Opinione scritta da CARELIA
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SE PASSATE DI QUI LASCIATE UN FIORE...
Quanto erano belle e dolci le estati nella campagna toscana per le bimbe Penny e Baby che "scavallavano" felici insieme ai figli dei contadini fino a che... fino a che la guerra, i maledetti nazisti fecero man bassa della loro fanciullezza uccidendo quello zio burbero e tanto caro, uccidendolo "solo perchè era ebreo" e quella zia perchè si era messa di mezzo, e perchè era moglie dell'ebreo. Finì la gioia, finì la gioventù,un sipario funereo cadde sulle vite delle due piccole fanciulle avvolgendole in un ricordo duraturo di dolore e di paura.
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Deliri di un nazista psicotico
Il libro le Benevole, è quello che si diceva una volta un libro truculento, un libro dove un nazista irredento, omosessuale a spregio, avido di uccidere, racconta con dovizia di particolari tutto il suo cammino verso l'inferno. Viene evidenziata alla massima potenza la caccia all'uomo, all'ebreo, allo zingaro, alle persone che non hanno il diritto di chiamarsi persone. Primeggia in questo romanzo la personalità schizofrenica di questo Aue che in un'orgia di potere prevale anche sui suoi subalterni. E' il Dracula del 20mo secolo. Diciamo che per beneficio d'inventario leggo sempre i libri che acquisto, ma, oltre ad essermi fatta una buona cultura sui Paesi caucasici il libro mi ha disturbato, mettendo troppo in luce la turpitudine di quel regime, e forse in maniera non tanto subliminale dando una giustificazione agli accadimenti avvenuti.Ben altro sarebbe stato un approccio all'accadimento, ma serve stupire per vendere! E stupire per stupire, questo è accaduto.
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IL DOLORE DI ESSERE FIGLIA!!!!
Leggere questo libro è stato un colpo al cuore! Che dolore "vedere" una donna simile, così presa di se, che non considera affatto la figlia che cresce come un tenero virgulto. E' il rapporto madre figlia che appare ad un primo acchito secondario in questo magnifico racconto il tratto dominante. E' la mancanza d'amore che domina tutto il libro. E l'assenza dell'amore materno che pregiudica i rapporti. Come si può annientare una figlia facendola rimanere eternamente infante per far credere di essere sempre giovane? Il fatto di essere una criminale per aver ucciso il giovane amante passa in secondo piano vista l'amoralità l'incapacità e l'indifferanza di questa donna verso la creatura da lei partorita. Lo sa bene la Nemirovsky che ha vissuto con poche variazioni sul tema una vita simile.
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DIO MALEDICA STALIN
I racconti di Kolyma, sono il viaggio all'inferno di chi era inviso al regime stalinista. E per non essere gradito bastava poco, una parola in più, un peto in più!!!Il controllo ferreo che veniva fatto sul prossimo era tangibile, fratello denunciava fratello, padre denunciava figlio e viceversa. Stare a Kolyma voleva dire essere un uomo ed una donna finiti.La mortalità era altissima, il lavoro, anche quello più semplice diventava insostenibile per la mancanza di forze. Senza parlare poi delle persone addette ai disboscamenti, quando in inverno gli alberi avevano la consistenza dell'acciaio puro, e non c'era ascia che li potesse scalfire!!! La corruzione imperava, dai trasportatori delle materie prime, alle cucine, dove elemosinare una patata,un rimasuglio di pentola. Bisogna leggerli questi due volumi per capire cosa sono stati capaci di fare questi esseri disumani sui loro simili.
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omaggio a Hilsenrath
E' un racconto nudo e crudo, con parole forti, a volte scurrili, ma....... Ma racconta tutto il cammino interiore di questo dannato nazista che con l'andare del tempo, dopo aver fatto il suo ed aver ucciso, ucciso ed ucciso migliaia di ebrei, tornando a casa assume l'identità dell'amico ebreo e da tale si comporta. Nascondendendosi sotto questa falsa identità, Max/Itzig si trasforma, fino a vivere con grossi sensi di colpa che lo accompagneranno ben oltre questa vita vissuta. Libro assolutamente da leggere, come sono da leggere tutti i libri di Hilsenrath, sopratutto il libro LA FIABA DELL'ULTIMO PENSIEO!
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Ricordare per non dimenticare
Da ben 50 anni leggo e posseggo tantissimi libri sulla Shoà. Trovo questo libro un ottimo passaggio per iniziare a capire non solo la tragedia degli Ebrei, ma la malvagità dei tedeschi. Risulta quasi impossibile (se non si leggono questi accadimenti) come un popolo così raffinato, letterato e musicofilo abbia potuto architettare ed eseguite la più grande mattanza del 20mo secolo a discapito di un popolo mite che per convinzione religiosa non ha mai arrecato durante i secoli danno ad alcuno.
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