!
Una Napoli spaccata in due, quella del giorno dove la vita scorre normalmente, e quella della notte… fatta di spacciatori, di informatori, di prostitute, di inganni e di morti ammazzati.
Maurizio Campobasso è un personaggio completo e complesso. Un matrimonio alla deriva. Un intuito speciale per le indagini. Un capo amato e stimato dalla squadra. Tormentato, assetato di giustizia. Un personaggio intenso, profondo, protettivo, ma con un lato oscuro scatenato dal dolore “la Furia” che gli ruggisce dentro.
Caterina Todisco ex collega di Campobasso, una degna collega, una che non molla mai. Anche lei dotata di un intuito particolare. E poi ci sono Emme e Silver due personaggi pelosi…due gatti, che nel loro piccolo, hanno un posticino nella storia.
Un libro straordinario dal ritmo sempre alto, malgrado ci sono tanti colpi di scena, tante situazioni, non trovi un cedimento. Una scrittura fluida, a volte cruda a volte di cuore, di sentimento. Notevole come l’autrice Simonetta Santamaria è riuscita, con le parole, a trasmettere tante emozioni, te le senti scorrere dentro…amore, collera, furia, dolore e vendetta.
Non posso che consigliare la lettura di questo thriller napoletano di Simonetta Santamaria.
Indicazioni utili
LUPO BIANCO
“Qualcuno ha scoperchiato lo strato di muschio, sotto i ranuncoli gialli giacevano cespi di vermi intrecciati. Dietro le lucide apparenze, oscure trame. Chi ha ucciso le quattro ragazze?”
“Il suicidio perfetto” di Franco Matteucci, edizione Newton Compton. E’ la prima opera che leggo di questo autore a me sconosciuto, devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita.
Un bel romanzo giallo, particolare come lo stile di scrittura. Ma procediamo per gradi…ci troviamo catapultati in Valdiluce, una località sciistica montana (una delle più famose dell’arco appenninico toscano), nel pieno della stagione invernale, ricca di turisti in “settimana bianca”. Quattro donne hanno vinto un soggiorno premio al residence Il Bucaneve, quattro amiche in cerca di svago, sci e divertimento. Sono arrivate all’ultimo giorno, quello degli addii, dei saluti…ma cosa succede in quella ultima notte? Una telefonata inaspettata all’ispettore Marzio Santoni sconvolgerà gli abitanti di Valdiluce, quattro donne, quattro amiche, quattro cadaveri e nessun indizio, Valdiluce si trasformerà in Valbuia.
Ad indagare su questo mistero è l’ispettore Marzio Santoni, alias Lupo Bianco (per un episodio accaduto da bambino), un uomo di passione, crede nell’umanità e nella natura. Un personaggio diffidente e misterioso (rinunciò ad una brillante carriera in città, per ritornare in mezzo alla natura), sciatore esperto, ama passare il suo tempo nei boschi, gira in montagna con la Vespa. Un uomo forte, atletico dotato di un fiuto particolarmente sensibile. Le montagne per lui non hanno segreti. Le sue indagini si svolgono, principalmente, basandosi su odori, tracce e orme, lo si può classificare un indiano metropolitano.
Il deuteragonista è la località Valdiluce e i suoi abitanti… sembra apparentemente un paese perfetto, dove si conoscono tutti, dove il trascorrere delle giornate è semplice, dove si svolge una vita concentrata sul turismo. Ma cosa si cela sotto questa tranquillità apparente? Che misteri si nascondono? Che segreti inconfessabili non si sanno? Quanti “scheletri nell’armadio” troverà Lupo Bianco nelle sue indagini?...Niente è come sembra!
Un romanzo corale tutti i personaggi fanno parte di questa trama, vengono spulciati, passati al setaccio, messi sotto lente nell’indagine.
Uno stile di scrittura particolare, una scrittura fortemente visiva nei paesaggi, una scrittura fatta di profumi, di odori, di sensazioni che ti crea la montagna, il bosco, il cibo.
Non pensate di leggere un giallo ricco di colpi di scena, non pensate di leggere un libro che ti trasmette adrenalina, non ci sono inseguimenti o sparatorie.
E’ un romanzo che ti prende piano piano, ti coinvolge con i misteri, con gli intrighi e non ti molla fino alla fine. Un giallo assolutamente da leggere per sentire i profumi della natura!
Indicazioni utili
IL CANE
“Io non cerco una soluzione. Io voglio vendetta.”
“Il sogno di volare” di Carlo Lucarelli, editore Einaudi. Sono passati 16 anni dal libro “Almost blue”, era la prima indagine dell’ispettore Grazia Negro. Personaggio che incontriamo in altri tre libri (assistente nel Lupo Mannaro, Un giorno dopo l’altro e Acqua in bocca con il commissario Montalbano di Andrea Camilleri). L’ispettore Grazia Negro è tornata con i suoi jeans, la fondina sotto la camicetta, il “ticchio” di mordersi l’interno della guancia. Con la sua determinazione ed il suo intuito, nel trovare il colpevole, trasgredendo anche alle regole. La paura di farsi coinvolgere troppo dalle indagini, è pronta a dare la caccia ad un nuovo spietato Serial Killer, soprannominato “il Cane” per la rabbia che usa nell’uccidere le sue prede, nel noir “Il sogno di volare”. Come in tutti i romanzi noir di Lucarelli, anche in questo caso abbiamo una colonna sonora che accompagna le pagine, la storia di questa opera…la canzone “Il sogno di volare” di Andrea Buffa. Ma perché è così importante questa canzone? Cosa nasconde il testo?
Ambientato in una Bologna arrabbiata, sporca, abbandonata. Una città a cui nessuno vuole più bene (come cita nel libro). Una città corrotta, di extracomunitari e morte bianca, affitti di appartamento in nero, di criminalità organizzata…e di RABBIA!
Il romanzo è suddiviso in quattro parti. Lo stile narrativo è il classico di Lucarelli, una narrazione vista da più angolazioni, tra queste anche quella del serial killer, dialoghi e pagine piene di rabbia che rendono ancora più avvincente il romanzo. Scritto in modo eccellente, scorrevole, ricco di colpi di scena con un ritmo incalzante. Un romanzo corale ci sono tanti personaggi nuovi e meno nuovi tutti ben caratterizzati. Una curiosità simpatica, tra i personaggi, è la presenza di Massimo Picozzi, criminologo, che in questo libro rappresenta se stesso.
Un libro che non ti da tregua, un libro che parla di temi sociali forti, un libro che è una denuncia a questa indifferenza da parte della gente che conta. Tutta questa “rabbia” urlata sembra quasi una richiesta di aiuto! Un altro libro bellissimo ed imperdibile di Carlo Lucarelli.
Indicazioni utili
RABBIA!!
“Piano, bambina mia, questo è il nostro mondo. Ti insegnerò la rabbia che serve per sopravvivere, perché la vita è bastarda, è fatta di lotte e di cicatrici. Ma a te i piedi in testa non li metteranno, perché tu sei la mia piccola e io non ti darò mai via. Tu sei la mia carne, il mio frutto, la vita che sono stata in grado di dare così come, se voglio, posso dare la morte.”
“Innocenti” di Cristina Fallaras, editore Feltrinelli. E’ la prima opera che leggo di questa autrice spagnola, considerato come “miglior noir spagnolo 2012”.
La rabbia è il collante di questo noir, molto presente nella storia, nei dialoghi, nei personaggi, un’emozione che la percepisci per 222 pagine.
Tutto ha inizio con la scomparsa di due sorelle di 3 e 4 anni. Una viene barbaramente assassinata, l’altra sembra sparita nel nulla. La detective Victoria Gonzales sarà ingaggiata e pagata, con un assegno consistente anonimo, ad indagare sul caso della bambina scomparsa. Una lotta contro il tempo, scopo principale ritrovare la bambina viva.
Un romanzo corale, i personaggi sono tanti e “strani”, non ben caratterizzati, ma sono tutti importanti per la conclusione delle indagini.
Victoria Gonzales è un personaggio discutibile, un’investigatrice assolutamente “sui generis”, ex giornalista, ex tossicodipendente, è un’alcolizzata incinta (il padre è sconosciuto), e come “antistress” contro la rabbia, uccide gli animali. Victoria verrà supportata nelle indagine da Jesus, un ex tossico, ex galeotto, ex alcolista, insieme affronteranno un lungo viaggio verso l’inferno.
Ci inoltreremo in una eccellente descrizione visiva di una Barcellona oscura, quella della droga, della pedofilia, della violenza , delle prostitute, dei barboni, del degrado, quella che mai nessun turista vedrà. E di una Barcellona “bene”, quella del lusso, di madri che non sono madri, di droga e di alcol.
Lo stile di scrittura di Cristina Fallaras è “strano e confuso”, “cruda e rabbiosa”, temi scottanti ma non ben approfonditi, capitoli brevi, dialoghi che all’apparenza sembrano senza senso ,
punti dove più volte son dovuta tornare indietro a rileggere per capire se erano pensieri o vaneggiamenti, flashback di eventi del passato. Poi ci sono questi capitoli di “istruzione per ammazzare” un cane, un criceto, un gatto, un pesce che non c’entrano nulla con la trama del romanzo.
Non ho ancora capito se mi è piaciuto o no questo noir, è troppo particolare in tutto: nei dialoghi, nei personaggi, nelle azioni, nelle situazioni, nei temi trattati che ti fanno riflettere e pensare. Però vi posso dire che è curioso anche se non ci sono particolari colpi di scena, anche se devi tornare indietro a rileggere dei passaggi, sei invogliato ad andare avanti, a scoprire come finisce ed a capire il perché di tutta questa RABBIA!
Buona lettura!
Indicazioni utili
I QUATTRO DELL'APOCALISSE
“Sentite, abbiamo iniziato questa cosa sicuri che non ci avrebbero mai beccato. Roma a ferro e fuoco, ricordate? Era questo che volevamo. Essere i nuovi barbari, invadere questa città dall’interno. I soldi , le fighe. Prendere per il culo gli sbirri, fargli capire che eravamo noi a comandare.”
“FERRO E FUOCO” di Romano De Marco, editore Pendragon. E’ la prima opera che leggo di questo autore, e ne sono rimasta piacevolmente affascinata. Si tratta di un pulp/poliziesco italiano, il “primo capitolo” di una saga che ha come protagonista il capitano dei carabinieri Rinaldo Ferro.
Un inizio con il botto! Un nuovo commando criminale, da quattro mesi, spadroneggia per le vie di Roma. I suoi componenti verranno soprannominati dalla stampa “I Quattro dell’Apocalisse”, criminali senza scrupoli che uccidono a sangue freddo, rapinano, stuprano. Sarà una rapina ad un supermercato, con due morti ammazzati stile “esecuzione”, a far prendere una decisione discutibile al procuratore Berardi: chiamare al comando delle indagini il capitano Rinaldo Ferro con la sua squadra. Inizia così una lotta contro il tempo. Più le indagini prendono vigore, più il caso si infittisce di personaggi. Sarà un escalation di violenza e sangue, di corruzione e ricatti, di droga e rapine, di appostamenti e inseguimenti. Un susseguirsi continuo di colpi di scena, il tutto raccontato con un ritmo incalzante e adrenalinico, che cattura e non da tregua, fino alla conclusione finale. Ma il capitano Ferro, oltre all'indagine poliziesca, dovrà occuparsi anche di un caso personale, che ridarà credibilità alla sua persona e al grado di comandante.
