Opinione scritta da 19alessio79
12 risultati - visualizzati 1 - 12 |

-
Una mezza delusione
Partiamo da una dovuta premessa... per i miei standard, libro di meno di 300 pagine, ambientazione storica, letto in una settimana, il libro è da leggere....ma ci sono troppi ma che ne abbassano il giudizio.
La storia mi ha ricordato più un romanzetto rosa, con una trama che ha un'improvvisa impennata che si capisce dopo poche pagine a cosa l'autrice voglia mirare.
L'ambientazione storico/geografica (Seconda Guerra Mondiale/Tana del Lupo) è ben fatta, ma l'autrice ha voluto mettere troppi elementi conosciuti, sfociando nella banalità... ci sono le assaggiatrici, c'è il disprezzo delle SS (ma poi perchè verso cittadine tedesche???), c'è l'ebrea intrufolata, il marito partito per la Russia, un viaggio nel vagone merci, finanche l'operazione Valchiria buttata li per riempire le pagine e aggiungere un paio di personaggi estranei alla trama.
Infine lo stile che non ho apprezzato, perchè su frasi semplici, l'autrice fa un uso a me strano della punteggiatura, in uno stile che a me non piace
"Forse era il mio vestito a incuriosirla, forse aveva ragione Herta, con quella fantasia a scacchi ero fuori luogo, non stavo mica andando in ufficio, non lavoravo più a Berlino, togliti quell'aria da cittadina, aveva detto mia suocera, tutti ti guarderanno storta".
Insomma, personalmente non lo rileggerei e non mi ha lasciato granchè...
Indicazioni utili

-
Piacevole lettura serale
Decisamente un bel thriller. Parliamo di un personaggio un pò atipico, avvocato squattrinato, devoto alle cause abbandonato, spinto da conversione religiosa e ricerca della verità.
Post si scontrarà con una società corrotta e razzista, che ha condannato a morte e all'ergastolo due "criminali".
Il libro si legge bene, i personaggi principali sono descritti benissimo e facilmente identificabili il tutto in meno di 300 pagine (che per me è sempre un vantaggio).
Unica pecca, dovuta però, è l'alternarsi di tanti personaggi secondari che si trovano nel corso dei 20 anni dell'inchiesta e che vanno spuntando qua e la, rendendo difficoltosa ogni tanto la loro ricostruzione.
Indicazioni utili

-
Caffè in centro a Palermo
Un buon libro, ambientato a cavallo della guerra, riguardo la storia della famiglia Olivares e della loro torrefazione.
Si parla di profumi, riccamente inseriti in contesti cittadini a me conosciuti e finemente dettagliati.
Il tutto con un tocco di dialetto messo al punto giusto e un filo di eros tipico dell'autrice.
Il libro si legge in meno di una settimana, ma mi è sembrato senza ne alti ne bassi.
Indicazioni utili

-
Peccato...
Questo libro, al momento di scegliere se prenderlo o meno, promette tanto e bene. Leggi la copertina e trovi un autore italiano, una storia a cavallo di due eventi felici della storia calcistica italiana, un omicidio. Insomma ti convinci nonostante il, per me, mostruoso numero di pagine. L'autore ha un buon approccio. Vuole mettere in evidenza l'inaffidabilità del Balistrieri del 82, facendolo vivere e raccontare in prima persona e il più saggio e riflessivo degli anni successivi, dove l'autore è narratore. All'interno si sviluppa una trama di un serial killer che bla bla bla....Insomma se ho fatto una premessa positiva è solo per nascondere tutte le pecche del libro. Lungo, prolisso, 650 pagine fitte che se ne potevano scrivere 300 larghe. Il tutto per raccontare una storia che all'atto pratico incastra decine di nomi, personaggi che non si ricordano più. Scritto con un tono pesante e tante volgarità che, per carità, risptteranno la vita reale, ma che a me danno fastidio. Non mi piace, personalmente, libri in cui abbondano parolacce gratuite(via almeno 70 pagine). Non amo questi personaggi esasperati in tic e difetti dall'autore. Mi annoiano i libri in cui vi sono troppi personaggi che sembrano importanti ma di cui poi se ne perde traccia nella trama. La frase “Uno di quei romanzi che uno ha voglia di tornare a casa per continuare a leggere” di Augias la ricambio in " “Uno di quei romanzi che uno ha voglia di tornare a casa per continuare a leggere...e finirlo quanto prima”. Insomma, se vi volete lanciare in un libro in cui un serial killer e intrighi internazionali potevano tranquillamente non esserci, in cui i personaggi, tipo Piccolo, sono poco credibili, liberi di farlo. Io non lo consiglio, ma...de gustibus!!!
Indicazioni utili

-
Bello!
Ho letto questo libro facendo, tra i libri di Cooper, un salto indietro. Avevo infatti letto quest'estate "La mappa del destino" e devo dire che mi era molto piaciuto, soprattutto nelle sue ricostruzioni medievali. In genere un autore inizia sempre col botto e pian piano nella sua produzione si "appiattisce". Così, appena avuta l'occasione, ho preso "la biblioteca dei morti", sapendo di avere tra le mani un bel prodotto. E infatti è così. Il libro, che non sarà un capolavoro, è veramente bello. La storia articolata, ogni capitolo racconta di giorni diversi, tra il 2009, il 1947, il 777, e cosi via, si incastra perfettamente in tutti i suoi elementi. Il tono giallo dei primi capitoli, viene risolto genialmente dal lettore. Forse l'unico limite è quello che il finale è svelato un pò troppo presto, ma anche le pagine finali, pur svuotate del mistero, si leggono piacevolmente. A maggior pregio dell'autore, il lasciare delle questioni insolute, che solo "il libro delle anime" saprà risolvere. Consigliato??? Certo, è un libro imperdibile....
Indicazioni utili

-
Lettura piacevole, ma....
Questo libro l'ho selezionato dal catalogo di QLibri e prontamente mi è stato mandato. La scelta è stata dettata da due motivi: sono di Palermo e amo i romanzi storici, quindi la scelta è stata obbligata. La storia di GianLuca Squarcialupo è quella di un mercante che esasperato dai potenti e dalle loro tassazioni si mette alla guida del popolino per capovolgere il governo spagnolo. Il tutto condito dall'incrociarsi di una storia d'amore(a dire il vero molto marginale) e di una setta(i Beati Paoli) che tramano nel sottosuolo palermitano. Queste le premesse positive di un racconto di poco più di 200 pagine. Tuttavia, quello che non mi ha convinto, è proprio il fattore storico del romanzo. L'autrice non è riuscita a trasmettermi la Palermo cinquecentesca e me la fa immaginare come la città caotica odierna. Posso vedere lo Squarcialupo camminare su un marciapiede, attraversare evitando le macchine e cosi via!!! Mancanza quindi di descrizioni a contorno per far immedesimare il lettore nel contesto in cui si svolge l'azione. Lo stesso Gianluca è un molto snaturato dal periodo storico e dalla sua situzione sociale. Nel parlare infatti Gianluca spessissimo utilizza metafore raffinate, ha un parlare alla folla e ai suoi fedeli(ricordo mercanti), come se fosse un dotto dell'epoca che si rivolge ai propri pari. Insomma, non credo che un mercante del '500 di rivolga con termini raffinati e ricercati(mai una parola in dialetto) mentre è alla guida di altri disperati e affamati. Gianluca per quanto carismatico e anche affascinante, quindi non convince. Molto più riusciti i personaggi di Cristoforo e Vincenzo Di Benedetto, rispettivamente amico e traditore del capopopolo. Anche la setta dei Beati Paoli, per quanto marginale, ma fondamentale per come si svolgerà la narrazione, è ben descritta nelle sue azioni. In poche parole, brava la Assini per questa che è una piacevole lettura, ma che peccato che non vi siano più particolari descrittivi per renderlo effettivamente un bel romanzo storico.
Indicazioni utili

-
Miss S.
Quando si finisce un libro dicendosi "finalmente, non ne potevo più!!!!", evidentemente qualcosa non ha funzionato. Ho comprato questo librettino (160 pagine), esclusivamente perchè volevo una lettura breve, dalla trama interessante e dal tema "giallista". Leggendo la trama, l'ambientazione e i personaggi, ci sono tutte le caratterestiche per un bel libro.Gli artisti, ospiti di una "maison per artisti", condannati ad aspettare la risoluzione di un caso d'omicidio, sembrano vivere dentro Cluedo. Alla fine, tutte queste caratteristiche intriganti, risultano essere gestite in maniera pessima dall'autrice. Il libro, secondo me, è proprio brutto e pesante. Infatti i protagonisti, inverosimili e grottechi, praticamente, non parlano quasi mai, semplicemente pensano. Pensano a chi sono, a chi erano, a chi saranno e quasi sempre in maniera slegata e indipendente dalla trama descritta sopra. Un pò triste, perchè l'autrice sembra volere"allungare il brodo", visto che,per come si svolge il tutto, si potrebbe scrivere un romanzetto da 30 pagine e nulla più. Probabilmente, questo è il caso in cui potrebbe uscire un bel film, proprio perchè si eviterebbero tutte quelle parti filosofiche che si leggono. In poche parole, non vi fate ingannare da trama e pagine, come ho fatto io...
Indicazioni utili

