Opinione scritta da Fò
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Meow!
Dopo quattordici anni la mia cagnona è passata a miglior vita. Così due tenerissimi micetti hanno avuto il coraggio di passare il cancello ed entrare nel mio giardino, ormai libero e accessibile. Per qualche giorno li abbimo osservati giocare e abbiamo offerto loro qualcosa da mangiare, ma non avevamo intenzione di adottarli. Non avevamo alcuna esperienza di gatti, avendo avuto sempre cani, e la ferita per la perdita era ancora bruciante per iniziare un nuovo capitolo. Ebbene oggi, dopo quasi 5 mesi, i due mici sono beatamente seduti sul mio letto, padroni incontrastati della nostra casa. Ho dunque sempre pensato che i gatti siano una Mente Superiore; e leggendo questo libro ho rafforzato la mia teoria!
Ho scoperto che il titolo originale del libro è stato tradotto in maniera un po' imprecisa, infatti “wagahai wa neko de aru” in giapponese è traducibile all'incirca con “io sono Sua Eccellenza il Gatto”, visto che il verbo essere “dearu” è di gusto letterario e aulico, ma soprattutto “wagahai” è un pronome storicamente usato da personalità come lo shougun o l’Imperatore.
Questo gatto infatti, come egli stesso tiene sempre a sottolineare, non è un gatto come un altro! E' un gatto intelligente, che ben lungi dal passare le giornate a fare le fusa o a dare la caccia ai topi (sia mai), riflette spesso sui massimi sistemi. Più che altro, osserva. Osserva il via vai di gente che passa per lo studio del suo padrone, facendosi infine un'idea piuttosto dettagliata di come va il mondo e soprattutto di come va il Giappone. Ne viene fuori una cornice molto interessante del Giappone del Novecento, che inzia a risentire dei cambiamenti della civiltà moderna. C'è chi non è affatto dispiaciuto per questi nuovi venti occidentali, come il Nero del vetturino; ma il nostro protagonista invece trova in tutto ciò qualcosa di drammatico e folle. Trova che la vita del suo padrone e di tutti questi "grandi studiosi" moderni, sia in fin dei conti inutile e insensata, arrivando a nutrire una considerazione per genere umano alquanto bassa..
Leggendo mi è venuta come l'impressione che la seconda metà del libro fosse stata scritta in un momento diverso, o addirittura da un' altra penna, cosi ho fatto una ricerca e ho scoperto che in un primo momento Soseki aveva deciso di terminare il libro molto prima (sono 400 e passa pagine), ma visto il successo del libro è stato "spinto" a dargli una continuazione. Infatti nell' ultima parte il nostro felino e le sue avventure perdono un po' di spazio, lasciando il posto alle questioni più "umane" del professore e degli altri. Diventa quasi un vero e proprio saggio sui cambiamenti del Giappone e le innovazioni riguardo abbigliamento, insegnamenti e cultura, ecc.. Un po' meno intenso, almeno per me, che ho amato Lui, ma comunque interessante.
Il finale mi è restato nel cuore.
[ TS! ]
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Un ombrello giallo
" Non chiedo perdono. Ma mi piacerebbe che qualcuno capisse. Potrebbe essere la prova che ho vissuto. Che contavo qualcosa. Ero una persona in preda al dolore. E contavo qualcosa. Io, Anna."
Ho voluto condividere con voi questo discorso che la protagonista fa con se stessa, perchè rende benissimo l'idea della disperazione profonda di questa donna; le frasi corte e spezzettate non sono segno di una scrittura approssimativa come in altri libri, ma di una perfetta immedesimazione dell'autrice nel suo personaggio. Forse questo libro va letto con uno sguardo più maturo, e un bagaglio di esperienza maggiore della mia, ma credo di essere riuscita a comprendere. Anna è una donna persa. Lasciata dal marito, tradita, a 50 anni, sprofonda nel più totale sconforto. Neanche la figlia riesce a riportarla alla vita, visto che "le figlie se la prendono sempre con le madri" e lo scontro tra le due è frequente. Io non ho vissuto questo libro come thriller, non basta certo inserire un omicidio per considerarlo tale; più che altro mi sono immersa nella psiche e nel cuore di Anna, e di tutte le Anne del mondo, perchè la vita non finisce per una separazione, ma è la solitudine che non fa andare avanti. L'abitudine. Che in una coppia non è per forza una cosa negativa; essere abituati ad avere una persona accanto, a sentirsi protetti e al sicuro, a poter contare su qualcuno, a non passare da soli nessuna serata, nessuna notte.. Ad Anna manca questo, e manca l'uomo che ha amato per 30 anni, che sono tutta una vita. E dopo tutta una vita non ci si può abituare alla solitudine. Infatti lei non ci riesce, e si distrae con le squallide feste per single organizzate dalla sua ex vicina di casa; dove raramente incontra qualcuno di interessate, e spesso si accontenta, pur di non tornare alla sua casa vuota, di chi si offre di farle compagnia. Cosi incontra George. Passano la serata e la notte inisieme a casa sua. Ma il mattino dopo una vicina trova l'uomo senza vita nel suo letto. La polizia inizia ad indagare ed è come sempre totalmente fuori strada. Intanto Anna non sa nulla di quello che è successo, e la sua vita scorre come sempre. Continua a frequentare le feste e finalmente incontra una persona, Bernie. E' molto triste vedere come la protagonista non riesca a lasciarsi andare, pur avendo cosi tanta voglia di farlo. Non riesce a trovare la forza dentro di lei, e si butta continuamente giù. Sembra svuotata. Bernie è sincero nei suoi confronti, e intenzionato ad aiutarla in questo senso, ma effettivamente le nasconde qualcosa: è un poliziotto e sta indagando sulla morte di George. L'unica cosa che collega Anna sulla scena del crimine è un ombrello giallo, che solo lui ha visto. Prevarrà la sua integrità morale, o l'amore per questa donna bellissima e delusa dalla vita?
