Opinione scritta da genesis97
23 risultati - visualizzati 1 - 23 |
Battle Royale
Questo libro è stupendo. Lo ammetto, forse questa frase non è molto adatta per iniziare una recensione, però non posso fare altrimenti. Se di media infatti scrivo una breve presentazione del libro con uno schema generale della trama, in questo caso mi è impossibile. Questo perché sicuramente se seguissi il "metodo tradizionale", finirei per annoiare. Non perché la storia sia noiosa, tutt'altro, ma perché mi dilungherei troppo e magari finirei per "spoilerare" diverse cose. Mi limiterò quindi solo a dire le mie impressioni sull'opera.
So che diverse persone non condivideranno la mia opinione, chi per un motivo chi per un altro, anche se probabilmente la maggior parte per la violenza quasi eccessiva che troviamo nelle pagine. Se infatti devo trovare un difetto è questo: la violenza. Certo per me non è stato così. Non che rimanessi impassibile leggendo le accurate descrizioni delle morti degli studenti protagonisti. Ritengo però che l'autore abbia usato la violenza (o forse è meglio dire la crudezza) per spingere a riflettere ancora di più. Uno dei punti dei forza del libro è infatti il suo saper far riflettere. L'autore infatti scrive nelle pagine dei pregi e dei difetti dell'uomo, ma ancor di più sottolinea l'orrore che si prova nel vivere in un regime totalitario (la Repubblica della Grande Asia, nazione dove si svolgono le vicende, si trova infatti in questa situazione). Vorrei proprio sapere chi riesce a rimanere passivo di fronte a queste tematiche...
gli altri pregi del libro si possono riassumere in due punti: il coinvolgimento e le emozioni che suscita.
Del primo che dire? Ogni personaggio, anche i secondari, viene descritto accuratamente e in modo differente dagli altri. Si arriva quindi ad immedesimarsi in questi ragazzi o perlomeno a provare simpatia per loro, domandandosi allo stesso tempo cosa si sarebbe fatto al loro posto.
Riguardo alle emozioni che suscita, devo dire, che sono veramente pochi i libri che nonostante la tensione delle vicende riescono a far rattristire o sorridere.
Libro quindi straconsigliato a meno che non odiate profondamente la crudezza nelle storie
Indicazioni utili
qualcuno con cui correre
Quando ho iniziato a leggere qualcuno con cui correre non mi sarei mai aspettato che mi sarebbe piaciuto. Avendo poco tempo leggevo ben poche pagine al giorno ed essendoci solo quattro cinque "macro-capitoli" di circa un'ottantina di pagine, non mi basavo su di essi e mi trovavo quindi a terminare la lettura quasi nel mezzo di un'azione. Ed è stato questo il mio errore. Secondo me questo libro deve essere letto tutto d'un fiato, perché nonostante all'inizio la vicenda possa sembrare quasi noiosa dopo un centinaio di pagine circa l'avventura di Assaf e Tamar, questi i nomi dei protagonisti, comincia ad entusiasmare. La storia di Assaf è incentrata su un viaggio, ma non uno di quelli lunghi è pericolosi, ai quali molti libri ci hanno abituato. Infatti il ragazzo non lascerà mai la sua città Gerusalemme, della quale però vedrà un lato prima a lui sconosciuto. La labrador Dinka, infatti, cercando la padrona lo trascinerà da persone curiose, ognuna con un proprio carattere. E saranno proprio questi personaggi sconosciuti, spesso, a spingere Assaf a riflettere e a crescere. Tamar la proprietaria del suddetto cane invece si troverà ad abbandonare la sua agiata ma infelice quotidianità, per tuffarsi nella pericolosa vita di strada degli artisti di Gerusalemme. Tutto questo per cercare di riportare indietro una persona a lei cara. Ma nonostante il piano curato nei minimi dettagli, a sbarrargli la strada troverà diversi imprevisti e per superarli avrà in aiuto solo la sua splendida voce e Dinka. Le vicende dei due personaggi si svolgono in due momenti diversi (la storia di Tamar è collocata un mese prima rispetto a quella di Assaf) ed andranno via via intrecciandosi. Un libro consigliato, soprattutto ai ragazzi come me che si troveranno davanti elementi realistici e magari familiari. Il libro infatti pur essendo stato scritto più di una decina di anni fa tratta temi ancora di attualità e che possono interessare molti giovani. Si spazia infatti dal mondo della droga e della malavita a quello della musica, passando per l'amicizia e l' amore, senza mai cadere nella banalità
Indicazioni utili
la guaritrice dei maghi
Ancora una volta la Canavan non delude, anzi. Se nei suoi primi libri il difetto principale era la lentezza dei primi capitoli, in questo libro ,ancor più che nel precedente, si evita questo problema: le vicende iniziano infatti esattamente dove erano terminate eliminando la possibilità di annoiarsi. Altro vantaggio riguarda la strada che prende la trama. Se ne "La spia dei maghi" temevo che alla fine mi sarei trovato davanti allo schema già visto nelle sue opere precedenti, già dopo pochi capitoli ho capito che questo timore era (fortunatamente) infondato. Questo non vuol dire che in alcuni tratti non ci sia un alone di déjà vu, ma niente che possa rovinare la piacevolezza del libro, dato che alcune delle sorprese sono celate proprio da questi elementi già visti. Adoro la capacità della Canavan di creare un mondo fantastico che riprende però molte caratteristiche del nostro, quasi volesse insegnare attraverso le pagine di un fantasy, cosa che non riesce a tutti. Una delle cose che ho più apprezzato è stato osservare i rapporti tra popoli e culture molto diversi come i duna, le traditrici, i sachakani e gli abitanti delle terre alleate. Che dire alla fine, il libro si è rivelato all'altezza delle mie aspettative!
Indicazioni utili
la guerra degli elfi
Un libro stupendo. A mio avviso fra i migliori fantasy per ragazzi degli ultimi anni. Brennan ha la capacità di tenere il lettore "attaccato" al libro per tutta la sua durata grazie a diversi elementi. La trama, molto originale, è un miscuglio interessante di fantasy e attualità e si collega a caratteristiche tipiche della fantascienza unendo, a tratti, i due generi. Lo stile molto semplice, scorrevole, originale e simpatico incentiva a continuare leggere grazie anche alla scansione in capitoli, spesso brevi, collegati fra loro. Nonostante la semplicità nel metodo di scrittura il titolo non risulta banale. Certe trovate sono veramente geniali e spesso veramente particolari. I personaggi sono ben caratterizzati e molte volte mi sono immedesimato in Henri, chiedendomi cosa avrei fatto al suo posto, aiutato dal fatto che (a differenza di molti altri libri) questo ragazzo non è veramente particolare, quindi non mi risulta antipatico. Brennan e molto bravo nel descrivere come, in seguito ad alcuni avvenimenti prima impensabili, la vita di alcuni personaggi cambi completamente. Il mondo da lui creato è inoltre ben descritto, allo stesso tempo simile e diverso dal nostro.
Nonostante siano passati diversi anni dalla prima volta che ho letto questo libro, quando pochi giorni fa l'ho riletto, le mie impressioni non sono particolarmente cambiate e confermo che è un libro che consiglio veramente.
Indicazioni utili
Una sorpresa
Una vera sorpresa. penso che sia addirittura uno dei libri più belli della Troisi. Certo dando una prima occhiata non si direbbe, perché si presenta come un libro di non molte pagine e nonostante la trama possa piacere non è difficile chiedersi come in uno limite così ristretto si possano approfondire vari argomenti, e in effetti molti punti sono appena trattati e molte domande possono affollare la testa mentre si legge questo libro. Non è un male, anzi forse la mancanza di descrizioni o di spiegazioni di svariate pagine coinvolge di più un lettore. Ognuno dopo aver finito questo libro penserà a qualcosa di diverso. Ci saranno molte persone che penseranno che sia un introduzione, una sorta di prequel ad una nuova saga ed a un nuovo mondo; altre lo vedranno come un libro scritto così tanto per fare; altri ancora penseranno a miriadi di altre cose diverse fra loro e per ora nessuna elimina nessun altra, proprio a causa della mancanza di dettagli.
Il libro si svolge nella super avanzata città di Malva, una delle città principali di un mondo o uno stato, ma non la capitale. Malva è circondata da una foresta dove vivono dei "selvaggi", i Drow che amano stare a contatto con la natura. purtroppo però non possono starsene in pace perché i "Malvani" si sono presi il compito di "civilizzarli". Come? Mandandoli a spaccarsi la schiena come schiavi nei bassifondi di Malva per mantenere attive le macchine che "muovono" la città. Si creano così due fazioni da una parte gli uomini che detengono il potere, dall'altra i Drow che lavorano per loro (uhm mi ricorda qualcosa...). Nel mezzo si trova Telkar metà Drow e metà uomo. In una serie di assassinii ai danni degli uomini Telkar ne vede la possibilità di riscatto, decide così di andare nei bassifondi e indagare. Ma qua troverà una situazione diversa da quella che si aspettava...
Complessivamente la trama da fantasy eco-ambientale e in questo mondo così lontano dal nostro troveremo molte similitudini.
Indicazioni utili
La spia dei maghi
Bisogna dire che è forse il miglior libro della Canavan. Al contrario dei suoi altri libri i capitoli iniziali non sono lenti o noiosi. La trama riprende temi dagli altri libri sia dell'apprendista del mago che dalla trilogia del mago nero. Molte domande che si ponevano leggendo gli altri suoi libri troveranno risposte o approfondimenti. La storia è vista da punti diversi: quello di Lorkin, figlio di Sonea e Akkarin, che dopo il diploma sceglie di andare a Sachaka con l'ambasciatore Dannil per indagare sulla magia antica, a Sachaka però gli imprevisti sono dietro l'angolo; quello di Dannil ambasciatore anche lui a Sachaka; quello di Sonea madre di Lorkin e maga nera della corporazione; quello di Cery Ladro di Kyralia alle prese con un misterioso assassino. La trama non è piatta e prende anche se ci sono alcuni elementi che potrebbero stancare in quanto presenti anche nei precedenti libri. Si sente la mancanza di un punto di vista Sachakano. L'unico punto interrogativo che rimane è cosa centra il titolo con il libro.
Indicazioni utili
Il regno dei draghi
Un bel libro niente da dire ma per certi punti di vista mi ha un po'perplesso. La storia parla di una terra (un tempo dominata dai draghi), che a causa del tradimento del drago del sole Phuram (aiutato dal Principe Cadavere) è ridotta in rovina. Il mondo è ora diviso in varie fazioni come gli adoranti del drago del sole e quelli adoranti da datura la "dragonessa" della luna o gli stregoni degli inferi. L'unica speranza per riportare il mondo all'antico splendore è dato da tredici eletti che dovranno superare le barriere culturali imposte dai propri popoli e vari problemi personali per risvegliare una delle tre sorelle draghi dagli enormi poteri. Il libro presenta diversi spunti originali che potevano a tratti essere approfonditi meglio. Il ritmo talvolta è lento soprattutto nella prima parte del libro e si sente la mancanza di varie battaglie che sono in parte sostituite dall'esplorazione e dall'attraversare di luoghi avvolti nel mistero. Purtroppo la Conrad ci rivela in anticipo alcune svolte della trama dando "indizi" fin troppo evidenti e così rovina la sorpresa. Non lascia lavorare molto la fantasia e nei luoghi non aleggia la scia di mistero presente in libri come "Il Signore degli Anelli" anche se di alcuni luoghi si dice che sono stati attraversati da alcuni dei personaggi in tempi precedenti alla "missione" senza entrare nei dettagli. Per il resto il libro potrà appassionare vari tipi di lettori e rappresenta una piacevole lettura.
Indicazioni utili
scendi dalle nuvole
Ok diciamo una cosa se avevo speranze che la Rosso facesse progressi le sto perdendo. Appena cominciato non mi sembrava peggio del primo ma poi ho dovuto ricredermi. Che dire la storia è sempre quella, una ragazzina orfana è l'ultima della stirpe (ehi ma non l'avevamo già sentito nelle cronache del mondo emerso?!) un giorno arrivano dei tipi (immaginatevi uno stereotipo di Gandalf) nel suo villaggio a prendere degli apprendisti e guarda caso scelgono lei e due dei suoi migliori amici. Casualmente appena usciti vengono attaccati da dei nemici immortali avvolti in mantelli neri (sì un po' come Nazgul misti a ra'zac) comandati da un tipo che (come Saruman nel film "La Compagnia dell'anello") fra gli innumerevoli poteri sa governare il tempo meteorologico. Andando avanti si forma una compagnia (si tipo quella dell'Anello) che deve cercare un libro che cerca anche il cattivo (sì avete indovinato come ne "il signore degli anelli" e in tantissimi altri libri). Mischiate questi elementi alle solite love story dementi e avrete il primo libro. Arriva il secondo e pensate cambi qualcosa?! No anzi, si punta ancora di più sull'amore non corrisposto le fughe d'amore e i soliti elementi che di media mi davano sui denti per le carie. Ecco qua nemmeno il dentista può gioire perché sono scritte male e fanno venire solo il mal di testa. L'azione tipica del genere è assente. La scena più violente può essere quando uno trapassa la cassa toracica di un soldato con una mano e prende il cuore (come nel terzo film di Indiana Jones). Le "battaglie" poi sono improntate nell'evitare stragi fra i buoni, soprattutto su personaggi non dico importanti (figurarsi) ma secondari. E tutto gira più attorno alla protagonista che al fantomatico libro. Lo stile è ancora più semplice del primo e cercando di rimediare ai molti errori del primo capitolo a fatto disastri e non ha cercato di creare un mondo parzialmente staccato dai pilastri del fantasy, scrivendo un stereotipo delle grandi saghe fantasy, che quasi offende il genere. Alla fine si cerca di giustificare con la storica scusa: è giovane. A: Paolini a cominciato Eragon a 15 anni ed il risultato è decisamente al di sopra dei libri della Rosso; B: Catherine Banner ha scritto gli occhi di un re come la Rosso a sedici anni ed è riuscita a coinvolgermi di più (ho quasi pianto, cosa che leggendo nn mi capita quasi mai). Insomma Elisa scendi dalle nuvole!
Indicazioni utili
Le fiabe di Beda il Bardo
Ecco qua un altro libro sul mondo dei maghi. Quante volte ne "I Doni della Morte" si menziona questo libro con gli appunti di Silente. Certo La Rowling ci fa un quadro generale già nel settimo libro ma leggere questo libro ti fa sentire ancora più vicini ai maghi. Oltre alla "famosa" fiaba dei tre maghi e quindi dei Doni della Morte troviamo altre fiabe. Secondo me anche se questo libro è considerato come un libro per ragazzi contiene spunti anche per le persone più adulte e ci fa tornare i giovani bambini che amavano le fiabe che eravamo una volta. Ci fa ancora capire che le fiabe non sono indirizzate per un'unica fascia d'età. Gli appunti di Silente rendono ancora più interessante la lettura. la lettura è scorrevole, semplice e piacevole e (oltre a "Lo stregone con il cuore peloso", scusate se ho sbagliato ma non ho il libro sottomano) potrebbe essere letto ai bambini al posto delle fiabe dei Grimm
Indicazioni utili
bello, ma...
Questa trilogia fantasy mi è molto piaciuta, però devo riconoscere che quest'ultimo libro è stato il peggiore dei tre, per il fatto che mi è sembrato poco approfondito. Varie volte si poteva entrare nei dettagli ma l'autrice ha preferito restare nel vago. Spesso lasciare appositamente in sospeso parti nei libri è una buona scelta, in questo caso no, anzi spesso a me a dato sui nervi. La Carranza poteva impegnarsi un po' di più e scrivere altre 50 pagine circa oltre alle solite trecento (mi sa anche meno) dei suoi libri. Avrei qualcosa da ridire anche sul finale ma mi trattengo altrimenti andrebbe a finire che svelerei qualcosa di troppo. Comunque nonostante tutto il libro è piacevole così come il modo con cui scrive la carranza e lo consiglio.
Indicazioni utili
L'apprendista del Mago
Mettiamo da parte Sonea e facciamo un salto indietro di 2/3 secoli a Kyralia, più precisamente nelle terre sotto la supervisione di Lord Dakon. Qui in una casa abita Tessia una giovane ragazza figlia del guaritore, ma non i guaritori della saga de "Il Mago Nero", bensì una persona che di magia non ne sa niente. E il sogno di Tessia è proprio di seguire le orme del padre, nonostante alle giovani ragazze dei piccoli paesi non si sconfigge. Un giorno però, andando a curare le ferite di un servo di un sachakano in visita da Dakon, viene aggredita proprio dal padrone dello schiavo e involontariamente per difendersi fa uso della magia,un fatto raro. Infatti i talenti naturali (le persone che manifestano i propri poteri senza l'aiuto dei veri maghi) sono poche. Così Lord Dakon decide di prenderla come sua seconda apprendista e dopo poco devono partire alla volta di Imardim la capitale di Kyralia, dove Tessia troverà una situazione diversa a quella a cui è abituata. Nello stesso tempo a Sachaka una ragazza è felice di poter finalmente vivere col padre e di dimostrargli che avrebbe potuto aiutarlo con gli affari. Arrivata nella casa del padre però riceverà una brutta sospesa. La Canavan in questo libro introduce il mondo da lei creato nella saga de "Il Mago Nero". Parla della vita a Kyralia poco tempo dopo l'indipendenza dalla tirannia di Sachaka e nel contempo della vita a Sachaka. Ancora una volta i nemici sono gli Ichani ma la situazione è molto diversa infatti anche a Kyralia i maghi usano la Magia Superiore (o Nera). Il libro è ben scritto scorrevole e piacevole, anche se a volte noioso, soprattutto nella prima metà del libro e quando si parla della maga a Sachaka. Anche se è consigliato leggerlo dopo la trilogia precedente, in quanto è un suo prequel io ho letto questo libro prima e sono riuscito a capire più o meno tutto; è bello leggere le spiegazioni sulla magia nera in un'epoca in cui era ancora utilizzata, e quindi da tutt'altro punto di vista.
Indicazioni utili
La mano sinistra di Dio
Un libro originale, con una storia che incrocia il fantasy con il thriller prendendo una sua scia. Ho noleggiato questo libro attratto dalla copertina che secondo me è fatta molto bene e sono stato felice di scoprire che il libro non era per niente male. La storia parla di un ragazzo Cale che vive in un monastero dove molti ragazzi vengono trattati come schiavi fino all'età di 15 o 16 anni, quando vengono mandati nel fronte a combattere. Cale però ha un piano per fuggire e non appena ne ha l'occasione lo fa, insieme ad alcuni suoi amici e ad una ragazza. Fuggono fino alla capitale di un regno dove scopriranno un nuovo modo di vivere. Ma al monastero non restano con le mani in mano. Un bel romanzo che comprende vari duelli e guerre e che termina con un finale molto aperto che introduce il secondo libro della trilogia. C'è sempre il solito difetto però presente in molti altri libri: tutto gira intorno a Cale, anche quando ci si riferisce ai vari suoi amici o ai "monaci" del monastero, al 90% questi si riferiscono a lui. Beh non vedo l'ora che ne esca il seguito.
Indicazioni utili
Welcome to Benevento
Forse il più bello dei quattro libri usciti finora, sicuramente il più "action". Le avventure a Benevento renderanno felici tutti i "fantasy-reader" dagli amanti degli scontri (abbastanza) sanguinosi ai romantici. Non mancano le descrizioni accurate di elementi caratteristici di Benevento, le sorprese e gli spunti originali. Ancora non riesco a immaginarmi quando all'improvviso ad un umano spuntino gli artigli e (questo è già più facile da immaginare) le ali, mentre il resto del corpo rimane normale. Vah beh. A un'ultima cosa, Sofia, per piacere, su col morale che stai diventando paranoica!
Indicazioni utili
Arrivederci Mondo Emerso
Una bel finale per una bella trilogia. Ho comprato questo libro a Roma durante le vacanze e ho cominciato a leggerlo. Non è il miglior libro della Troisi ma comunque non è male. La scrittura della Troisi come al solo è scorrevole (quasi sempre) ed essendo il terzo libro si non si riprende la storia da un punto morto e quindi non è molto noioso nemmeno l'inizio. Potrebbe essere ritenuto un po' lento e pesante a tratti perché Adhara (la protagonista) pensa spesso in modo negativo ( per esempio non fa altro che pensare al Marvash che ama o le da fastidio essere la Sheireen) e quindi a volte può rendersi antipatica ai lettori. Finalmente decide di accettare il suo destino (però x me poteva pensarci un po' prima delle vari stragi compiute nell'altro libro dai Marvash!!!). La Terra del Vento come si capisce dalla trama scritta nel risvolto e qua sopra, si riconferma molto sfortunata! Il libro è comunque il più bello della trilogia (insieme forse al secondo). Il finale (e sono sicuro che molti non sono d'accordo con me) non mi è dispiaciuto, anzi l'ho trovato insolito. Con questo libro la Troisi dice addio (o arrivederci?) al Mondo Emerso. Spero che esca adesso la versione illustrata del libro e magari cominci una nuova saga intitolata (per esempio) "Le Cronache del Mondo Sommerso", perché anche in quest'ultima trilogia lo ha lasciata da parte.
Indicazioni utili
Daniel X
Davvero quando due giorni fa ho preso in mano questo libro non mi sarei mai aspettato che fosse così bello! Sembrava il tipico libro di fantascienza americana. Poi ho cominciato a leggere. Il libro parla di Daniel un ragazzo di quindici anni rimasto orfano a tre anni a causa della Mantide un alieno che voleva avere per se la lista dei criminali alieni sulla terra. E da quel giorno decide di diventare un cacciatore di alieni, grazie ai suoi poteri. Dopo vari anni decide di battere il numero sei della lista: Ergent Seth, un alieno fissato con gli omicidi di massa, la droga e altri vari crimini. Forse però è troppo per lui, in effetti alla fine (poteri e compagnia a parte) è comunque un ragazzo come tutti, con le sue debolezze. Il metodo di scrittura è molto semplice e forse è proprio per questo che mi è piaciuto. Il romanzo è in prima persona e molto spesso ironico. Il modo del ragazzo di vivere è strano (ma non voglio rivelare troppo) un po' come i suoi amici.
Indicazioni utili
Commento
Graceling è il romanzo di esordio della Cashore e ha proprio protagonista una giovane graceling dall'infanzia difficile. Quando era piccola ha infatti ammazzato suo cugino per difendersi. Si è così scoperto che il suo dono è quello di uccidere. Dono perché ognuno di questi graceling (che per altro hanno due occhi di colore diverso) ha un'abilità, dal cucinare al parare al contrario, dalla abilità con l'arco a quella di correre. Così lo zio di Katje (la protagonista della quale ho parlato prima) comincia a sfruttarla per minacciare chi gli disobbedisce. In una di queste missioni Katje deve recuperare un vecchio, parente di vari sovrani/e delle terre in cui si divide il mondo dove è ambientata la storia. Chi e perché ha rapito il vecchio? E soprattutto chi è quel graceling dagli occhi oro e argento trovato durante la missione? Queste sono le domande che affollano la testa di Katje. Il libro non è un capolavoro ma la lettura è piacevole, anche se spesso (se nn sempre) tutto gira intorno alla protagonista. Adatto ai soprattutto lettori romantici (e sul romanticismo a tratti esagerato avrei qualcosa da ridire, ma ho letto anche il prequel fire e ormai ho capito che è un punto fisso della scrittrice) può piacere anche agli altri lettori. Il finale, abbastanza aperto, come ogni rosa ha le sue spine, ma ho letto libri più catastrofici. Spero in un sequel oltre al prequel nel quale vorrei che la scrittrice rimediasse ad alcuni suoi errori
Indicazioni utili
Il mago nero
Bello. probabilmente il più bel libro della saga, anche se alcuni fattori potevano essere approfonditi meglio. La lettura fin dalle prime pagine (al contrario del primo libro) prende e non è mai veramente noiosa. La trama si ispira spesso ad altri pilastri del fantasy ma ha una sua originalità. Concordo con altri che dicono che si potevano levare aspetti superflui che non hanno una verità nel libro per approfondire altri aspetti. Sono contento che la storia di amore non sia stata trattata troppo perché è un po' troppo (nn so se la parola è giusta) surreale e parlandone di più si sarebbe reso il libro un po' più noioso. Il finale è coraggioso ma un po' troppo "veloce": in due, tre pagine si mette troppa carne al fuoco stando sempre nel generale. Per il resto un libro (e una trilogia) bello.
