Opinione scritta da Illary
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SEQUEL O NON SEQUEL?
Sinceramente non avevo grosse aspettative da questo horror, probabilmente influenzata dal fatto che solitamente i "sequel" vanno sempre peggiorando con il proseguo della trama.
Indubbiamente Dr. Sleep non può reggere il paragone con Shining. Il terrore e la suspance che King riesce a rendere nel raccontare la follia di Jack Torrence non sfiora lontanamente questo libro. Pertanto credo sia meglio non analizzare Dr. Sleep solamente in funzione di Shining, anche perchè in realtà, nonostante il protagonista sia lo stesso bambino scampato alla follia dell'Overlook Hotel, la trama è comunque indipendente.
Ci troviamo quindi Dan Torrence cresciuto, ex alcolista, alle prese con una ragazzina con una luccicanza estremamente più potente della sua, a sua volta minacciata da un gruppo di "vampiri" denominati "Il vero nodo" che si nutrono delle sofferenze e dello shining dei bambini che torturano a morte.
Il re del brivido, con la maestria dei suoi romanzi migliori (IT, 22/11/63), racconta la vita di Dan Torrance catturando completamente il lettore e trasportandolo nel suo mondo come solo lui riesce a fare. Peccato che non riesca però a far paura... il "Vero Nodo" non appare a mio avviso abbastanza minaccioso o impressionante.
Insomma, consigliato sicuramente per lo stile inconfondibile del Maestro, sconsigliato a chi si aspetta di passare le nottate a temere che Jack Torrence compaia dietro la porta della sua camera da letto...
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L'UOMO DI SIVIGLIA
Raúl Jimenéz viene trovato morto di infarto nel suo appartamento. Qualcuno gli ha asportato le palpebre per costringerlo, fino a far cedere il suo cuore, a guardare una videocassetta che non avrebbe mai voluto vedere. L’ispettore capo Javier Falcòn si trova, in una calda Siviglia animata dalla “Feria” di maggio, ad indagare sull’atroce delitto, che immediatamente lo sconvolge. Le certezze dell’ispettore cominciano a vacillare… E forse anche la sua sanità mentale. Proprio in questo clima di confusione compare il diario del padre, il famoso pittore Francisco Falcòn, che ci accompagna nel tempo… dalla guerra civile spagnola, al secondo conflitto mondiale, alla Tangeri del dopoguerra. Ed un dubbio strisciante ma sempre più insinuante si fa strada nella mente del lettore: esiste davvero un collegamento fra l’omicidio di Raúl Jimenéz ed i vecchi diari del defunto Francisco Falcòn? Un thriller di vero impatto. Coinvolgente, insinuante ed accattivante. Il ritmo degli avvenimenti però non è quello “nordico” a cui ci hanno abituato i grandi autori che svettano nelle classifiche negli ultimi anni. Il ritmo è tutto mediterraneo… c’è il sole, c’è caldissimo, c’è incertezza… gli eventi scorrono fluidi ma a velocità ridotta, facendo sì che il lettore faccia suo lo stato d’animo del protagonista e si appassioni alla doppia storia: quella dei diari del pittore, e quella ai giorni nostri dell’ispettore Falcòn. Il finale inaspettato è degno di un Thriller con la T maiuscola. Buona lettura..
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LA PAURA
Dopo una serata trascorsa a bere in un bar in preda a pensieri suicidi, Giuditta si ritrova in un capanno, legata ad una sedia ed imbavagliata. Davanti a se, immobilizzata nelle stesse condizioni, una ragazza, che Giuditta aveva visto ubriacarsi fino a poco prima nel medesimo bar. Una fine terribile aspetta questa donna, torturata fino alla morte sotto gli occhi di Giuditta, la quale viene invece lasciata scappare. Prima di morire la ragazza riesce a pronunciare solamente un nome ed un indirizzo...
Sicuramente un thriller intrigante e coinvolgente. A tratti mi sono però innervosita, alcune situazioni mi sono sembrate davvero paradossali ed irrealizzabili, sono rimasta stupita dal taglio che l’autrice ha voluto dare a questo giallo dove non ci sono polizia o investigatori ad effettuare le indagini.
La Bertuzzi riesce comunque nell’intento di far affezionare il lettore ai protagonisti ed a produrre una trama originale e ricca di colpi di scena inaspettati.
Insomma, thriller consigliato, l’inizio è veramente ottimo, la psicologia dei protagonisti è abbastanza approfondita, anche se lo sviluppo della trama cade, a mio avviso, troppe volte nell’ inverosimile.
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ZOMBIE
*** IL TESTO CONTIENE SPOILER***
Clay si trova a Boston quando quel pomeriggio di ottobre viene improvvisamente generato l'impulso: ogni persona sulla terra che si trova in possesso di un cellulare viene immediatamente trasformato in una sorta di zombie aggressivo ed omicida. E' l'inizio della fine del mondo conosciuto...
Ho apprezzato questo libro di King, dedicato fra l'altro a Romero, per la maestria che l'autore mostra ogni volta nell'incollare il lettore alla storia... quasi impossibile smettere di leggere...
Peccato per il finale aperto che lascia fra l'altro diversi interrogativi aperti... da cosa è veramente stato generato l'impulso? Chi lo ha creato e perchè? E cosa ne è stato del resto del mondo?
Insomma, seppure il finale aperto sarebbe stato comprensibile, avrei preferito che questi punti fossero sviscerati in maniera approfondita.
Mi è piaciuto invece il phatos che King riesce a creare ed il fatto che, pur trattandosi alla fine di una "storia di zombie", ne esca comunque una trama originale e non scontata.
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I SOTTERRANEI DELLA CATTEDRALE
Il professor Lamberti, docente di filosofia della facoltà di Urbino viene trovato morto nella cattedrale. E' un freddo e nevoso mattino del gennaio 1789.
Vitale Federici, suo allievo, nota alcuni dettagli che gli impediscono di liquidare la morte del maestro come "accidentale" come vorrebbero far credere le autorità.
Guidato da un intraprendente spirito di osservazione, Federici comincia a dipanare l'intricato groviglio di misteri che lo porterà ad inseguire un misterioso tempio sepolto nei sotterranei della città.
Insomma, la trama per tirarne fuori un buon giallo storico ci sarebbe. Peccato che questa volta Simoni manchi un pò di fluidità nel racconto. I personaggi sono poco approfonditi, i fatti si susseguono in maniera troppo repentina ed i collegamenti a volte sono un pò tirati.
Nel complesso devo dire di aver comunque apprezzato questo libro, che fra l'altro ho letto in una giornata, ma rispetto ad altre opere dello stesso autore l'ho trovato meno appassionante.
Consigliato sì, ma come lettura disimpegnata e senza troppe aspettative.
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DOPO UNA LUNGA E PENOSA MALATTIA
E' la notte del quattro novembre di un anno indefinito (un presente in cui ci sono i telefoni, ma non i cellulari) quando il Dottor Carlo Lonati viene chiamato per soccorrere un paziente che sta male. Ma al suo arrivo l'uomo è morto. Infarto. O forse no. Perchè ci sono alcuni particolari che sfuggono alla comprensione del dottor Lonati. Tracce di qualcuno che è uscito e rientrato, un odore di fritto molto pungente e tutta una serie di racconti che paiono bugie.
Non è un giallo classico, non c'è un ispettore, non esiste un'indagine. Ma il medico ha dei dubbi. Ed una serie di telefonate anonime, di coincidenze e di segnali lo obbligano a cercare la verità.
Ben scritto, ritmato ed angosciante al punto giusto, lo consiglierei sicuramente. Ma bisogna essere pronti... il finale è abbastanza nebuloso, interpretativo e molti dubbi restano aperti, con soluzione a discrezione del lettore.
L'unico giallo scritto da Andrea Vitali merita a mio avviso di essere letto. Per l'introspezione dei personaggi, per il brevissimo tempo in cui si svolge l'indagine che fa sì che ci si possa immedesimare nell'incalzante ritmo narrativo, per la ricercatezza dei dettagli. Consigliato...
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LA VIA EMILIA ED I SUOI DELITTI
Con una notevole abilità letteraria, Danila Comastri Montanari ci trasporta, attraverso una serie di racconti ambientati nel bolognese o lungo la Via Emilia, dagli albori della storia fino ai primi del novecento.
Il primo delitto avviene nella preistoria, a testimoniare che il crimine esiste da quando esiste l'uomo. Poi dal neolitico agli etruschi, dal medioevo al rinascimento, in ogni epoca è ambientato un omicidio e, compatibilmente con le conoscenze, gli avvenimenti storici e le tradizioni del tempo, qualcuno dipanerà la trama dei delitti e degli intrighi che stanno alla base dei drammi.
Prima di ogni racconto l'autrice ne definisce i contorni storici e l'ambientazione in modo che il lettore possa meglio comprendere quale epoca fa da sfondo al delitto. Ho apprezzato moltissimo la breve introduzione storica che precede ogni racconto perchè mi ha permesso di ripassare un pò di storia locale, e soprattutto di contestualizzare meglio il racconto.
Seppure gli omicidi siano pura fantasia, l'accuratezza con la quale sono descritte ambientazioni, tradizioni e culture dei vari periodi, fanno sì che i delitti raccontati si calino alla perfezione nell'epoca, e possano darci qualche spunto di riflessione sui nostri antenati e sulle meraviglie storiche della nostra Italia.
Insomma come potevo non appassionarmi ad un libro che unisce la storia ed il giallo, due delle mie grandi passioni? Riscoprire una Bologna ricca di corsi d'acqua, l'ambientazione belligerante del tempo in cui il Valentino stava per assaltare il castello di Caterina Sforza a Forlì, passando per la caccia all'untore nella campagna devastata dalla peste, è stata un'emozione che mi ha fatto leggere questo libro tutto d'un fiato. Consigliatissimo....
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ATLANTIDE: I LOVE SHOPPING PER UOMINI
E così mi appresto a leggere questo libro del quale ho sentito ottime recensioni…. E all’inizio resto interdetta. Bellissimo, spettacolare!!! Ho scoperto il mio nuovo autore preferito!!! L’euforia è durata per tutto il primo capitolo… poi ho letteralmente trascinato il resto del libro per oltre un mese sperando che finisse presto.
Insomma un prologo fantastico. E’ il 7120 a.c. ed una cometa cade sul pianeta distruggendo la maggior parte delle forme viventi. E’ l’alba del nostro mondo, che pian piano si ricostruirà fino a portarci alla società contemporanea. Poi dal nulla compare Dirk Pitt, eroico ed affascinante membro di una società governativa, che dovrebbe essere una sorta di oceanografo, ma si rivela un eroe in qualsiasi campo, senza macchia e senza paura. Insomma davvero esageratamente perfetto, tecnicamente impossibile. Non un difetto, mai un dubbio, mai un errore, mai un’esitazione. Una noia mortale ed una trama totalmente fuori dalla realtà. Il tutto condito con un finale stiracchiato e sempre meno credibile. Insomma… autore decisamente bocciato.
Dopo averci riflettuto un po’ sopra ho però deciso di spezzare una lancia a favore di questo autore… lo definirei una sorta di “Sophie Kinsella” dedicato ad un pubblico maschile. Quando si ha voglia di non pensare, di scollegare il cervello e leggere qualcosa di totalmente assurdo… Atlantide è perfetto!
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IL GIOCO DELLE TRE CARTE
Dopo aver letto ed apprezzato molto “La Briscola in cinque” mi sono dedicata al secondo episodio dei delitti del BarLume…
Il protagonista è sempre “Il Barrista” Massimo, titolare del BarLume, l’ambientazione sempre la cittadina di Pineta, ed il mitico sfondo sono sempre i quattro ottuagenari, clienti fissi del Bar, che trascorrono il loro tempo fra il gioco delle carte ed i pettegolezzi di provincia.
Scritto in parte in dialetto toscano, ma facilmente comprensibile, mi ha nuovamente colpito l’ironia e l’acume del Malvaldi nel mettere in parole i discorsi dei “terribili vecchietti” in contrapposizione con lo svogliato ma intelligentissimo Massimo. Insomma una lettura fresca e leggera, anche se questa volta il delitto è meno coinvolgente e meno centrale nella trama del libro, che più che un giallo sembra a tratti un romanzo comico.
Mi riservo a questo punto di leggere il terzo capitolo della serie per un giudizio definitivo sull’autore.
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LA BRISCOLA IN CINQUE
Davvero spassoso questo giallo tutto toscano…. Massimo Viviani (“il barrista”) è proprietario del BarLume, piccolo locale di Pineta, cittadina sulla costa tirrenica.
Assidui ed immancabili frequentatori del bar sono quattro pensionati, (“il senato”), dei quali uno è nonno di Massimo, che trascorrono il loro tempo libero sproloquiando e facendo congetture su ciò che succede nel paesello. Quando a Pineta una ragazza viene trovata morta in un cassonetto, il Bar diventa il luogo di ritrovo e di discussione del caso. Nonostante i tentativi di Massimo di non essere coinvolto, ed al contrario quelli del senato di avere sempre l’ultima informazione a portata di orecchio, il “barrista” diventerà la chiave di volta della risoluzione dell’omicidio.
Ironico, divertente e brillante… Malvaldi, oltre che regalare qualche ora di sorrisi, fa riflettere anche sulla difficoltà degli anziani ad integrarsi nella società moderna. Azzeccati gli aneddoti e lo stile dialettale, sempre comprensibile.
… Che Pineta non si trasformi nel nuovo Cabot Cove?
Consigliato a chi sa apprezzare l’unione di un pizzico di ironia al tradizionale genere giallo. Sconsigliato a chi si aspetta il classico thriller da suspance e brivido.
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AGENT 6
Dopo aver letto "Bambino 44" ed "Il Rapporto Segreto" rispettivamente "molto bello" e "piacevole" mi sono cimentata nella lettura del capitolo conclusivo della saga della vita di Leo Demidov. Purtroppo, nonostante l'autore resti secondo me molto bravo a costruire storie ed intrecci ben radicati nella situazione socio politica della seconda metà del novecento, sono rimasta delusa dalla superficialità e dalla scarsa credibilità di alcuni eventi narrati.
La famiglia di Leo parte, all'inizio del racconto, per New York dove si consuma una tragedia che peserà sul resto della vita del protagonista. Leo viene confinato in Afganistan come consulente del governo sovietico che tenta, nell'ambito della guerra fredda, l'invasione del paese.
Fra colpi di scena, specchio di un'epoca che sta cambiando, e complicati intrecci politici, l'ex agente del KGB tenterà con ogni mezzo di salvare, ancora una volta, la sua famiglia sempre piu' stretta nelle trame di uno Stato che non vuole lasciarlo libero.
Concludendo, consiglierei sicuramente il libro a chi ha lasciato Leo Demidov al termine de "Il Rapporto Segreto". Assolutamente sconsigliato a chi si approccia per la prima volta a questo autore che ha scritto, davvero, in maniera molto piu' coinvolgente ed appassionante.
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IL RAPPORTO SEGRETO
Russia, 25 febbraio 1946. Nikita Sergeevi? Chruš?ëv pronucia il famoso "discorso segreto" in cui attacca il culto della personalità di Stalin e denuncia i crimini commessi durante il suo regime.
Immediatamente nel paese inizia la vendetta di coloro che hanno subito deportazioni e violenze e la polizia di stato, che era stata agli ordini del regime, diventa oggetto di terribili omicidi e feroci ritorsioni.
Leo Demidov, ex agente della polizia segreta di stato e protagonista anche di "Bambino 44", è ora un uomo nuovo, a capo della divisione omicidi di Mosca, che cerca di ricostruire con grande fatica la sua famiglia. Anche lui diventerà presto oggetto dell'odio di una delle vittime della sua vita passata, e si trasformerà da ex cacciatore a preda.
Come spesso capita ci si aspetta, dal seguito di un libro spettacolare come lo è "Bambino 44", un altrettanto sfavillante romanzo, per poi ritrovarsi delusi dalle aspettative.
Poichè mi sono avvicinata a questo libro senza troppe speranze del fatto potesse essere al livello del precedente, non sono rimasta insoddisfatta.
Di sicuro non è all'altezza della precedente narrazione, ma lo stile di Smith e la sua capacità di far rivivere il clima di terrore della Russia di inizio 'novecento resta immutata e coinvolgente, l'ho letto praticamente tutto d'un fiato.
Insomma, senza troppe aspettative, consigliato a chi apprezza lo stile e la capapcità narrativa dell'autore, tenendo presente che la trama non è poi un gran capolavoro...