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E' UNO SFOGO PIU' CHE ALTRO
Premessa: ovviamente non ho comprato il libro. L'ho preso in mano e l'ho sfogliato. Mentre il mio amico faceva un tuffo in acqua, io sotto l'ombrellone l'ho aperto e ho cercato di dare un giudizio obiettivo, pur essendo prevenuta e vergognandomi di togliere del tempo ad altri autori più autorevoli. Nel tempo che il mio amico ha impiegato per fare il tuffo a mare, avevo già le idee chiare sul fatto che non avrei potuto continuare nella lettura. Quindi si, confesso che non so come finisce, e la mia lettura è stata abbastanza superficiale. D'altra parte non credo sia necessario sprecare troppi neuroni in questa attività, che ho compiuto solo PER VOI (che direte, te lo potevi risparmiare :D)
Dico solo una cosa: sono circondata da gente che NON HA MAI PRESO IN MANO UN LIBRO e ha speso non so quanti euro per comprare la trilogia completa (grazie al cielo sono solo tre!) di questo scempio!! E la cosa ancora più scandalosa è che si permettono di dare a TE (che di libri ne hai letti invece!) consigli non richiesti affatto su questa "interessatissima lettura" (cit. reale!!!!!!)
Tu, che per andare in libreria a comprare il libro che guardi con la bava alla bocca da quando è uscito, aspettando con pazienza che ne venga stampata la versione economica, ci metti mesi; che devi racimolare i soldi facendo la babysitter a bambini rompiscatole, solo per avere una copia tua e non in prestito da una biblioteca.. Ma lasciamo perdere questa polemica sullo spreco dei soldi.
Ora, ho visto libri e film scritti e girati con i piedi, trovarsi incomprensibilmente ai primissimi posti in classifica, ma questo non riesco proprio a mandarlo giu, ogni volta che giro la testa vedo gente immersa nella lettura con un ghigno e l'occhio sbrilluccicoso dalla gioia di riuscire a leggere per la prima volta nella vita una cosa più lunga della rubrica telefonica (anche se di meno spessore..) e avete notato quando si incontrano 2 o più fan del romanzo dell'anno?? Mio dio, iniziano a ridacchiare e a narrare le loro parti preferite, e quando tu non partecipi ti dicono "non puoi capire, non lo hai letto" con aria di superiorità! E se preovi anche a spiegarli il motivo per il quale non lo hai letto, non ti ascoltano e pensano che il reale motivo sia che sei una BIGOTTA!!! Siamo impazziti??? La conclusione è dunque una: in questo mondo se inserisci nei tuoi scritti la parola S E S S O riceverai consensi a gogo.
..Infatti ora ho permesso alla mia recensione di ricevere millemila pollici in su :D
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Temi profondi, sviluppo superficile
" Sai raccontarmi qualcosa di concreto sull' Amore? "
Il tema in cui si è voluto impelagare l' Autore non è da poco. Scrivere romanzi di questo genere è sempre una sfida, complicata. Si rischia di cadere nelle trappole della filosofia spicciola (come dicevano piu giu, le frasi dei cioccolatini..) o nello stile di quei penossissimi libri di auto-aiuto. In questo caso devo dire che la storia si legge abbastanza volecemente e facilmente; consigliata se si ha voglia di passare un po' di tempo con una lettura leggera. Se invece si vuol davvero filosofeggiare sull' Amore, sull' Anima gemella e compagnia bella, allora queste pagine possono essere solo un lontanissimo punto di partenza.. Non approdano da nessuna parte, restano campate in aria, lasciate a metà come frasi iniziate e non finite.
Ai romanticoni che si sono lasciati incantare dalla copertina e dal titolo del romanzo, sconsiglio la lettura, la delusione si percepisce gia dalle prime 3 pagine... Peccato!! :(
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Libertà.
Premessa: non mi ritengo una credente, o meglio una fedele. Ho però voluto leggere comunque “Il sentiero della libertà” perché mi è piaciuta molto l’idea dell’autore: come sarebbe se gesù tornasse tra di noi? Non molti ne sarebbero contenti, lui è un personaggio assolutamente scomodo, fuori dalle righe. Il libero è composto da diversi racconti, alcuni un po’ lenti, altri davvero emozionanti, e come non citare “l’ultima lettera”? Bellissima, carica di un messaggio profondo che da sola vale il libro. In sostanza, questa lettura mi ha stupita. IO mi sono stupita di me stessa. Non credevo di appassionarmene e trovarlo cosi interessante. La recensione comunque mi risulta un po’ difficile, e ci ho messo parecchio per farla.. perché è una lettura che si “sente” molto, dentro. Difficile esprimere un punto di vista a parole! L’autore, che non conoscevo, mi ha colpita positivamente e sto pensando di leggere anche il suo primo libro (se ho capito bene ha scritto un altro libro :D). Alcuni passi sono da appuntarsi: le riflessioni sull’amore soprattutto, e su come va il mondo. Credo sia uno di quei libri che prima o poi rileggerò, molto carino davvero. L’autore per niente arrogante, non si pone su un piedistallo di presunzione, gli si legge tra le righe l’umiltà. E la voglia di comunicare un messaggio profondo. Ci è riuscito! Complimenti.
