Opinione scritta da depagio17
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Inès la "Conquistadora"
"Inés dell'anima mia" è la storia reale di Inés de Suarez, una giovane spagnola partita alla volta del Sudamerica alla ricerca del marito, salpato anni prima inseguendo il sogno della "conquista".
Il libro racconta poi la vita di Inés negli anni a seguire: in Spagna non tornerà mai più, bensì dopo varie vicissitudini conquisterà e fonderà l'odierno Cile, finendo per diventarne addirittura governatrice.
Quest'avvincente epopea storica cinquecentesca, che copre oltre 50 anni di tempo, unisce in sè la realtà (e, spesso, la crudezza) degli avvenimenti svoltisi nel 500 durante la "conquista" spagnola del sudamerica, con il contorno romanzato di un'abilissima Allende.
Ben inteso, nulla di inventato in quanto la Allende ha tratto spunto dai diari della stessa Inés aggiungendo un pizzico della sua scrittura romanzesca per rendere più intrigante il tutto.
La lettura è scorrevolissima e, per gli amanti dei libri avventurosi, assolutamente avvincente.
Io personalmente, dò un 10 più che meritato a Isabelle Allende per questa storica "eroina"!!
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Ottimo
Fin dalle prime frasi, Pino Cacucci cattura l'attenzione del lettore con una scrittura assolutamente godibile e scorrevole, senza usare un linguaggio nè banale nè troppo ricercato.
Ammetto che, da amante degli animali e assolutamente refrattaria nei confronti di "documenti" (che siano scritti, video o foto) testimonianti la violenza dell'uomo nei confronti, appunto, degli animali, ho fatto un po' fatica a leggere la prima parte del libro, non tanto per la pesantezza del linguaggio ma del contenuto; nel primo capitolo si parla infatti della cruda violenza dell'umano nei confronti di un essere amichevole come la balena, che possiede un cervello molto più evoluto del nostro (come ampiamente dimostrato da ricerche scientifiche).
Per quanto riguarda il racconto di viaggio in sè per sè, ovvero un percorso che si snoda per tutta la Baja California (Messico), è veramente molto bello, tanto da lasciare leggermente l'amaro per in bocca per il desiderio di saperne di più e di avere più dettagli.
Molto interessanti anche gli inserimenti storici che l'autore dà riguardo a quasi tutte le località toccate durante il percorso: al pari del massacro di cetacei/balene, la sottomissione e lo sterminio delle popolazioni locali da parte dei "conquistadores" in cerca del progresso, dà veramente il senso di vergogna d'appartenere al genere umano.
Ottima lettura, ampiamente promosso sia dal mio "Io" lettrice che dal mio "Io" agente di viaggi!!!
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Lettura leggera
Ho acquistato questo libro perchè l'Egitto è la mia più grande passione e sono stata inevitabilmente attratta dal titolo.
Inizialmente avevo preso molto male questa lettura, in quanto credevo fosse di un'altra tipologia stile Christian Jacq o Wilbur Smith...
Non concepivo nemmeno l'inserimento nel testo di grandi egittologi storici...mi sembrava un miscuglio troppo assurdo con i protagonisti del libro.
Quando poi, continuando, ho inquadrato di che libro si trattasse e l'ho letto per quel che è realmente, ovvero un romanzetto leggero leggero facente parte di una saga ben più ampia con gli stessi protagonisti, ho trovato il racconto molto scorrevole e intrigante.
Unica nota negativa (che posso fare al traduttore o all'editore) è il titolo che è stato dato: sarebbe stato decisamente più adeguato mantenere il titolo originale "The snake, the crocodile and the dog" (Il serpente, il coccodrillo e il cane).
Di certo il titolo sarebbe stato di gran lunga meno "attraente", ma più coerente.
Lo consiglio a chi a ama romanzi di avventura leggeri e agli amanti delle saghe che riprendono le imprese di un determinato protagonista.
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Discreto
E' il racconto della vita di due ragazzi cresciuti insieme, provenienti da famiglie di origini completamente diverse...il racconto di un'amicizia che perdura negli anni e che unisce, nonostante la diversità (uno è di famiglia nobile, l'altro figlio di una prostituta).
Non ho letto il seguito, quindi posso solo immaginare che i due amici si re-incontrino dopo l'arruolamento in guerra, che lascia il lettore col finale sospeso a chiedersi come andrà avanti.
Di disreta qualità, consigliato a chi ama il genere romanzo storico.
Personalmente posso dire che non è stato nulla di trascendentale.
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Delusione Zafon
Rimettendo sul mercato "Le luci di settembre", Zafon ha perso a mio parere la sua fama di grande scrittore che aveva dimostrato con "L'ombra del vento" e "Il gioco dell'angelo".
Spero che, piuttosto che ripubblicare vecchi romanzi infantili e insulsi, scriva a breve un nuovo romanzo all'altezza degli ultimi 2.
Veramente deludente, adeguato a chi ama una lettura molto fantasiosa.
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Indimenticabile
Semplicemente bellissimo!
Mi sono affacciata alla lettura di questo libro dopo aver visto il film (sì, lo so che solitamente si fa il contrario) e non ho potuto fare a meno di rimaner incollata alle sue pagine!
Letto tutto d'un fiato in 3 giorni.
La storia, che può sembrare una classica storia d'amore, dà invece tantissimi spunti di riflessione su vari aspetti della vita: la crescita, la famiglia, la vecchiaia, la fedeltà...
Un plauso all'emozione che mi ha fatto provare Marquez descrivendo benissimo l'atmosfera caraibica e facendo scorrer davanti ai miei occhi una diapositiva di un sudamerica coloniale che mi ha fatto sembrare di camminare per le calde e rumorose vie di Cartagena.
Straconsigliato!!!
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