Opinione scritta da ml11
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La strada degli eccessi
"On the road" è considerato uno dei più grandi romanzi americani di tutti i tempi, un romanzo che ha segnato una generazione: la 'beat generation', quel gruppo di poeti, artisti, scrittori che ha solcato le strade degli Stati Uniti negli anni '40 e '50, contribuendo in un certo senso a cambiare la mentalità di un'intera nazione. E "On the road" ne è il manifesto. La follia, la sregolatezza, il gusto nella ricerca dell'eccesso tramite viaggi infiniti, l'abuso di alcol e droghe, il piacere del sesso. Con il proprio capolavoro Kerouac dipinge un vero e proprio affresco che rappresenta il cuore pulsante dell'America 'beat, underground' degli anni '50. E lo stesso Kerouac ne è un personaggio. Tutte le avventure narrate sono state infatti vissute sulla pelle dall'autore del libro, che dei 'beatniks' è stato uno dei fondatori. Il suo alter-ego nel romanzo si chiama Sal Paradise, un giovane Newyorkese che accompagna l'amico Dean Moriarty in una serie di folli avventure che hanno un denominatore in comune: la strada.
I due infatti attraversano più volte il suolo americano, da est a ovest e viceversa. Le mete sono sempre le stesse, ovvero quelle città che sono famose per la vita notturna e per la possibilità di dar libero sfogo alla sregolatezza. New York, Denver, San Francisco: tra i vicoli di queste città Sal e Dean danno vita a feste infinite insieme ad alcuni amici, cullati da un senso di benessere indotto dall'alcol, dalle donne e dal jazz, la musica che batte all'unisono con la loro anima.
Più volte nel corso del romanzo Sal cerca di distaccarsi da Dean, ben consapevole che quando si trova in compagnia dell'amico si trasforma in un'altra persona, inaffidabile, folle e senza freni. Eppure non riesce mai a perdere l'ammirazione che nutre nei suoi confronti, perchè Dean non si stanca mai della vita, della ricerca dell'istante di pura estasi ed emozione, quando la beatificazione dell'anima si realizza.
Questo senso innato di speranza e fiducia nei propri mezzi lega la figura di Dean a quella del Grande Gatsby di Fitzgerald, anche se nel suo caso la luce verde, l'oggetto dei desideri non è traducibile in qualcosa di concreto, come l'amore di Gatsby per Daisy. Il 'sogno americano' vissuto da Dean e da tutti i beatniks coincide con l'amore per la vita stessa, con la voglia indomabile di scoprire e sperimentare emozioni sempre nuove. Proprio per questo motivo Sal e Dean, alla fine del romanzo, decidono di varcare i confini del Messico e spostare l'asse del loro percorso da ovest-est verso sud, perchè la Route 66 non è più sufficiente, servono nuovi stimoli e sensazioni.
I loro viaggi non hanno mai una meta precisa e reale; ciò che conta è la strada, il viaggio stesso, la conoscenza di un mondo che è sempre troppo piccolo per due uomini come loro.
E anche quando alla fine Sal trova la donna della sua vita e decide di prendersi una pausa dall'esistenza sregolata che aveva fino ad allora condotto, non riesce mai a togliersi dalla testa il pensiero di Dean e delle loro folli avventure. Perchè per lui la vita, quella vera, è sulla strada al fianco di Dean.
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La coppia più bella del mondo
Hap e Leonard, sempre loro. La coppia più bella del mondo. No, non una coppia di fidanzati, per quanto Leonard sia il gay più macho sulla faccia della Terra. Semplicemente una coppia di amici, ma amici veri, che in un modo o nell'altro riescono sempre a finire nei casini, in situazioni che sembrano impossibili da risolvere. Ci troviamo nel Texas contemporaneo, scenario cupo e suggestivo che dà vita a personaggi al limite del paradosso, come sempre avviene nei romanzi del venerabile maestro Lansdale, il quale riesce a cogliere con grande ironia i pregi e soprattutto i difetti della sua terra e della gente che la abita.