I personaggi sono ben scolpiti: il capitano Rinaldo Ferro, soprannominato “Superman” per i suoi modi deplorevoli nello svolgere le indagini, è un uomo duro, il classico poliziotto tutto d’un pezzo. Grande esperto di arti marziali, si fida solo della sua squadra, dove spiccano i personaggi di Cianfrocca e Moroni.
Ferro verrà affiancato dal commissario Laura Damiani, inizialmente contrariata da questa decisione. Col tempo, indagando fianco a fianco a Ferro, comincerà a conoscerlo, e a ricredersi sul suo modo di investigare e di agire sul campo, riuscendo ad integrarsi completamente con la sua squadra.
De Marco ha adottato uno stile semplice, scorrevole, chiaro, crudo in alcuni passaggi senza mai esagerare in dettagli.
L' ambientazione è arricchita da una descrizione visiva dei luoghi. I capitoli sono brevi, invogliano a proseguire la lettura e sono alternati a capitoli focalizzati sui vari personaggi del romanzo.
Cosa posso aggiungere ancora … non lasciatevelo scappare, da leggere assolutamente!
Indicazioni utili
LA REGINA DELLA MORTE
“…La forza della furia. Maniere forti. Occhio per occhio. Dente per dente. Le uniche parole che conosco… io sarò Furia e Tormento…”
“La Ballata di Mila” di Matteo Strukul, edizioni e/o, collezione Sabot/age. E' la prima opera di questo autore, un pulp-noir adrenalinico che per apprezzarlo fino in fondo vi deve piacere il genere. Fin dalla prima pagina, ciò che balza subito agli occhi è lo stile della scrittura: scorrevole, veloce, aggressiva, fortemente visiva e cinematografica, in alcuni punti fumettistica. E' questo stile che rende molto particolare il romanzo.
Ambientato in Veneto, per l’esattezza nel Nordest, narra di due gang criminali che vi spadroneggiano, quella veneta di Rossano Pagnan e quella cinese “I Pugnali Parlanti” di Guo Xiaoping, membro della potente Triade 14K. Ci troviamo immersi in un panorama criminale spietato, fatto di spaccio di tutti i tipi di droga (eroina, cocaina, droghe sintetiche), di traffico di schiavi immigrati, di bustarelle, di corruzione. Di omicidi efferati, sangue, sbudellamenti, stupri e torture. Una guerra tra gang violenta, crudele, una lotta al potere senza limiti… tutto è permesso!
La descrizione dei personaggi delle due gang è quasi superficiale, quanto basta per farti un’idea su di loro. I cinesi, ricchi di “aplomb” e freddezza, contrastano coi veneti, che al confronto, appaiono come dei “fumetti” quasi ridicoli e superficiali.
Mila Zago, l’eroina della storia, emerge su tutti. Sarà lei, con astuzia e doppio gioco, a mescolare le carte in questa guerra, e grazie a un capitolo del libro, “Dal diario di Mila Zago” , scopriremo la motivazione di tutto ciò.
La descrizione particolareggiata di Mila riconduce a Uma Thurman in Kill Bill di Quentin Tarantino, una vendicatrice, una killer a sangue freddo, che sa usare tutte le armi con perfetta padronanza e che eccelle nelle arti marziali. Mila, la Regina della Morte, un metro e settantacinque di muscoli pronti all’azione. Mila Zago aka Red Dread ma questa è un’altra storia…
(… Era sexy e rapida, con quei dread rossi che frustavano l’aria. Non uccideva i criminali, li tritava… Si muoveva come un gatto selvatico e falciava braccia e gambe con la sua katana in una danza mortale che faceva venire i brividi. Che grazia! Che perfezione nei movimenti!...)
Indicazioni utili
IL SEGRETO DELL'ANGELO.....
“Tu sei l’immagine che conservavo in me...”
IL PECCATO DELL’ANGELO di Charlotte Link, edizione Corbaccio. Ho già letto altri libri di questa autrice tedesca contemporanea, e devo dire che non mi delude mai: soprattutto i suoi thriller psicologici sono sempre ben costruiti e molto intriganti. Una particolarità che accomuna tutti i libri di Charlotte Link e che apprezzo tantissimo è quella che non vi troviamo mai un solo personaggio principale, ma sono tanti e tutti danno vita alla storia. Entrano in punta di piedi e piano piano prendono corpo, forma, spessore e carattere.
Ci si trova immersi in una storia complicata, misteriosa, con un segreto pesante da nascondere, e in alcuni tratti inquietante.
Che legame unisce Janet Beerbaum ed Andrew Davies, ispettore di polizia? Che segreto unisce Janet e Phillip da dover scappare e cambiare città? Che legame forte c’è tra Max e Mario che non possono stare separati?
La scrittura è coinvolgente, trascinante, fluida. I capitoli sono brevi ed evidenziati con lo scorrere del tempo (giorno della settimana, mese, anno).
Notevole il ritmo incalzante del libro, che non molla il lettore fino al colpo di scena finale. Bravissima l’autrice nell’essere riuscita a trasmettere, con le parole, i vari stati d’animo delle persone, come l’inquietudine, la paura e l’ansia.
Buona lettura!
Indicazioni utili
DUE PUNTI DI VISTA.....
Un romanzo intenso, raccontato da due punti di vista diametralmente opposti. Frange di tifosi violenti che raccolgono estremisti di destra e sinistra, reduci del G8 e ragazzi solamente annoiati ed eccitati da possibili scontri, affrontano ogni domenica le forze dell'ordine composte da ragazzi come loro colpevoli solo di indossare una divisa. Un racconto anche commovente che sviscera abilmente una realtà ai più sconosciuta. Sono tanti i personaggi che compongono questo libro: dagli "ultras" genoani, bellissime le loro storie e le loro descrizioni, ai rappresentanti della Polizia anche loro abilmente raffigurati dall'autore, che d'altronde ne fa parte. Chi ha vissuto anche solo marginalmente in gioventù la realtà della curva, si ritroverà immediatamente rapito all'interno della storia ma anche chi non conosce questa realtà troverà tantissimi motivi di riflessione. Finalmente un libro senza veli, vero, in alcune parti anche cruento ma molto realistico. Le storie nella storia sono veri e propri capolavori che Gazzaniga ha saputo inserire abilmente e che consentono di calarsi nella vita di ogni personaggio. I tifosi appartenenti ad ogni estrazione sociale che nella bolgia si trasformano in pericolosi elementi e i poliziotti, spesso abbandonati a se stessi, privi di mezzi, che cercano, a volte anche in maniera eccessiva, di arginare il fenomeno. Ecco sono le situazioni estreme che ritroviamo nel romanzo a portarci nella vita di un reparto della Celere e a domandarsi: cosa farei io ? Quando la paura, l'adrenalina, i lacrimogeni, le bombe carta, le urla sovrastano il tuo raziocinio, come reagirei? E dall'altra parte, quella dei tifosi, riusciremo a capire, forse, "perchè" persone che conducono una vita normalissima, con famiglia, figli e un lavoro, si trasformano in pericolosi elementi, coperti e uniti dalla forza del gruppo. Ma anche qui scopriremo, grazie a Riccardo, molti di questi motivi; si perchè in questo libro, cosa assolutamente meritoria, non si condanna nessuno, a parte la violenza che può arrivare da tutte e due le parti! Molto poche le figure femminili e abbastanza marginali, anche se ben caratterizzate, ma d'altre parte, quello descritto, è un mondo prettamente maschile e forse anche maschilista! Una scrittura lineare fa scorrere il romanzo molto velocemente malgrado le sue oltre 500 pagine, che però non pesano assolutamente, anzi! In conclusione grande libro, da leggere anche forse per sgombrare il campo da molti pregiudizi! Complimenti a Paolo Vinciguerra che mi ha consigliato questo libro!
Indicazioni utili
BENTORNATO ISPETTORE CRESPO....
Era il 6 giugno 2012 quando conobbi l’autore Gianluca Veltri ad una presentazione della sua prima opera “L’Odore dell’asfalto”(uscito nel 2011). Mi sembra ieri e invece dopo quasi un anno mi ritrovo con la sua nuova opera tra le mani, “La Dimora del Santo”, la seconda indagine dell’Ispettore Crespo, Happy Hour edizione.
Fin dalla prima pagina sono stata rapita da questo noir meneghino, un romanzo duro, tagliente, che lascia senza fiato, fino alla fine.
Incontriamo nuovamente la squadra al completo: Orlando, Aloi e Costantino, cambiati,cresciuti, maturati, sono sempre più affiatati nel bene e nel male, sempre pronti a combattere la malavita milanese. Anche l’Ispettore Crespo, personaggio principale, con il suo “bolide”, amante dell’alta velocità, è cresciuto, si mette in discussione su alcuni suoi atteggiamenti nello svolgimento delle indagini, ponendosi delle domande. Per esempio si interroga sulla relazione con la sua amata Aurora, un conflitto che cresce in questo romanzo a causa del suo passato da “girl”. Scoprirà un forte legame con il fratello Fulvio, giocatore compulsivo, sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato.
L’autore utilizza uno stile semplice, diretto ed essenziale. Con grande abilità, riesce a trasmettere egregiamente i sentimenti e i tormenti dei personaggi. Il valore dell’amicizia che tiene compatta la squadra e le persone che lo circondano. La rabbia e la paura di superare quella linea sottile che stabilisce il confine tra il bene e il male.
Con la sua scrittura visuale, dipinge in modo sublime la città di Milano, rappresentandola in tutte le sue sfaccettature, nei luoghi, negli odori, nei sapori e nella gente comune, usando cuore e sensibilità.
Indicazioni utili
DISCESA VERSO L'INFERNO
“Non c’è fuga dal passato, aveva aggiunto. E nemmeno dalla sofferenza o dal male, ricorda. Con quella metà abbiamo a che fare.”
“ La Paziente n.9” di Alessandro Defilippi, editore Mondadori. E’ la prima opera che leggo di questo autore, e anche se in copertina viene definito un thriller, secondo me appartiene di più al genere noir, con dei risvolti thriller. La quarta di copertina riporta: “Quello che avete tra le mani è un romanzo dal ritmo serrato, che mozza il fiato……” . Tutt'altro, il ritmo è lento, pochissimi colpi di scena, nessun inseguimento e sparatoria. L’unico elemento per cui lo si potrebbe considerare un thriller è la presenza di un “Serial Killer”, il quale uccide le sue vittime con precisione e lucidità. Inizialmente sembra che questi omicidi efferati non siano collegati tra loro, ma andando avanti nella lettura si scopre che hanno un legame con dei fatti inquietanti del passato.
La cosa che mi ha colpito di più di questo libro è l’originalità della trama e la “location” nel Manicomio fatiscente di Pratozanino nei dintorni di Genova nel 1942. In quell'anno, arriva una nuova macchina per curare i malati che porta una certa eccitazione tra i medici: la TEC terapia elettroconvulsivante, elettroshock.
E' un romanzo con tanti personaggi non molto caratterizzati, che sono di contorno alla storia e passano via con una certa facilità. Anche i due personaggi principali, il colonnello Anglesio, colui che seguirà le indagini, e lo psichiatra tedesco Muller , che aiuterà il colonnello nelle indagini, non sono molto approfonditi, e serve intuito per comprendere la loro personalità, nascosta tra le righe. Infine c’è la Paziente n.9, che non appare molto nel libro, ma è un tassello importante per le indagini. Indagini che vengono ostacolate in ogni modo da segreti, paura e diffidenza di tutto il personale del manicomio.