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JOYLAND
E' l'estate del 1973 quando Devin Jones, ventunenne disperato per essere stato lasciato dalla fidanzata, decide di trascorrere le vacanze estive lavorando nel parco di divertimenti di Heaven's Bay: Joyland...il luogo della gioia...
E fra le lunghe passeggiate in riva all'oceano, nuovi incontri e conoscenze, Devin imparerà "la parlata", il gergo del parco, e ad amare il suo nuovo lavoro.
Ma il Re non si smentisce e anche questa volta il brivido fa capolino: una previsione di Madame Fortuna, la maga del parco, lascerà intuire a Devin che nella sua vita sta per entrare un bambino molto speciale, che tutte le mattine lo saluta dal portico della sua villa sulla spiaggia.
E poi c'è il Castello del Brivido che nasconde un segreto: diversi anni prima una ragazza è stata sgozzata e gettata fra le spaventose attrazioni del Castello. Si dice che il suo fantasma sia rimasto imprigionato in quel luogo e qualche volta appaia, mai ai clienti.
Insomma, King non si smentisce e ci trasporta anche questa volta nel suo mondo, dove mistero e brivido si intrecciano mentre l'estate volge al termine e l'oceano si prepara ad accogliere la prima tempesta della stagione.
Un horror non particolamente spaventoso o profondo, con una bella ambientazione, che risulta comuque essere una piacevole lettura.
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PER MORIRE BASTANO TRE SECONDI
Piet Hoffman è da anni un informatore della polizia, ben infiltrato come talpa in un’organizzazione criminale polacca, la quale traffica e smercia stupefacenti sul territorio svedese.
Durante un trasferimento di droga fra la Polonia e la Svezia un poliziotto viene assassinato alla presenza di Hoffman, che non riesce ad impedire l’omicidio.
Mentre Ewert Grems, commissario della polizia di Stoccolma indaga sul delitto, Hoffman entra in un carcere di massima sicurezza, apparentemente per incrementare i traffici dell’organizzazione polacca, in realtà come informatore della polizia con lo scopo di sradicare il traffico di droga all’interno delle carceri. Ma qualcosa va storto e Hoffman, o meglio Paula, il suo nome in codice da informatore, dovrà diventare un vero criminale se vorrà sperare di sopravvivere.
Un’idea originale, una trama innovativa raccontata in maniera accattivante e coinvolgente. Gli autori riescono ad approfondire la psicologia di diversi personaggi, dallo strano commissario Grems, all’ex galeotto Paula, combattuto fra l’amore per la moglie e la necessità di non soccombere.
Mi ha colpito in modo particolare il racconto dell’angoscia e del terrore di Hoffman rinchiuso nel carcere dopo che la situazione è precipitata, sentimenti nei quali il lettore non può fare a meno di immedesimarsi. Consigliato.
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LA FIGLIA DEL PAPA
Con uno stile emozionante e ricco di phatos, Dario Fo racconta la vera storia di Lucrezia Borgia.
Figlia illegittima di Papa Alessandro VI, madre di numerosi figli e sposata tre volte, viene spesso definita come una delle figure più controverse del Rinascimento italiano.
Di sovente considerata un'avvelenatrice spietata ed assetata di potere, viene invece dipinta dall'autore come una donna forte, intelligente, e vittima delle ambizioni espansionistiche del padre e del fratello Cesare, che non esitano a combinare e disfare matrimoni e ad usare le relazioni amorose di Lucrezia per rafforzare le loro alleanze politiche.
L'ultimo marito, Duca di Ferrara, una volta riconosciuta la sua abilità diplomatica, non tarderà ad affidarle la conduzione politica del ducato dove Lucrezia sarà acclamata e fonderà un monte di pietà per i cittadini.
Ho letteralmente divorato questo bellissimo romanzo storico che svela intrecci, segreti ed amori, luci ed ombre del nostro Rinascimento e della vita di una delle nobildonne italiane più famose di tutti i tempi.
Dario Fo ha la capacità di catturare completamente l'attenzione e di calare il lettore all'interno dei suoi meravigliosi scritti. Decisamente consigliato.
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IL CASTIGO DEGLI INNOCENTI
Per una strana trama del destino, si scontrano in questo thriller "il bene" rappresentato dall'ex poliziotto Marcus Williams, ed "il male"incarnato da Francis Ackerman.
Quest'ultimo, evaso da un ospedale psichiatrico, si diletta a fare giochi atroci con le sue vittime per poi ucciderle nei peggiori modi immaginabili.
Niente è come sembra in questo giallo ricco di colpi di scena (decisamente troppi) e nessuno è degno di fiducia... fino a quando, nell'ultimo capitolo, vengono spiegati i complicati intrecci del fato e dei personaggi, le vite dei quali ruotano intorno alla cattura del pericoloso evaso.
Inizialmente lo stile "Saw" di questo libro mi ha decisamente catturata. La descrizione della follia di Ackerman è inquietante ed accattivante, ed i giochi crudeli che lo psicopatico fa con le sue vittime rendono i primi capitoli carichi di suspance.
Peccato... perchè poi l'autore scivola sullo scontato scontro fra il bene ed il male, sull'ineluttabilità del destino, sulla cospirazione internazionale, ed opta per un finale totalmente inverosimile. Non consigliato...
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IL CAVALIERE DI SAN GIOVANNI
Contea di Belluno, autunno 1171. Marco è di ritorno da un viaggio d'affari a Venezia con la famiglia, quando viene aggredito da un gruppo di soldati che violenta brutalmente e massacra sua moglie, e quasi uccide il loro neonato. Da quel momento in poi la vita del piccolo Jacopo e del padre Marco, saranno strettamente legate alle vicende politiche della loro terra.
E' infatti un'epoca di aspre battaglie per la conquista dei territori di Treviso e Belluno, mentre in Terrasanta si combatte l'ennesima crociata per liberare Gerusalemme dagli infedeli.
L'educazione di Jacopo viene affidata ai monaci del monastero di Zumelle che faranno di lui un giovane colto e ricco di ingegno. Il sogno del ragazzo è diventare un Ospitaliere: un monaco cavaliere che difende i poveri e combatte in nome della Croce di Cristo... ma nella vita del giovane non tarderà ad arrivare l'amore.
Ho trovato questo romanzo storico veramente avvincente. L'ambientazione medioevale nell'Italia settentrionale è originale e dettagliata e, seppure romanzato, arriva al lettore uno spaccato della vita, delle credenze, delle crude battaglie e della vita politica di quell'epoca ormai lontana.
Il finale è inverosimile, ma d'altra parte di romanzo si tratta...
L'unico neo è che le basi per un seguito della vicenda sembrano gettate con un pò troppa attenzione e le sorti di alcuni personaggi chiave della vicenda non vengono sviscerate e svelate.
Comunque un libro avvincente, sicuramente consigliato agli amanti dei romanzi storici ed a tutti coloro che amano calarsi negli oscuri meandri della vita medioevale.
A questo punto aspetto con ansia il seguito della storia...
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VITA DI PI
Il protagonista di questo romanzo si chiama Piscine Molitor Patel , detto Pi, un ragazzo indiano figlio del proprietario di uno zoo, e con un'innovativa idea della fede e della religione.
Dopo un naufragio nell'oceano indiano, Pi si ritrova solo su una scialuppa di salvataggio, con una iena, un orango, una zebra ed una tigre del bengala come compagni di disavventura.
E questa era la trama che avevo sempre letto e che mi lasciava a dir poco perplessa... in effetti il romanzo ci mette un pò ad ingranare, ma arrivati a metà libro è quasi impossibile smettere di leggere.
Per me che non sono un'amante del genere fantasy e che nutrivo forti dubbi sul fatto che questa storia potesse interessarmi, Vita di Pi è stata una rivelazione... Oserei dire che vale la pena leggere tutto il libro per arrivare al capitolo finale.
Un bellissimo viaggio nella psiche umana, nella fede e nella natura incontaminata.
Consigliato...
V
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La paura vera
Russia, 1933. La popolazione stremata dalla fame è alla disperazione, due bambini rincorrono nel bosco un gatto scheletrico per mangiarlo, è l'unico essere vivente rimasto nel villaggio dopo che la popolazione ha cotto persino gli stivali di pelle per sfamarsi, e si cominciano a verificare episodi di cannibalismo. Uno dei ragazzini non farà mai ritorno a casa.
