Opinione scritta da AndreaDm

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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    13 Gennaio, 2012
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un carnevale struggente

Questo libro ha un'anima originale. Molto probabilmente è simile a molte altre storie che conosciamo già: amori mai realizzati e lasciati morire nella loro fantasia.
Johannes Karelsky è il primo personaggio presentato, un genio musicale che vive la sua profonda e spensierata passione per il violino in giro per le corti di Francia. Di solito tutto ruota intorno alla vita di un personaggio fuori dalle regole, fuori dagli schemi, che ha qualcosa di speciale e unico, ma così non è. Nel violino nero ci si ritrova all'improvviso nel considerare secondaria la storia di questo giovane mentre il centro della scena è tutto per Erasmus, un liutaio incredibilmente bravo e talentuoso che vive le sue passioni più forti: la musica, gli scacchi e l'alcool.
Queste sono le passioni che ritrovate nel testo e sono a mio modo di vedere, tutte una semplice maschera. La sua vera passione era l'amore per la voce di una donna speciale, Carla. Erasmus viveva la sua voce nella musica, ricordava il suo carattere nel gioco degli scacchi e utilizzava l'alcool per dimenticare.
Karelsky diventa all'improvviso un semplice spettatore di una storia affascinante e al tempo stesso struggente, la storia della costruzione di un violino speciale che risuona la voce di questa incantevole donna e ne descrive il colore degl'occhi e dei capelli.

Il testo è scorrevole e la traduzione è ben fatta, si legge in 2 ore circa ed è una piacevole compagnia ricca di immagini, suoni ed emozioni.
Un grazie ad Eva per il regalo!
Lettura consigliata!

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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    10 Dicembre, 2011
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una piccola fantasia di grande contenuto!

Il Tempo e la felicità.
In questo testo troverete due versioni differenti di entrambi gli argomenti, una trattata da Seneca (Lucio) e l'altra da un suo amico di nome Lucilio.
Due pensieri differenti su una vastità considerevole di argomenti (sulla vita, i viaggi, la ricchezza, il potere, la felicità, il tempo, la morte e tanti altri).
In aggiunta, abbiamo quelle di De Crescenzo che elabora una sorta di parallelo moderno con una sua amica, Alessia, una studentessa universitaria che lo segue nella sua ricerca di manufatti storici.

Non è prolisso solo una novantina di pagine. Non è scorrevolissimo data la natura del testo e gli obiettivi che si prefige.
Le continue riflessioni su temi comuni, pongono il lettore in una condizione di lettura-stimolante nel comprendere qual'è la propria di versione in merito al tema trattato e di confrontarla con le altre.

E' un bel testo, una discussione tra intellettuali dove ognuno espone il proprio pensiero in modo compiuto, logico e conciso, niente giri di parole, si va dritti al punto. Queste lettere di Seneca infatti provengono da una vera e propria traduzione dal latino e reinterpretazione fatta da De Crescenzo in persona. Un'opera divulgativa ben fatta e piacevole.

Una motivazione plausibile per leggere questo testo ve la faccio dare da De Crescenzo stesso, con questa citazione di una delle lettere tradotte che secondo me rappresenta l'anima di questo network di Qlibri:

"qual'è il più operoso di tutti gli animali? Senza dubbio l'ape. E cosa fa un'ape? A detta di Virgilio, < sugge il limpido miele per poi andarlo a depositare nelle cellette del suo alveare >. Solo che, mentre per alcuni il miele è già all'interno dei fiori e l'ape si limita a trasportarlo, per altri invece, è lei, l'ape, a tramutare quello che ha succhiato in dolcissimo miele.
Non ci resta quindi che imitarla: la natura ci suggerisce di volare di autore in autore, per trarre da ciascuno di essi il meglio che ha scritto, salvo poi mutarlo con la nostra sensibilità in nuove regole di saggezza."


buona lettura!