In questo romanzo storico, la nota positiva è senz'altro lo stile semplice adottato dall'autore per narrare i fatti, una scrittura visuale per mezzo della quale le vicende sono descritte con realismo e i cambi di scena quasi cinematografici.
Con grande maestria l’autore è riuscito a rendere palpabile la paura, l’angoscia, l’ansia delle persone e l’atmosfera inquietante del posto.
E' un libro intenso, che fa riflettere sul lato oscuro dell’umanità. Le pratiche mediche sconvolgenti sono l'ennesima rappresentazione del male la cui descrizione accompagna i lettori in una lenta discesa verso l’inferno creato dall'uomo.
Indicazioni utili
TIC TAC TIC TAC..........
“La vita li ha separati…..il pericolo li riunirà”
“Sette anni senza di te” dell’autore francese Guillaume Musso, editore Sperling&Kupfer, è un thriller romantico, anche se vi si trovano tutti gli elementi di un thriller classico, la scomparsa di un ragazzo, trafficanti di droga, inseguimenti, morti ammazzati e indizi da scoprire e seguire.
La lettura è molto scorrevole, la trama inizialmente è semplice ma poi andando avanti si infittisce e si complica sempre di più, fino alla conclusione finale. I capitoli sono corti e invogliano a continuare la lettura, alcuni sono dei "Flashback", raccontano avvenimenti che precedono il punto raggiunto dalla storia.
Gli inseguimenti sono rocamboleschi, in stile americano. La caccia agli indizi viene paragonata da l’autore stesso, allo stile “Dan Brown” ma rimane comunque una ricerca curiosa. La storia nasce a New York , si sposta a Parigi fino ad arrivare a Rio de Janeiro. Le varie località sono ben descritte, si immaginano facilmente i luoghi, sembra di “sentire” gli odori e “vedere” le persone.
I personaggi sono ben caratterizzati. Una particolarità di questo autore è che i personaggi sono messi molto bene in evidenza, la storia gira intorno a loro, e sono sempre molto caratteristici. Succede anche in questo romanzo, la cui trama ruota attorno a una coppia divorziata, Sebastian, un liutaio molto tranquillo, ricco, che deve sempre avere tutto sotto controllo, e Nikki, l’ex moglie, un’artista esuberante, bellissima, insicura e per alcuni aspetti sopra le righe. Sebastian vive con la figlia Camille, una ragazza serena e colta, Nikki invece vive con il figlio Jeremy, anche lui sognatore, molto simile alla madre , e che aspira a fare il regista. A causa della scomparsa di Jeremy, Sebastian e Nikki dopo sette anni si ritroveranno insieme alla ricerca del figlio…..una corsa contro il tempo!!!!
La scrittura è semplice e visuale. L’ autore riesce a far vivere i personaggi in tutti i loro stati d’animo e a trasmettere con le parole le loro ansie, la paura, la forza di continuare, l’amore e odio che regna tra i due genitori. Ho trovato interessanti le parti in cui gli eventi sono visti con gli occhi dei due adolescenti coi genitori separati, si capisce cosa provano e come reagiscono ad una separazione. Il libro obbliga il lettore a riflettere e a porsi tante domande.
In definitiva non è il Guillaume Musso di tutti gli altri libri ma rimane sempre una lettura piacevole e non banale.
Indicazioni utili
REGOLE E TRADIZIONI
“C’è chi si gode la vita, c’è chi la soffre, invece noi la combattiamo” Antico detto degli Urca Siberiani
“Educazione Siberiana” di Nicolai Lilin, edizione Einaudi. Prima opera di questo autore di origine siberiana, è nato a Trasnistria nel 1980 da qualche anno vive in Italia. E’ una narrativa ad alta tensione molto cinematografica.
Ma che cos’è “Educazione Siberiana”? Praticamente 343 pagine di violenza, crimini efferati, risse e crudeltà allo stato puro!!!!! Tutto questo viene legalizzato e giustificato grazie a questa particolare educazione tramandata dai più anziani ai più giovani con delle tradizioni fin da bambini.
Non c’è pagina di questo libro senza un atto di violenza. Basta poco un gesto, una parola, uno sguardo per scatenare l’inferno tra varie bande che posso essere Ucraini, Caucasici, Armeni, Georgiani e Cosacchi. Solo in una cosa sono tutti uniti…..combattere la polizia.
E’ la storia vera di Nicolai "Kolima", un giovane ragazzo figlio e nipote di “criminali onesti” verrà educato da suo nonno Kuzja. Fa parte della comunità Urca molto potente e rispettata dagli abitanti di Bender in Trasnistria(comunemente chiamata anche terra di nessuno) proprio per questa loro educazione. Più precisamente si parla del quartiere Fiume Basso e del suo alto tasso di criminalità e di fatti storici, come quando i comunisti avevano deportato gli Urca in Trasnistria (regione più povera della Russia) con altri criminali.
I siberiani sono Cristiani Ortodossi credono molto nella Chiesa e troviamo tutta una spiegazione dei vari significati e valori dei Crocefissi e delle Icone dei Santi.
Tra le tante tradizioni, valori antichi c’è anche quella della protezione dei più deboli, per chi ha un handicap ed hanno un massimo rispetto per le persone anziane. Vivono nella povertà, rubano non per arricchirsi ma aiutare tutta la comunità.
Un’altra tradizione molto importante è quella dei tatuaggi raffiguranti sempre soggetti religiosi, molto complessi, ricchi di significati e di codici segreti. Sono tatuaggi particolari raccontano la storia ed avvenimenti di quella persona, anche questi vengono tramandati da generazioni e strutturati in modo che solo un siberiano puro può capire se sono veri o falsi.
E’ un libro ricco di tradizioni, di cultura e di folklore con descrizioni molto particolareggiate, in alcuni punti anche fin troppo, che ci fanno conoscere questo popolo siberiano e la loro visione riguardo la criminalità.
Scritto in modo semplice, come dicevo sopra in alcuni punti un po’ prolisso. La cosa che ho trovato più spiazzante è quella che fin da bambini era normale possedere dei coltelli, delle armi, parlare di carceri minorili, avere a che fare con criminali spietati stati più anni in carcere ed ascoltare le loro storie come se raccontassero delle favole.
Invece la parte che mi ha rattristato e rabbrividito di più il capitolo del carcere minorile……l’ho trovato terribile!!!!! Comunque consiglio ugualmente la lettura anche se in alcuni punti perde un po’ il ritmo.
“Chi vuole troppo è un pazzo, perché un uomo non può possedere più di quello che il suo cuore riesce ad amare. Tutti vogliono fare affari, vedere le loro famiglie felici e far crescere i propri figli nel bene e nella pace: questo è giusto, solo così si può condividere il mondo che il Nostro Signore ha creato per noi”.
Indicazioni utili
FINZIONE O REALTA'?!
“La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore, editore Sellerio Palermo. Questo è il racconto che ha ispirato Tornatore a girare il film, un racconto chiuso per anni in un cassetto.
E’ una storia interessante con dei personaggi particolari, nelle loro stranezze è riuscito ad amalgamare in modo egregio da rendere questo romanzo curioso nel suo genere con un colpo finale inaspettato.
Virgil Oldam sessantatreenne prestigioso esperto d’arte e tutto ciò che è antiquariato, rinomato battitore d’aste. Vive solo ha la mania dei guanti, li ha di tutti i tipi perché odia sentire la pelle umidiccia della gente. Considerato un uomo dal cuore arido ha un’altra mania, nella villa dove abita ha un caveau con una collezione privata di 279 quadri tutti ritratti di donne di valore inestimabile. Un giorno viene contattato dalla ventottenne Claire Ibbetson sofferente di agorafobia per fare una stima e un catalogo per la vendita della villa dove abita.
Inizia così una frequentazione inizialmente superficiale ed esclusivamente per lavoro. Ma con il passare del tempo diventerà sempre più intima. Grazie anche all’aiuto di un suo amico Robert proprietario di un’officina che aggiusta di tutto e di più anche cose “vecchie”. Non aggiungo altro sulla trama….posso solo dire che niente è come sembra!!!!
Un romanzo scorrevole, ben scritto. Personaggi ben caratterizzati. Una storia che parla di sentimenti, di amore, di amicizia e di tradimenti. Mi sento comunque di consigliare la lettura di questo libro, personalmente l’ho trovata molto piacevole.
Indicazioni utili
L'ombra del bosco scarno
“Senza voltarsi, disse: “Ho ammirato l’altare della sua chiesa, zeppo di candelieri e calici dorati e lucidati, senza nemmeno un granello di polvere. E’ una pessima abitudine nasconderla sotto i tappeti, non trova?.....”
“L’ombra del bosco scarno” opera prima di Massimo Rossi, edito da Scrittura&Scritture. Un thriller con sfumature di noir, singolare ed originale. Un thriller che esce dagli schemi classici e si sottrae al tradizionale cliché di questo genere. Volendo semplificare, potremmo parlare di thriller psicologico, con una tensione narrativa che si mantiene alta fino alla fine.
Il libro è originale tanto per la trama, coerente e veritiera, quanto per il luogo dove si svolgono i fatti, l'immaginaria e bellissima valle di Stille, un posto incantato e isolato dove sembra che il mondo si sia fermato tanti anni fa, un paradiso naturale. La valle è abitata da una comunità millenaria che si rifà ai precetti del suo fondatore e protettore, San Mathias, gente comune che lavora la terra e accudisce il bestiame. Gli abitanti vivono pacificamente insieme, si sposano tra di loro e non amano gente estranea. Le donne accudiscono il “maso” e la famiglia. Tutti aiutano tutti, nel bene e nel male, questa è la regola fondamentale della comunità.
L'arrivo nella valle di stranieri dalle tendenze sessuali particolari e la contemporanea sparizione di un bambino, successivamente ritrovato ma chiuso in un mutismo quasi inaccessibile, gettano scompiglio nella valle, alterando la secolare tranquillità della comunità.
Le indagini saranno ostacolate da vecchi segreti, sepolti e inimmaginabili, da l’omertà e dalla diffidenza degli abitanti. Niente e nessuno dovrà turbare la serenità e la vita della comunità di San Mathias nella valle di Stille, dove tutto e tutti possono essere il contrario di quello che sembrano.
Il romanzo colpisce per l'ambientazione (ottimamente descritti i luoghi e la vita degli abitanti) ma anche i personaggi ti restano dentro. Helena, Greta, Aron e Barnabas sono meravigliosi, e ti entrano dritti nel cuore. Il bambino Aron, e il ragazzino Barnabas, non puoi non innamorarti di loro. Le donne, Helena e Greta, delicate, sensibili, dolci......vere e vive. Helena, ex poliziotta ora psicologa, segue ed aiuta la polizia nelle indagini. E' una donna umana e carismatica. Riuscirà a conquistare gli abitanti anche se è una “esterna”. Greta si è trasferita nella Valle quando si è sposata, ha una famiglia numerosa a cui pensare, e vive insoddisfatta . Barnabas è un ragazzino particolare, speciale, di una sensibilità profonda, darà una mano ad Helena e ad Aron, il bambino scomparso e ritrovato, nella ricostruzione dei fatti.
