Opinione scritta da Reina
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Angeli cristiani per salvare la terra
Gabriel, Ivy e Bethany sono tre angeli che vengono inviati dal Padre Celeste sulla Terra per contrastare l'attività delle Forze Oscure inviate da Lucifero e aiutare così il genere umano.
Il luogo che gli viene assegnato per la missione è Venus Cove, una piccola cittadina in cui sono avvenuti fatti strani e molto tristi.
Il loro compito è quello di mescolarsi agli esseri umani, senza farsi scoprire, indagando e contrastando dall'interno le Forze Oscure.
Gabriel e Ivy sono angeli secolari, con molta esperienza e grandi poteri, mentre Bethany è molto giovane e inesperta. Per lei non è facile integrarsi fingendo di essere umana senza lasciarsi coinvolgere.
Ma come può rimanere impassibile di fronte agli occhi turchesi e sinceri di Xavier? Come può ignorare quell'amore così profondo e potente da far male?
Un angelo del Signore non può mentire, non può disubbidire, non può amare un solo essere umano. Sarebbe un amore terreno ed egoistico. Eppure Bathany sa che ormai per lei non c'è più niente da fare. Questo amore nato erroneamente non può più svanire ed è pronta a sfidare il Cielo stesso pur di stare accanto alla persona che ama. Si ribella alle leggi imposte dal Cielo sugli Angeli, prendendosi il libero arbitrio negato agli angeli.
Ma proprio quando pensa di aver trovato il suo antagonista nel cielo, un nuovo e più pericoloso ostacolo al suo amore giunge inaspettato. Un pericolo di nome Jake Thorn.
Rebel è uno di quei libri che leggi velocemente e con piacere. Una storia dolce e tenera, ma molto adolescenziale e ingenua. Il cristianesimo regna in questa storia in cui gli angeli sono gli esseri celesti del Padre cristiano, ci sono il Paradiso e l'Inferno e i nemici sono i servi di Lucifero.
La cosa strana di questo libro è che l'ho letto veramente volentieri, eppure non riesco a pensare ad altro che a quello che non mi è piaciuto. Persino mentre lo leggevo ero contrariata o borbottavo sulle cose che trovavo brutte e ridicole, ma continuavo a trovare piacere nel proseguire a leggere. Sarà normale?
Forse il fatto che mi aspettassi poco dal libro mi ha permesso di apprezzarlo nonostante le cose negative?
Alexandra Adornetto scrive bene. Ha scritto questo libro a diciassette anni, ma ha una scrittura fluida e dolce che scorre veloce. L'inizio in particolare mi è piaciuto molto perché credevo di aver trovato un libro molto diverso dagli altri e la figura degli angeli (anche se cristiani) mi era piaciuta molto, con il loro essere distaccati ed estranei alla natura umana.
Il problema è nato con Bethany che di angelico ha solo le ali. Si comporta come una bambina umana ingenua e capricciosa e il suo amore per Xavier nasce in maniera assurda. Per un angelo anche se giovane mi sembra troppo ribellarsi così tanto in così poco tempo.
Ma non solo. Xavier è ancora peggio perché non ha personalità. Rappresenta un principe azzurro di altri tempi altamente inverosimile, che si innamora di Bethany a prima vista e vuole stare subito con lei, nonostante non abbia più voluto uscire con nessuna ragazza dopo la fine della sua precedente storia.
Possibile che un ragazzo che non vuole uscire con nessuna, incontra per caso una sconosciuta e decide di amarla?
E non è tutto. Perché entrambi sono bellissimi, intelligentissimi e perfetti. Lei perché è un angelo, lui sembra ancora più angelo di lei ed eccelle in tutto. È caposcuola, popolare per la bellezza, gentile con tutti, serio, con ottimi voti... Perfetto. Tranne per il fatto che manca di personalità.
Jake è il classico cattivo perché sì. E questo appiattisce terribilmente la storia e toglie interesse al lettore.
Gabriel e Ivy ogni tanto lasciano allibiti per le decisioni che prendono e per il loro comportamento. Nonostante siano i più riusciti tra i protagonisti, ci sono alcune scene in cui mi chiedo perché cavolo si comportano in questo modo. Non stona terribilmente, ma temo che il loro comportamento sia in funzione della storia e non viceversa ed è un peccato perché perdono di credibilità.
La cosa peggiore è che dovrebbero essere delle creature potentissime, ma si perdono in un bicchier d'acqua.
Infine personalmente ho odiato alcuni preconcetti e luoghi comuni dell'autrice. Ho capito che si è basata sul cristianesimo, ma vedere inserite alcuni elementi indicati erroneamente dalla chiesa come negativi, usati da lei in maniera superficiale mi ha infastidito. Così come ho odiato la banalità di collegare nero/dark/cimiteri = cattivi.
Dalla trama mi aspettavo un'altra storia. Ero pronta ad un'innovazione che purtroppo non ho trovato e in cui ho sperato nella parte iniziale del libro. Penso che una parte di quello che avevo immaginato avverrà nei prossimi libri, ma la maggior parte di ciò che avevo pensato non ci sarà. Speravo in una protagonista diversa dalle solite e in un amore meno falsamente e inverosimilmente mieloso.
Ora... dopo tutto questo vi starete chiedendo perché mi sia piaciuto. Non lo so nemmeno io ad essere sincera. Non è un libro bellissimo da leggere assolutamente, ma mi ha regalato comunque delle ore piacevoli. Non aver letto molti urban fantasy e non aver avuto grandi aspettative credo abbiano giocato a mio favore in questa lettura.
Consigliato se non si hanno grandi aspettative, se abbiamo voglia di una lettura leggera e scontata, ma ben scritta e scorrevole. In particolare lo consiglio particolarmente alle ragazzine di 12-14 anni.
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Intenso e tagliente
Difficile leggere di problemi come l'anoressia, la bulimia, l'autolesionismo, la droga... Problemi che generalmente le persone non vogliono vedere. Eppure l'autrice di questo libro è riuscita a parlarne in modo diretto e sincero, senza cadere in facili stereotipi e pensieri banali. La narrazione è come la lama di un coltello, affilata, tagliente, fredda come il ghiaccio.
Fredda come l'anima di Lia, una ragazza d'inverno intrappolata tra due mondi. La sua non-vita è l'unica cosa sul quale sente di avere il controllo, l'unica cosa che la tiene aggrappata alla realtà nonostante sia la causa che la porta a rischiare la vita.
Tutta la sua vita è concentrata su una promessa fatta con Cassie, la sua migliore amica dall'infanzia, una promessa pericolosa che però riesce a mantenere vivo il loro legame.
La loro amicizia è sempre presente nonostante si fossero allontanate già da molto tempo, prima che Cassie morisse da sola dopo aver chiamato Lia 33 volte. E questa vicenda tormenterà Lia, che sarà perseguitata dal fantasma di Cassie, il fantasma delle sue paure e della verità.
Un barlume di speranza la porta l'ultima persona che ha visto Cassie viva, un ragazzo che conosce il motivo della chiamata di Cassie a Lia. Eppure il suo avvicinarsi all'amica è un percorso doloroso, che Lia teme di percorrere, ma dal quale non potrà separarsi.
Lia è già stata ricoverata due volte in una clinica, eppure tutte le medicine e le terapie non hanno effetto. È inutile cercare di guarire il corpo se è l'anima ad essere intrappolata in un mondo a metà tra la vita e la morte, un mondo fatto di lotta contro ciò che non riusciamo ad affrontare.
Lia non mangia, si punisce, si taglia. Vorrebbe rifugiarsi nel suo guscio vuoto per non essere ferita. Una lotta contro il cibo, contro i genitori, contro la scuola... Una lotta che in realtà è solo contro se stessa e le sue paure. Una ragazza invisibile, una ragazza che vorrebbe gridare al mondo tutta la sua sofferenza e invece si lascia trascinare dai suoi incubi.
Una vocina maledetta che le martella nella mente un ritornello che la fa sentire inadeguata, sbagliata, debole, stupida. E l'unica vittoria su cui può contare è il controllo sulle calorie. Ogni cibo è diventato un numero, un numero negativo da cui stare alla larga.
In questo libro la questione non è perché è arrivata a quel punto, ma piuttosto perché non vuole uscirne. L'autrice riesce a farti entrare nella mente di Lia, vivi dentro i suoi pensieri e il suo corpo sofferente che implora di rimanere in vita.
Un libro che con la sua scrittura asciutta e diretta riesce a entrarti nel cuore e a farti vivere ogni singola sensazione della protagonista.
Wintergirls è una lettura pericolosa e dolorosa, ti scava dentro come le ferite autoinflitte, eppure è proprio attraverso un percorso difficile che puoi arrivare ad avere delle risposte. Un libro freddo come il ghiaccio, ma intenso come il fuoco che consiglio davvero di leggere a chi non ha paura di vedere.
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Una rosa può cambiare la vita
Premettendo che io da sempre amo la storia della Bella e la Bestia non potevo non leggere questo libri che ho letteralmente divorato.
La trama è particolarmente fedele alla favola che tutti conosciamo, ovviamente ricalcata in un'ambientazione ai giorni nostri nella New York del nuovo millennio. E l'esperimento funziona perfettamente, nonostante la magia che c'è nel libro viene vissuta con molta più naturalezza di quanto si possa fare nella realtà. (In ogni caso non stona assolutamente durante la lettura).