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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    14 Ottobre, 2011
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nostalgia d'amore

" Non ho mai sentito nemmeno la sua voce"



I sentimenti non hanno mai avuto una razionalità e non hanno mai avuto bisogno per forza di un motivo per nascere, sono già lì, aspettano solo la persona giusta.
Questo testo, una piccola storia di Baricco è ricca d'avventura, di sentimenti passionali e struggenti, struggenti come il risvegliarsi e comprendere che le persone che amavi non ci sono più ed è troppo tardi per rimediare ai propri errori. Mentre lo leggi hai un po' l'impressione di vedere una variante del film su Amelie Poulain (il meraviglioso mondo di Amelie), dove c'è questa voce che racconta la storia, il mondo e questa musica di Yann Tiersen di sottofondo che modula armonicamente sui suoni tipici orientali. La citazione che ho riportato è una frase significativa di ciò che ho scritto all'inizio e suona quasi come incompleta, penso volesse specificare anche un "non ho mai avuto bisogno di sentire la sua voce per amarla". Questa piccola-grande storia ha dei colpi di scena di cui molti vanno dritti al cuore e di fondo, sono degli insegnamenti da portare sempre con sè, come un piccolo tesoro. Diceva l'attore nel film Novecento su testo di Baricco: " non sei mai fregato veramente se hai una bella storia da parte e qualcuno a cui raccontarla" e penso che questa sia una di quelle.

Buona lettura!

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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    12 Ottobre, 2011
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In paradiso si dorme

"Quando stai per morire la gente ti ascolta invece di aspettare il suo turno per parlare. E quando qualcuno ti parla, non ti sta cacciando balle. Quando chiacchierate, costruite qualcosa e dopo siete tutt'e due diversi da prima".


"Una mattina galleggia nel water la medusa morta di un preservativo usato. E' così che Tyler conosce Maria. Mi alzo per andare a pisciare e lì contro quella sorta di affreschi preistorici di sudiciume nella tazza del water lo trovi. Ti viene da chiederti che cosa pensa lo sperma. Questa?
Questa sarebbe la cavità vaginale?? che succede quì?"


"Noi non abbiamo una grande guerra nella nostra generazione, o una grande depressione, e invece sì, abbiamo una grande guerra dello spirito. Abbiamo una grande rivoluzione contro la cultura. La grande depressione è quella delle nostre vite. Abbiamo una depressione spirituale."


"maria: non è amore o niente del genere, ma credo di volerti bene anch'io.
Un minuto.
Maria vuole bene a Tyler.
maria: No, voglio bene a te, so la differenza."



Ognuna di queste citazioni rappresenta una diversa anima di questo testo.
Pazzia, senso della realtà, violenza, amore, sesso, crimine, omicidi, disgusto, ognuno di queste cose viene rappresentata in Fight Club con uno stile compositivo veramente originale, non sempre scorrevole, ma son dettagli, di fondo, è lo stile giusto per questa storia.
Il lettore viene immerso nella realtà sociale, in diverse versioni della realtà in effetti, tutte lette secondo prospettive diverse ma con un unico denominatore comune che esplode verso la fine del testo, i sentimenti per una persona molto importante. La lettura è consigliatissima, non è un testo per deboli di stomaco, alcune parti possono risultare disgustose.
Per chi è interessato ad affrontarlo, non consiglio di continuare a leggere la mia recensione, in quanto farò un'analisi personale del contenuto svelandone alcune parti che il lettore farebbe bene a scoprire da solo durante la lettura.

Palahniuk rappresenta le due personalità (personalità duale o doppia personalità) differenti del protagonista che possono anche essere ricondotte al nostro essere conscio e subconscio.
Infatti una opera di giorno e l'altra di notte.
Il subconscio non lo vediamo mai quando vorremmo e solo lui conosce la verità sul nostro io, viaggia in mondi che noi non possiamo controllare e se per caso ce ne ricordiamo, ci sembra veramente di essere stati lì. Ma questo avviene solo dopo, quando ci siamo risvegliati.
L'autore si concentra sulla superficialità di ciò che la società fa di noi, ovvero, dei consumatori:
"le cose che possiedi, alla fine ti possiedono"
Ed è vero, lo abbiamo sempre saputo, ma non ce ne rendiamo mai veramente conto.
C'è chi cura particolarmente la sua moto, la sua auto, chi impazzisce per un profumo particolare o dei gioielli particolari, una casa super accessoriata o altre cose. Che valore hanno veramente? Nessuno!
E la convizione di ciò la realizzi nel momento in cui hai perduto tutto ed hai toccato veramente il fondo.