Dopo decine di indagini condotte nella più assoluta illegalità dalla premiata ditta "Hap&Leo", dalle quali i due amici sono sempre usciti vincitori, ma mai indenni, finalmente possono lavorare presso una vera e propria agenzia investigativa, fondata da una loro vecchia conoscenza: l'ex poliziotto e compagno di mille avventure Marvin. Il caso che si trovano ad affrontare è all'apparenza un semplice omicidio di una giovane coppia di fidanzatini, probabilmente una rapina finita nel modo sbagliato. Ma più i due 'detective' avanzano nell'indagine, più spuntano fuori personaggi bizzarri, ai limiti dell'inverosimile: una banda di presunti vampiri, un misterioso killer che timbra ogni luogo del delitto con una testa di diavolo, tracciata con il sangue delle vittime. Ma oltre alle ricerche sul caso, Hap inizia una ricerca interiore, ponendosi domande sulla sua vita e sulla violenza che ha sempre caratterizzato il mondo che lo circonda; come risposta ottiene una crisi di nervi e una profonda insicurezza. Eppure deve riuscire ad accantonare il più in fretta possibile questo senso di vuoto che lo attanaglia, perchè c'è un caso da risolvere e gli avversari che lui e Leonard si trovano ad affrontare sono più pericolosi e crudeli che mai.
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Tanto tramonto e troppa polvere
Il titolo del romanzo rimanda alle tipiche immagini del Texas che si possono ammirare nei film: un territorio enorme e desolato ricoperto interamente dalla polvere, sotto un cielo splendente al centro del quale si innalza un sole che sembra un'enorme palla di fuoco, il quale conferisce una sfumatura color porpora alle montagne rocciose che si stagliano sullo sfondo. Proprio in un paesaggio con queste caratteristiche si diramano le vicende dei personaggi, che si muovono all'interno di un contesto che può ricordare quello decritto da John Steinbeck in "Furore" e "Uomini e Topi". Siamo infatti nel bel mezzo della Grande Depressione e come se non bastasse un violento tornado si abbatte sulla cittadina di Camp Rapture, dove la vita sembra scorrere come l'acqua di un piccolo ruscello sconosciuto al mondo. Ma in realtà molta polvere si nasconde tra le case della piccola comunità.
Sunset, donna vivace e coraggiosa, caratterizzata inoltre dalla sua folta chioma rossa, uccide il marito in seguito all'ennesimo tentativo di stupro, in questo caso fallito miseramente. A partire da questo episodio Sunset diventa sceriffo della città, prendendo il posto guarda caso del marito, e si trova a lottare contro crimini inimmaginabili e contro l'arroganza di chi ritiene che una donna non possa essere in grado di amministrare la giustizia. Lansdale, regista abile dallo stile inconfondibile, incastra nella trama della vicenda personaggi ben studiati e mai banali, come il misterioso Hillbilly, il fedele Clyde ed il perfido McBride. Per Sunset non sarà facile raschiare tutta la polvere che si cela tra le strade di Camp Rapture, ma è lei l'unica speranza.
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Omnia sunt communia
Tutto è di tutti. Un'utopia a lungo inseguita nel corso dei secoli. Un sogno per cui lottare fino alla morte. Padroni contro schiavi, oppressori contro deboli. E sullo sfondo un sogno ricorrente, l'idea di poter creare una comunità all'interno della quale nessuno possa farsi valere con la forza, dove solo le regole del Signore indichino agli uomini la via da seguire. Un'Europa dilaniata dalle tensioni e dalle guerre, mezzo secolo di rivolte, da Frankenhausen alla Munster anabattista, dall'Olanda all'Italia percossa dall'Inquisizione: un affresco ben congegnato dal collettivo che risponde al nome di Luther Blissett. Uno stile sobrio, forse un po' scarno, ma accattivante al punto giusto guida le imprese di un rivoluzionario dai mille nomi e la sua guerra personale contro gli oppressori ed il suo grande nemico: Q.
Un'opera ben strutturata, popolata da una ricca varietà di personaggi provenienti da ogni ceto sociale. La lettura del romanzo risulta gradevole, nonostante il ritmo non sia sempre incalzante e qualche situazione si ripeta più volte, forse troppe.
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Ai confini tra il bene e il male
Una spiaggia, una vecchia tavola da surf, un modesto negozio di esche. Frank Machianno conduce una vita tranquilla, scandita da piccoli gesti e riti ripetuti, basata sull'amore che prova nei confronti di Donna, la sua amante, e di sua figlia Jill. Ma il passato non si può dimenticare. Frank, anzi, Frankie Machine é stato a lungo un membro della malavita di San Diego, e ora qualcuno lo vuole morto. Ma chi? Attraverso continui balzi tra il presente ed il passato, Don Winslow conduce abilmente il lettore nel contraddittorio mondo della mafia, abitato da personaggi stavaganti e bizzarri; ma con il passare del tempo la verità comincia ad emergere. Non è la mafia che cerca di ucciderlo. Frankie non si può fidare di nessuno, neanche degli amici di sempre, neanche della polizia. Con uno stile accattivante Winslow incastra i pezzi di un puzzle che sembra impossibile da risolvere. Tranne che per Frankie Machine.
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