La scrittura è semplice e visuale, le vicende sono descritte con realismo e cambi di scena quasi cinematografici . Ma la cosa che mi ha colpito di più, e che rende veramente originale questo libro, è trovare insieme due argomenti così scottanti e spinosi e nello stesso tempo attualissimi,la pedofilia e l’omosessualità.
Con grande maestria, l'autore è riuscito a non cadere nella volgarità, grazie ad una sensibilità e delicatezza incredibili.
Un libro intenso, che fa riflettere e mette in discussione i rapporti umani. Un libro che ti lascia un segno, che ti entra nel profondo e ti invita ad andare oltre le apparenze. Un libro che non finisce dopo l'ultima pagina e di cui consiglio vivamente la lettura!
Indicazioni utili
IL TESCHIO
“Prima di colpire, anche i predatori umani distendono la loro ombra sulle vittime. Le individuano, poi le studiano, le seguono. Difficile che colpiscano a caso, scegliendo la prima persona che incontrano.”
L’ombra del falco, opera prima di Pierluigi Porazzi, pubblicata da Marsilio nel 2010 . Un thriller mozzafiato, machiavellico e per alcune situazioni anche cruento. La storia si sviluppa intorno a due indagini: una porterà alla caccia di un crudele Serial Killer, che uccide le sue vittime in modo truce e agghiacciante, l'altra farà luce sulla clinica Salimbeni, implicata in vicende ambigue.
Il lettore viene catapultato dentro il libro fin dalla prima pagina. Il ritrovamento in una discarica del corpo di una ragazza, ammazzata con violenza, darà inizio alla caccia del Serial Killer il quale, come un falco predatore, punta la preda, la studia, la prende e la uccide. I personaggi che danno forma e spessore alla trama sono tanti, anzi direi parecchi. Inizialmente non si riesce a focalizzarli subito nella vicenda ma, come i pezzi di una scacchiera, andando avanti ognuno di loro troverà un suo ruolo rilevante e decisivo nello svolgimento delle indagini.
Il thriller è ben strutturato, il ritmo è incalzante e adrenalinico, dall’inizio alla fine, senza mai un segno di cedimento. L’autore usa una scrittura semplice, pulita e diretta. Una trama macchinosa, ma non per questo pesante, riesce a sconvolgere le situazioni più volte, suscitando nel lettore parecchi dubbi sullo svolgimento delle indagini, fino alla cattura del killer con un colpo di scena finale straordinario!
Consiglio questo libro a tutti coloro che desiderano leggere un thriller che sfiora la perfezione.
Indicazioni utili
IL VASO DI PANDORA
Sono stata chiamata da questo libro. Appena l’ho visto sono stata attratta da lui, dalla copertina, dal titolo. E’ lui che ha scelto me. Non conoscevo questo autore genovese Bruno Morchio è la prima opera che leggo e sono rimasta piacevolmente colpita. Un romanzo molto interessante.
E’ la storia della famiglia D’Aste. Una famiglia prestigiosa da generazioni. Una famiglia in vista nel paese grazie alle attività immobiliari e alle conoscenze politiche. Una famiglia patriarcale, l’impero lo comanda il nonno Edoardo, e come in tutte le famiglie allargate con le varie generazioni che si rispettano hanno i loro segreti. All’apparenza della gente e del nonno una famiglia felice, ma sotto sotto si nasconde un covo di “vipere”. Dissapori, fraintendimenti, malumori, gelosia. Soldi, potere, corruzione. Tutto questo la fa da padrone in questo libro. Sarà Dolores la ragazza del nipote Francesco che metterà in subbuglio le loro vite. Che scoperchierà il Vaso di Pandora. Saranno tutti contro tutti. Usciranno vecchi rancori. Litigi, confessioni mai fatte, ripensamenti…..tutto questo fino all’ultima pagina. Fino al punto finale.
Un romanzo scorrevole, curioso. Un romanzo che ha il potere di tenerti attaccato alle pagine. Una grande sapienza nel descrivere i personaggi e i loro stati d’animo. Uno spaccato di vita reale.
Un libro intrigante e un autore, Bruno Morchio, notevole. Mi sento di consigliare vivamente la lettura.
Indicazioni utili
ATTO SECONDO
L’autore Ivo Tiberio Ginevra dopo “Gli Assassini di Cristo” arriva con la seconda indagine del commissario Falzone “Sicily Crime”. Partiamo con la copertina del libro di un bianco candido con una goccia di sangue che cola ed una zuppiera di porcellana bianca finissima in stile, che ha un suo perché non è messa a caso. Una copertina che fa capire l’ironia dell’autore.
Dove eravamo rimasti? Ah si, con un trasferimento del vicequestore Pietro Bertolazzi a Minasola.
In questa indagine abbiamo l’ingresso di un nuovo vicequestore Elena Concetto un personaggio strano ambiguo viscido che darà del filo da torcere a tutti con la sua perfezione e pignoleria nel fare e dire le cose. Ma nello stesso tempo riuscirà a farsi accettare dalle persone del Commissariato di Scrafani.
Il Commissariato sarà alle prese con uno spietato Serial Killer. Questa è l’indagine principale e trainante del libro. Elena, Falzone e in un secondo tempo Bertolazzi si troveranno ad indagare gomito a gomito in questa sfida, all’apparenza impossibile, con il Serial Killer, molto complicata. Un’indagine basata su sensazioni, congetture, niente prove concrete e niente indizi. Sarà sufficiente la loro capacità investigativa, l’esperienza e la tenacia per catturare il Serial Killer? Tutto è il contrario di tutto!
Altre indagini meno rilevanti ruoteranno intorno alla trama ed altri personaggi, oltre il Medico Legale Di Pasquale, avranno una visibilità più forte. Troviamo un accrescimento nella vita privata dei personaggi. Un approfondimento interiore nelle emozioni, nei sentimenti, nel valore dell’amicizia.
Anche in questa indagine i personaggi dovranno sempre districarsi tra lavoro e vita privata. Dovranno combattere stati di rabbia, d’impotenza e problemi di salute.
Una scrittura semplice, pulita, scorrevole intercalata da frasi o parole in dialetto siciliano (molto comprensibili). Certe volte usa un linguaggio un po’ colorito ma è il personaggio Bertolazzi che richiede questo linguaggio.
Cosa posso aggiungere di più per consigliarvi la lettura di questo giallo?! Ivo Tiberio Ginevra è un autore che stimo tantissimo. Il suo modo di scrivere è pazzesco sa unire il cuore, la malinconia e l’ironia in un modo disarmante anche se parla di temi forti come in questo caso. Ha una sensibilità straordinaria nel descrivere certi stati d’animo particolari come i rapporti familiari, la complicità che lega l’amicizia. Buona lettura!!
Indicazioni utili
A PASSO DI DANZA
Ivo Tiberio Ginevra autore a me sconosciuto fino poco tempo fa, ringrazio gli amici che mi hanno fatto conoscere ed apprezzare questo grande scrittore.
Dico “grande” perché la prima cosa che colpisce nella scrittura di Ivo Tiberio Ginevra è la danza delle parole…ti prende per mano e ti sussurra nell’orecchio “vieni che ti rendo partecipe in una indagine” e ti trascina in questa danza e senza rendertene conto diventi spettatore…..uno spettatore curioso e ficcanaso.
E’ un libro ricco di emozioni intenso, a tratti divertente ed ironico, a tratti malinconico e rabbioso. Una trama complessa ed avvincente, un argomento scomodo scottante dalle tinte forti che con grande maestria ha saputo trattare in maniera impeccabile entrando in punta di piedi e restando in disparte da spettatore rimanendo neutrale e rispettando i due punti di vista.
I personaggi sono fantastici descritti in modo eccelso mentre leggi ti immagini le smorfie, gli sguardi, li vivi dal Commissario Mario Falzone, il Vice Questore Bertolazzi e il Medico Legale Di Pasquale.
Conosci il loro privato difficile da gestire con il lavoro, la loro fragilità, la rabbia, la frustrazione e la bravura nel svolgere le indagini, i dubbi e le perplessità che devono affrontare tutti i giorni.
Consigliato a tutti quei lettori che oltre essere amanti di thriller/noir sono curiosi di scoprire dei libri nuovi.
Indicazioni utili
"UN DI NOSTER"
Prima opera dell’autore Giuliano Pasini. Un thriller storico. Un libro emozionante sotto tanti aspetti. Commovente e malinconico. Un gran bel thriller, ti scivola via in un batter di ciglia.
Il libro inizia con un evento accaduto 14 agosto 1976. Dopo di che si passa al presente Capodanno 1995. Si torna indietro ad un Capodanno 1945. Questi eventi si collegano, si intrecciano tra di loro dando vita e trama al libro. Cosa unisce questi episodi tra di loro? Dei delitti raccapriccianti, violenti!
Da corpo a questa indagine il Commissario Roberto Serra. Si è fatto trasferire da Roma a borgo Case Rosse nell’Appennino tosco-emiliano. Un personaggio complesso misterioso, di poche parole. Cela un segreto, un fatto accaduto da ragazzo. Malgrado da quattro anni vive a Case Rosse è considerato come un “ed fora”. Nell’indagine troverà mille ostacoli dalla gente del posto proprio perché non è “un de noster”. Gli fa da spalla l’Agente Manzini è colui che l’aiuterà ad interagire con la popolazione e lo seguirà in questa ingarbugliata indagine. Collega affidabile e amico vero. Di quelli sempre disponibili nel momento del bisogno tanto da sacrificare anche la famiglia.
Un libro di segreti. Di scheletri nell’armadio che riaffiorano strada facendo. Di ostruzionismo e di omertà. Di vendetta e di ricordi. Il tutto gira intorno ad altri personaggi di rilievo minore ma di un certo peso e valore, di quelli che contano.
Non è un thriller urlato di quelli ricchi di azione con inseguimenti sparatorie. E’ un thriller soft ci sono colpi di scena quanto basta. Ben descritti i personaggi. I luoghi e le situazioni.
Giuliano Pasini ha una scrittura trasparente, semplice e raffinata. Descrive i fatti di storia in modo magnifico. Un’opera che ti entra nell’anima, sotto la pelle. Ti fa emozionare, ti fa arrabbiare, ti commuove. Un libro vero. Buona lettura!
Indicazioni utili
SPIETATO
Avete presente i film di Quentin Tarantino (Le Iene, Pulp Fiction)? La struttura dei suoi film? Tanti personaggi. Spezzoni di scene che scorrono e niente sembra avere un filo logico. Un’assenza di legame tra loro fino alla fine del film dove tutto si incastra perfettamente e dici “Quentin chapeau hai saputo stupirci anche questa volta”!
Adesso immaginate tutto questo trasformando la pellicola in pagine ed inchiostro. Questa è la struttura di questo noir italiano di Piergiorgio Pulixi un libro spietato, a tratti crudo, forte. In alcune situazioni un pugno nello stomaco per l’aggressività, la violenza di alcuni eventi, di alcune azioni. Si alternano pagine di storie dei vari personaggi con momenti di azione. Il che ti porta a far fatica ad entrare nella trama subito, ma man mano che vai avanti diventa tutto molto scorrevole, tutto semplice da non riuscire a staccarti da queste pagine.
Gli ingredienti di questo noir sono quelli classici (amore, potere, odio, corruzione, vendetta, ricatti, soldi, droga, ecc..). Sono classici sì, ma l’autore Pulixi sapientemente è riuscito a renderli comunque interessanti mai banali. Con la sua scrittura decisa, forte ed essenziale. Il livello di attenzione è sempre alto non ci sono momenti morti, noiosi. Ricco di colpi di scena fino alla fine. E’ una lotta continua senza esclusioni di colpi da parte di tutti. La cosa che ho trovato molto interessante e forse innovativa in questo noir e che i personaggi principali Mazzeo e Ivankov sono due personaggi negativi… una lotta di potere ad armi pari tra il male e il male.
I personaggi sono vari tutti ben rappresentati nel carattere, nelle debolezze, nei problemi, nei tormenti. L’autore è stato così preciso così bravo che alla fine non riesci quasi più a vederli come “mostri” per quello che hanno fatto ma li vedi come esseri umani con un cuore…crudele ma un cuore.
Quindi detto tutto questo non mi resta che dire “Piergiorgio chapeau sei riuscito a stupirmi” e consiglio vivamente la lettura di questo noir italiano!
Indicazioni utili
Il MOSTRO
Fermatevi per un momento. Pensate alla vostra vita trascorsa fino ad oggi. Ai vostri affetti, ai vostri cari (marito,figli,genitori…). E adesso immaginate che tutto questo in una sera qualunque, in una sera come tante sparisce. Scopri che è stata tutta una finzione un cumulo di bugie. L’uomo che credevi di aver sposato, l’uomo che era il tuo punto di riferimento non è quell’uomo e tutto questo si trasforma in una “banalità della follia familiare”.
E’ una storia d’amore. E’ la storia di una famiglia come tante. E’ la storia di un uomo Furio Guerri un’impeccabile rappresentate di una grande tipografia. Macina tanti chilometri al giorno. Lavora tanto e guadagna tanto da potersi permettere una villetta monofamiliare. Possiede una Duetto 1300 rossa coda tronca del 1970. Sposato con Elisa la ragazza più bella della scuola e ha una figlia Caterina. Il marito e il padre perfetto. Non fa mancare nulla alla sua famiglia tranne una cosa……l’uomo Furio Guerri. Perché l’amore, la complicità, il dialogo non puoi comprarli con i soldi!!!!! E questo Furio l’ha capito troppo tardi.
Questo è quello che succede in questo bellissimo libro di Giampaolo Simi una tragedia familiare come tante che si leggono attualmente sui giornali. Usa uno stile di scrittura particolare prima persona “IO” per descrivere la vita presente del secondo Furio Guerri “il mostro”. Seconda persona “TU” per descrivere la vita del Furio Guerri “il rappresentante”.
Una scrittura perfetta semplice, mirata arriva dritta al centro della situazione come una freccia. Precisa nelle descrizioni dei suoi personaggi tanto da renderli reali vivi. Eccelsa nel descrivere stati d’animo, sentimenti……come l’egoismo, l’amore e la follia.
Decisamente consiglio la lettura di questo libro scritto con sensibilità delicatezza ed eleganza. Per come è stato trattato un argomento così difficile spinoso come un rapporto familiare.
Un libro che entra sotto la pelle. Che ti lascia senza fiato. Che ti entra nel tuo più profondo “IO” e ti fa riflettere pensare.
Buona lettura.
Indicazioni utili
COOOMUNQUE……
Massimo Rainer autore di libri noir. Di quelli forti, tosti che “spaccano”. Non è uno stile di noir per tutti secondo me. Personalmente il mio approccio al libro è stato di scetticismo perché non è proprio il mio genere….beh sono rimasta piacevolmente colpita e vi giuro non pensavo! E’ stata una bella scoperta….una lettura interessante, avvincente!
Un inizio travolgente di grande impatto e ti rendi subito conto che libro ti trovi davanti a cosa vai incontro. Una scrittura pesante forte diretta. Un linguaggio colorito che ti può sembrare eccessivo inizialmente ma proseguendo ti passa in secondo piano. Anzi non ci fai neanche più caso perché così deve essere non ci sono alternative. Un ritmo incalzante non ti da tregua. Un susseguirsi di colpi di scena fino al “punto” dell’ultima pagina.
Una trama che al primo momento ti può sembrare semplice ma che si infittisce sempre di più man mano che vai avanti. Tanti personaggi che sulle prime non riesci a focalizzare si intrecciano, si scontrano dando tutto un senso diverso alla storia. E poi c’è “Buio” IL grande personaggio. Un personaggio machiavellico, strafottente, cinico….un personaggio sopra le righe.
Consiglio vivamente la lettura di questo noir a tutti coloro che amano libri a tinte forti. Quei libri che ti lasciano un segno dentro e che non riesci a dimenticare facilmente!
Grazie Massimo
Buona lettura!
Indicazioni utili
MATRIOSKA
Come posso descrivere questa opera di Francesca Battistella …..una piccola Matrioska!!
E’ il primo romanzo che leggo su questo argomento reale spinoso e devo dire che sono stata affascinata complimenti a Francesca! Uno spaccato di vita attualissimo molto penoso e pesante che grazie alla sua penna è riuscita renderlo un romanzo tra il giallo e noir molto emozionante.
In modo sublime è riuscita a creare una storia curiosa ed avvincente. Mai noiosa o lenta perchè carica di troppi particolari, nozioni, dati. Una scrittura semplice scorrevole mai dura o forte. Lineare che sa cattura il lettore con la sua dolcezza, i sentimenti, il cuore! La storia è ambienta a Napoli quindi si trovano anche dei passaggi scritti in napoletano leggero si capisce tranquillamente.
Perché ho paragonato questo libro ad una piccola Matrioska?! Perché sono quattro storie una dentro l’altra. Abbiamo la storia di Maricò proprietaria di una pensione a conduzione famigliare “Casa Serena” con pochi ospiti. La storia di Don Cecè e il suo mistero, per lui Maricò è stata come una figlia. E poi la storia di Raoul Zanardi commissario della DIA di Roma trasferito a Napoli per seguire un’indagine partita dal Nord. In fine la storia brutta, quella attuale spinosa fatta di Camorra, corruzione, persone che contano, avvocati, personaggi doppiogiochisti……si intrecciano, si mescolano fra di loro, sarà il filo conduttore di tutte queste pagine.
Consiglio la lettura di questo libro proprio per come è stato trattato questo argomento. Per come si viene rapiti dai personaggi fin dalla prima pagina……per non parlare del finale….!!!!
Indicazioni utili
SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE BRAME.....
Mi ha incuriosito molto la trama di questo romanzo di Irène Némirovsky scrittrice francese di origine Ucraina morta giovane ad Auschwitz nel 1942.
Ho voluto sottolineare l’anno della scomparsa perché questo libro è uscito nel 1936 e malgrado sia scritto con un linguaggio un po’ démodé trovo l’argomento trattato molto attuale.
Di cosa parla questo romanzo…..inizia con un processo di una bellissima donna ormai non più tanto giovane Gladys Eysenach accusata di aver ucciso il suo giovane amante. Ma sarà vero che questo giovane era il suo amante? E perché Gladys si accusa di omicidio? Non vuole risponde alle domande e vuole terminare il più velocemente possibile questo processo accettando qualsiasi pena? Che terribile segreto nasconde?
Ha inizio così la storia della sua vita….. Gladys Eysenach donna bellissima ricca che fa parte del bel mondo parigino. Quel mondo fatto di balli fino all’alba, di feste in lussuose ville, di incontri, di tradimenti, di potere, della gente che conta.
Gladys una donna che vive per la sua bellezza, la sua freschezza, per piacere agli uomini e infatti loro l’adorano, la venerano, sono praticamente ai suoi piedi per un sorriso, uno sguardo, un ballo…….. e l’invidia delle donne perché sul suo viso sembra che il tempo si sia fermato. Ma non sanno che Gladys non è capace di amare nessuno all’infuori di Lei stessa! Lei si nutre e vive dell’amore degli altri ma Lei non da niente!!
La sua vita è praticamente uno specchio. Vive guardandosi allo specchio alla ricerca di cambiamenti causati con il passare del tempo!!! Il terrore di invecchiare. Il terrore di non essere più desiderata. Il terrore di rimanere sola!!!! Farebbe anche il patto col Diavolo pur di rimanere sempre giovane e bella! Ed in un certo senso lo fa ma a pagare le conseguenze sarà la figlia.
Primo romanzo che leggo di questa autrice una scrittura stupenda, raffinata, elegante. Ti racconta questo personaggio, Gladys Eysenach, e questa sua morbosità per la giovinezza, la bellezza in modo profondo cercando di farti vivere le sensazioni, le paure, l’ansia e l’angoscia che la divorano lentamente.
Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo per l’argomento trattato, per lo stile di scrittura di Iréne Némirovsky…… personalmente sono rimasta affascinata!!!!
Buona lettura!!!!
Indicazioni utili
IL NASCONDIGLIO
22 Dicembre 1957 città Davenport, Stato dell’Iowa. Un’imponente tetro edificio si erge alla sommità di un colle “Snakes Hall” stile Secondo Impero isolato. Una tormenta di neve. Un delitto atroce e due ragazze scomparse.
Cinquant’anni dopo in quella stessa casa, chiusa per mezzo secolo, una donna di origine italiana decide di aprire un ristorante ma non sarà così semplice. In un crescendo di colpi di scena i fantasmi del passato riemergeranno con vecchi segreti e sepolte bugie.
“Il nascondiglio” 124 pagine di tensione. Una storia inquietante che sfiora il paranormale. Una lettura veloce scorrevole, che non ti lascia andare, stai incollato alle pagine fino alla fine.
In alcuni punti è quasi surreale……..con un grande colpo di scena finale!!!!!
I libri di Pupi Avati sono storie particolari.
Buona lettura!!!!!
Indicazioni utili
MOSTRAMI L’ERRORE E IO PIANTO TUTTO
Un libro non tanto pubblicizzato. Un autore Serbo-Tedesco che non fa parte dei “nomi noti e famosi”. Una copertina poco appariscente. Una storia particolare curiosa diversa dai soliti thriller.
Sorry-Scusa solo il titolo dice tutto. Quanto è difficile chiedere scusa a qualcuno, ammettere di aver sbagliato, accantonare per un momento il nostro orgoglio per dire “scusa”per qualsiasi motivo un errore, una colpa, una piccola cattiveria che abbiamo fatto ad altre persone. Molto difficile, piuttosto viviamo con i nostri sensi di colpa oppure ci rivolgiamo ad un’agenzia e chiediamo di fare da tramite pensando che facendolo fare ad altri ci sentiamo meno in colpa risolviamo e chiudiamo il problema ma non è così......
Kris, Wolf, Rauke e Tamara quattro giovani berlinesi disoccupati durante una sera qualunque pensano di aprire un’agenzia “Sorry” per offrire questo tipo di servizio non pensando alle conseguenze che tutto questo può scatenare perché non ci si può liberare per conto terzi di una colpa. Un giorno vengono contattati telefonicamente da un cliente per un servizio di “scuse” e si troveranno davanti ad un cadavere e da quel momento la loro vita non sarà più la stessa. Rimarranno intrappolati in un vortice di situazioni che li metterà a dura prova con se stessi, con la loro etica morale, saranno divorati dai propri sensi di colpa, diventeranno complici di qualcosa e di qualcuno senza sapere chi e perché……
E’ un libro che ti coinvolge subito fin dalla prima pagina. I capitoli sono suddivisi per nome dei personaggi o per tempo con dei flashback o”prima” “dopo”. Sono come tanti tasselli di un puzzle che si incastrano fino all’ultima pagina…….
Una scrittura scorrevole, pulita, forte e cruda, agghiacciante in certi punti. Un argomento delicato scottante la Pedofilia trattato con sensibilità, umanità. Un libro che ti fa pensare, riflettere, ti pone tante domande sul bene sul male. Tante situazioni, tanti ribaltamenti di chi è vittima e di chi è carnefice, complice o assassino……tante domande tante situazioni a cui fai fatica a dare delle risposte.
E’ un “Signor Thriller” notevole geniale. A chi non ha avuto ancora modo di leggerlo consiglio assolutamente la lettura!!!!!
Indicazioni utili
DOLCEMENTE MALINCONICO
Ferdinando Pastori e le sue “Piccole storie di nessuno” 12 racconti noir. Dodici storie di gente comune. Ogni storia ha un nome ed ogni nome corrisponde ad un frammento di vita, un sentimento, un’emozione. Ogni storia inizia con una citazione di vari autori…….Alberto Bevilacqua, Victor Hugo, Oriana Fallaci, Paul Gèraldy……e ogni storia ha come colonna sonora una canzone….David Graig, Offspring, Dido, Howard Jones…..e la città che racchiude tutte queste storie è Milano, in tutte le sue sfumature, le sue stagioni, i suoi vizi e i suoi lati oscuri. La sua vita frenetica e la sua “facciata” di allegria, gente, amicizia soldi che ti lascia quella sensazione che “anche in mezzo a tanta gente sei solo”.
Dodici finestre che si spalancano improvvisamente con un colpo di vento durante un temporale…….e in quel momento tu entri nella loro vita, provi quello che provano loro. I personaggi che hanno una vita normale con i loro affetti, i lavori importanti, le loro amicizie e i loro amori……ma niente è come sembra!
Dietro a questa bella apparenza si nascondono uomini che sopravvivono, che si dimenticano di amare, che tradiscono, che uccidono per amore o amicizia, gridano aiuto, si stordiscono con droghe e alcol…….si pongono tante domande a cui non sanno darsi una risposta.
Ferdinando Pastori usa un modo di scrittura particolare in “prima persona”, una punteggiatura particolare ma ha il potere con questa scrittura sintetica diretta di farti entrare nella mente del personaggio ed è come se vivessi le sue emozioni, le sue sensazioni.
Consiglio vivamente la lettura di queste dodici “perle nere”…..sono come delle Perle di Tahiti. Malgrado la tristezza, la malinconia, il male di vivere ed amare sono un’incarnazione di fascino ed eleganza e questo grazie alla straordinaria scrittura di Ferdinando Pastori.
Indicazioni utili
DIABOLICAMENTE DONNA!!!!
Ho avuto il piacere di conoscere Sara Bilotti personalmente a una presentazione del suo libro a Milano. Che dire di questa donna dolce, sensibile, affascinante e diabolicamente donna quando scrive?! Sembrano due persone diverse. Quando scrive si trasforma ed esce tutta la sua vena noir. Con prepotenza inaspettata ti butta in faccia tutto il peggio che l’essere umano ha nel profondo del suo “IO”. Quel “lato oscuro” nascosto dentro di noi e pronto ad esplodere in qualsiasi momento.
Una raccolta di 12 racconti. Un piccolo volume (116 pagine) da leggere tutto d’un fiato. Un libro intenso e forte dalla prima all’ultima pagina, senza mai calare la tensione l’ansia la paura. Ci sono diverse problematiche, differenti orrori e traumi repressi. Sembrano storie vissute e forse è proprio questa la sua bravura: far passare la fantasia per realtà. Farti credere che nessuno è immune da un atto di pazzia, dove quella linea sottile che divide la normalità dalla follia può essere superata da chiunque in qualsiasi momento.
“Nella carne” è un caleidoscopio di emozioni e sentimenti…..odio, rancore, amore malato, tradimento, gelosia, cinismo e malinconia il tutto racchiuso in 12 racconti (il 12° è scritto a quattro mani con Massimo Rainer un’accoppiata vincente!!!!)
Indicazioni utili
TWILIGHT SADOMASO.....
Visto che non mi è costato nulla questo libro e visto che sono “curiosa come una scimmia” mi sono fatta questa full immersion di sesso sfrenato!!!!!
Come potrei definire questo “libro” con una parola sola? TERRIBILE!!!!!!
Praticamente una brutta…..anzi bruttissima copia di Twilight…..almeno lì ci stavano i Vampiri e i Lica…..
Ci sono state persone che mi hanno detto “leggilo è bellissimo e Lui l’uomo perfetto” scusate ma anche NO!!!!! Perfetto perché è un miliardario ma per il resto lasciamo perdere! “Leggilo è romantico non è volgare” ….romantico? Dov’è romantico è di un piattume allucinante, una scrittura molto semplice anche fin troppo….una scrittura che a me personalmente non ha trasmesso nulla, non ha suscitato nessunissima sensazione sentimento emozione….. se non fosse per il contesto e per le descrizioni molto particolareggiate potrebbe essere un libro per adolescenti (ma forse visto quanto sono svegli gli adolescenti di oggi meglio di no!)…… Volete fare un corso accelerato di anatomia umana? Volete fare un corso accelerato sulle tecniche e strumenti sadomaso? Leggete questo libro!!!!
Parliamo dei personaggi..
Anastasia Steele alias vergine zerbinata=Bella
Christian Grey alias il Dominatore tenebroso=Edward
Trama (se si può chiamare trama 548 pagine di nulla!!! Per tutto il libro praticamente…..fatemela passare…”scopano come ricci” in ogni luogo in ogni momento….)
Anastasia 21anni studentessa universitaria la classica ragazza acqua e sapone insignificante goffa, impacciata, imbranata…..e chi più ne ha più ne metta…..causa un’intervista per il giornale dell’università incontra Mr.Grey….imprenditore miliardario, naturalmente giovane 27anni, bellissimo misterioso arrogante prepotente freddo ecc.ecc. con questo piccolo vizio del “sesso sadomaso”…… e fu amore a prima vista!!!!
Il libro continua con un’altalena di noia e ilarità per le situazioni…ripetitivo al massimo, noia per la goffaggine della protagonista….che le tremano le gambe, diventa rossa, le farfalle nello stomaco ecc.ecc…..ah vi ricordate Pasquale del GF che aveva “l’omino nel cervello” (Gialappa’s band)? Ecco lei ha sempre questa “donnina nel cervello” quindi è un continuo cosa dice la “donnina” cosa dice Lei……..uffffff…..NOIA!!!!!! Questa mai fatto nulla sessualmente (è ancora vergine) in una notte si scopre che è una “bombasexy” strepitosa che mette in crisi Lui, il dominatore, quindi continua la noia con lui che fa la parte forte, che vuole comandarla sottometterla, la vuole spaventare con la camera delle torture…..ma che poi alla fine della fiera diventa zerbinato pure lui……mah!! (e la crocerossina ha colpito ancora!!!).
Sinceramente non me la sento di criticare chi ha letto o non ha letto questo libro il perché e il percome è piaciuto o no……ognuno è libero di leggere quello che vuole. Anche io all’inizio ho detto che non avrei mai letto queste “sfumature” ma conoscendomi sapevo già che prima o poi ci cascavo e non mi vergogno affatto!!! E non dico neanche che ho buttato via 3 sere in una lettura banale perché ho soddisfatto la mia curiosità. Come non dico neanche che ho rubato tempo nella lettura di un altro libro di un certo spessore….perchè volevo farlo punto.
Comunque “chapeau” per l’autrice E.L.James che ha saputo catturare l’interesse e la curiosità di tanti lettori e non lettori (intendo quelli che leggono sporadicamente) con un libro banale con una trama infantile e un “chapeau” anche al settore marketing che con grande maestria è riuscito nel suo intento vendere milioni di copie di un libro che parla di niente!!!!
Indicazioni utili
- sì
- no
"LA RABBIA DEI MORTI AMMAZZATI"
Primo libro di una trilogia delle indagini del Commissario Bertè. Personalmente trovo questo autore interessante da tenere in considerazione. Un libro piccolo 125 pagine si legge tranquillamente in 1 giorno. Un thriller leggero piacevole con dei momenti ironici e sentimentali, veloce. Uno stile di scrittura diretta essenziale quasi “parlata” mi viene da dire una scrittura per “i 5 sensi”. E’ ambientato in Liguria località Lungariva e quando descrive il posto ti sembra di sentire il rumore e l’odore del mare, il profumo delle creme solari e il chiacchiericcio della gente, il calore del sole sulla pelle e sui sassi. Per non parlare dei cibi….il profumo e il gusto delle trofie al pesto, la morbidezza della focaccia ligure…….!!
Della trama non dico nulla il libro è piccolo e il rischio di svelare qualcosa di troppo è grande quindi mi limito a parlare dei personaggi. Gente comune con una vita comune quasi banale e noiosa. Non si trova il bello di turno superpalestrato o la bellissima donna perfetta alta bionda magra, ma uomini normali di quelli che ti passano inosservati e donne rotonde con seni prosperosi, burrose affascinanti.
Il Commissario Bertè è un personaggio selvatico particolare porta capelli lunghi fino alle scapole crespi neri leggermente brizzolati legati a coda, umorale e introverso. Da Milano è stato trasferito a Lungariva per un evento del suo passato. Un Commissario lettore che per rilassarsi scrive racconti gialli e surreali, un aiuto in più oltre alle indagini ed intuito per risolvere i casi.
Consiglio questo libro a tutti i lettori che vogliono passare un pomeriggio con una lettura fresca semplice e rilassante!!
ATTENZIONE!!!!!!!!!
Devo fare una segnalazione per tutti i lettori, come dicevo sopra questo personaggio Bertè è un grande lettore verso la fine del libro cita due titoli di libri ancora adesso in circolazione e un film svelando i finali (o parte di essi) quindi se non volete rischiare vi scrivo quali sono….
PER ESCLUSIONE di ANDREA NOVELLI & GIANPAOLO ZARINI
IO UCCIDO di GIORGIO FALETTI
THE PRESTIGE è IL FILM
Buona lettura!!!!
Indicazioni utili
CLAUSTROFOBICO!!!!
Cosa posso dire di questo autore tedesco a me sconosciuto ma straconsigliato dal mio libraio di fiducia? Mai consiglio fu più gradito bellissima scoperta!!!! Due aggettivi per descrivere questa opera inquietante e claustrofobico. Come sempre non parlerò della trama del libro ma posso dirvi che sono 300 pagine di terrore, ansia, di misteri ed indovinelli, di segreti ed omicidi efferati.
Il tutto si svolge in una notte….. la Vigilia di Natale in una lussuosa clinica psichiatrica fuori Berlino mentre imperversa una bufera di neve. Un lungo viaggio dentro la mente dei personaggi. Un gruppo di persone strane… pazienti, infermieri,medici e tra questi si nasconde il “Ladro di Anime”. Chi è il Ladro di Anime? E in questa lunga notte da incubo chi riuscirà a sopravvivere alla follia omicida di questo serial killer? Ma la domanda fondamentale è….perchè ha scelto questo luogo e queste persone….il motivo di tutta questa crudeltà?
Sembra di leggere due libri in uno. Il primo è il presente. Un professore propone un esperimento a un suo gruppo di alunni……
Il secondo è il passato. Praticamente è la trama del libro la cartella clinica di un personaggio che racconta quella terribile notte. Il tutto amalgamato con sapienza rendendo questo psychothriller degno di nota. Una scrittura semplice scorrevole mai prolisso e dettagliato quanto basta sia per i personaggi che per le descrizioni dei luoghi e delle situazioni.
Consiglio vivamente la lettura di questo libro Fitzek sa come tenerti incollato alle pagine! E poi secondo me non c’è niente di più intrigante che entrare dentro nella mente di un assassino….. personalmente adoro questo genere!!!!!!!!
Buona lettura!!!
Indicazioni utili
CHI SBAGLIA PAGA!!!!
"The rose that grew from concrete"
Andrea Napoli uno scrittore che scrive con la pancia!!!! E’ un libricino (143 pagine) quindi eviterò di scrivere la trama rischierei di svelare troppo……sarebbe un peccato!
E’ un libro da gustare piano piano, spietato, violento ma anche ricco di sentimenti. Voglia di cambiare, di amare. Di amicizia e lealtà. Di droga, di morti ammazzati e gioco d’azzardo. L’interprete principale Andrea Nespoli si trova nell’occhio di questo ciclone. Combattuto da tutte queste situazioni non riesce a prendere nessuna posizione, continua la sua vita altalenando tra il bene e il male.
Ma una notte succederà qualcosa che gli farà capire da che parte stare pur sapendo che non sarà così facile uscirne. Sa che ci saranno delle conseguenze perché in questa vita da strada….chi sbaglia paga!!!
La storia è ambientata a Milano. La Milano dei ghetti, della droga, dei killer spietati, dei malavitosi che non perdonano chi sbaglia. Dei poliziotti, Investigatori, dei lati oscuri che può nascondere una grande città come Milano e dei segreti……..si perché niente è come sembra ci sono sempre dei segreti inconfessabili!!!
Consiglio vivamente la lettura di questo libro. Un libro molto intenso un libro che non si legge….si vive!! Grazie Andrea Napoli
Indicazioni utili
IL MONDO DI SIN
Mi sono accostata a SIN di Alessandro Vizzino con grandi aspettative, create soprattutto dalla lettura della 4^ di copertina
“Una conclusione scioccante, su cui riflettere. Un romanzo ritmato, intenso, incalzante.
Seicento pagine di passione e adrenalina allo stato puro.
Un’opera thriller ampia, corale, unica.
Un’opera in cui ciascuno è protagonista e nessuno è comparsa.
Un’opera d’enorme originalità e impatto, che tuttavia non disdegna molteplici punti d’antologia con importanti lavori della letteratura thriller-noir o del cinema (Angeli e Demoni, Io uccido, Cube, Saw, Seven)”
Non è colpa mia se dopo aver letto una 4^ così potente ero sicura di leggere un libro strepitoso! Purtroppo per me non lo è stato e questo fin dall'inizio e direttamente dalla stessa incriminata copertina che recita: “Mezzo secolo avanti , in un mondo diverso.” Forma espressiva che sinceramente non avrei scritto………dico più banalmente che ci troviamo in mondo avveniristico fatto di mezzi di trasporto Shuttle, di computer, di tutta quella tecnologia super avanzata. Di case con arredamenti minimalista super tecnologiche……
10 personaggi fan da padrone in questo thriller……10 persone prelevate dalle loro case a loro insaputa mentre dormivano e sbattute dentro una casa e naturalmente non si conoscono, ma si può già immaginare che queste persone hanno un filo che li lega tra loro…….inizia il Grande Fratello (mi ricorda molto un libro della A. Nothomb situazione e storia diversa ma simile).
Queste 10 persone incominciano a conoscersi, a raccontarsi e scoprono vari legami grazie anche a degli aiuti con messaggi del Team del GF(molto Saw!).
Dopo 250 pagine di noia incredibile arriva il primo omicidio molto truculento con messaggio enigmatico (molto Seven, o.. Io uccido!) e si anima un po’ la trama. Incominciano le domande, incominciano le ipotesi sulla soluzione dei messaggi enigmatici (molto Angeli e Demoni!)…….e mi fermo qua non voglio svelare altro della trama!!!
Prolisso è la prima parola che mi viene in mente. Descrizioni troppo dettagliate dei luoghi, delle spiegazioni scientifiche, del mondo….tutto troppo, ovviamente per i miei gusti!
I 10 personaggi li ho trovati scialbi, con una vita e un passato quasi noioso.
Non sono riuscita ad affezionarmi a nessun personaggio, non mi hanno dato nulla e non mi hanno lasciato nulla. Nessuna scarica di adrenalina anche perché ad un certo punto c'è stata una forte accelerazione per giungere ad un finale che mi ha lasciato basita e non mi è piaciuto!
Sinceramente non ho trovato nulla su cui riflettere e purtroppo non posso dire altro perchè rischierei di svelare troppo…..
Questo naturalmente è il mio parere personale. SIN non è entrato nelle mie corde!
Di sicuro posso dire che l'editore con i suoi proclami di "capolavoro letterario" ha proprio esagerato
Indicazioni utili
LA MORTE HA FAME E TU SEI LA MELA
Ci troviamo davanti ad un libro che è stato tratto dalla sceneggiatura del film. Personalmente il film l’ho trovato fantastico effetti speciali strepitosi!!!
La storia è una rivisitazione in chiave dark della classica favola dei fratelli Grimm quindi non mi dilungherò sulla trama che conosciamo benissimo tutti.
Abbiamo l’Eroina Biancaneve con la fuga rocambolesca dal Castello, la Strega/Matrigna malvagia “La Regina del Male” con la sua magia nera, la fuga nella Foresta Tenebrosa, l’Eroe il Cacciatore che deve strappare il cuore a Biancaneve ed invece aiuterà Biancaneve, il Principe William, e non potevano mancare i Nani…… non abbiamo un classico “vissero felici e contenti” ma un finale alternativo ed ambiguo!!
Non è un libro da 5 punti ma rimane comunque una lettura piacevole leggera si tratta pur sempre di una favola…..una lettura da sotto l’ombrellone senza pretese.
Buona lettura!!!
Indicazioni utili
Cos'è SOLUZIONE FINALE?
Andrea Novelli e Giampaolo Zarini cosa posso dire di questa coppia di autori…..strepitosi…. geniali!!!!!! Una coppia vincente del Thriller Italiano che sembra Americano complimenti!!!
Un thriller particolare……sì particolare perché esce dal solito schema….. quello con un Serial Killer psicopatico, le indagini con una squadra di polizia alla Criminal Minds e la cattura finale del Killer.
Secondo me questo non è un thriller per tutti….è una trama complessa si parte con la morte di un bambino in ospedale archiviata rapidamente come “morte naturale”.
Il pediatra Sean McQuillan non convinto di questa diagnosi inizierà una sua indagine personale aiutato da dei collaboratori amici, che lo porterà a scoprire un altro caso analogo. Da qui inizia una serie di incidenti cause sospette ma all’apparenza normali, inizierà ad indagare anche la polizia a capo del detective Eleanor Everett. Si scopriranno molte piste inquietanti che partono dalla storia nel periodo Nazista.
Faranno ritrovamenti di nuove scoperte su esperimenti scientifici di genetica ad uso terapeutico. In tutto questo ci saranno ancora delle morti ambigue, degli inseguimenti, saranno coinvolti dei killer professionisti, FBI, la SQUAD, ritrovamento di documenti scottanti e di liste di nomi scomodi……..con un finale terribile ma giusto.
Ma cos’è SOLUZIONE FINALE…… Scritto in maniera impeccabile anche le descrizioni dei luoghi, delle persone, dei fatti e delle indagini sono precise rendono perfettamente la scena che un lettore si immagina. Non è ricco di colpi di scena ce ne sono quel tanto che basta per tenere alta la tensione.
Personalmente ho trovato solo un piccolissimo neo….quando parlano dell’argomento “genetica” spiegazioni scientifiche che mi facevano perdere un pochino il filo del discorso ma comunque consiglio vivamente la lettura!!!!!!
Indicazioni utili
UN NOIR MILANESE
Ho avuto il piacere di conoscere questo autore ad una presentazione a Milano. Un noir diverso da quelli che ho letto fino adesso. Scritto in maniera semplice, scorrevole, chiara ed è riuscito, con la sua scrittura, a trasportarti in modo sapiente dentro la storia senza che tu te ne accorga. Una storia di violenza ma anche di sentimenti, di inseguimenti notturni e di amore, di strategie e trappole, una storia coinvolgente, intrigante e passionale fino alla fine…..
.
Milano una città molto presente in queste 212 pagine. L’autore ci dipinge una Milano notturna, avvolta nella nebbia……quella nebbia fitta che si taglia con il coltello che ingoia tutto e che la rende magica, misteriosa. Ci fa entrare nella Milano della “mala” della criminalità, quella dei gangster, delle rapine, dei pestaggi e dei morti ammazzati. La Milano degli eccessi della trasgressione….sesso droga e gioco d’azzardo. Ma anche di una Milano accogliente, umana calda fatta di trattorie, locali e gente comune. La Milano dei quartieri di periferia e delle lotte di potere. Quella Milano che non dorme mai.
A completare questo dipinto ci sono loro…..Crespo e la squadra sempre in prima linea. Uniti nella vita privata e nel lavoro. Sempre pronti ad aiutarsi nel bene e nel male. Personaggi carismatici, diversi tra loro ma che insieme si completano. Non riesci a non affezionarti a loro……a Crespo!!
Consiglio la lettura di questo libro a tutte le persone che vogliono leggere un noir diverso fuori dagli schemi classici.
Amo Milano sono nata e cresciuta a Milano e ringrazio Gianluca per come ha saputo descrivere questa bellissima città…..i luoghi, le persone…..mettendoci sentimento e cuore……..
Grazie Gianluca.
VINCOLO DI SANGUE
C’è una linea sottile che divide l’essere umano dal diventare un potenziale criminale. Questa rottura della linea avviene quando prende il sopravvento la nostra “parte oscura”. Questo è successo in questa “real crime novel”.
E’ il racconto di un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1993 Rosalia Quartararo uccide la figlia Maria Concetta diciottenne e ne occulta il cadavere. Accusata di figlicidio per motivi passionali con il massimo della pena: l’ergastolo.
Un avvocato penalista viene assunto da Rosalia come suo avvocato fiduciario per l’ultima fase del processo quella dell’esecuzione.
Inizia così attraverso i colloqui in carcere il racconto della vita di Rosalia in Sicilia.
Dalla sua infanzia finita troppo presto, agli amori sbagliati, al trasferimento a Milano, come ha dovuto crescere tre figlie da sola, i problemi che puoi trovare in una grande città, il lavoro e il rapporto troppo protettivo nei confronti di Maria Concetta fino all’epilogo finale dell’orrendo omicidio della figlia.
L’avvocato con grande maestria mette in risalto il lato umano della donna e le vere cause di quel gesto folle cercando di riscattare il nome di Rosalia, cercando di togliere l’etichetta del “mostro”, anche un criminale comunque resta ed è un essere umano.
Uno spaccato di come si vive in un carcere, e per l’omicidio che ha commesso Rosalia ne ha dovuti cambiare parecchi finche è arrivata a Rebibbia, e di quando è stata in un “ospedale psichiatrico giudiziario”.
E’ un libro che si legge in poco tempo sono 157 pagine. Scritto bene, molto umano ed è scorrevole. Ti fa riflettere, ti fa pensare. E’ un libro profondo anche se l’argomento è forte.
