Opinione scritta da orso
17 risultati - visualizzati 1 - 17 |
Notturno Indiano
“Questo libro, oltre che un'insonnia, è un viaggio. L'insonnia appartiene a chi ha scritto il libro, il viaggio a chi lo fece”.
Un piccolo ed intenso libro scritto da Antonio Tabucchi (tra i maggiori scrittori italiani) che racconta la storia di un viaggio attraverso la terra dell’india alla ricerca di un amico scomparso ma…….l’inizio di un viaggio può essere anche l’inizio di qualcos'altro: di un viaggio nel viaggio!
Sicuramente un libro non facile, la cui comprensione passa su livelli, piani ed emozioni diverse e che lascia ampissimi spazi alla riflessione.
Fa da sfondo alla storia l’India in tutto il suo splendore, magia e contraddizione; ricchezza e miseria splendidamente descritta da Antonio Tabucchi, che in questo romanzo dà una grande prova del suo talento di scrittore.
Questo romanzo è un viaggio nella solitudine umana ma non quella triste ed abbandonata che risulta essere solo uno sterile tormento dell’anima; questo viaggio invece attraverso il silenzio della solitudine porta alla percezione del sé, porta all'osservazione per conoscersi.
La storia è il resoconto di viaggio narrato in prima persona, il narratore percorre l’india alla ricerca del suo amico Xavier attraverso varie tappe che lo porteranno da Bombay a Goa e durante il viaggio si sviluppano gli incontri più disparati.
Ricorrerà spesso nel libro il tema degli incontri casuali ma decisivi per gli eventi, incontri che avvengono così per caso e con persone che non vedrai mai più ma con le quali si instaura una immediata confidenza.
Il viaggio del protagonista è anche un viaggio interiore che lo porta a ritrovare e a riconoscere se stesso; Roux partito alla volta dell’India per cercare un altro (Xavier) finisce per trovare se stesso in un’imbarcazione con tante luci ma…………… il colpo di scena finale lo scoprirete solo leggendo il romanzo.
Indicazioni utili
Il Palazzo della Mezzanotte
Se credete di trovarvi dinanzi ad un romanzo come “L’ombra del vento” allora non abbiate alcuna esitazione a cambiare romanzo.
Il palazzo della mezzanotte, abbastanza pubblicizzato dalla casa editrice è decisamente (a mio modesto avviso) un romanzo per ragazzi e di quelli non esigenti perché ancora poco avvezzi alla lettura! D’altronde Zafòn è anche uno scrittore per ragazzi.
Lo stile letterario è quello solito lineare e scorrevole; ma la trama è in alcuni momenti estremamente prevedibile ed ancora non mi sembra particolarmente originale: due fratelli gemelli che sono separati per sfuggire ad un tragico destino ed un associazione segreta di ragazzi che cerca di svelare un mistero (che da una parte vuole essere fantastico dall' altra è assolutamente prevedibile nel suo svilupparsi).
Mi ha deluso anche la descrizione che Zafòn fà della città di Calcutta è troppo superficiale ed approssimativa e non rende giustizia alla storia, all’atmosfera e alla magia che si respira in questa città; un vero peccato se consideriamo l’abilità che Zafòn ha nelle descrizioni: sono quasi fotografie!!!
Terminato da poco; ho fatto fatica a leggere questo romanzo e non certo per i suoi contenuti, ma perché la trama nonostante il suo intreccio manca di ritmo, non coinvolge, non trascina all’interno della storia; lascia il lettore in disparte. Peccato!
Indicazioni utili
La solitudine dei numeri primi
Questo romanzo è un’opera prima che ha fatto e fa ancora parlare molto di sé! ma che ha avuto anche il pregio di avvicinare tanti ragazzi e persone alla lettura.
Al momento ancora presente nelle classifiche di vendita, senza dubbio oltre la trama, devono esserci anche altri elementi che né determinano il suo successo come: un titolo troppo accattivante, un’opera prima di un giovane autore premiata con il prestigioso premio Strega, una buona operazione di marketing ed il gioco è fatto.
Il romanzo è certamente in grado di accattivare il lettore, la scrittura è gradevole ed il testo ad eccezione di alcuni punti è scorrevole, le personalità dei due protagonisti sono ben tratteggiate e risulta palpabile il loro senso di inadeguatezza nella vita; una storia dai temi comuni di interesse comune.
Personalmente lo considero un libro discreto, dove l’autore tratta con delicatezza diverse tematiche come: l’anoressia, la solitudine, Il disagio giovanile, la difficoltà di diventare adulti.
Gli argomenti trattati nel libro però sono tanti ed anche troppo complessi per essere esposti tutti in un unico romanzo e quindi, a mio modesto parere, mai abbastanza approfonditi ma solo ben descritti; un peccato perché nel complesso è una buona e reale rappresentazione del conflitto giovanile e dei suoi disagi.
Il pregio di questo romanzo è che lascia al lettore degli spazi di riflessione e di discussione sul mondo giovanile e per il finale ci risparmia anche l’happy end.
Indicazioni utili
FOLLIA
“Le storie d’amore contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni”
Queste sono le prime parole pronunciate da uno dei protagonisti che si accinge a raccontare il caso clinico più intrigante e coinvolgente che abbia mai avuto nella sua carriera di clinico.
“Follia” di Patrick McGrath ambientato in Inghilterra nel 1959 all’interno di un manicomio criminale è una grande storia d’amore, di ossessione, di passione, di follia e di morte; tutto questo è meravigliosamente descritto dagl’occhi ormai perdutamente turbati di un psichiatra che osserva questa storia mentre nasce, si sviluppa e muore rimanendone totalmente coinvolto.
La bellezza di questo romanzo consiste proprio nel trasmettere completamente al lettore l’angoscia e gli stati d’animo dei protagonisti; l’ossessione e la follia non aleggiano nel romanzo: si toccano con mano e si mescolano ora garbatamente ora in modo più violento all’amore.
Sin dalle primissime pagine emergono ben delineate e distinte le personalità di tutti i protagonisti, l’autore descrive con estrema precisione com’ è la vita all’interno di un manicomio criminale; è quasi una fotografia quella che ci regala Mcgrath e forse un ritratto così preciso si deve anche al fatto che l’autore è figlio di uno psichiatra ed ha vissuto fin da bambino in queste strutture.
E’ un romanzo molto intenso, crudo, reale che cattura totalmente l’interesse e che può trasportare il lettore su un piano diverso: quello della follia e dell’ossessione.
In alcuni punti la storia può avere dei rallentamenti ma sono solo delle pause, che consentono al lettore di riflettere ed interrogarsi su quanto le follie e le ossessioni d’amore possano essere distruttive.
Anche questo è un romanzo che o si ama o si odia, né consiglio comunque la lettura non solo per il contenuto ma anche per la sua capacità di farci assaporare ed esplorare piani diversi di percezione della realtà: una realtà ossessionata e folle.
Indicazioni utili
Un piccolo gioiello
“La vita davanti a sé” è un piccolo romanzo ma al tempo stesso un piccolo gioiello, è un libro da non perdere per il piacere ed il coinvolgimento che offre nella sua lettura; scritto da Romain Gary (conosciuto con il nome di Emile Ajar romanziere la cui stessa vita è degna di un romanzo ) morto suicida e come al solito diventato famoso solo dopo la sua morte.
Cercando di non definire bene la trama diciamo che: questo romanzo è la storia di una vita ma anche di un amore vissuto e raccontato da un bambino/ragazzo (Momò); tutto è ambientato nella Parigi del dopo guerra dove è ancora ben vivo il ricordo dell’orrore delle deportazioni naziste ma dove un varia e svariata umanità multietnica (brave persone, sfruttatori, prostitute, immigrati ect) sopravvive proprio grazie alla filosofia di vita dell’ umana solidarietà.
La trama forse a qualcuno potrà sembrare scontata, ma l’abilità dell’autore consiste proprio nel rendere il racconto tenero ed avvincente; usando un linguaggio infantile, in fondo Momò (il protagonista) è solo un adolescente e ci racconta la vita dei bassifondi di Parigi attraverso i suoi occhi.
Un ragazzino che malgrado le sue fragilità descrive in modo nudo e crudo gli accadimenti della vita; con occhi così innocenti ma disincantati, perchè d’innocenza ormai la vita a Momò ne ha lasciata ben poca.
Ma è proprio l’ ingenuità e la semplicità di Momò nel raccontare la vita che cattura il lettore, affascinandolo e trasportandolo nelle vicende del protagonista; il lettore, ride e soffre con Monò e resta coinvolto nella trama del romanzo in un crescendo di emozioni e sentimenti.
Romanzo intenso, dove tutti i personaggi sono ben descritti, originali, particolari nel loro essere e nel loro vivere la vita; attuale per i suoi temi sull’integrazione razziale e culturale.
Il finale è uno dei più belli che ho letto fino ad ora; sicuramente diverso, amaro, triste, sorprende e spiazza il lettore, ma come dice Momò non ci si può sottrarre alle leggi della natura e quindi della vita e come non dargli torto quando afferma: che non si può vivere senza nessuno da amare, bisogna voler bene!
Consigliato si: perché questo romanzo lascia di sé un ricordo dolcissimo
Indicazioni utili
Il profumo
Un romanzo fuori dai soliti schemi, letto un po’ di anni fa, ma amato subito e mai più dimenticato; semplicemente geniale e straordinario sia per la trama che per il suo sviluppo, dove il coinvolgimento del lettore è totale perché questo libro o si ama o si odia.