Lo stile è semplice e scorrevole, molto diretto ed essenziale e per questo le pagine volano via una dietro l'altra senza rendertene conto. Sapere come va a finire la storia non toglie assolutamente piacere da questa lettura, anzi ne sei appagato e intrigato.
Non ci sono particolari elementi di unicità o note originali nel modo di scrivere dell'autrice, ma lo stile segue perfettamente il genere di libro.
All'interno ci sono molti spunti interessanti, come le citazioni di libri classici o temi profondi quali la materialità delle cose, la superficialità delle persone, la realtà oltre le apparenze.
La novità a mio parere riguarda il punto di vista che è quello della Bestia, ovvero Kyle, ragazzo ricco, bello e famoso a cui manca l'amore (da dare agli altri, ma anche da ricevere).
Una persona cinica, egoista, materiale, bugiarda, irrispettosa, arrogante, ma in fondo una persona sola e in cerca di sé stesso.
Solamente diventare vittima di un incantesimo che lo renderà ad un livello molto più basso delle persone che maltrattava, gli farà capire il vero valore delle cose e gli permetterà di trovare la vera felicità.
Per una volta possiamo analizzare più da vicino la storia della Bestia che dal principe che era si ritrova un emarginato. Viviamo attraverso i suoi occhi la loro storia e ci emozioniamo insieme a lui.
Finalmente possiamo indagare la storia della sua famiglia, il perché tutto questo avviene e come avviene. Scopriamo perché la Bestia è sola e troviamo una situazione più plausibile della situazione in cui si ritrova la Bella.
La storia forse è banale, lo stile semplice e i personaggi appena caratterizzati, eppure io ho adorato questo libro e credo meriti di essere letto per passare una giornata piacevole e rilassante e tornare a sognare ed emozionarsi come un tempo.
Ho particolarmente apprezzato la cura e la ricercata attenzione dell'autrice per piccoli particolari tra cui i nomi delle rose e i nomi dei personaggi. Credo che mi informerò meglio a riguardo.
I personaggi più interessanti sono Will, l'insegnante ceco che sa il fatto suo e Kendra la strega che ho adorato nella sua arringa contro la stupidità e le persone che si comportano come pecore. Persone che riescono a camminare a testa alta nonostante l'opinione altrui e che dimostrano di essere migliori degli altri.
APPUNTI SU FRAMMENTI DI TESTO
Le uniche due cose che non ho amato particolarmente, a differenza di altre persone, sono l'epilogo che riguarda Kendra, che mi ha rovinato un po' il tutto, facendomi sembrare la storia troppo favolistica e inverosimile. Come se fosse fatto per semplificare le cose e chiudere il cerchio, lasciandomi (almeno a me) una domanda.
E l'altra sono gli intermezzi della chat. Una chat inverosimile che spezzano il ritmo del racconto e sono assolutamente inutili ai fini del proseguimento della storia. L'idea è carina e interessante, e anche la lettura della chat (ispirata alle varie favole popolari, come a voler invogliare il lettore a leggersi le fonti originarie) a volte strappa un sorriso, però era assolutamente superfluo. Ed io l'avrei evitato.
Lo consiglio a tutti i sognatori.
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In cerca dell'anima
CITAZIONE:
"Ci sono cose che vanno dette, non importa quanto possano suonare stupide. Per certe cose non si può aspettare il momento giusto. Potrebbe non essercene un altro."
RECENSIONE: Jenna si è appena risvegliata dopo più di un anno di coma e non ricorda niente. Tutto è nuovo per lei, persino camminare o parlare. Ricorda a memoria eventi storici importanti, i testi di alcuni classici della letteratura, ma non ricorda alcuni vocaboli di uso comune come le parolacce. Non riconosce sua madre, né sua nonna. Nessuno vuole parlare dell'incidente o del perché si sono improvvisamente trasferiti in un'altra città. Suo padre è silenzioso, sua madre è iperprotettiva, mentre sua nonna, che la Jenna di un tempo adorava, è stranamente fredda con lei.
Ma dove sono i suoi amici? Perché nessuno è mai venuta a trovarla o le ha mai scritto?
Adesso deve cercare di ricostruire la sua identità, partendo dalla ricerca del passato. Chi era Jenna Fox? E chi è la Jenna di adesso?
Delle voci nella sua mente continuano a metterla in guardia e le chiedono aiuto... Ma in guardia da cosa? Da chi? E come può aiutarli?
Sua madre le mette a disposizione tutti i filmati fatti nel suo passato, nella speranza che l'aiutino a ricordare per farla tornare ciò che era.
Ma guardando i filmati si accorge di alcuni strani particolari... Osservando la Jenna del passato e quella del presente nota che c'è qualcosa di strano, qualcosa che non quadra. Jenna si sente diversa e strana. Cos'è successo durante l'anno di coma? Cos'è cambiato?
Ricordi improvvisi affiorano nella sua mente, persino cose che non dovrebbe essere in grado di ricordare. Eppure qualcosa le sfugge. Un segreto pericoloso e inquietante che potrebbe cambiare per sempre non solo la sua vita, ma anche quella di molte altre persone.
La storia è ambientata in un futuro distopico, in cui la tecnologia ha fatto enormi progressi, tanto da diventare pericolosa e aver preso il sopravvento. L'autrice crea un futuro vicino alla realtà, che spero con tutta me stessa non si avveri. La storia è molto interessante, originale e scorrevole. Un libro che si legge in pochissimo tempo, grazie ad uno stile di scrittura molto diretto e leggero, in cui i pensieri della protagonista si fondono ai nostri e i suoi dubbi e le sue paure diventano le nostre.
Scritto in prima persona, la storia ripercorre la ricerca di consapevolezza di Jenna, intervallata dai suoi pensieri e da riflessioni sull'anima, la vita e la morte. Tutto ciò che noi stessi ci chiediamo, ma a cui non siamo ancora riusciti a dare una risposta.
La trama non è mai scontata o prevedibile. Fino alla fine continui a chiederti come si evolverà la storia e come si concluderà. Tutto è possibile.
Un libro che appassiona dalla prima pagina e che ti trascina fino alla sua sorprendente conclusione.
Consiglio questo libro perché è una storia piacevole e originale che ti permette di riflettere su temi importanti. Davvero un'ottima lettura e una gradita sorpresa!
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Apri gli occhi e cerca la libertà
Cassia Reyes crede di vivere una vita perfetta. La Società in cui vive ha predisposto e organizzato ogni ogni tappa della sua vita. Ha due genitori che si amano e hanno un ottimo lavoro, un fratellino che l'adora, un nonno a cui è molto legata e uno speciale amico d'infanzia a cui può raccontare ogni cosa. Sa che a diciassette anni conoscerà il suo Promesso, colui che la Società ha scelto come suo futuro sposo, che a ventun anni si sposerà e che morirà al compimento del suo ottantesimo compleanno, non prima e non dopo.
La Società controlla tutti, dal pasto all'abbigliamento, e ogni cosa viene pianificata ed eseguita sotto la sua supervisione. Una Società che controlla per proteggere o almeno questo è quello che crede la maggior parte dei cittadini.
Niente ha mai scalfito la fiducia nella Società di Cassia perché non aveva mai vissuto altro e la Società non le permette di vedere.
Quando il giorno del suo diciassettesimo compleanno viene convocata al Banchetto d'Abbinamento e scopre che il suo Promesso è il suo migliore amico Xander non può fare altro che sentirsi fortunata: conoscere già colui che diventerà il suo sposo è un avvenimento rarissimo.
Tutto sembra seguire i piani della perfetta Società, finché Cassia non apre la microscheda che dovrebbe contenere i dati di Xander, il suo Promesso e al suo posto appare il volto di un altro ragazzo che conosce: Ky, una persona taciturna e misteriosa.
Quello sarà il primo sassolino che genera una valanga perché Cassia comincia a farsi delle domande e in lei sorgono dei dubbi sull'Abbinamento e sulla funzionalità del Sistema.
Sarà l'amato nonno a darle la chiave per capire l'origine dei suoi dubbi e dare il via ad una fiamma che non può più spegnersi, ma crescere fino a diventare un incendio.
Cassia scoprirà un segreto su Ky e questo segreto la spingerà verso di lui, la porterà a voler scavare nel suo passato misterioso e pericoloso, fino a ritrovarsi parte della sua storia e diventare lei stessa un pericolo, perché inevitabilmente nasce in lei un sentimento per Ky, un sentimento proibito che rischia di far del male alle persone che le sono più care.
Ma Cassia grazie a Ky e alle poesie clandestine di suo nonno, ha cominciato a vedere e adesso non può più essere manovrata inconsapevolmente dai Funzionari della Società. Non vuole più andarsene docile abbassando la testa e lasciandosi manovrare. Vuole vivere. Vuole scegliere. Ma come può farlo se ogni sua mossa viene controllata? Come può amare liberamente una persona che non è il suo Promesso? Come può salvare la sua famiglia e il suo futuro? Quale sarà la sua scelta? Vivere in sicurezza facendo quello che vogliono o rischiare tutto per essere libera?