E' quì che entra in gioco Maria, l'artefice di tutta la storia, una donna naturalmente, come poteva essere diversamente?
L'unico essere in grado di generare caos nella mente di un uomo. E' un suo diritto innegabile.
Gli affetti sono il vero valore per cui vale la pena toccare il fondo, l'affetto per una persona a cui vuoi bene, non il bene che si vuole ad un amico, parlo di quella forma di bene che vuoi solo ad una persona e di cui ne sei geloso. Il protagonista, che nella storia non rivela mai il suo vero nome, è geloso di Tyler Durden la sua seconda personalità, perchè convinto che è solo Tyler ad aver conquistato il cuore di Maria, anche dopo aver scoperto che Tyler è solo un frutto distruttivo della sua insonnia.
E' interessante come tutta questa montatura di come riuscire in qualche modo a toccare il fondo in se stessi, sia la via corretta per il protagonista di scoprire che ama Maria. Nonostante ci sia riuscito, non lo ammetterà mai, nè lui, nè lei, è quasi un offesa alla dignità, uno scoprirsi di lati deboli.

Come toccare il fondo, ecco la nascita del FightClub!
Consiste in una serie di combattimenti svolti uno per volta a mani nude dove ogni partecipante si spoglia del proprio ruolo sociale e lascia che sia l'istinto alla violenza a predominare. Una volta al tappeto si realizza di aver toccato un fondo e rialzarsi ti farà sentir meglio oltre che vedere la realtà sotto un altro punto di vista.

buona lettura!!!

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un buon testo di psicoanalisi!
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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    31 Luglio, 2011
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Bravo Larsson!

Terzo capitolo della trilogia Millennium di S. Larsonn

Lisbeth Salander, sopravvissuta chissa' come (botta di culo?) ad un colpo di pistola alla testa, rinviene qualche giorno dopo in una sala di terapia intensiva in ospedale.
Non le era chiaro perche' fosse ancora viva, poche immagini nella memoria raffiguravano Mikael dannatissimo Blomkvist che la soccorreva sul pavimento di una cucina in un rudere di campagna.
Le occorsero poche ore per comprendere che la lotta per la sopravvivenza non era finita, mancavano altre persone da "sistemare" e non ce l'avrebbe mai fatta da sola.

Bello!! Questo testo ti cattura completamente, Larsonn e' molto bravo a creare la tensione necessaria affinche' il lettore rimanga incollato alla storia con il cuore in palpitazione e l'occhio letteralmente affamato di parole da divorare.
Bravissimo anche il traduttore! dimentichiamo spesso di citarli, una pessima traduzione avrebbe potuto compromttere la suspance dell'intera opera ma questo fortunatamente non e' avvenuto e gliene dobbiamo merito.

Indubbiamente su 583 pagine di testo perderete la maggior parte della vostra salute mentale nel cercare di leggere i nomi dei quartieri e delle citta' svedesi. Provate ad esempio a leggere questa: Klarabergsviadukten! =D
Mi hanno fatto letteralmente impazzire! Dopo un po' ho cominciato a soprannominare i luoghi: cicciogagatan, lungacagagatan, cagagatan,portacagatan e cosi' via.. e' stato molto utile!

Non ci sono buoni o cattivi antipatici. Il lettore si ritrova bene in sintonia con tutti i personaggi.
Per quanto riguarda i cattivi, la loro e' una malvagita' crudele coniugata ad una premeditazione razionale e vizi i cattivo gusto sessuale.
Larsonn cattura problematiche sociali e deformazioni culturali criminali molto credibili, immergendoti in un mondo di pura azione. Aggiungendo una gran quantita' Larsonn ricrea una stora verosimile senza strafare in assurdita'.

Chicca finale, quando sembri orai avviato alla conclusione, il lieto fine ed i titoli di coda ecco che rispunta Niedermann, il fratellastro cattivone di Lisbeth pronto spezzarle l'osso del collo a mani nude. Arrivi all'ultima pagina alla velocita' della luce, divertito dall'ultima scena d'azione che suona come un bis!