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Un confine sottile..
Questo libro ha segnato la mia iniziazione al genere dei romanzi di fantascienza. Devo dire che non sono rimasta delusa! La storia è coinvolgente e a tratti divertente, ricca di colpi di scena e suspense che ti tengono col fiato sospeso in attesa del finale.
Il nostro protagonista, Jack, è un ingegnere e un giorno si trova insieme ad altre 6 persone a visitare un acceleratore di particelle, il Bevatrone. Ma un incidente fa si che i 7 perdano i sensi; e qui ha inizio la storia vera e propria. Al loro risveglio il mondo non è più lo stesso. Ci mettono un po' per capirlo, ma è chiaro che si trovano in una realtà parallela inventata da uno di loro. Inizia una disperata serie di tentativi per andar via da questo mondo e quando sembra che non ci siano prorio vie d'uscita, ecco che i nostri amici vengono catapultati in un altro mondo e poi in un altro e così via.. Una sensazione di claustrofobia ci assale mentre Jack e gli altri tentano in ogni modo di tornare nella loro realtà.
L'ho trovata un'idea originale e interessante. Mi sono sforzata di immaginare come sarebbe una realtà inventata DA ME, e se davvero sarebbe vivibile e "giusta". Nonostante le ingiustizie e gli errori del nostro mondo, non credo che qualcuno riuscirebbe a idearne uno mogliore, difficilmente qualcuno sarebbe in grado di pensare oggettivamente e non lasciarsi sopraffare dai suoi personali gusti e pareri, paure e preconcetti..
Insomma, dopo aver letto questo libro ho realizzato che chiunque abbia pensato il nostro mondo, che sia il Caso o una qualche entità superiore o la Natura o quello che volete, ha fatto un ottimo lavoro e si è addossato una grossa responsabilità..!!
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Appassionata
Questo libro è il primo e unico della Allende che ho letto, e nonostante fossi partita un po' prevenuta, mi sono dovuta ricredere. L'autrice parla alla figlia in coma, raccontandole la storia della sua vita, con una delicatezza unica e un amore che traspare da ogni pagina e da ogni parola. Le imprese straordinarie della sua famiglia sembrano quasi uscite da un libro di avventura, e Isabel si mette a nudo per la sua Paula, e per noi, facendoci conoscere una grande donna, seppur piccolina, forte e determinata, appassionata, col suo bagaglio di umani errori, ma sempre ottimista. Il ritratto di ogni membro della "tribù" è fantastico: ognuno di loro ha un ruolo ben determinato e una peculiarità legata al suo carattere e alla sua posizione nella casa. Sono personaggi quasi mitici, ti ci affezioni in un attimo, e versi lacrime sincere durante la lunga malattia della ragazza, che giunge al triste epilogo che conosciamo.. La Allende vuol dare a sua figlia un ultimo saluto, e lo fa nella maniera migliore in cui potesse farlo: scrivendo.
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Fuori dal coro
Mmm pare che questo libro non abbia entusiasmato molto soltanto me.
Ho trovato lo stile dell'autrice "stressante", con le frasi corte corte che mi innervosiscono sempre: cinque parole e stop, quattro parole e stop, addirittura sei e stop. Non la sopporto, l'ho trovata "antipatica". Non so spiegarlo, e comunque è un parere mio personale.
La storia invece è abbastanza interessante.. Tutto nasce da un triangolo amoroso e la protagonista diventa testimone involontaria dell'omicidio dell'altra. Mi ha intrigato il personaggio di Ines; fredda e calcolatrice, di una straordinaria intelligenza pratica e sempre ottimista. Un personaggio non troppo simpatico, non sono riuscita neanche a provare solidarietà per la scoperta del tradimento del marito. Ma con il finale inaspettato ha guadagnato dei punti in più.
Sicuramente il problema è che non sono attratta da questo genere di libri, ma ho voluto provare lo stesso e il risultato è stato una giornata di lettura poco impegnativa (si legge in poco tempo: è molto breve) e quindi non me ne pento più di tanto.
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amicizia?
Come ho già sperimentato con La casa delle sorelle, anche qui la Link ha uno stile davvero coinvolgente e interessante; e riesce a mescolare più generi in un solo libro. Non saprei come classificarlo..
La storia gira intorno ai segreti e agli intrighi di 3 coppie di amici e i loro figli, ritrovatisi tutti nella solita villa inglese per passare le vacanze. In un rapporto di dipendenza e assoggetamento da parte di tutti nei confronti di tutti, un circolo vizioso durante il quale ci si chiede se l'amicizia che lega queste persone da tanti anni, esista effettivamente. Come sempre c'è chi domina e chi subisce, e c'è anche chi non accetta e vuole scappare lontano.
Comunque all'improvviso qualcuno muore e il libro si trasforma in un giallo a tutti gli effetti. Per scovare le vere motivazioni e rispondere a tutti i perchè, è necessario compiere una scrupolosa introspezione di ogni personaggio, capire a fondo l'anima di tutti e avere il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome.
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Che sorpresa la Kinsella!
Mai letto un libro della Kinsella, e se devo essere sincera non pensavo di farlo. Non è il mio genere, non l'avrei mai comprato; ma qualcuno me lo ha regalato per Natale. Non ero troppo soddisfatta del dono, e l'ho messo da parte con aria da circostanza..! Poi, dopo le feste e un po' di libri pesantucci, ho pensato che per riprendersi dallo shock del rientro ci voleva qualcosa di fresco e leggero. Ma giuro, non avrei mai creduto di ridere cosi tanto! Davvero divertente, e pieno di buoni sentimenti. Lara conosce il fantasma della sua prozia, che solo lei riesce a vedere, e che è in disperata ricerca della sua collana di perle. Ah, la prozia è morta alla veneranda età di 105 anni, ma il suo fantasma ne ha al massimo 23. E' quella l'età che Sadie ha sempre sentito di avere dentro! Lei è uno spasso, una ragazza altezzosa e schizzinosa degli anni 20, testarda da morire ma divertente come nessuno! La vita di Lara sarà stravolta dall'arrivo di Sadie, che le causerà non pochi problemi. Ma che la aiuterà anche a ritrovare la sua giusta posizione nel mondo, mettendo a posto tutti i tasselli della sua vita. Non potrete non amarla.
..E la collana sarà un elemento più importante di quello che sembra.. Volete sapere cosa c'è dietro?? Allora leggete questo divertentissimo libro!
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Che donna, Frances Gray
Straconsigliato. E’ uno dei migliori libri che ho letto di recente. I protagonisti secondari sono Barbara e Ralph, una coppia tedesca che per le vacanze di Natale si regala un soggiorno in una tenuta nello Yorkshire. Qui Barbara entra per caso in possesso di un diario, le memorie della ex proprietaria Frances Gray, che è la protagonista principale indiscussa e assoluta di quasi tutto il romanzo. La vita della donna è la più emozionante che abbia mai letto, la narrazione parte nel 1907 e si conclude nel 1943; quindi capite bene che Frances abbia vissuto in prima persona eventi straordinari e importantissimi come la nascita delle Suffragette, la prima guerra mondiale, la seconda.. E come se non bastasse c’è di mezzo una famiglia numerosa e sempre in disordine! Conflitti violenti, amori nascosti, amicizia sofferenza e gioia. Insomma siamo di fronte a una donna che può non essere a tutti simpatica, che può aver fatto degli errori, ma che di sicuro ha VISSUTO. Una donna forte e determinata che non possiamo fare a meno di ammirare. Mi sono persa tra le pagine del suo diario, innamorata completamente di lei e della sua vita emozionante e piena. Ho ripassato un po’ di storia e tante aspetti che non si insegnano a scuola, che molti non conoscono, dei movimenti femminili, della guerra nelle trincee, del dopoguerra, dei soldati e della vita come si svolgeva agli inizi del 1900. Ho sorriso, ho avuto gli occhi velati e lucidi, ho riso da sola come una scema, ho corrugato la fronte e mi sono incazzata. Una marea di emozioni a leggerlo tutto il suo diario.
Poi, nelle ultime pagine, il romanzo cambia direzione, cambia genere! Barbara fa una scoperta sconvolgente, che finirà per mettere in pericolo lei e suo marito. Se non fosse stato scritto sulla quarta di copertina, io non me lo sarei mai aspettato un risvolto così, secondo me il libro era già fantastico com’era! Ma tutto ciò rende l’autrice più versatile e brava.
Davvero scritto benissimo, personaggi PIENI, cosa difficile da trovare ultimamente.
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Diciamo "Giro di vite", "La tredicesima storia" e "La biblioteca dei libri proibiti".
Anche biografie mooolto coinvolgenti.
Nell'ultima parte del romanzo invece, thriller a go go :D

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Perplessa
Insomma. Quando leggo questi libri non mi aspetto mai troppo, giusto una compagnia per passare qualche ora a rilassarmi. Però Gleen mi eri piaciuto. I primi due libri erano graziosi, devo dirlo. L'idea azzeccata e lo stile semplice ma coinvolgente mi avevano regalato ore di interessante e piacevole lettura. E' per questo che quando è uscito Il Marchio Del Diavolo l'ho comprato senza pensarci troppo..
Eppure il titolo non mi attirava affatto, la trama e persino la copertina mi davano l'idea di qualcosa di già visto, già sentito. Vabbè, ho pensato che l'affascinante Glenn non mi avrebbe delusa e alla fine l'ho letto.
La trama è costruita forzando troppo alcuni eventi storici, come a voler inserire per forza un pezzo di puzzle che chiaramente non entra in quello spazio vuoto. La protagonista non mi piace, è piatta e monotona ed è pure una suora (ok non sono razzista verso le suore, ma quali grandi scene di azione possiamo aspettarci da lei?? E se pure ci sono, ciò la rende ancora più finta).
Insomma il vecchio caro Will Piper non è stato sostituito degnamente.
Il Vaticano, il Papa.. tutte cose trite e ritrite negli ultimi anni: EBBASTA!!! L'unica nota positiva è la ri-scoperta di Marlowe, che effettivamente non ha ricevuto molto spazio nei miei studi e che mi ha spinto a riguardare; per il resto un personaggio si chiama Stephenie Meyer e questo ha fatto perdere altri punti a Glenn (anche se non so se sia un caso..boh!?).
In conclusione, se vi va di divertirvi con libri di questo tipo, vi consiglio i primi due e non questo. Non vale la pena, non vale i soldi.
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Niente è ciò che sembra
I miei giudizi sui libri che leggo riguardano soprattutto le sensazioni che provo dopo averlo terminato. In questo caso è successa una cosa strana.. Dopo tutti questi giorni che sono passati, ancora sento il romanzo dentro di me. O meglio, mi sento dentro al romanzo. Mi ritrovo a pensare e Las Vegas e alla Sicilia, ai vari personaggi.. Mi piacerebbe non essermi accorta della presenza di altre pagine e avere ancora da leggere su questa storia! Ho letto tanti libri che mi sono rimasti dentro, ma questo mi ha coinvolta tanto e non so bene perché (forse semplicemente è un momento della mia vita particolare) e mi è sembrato così reale da credere di esserci ancora dentro, che tutto sia successo davvero. E questa emozione non svanisce, tanto che ho cercato di aspettare che passasse per poter recensirlo più obiettivamente e a mente lucida, ma poi ci ho ripensato. In fondo non siamo qui per sentire le impressioni assolutamente PERSONALI e immediate degli altri lettori?
Così vi parlo di questo libro, che non è certamente l’apoteosi della scrittura, non fraintendetemi, essendo ancora il secondo romanzo di questa promettente autrice; ma che mi ha emozionato tantissimo. Mi sono sentita la protagonista della storia. Sono stata malissimo nel ripercorrere la storia d’amore dei protagonisti e poi veder morire Charlie; e sono stata pronta a partire per Miami quando Kate ha visto una foto in cui era raffigurato il suo defunto marito, inspiegabilmente vivo e vegeto. Quando Luke ha cercato di farci lasciar perdere, io e Kate siamo state tenaci e siamo andate fino in fondo.. Fino a rivoltare i sassi e far uscire gli scorpioni (cit.)
Forse perché la storia si svolge in parte anche nel nostro Paese, mi ha fatto sentire a casa, e la narrazione è molto immediata e fluida, soprattutto i dialoghi; come avevo già notato nel suo precedente libro.
Riporto infine una frase che riassume perfettamente questo romanzo, si trova sulla copertina del libro: “Fino all’ultima pagina non saprete a chi credere” (The Bookseller). Quant’è vero!
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Siamo di nuovo qui
Ogni volta che finisci un libro che hai apprezzato, resti con una certa sensazione di nostalgia dentro. Quando ho finito 1Q84 mi sono sentita proprio vuota..Ormai era entrata dentro quel mondo, e adesso mi sembra strano ritrovarmi qui, in quello reale.
"Reale" poi, è una parola che orami ha perso il suo significato e ne ha acquistato uno nuovo e molto più complesso. Chi può dire di sapere cosa è reale e cosa no? Se ci trovassimo all'improvviso in un mondo con due Lune nel cielo, siamo tutti sicuri che ce ne accorgeremmo subito? Quasi certamente guardando in su, daremmo per scontato che la realtà è sempre la stessa, e non coglieremmo la luce della seconda Luna.
Effettivamente spiegare la trama o delineare i personaggi di questo romanzo sarebbe difficilissimo e forse superfluo; perchè non sono solo Tengo e Aomame ad esserci dentro, siamo tutti catapultati nell'anno 1Q84.
E rispondere ai "come" e ai "perchè" è una missione lunga e complessa, che forse neanche alla fine risulterà abbastanza chiara.
L'ho trovato AFFASCINANTE, e misterioso; decisamente un colpo di genio. Complimenti a Murakami!
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Il libro del libraio
Continuo con la tradizione di riportare i tratti più belli di questo libricino molto carino.
"Il libraio credeva nell'aldilà. O meglio, credeva che tutti avrebbero trovato dopo la morte quello in cui avevano creduto in vita. Chi credeva nell'inferno e nel paradiso, avrebbe trovato l'inferno o il paradiso; chi credeva nella reincarnazione avrebbe trovato la reincarnazione; chi credeva in nulla avrebbe trovato il nulla. Per questo lui si ritagliava uno spazio nella giornata per ornare il suo aldilà, e aggiungeva piccoli dettagli ogni giorno."
Non c'è una storia precisa, una trama completa, un inizio e una fine ben delineata in questo romanzo. E' una serie di eventi che si susseguono, alcuni paradossali, altri molto toccanti, e soprattutto la prensentazione del nostro grottesco protagonista: il libraio.
Un libro che parla soprattutto dell'amore, l'amore verso la carta stampata, verso quelle cascate di parole sul foglio bianco, che sono capaci di farci sognare e commuovere e sorridere. Il libraio è così innamorato dei suoi libri da considerarli reali, da trattarli come persone.