Ally Condie ha una scrittura fluida e scorrevole. Le parole e i pensieri scivolano dolcemente e in maniera piacevole. Riesce con poche parole e immagini a delineare una Società governata da leggi e abitudini diverse dalle nostre, mostrandoci un mondo che potrebbe essere benissimo il nostro futuro. Mentre lo leggevo mi sentivo quasi io stessa dentro una scatola di vetro grigia e soffocante, mentre dentro di me ardeva un fuoco di libertà. Tutto è reso in maniera verosimile e concreta e si respira l'atmosfera di passiva accettazione che all'inizio ti fa indignare e mano a mano che vai avanti cominci a riflettere e a renderti conto che non è poi tanto lontano dalla realtà che stiamo vivendo. Ci sembra così terribile la mancanza di libertà che leggiamo in questa storia, eppure il mondo in cui viviamo non è poi così diverso. Anche noi siamo vittime di costrizioni e controlli. Le nostre limitazioni sono più sottili, ma non meno scandalose. Anche noi dobbiamo lottare per la nostra libertà. Ed è questo il messaggio più bello e più profondo di Matched, un testo diverso dagli altri young adult che ho letto fino ad ora.
Ho apprezzato particolarmente la capacità dell'autrice di far nascere misteri che vengono svelati in breve tempo, ma solo per far nascere nuovi misteri. Non ci fa aspettare fino allo sfinimento per scoprire le cose, ma ci dona volta per volta un nuovo frammento da scoprire e custodire. Domande le cui risposte ne generano altre, lasciandoci sempre sorprese dalla nuova piega degli eventi. Veniamo trascinati da questa serie di concatenazioni verso la fine ritrovandoci preda dello stupore e della curiosità perché è una storia che si evolve sotto i tuoi occhi e ti fa venire tuffi al cuore quando capisci (spesso poco prima della protagonista) cosa sta per succedere. Un finale che lascia con il fiato sospeso e un grande bruciante desiderio di proseguire la storia.
Un ottimo inizio. Lo consiglio a chi ama riflettere su questioni importanti e non fermarsi alle parole sulla carta.
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Autodistruggersi per rinascere più forte
Questo libro parla di una missione. Una missione autodistruttiva per raggiungere una forza fisica e interiore. Jonah è un normale ragazzo di 17 anni, intelligente, creativo e intraprendente. Va a scuola, si vede con una bellissima ragazza ed ha un fratello che adora. Ma la sua vita è sovraccaricata di responsabilità e problemi che gli creano una profonda ansia e un senso di inadeguatezza e frustrazione.
I suoi genitori litigano sempre, il suo fratellino di 8 mesi piange in continuazione e l'altro fratello di 16 anni con il quale ha un rapporto bellissimo ma dipendente, soffre di una grave forma di allergia al cibo, al punto che gli basta toccare del latte per morire in pochissimo tempo.
Per Jonah la famiglia è un elemento unico, unito, e la sua forza è quella della famiglia, per cui è deciso a fare in modo di salvare suo fratello ad ogni costo.
Ma le sue crisi sono improvvise e praticamente imprevedibili e dopo ogni attacco Jonah si sente sempre più avvilito e colpevole. Così si rompe le ossa, tenendone il conto, perché un osso che si rompe ricresce più forte e così lui, diventando più forte, potrà proteggere meglio suo fratello.
Ogni osso rotto è un passo verso la riuscita della missione (rompersi tutte le ossa per rinascere più forte) e un sollievo dalle pressioni, una distrazione dai problemi.
Sua complice è l'amica Naomi, divisa tra il desiderio di spronarlo a continuare e l'istinto di fermarlo.
Un libro intenso eppure leggero che ci accompagna nel mondo dell'autolesionismo. Non del tentativo disperato di ricevere attenzioni, ma nell'altruismo dell'amore di un fratello.
Non manca nemmeno l'amore, semplice e vero, senza sdolcinature insensate.
Hannah Moskowitz ha una scrittura che cattura subito, molto vera, schietta e d'impatto. Sicuramente un libro originale e forte, sorprende molto il fatto che sia stato scritto da una quindicenne.
Riesce a farci entrare nel mondo di Jonah, con il suo punto di vista e a farci vivere la sua angoscia e il suo attaccamento quasi morboso per il fratello, il bisogno l'uno dell'altro e il loro legame unico e forte.
Un libro che prima mostra immagini e dolore, poi emozioni e paure e infine raggiungi la comprensione di una situazione difficile e di un bisogno di farcela.
L'unica cosa che non mi ha convinto è stata la fine leggermente confusionaria e tirata via. Mi ha lasciato un leggero amaro in bocca, come se mancasse un messaggio chiaro, come se non quadrasse qualcosa. Ma forse sono io che l'ho letto nel momento sbagliato... Aspetto di vedere cosa ne pensano le altre persone.
Sicuramente un libro che merita di essere letto perché può avere molte cose da dare. Si vede che la scrittrice ha talento e sono curiosa di poter leggere altro di suo.
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Invasione angelica
Angel è un romanzo che parla di angeli, ma gli angeli non sono i protagonisti bensì gli antagonisti di questa storia. Sono sulla terra per nutrirsi della linfa vitale degli esseri umani, l'unico modo per sopravvivere, visto che il loro mondo originario sta morendo e Alex è un cacciatore di angeli, pronto a tutto per ucciderli e salvare l'umanità da questi terribili predatori che vengono amati e adorati dalle loro stesse vittime.
La CIA ha creato un'organizzazione per sconfiggerli e mandare gli Angel Killer sulle loro tracce, ma quando ad Alex viene ordinato di uccidere Willow, una giovane ragazza, capisce che c'è qualcosa di strano.
Willow è una ragazza un po' particolare, ama i motori ed è sensitiva, ma soprattutto è l'unico esemplare vivente mezzo angelo e mezzo uomo e lo scoprirà a sue spese.
Dopo aver letto la mano a una sua compagna di classe si ritrova nel mirino degli angeli che la vogliono morta a causa della sua doppia natura. Ma perché la vogliono morta? Sarà costretta a scappare all'improvviso con Alex, che nemmeno conosce, ricercata dai fanatici della Chiesa degli Angeli, vittime delle entità che tanto adorano.
Alex e Willow, due ragazzi che sono dovuti crescere in fretta, che hanno delle ferite ancora aperte, ricordi di un passato doloroso e solitario e che insieme forse potranno trovare quella pace e completezza di cui avevano bisogno. Due persone che possono capirsi pur avendo un passato diverso e che nonostante tutto e tutti riescono a trovare la forza di proseguire insieme.
Se avessi dovuto leggere il libro basandomi solo su trama e copertina, sicuramente non l'avrei fatto e quindi sono felice di aver avuto l'occasione per leggerlo perché è comunque una storia interessante e piacevole da leggere.
L' idea di questi angeli crudeli è originale, anche se a me non ha entusiasmato molto e i personaggi hanno una buona caratterizzazione e sono tutti interessanti, soprattutto Jonah anche se è un personaggio poco importante.
Nonostante la mole si legge in fretta, anche se sono passata da momenti di lettura veloce a momenti di blocco totale.
L'autrice ha scritto la storia in modo particolare, passando dal punto di vista di Willow narrando in prima persona, a quello di Alex narrando in terza persona.
Una scelta strana che inizialmente non capivo. Sicuramente aiuta a inquadrare meglio la vicenda e indagare più a fondo nella mente e nel passato dei protagonisti che hanno molto da raccontare.
Così facendo però si trovano parti non necessarie in cui viene mostrata la stessa cosa o viene ribadito con un lungo dialogo sdolcinato cose che il lettore aveva già capito e non erano necessarie. Sicuramente piacerà ai romanticoni, ma molte cose scritte non erano necessarie.
Personalmente ho trovato più scorrevole e interessante da pagina 150 a 350 circa. All'inizio sono andata a rilento, poi ho preso il via e mi sono immersa nella lettura della fuga verso il Nuovo Messico che ho trovato molto carino.
Ci sono molti colpi di scena, quindi il libro non annoia eppure qualcosa non mi ha convinto, anche se non saprei definire di preciso cosa.
La fine è molto emozionante e piena di ansia, quasi trattieni il respiro, anche se sono rimasta un po' delusa dal risultato. Fino al momento cruciale ero tesa d'aspettativa, ma poi ho trovato che a un certo punto l'autrice abbia esagerato, nel senso che ha voluto rendere ancora più drammatica una parte che in questo modo si rende leggermente inverosimile e forzata. Avrei preferito qualcosa di più semplice in quella scena in particolare (che per ovvi motivi non posso dire).
L'invasione degli angeli ricorda un'invasione aliena, tanto che in una parte sul finale mi è rivenuto in mente una scena di "Indipendence day".
Molto interessante per me è stata la rappresentazione del fanatismo religioso, che può sembrare assurdo, ma purtroppo oggi troviamo fanatici per cose sicuramente meno fantastiche degli angeli. Loro da una parte li giustifico quelli nel nostro mondo no.
Il pubblico a cui è destinato è decisamente un pubblico giovanile. Quindi lo consiglio ai giovani adulti che amano le storie d'amore e gli urban fantasy. Sicuramente un libro carino e spero di poter leggere gli altri per capire come va a finire e poter avere un'opinione completa della storia.
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Barbie ammazzavampiri
All'età di 8 anni Evie viene "adottata" dall'AICP, un'associazione internazionale per il controllo delle creature paranormali nel mondo, grazie al suo dono unico di vedere la vera natura paranormale sotto le false sembianze.
