Opinione scritta da ukyuky
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Follett
Noioso, banale, quasi sciatto nel non approfondimento psicologico dei personaggi, insomma una grossa delusione per chi apprezza Ken Follett.
Credo che l'autore abbia affrontato con la solita abilità stilistica una prova troppo grande per lui, e forse troppo grande ed inutile per chiunque.
Troppi personaggi molti quasi solo accennati e poi persi nel lento dipanarsi della storia, delle banalità agghiaccianti (la governante messa incinta ed abbandonata, la brutalità senza ragione e la stupidità di tutti gli ufficiali ad eccezione dei due coprotagonisti, la descrizione fumettistica della presa del potere da parte di Lenin, e tante altre): siamo ben lontani dalle descrizioni partecipate, quasi vissute, di altri suoi libri.
Il buon Follett sembra abbia voluto incrementare le sue entrate col minimo sforzo con un occhio (e forse due) attento ad una nuova serie televisiva.
Ma da lui ci aspettiamo di più
Indicazioni utili
Luoghi comuni in punta di lingua
Spiace che una persona con la capacità di scrittura di De Carlo, in grado di descrizioni avvincenti, sia di persone che di sentimenti, spiace, dicevo, che butti il suo talento in un libro che ricorda gli aviatori di Liala, qui sostituiti da uno scrittore.
Perchè perdere tempo e riempire quai 600 pagine per non dire nulla di nuovo? Dove è finito il De Carlo che abbiamo amato fino all'adorazione: si è trasformato in un radical-chic che parla male di Milano usando tutti gli stereotipi più comuni che poteva trovare? E' un rito di passaggio verso un rilancio o è una nuova strada cercata per dimenticare il successo (sic).
Comunque sempre il più bell'italiano, le più belle costruzioni lessicali, sei sempre grande, ma ,per favore, la prossima volta meno banali luoghi comuni: la mamma di Stefano, il grigiore di Milano, il cantante violento, il venditore di mobili, le cinque sorelle americane in giro per il mondo.......
Indicazioni utili
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |