Opinione scritta da Novilunio
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DOLCE E STRUGGENTE
Il sapore di questo libro è dolce ed amaro, i personaggi in contrasto con se stessi in una lotta vana contro il bene travestito da male che non viene perdonato. Il protagonista è un uomo fragile eppure determinato che conoce il volto della pietà e la forza dei sentimenti senza poter fare nulla di ciò che vorrebbe, mentre il co-protagonista ha il classico aspetto del bruto dal cuore tenero. Ciò che serpeggia inesorabile tra le righe è quel senso atroce dell'ingiustizia che nessuno può frenare e il finale lascia tristi e sconsolati.
Poi c'è un topo, una presenza che va e viene e... non dico nulla, bisogna leggerlo, semplicemente proprio il topo induce ad una riflessione confusa e rindondante. Solo il Re può riuscire in un'impresa simile che il film ha abbastanza reso, ma il libro, come ogni libro, è migliore.
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Un cucciolo per nemico
Il primo libro di S.King che ho letto, rammento la lettura spasmodica in treno mentre andavo a scuola e l'ansia provata era meravigliosa! L'idea base di trasformare il miglior amico dell'uomo in un nemico mortale mi era parsa subito buona e lo sviluppo allora non mi deluse. Le atmosfere sono opprimenti, il caldo di un'estate già calda amplificato dalla costrizione di un'auto toglie il fiato e gli occhi corrono veloci sulle pagine. E' un romanzo al cardiopalma che tiene il lettore sospeso sino alla fine e proprio la fine riscatta la tendenza dello scrittore ad essere troppo dettagliato all'inizio. Il finale è incalzante, ma non a sorpresa purtroppo, ma tutto viene equilibrato dall'interesse che riesce a suscitare con la suspance che solo il Re sa creare con i suoi scritti sempre velati con una sorta di psicosi che non lo abbandonerà mai.
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PROLISSO
Prolisso, si... ed esagerato nelle descrizioni minuziose, esagerate, a tratti ripetitive e noiose nonostante la crudezza esasperata delle scene. La storia non è male, decisamente, ma stenta nel proseguimento e richiede una concentrazione a volte stancante per non perdere il filo del discorso. I personaggi sono un po' troppo stereotipati, molto somiglianti ai classici americani, ma lo scrittore è italiano e si sente. L'italiano che forza se stesso per essere simile ad altri perde il cuore tipico della razza ed è un peccato. Non lo sconsiglio, anzi... ma non accontenta pienamente le aspettative. Resta buona l'idea, solo lo sviluppo è zoppicante, ma perdoniamo Faletti... come si perdonano tutti gli esordienti ed in questo caso era al suo primo romanzo.
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NO!!!!
Che si debba avvicinare i giovani alla lettura è inconfutabile, ma... che sia lettura, non sproloquio senza capo nè coda con argomentazioni inique. Libro inutile, senza stile, senza storia, senza niente di rilevante. Leggerlo significa respirare aria fritta, non insegna nulla, non lascia niente, un successo disegnato a tavolino alla facciaccia brutta di ogni forma d'arte letteraria. Un insulto a chi sta tentando la strada della pubblicazione senza riuscirci e magari con un piccolo capolavoro costantemente respinto.
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MAZZATE!
L'ho sempre detto, dalla prima pagina: questo libro elargisce senza mezzi termini e senza alcuna pietà mazzate nei denti e fa pure male per certi versi, male a chi non la pensa alla stessa maniera e male a chi si sente impotente davanti alla nuda verità esposta. Un libro inoppugnabile, solo un sordo ed un cieco potrebbero addurre qualche lamentela. Feroce nello stile, decisamente rabbioso, privo di qualsiasi forma di diplomazia, volutamente diretto, lucidamente sferzante. Un invito a riflettere, a valutare e a pensare a se stessi in qualche occasione. Grande Oriana per il coraggio che al tempo ha avuto nel pubblicare un libro scomodo e graffiante, amaro e lapidario.
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L'ASSENZA DI EDWARD
Leggermente sottotono il secondo episodio della Meyer, ma solo leggermente. L'impressione è stata che l'autrice volesse rendere meno meraviglioso il protagonista con un'assenza dello stesso per 300 pagine, che sono troppe. Il finale è scandito e veloce, pieno di colpi di scena e abbagliante per il ritorno sulla scena di Edward, ma questo tentativo è scivolato male con i personaggi di contorno ridotti a poco, destinati ad una scomparsa priva di gloria. Tuttavia, bello, senza dubbio, solo meno frizzante rispetto al primo. Con il ritmo rallentato di questo episodio, la lettura di ECLIPSE è un obbligo morale, per vedere un po' come finisce questa grande storia d'amore.
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IL SANGUE DELL'AMORE
Avvincente, coinvolgente e nuovo. Nuova l'idea e nuova la figura del vampiro con caratterizzazioni azzardate ma vincenti. Qui non abbiamo il solito conte oscuro, piuttosto un essere solare che trascina il lettore nella disperazione dello sconfitto, del bello e maledetto. Intriso di dolcezza e di incertezza tipico del romanticismo letterario, il romanzo cala in una dimensione oscura ravvivata da una luce distorta eppure piacevole. La protagonista, senza gloria e senza infamia, diviene improvvisamente una giovane donna per la quale si tifa e i dialoghi assumono quella specie di stoccante ironia che innamora.
Bello, decisamente. Da leggere, indubbiamente. Emozionte, senza remore.
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