Opinione scritta da Morana
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Viaggio nell'Antica Roma n.5
Che dire di nuovo? La quinta indagine di Publio Aurelio Stazio, senatore di Roma, non è assolutamente da meno rispetto agli altri casi che ho già avuto modo di leggere. Romanzo simpatico, appassionante, ricco di trame ed intrighi, non permette al lettore di annoiarsi, nè di riporre il libro sul comodino prima di essere giunto alla fine. L'autrice intesse perfettamente il giallo con il romanzo storico, donando alla Roma del I secolo d.C. una familiarità e un senso di quotidianità incredibile, nonostante la distanza temporale.
Bello, bello, bello!
Come sempre, in attesa di leggere gli altri casi di Publio Aurelio Stazio!
Indicazioni utili
Per avvicinarsi a Gesù di Nazaret...
Letto tutto d'un fiato, ma mi riprometto di rileggerlo con più calma. Libro davvero interessante, riesce a trattare anche temi non semplici in maniera fluida, mai pesante. Davvero bello!
Onestamente non mi è piaciuta molto la parte sul regno di Dio e quello strettamente relativa alle beatitudini, ma quella relativa al vangelo di Giovanni, alla trasfigurazione e alle affermazioni di Gesù su se stesso sono magnifiche!
Libro che va letto da chiunque, come me, vuole approfondire la propria fede e da chi, non credente, vuole accostarsi in modo serio a Gesù (per lo stesso motivo per cui io, se volessi leggere un libro su Maometto, cercherei non un libro qualunque, scritto dal primo approfittatore di turno che sproloquia con falsità pur di vendere - e di solito chi scrive con questo criterio vende in maniera indegna -, ma un libro scritto da un musulmano preparato).
Indicazioni utili
O principe dai Mille nemici!
Libro stupendo, uno dei miei preferiti. Nonostante tratti di conigli, non è assolutamente un libro infantile. Più che adulti sono i temi trattati: la libertà, la ricerca di una terra promessa, la vita di comunità, il sacrificio, il comando come servizio, la tirannia. Interessante la descrizione del linguaggio, della cultura, dei miti e dei cotumi lapini. I conigli antropomorfizzati, pur custodi di una cultura dagli aspetti singolari e interessanti, rimangono conigli e il tono epico con cui sono raccontate le gesta del gruppo di sparuti fuggiaschi guidati da Moscardo non toglie affatto a questi animali la loro naturalità.
Il mondo visto dagli occhi di un coniglio è tremendo, crudele e pieno di insidie: i Mille nemici sono sempre in agguato. Moscardo, però, riuscirà, tramando inganni e tranelli, a salvare il suo popolo, esattamente come El-arai-rà (il primo coniglio al centro dei racconti lapini).
Un capolavoro che consiglio a tutti!
Indicazioni utili
Un altro viaggio nel passato
Intricato, affascinante, ricco di false piste e di mistero: il terzo caso di Publio Aurelio Stazio, senatore di Roma, è ricco di spunti e colpi di scena, che porteranno il lettore nelle brulicanti e disordinate strade dell'Urbe, nelle sue scuole e nei suoi palazzi gentilizi. Trama ricca, "Parce sepulto" è piacevole e intrigante, tiene il lettore col fiato sospeso sino alla fine. Sempre interessanti i personaggi, sia i protagonisti, sia quelli secondari, specchio di un mondo antico, ma forse nemmeno troppo lontano...
Alla ricerca degli altri volumi, non posso che consigliarne vivamente la lettura
Indicazioni utili
MOLON LABE!!!!!!!!!!
Uno dei miei libri preferiti! Ben lungi dai supereroi culturisti e dalle eresie storiche del film 300, "Le porte di fuoco" racconta la vita a Sparta e la battaglia delle Termopili in modo così preciso che, non fosse per la distanza temporale, si potrebbe credere che l'autore stesso vi abbia partecipato. Anche se non è da considerare un saggio sui costumi spartani (completamente omesso il tema dell'omosessualità), questi sono raccontati in maniera approfondita nello svolgersi degli eventi, ma senza ciechi inneggiamenti alla guerra e alla gloria, anzi. Lo scontro alle Termopili contro le forze persiane è raccontato in maniera esemplare e disincantata: il lettore stesso non è spettatore, ma magicamente partecipe, quasi vivesse anche lui la fatica, l'orrore, lo schifo, l'inferno e, senza fiato, non vedesse l'ora che la giornata di battaglia finalmente termini. Gli stessi spartani non sono superman, ma umanissimi (forse un po' troppo profondi..)
Io lo considero un capolavoro e vi ho trovato la miglior descrizione di una battaglia di falangi (a livello storico) che un romanzo potesse raccontarmi.
Indicazioni utili
Un viaggio nel passato
Ave, amici lettori! "In corpore sano" è il sesto di dodici volumi che raccontano le avventure di Publio Aurelio Stazio tra assassinii, affari e amori (nn è necessario aver letto gli altri, ogni libro è a sè stante).
Libro piacevole e leggero, mai noioso, tiene stretto a sè il lettore. Ha il grande pregio di ridonare al mondo antico il sapore della quotidianità, descrivendo l'Urbe del I sec.d.C. in modo elegante e scorrevole (senza quelle paginate di descrizioni che a volte appesantiscono i romanzi storici). Personaggi ben caratterizzati , veri e simpatici (Castore è un grande!). Presenti battute e tanto discorso diretto: la pagina, insomma, mi ricorda quella delle commedie di Plauto. I temi trattati sono comunque importanti e dimostrano come nella Storia le circostanze cambino, ma l'uomo sia sempre lo stesso (leggete e capirete ^^).
Eletta una delle mie serie preferite, sto leggendo un altro libro dei dodici e sono in ricerca degli altri.
Indicazioni utili
Un sogno... infranto
L'ho appena finito di leggere e mi dispiace constatare la mia delusione. Il libro nel suo insieme è bello, emozionante, ti tiene col fiato sospeso. Magistrale il personaggio di Hermione! Sicuramente da leggere... Ne sono rimasto entusiasta fino a tre capitoli dalla fine, al che la debolezza del finale, probabilmente scritto in fretta e in un secondo tempo rispetto alla parte precedente (ho notato come uno stacco ad un certo punto), fa crollare il sogno che la R. ha intessuto per ben sette libri, a mio avviso rovinando tutto. Quando il ritmo dovrebbe farsi più serrato per aumentare la tensione, ecco che la battaglia finale si macchia di tante piccole ingenuità che non ci si riesce a spiegare, troppi elementi forzati per arrivare alla conclusione voluta dall'autrice, a costo di snaturarne i personaggi. La vittima più evidente di questo sacrificio è Voldemort, completamente svuotato della sua aura di malvagità e onnipotenza (fa invece una figura ben misura). Non che l'idea con cui la R. conclude l'opera non sia originale, ma è stata mal costruita. L'ultimo capitolo è poco significativo, oserei dire banale.
Insomma, un bel libro tuttosommato, perchè erede dei sette che lo hanno preceduto, ma per la conclusione di una delle saghe più belle mai scritte mi aspettavo molto di più (in particolare per il finale).
Indicazioni utili
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |