Opinione scritta da armani
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Capolavoro
Grottesco, sarcastico, cattivo, irriverente, sopra le righe, scorretto e scritto meravigliosamente, questo e' il capolavoro di Richler e per me uno dei capolavori della letteratura contemporanea.
Non di facile lettura, almeno la prima volta (io sono alla quinta rilettura) ma comunque scorrevole, a tratti comico a momenti drammatico. Qui c'e' tutto il mondo di un immigrato di seconda generazione, per chi ama l'ironea che sempre pervade la letteratura ebraica questo libro e' un must!
Mai scontato, mai banale, Barney Panosfky è uno di noi, oppure e' quello che ognuno di noi almeno una volta nella vita avrebbe voluto essere, un uomo vero con tutte le debolezze, la cocciutaggine, l'ironia, la follia di un uomo lasciato dall'unico vero amore della sua vita, accusato di essere l'assassino del suo migliore amico, relatore disincantato di una vita dissoluta ma piena, una vita vissuta col piede sull'accelleratore.
Politicamente scorretto, scorrettissimo, "La versione di Barney" e' stato un caso letterario 10 anni fa, sopratutto in Italia, grazie alla sponsorizzazione di molti intellettuali, con i quali per una volta mi trovo in perfetto accordo. Dopo aver visto il pessimo film mi e' tornata la voglia di rileggerlo, e ogni volta c'e una sorpresa, qualcosa che non avevi colto prima, come i riferimenti a Duddy Kraviz ed al Boy Wonder che appariranno in veste piu' completa in "L'apprendistato di Duddy Kraviz", altro grande romanzo anche se non all'altezza di "barney".
Barney è un nostro amico, leggetelo e godetene tutti! :)
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Non male!
Non sono mai andato matto per Faletti, ricordo di aver letto con piacere "io uccido", poi ho letto anche tutti gli altri perche' li ho trovati in casa. Non volevo neppure iniziare questo, ma poi mi sono lasciato tentare. L'incipit e' folgorante, forse troppo, la prima parte del libro scorre molto piacevolmente lasciando un filo di tensione in chi legge. C'e' la ricostruzione della Milano della fine degli anni settanta, non ancora da bere ma quasi, il rapimento Moro e molti altri riferimenti poco occulti. I personaggi sono ben delineati e credibili, Faletti è uno che sa scrivere, non una parola e' messa a caso. La prima parte mi piace moltisimo, crea l'attesa per un seguito che trovo invece deludente...il solito errore di Faletti, troppi colpi di scena affastellati in poche pagine, al limite dell'incredibile, rivelazioni sconvolgenti che fanno sorridere per la loro prevedibilita'. A me piace il Faletti che crea e ricrea l'atmosfera della Milano di molti anni fa, molto meno il Faletti che vuole creare scompiglio con una trama noir dal sapore avventato.
Nel complesso un buon libro, si legge volentieri anche se meno sensazionalismo gli avrebbe fatto guadagnare molti punti.
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