Una chicca della storia è la mania del protagonista di strappare una pagina da ogni libro che lo ha particolarmente colpito, e spedirla ai suoi fratelli sparsi per il mondo.
Certo sono inorridita al pensiero dei libri mutilati, ma l'idea di mettere insieme tutte quelle pagine per creare "il libro del libraio" l'ho trovata molto tenera.
Il libro inizia così all'improvviso catapultandoti nella vita del libraio, e finisce anche così, di punto in bianco lasciandoti un sorriso e un po' di malinconia; perchè in fondo, al libraio ti ci sei affezionato un po'.
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Pensare è male. Leggere è male.
"E' vero che in un lontano passato, i pompieri non accendevano il fuoco, ma..lo spegnevano?" "Certo che no, è solo una leggenda metropolitana."
L'inizio è un po' lento forse, ma serve per farci "ambientare" nel nuovo mondo che poco ha a che vedere col nostro (o forse ha a che vedere più di quanto crediamo?) e a farcene capire mano mano le regole.
In questa realtà in cui i libri sono assolutamente proibiti, e il loro possesso è severamente punito, gli "incendiari" (ovvero i nostri pompieri) si occupano di distruggere ogni forma di pensiero scritto rinvenuto nelle case dei cittadini. Senza pietà. I cittadini stessi trovati in possesso di queste OPERE DEMONIACHE piene di stupidagini, vengono immediatamente deportati in luoghi non bene precisati.
L'obbiettivo qual è? Abituare la gente a pensare sempre meno. Il meno possibile, il minimo indispensabile. E hanno pensato a tutto. Non solo non circolano più libri, addirittura non ci sono neanche più i balconi sulle case, perchè la gente aveva la cattiva abitudine di sedersi li nelle serate estive e chiaccherare.. dunque pensare. Il massimo che hanno lasciato sono le carte da gioco, perchè richiedono concentrazione, e le automobili cosi veloci che difficilmente mentre si guida si può spaziare con la mente ad altri pensieri. Durante la giornata la gente è drogata dagli enormi schermi televisivi, da cui bercia la cosiddetta "famiglia".
Il protagonista è un uomo che mai si è poste domande, mai ha "sgarrato" dalle regole; ma quando un giorno incontra una ragazza, così diversa dagli altri, si insinua in lui il tarlo di una domanda. "Tutto questo è giusto?" Ciò che Montag si chiede è cos'hanno di così importante i libri da far paura ai potenti; e perchè una donna ha deciso di morire bruciata nella sua casa pur di non abbandonare i suoi libri, pur di non vivere senza. Insomma, ci dev'essere qualcosa di speciale in questi ammassi di parole scritte.
La cosa che mi è rimasta più impressa è che a un certo punto Montag si trova a dover decidere quale libro salvare, probabilmente l'ultimo libro sulla faccia della Terra.. Non vi dico che libro salva :D
Però mi sono chiesta quale salverei io, e la scelta cavolo è troppo ardua! Voi che dite?
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RECENSIONE-DENUNCIA!!
Premessa: questa non è proprio una recensione, e forse non avrò molti consensi, ma poco mi importa.
Stavolta mi sono proprio innervosita gente.
Io sono più o meno nuova di questo posto, quindi non so bene come funzionano certe cose, ma credo che servirebbe un controllo maggiore sulle recensioni. Non fraintendetemi, viva la libertà di espressione!, ma vedersi rovinare un libro a pag. 200, cioè a neanche metà, è una cosa poco simpatica, soprattutto trattandosi di un thriller la cosa diventa assolutamente imperdonabile. (Quasi) tutti i commenti su questa scheda, rivelano particolari più o meno importanti della storia; alcuni addirittura sono completamente espliciti. Ciò non solo mi ha innervosita parecchio (come detto prima) ma ha compromesso ovviamente il mio giudizio sul romanzo, e sul povero autore del libro, che ricordo, ho pagato nel suo prezzo originale di 19 euro.
Ci tenevo pertanto a sconsigliare agli utenti interessati al romanzo di leggere le recensioni scritte in questa pagina, se non vogliono buttare al vento i soldi spesi, o la curiosità di viaggiare a pari passo con la storia.
Potrò sembrare esagerata, ma non mi spiego come la gente possa essere cosi “”””distratta”””” da compiere errori di questo tipo, e mi chiedo cosa ci faccia su questo sito se non ha afferrato appieno il significato di recensione. Bene, forse ribatterete che neanche questa è una recensione, quindi, ora che ho finito il mio sfogo, cercherò di renderla tale.
Ps: Ovviamente gli utenti che hanno fatto una recensione degna di questo nome, non si sentano inclusi nel mio discorso; vi ringrazio per avermi fatto conoscere il libro e spinto ad comprarlo.