Le emozioni sono particolarmente adrenaliniche e l'intelligenza dei personaggi e' ben strutturata e mai monotona. Lisbeth Salander e' una ragazza molto acuta e preparta e in qualche modo finira' veramente col piacervi!!
Fa eccezione naturalmente il fisico atletico di Monica la biondona, ma questo e' un dettaglio per soli maschietti!! =P

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la ragazza che giocava col fuoco
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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    04 Luglio, 2011
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Kill Bill Vol.3

"Non esistono innocenti. Esistono solo diversi gradi di responsabilità."

E' il romanzo che cercavo! Finito l'ombra del vento non avevo proprio idea di dove pescare un testo altrettanto coinvolgente e ben scritto.
E' una triologia, io ho iniziato a caso dal secondo episodio, rimedierò leggendo il primo poi l'ultimo.

"La ragazza che giocava col fuoco" di S. Larsson, sono 518 lunghissime e pericolosissime pagine di lettura. Lunghissime perché Larsson non fa giri di parole, racconta il fatto andando subito al dunque e per riempire quel numero di pagine, di fatti ce ne sono veramente un'infinità!
Pericoloso perché superato il 35% del testo Larsonn, riuscito abbondantemente a farti appassionare alla protagonista, comincia ad innalzare progressivamente la tensione e la successione degli eventi inserendo colpi di scena davvero emozionanti!
E quindi? dov'é il pericolo?
Il pericolo é di non riuscire fermarsi prima di realizzare che sono 12 ore di fila che leggi, non hai cenato e non hai dormito e ti arrenderai solo dopo aver letto "FINE" oppure "Stop Forrest!".

Di che si tratta? E' sostanzialmente un poliziesco.
Matematica, sesso, violenza, segreti di stato, crimini, omicidi, boxe e VENDETTA.


"Mimmi tornó in camera con due tazze che mise su uno sgabello accanto al letto. Si chinó su Lisbeth e le mordicchió un capezzolo. Mimmi le strizzó i seni cosí forte che Lisbeth trattenne il respiro e aprí la bocca. Si guardarono. Poi Mimmi si chinó e diede a Lisbeth un bacio profondo. Lisbeth ricambió e la circondó con le braccia. Il caffé si raffreddó senza essere stato toccato."

Così si fa!!!

Lo chiamo Kill Bill vol.3 perchè volendo immaginare una rappresentazione cinematografica per questo libro non ci sarebbe stato regista migliore di Quentin Tarantino e attrice migliore di Uma Thurman!
Non penso sia escluso che Tarantino abbia proprio preso spunto da questo testo per Kill Bill vol.2.

Il tutto é costruito su una morale eccezionale presente in tutto il testo: non aver mai paura di mettere in gioco la tua vita per una persona a cui vuoi molto bene e non pensarci mai due volte.




Lettura consigliatissima!


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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    29 Mag, 2011
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Molto scorrevole!

"Erano appena entrati quando furono avvicinati da una giovane fanciulla che con una brocca d'oro e un bacile d'argento offrì loro dell'acqua di fonte affinchè si detergessero il viso dalla polvere del viaggio. Subito dopo vennero inviati a immergersi in due vasche di pietra ben levigate dove altre quattro ancelle provvidero a lavarli, a massaggiarli e a cospargerli di unguenti, per poi rivestirli da capo a piedi con candide tuniche e ricchi mantelli di lana."