Indicazioni utili
CHI E' IL COCCODRILLO
E’ il primo romanzo-thriller che leggo di questo autore napoletano e devo dire che per me come primo incontro letterario è stato notevole.
Lo considero un thriller perché come in tutti i thriller ci sono dei morti ammazzati con le indagini della polizia, la figura del serial killer in questo caso chiamato “Il Coccodrillo”. Un killer spietato, paziente che come il coccodrillo studia la sua preda e poi colpisce silenziosamente e si confonde nel’ombra diventa invisibile in attesa della prossima preda. Non sono omicidi efferati sono rapidi indolore un colpo alla nuca secco senza esitazione.
Lo considero un romanzo perché lascia molto spazio ai personaggi l’Ispettore Giuseppe Lojacono con un passato scottante e scomodo tanto da avere un trasferimento dalla Sicilia a Napoli, un divorzio burrascoso, ma con una grande capacità nel fiutare indizi e collegamenti tra le vittime. Darà una mano al sostituto procuratore Laura Piras nell’indagine per la cattura del serial killer dandogli così l’occasione di riscattare il suo nome e il suo grado.
E’ un’indagine basata molto sui particolari, scavando nel passato delle vittime e dei parenti, entrando nella mente del “Coccodrillo” ragionando come lui.
Non è un libro dinamico, veloce, ricco di colpi di scena. E’ un libro scorrevole, curioso, intrigante, mai noioso anzi ti tiene incollato alle pagine, ben scritto ti fa pensare, ti fa riflettere sull’amore, su le persone, su il bene e il male, con un finale sorprendente ma giusto, non poteva che finire così!!!!!!!!
Consiglio la lettura di questo libro a chi vuol conoscere questo nuovo personaggio tenebroso l’Ispettore Giuseppe Lojacono e a chi non ha avuto ancora il piacere di leggere delle opere di questo fantastico scrittore Maurizio de Giovanni.
Indicazioni utili
CHI E' IL SUGGERITORE?
“La morte è una signora molto seducente”
E’ un libro dinamico, veloce non ti lascia il tempo di respirare, di ragionare e soprattutto di annoiarti, anzi ti incita ad andare avanti a divorare con gli occhi le pagine una dopo l’altra aumentando sempre più lo stato d’ansia, la suspance e la curiosità. Si la curiosità di scoprire chi è il Suggeritore misterioso, il segreto che lo ha spinto a fare questo gioco psicologico con l’Ispettore Roche e la sua Squadra facendogli trovare 5 braccia sepolte di bambine e la scomparsa di una sesta bambina. E’ una lotta contro il tempo!!!!!
Un gioco contorto che scava nella mente dei personaggi toccando il fondo della loro anima, il lato oscuro del loro “io” più profondo, le loro paure e le loro fragilità.
In alcuni tratti ha una scrittura forte, fredda e inquietante. Le descrizioni degli ambienti sono essenziali realizzi la scena in un colpo d’occhio, hai tutto lì davanti non serve altro.
I personaggi sono descritti in modo da farli apparire come persone comuni, il classico “vicino di casa”, potrebbe essere una persona qualunque che conosciamo superficialmente e che, come chiunque, ha un suo “scheletro nell’armadio”.
Il Capo della squadra è l’Ispettore Roche 8 anni al servizio del dipartimento di scienze comportamentali della Polizia Federare Crimini Efferati. Un uomo politico e che punta a far carriera. E’ riuscito a rivoluzionare lo stile e i modi del Dipartimento inserendo persone civili nelle indagini.
Il civile Dott.Gavila Goran a causa dei sui scritti e delle sue ricerche è considerato un ottimo criminologo. E’ lui che guida la squadra investigativa con le sue intuizioni.
Il più anziano e alto in grado Stern agente informativo è lui che raccoglie notizie per creare il profilo del killer considerato la “memoria” del gruppo.
L’agente Sarah Rosa esperta informatica con funzioni logistiche è lei che pianifica le operazioni di polizia. Ha sempre scontri con Mila Vasquez.
L’agente esaminatore Boris Klaus esperto in interrogatori considerato un po’ un Don Giovanni.
Mila Vasquez esperta nel ritrovamento di persone scomparse grazie al suo istinto investigativo anche il più banale ed insignificante dettaglio è importante per le indagini.
Un libro ricco di colpi di scena, forse anche troppi, potrei paragonarlo ad un grande “labirinto” pieno di tranelli, strade chiuse, falsi indizi, ritrovamento dei corpi e quando credi finalmente di aver raggiunto l’uscita ti accorgi che nulla è quello che sembra……con un finale sorprendente!!!!!
E’ un Thriller con la “T” maiuscola personalmente consiglio la lettura a chi è amante del genere “Criminal Minds” per le tinte forti di alcuni passaggi.
Indicazioni utili
Attendiamo ottobre 2012
Questo è il primo libro che leggo di questo scrittore giapponese……all’inizio ero un po’ scettica ma poi con l’andare avanti delle pagine mi sono dovuta ricredere, con mio grande stupore, ed ammettere che mi è piaciuto.
E’ un libro strano per me, sono abituata ad altri tipi di letture, ma è riuscito ad attirare la mia attenzione, ad incuriosirmi e spingermi di continuare ad andare avanti malgrado abbia trovato alcuni pezzi prolissi e noiosi, per il resto è una lettura piacevole, scorrevole e liscia. E' un libro completo tocca tutti gli argomenti....la morte, la storia, la religione, la violenza, la famiglia e l'amore.
I personaggi che tessono la trama di questo libro sono due….uno femminile e uno maschile…..
Aomame, con un’infanzia non facile, donna carismatica e affascinante, una killer professionista fredda, uno sguardo glaciale, calcolatrice e perfezionista fin nei minimi dettagli. Una donna da mille sfaccettature, corpo minuto, un fascio di tendini e muscoli pronti a scattare, brava nelle arti marziali. Ma nello stesso tempo sa essere sensuale e affascinante con le sue prede e con il sesso maschile. Innamorata fin da bambina di Tengo.
Tengo un uomo complicato, insegnante di matematica e scrittore, segnato da un’infanzia difficile, nel suo mondo entrerà una ragazzina dislessica Fukaeri che le cambierà la vita, dovrà riscrivere un suo romanzo molto particolare e pericoloso “Crisalide D’Aria”. Un uomo di corporatura massiccia ma con uno sguardo che ti trasmette sicurezza. Innamorato fin da bambino di Aomame.
Ho notato una piccola differenza tra i capitoli di “Aomame” e quelli di “Tengo” sembrano quasi scritti da due persone diverse….I capitoli di Aomame sono molto scorrevoli, anche nelle descrizioni essenziali molto coinvolgenti…..mentre quelli di Tengo risultano un pochino più noiosi, le descrizioni troppo lunghe e dettagliate…naturalmente è un'impressione personale.
I due personaggi vivono in due mondi o meglio anni paralleli….Aomame si trova nel 1Q84 sembra quasi uguale al 1984 ma con qualche differenza di fatti accaduti, con due lune, a primo impatto passano inosservati solo guardando bene i dettagli ti accorgi delle diversità. Invece Tengo vive nel vero 1984.
Aomame e Tengo erano compagni di scuola all'età di 10 anni poi le loro vite hanno preso strade diverse ed ora hanno tutti e due una cosa in comune senza saperlo la Setta Religiosa “Sakigake” e “I Little People”(piccoli esseri che creano una crisalide d'aria) ma con due motivazioni diverse. Lei deve uccidere il “Leader” della Setta e lui deve proteggere la figlia del “Leader”.
Aomame e Tengo si cercheranno? Riusciranno a trovarsi? I Little People? La Sakigake? Buona lettura........
Peccato che per scoprire tanti misteri dobbiamo aspettare il 3 libro in uscita a ottobre 2012......da non perdere assolutamente!!!!!!
Indicazioni utili
IL LUPO DI PARIGI
Come prima opera, nel gergo letterario True Crime, di David King si presenta bene è una storia vera ambientata a Parigi sotto il controllo tedesco, una ricostruzione storica romanzata ben scritta che riesce a coinvolgere, intrigare il lettore fin dalle prime pagine senza essere troppo truculento e morboso nei particolari.
Il periodo storico ben documentato è quello della Seconda Guerra Mondiale in particolare dal 1940/1944 circa con avvenimenti antecedenti e seguenti come il processo del protagonista. Una descrizione di come vivevano i parigini questa invasione tedesca.
Il protagonista Marcel Petiot detto “Il Lupo Mannaro di Parigi” è un personaggio strano, ambiguo, cinico,avido e calcolatore…..che si fa passare come “Il Medico del Popolo”partigiano e benefattore che aiutava la gente a scappare dai nazisti facendoli espatriare in Argentina verso la libertà il tutto con un compenso che poteva essere denaro o cose di valore…..attirandoli nella abitazione in Rue de la Sueur 22….chiamata la “La Fabbrica della Morte”.
Un serial killer freddo, spietato e diabolico…..aveva creato “La Camera della Morte”……il tutto era programmato e calcolato fin nei minimi dettagli in modo e maniera da creare su di lui il ragionevole dubbio della colpevolezza.
C’è un altro personaggio importante nella vicenda il Commissario della polizia Criminale George – Victor Massu sarà lui ha trovare i corpi nella “Fabbrica della morte” e a seguire le indagini di questo complicatissimo intrigato caso fino all’arresto e al processo di M.Petiot.
Il libro è una ricostruzione dei fatti basata su interrogatori di personaggi vari che hanno conosciuto e girato intorno a M.Petiot, di prove trovate nella casa e in altri luoghi di Parigi come la Senna, di autopsie sui corpi……il tutto messo sotto lente fin nei minimi dettagli.
Ho trovato questo libro molto bello mi ha fatto conoscere una parte di storia sotto un altro aspetto quella del thriller…..io personalmente ne consiglio la lettura.
Indicazioni utili
NESSUNO
“Per tutti era nessuno
La sua vita è stata un inferno
ma, forse, ha avuto la sua vendetta”
Premetto che è il secondo libro della Link che leggo e devo dire che questa volta non mi ha delusa anzi l’ho trovato bellissimo, scorrevole, semplice e fluido. Capitoli brevi che ti invogliano a proseguire la lettura.
Non voglio dilungarmi troppo con la trama del libro perché se ne è già parlato in altre recensioni precedenti, mi limiterò a dire come ho trovato questo romanzo personalmente.
E’ un romanzo thriller coinvolgente…si thriller perché ci sono degli omicidi strani in periodi diversi che apparentemente sembrano legati tra di loro ma nulla è come sembra…..infatti la particolarità che si incontra in questo romanzo è che con l’andare avanti del libro i delitti sembrano che quasi passano in secondo piano lasciando spazio sempre di più ai personaggi che si faranno conoscere grazie alle indagini della polizia.
Personaggi che all’inizio farai fatica a dargli una collocazione nella trama ma che piano piano si mescoleranno l’uno con l’altro da farteli sembrare colpevoli ed innocenti allo stesso tempo fino ad un finale strepitoso.
Personaggi misteriosi tutti con un segreto nel loro passato che vogliono nascondere, conosceremo i loro difetti, le loro paure, le loro fragilità, le loro storie e di alcuni scopriremo il loro oscuro passato che riaffiorerà con prepotenza nel presente.
Dando così corpo, anima, vita, sensazioni, emozioni e mistero alla trama di questo bellissimo libro che consiglio a tutti di leggere.
Indicazioni utili
60 risultati - visualizzati 1 - 50 | 1 2 |