Russia 1953. La popolazione vive nel terrore totale, qualsiasi atteggiamento o parola appaia anche lontanamente in contrasto con il regime di Stalin, provoca un'immediata deportazione, la tortura e la morte. Nessuno è insospettabile e la psicosi di essere sorvegliati e di poter essere arrestati ricorda vertiginosamente l'ambientazione orwelliana di "1984".
Il protagonista del romanzo è Leo Stepanovic Demidov, un dipendente della polizia segreta russa totalmente convinto che, per il bene dello Stato e per il trionfo del regime, tutto sia permesso. Le sue certezze crollano quando viene incaricato di indagare, e quindi incriminare, la propria moglie. La vita di Leo si trasformerà quindi nella ricerca della verità e di un pericoloso assassino che sventra i bambini, ma del quale lo stato rifiuta di ammettere l'esistenza.
Un libro bellissimo, ben scritto e che vanta un'ambientazione agghiacciante e da brivido... le pagine trasmettono la paura vera, per la quale non servono mostri, ma bastano gli uomini ed un regime folle ed omicida.
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FERMATE GLI SPOSI
Fra un libro e l'altro, qualche volta mi rilasso con i romanzi della Kinsella della quale ho apprezzato molto la serie "I love shopping" e "La regina della Casa".
Le situazioni tragicomiche e surreali create e la scrittura spumeggiante, rendono solitamente allegri e piacevoli i suoi romanzi. Purtroppo ho notato un decadimento negli ultimi libri scritti e questo "Fermate gli Sposi" mi è davvero sembrato scontato, e a tratti noioso.
Una delle protagoniste è Lottie che, lasciata dal fidanzato, decide di sposarsi con il primo ex riapparso improvvisamente nella sua vita per cercare di lenire la sofferenza e la delusione per la perdita dell'amato. L'altra è la sorella Fliss, distrutta dal recente divorzio, che farà di tutto per impedire il matrimonio insensato della sorella.
Insomma... la trama non è nulla di che, e sinceramente le situazioni sono davvero al limite del surreale e del banale. Sconsigliato.
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LA BAMBINA CHE AMAVA TOM GORDON
***ATTENZIONE IL TESTO CONTIENE SPOILER***
Trisha è una bambina di nove anni che, stanca di sentire la madre ed il fratello discutere continuamente a causa del recente divorzio dei genitori, si avventura da sola nel bosco nel quale si trova per un'escursione, allontanandosi dalla strada principale.
Pensando di raggiungere subito la madre ed il fratello prendendo una scorciatoia, si perde nella sterminata foresta dei monti Appalachi.
Inizia la sua disavventura fra assenza di cibo e acqua, febbre, vespe e cadute rovinose. In più, al limitare del bosco, qualcuno o qualcosa la spia, la segue, la controlla. Inizialmente Trisha pensa si tratti di fantasie, ma con lo scorrere del tempo il dubbio diventa certezza. C'è qualcosa di terribile nel bosco... quel qualcosa vuole proprio lei.
Stephen King è sempre un grande scrittore. Il libro è ricco di suspance e sicuramente regala momenti di brivido e tensione. Però, come già visto accadere in altri suoi racconti, King inzia molto bene creando una situazione che sarebbe già di per sè angosciante e poi scade nel paranormale...
A mio avviso sarebbe stato molto più terrificante se, a perseguitare la bambina, fosse stato un maniaco in carne ed ossa piuttosto che un "mostro" da manuale per libri horror.
Isomma, bella l'idea della trama, romanzo scritto bene come solo un maestro come lui sa fare, peccato per il finale scontato.
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COME LIBERARSI DEL PRINCIPE AZZURRO
Una principessa, un regno, un meraviglioso principe azzurro. Tutto è perfetto nella vita di Victoria, come nelle migliori fiabe della buona notte. Ma ad un certo punto il principe cambia e, come colpito da un maleficio, diventa un altro uomo, scontroso e disamorato. Solo quando Victoria si rassegnerà al fatto che la vita perfetta e le favole non esistono, e che la perfezione è soltanto negli occhi di chi guarda, riuscirà a lasciarlo e ad iniziare il suo cammino lungo la strada della verità. Rischiando di affogare nel mare delle emozioni e percorrendo un difficile e pericoloso cammino, la principessa capirà quali sono i veri valori della vita e che è possibile essere felici anche senza il principe azzurro...
Davvero bello questo romanzo. Inizia come una favola per bambini per trasformarsi in una meravigliosa metafora sulla ricerca del vero amore e della felicità.
Consigliato... soprattutto alle ragazzine... basta bella addormentata nel bosco... non possono esserci principi se non si è in grado di salvarsi da se...
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Una pandemia
Un virus che si trasmette per contatto con i liquidi corporei e fa diventare un assetato di sangue e di carne umana chiunque venga contagiato.
Questo bel thriller di Z.A. Recht inizia con la diffusione del virus "morningstar" in Africa,e con una massiccia operazione militare volta a contenere il contagio all'interno del continente. Il generale Sherman si trova a dirigere le truppe contro una folla di infetti impossibili da contenere e pronti a tutto pur di trovare nuove vittime.
Il libro è ben scritto, mi è piaciuta molto la struttura epistolare inziale e la suspance che in alcune occasioni l'autore riesce a creare. La sensazione di alienazione e smarrimento conseguenti alla perdita dei riferimenti della vita civile viene ben descritta e sviluppata. Interessante anche il fatto che gli infetti siano di differenti categorie: i "furiosi" contagiati ma non ancora morti e i "barcollanti", uccisi ma in realtà non-morti. Unica pecca il poco approfondimento psicologico di alcuni personaggi chiave della storia.
Una lettura comunque consigliata agli amanti del genere zombie.
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L'OMBRA DEL SICOMORO
Finalmente Grisham ritorna, con questo spettacolare intreccio letterario, al legal thriller. E lo fa nel modo che i suoi lettori preferiscono: l'abientazione del profondo sud degli Stati Uniti alla fine degli anni '80, le controversie razziali ed ill Klan, un giovane e brillante avvocato davati ad una giuria.
Il libro inizia con un suicidio: Seth Hubbard si impicca ad un sicomoro lasciando un enorme patrimonio in eredità alla sua cameriera di colore e diseredando completamente i figli.Immediatamente una fila di avvocati tenta di inserirsi nel processo che si preannuncia un'implacabile battaglia.
La vincenda si dipana parallelamente al processo che porterà, solo alla fine, alla scoperta di una terribile verità che affonda le sue radici nell'oscuro passato razzista della contea di Ford County.
Brillante, acuto, accattivante e commovente... impossibile smettere di leggere l'ennesimo capolavoro di Grisham... decisamente consigliato. A tutti.
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SLALOM
Coinvolgente fin dalle prime pagine questo primo romanzo di Niccolò Vivarelli che l'autore stesso definisce un "giallo non convenzionale". Ambientato nella Firenze
degli anni '80, la vicenda si svolge interamente nell'ambito di un paio di giorni.
Leandro è un giovane ex eroinomane che si sta disintossicando nella comunità di recupero "Il Cantiere" e, dopo otto mesi, ha la sua prima licenza per tornare a casa.
Un paio di suoi compagni di comunità vengono trovati morti all'interno di cassonetti dei rifiuti e Leando, con l'aiuto di un'ambiziosa giornalista, scopre che potrebbero essere stati assassinati proprio in comunità. Leandro dovrà stare attento a non incorrere in numerosi pericoli che si presentano fuori dalla struttura: i ricordi del suo periodo da eroinomane, i vecchi amici, e l'inquietante Ropinoli, un coordinatore del Cantiere, che sembra seguirlo in ogni dove.
Davvero interessante questa ambientazione tutta italiana, uno sguardo sul mondo della droga degli anni '70-'80 e delle comunità di recupero. Il libro mi è parso scorrevole e chiaro, una lettura veloce e piacevole. Un giallo diverso dai soliti, che consiglio a tutti coloro che sanno apprezzare anche i gialli in cui il protagonista non è un profiler dell'FBI....
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THE SHINING GIRLS
L'idea alla base di questo thriller è davvero originale ed inrigante.