Indicazioni utili
Il Signore degli Anelli
Il Signore degli Anelli è entrato nella mia vita l'estate scorsa. Prima lo odiavo. Durante quel periodo un mio amico continuava a dirmi di leggerlo perché era stupendo, lui l'aveva già letto più di qualche volta. Alla fine cedo, un giorno vado in biblioteca e lo noleggio. E oggi mi accorgo di quanto importante sia quel libro per me. Questa opinione riguarda tutti e tre i libri ed è solo una sintesi di quello che trovo altrimenti dovrei utilizzare pagine e pagine. Lo stile di Tolkien è unico ed inimitabile. Certo non è facile e più volte durante la lettura del signore degli anelli mi fermavo per trovare il significato di una parola o rileggevo una frase della quale non comprendevo il senso. Questo soprattutto nei primi capitoli del libro. Poi ci si abitua al suo stile e si capisce quanto geniale sia. La trama è incredibile ed affacciata su un mondo diverso dal nostro ma nel contempo simile. Possiamo facilmente trovare messaggi impliciti o espliciti sulla quale noi stessi dobbiamo soffermarci. Cosa se non l'Anello del potere può rappresentare la tentazione e chi più dei Nazgul fa capire quanto l'uomo sia facilmente corrompibile. Niente in questo libro (inteso come i tre volumi messi insieme) è lasciato al caso e tutto ci spinge a rifletterci e ad immedesimarci nei personaggi per farci un esame di coscienza e capire cosa avremmo fatto veramente al loro posto. Un altra caratteristica di Tolkien è quella di lasciare sempre un alone di mistero senza mai rivelare tutto lasciando spazio alla nostra immaginazione. Anche il finale non può definirsi tale ma può essere considerato un inizio, una nuova storia che purtroppo potremmo non conoscere mai a causa della morte di Tolkien, che ha lasciata nel mondo una domanda: e dopo cosa succede? Senza però darci una risposta. Anche alcune cose del passato sono sconosciute.
Purtroppo in questi anni molte persone non amano leggere e spesso odiano soprattutto il fantasy e come unica motivazione usano l'irrealtà delle storie. Quest'irrealtà però non esiste e si capisce dai libri di Tolkien Soprattutto. Noi amanti del fantasy dobbiamo quindi trasmettere la nostra passione per creare con la nostra immaginazione quel mondo che Tolkien ha fondato.
Indicazioni utili
Il mondo Emerso a Disegni
un libro scritto e disegnato per quei lettori appassionati de "Le Guerre del Mondo Emerso". oltre ai bellissimi disegni di Paolo Barbieri comprende anche brani tratti dalla trilogia e alcuni inediti che meglio definiscono quanto la Troisi aveva lasciato in sospeso nel libro. In questo libro che conta poco più di 100/150 pagine potete trovare tutto quello che vi interessa su personaggi, animali e luoghi del Mondo Emerso, ridefinendo i disegni che vi siete immaginati in queste pagine
Indicazioni utili
1x2
Le avventure di Sofia e compagnia continuano. A Edimburgo è stato rintracciato un altro drago e così si parte per la capitale scozzese ma una volta là una notizia sui giornali scuote tutti... Ormai la ricerca degli altri "draghi" è finita lo scontro con la viverna è alle porte. Questo libro è un continuo alternarsi di colpi di scena, tradimenti, misteri ed emozioni: tristezza, amore e amicizia cambieranno e rafforzeranno il gruppo ad Edimburgo rendendolo sempre più unito. Ancora una volta la Troisi riesce a inserire in un libro che in teoria è per ragazzi ma ha spunti utili anche per adulti. Chi ha già letto questo libro sa cosa intendo con il titolo e spero che induca chi non l'ha letto a farlo
Indicazioni utili
Il silenzio di Lenth
Il Silenzio di Lenth è il romanzo d'esordio di Luca Centi uno scrittore di L'Aquila che ha 25 anni e studia all'università. la prima cosa che ho fatto quando l'ho noleggiato in biblioteca e leggere la trama nella copertina. In teoria il racconto sarebbe dovuto cominciare con un prologo che parla di come un sommo sacerdote del Lethae Argenteo, durante una spedizione nell'Esterno (terre al di fuori del suo villaggio considerate impure), trova un ragazzo che porta alla fronte il simbolo del dio traditore Kexan. Bene bello penso continuo a leggere sempre la trama e capisco che successivamente si sarebbe approfondito lo stile di vita del ragazzo. Ok mi incuriosisce, comincio a leggere. Giro le solite pagine col titolo, l'autore e gli altri dati e mi tuffo nella lettura. Già dal primo capitolo capisco che qual cosa non quadra, vado avanti per una cinquantina di pagine e niente il ragazzo, il sommo sacerdote e compagnia sembrano scomparsi. Anzi le prime cinquanta pagine sono un po' un caos. Non si capisce dove è ambientato o in quale epoca. Gli unici dati sicuri sono una Villa al di fuori di tempo e spazio e un'altra dimensione. Arrivo a capire qualcosa ma tutto ad un tratto ecco che ricompaiono il bambino e il sommo sacerdote, lasciandomi una domanda: ma riappariranno o no i personaggi della prima parte del libro?Finisce il prologo prima accennato e comincia la storia vera, piena di colpi di scena, tradimenti e altro. Arrivo alla fine del libro dopo altre 300 pagine molto interessanti e già non vedo l'ora che esca il seguito. Il libro di Centi è un capolavoro. Anche se all'inizio non si direbbe non lascia nulla al caso, riesce a tenerti incollato alle pagine col fiato sospeso per tutta la durata del libro e ti immerge completamente nel mondo di Lenth. Penso sia uno dei libri che negli ultimi anni si sia ispirato ai classici del fantasy meno di altri. anche se i vari dei a volte ricordano le saghe del mondo emerso.Per chi è stanco di elfi, troll, goblin o semplicemente vuole provare qualcosa di nuovo questo libro è l'ideale
Indicazioni utili
Il libro del destino
In un regno lontano abitava Elisa Rosso, una sedicenne che in un giorno come tanti ha deciso di realizzare il suo sogno: diventare scrittrice. così cominciò ogni giorno a scrivere. Scrisse, scrisse, fino a quando un giorno concluse il libro. Andò allora dalla Piemme e così... In questo modo inizia la favola di Elisa Rosso, un'emergente scrittrice italiana considerata come l'erede di Licia Troisi. Purtroppo però devo dire che l'abbiamo un po' sopravvalutata. Basta leggere il Libro del Destino per capirlo. Devo ammettere che non mi dispiace come libro. La trama, anche se si riprende troppo spesso a temi già affrontati in altri fantasy, è coinvolgente, essendo semplice non pesa molto leggerlo e non mancano spunti originali. Dal punto di vista del contenuto presenta però grandi carenze: i dialoghi sono a tratti banali, i personaggi cambiano umore un po' troppo spesso e secondo me a tratti tutto gira attorno a Eynis o al suo rapporto con Bedwir. Prevedere il finale non è difficile dato che troppo spesso la Rosso lascia poco spazio all'immaginazione. Concludo dicendo che spero che la Rosso si basi sugli errori (parecchi) presenti ne "Il Libro del Destino" per migliorarsi, perché nonostante tutto i suoi libri non sono pessimi
Indicazioni utili
- sì
- no
C'era una volta nel Mondo Emerso...
Nihal è una ragazza che abitata nella Terra del Vento una delle Otto Terre del Mondo Emerso, un mondo scosso da una guerra iniziata da un Tiranno un oscuro mago dagli intenti misteriosi. Ma il passato di Nihal la rende unica, così come le sue orecchie a punta e i suoi capelli blu. Un giorno incontra Sennar un giovane ragazzo che la batte in duello grazie all'uso della magia. comincia così ad addestrarsi da sua zia. La sua vita prende una svolta quando un'orda di fammin sotto il comando del Tiranno attacca la sua città, Salazar. Così... Con questo libro la Troisi inizia la prima trilogia ambientata nel Mondo Emerso e dà inizio alla saga che la renderà la scrittrice italiana più venduta al mondo. Amo questo libro per il modo con cui la Troisi l'ha scritto e per la storia che ti tiene incollato al libro per tutta la sua durata e che ti "costringe" a leggere il seguito non appena l'hai finito. Lo consiglio agli amanti del fantasy e non.
Indicazioni utili
23 risultati - visualizzati 1 - 23 |