Cercando dunque di essere il più possibile oggettiva (è quanto mai difficile) posso dire che il libro è buono per essere un esordio, la trama forse è già sentita, lo stile e in particolare i dialoghi lascia molto a desiderare, ma è avvincente fin da subito e fa davvero avvertire l’ODORE DELLA PAURA. Chi ama il genere psico – thriller lo troverà credo un piacevole passatempo da leggere in un paio di giorni
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Il macellaio di Cambridge
Tre terribili omicidi macchiano per sempre il nome del famoso college di Cambridge, tre bellissime ragazze brutalmente uccise. Il nostro personaggio principale è Olivia, una ragazza timida e insicura, ma dalla personalità difficile, guardacaso unica testimone dell'ultimo degli omicidi. Lo psichiatra che la segue cercherà di conquistarsi la sua fiducia ed entrare nella sua mente per decriptarla e incastrare il "macellaio" che ha troncato tre giovani vite dal promettente futuro, e che potrebbe colpire ancora.
Letto in un paio di giorni, come sempre accade con i libri dalla trama giallo-psicologica in quanto vuoi scoprire al più presto come va a finire..! O forse sono io che sono impaziente! Fatto sta che questo tipo di libro mi diverte sempre, quindi lo consiglio a chi è appassionato o semplicemente ha voglia di passare una giornata sotto le lenzuola cercando di risolvere il caso.. Sconsiglio però di essere da soli in casa, visto che io l'ho trovato un po' inquietante in alcune parti!! Credo che sia un buonissimo esordio per l'autrice, e leggerò sicuramente anche i successivi!
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Magia dell'Amore.
E' una delle mie opere shakespeariane preferite. A volte la preferita. Dico a volte perchè questo libro non va letto in un qualsiasi momento delle nostra vita, ma in situazioni particolari, momenti in cui rifletti sull'amore, o momenti in cui non ci credi.. In effetti ho letto la recensione di Piero prima di scrivere e anche io come lui ho letto questa favola in un momento in cui non sapevo più cosa fosse l'amore, e se esistesse.. Se fosse davvero così magico come credevo fino a poco prima. Insomma, bisogna leggerla con lo stato d'animo giusto quest' opera, bisogna proprio viverla, per apprezzarla al meglio. E' una lettura da prendere e riprendere; io la riprendo spesso, anche perchè dura neanche una giornata. E ogni volta mi emoziona. L'amore segue percorsi intricati e molti si metteranno in mezzo a impedirci di seguirne la strada, ma alla fine in un modo o nell'atro arrivi sempre a destinazione! Un accenno bisogna decisamente farlo a Puck, il folletto che presenta e chiude la storia. E' lui che fa nascere le vicende degli altri personaggi, e rappresenta proprio l'amore stesso. Con le sue caratteristiche peculiari, che sono la testardaggine, i dispetti, la vivacità..!
Dedicatevi una giornata della vostra vita, e sognate questa storia. Leggetela e sognate.
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Inquietante e magnifico
Inquietante e magnifico sono le prime parole che mi vengono in mente quando penso a Il ritratto di Dorian Gray. E' un romanzo così attuale da mettere i brividi, attuale come solo Wilde è capace di essere. Oltre al suo stile di scrittura che io trovo divino, consiglio la lettura per il tema sempre affascinante dell' immortalità, della ricerca dell' eterno..
Il personaggio di Dorian è stupendamente contorto: man mano inizia a vivere nella dissolutezza e nella cattiveria, nell'egoismo. In un vortice che lo inghiotte sempre di più, e dal quale diventa impossibile uscire, fino a riconoscerlo come unico modo di vivere. Così il protagonista è costretto a fuggire dall'unica cosa da cui non può fuggire: se stesso. E quando si rende conto di non esserne più in grado, di non poter più sostenere il degrado del suo animo, Dorian è costretto a guardarlo in faccia quell'animo.. Fino al triste epilogo.
Capolavoro a mio parere, di una delle più grandi personalità dell' 800.
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Un ragazzo straordinario
Latinoamericana non è la raccolta delle gesta del comandante Che Guevara, una successione di eventi storici e di battaglie e guerre.. E' bensì un diario di viaggio, che racconta un'avventura: due amici in sella alla "poderosa" in giro per il continente!
E' quindi il racconto di un viaggio. Un viaggio appassionante che ci porterà nei posti più poveri del mondo e tra le situazioni più difficili. Ernesto è pieno di vita e amore per il prossimo, per chi ha bisogno; e in questo libro assistiamo alla sua "formazione spirituale" e ai motivi e alle modalità che lo hanno portato ad essere quel grande rivoluzionario che sappiamo.
Per chi vuole conoscere l' UOMO e non solo il risultato, senza soffermarsi a quello che ci raccontano i libri di scuola, e andando a ricercare il vero fulcro dell' idea rivoluzionaria del Che, della fiamma che a poco a poco gli si è accesa dentro il petto.
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Grande Fratello
Forse il mio libro preferito in assoluto.
Dopo la terza guerra mondiale, le terre emerse si unificano in tre blocchi: Eurasia, Estasia e Oceania, perennemente in guerra tra loro. La nostra storia si svolge in Oceania, dove si è imposto un regime totalitario chiamato Socing (socialismo inglese)che rappresenta una non tanto velata denuncia al Nazismo e al comunismo russo. Londra è la capitale di questo Impero, e qui hanno sede i vari Ministeri governativi.
In 1984 tutto va al contrario. Così avremo un Ministero della Pace che si occupa della guerra; un Ministero della Verità che manipola stampa, e così via.