E' il 1931 quando Harper Curtis, un vagabondo crudele e sadico trova "la casa", un edificio apparentemente insignificante che nasconde però un enorme segreto: la possibilità di viaggiare nel tempo. Harper diventa, grazie a questa possibilità, un assassino praticamente inafferrabile; Dal 1931 al 1993 viaggia nelle varie epoche per uccidere e sventrare le donne da luii definite "brillanti", cioè dotate di un potenziale superiore. Kirby è una delle sue vittime che è però riuscita a sopravvivere e, fra mille dubbi e paure, cerca di scoprire l'incredibile verità. L'essenza del romanzo è davvero originale, è affascinante il susseguirsi dei diversi punti di vista e dei differenti periodi storici. Il problema è che il libro risulta poco chiaro e llineare. Troppi interrogativi restano senza risposta, sembra quasi che alla meravigliosa idea del principio non sia poi seguita la chiarezza necessaria allo sviluppo ed alla comprensione della vicenda, ed un'approfondita analisi di fatti e protagonisti. Peccato...
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LA TREDICESIMA STORIA
Margaret è una giovane libraia che lavora insieme all'amato padre ed ha un complicato e conflittuale rapporto con la madre.
Quando viene ingaggiata da Vida Winter, una famosa scrittrice nota per la sua riservatezza per scriverne la biografia, si trasferisce a casa sua per alcuni mesi. Dai racconti della scrittrice Margaret imparerà a conoscere i misteri e le follie della famiglia Angelfield; Rapporti fra fratelli, omicidi e l'amore familiare sono al centro di questa storia intrigante ed accattivante.
Nel complesso mi è sembrato un libro ben scritto ed articolato, una lettura piacevole, consigliata agli amanti di Sveva Casati Modignani.
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assassino americano
In questo libro non ci sono buoni e cattivi. In questo libro non ci sono i buoni. Ci sono regole ben precise di ingaggio che vanno al di la di valutazioni morali o senso della giustizia.
Il fine giustifica ogni mezzo:il furto, l' omicidio, l' inganno e persino lo scatenare una guerra civile.
Il protagonista è Mitch Rapp che viene reclutato dalla CIA per diventare un agente sotto copertura ed uccidere personaggi scomodi ed implicati in azioni di terrorismo internazionale.
Nel frattempo alcuni agenti americani vengono catturati e torturati a Beirut, il cui equilibrio politico appare in continuo pericolo. La vicenda ruota quindi attorno al tentativo di liberazione degli ostaggi ed al complicatissimo intrigo internazionale che si intreccia con questi rapimenti.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è Stan Hurley, istruttore di Rapp e spia della vecchia guardia. Forse una delle motivazioni è che risulta uno degli elementi più approfonditi da un punto di vista psicologico.
E probabilmente, l' unica vera critica che mi sento di muovere a questo thriller, è appunto lo scarso approfondimento dei protagonisti.
Nel complesso il libro mi è piaciuto anche se alcune scene risultano un pò troppo "americane", sarà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere "Mission Impossible"...
Seppure la partenza è un pò tentennante, il libro diventa poi nel complesso coinvolgente ed accattivante.
LA RAGAZZA DEI CORPI
Archie Sheridan è il detective dannato e famoso per aver risolto il caso del Beauty Killer. La bella psichiatra Gretchen Lowell, spietata torturatrice ed assassina, dopo averlo tenuto prigioniero per dieci giorni infliggendogli le piu atroci sevizie, ha infine chiamato il 911 e si è misteriosamente costituita. Ora è in carcere, mentre la vita ed il matrimonio di Sheridan si sono completamente sbriciolati sotto il peso di quella traumatica esperienza.
Adesso un nuovo serial killer fa tremare Portland. Rapisce ragazzine, le violenta e prima di abbandonarne i corpi le immerge nella candeggina. La task force che ha risolto il caso del Beauty Killer viene quindi ricostituita. Ma riuscirà Sheridan a superare il trauma e riprendere in mano la sua vita? E soprattutto, cosa c'entra Gretchen Lowell? La giornalista Susan Ward cercherà di far luce su una vicenda ancora avvolta nel mistero.
Davvero sconvolgente questo thriller dalla trama molto intricata. La presenza centrale di una figura femminile quale serial killer mi è sembrata molto innovativa. La descrizione del rapporto fra tortutatrice e vittima, un difficilissimo incrocio di sentimenti e sensazioni che vengono raccontati a lato della trama principale, rendono questo libro particolare e conivolgente. Nel lettore si scatena la voglia di scoprire, oltre all'assassino, anche cosa è successo ad Archie Sheridan durante e dopo la prigionia. Il grosso interrogativo sul perchè Gretchen Lowell abbia chiamato il 911 e si sia costituita viene infatti svelato solamente nelle ultime pagine del racconto. Personalmente avrei approfondito maggiormente questo aspetto e le conseguenze psicologiche del trauma della tortura sul protagonista. Libro consigliato!
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LA VOCE DEL VIOLINO
Non avevo mai letto nessun libro di Camilleri, ne tanto meno visto in televisione la serie del Commissario Montalbano... ma sono rimasta letteralmente e piacevolmente sorpresa da questo bellissimo giallo tutto italiano.
L'ambientazione siciliana e la figura del protagonista sono rese realistiche da questo bellissimo ed innovativo modo di scrivere, ricco di termini siciliani e dialettali che rendono il racconto più vero, ed a tratti anche più umoristico.
L'episodio inizia con la scoperta casuale da parte del Commissario di un cadavere di una bellissima donna. Le indagini si intrecciano poi con le vicende personali del protagonista e con i comicissimi colleghi del commissariato, che fanno da comparse sullo sfondo della narrazione. Davvero indimenticabile la figura del centralinista Catarella...
Di sicuro un libro appassionante e coinvolgente, che non può che scatenare la voglia di immergersi nuovamente nella profonda Sicilia del Commissario Montalbano, nella tranquillità della sua casa sulla spiaggia, e nelle sue complicatissime indagini poliziesche.
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I MISTERI D'ITALIA
Davvero interessante questo libro di Lucarelli che con il suo intercedere scorrevole ed accattivante porta alla luce, riflette e fa riflettere, su alcuni dei più grossi misteri dell'Italia moderna. Dalla uno bianca all'assinio Mattei, dalla strage di Gioia Tauro al caso di De Mauro, troppe pagine del dopoguerra italiano risultano ancora confuse, troppi casi ancora irrisolti o poco chiari. Le collusioni con la politica e la mafia, le interviste ed i racconti dei video, ma soprattutto lo stile colloquiale, catturano il lettore e lo fanno rivivere la ricostruzione degli eventi ed il clima inquietante ed inconfondibile degli anni '70.
Appassionante, consigliato proprio a tutti.
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Non consigliato
Da amante della Kinsella e complice il periodo estivo e la voglia di letture "da ombrellone", mi sono affrettata anche alla lettura di questo nuovo romanzo, che è in realtà uno dei primi libri dell'autrice, pubblicato dopo il successo dei best seller più recenti.
Che delusione... putroppo la trama non convince, i personaggi non sono approfonditi e alla fine resta un grosso punto interrogativo.. "ma questo libro cosa doveva trasmettermi?"
Quindi una lettura neutra, scorrevole, ma poco divertente e poco commovente. Insomma...libro sconsigliato anche agli ammiratori della Kinsella. Ne ha scritti tanti altri più coinvolgenti, ironici e spiritosi...
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IL CARNEFICE
Un thriller tutto italiano (autrice ed ambientazione) che ha come protagonisti una ragazza di orgine africana, Danny, ed il suo amico Drug Machine.
Una sera dopo il lavoro Danny viene aggredita brutalmente e poco dopo, al suo rientro a casa, trova un messaggio che fa riaffiorare la speranza di ritrovare viva la sorella Khanysha, tragicamente morta sedici anni prima.
Danny e Drug Machine vengono catapultati in un mondo di persone senza scrupoli, droga, sesso a pagamento e perversione. Riusciranno a ritrovare viva Khanysha? E a quale prezzo?
Il primo thriller di Francesca Bertuzzi è sicuramente ben scritto e coinvolgente, a tratti molto violento e crudo, mi ha ricordato la regia di Quentin Tarantino del quale sono un'ammiratrice.
Personalmente avrei evitato, data l'ambientazione italiana, l'utilizzo di nomi improbabili ed anche alcuni intrecci e collegamenti che appaiono un pò forzati.
In generale però lo stile pulp ed il susseguirsi di colpi di scena rendono questo libro una piacevole lettura, consigliata agli amanti del genere.