Dove sono finiti questi bei tempi? quando l'accoglienza di una persona era un dono a Zeus?
Nelle opere di Omero, che siano esse una traduzione minuziosa dal greco o un racconto di un filosofo, le donne statisticamente sono tutte delle strafighe pronte a lavarti e ad ungerti d'olio, per non parlare di quando capiti sfortunatamente in una dea ninfomane.
Ed oggi invece? Ah! come siamo messi male!!
Riflettendo: non aveva ragione Schopenhauer nel " L'arte di trattare le donne" ??
(chiusa parentesi)

266 pagine possono averle qualsiasi testo, ma sono ben pochi quelli dove una volta iniziata la prima ti ritrovi in un batter d'occhio alla metà e subito dopo alla fine.
La scorrevolezza è impressionante, si ha l'impressione di essere in compagnia di un parente che ti guida nel viaggio di Ulisse inserendo, qualora ci sia bisogno, informazioni utili riguardo all'Iliade ed ai numerosissimi rapporti di parentela tra i personaggi.
Il racconto di De Crescenzo è ricco di citazioni dalle traduzioni testuali dell'opera, alcune fatte da lui medesimo, questa caratterista è fondamentale nel rendere il lettore consapevole che pur essendo un racconto non ci si allontana mai in considerazioni prive di fondamento.
Raccontarvi dell'Odissea non rientra nell'obiettivo della recensione ma non posso non invitarvi a leggere il libro inserendo questa citazione:

" Laddove si narra come Ulisse, impossessatosi dell'arco fatale, uccida tutti i pretendenti e buona parte delle ancelle infedeli. Aiutato in questo da suo figlio Telemaco, dai guardiani Eumeo e Filenzio e soprattutto dalla Dea Atena.



Noi cristiani, cresciuti nell'ideologia del perdono, questo ventiduesimo canto non lo dovremmo nemmeno leggere. Già dalle prime righe, infatti, ci si rende conto che il < perdonismo > non doveva essere molto di moda a quell'epoca. Ulisse non si limita a uccidere tutti quelli che in qualche modo lo hanno oltraggiato, infierisce anche su chi ha partecipato ai bancetti e alle orge, e quindi anche sui servi, sugli aedi e sulle ancelle. Soprattutto su queste ultime in quanto compagne notturne degli odiati pretendenti. Prepariamoci, ordunque, a nuotare in un mare di sangue."


Interessante inoltre, è lo spunto riflessivo di De Crescenzo su come considerare personalmente Ulisse in base alle sue azioni nell'Odissea ed in altre opere minori. Racconti aggiunti come appendice alla fine del testo. Per non parlare del canto bonus!!

Buona lettura!

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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    20 Mag, 2011
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Un caffè letterario!

Ordine e Disordine



"... si tratta di due qualità entrambe indispensabili: il Disordine per partorire un sogno, l'Ordine per farlo diventare realtà."



Adoro quando la logica si sposa con le arti! in questo, Luciano De Crescenzo è uno dei miei preferiti insieme a Piergiorgio Odifreddi.
Ordine e Disordine sono nomi propri di due mondi molto diversi che in determinate condizioni possono anche incontrarsi.
Questo saggio mira, oltre al saper distinguere le due categorie, ad uno spunto riflessivo: appartengo a quale mondo? Sono una persona appartenente all'Ordine o al Disordine?
Personalmente, non mi sono categorizzato e non necessariamente bisogna farlo, non a caso infatti ho inserito proprio quella citazione.
E' una lettura divertente, interessante e ricca di spunti culturali, puoi ritrovarti insieme all'autore nell'inferno a parlare con Socrate così come puoi ritrovarti a leggere la vita di Nietzsche e alcune sue meravigliose citazioni:

"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."



Lettura consigliatissima!



Colgo l'occasione anche per invitarvi a vedere su youtube i vari volumi dei miti greci raccontati da De Crescenzo.
Riporto il link della prima parte del primo volume dei miti dell'amore:
http://www.youtube.com/watch?v=1PB7ZFdX9Qo&feature=related

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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    12 Mag, 2011
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La storia fantastica

E' il titolo del film che sicuramente molti lettori conoscono già.
Film che a mio giudizio, rende giustizia al testo a cui è ispirato solo per la scelta del cast e l'ambientazione, per il resto abbiamo scene tagliate e traduzioni scandalose come purtroppo spesso accade.
Consiglio quindi a chi vuole rivivere l'avventura in modo più accurato alla versione originale di passare all'edizione in lingua madre.

"Life isn't fair, Bill. We tell our children that it is, but it's a terrible thing to do. It's not only a lie, it's a cruel lie. Life is not fair, and it never has been, and it's never going to be."