Per questo Evie ama le serie tv e sogna una vita normale, perché non conosce altra vita se non quella del Centro e non ha amici o familiari oltre ai suoi colleghi. La sua vita sembra scorrere come sempre tra missioni contro vampiri, licantropi e megere, lezioni private e approcci indesiderati dal suo ex Reth, una creatura fatata che sembra avere una vera ossessione per lei, un'ossessione pericolosa che nessuno è in grado di controllare.
Ma quando all'improvviso un misterioso quanto affascinante mutaforma si intrufola nel centro portando con sé una enigmatica profezia tutto cambia.
Arrivano notizie di sempre più frequenti morti di paranormali e nessuno riesce a scoprire chi si nasconde dietro questi fatti inquietanti.
Chi è che uccide queste creature? Come ci riesce? Perché lo fa? E quel mutaforma che ruolo ha in tutto questo?
La ricerca della soluzione per questo oscuro mistero porterà Evie a sconvolgenti rivelazioni sulla sua identità e sul perché Reth la desideri così tanto...
Devo dire che la copertina è davvero molto bella... Ma il contenuto non è alla sua altezza.
Prima di tutto io purtroppo ho un grosso difetto... Odio profondamente quando il narratore si rivolge direttamente al lettore. Non posso farci niente ma, tranne in rari casi di libri per bambini, quando leggo un intervento diretto al lettore mi viene l'orticaria -.-
Io amo leggere e la cosa che amo di più è quando riesco ad immergermi talmente tanto nella storia che mi dimentico chi sono e dove sono e intorno a me c'è solo ciò che sto leggendo che prende forma e colore e vivo le avventure raccontate insieme ai personaggi. Tutto questo viene spezzato e distrutto dagli interventi che mi scaraventano brutalmente fuori dal romanzo dicendomi "Ehi stai leggendo un libro! Non sei realmente qui con noi, sveglia!" e così la magia si interrompe e svanisce...
A parte questo le base per tirare fuori qualcosa di carino c'erano... ma non ha funzionato. La storia è adatta a ragazzine di 11-12 anni senza troppe pretese, anche se a mio parere sarebbe stato meglio realizzare questa trama per bambini di 7-9 anni. Ad esempio la vedevo bene come base per un lavoro del tipo "Scuola di vampiri di Jackie Niebisch" da cui hanno tratto il cartone tv. In quel caso per me avrebbe avuto senso e sarebbe potuto essere carino.
Ma per come è stato fatto per me è un fiasco totale. Sembrano tutti parecchio stupidi al punto da innervosirti e da prenderli a schiaffi. Penso che la prima pagina sia riuscita a offendere i vampiri molto di più di quanto lo abbia fatto la Meyer.
Come ho detto avrei potuto leggerlo volentieri e riderci su se fosse stato veramente una parodia degli urban fantasy per bambini, ma fatta in questo modo con un tentativo di creare un libro serio e ironico l'ho trovato solo stupido...
La lettura non è male, scorre abbastanza bene e c'è molta ironia anche se a me non ha preso.
Insomma se lo leggete non aspettatevi molto.
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In viaggio verso la morte
Il club dei suicidi racconta di quattro ragazzi uniti da un patto di morte. Owen, Audrey, Frank e Jin-Ae. Quattro amici conosciuti in rete e desiderosi di mettere fine alla loro vita. Ognuno di loro con una storia da raccontare e una fine da raggiungere.
Insieme decidono di fare un viaggio tutti insieme per visitare le tombe di alcuni personaggi famosi e giungere alla Death Valley dove si suicideranno tutti insieme. Un viaggio che crescerà e cambierà con loro, fino alla meta finale.
Un libro che affronta temi forti, come il suicidio, l'autolesionismo, il senso di colpa, la solitudine, l'amicizia. Problematiche difficili da affrontare, che spesso vediamo come lontane da noi e invece non lo sono affatto.
Albert Borris riesce a raccontare tutto ciò senza mai essere pesante o eccessivo, il suo stile di scrittura è sobrio e molto giovanile. I dialoghi risultano molto realistici e giovanili, senza risultare artificioso.
La storia viene raccontata dal punto di vista di Owen e insieme a lui cominciamo questo viaggio formativo e ribelle che ci aiuterà a ricongiungerci con noi stessi e le nostre paure.
La storia del viaggio è intervallata da frammenti di conversazioni via chat che ricostruiscono la nascita della loro amicizia fino alla partenza.
L'autore è riuscito ad unire in un unico libro, temi molto diversi. C'è il tema psicologico, quello drammatico, di mistero, una storia di amicizia, una di amore, un racconto di ribellione, di un viaggio on the road e ogni parte indissolubile dall'altra.