-
Bello
Voglio premettere che non sono un lettore da "oltre 500 pagine", ma qui le pagine volano via con una semplicità disarmante. E' un libro scritto bene, interessante, anche leggermente "erotico", con una bella trama. Vogliamo cercare un lato negativo? Essendo un romanzo lungo e svedese, memorizzare tutti i nomi risulta essere, almeno per me, complicato. E poi peccato per il finale che, personalmente avrei preferito più "dark".Ma questo è proprio nulla al confronto di un libro importante e di riferimento per il genere. Leggetelo, pazientate sulla lunghezza del libro, innamoratevi di Lisbeth, e calatevi nella fredda, spettrale Svezia.
Indicazioni utili

-
Una sana abitudine
Va bene, ammettiamolo, i libri di Montalbano oramai sono sempre più o meno gli stessi. I personaggi non cambianmo di una virgola, eppure, personalemte, quando una nuova avventura del Commissario esce, non posso farne a meno di leggere. E mi lascio trasportare dalla lettura, capendo il sempre più stretto dialetto, immaginandolo nel contesto "cinematografico"(nonostante Camilleri lo descriva sempre più vecchio e stanco, io lo immagino sempre come Zingaretti). Non posso farci nulla, a me è piaciuto, ancor di più da quando si scontra con omicidi sempre più horrorifici. Da leggere nell'attesa che ne esca un altro
Indicazioni utili

-
Libro estivo
Premetto che ho preso questo libro non tanto per trama o pubblicità, quanto perchè la libreria Auchan non esibiva di meglio. Eppure, nonostante non sia chissà che letteratura impegnativa, l'ho trovato piacevole e scorrevole, con delle belle ricostruzioni storiche, soprattutto nella parte medievale. La trama, ambientata nei suoi tre periodi(presente, circa anno 1100 e 30000 BP), si incastra alla perfezione, cedendo purtroppo solo sul finale troppo "americanizzato". Una nota del tutto personale: non capisco questo voler per forza non tradurre letteralemente il titolo dall'inglese all'italiano(The Tenth Chamber, "La decima camera" che poi è realmente l'argomento del libro, con "la mappa del destino" di cui semmai si parla in mezza paginetta). In conclusione, lo consiglio e credo che mi lascerò convincere dalla pubblicità dei primi due.
Indicazioni utili

-
Soldi ben spesi
Quando mi sono imbattuto in libreria in questo libero, ho avuto molti dubbi; questi 20 euro, li spendo per questo libro di cui non ho sentito parlare o mi lancio sul solito "delitto-mistero-templare-ecc" americano. Così, più per curiosità e sicilianità, mi sono imbattuto in un qualcosa di veramente BELLO! Scritto bene, profondo, tenero e immensamente crudo nella spietatezza della vita del carcere. In un paesaggio, quello dell'isola immaginaria di FAVONIO, la vita della giovane guardia carceraria lì per il servizio militare, cambia radicalmente. Ottiene il rispetto anche dei vecchi boss, si innamora. Più che un romanzo, un diario di un anno di cambiamenti e il passaggio dall'adolescenza alla maturità. Lo consiglio a tutti, soprattutto a chi ha avuto la fortuna di visitare FAVIGNANA-FAVONIO.
Indicazioni utili

-
Banale
Che dire...mi sono fatto prendere in giro dalle critiche. L'ho trovato banale, inconcludente, soprattutto sul finale, forzatamente "noir". L'ho trovato sconnesso, pieno di particolari che non mi tornano e che mi sembrano lì tanto per riempire le pagine; la figura dello Zio, l'album di foto con le facce ritagliate, la stessa biblioteca che poi praticamente non contiente nulla nè di proibito nè di misterioso. ALla fine mi son fatto convinto di una ragazzina pazza che si crea un mondo tutto suo, di fantasmi e di rapimenti, che distorce la realtà fino al folle finale (che è veramente insulso). Non lo consiglio, penso che per 17 euro ci siano libri decisamente superiori...
Indicazioni utili
- sì
- no
12 risultati - visualizzati 1 - 12 |