Stile 3 -

Goldman presenta questo testo come l'abbreviazione di un altro testo (quello scritto da S. Morgerstern), un testo inesistente usato come riferimento per dimostrare che tagliare un libro nelle sue parti più tediose può rivoluzionarne l'interesse e quindi il successo.
Personalmente, non concordo con l'autore e le interruzioni della storia dovute a queste discussioni "Off-topic" ti farebbero venir voglia di tagliarlo veramente!
Che sia adatto o meno ad un bambino, sarà il bambino stesso a deciderlo, altrimenti che facciamo? la versione ridotta del signore degli anelli perchè qualcuno si scoccia di leggersi Lo Hobbit?
come direbbe Vizzini: " INCONCEPIBILE!! "


Cosa c'è nel testo che non ritroviamo nel film?

- ci sono le storie di Fezzik e Inigo da piccoli
- c'è la descrizione dettagliata dei 5 livelli dello Zoo della morte (nel film tradotto come "la fossa dalla disperazione")
- c'è tutta la scena del salvataggio Westley dal 5o livello dello Zoo
- Westley quando viene catturato dal pirata Roberts

e tante altre scene..

Dal mio punto di vista, per stimolare veramente l'immaginazione è preferibile leggersi prima un libro e poi guardarsi l'eventuale rappresentazione cinematografica. In questo caso, devo dire che immaginarsi Fezzik, Inigo e Vizzini ed il mitico Max dei miracoli (interpretato da Billy Cristal) con il cast del film, non è affatto male.
Se volete, nel ruolo di Bottond'oro potete metterci Flavia Vento. =PPP

Il finale vi riserverà qualche sorpresa!

Buona lettura!!

Un grazie al publisher!

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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    20 Aprile, 2011
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sesso sesso sesso!!

Nelle prime 50 pagine avverti una noia mortale, un ciclo stranamente ripetitivo di eventi: scrivere, bere, andare in bianco, sesso la mattina, poi di nuovo, bere bere, in bianco, sesso la mattina poi bere e bere ancora.
Pensavo che sarebbe stato il primo libro che avrei smesso di leggere senza finirlo.
Poi, stranamente le sue storie cominciavano a diventare divertenti sotto certi aspetti e ti va di continuare a leggerlo per capire se ti piacerebbe avere qualcosa in comune con lui oppure no.
In effetti c'era una frase che mi incuriosiva:

le donne trattano me meglio di quanto io tratti loro.

il problema secondo me è che lui sa trattare così male se stesso da giudicare positiva qualsiasi cosa le donne facciano per lui.
Ha trattato male se stesso tanto da soffrire nell'età più bella della sua vita per poi cercare "vendetta" nello scopare ragazze di 20-30 anni più giovani dopo essere diventato un vecchio ubriacone.


Dopotutto non si può che non invidiare una vita di sesso estremo con ragazze 20 o 30 anni più giovani, però tu lettore che fine fai?

beh, la fine è quella di Ed che ascolta Frank in questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=av-GwioxWqY

hehe

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AndreaDm Opinione inserita da AndreaDm    19 Aprile, 2011
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Tanta curiosità!

Tanta curiosità è la motivazione principale che mi ha spinto a leggere questa biografia di Michael J. Fox. Sono cresciuto da piccolo vedendo la saga di Ritorno al Futuro decine di volte, non volevo credeci quando ho saputo del Parkinson e nemmeno sapevo che era possibile esserne affetti a soli trent'anni.
Volevo conoscere il suo mondo, capire come fosse possibile ricominciare una vita con prospettive diverse: l'idea di una malattia degenerativa che lentamente ti logora fino alla morte.
Sono incredibili le analogie della sua vita con il film di Ritorno al futuro, o meglio, con il personaggio di Marty McFly.

La lettura è piacevole, non sempre scorrevole, personalmente amo i testi con quella capacità progressiva di tenerti incollato alle pagine.
In questo invece, ci sono alti e bassi, è un racconto che non segue un filo cronologico, mentre sei ad affrontare un argomento ci si ritrova indietro nel passato e bisogna aspettare la fine del testo per riprendere il racconto.
Se siete suoi fan, è il libro che fa per voi.

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