Perché questi quattro ragazzi vogliono uccidersi? Cosa nascondono nel loro passato? Che succederà nel loro viaggio verso la morte?
Questo libro è stato una piacevole scoperta. Un libro molto adatto per l'estate, da leggere tutto d'un fiato fino alla sua sorprendente fine. Non ne rimarrete delusi!
L'unica pecca è che verso la fine ci si concentra maggiormente nel protagonista perdendo leggermente gli altri compagni. Col tempo nasce il desiderio di sapere di più dei protagonisti, ma sicuramente questo non danneggia in alcun modo il piacere della lettura! Fate attenzione che il risultato è il desiderio di prendere la macchina e partire all'avventura con qualche amico!
Ecco per me l'insegnamento più bello contro il suicidio. Mi piace moltissimo questo manga (e l'anime che hanno tratto) e questa puntata è la mia preferita. In queste parole è racchiusa l'idea che mi ha lasciato questo romanzo.
La vita è troppo preziosa per gettarla via... Ci sono persone che avrebbero dato qualunque cosa pur di continuare a vivere, anche se con sofferenza ed è ingiusto che chi può ancora farlo non si renda conto del dono che ha...
COSIGLI DI LETTURA DEL PORTALE:
MUSICA: Nirvana - "Smells like teen spirit"
UMORE: rassegnato
COLORE: blu notte
CLIMA E AMBIENTE:una calda sera estiva in campeggio
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Piccoli brividi crescono
Ho letto questo libro in un pomeriggio e mi è sembrato di fare un tuffo nel passato... Tra incantesimi, fantasmi, misteri e amicizie, un romanzo scorrevole e leggero, capace di darti qualche brivido se letto in una notte solitaria.
Ondine è una cittadina piccola e sperduta, pochissimi cittadini che si conoscono tra loro e nessun divertimenti per i lunghi pomeriggi estivi. È qui che vivono Iris e Colette, migliori amiche da sempre. Insieme si sono promesse di andarsene lontano da quel luogo spento e triste, dove non c'è niente di interessante, ma finché non avranno l'età per prendere la patente e scappare come possono passare il tempo?
Decidono di dedicarsi al loro passatempo preferito, fingono di essere streghe e cercano di invocare dei fantasmi... Ma quando uno spirito risponde davvero alla chiamata e si mostra a Iris, le loro vite cambieranno e l'estate che si preannunciava solitaria e noiosa, diventa un'estate piena di cambiamenti.
Colette comincia a interessarsi ai ragazzi, che saranno il primo ostacolo alla lunga amicizia tra le ragazze, mentre Iris cerca di rimanere legata al passato accorgendosi però che anche lei sta crescendo e non può fare niente per impedirlo.
E il fantasma che appare a Iris sembra proprio essere lo spirito di Eijah, il ragazzo scomparso molti anni fa da Ondine e mai più ritrovato. L'unico caso misterioso mai avvenuto e che ora sembra riemergere per far scoprire la verità...
Ma spesso la verità si nasconde nei posti più improbabili e ha sempre un prezzo... Cosa è successo a Elijah? Perché è scomparso? Per quale motivo perseguita Iris?
L'estate dei fantasmi è un libro leggero che si legge velocemente. La trama mi ha conquistata subito e fin dalle prime frasi vieni catapultato in questa atmosfera particolare, in una storia a metà tra la ghost story e il giallo, con uno sfondo giovanile e una vicenda quasi da romanzo di formazione.
Lo stile dell'autrice è molto carino ma infantile, tanto che inizialmente ero stupita perché mi sembrava un libro da ragazzi di 10-13 anni, non più grandi e non capivo perché fosse un young adult.
Le protagoniste hanno 14 anni, ma si comportano comunque da ragazzine più piccole, giocando come delle bambine (cosa probabilissima visto il luogo in cui vivono), però anche la trama si apre in maniera troppo semplice, ad un adulto non potrebbe mai intrigare.
Andando avanti invece la storia si infittisce e ci sono scene molto più crude, quindi si spiega la fascia di età più elevata rispetto allo stile.
La storia man mano che si va avanti diventa sempre più inquietante e misteriosa, trascinandoti nella trama da cui non riuscirai a separarti fino alla fine, tuttavia alla fine della lettura sono rimasta insoddisfatta e indifferente.
Alla fine ci sono alcune spiegazioni che mi sono sembrate una ricerca di originalità forzata e il tutto si conclude in fretta come se l'autrice non ritenesse importante la soluzione del mistero.
Ho comunque apprezzato molto la scelta di parlare di fantasmi che mi affascinano molto.
Consigliato per un pomeriggio noioso in cui abbiamo voglia di una lettura veloce e leggera senza pretese. Più adatto a ragazzi molto giovani che sapranno apprezzarlo di più.
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