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SCHADENFREUDE
Antoinette è una quindicenne di buona famiglia. I signori Kampf sono borghesi arricchiti che cercano di entrare nella buona società parigina attraverso l'organizzazione di un prestigioso e suntuoso ballo che celebrerà il loro ingresso nel "bel mondo". La signora Kampf è una madre crudele ed arcigna che maltratta la figlia umiliandola sudbolamente. Antoinette saprà riprendersi una gustosissima e tremenda rivincita sui due inetti genitori.
La scrittura della Nemirovsky è chiara, schietta e diretta. Nel libro si delinea fortemente il suo disprezzo per il culto borghese dell'apparire tipico dei primi decenni del novecento. L'insofferenza dell'autrice verso l'ostentazione della ricchezza e la frivolezza traspaiono nettamente in tutto il romanzo.
Una lettura veloce e scorrevole che trasporta nel primo dopoguerra con una rapidità sconcertante.
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THE GOSTWRITER
Il ghostwriter è uno scrittore fantasma, colui che ha il compito di scrivere biografie al posto dei personaggi famosi. Il protagonista di questo coinvolgentissimo thriller viene infatti incaricato scrivere, in meno di un mese, la biografia dell'ex Primo Ministro britannico Adam Lang. Le sue memorie sono molto attese e scottanti a causa della sua recente messa sotto inchiesta da parte del tribunale penale internazionale, per crimini contro l'umanità. Adam Lang ha veramente ordinato l'arresto in Pakistan di cittadini britannici che sono stati successivamente torturati dalla CIA?
E mentre il ghostwriter si scontra con intricati misteri (il suo predecessore morto in circostanze misteriose, il passato di Lang che pare diventare sempre più sospetto ed oscuro) il lettore viene calato sempre più nella fitta rete di complotti e controversie che animano questo giallo mozzafiato.
L'esposizione in prima persona rende verosimile la narrazione, e la trama ricca di colpi di scena e caratterizzata da un incalzante susseguirsi di eventi, rende questo libro un vero gioiello per gli amanti del genere thriller e del genere spy.
Il finale inaspettato da al best seller una svolta che riesce a spiegare completamente le intricatissime vicende narrative che Harris propone con il suo stile inconfondibile.
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LE RELAZIONI PERICOLOSE
"In questa storia vedo la punizione della malvagità, ma non vedo alcuna consolazione per le infelici vittime" (lettera CLXXIII)
Veramente stupendo questo romanzo epistolare del 1782. Una raccolta di scambi di corrispondenza fra alcuni personaggi che intrecciano in maniera indelebile le loro vicende, raccontate con il trasporto che solo il racconto in prima persona può rendere così realistico ed accattivante.
La scrittura è molto scorrevole, ben comprensibile e priva dell'utilizzo di termini obsoleti che potrebbero rendere più noiosa o meno fluida la lettura.
La Marchesa de Merteuil ed il Visconte de Valmont sono i veri protagonisti della vicenda, titolari di un rapporto tanto profondo quanto malato che porterà alla distruzione delle vite di tutti i personaggi coinvolti, più o meno direttamente, nei loro intrighi e nelle loro personali vendette.
In questo libro esplodono i sentimenti: dal cinismo alla sensazione di autodistruzione, dall'amore al dolore, dall'amicizia al disprezzo di se stessi.
E ciò che rende senza tempo questo romanzo non è tanto l'assenza di specifici riferimenti geografici o temporali, quanto la consapevolezza che i sentimenti e le emozioni descritte sono ad oggi profonde e reali quanto nel lontano 'settecento durante il quale sono ambientate le vicende descritte.
Assolutamente consigliato!
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SOPRAVVIVERE AL DIVORZIO
Partendo dal presupposto che il divorzio sia uno degli eventi più traumatici nella vita di una persona, il libro si propone di dare alcuni consigli pratici su come affrontare un evento così doloroso.
L'introduzione è una breve analisi sulle motivazioni dell'incremento dei divorzi ed una piccola statistica sulle coppie, sulla durata dei matrimoni e sulle conseguenze economiche (sempre a livello statistico)
dei coinugi dopo la separazione.
Successivamente l'autrice si ripropone di dare un aiuto "agli indecisi" per capire se in effetti il divorzio sia inevitabile attraverso una serie di domande che il lettore si può porre: mi sento così? Sento mia
questa sensazione rispetto alla coppia? Il rapporto è recuperabile?
Viene poi affrontato il tema dei figli: come e quando dare la comunicazione alla prole, ed una successiva analisi dei diversi bisogni, delle diverse possibili reazioni e delle soluzioni applicabili a
seconda delle età, per alleviare il dolore e lo spavento dei bambini. In ultima istanza il libro prende in considerazione il formarsi di una nuova famiglia allargata, le responsabilità, i doveri, i diritti ed i ruoli
del genitore biologico e del nuovo compagno rispetto alla famiglia ed ai figli del partner.
Il libro mi è piaciuto molto, l'ho letto tutto d'un fiato. Scritto da una psicologa, ha comunque una forma divulgativa, è di facile lettura e affronta con franchezza e concretezza, un aspetto della vita molto
doloroso, ma purtroppo molto comune.Mi è sembrata interessante anche la parte dedicata alla comunicazione efficace ed all'ascolto attivo. L'unico capitolo che mi è parso un pò superficiale è quello dedicato all'incontro di un nuovo compagno/a, in questa fase l'autrice poteva forse essere un pò più profonda ed introspettiva ed evitare di dare l'impressione di rivolgersi esclusivamente ad un grande pubblico privo di fondamenti di psicologia e sociologia. Consigliato a chiunque abbia necessità di dare un senso ad una separazione che appare inaffrontabile, ma non ha voglia di cimentarsi in un testo di psicologia più completo , ma certamente più difficile da introiettare.
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IL MATRIMONIO DI AMANDA
In attesa dell'ispirazione a leggere libri più corposi ed impegnati, mi sono cimentata in una lettura leggera e spensierata...
La protagonista del romanzo è Mel, perdutamente innamorata dell'inaffidabile e fedifrago Alex, che si ripresenta dopo un anno di assenza negli Stati Uniti, pentito e disposto a recuperare il rapporto amoroso. Mel, nonostante la contrarietà dell'amica Francesca, lo riaccoglie a braccia aperte.
Quando la vecchia e odiata compagna di scuola di Mel e Fran, Amanda, riappare, è per annunciare il suo matrimonio con una ex fiamma di Mel, un nobile scozzese gentile e carino. Il fratello dello sposo intuisce che Amanda è unicamente alla ricerca del titolo di Lady, e decide di far saltare il matrimonio coinvolgendo le ragazze in un pazzesco addio al celibato.
Un classico romanzo al femminile, spassoso ed ironico che rivela anche un finale inaspettato. Tutto sommato un libro rilassante anche se non fra i più divertenti che abbia letto del genere rosa. Consigliato esclusivamente a chi ha bisogno di distrarsi e non vuole assolutamente cimentarsi in una lettura impegnativa...
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I RETTILI
Gli immigrati giamaicani Ez e Jason fanno le pulizie in un bagno pubblico della City londinese. Con loro lavora Mr. Reynolds, il responsabile della struttura. Questo luogo ha una particolarità: da sempre è punto di incontri sessuali fra gay. Uomini insospettabili, ben vestiti, impiegati negli uffici della Londra bene che si incontrano nel bagno pubblico sotterraneo, e frequentano questi locali per incontri insospettabili.
Ez, Jason e Mr. Reynolds li chiamano "i rettili" per la loro freddezza: "Più freddi di un rettile. Non hanno emozioni. Vengono ai bagni per il sesso con un altro rettile. Vengono. E poi vanno." A seguito delle lamentele di alcuni cittadini il comune decide di interrompere gli incontri clandestini. I tre protagonisti riescono perfettamente nell'incarico a loro affidato di "prosciugare la palude"... e a quel punto l'amministrazione comunale comunica che chiuderà il bagno pubblico a causa del bilancio in perdita.
Il libro è veramente una lettura scorrevole e piacevole. Interessante il punto di vista degli immigrati giamaicani ed i commenti di Ez con la moglie su quanto accade nella toilette sotterranea, ed in modo particolare sulla differenza di comportamento fra uomini che vanno con le prostitute ed i rettili che si incontrano clandestinamente nei bagni. Il romanzo non si addentra nello scoprire le motivazioni di tali comportamenti, ne si occupa di dare giudizi morali. Descrive una realtà fredda, inimmaginabile, spesso incomprensibile. Una storia di sentimenti contrastanti, paure verso l'ignoto, culture differenti che si incrociano, si intersecano e infine seguono le loro strade.
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TRE UOMINI IN BARCA.... PER NON PARLAR DEL CANE!
Questa opera della fine dell'ottocento è veramente un capolavoro dell'humour inglese, che solo chi ama questo tipo di comicità può apprezzare fino in fondo.
Ricco per ovvie ragioni di vocaboli ormai inutilizzati e parole antiquate, risulta comunque avere uno stile fluido e di piacevole lettura.
Il libro racconta del viaggio in barca di tre amici Jerome, Harris e George che vagano, insieme al cane Montmorency che diventa a tutti gli effetti un co-protagonista, lungo il fiume Tamigi. Nel corso di questa vacanza i tre amici raccontano aneddoti, rievocano fatti e vivono avventure che strappano al lettore continue risate.
La comicità è oltre tutto messa in risalto dal modo in cui i protagonisti affrontano, filosofeggiando con leggerezza, le vicissitudini e gli accadimenti della vita. Indimenticabile la preparazione del the con le purissime acque del fiume Tamigi...
Davvero divertente e di alto valore letterario, indiscutibilmente vale la pena di essere letto.
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LA VITA, L'AMORE E....
Annabelle e Grant sono sposati da ventisei anni, hanno due figli grandi che ormai vivono fuori casa ed una vita apparentemente tranquilla e serena, sembrano la coppia pefetta. Ma una mattina di marzo Annabelle scoppia improvvisamente a piangere al supermercato. Le ragioni di quel pianto hanno radici molto lontane, in un passato in cui Annabelle ha conosciuto il vero amore, Jeremiah, che nonostante gli anni trascorsi lei sente ancora come una presenza rassicurante, che la accompagna ogni istante della vita. Nel frattempo Sophie, figlia maggiore della coppia, ha un problema durante la gravidanza e Annabelle si trasferisce a New York per assisterla. Avrà modo di rivangare quell'amore abbandonato e sepolto sotto un patto stretto con il marito che non l'ha mai perdonata, e di esplorare le motivazioni che l'hanno portata ad essere la donna tormentata di oggi. L'amore, il matrimonio e la passione si intrecciano, feriscono e qualche volta fanno essere felici. Oppure no?
Ho letto questo romanzo in pochi giorni. La trama è accattivante, il racconto comincia ai giorni nostri, poi le molteplici digressioni raccontano i trascorsi di Annabelle e Grant, della loro vita insieme e del loro matrimonio. Scritto in maniera chiara e lineare, è una lettura che consiglierei. L'autrice si rivela in grado di esplorare i meccanismi della comunicazione, le difficoltà di vivere insieme e di accettare gli errori e le mancanze dell'altro. Peccato che il finale risulti un pò
scontato, banale ed un tantino frettoloso...
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PERCHE' GLI UOMINI SPOSANO LE STRONZE E LASCIANO L
Questo libro parte in realtà abbastanza bene... la "stronza" descritta dalla Argov è in verità una donna sicura di se stessa, capace di esprimere il proprio punto di vista, interessante (ma non perfetta) e soprattutto che si rispetta e sa farsi rispettare. Poi l'autrice prosegue con alcuni consigli che, seppure ovvi, sono innegabilmente validi: aumentare l'autotisma e l'amor proprio aiuta a vivere meglio il rapporto con il partner, non è necessario essere un giocattolo erotico per essere amata, è importante far capire al proprio partner che si è davvero interessate a lui e non al matrimonio fine a se stesso, è fondamentale che la relazione sia alla pari e non sbilanciata. E fin qui tutto bene... Addirittura ad un certo punto i consigli diventano anche comici e divertenti cit" Quando il partner torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro l'ultima cosa che vuole è trovare la compagna nuda, sotto il portico, con un lecca lecca colorato in bocca e la coda di cavallo, che innaffia i tulipani. Penserà - E' una mentecatta-".
Ma .. dopo un pò l'autrice scade nello snocciolare una serie di consigli su come farsi sposare e scivola paurosamente facendo chiaramente intendere che tutto sommato il rapporto con un uomo è una sorta di gara che si vince d'astuzia, e solo sapendo giocare bene le proprie carte.
Insomma,... ma la naturalezza dove va a finire? Cosa ne è del piacere di vivere senza dover continuamente pensare "ma se io faccio questa cosa allora otterò questa reazione"? E poi, sinceramente... gli uomini che al secondo appuntamento ti dicono "Quesi slip mi sono troppo aderenti. Mi danno fastidio. Devo toglierli. Non li sopporto... Ti spiace?" ma chi li vuole sposare? Io li lascio volentieri alla Argov... ;)
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IL DELITTO PERFETTO
"Si tratta di mio padre, non riusciamo a trovarlo". E' la piccola Emma, otto anni, a denunciare alla polizia la scomparsa del genitore. Stewart Maloney sembra infatti svanito nel nulla: nessuna traccia, nessuna motivazione, nessuna spiegazione.
L'Ispettore Faraday, convinto che sia stato assassinato, coinvolge la sua squadra nella difficile indagine che pare scontrarsi sempre più con l'evidenza di un delitto perfetto. O quasi.
Sfondo dell'intricato giallo è una regata finita in tragedia a causa di una spaventosa tempesta, che ha causato il naufragio di uno yacht e la morte di parte dell'equipaggio.
Ma alla complicata inchiesta si intrecciano anche altre figure sulle quali indaga la squadra di Faraday: corrieri della droga, piccoli criminali, escort ed informatori. Il tutto sembra portare l'ispettore ad un unica domanda: si può davvero compiere il delitto perfetto?
Questo thriller mi è sembrato ben scritto ed elaborato. L'idea è originale ed il movente si va lentamente delineando nel corso del romanzo per evidenziarsi veramente solo alla fine della storia. Anche le vicende private dei protagonisti ed il loro temperamento entrano in qualche modo a far parte dell'indagine, e contribuiscono a creare suspance ed interesse.
Ma se l'amore, il tradimento e la passione sembrano governare il mondo e dar corso agli eventi, alla fine nel lettore si insinua il dubbio che la solitudine e la nostalgia siano il vero motore e più profondo filo conduttore di questo thriller.
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LA PORTA DEL PRATELLO
Il ritrovamento della Descriptio bolognese, un manoscritto del 1371 che documenta l'esistenza di una XIII porta nella città di Bologna, innesca questo romanzo storico. La famosa "Porta del Pratello", appunto la tredicesima rispetto alle dodici note, venne infatti murata nel 1445 per non essere mai più riaperta. Partendo da questa realtà storica, l'autore immagina di far scoprire ai personaggi del romanzo, gli avvenimenti che portarono in effetti i bolgnesi a sigillare definitivamente la porta maledetta.
E' l'anno 1442 quando il nobile spagnolo Andrès ed il suo servitore Ramòn si recano a Bologna, dove saranno coinvolti nelle vicende che porteranno al trionfo Annibale Bentivoglio. Ramòn tornerà in Spagna senza il suo padrone che dopo qualche tempo smetterà definitivamente di dare notizie di se.
Bologna, 1498. Il nipote di Andès decide di tornare a Bologna con l'anziano Ramòn per scoprire cosa sia accaduto a suo nonno. Si troverà a scontrarsi con la Santa Inquisizione, con le intricate vicende della famiglia Bentivoglio, con la definitiva chiusura della Porta del Pratello e con l'amore, quello così struggente da spezzare il cuore.
Da bolognese non avrei potuto lasciarmi scappare questo libro... anche se i contenuti sono a tratti abbastanza approssimativi. Lo stile dell'autore è semplice e non troppo articolato, ma il libro scorre veloce e si rivela abbastanza coinvolgente. Consigliato agli appassionati di storia locale.
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... E IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO..
Poche pagine, capitoli brevi, una scrittura lineare e spiegazioni chiarissime caratterizzano questo libro dai profondi contenuti storici e culturali.
Dopo l'11 settembre si va diffondendo l'idea che arabi e mussulmani siano tutti fondamentalisti ed combattenti suicidi... come può un padre mussulmano spiegare ai propri figli che invece l'Islam è una religione che predica la pace e la tolleranza?
