Opinione scritta da laurama
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perplessa
ho comperato questo libro attratta dalla fascia di copertina, che annuncia la prefazione a cura di Vito Mancuso, che io stimo molto.
operazione di marketing riuscita nel mio caso!
si tratta di una raccolta di e-mail nella quale, per dichiarata scelta editoriale, non sono comprese nè le eventuali risposte nè le e-mail alle quali l'autrice risponde o si riferisce.
questo rende la comprensione difficoltosa, ho avuto necessità più volte di ritornare su alcuni 'personaggi' per cercare di comprendere meglio di cosa si stesse parlando, ma spesso i riferimenti sono così personali che è impossibile capire.
lo si definisce un libro 'intimo', ecco a mio parere lo è un po' troppo, nel senso che al lettore che non sia un parente o un amico dell'autrice, dice poco.
ho letto il libro con diverse emozioni:
onestamente devo dire che il primo sentimento che ho provato è quello di una certa antipatia per l'autrice, che mi ha dato l'impressione di essere una persona saccente che vive in un ambiente snob.
antipatia che si è via via mitigata grazie al senso di autoironia che si apprezza, anche se non mi sembra così eclatante (la prefazione invece lo sottolinea invece molto).
ho provato anche una certa invidia, perchè si capisce che l'autrice è una donna con una cultura molto ampia, ci sono continue citazioni per me oscure.
ho trovato invece piuttosto inutili e sterili i riferimenti ai viaggi vip della fortunata figlia in giro per il mondo.
il 'racconto' della malattia che affligge la scrittrice è, per sua stessa volontà ed ammissione, appena accennato qua e la, ma se ne trae un'immagine piuttosto forte nel contrasto tra la mente lucida e il fisico che si indebolisce.
ho cercato di documentarmi meglio tramite internet nella speranza che una migliore conoscenza dell'autrice mi avrebbe aiutato ad una maggiore comprensione del testo.
ho trovato un filmato che ha cancellato completamente la mia impressione di antipatia, rivelando una donna sorridente, simpatica, innamorata della sua conoscenza.
ho trovato anche la notizia molto triste della sua morte.
i riferimenti continui al suo -credo- unico altro libro 'l'ultima estate' mi hanno fatto venire voglia di comperarlo e di leggerlo naturalmente, lo farò (altra operazione di marketing riuscita)
mi è rimasto il dubbio se la pubblicazione di queste mail in forma di libro sia stata più un'operazione editoriale per sfruttare il successo de 'l'ultima estate' o piuttosto una sorta di regalo affettivo nei confronti di un'autrice che purtroppo non può più scrivere nulla.
spero di leggere altre opinioni in merito perchè sono curiosa delle impressioni che altri ne possano aver tratto.
cordialmente
laura
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saggio senza contradditorio
mi aspettavo qualcosa di meglio.
è un saggio sull'esperienza partigiana soprattutto in emilia romagna, presentata quasi esclusivamente nell'aspetto negativo della deviazione criminale di alcuni gruppi, trascurando completamente il valore civile della resistenza.
il tentativo di 'travestirlo' da romanzo è, a mio modesto parere, mal riuscito.
sarebbe stato più leale nei confronti dei lettori, presentarlo per quello che è: un saggio monotematico e senza confronto di opinioni sulla guerra civile scoppiata in seno alla seconda guerra mondiale.
non c'è integrazione tra il racconto-fantasia e il resoconto-storia.
la protagonista, nora, chiede e il personaggio di turno risponde con il racconto di un evento.
mi piacerebbe sapere cosa ne pensano coloro che con coraggio hanno partecipato al movimento partigiano per la loro e la nostra libertà.
laura m.
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