A capo di questa società c'è il Grande Fratello. -Nome ormai così abbondantemente sfruttato, ma che a me mette ancora i brividi pronunciare..- Si perchè questo Grande Fratello è una presenza che mette i brividi. Vagamente somigliante a Stalin, dall'alto dei cartelloni e sugli schermi bercia di fedeltà al Partito e propaga gli slogan portanti del pensiero totalitario: l'ignoranza è forza, la guerra è pace, la libertà schiavitù. Niente di più vero, niente di più attuale. Tutti i dissidenti sono eliminati. Tutte le parole scritte su carta vengono esaminate e approvate dal Partito. Se qualcosa non è in linea con il pensiero del Grande Fratello viene manipolato palesemente e riscritto. Nonostante tutto la gente non si rende conto delle continue contraddizioni e prende per buono tutto ciò che gli viene detto. E' un mondo in cui nessuno si fa più domende, e nessuno mette in dubbio niente. A nessuno piace pensare, e trovano tutti molto più facile far pensare il Partito al posto loro.
Solo un uomo RICORDA, e inizia a scrivere un diario, reato gravissimo, nascosto al Governo. I Prolet (proletariato)che vivono nella città vecchia, sono gli unici a godere di una certa libertà, ma vivono abbandonati dalle forze governative, nella miseria e nella povertà. Proprio in loro risiede, secondo il nostro protagonista, l'unica salvezza.
Un giorno Winston Smith (il protagonista. Orwell affianca un nome importante come quello di Churchill a un cognome diffusissimo e anonimo) si innamora di Julia e... l'Amore sarà o non sarà più forte del Grande Fratello? Lo lascio scoprire a voi..
Geniale l'uso della Neolingua, geniale il controllo delle menti tramite gli schermi televisivi, geniale lo psicoreato e il bipensiero, geniale tutto.
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Ragionare: un privilegio di pochi...
Purtroppo non tutti si prendono il lusso di pensare, di ragionare. La gente è per lo più disinteressata e con i paraocchi. Oriana Fallaci ci racconta la nostra storia, quella che noi da soli non abbiamo voglia di guardare e non siamo troppo interessati a conoscere.. Ci mette davanti all'evidenza, mostrandoci come la nostra Europa si sia piano piano trasformata in Eurasia; di come il nostro orgoglio di nazione italiana si sia sgretolata sotto il peso del "benpensare" e del "così ci conviene di più".
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Amore puro.
Una storia d'amore. Tra le più belle che ho letto. Qualcuno dice che non si può ridurre "Un uomo" ad una SEMPLICE storia d'amore, invece il libro è proprio questo: si respira l'aria dell'amore in ogni pagina, in ogni riga, in ogni parola. Sicuramente però la storia non è SEMPLICE affatto. E' anche una storia di coraggio, di amor di patria, di ideali e ribellioni. Di verità. Ma soprattutto, soprattutto d'amore.
Perchè una donna grande come lei, non poteva che innamorarsi di un grande uomo come Panagulis.
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E' un mondo storto.
Chi mi conosce lo sa. Il titolo per me è molto importante, e questo mi piace. Il nostro è effettivamente un mondo "storto", in cui nessuno vede le cose per come sono chiaramente, nessuno riconosce le cose utili e quelle superflue.. Nel libro di Corona, interviene la natura a raddrizzarlo, il naturale scorrere del tempo e degli eventi.
Un bel libro secondo me, particolare nella scrittura, anche se un po' ripetitivo comunque scorrevole. L'idea è originale e azzeccata.
Ovviamente non tutti sono interessati a questo tipo di argomento, ma a tutti quelli che nel loro piccolo cercano di "raddrizzare il mondo", lo consiglio.
Per quanto mi riguarda ho anche imparato un po' di cose.
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Oceano mare..
"Oceano Mare".. Un titolo stupendo. Già soltanto da quello ci si rende conto dell'immensa delicatezza, ma allo stesso tempo della forza che Baricco ci ha racchiuso dentro.
Un libro magico, un'atmosfera da sogno, tutti ingredienti che fanno di questo Libro un capolavoro.
Le vicende dei personaggi che poco a poco impariamo a conoscere, si dispiegano sotto i nostri occhi incantati dallo stile unico di Baricco.
Una scrittura impeccabile, una storia toccante, che può nascere soltanto da un animo sensibile come il suo.
Un Libro da leggere e da rileggere.
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Favoloso!
Amo James. E' tra i miei preferiti, e questa storia non fa eccezione. Ha tutto quello che personalmente mi aspetto di trovare in un libro: storie familiari complesse e intricate, aspetto gothic, una spruzzata di giallo, un pizzico di horror, frasi non dette, inquietudine e colpi di scena!
Straordinario!
Se vi piace il genere, non potete non leggerlo.
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"La tredicesima storia"

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A me è piaciuto
Secondo me questo libro può piacere ad una vasta gamma di lettori, racchiudendo molti generi diversi..
A me ha attirato l'aria gotica e lo ammetto, la presenza di una "biblioteca" e di "libri proibiti"!
Anche se il titolo non è forse troppo adatto alla vera trama.
E' un giallo, una storia familiare, un horror.. Ha molte letture diverse in effetti.
Lo consiglio a tutti quindi, o quasi, di sicuro è un libro abbastanza fuori dal comune.
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"giro di vite"
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