Tahar Ben Jelloun immagina di spiegare a dei bambini, quindi in maniera semplice ed ordinata, qual'è la differenza fra arabi e mussulmani, cos'è l'Islam e quali sono i suoi pilastri, cosa sono il terrorismo e l'integralismo e perchè il mondo si trova in questa situazione di stallo.
Non una lezione di vita, ma un modo concreto di farsi un'idea di un mondo apparentemente così distante dal nostro, ma in realtà così straordinariamente vicino.
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L'ORRORE IMMINENTE
Berlino, 1932. L'Inspektor-detektiv Willi Kraus, ebreo che gode di ottima reputazione grazie alla recente cattura di un noto criminale ed ai meriti riportati durante la prima guerra mondiale, viene chiamato ad indagare su alcuni crimini apparentemente non collegati. Una giovane donna viene ritrovata morta fra le acque del fiume Havel: le sue gambe hanno subito un trapianto osseo ed il verso dei peroni è stato invertito. Contemporaneamente una giovane principessa bulgara scompare nella notte, come una sonnambula.
Ma presto Kraus scopre che non si tratta di casi isolati: che collegamento c'è tra tutte quelle ragazze sparite, tra persone spostate dai manicomi verso ospedali non ben identificati ed il chiaroveggente di Hitler? Cosa accade a tutte quelle persone? Chi mai farebbe esperimenti del genere su un essere umano vivo?
Questo affascinante e coinvolgente thriller storico vanta un'ambientazione da brivido che l'autore rende veritiero con una ferocia descrittiva degna di un grande autore. La Germania è allo sbando ed il partito nazista sta prendendo il potere, fra l'incredulità degli ebrei e la mal riposta fiducia delle masse. Impossibile slegare gli avvenimenti del romanzo dal contesto nel quale sono immersi e del quale sono parte. Impossibile non ricordare che gli esperimenti medici nazisti sugli esseri umani sono una realtà storica.
Solo un romanzo ben scritto può trasmettere una tale inquietudine ed un tale senso di ansia per l'orrore imminente... decisamente consigliato!
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L'OMBRA DELLA VERITA'
Giugno 1985: la quindicenne Mary Alice viene trovata assassinata nella sua camera da letto. Il suo corpo è stato brutalmente seviziato e deturpato.
Febbraio 2006: il detective Michael Ormewood viene chiamato ad investigare su un crimine terribile: Aleesha Monroe giace affogata nel suo sangue, la lingua le è stata staccata a morsi dal suo assassino. In breve tempo anche la quindicenne Cynthia, vicina di casa del detective Ormewood, viene trovata morta e priva della lingua. All'indagine viene assegnato anche il detective Will Trent che si cimenterà nella ricerca del colpevole fino a venirne coinvolto in prima personia. Il serial killer è veramente uno solo? Il differente modus operandi apre la strada a diverse ipotesi, che sembrano legarsi ad un passato che cerca impetuosamente di essere rivelato.
Bello questo thriller... Il susseguirsi altalenante ed inaspettato del racconto ne aumenta notevolmente il pathos. Sin dall'inizio l'attenzione del lettore è catturata dal concatenarsi degli avvenimenti, il ritmo è incalzante ed il finale ricco di colpi di scena. Anche i diversi punti di vista del narratore arricchiscono la lettura di questo libro. In modo particolare mi ha colpito il durissimo racconto dello scontro di un sedicenne con la dura vita del carcere, e con l'accusa di stupro e di omicidio. Lo consiglierei agli amanti del thriller in genere... un giallo fuori dal comune in cui l'identità dell'assassino si conosce molto prima della fine della storia, ma che è comunque capace di tenere con il fiato sospeso.
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COLPEVOLE ?
Davvero bello questo legal thriller!
Andy Barber è il primo vice procuratore distrettuale della cittadina di Newton, è lui ad indagare sui crimini più efferati che avvengono in città. Così quando Ben Rifkin, compagno di scuola di suo figlio Jacob viene brutalmente assassinato, Andy apre l'indagine. Ma qualcosa non quadra... perchè gli amici di Jacob gli chiedono se anche suo figlio sarà interrogato? Perchè Jacob aveva un coltello? E perchè tutte le prove sembrano portare a lui?
La vicenda viene raccontata in parte in prima persona da Andy Barber, ed in parte sotto forma di interrogatorio al cospetto di un gran giurì. In buona parte il tribunale e gli interrogatori sono alla base della storia, per la gioia degli amanti del legal thirller. Fino alle ultime pagine la trama continua a svilupparsi, e numerosi colpi di scena di susseguono inaspettati fino ad arrivare ad un finale per nulla scontato o banale. In particolare, oltre al filone "legal" al quale siamo abituati, in questo libro vengono sviscerati la disperazione della famiglia dell'accusato, i sensi di colpa, l'odio e l'indifferenza mostrati da vicini ed ex amici, i sentimenti, ed i difficili rapporti che intercorrono fra i componenti della famiglia colpita dalla gravissima accusa.
Forse questo libro poteva essere un pò più travolgente, la trama è molto ordinata e lineare soprattutto in linea temporale, ma nel complesso lo coinsidero davvero una lettura piacevole! Consigliato agli amanti del genere...
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UN PO' DI TRAMA DI QUA E UN PO' DI LA...
Dopo aver letto una serie di recensioni negative su Qlibri e dopo essere rimasta delusa da "Il libro delle anime", mi sono avvicinata a questo romanzo piuttosto sfiduciata...e devo dire che sono rimasta abbastanza sorpresa, in realtà si è rivelata una lettura abbastanza divertente.
Sinceramente anche questa volta non ho potuto non notare alcune analogie con trame già conosciute: impossibile non pensare al conclave sullo sfondo di "Angeli e Demoni" o non ricordare "L'Ultimo Catone" della Asensi, che ha addirittura come protagonista una suora convocata dal Vaticano per decifrare un mistero!
... Insomma Cooper fa così: pesca un pò di trama da una parte e un pò da un'altra, poi mette insieme un romanzo che, tutto sommato, è una lettura apprezzabile per chi ama questo genere letterario.
Mi è piaciuto particolarmente il fatto che, come nel suo primo libro, Cooper affronta la trama intrecciando vicende differenti in periodi storici molto diversi: dal 64 dc, alla fine del millecinquecento, ai giorni nostri, per rivelare un finale tanto inaspettato, quanto faraonico ed un pò eccessivo.
Quanto alla trama... alla vigilia del Conclave, in un antico colombario romano, vengono ritrovati una serie di cadaveri umani che presentano tutti un'anomalia fisica: la coda. Da Nerone a Marlowe, nel corso della storia questi uomini sembrano aver avuto un'importanza inaspettata. Ma chi sono questi esseri? Il Vaticano vorrà che la verità venga alla luce?
Se avete voglia di una lettura non troppo impegnativa, il romanzo è consigliato!
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Senza troppe aspettative, piace di più.
LO STUDIO LEGALE BOUTIQUE...
Lo studio legale Finley & Figg si definisce uno "studio legale boutique": un piccolo studio specializzato, pieno di risorse, e capace di fornire consulenze di qualità. In realtà gli avvocati Oscar Finley e Wally Figg sono tutt'altro che legali specializzati ed attenti all'etica professionale: trascorrono la maggior parte del loro tempo a cercare clienti fra incidenti stradali e pompe funebri, dando costantemente la caccia alle ambulanze. Una serie di avvenimenti stravolge la tranquillità dello studio boutique: il giovane avvocato David Zinc, laureato ad Harward e dipendente superpagato di un grande studio legale, finisce ubriaco fradicio nel loro studio a chiedere un lavoro. Nel frattempo Wally Figg si imbatte nella causa che li farà diventare (almeno sulla carta) milionari: la citazione in giudizio di una grossa industria farmaceutica... tutto tropo bello per essere vero. Quasi senza rendersene conto gli avvocati si troveranno in un vero tribunale, a discutere una vera causa, davanti ad una vera giuria...
Ho letto tutti i libri di Grisham, che è uno dei miei autori preferiti, e anche questa volta sono rimalta favorevolmente colpita da questa nuova storia. Questo romanzo è però molto diverso dai precedenti: fresco e spumeggiante, si distingue dagli altri per il tono ironico ed umoristico già ritrovato nel suo libro "In fuga dal Natale". Un romanzo molto meno impegnato di altri dello stesso autore, e sicuramente non uno dei più belli, ma comunque una lettura piacevole.
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