L’autore ci introduce alla lettura facendoci conoscere il piccolo orfano Jean-Baptiste Grenouille, protagonista unico e molto ben tratteggiato di questa storia ambientata nel diciottesimo secolo in Francia; e poi ci fa scivolare pian piano in una storia che dà spazio all’amore, all’odio, all’ossessione, alla follia, passando attraverso l’angoscia, l’orrore e la crudeltà; ma è l’assoluta maestria con cui viene raccontato tutto questo mondo di odori e di stati d’animo vissuti così intensamente che rende il romanzo unico.
Lo stile di scrittura è eccellente ed intenso capace di trasmettere completamente al lettore gli stati d’animo del protagonista; la descrizione dei luoghi maniacalmente minuziosa è tale da rievocare e farci vivere i profumi ed i fetori della Parigi del tempo oppure farci percepire i muschi dei boschi o l’umido delle caverne.
Un romanzo che ci porta alla scoperta o alla riscoperta oppure alla consapevole conferma che esiste un mondo di sensazioni e sentimenti che si manifesta attraverso il senso dell’olfatto. Non tutti sono capaci di cogliere questi aspetti perché troppo superficiali e distratti da altro; oppure perché non educati al senso dell’olfatto ed alle sensazioni che evoca pensiamo: ad un buon vino, un buon cibo, una buona essenza ma anche un fetido odore cosa può evocare in noi e fino a cosa ci può spingere???
Un libro emozionante, da scoprire e condividere, che non si dimentica facilmente! Questo è poco ma sicuro.
Indicazioni utili
Cecità
”Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono”.
CECITA’ di Saramago è un romanzo che fà profondamente riflettere non lascia spazio alla distrazione.
Questo romanzo è una triste ma al tempo stesso una fantastica metafora sul genere umano; sorvolando sulla trama la cecità che viene descritta non è solo quella fisica, che può giustamente invalidare i personaggi, ma è bensì una cecità intellettiva, dell’anima , della coscienza del genere umano; una cecità che prende il sopravvento quando le regole del vivere civile saltano completamente e l’uomo diventa preda degli eventi.
L’autore racconta in modo molto crudo e reale la cecità degl’esseri umani che di umano ormai hanno ben poco ed inoltrandosi nella lettura ci viene da chiedere se esiste ancora l’uomo moderno, evoluto, capace di grandi opere e di fantastici pensieri; forse quest’uomo non è mai esistito è solo una chimera.
Saramago in modo semplicemente brillante ci racconta di un genere umano che per quanto vario, svariato e variegato dinanzi a situazioni di estremo panico e di profondo stress perde tutti i suoi punti di riferimento morali ed etici e non esita ha commettere le azioni più turpi pur di sopravvivere; ed in fondo leggendo tutto questo non restiamo affatto sorpresi, non ci sembra affatto incredibile che possa accadere.
Il finale è intuibile, ma non è scontato, dove la speranza viene dalle donne che soffrono e sanno sacrificarsi per la salvezza degl’altri; mentre l’umanità seguendo un giusto ed etico pensiero riacquista “la vista” ma anche la fiducia e la ragione.
Indicazioni utili
Il gioco dell'angelo
Leggendo il Gioco dell’angelo purtroppo Il confronto con il romanzo “L’ombra del vento” è inevitabile, nasce spontaneo!
Zafon rievoca e ricalca i personaggi, i luoghi e le atmosfere che il lettore ha già avuto modo di assaporare, gustare ed apprezzare e quindi il confronto risulta essere decisamente penalizzante e perdente.
Il romanzo è scorrevole, ben articolato, con una buona scrittura ma nell’insieme manca di fantasia, non c’è niente di nuovo: anche Barcellona è sempre magica e gotica! E’ sicuramente , a mio modesto avviso, un’ottima operazione commerciale.
No, non lo consiglierei.
Indicazioni utili
La mia Africa
Ma quanto ha amato la sua Africa Karen Blixen? Sicuramente moltissimo tanto da regalarci uno dei più bei ritratti del continente africano, narrandoci dei suoi abitanti, dei suoi colori e della sua splendida natura.
La Blixen ci fa scoprire ed amare un Africa: solare, dai grandi spazi, tranquilla facendoci cogliere gli aspetti positivi e fornendoci un ritratto che ci fa comprendere il modo di vivere e di interpretare la vita della popolazione locale.
Forse più che un romanzo si potrebbe considerare questo libro come un libro di memorie, che ci offre l’opportunità di conoscere l’Africa attraverso gli occhi di chi ha amato profondamente questa terra.
Alla fine si percepisce una nota dolce e delicata di nostalgia verso questa terra, ma come non capire l’autrice: se devi abbandonare un luogo che ti ha permesso di vivere sensazioni così intense ed attimi così indimenticabili non puoi non avere che nostalgia o rimpianto.
Un libro bello e intenso, che si fa leggere, apprezzare e ricordare dal lettore.
Indicazioni utili
Vergogna di Coetzee
Un racconto schietto e sin dalle sue prime battute si ha la percezione della corposità del romanzo.
John M. Coetzee, premio Nobel per la letteratura nel 2003, ha sempre raccontato nelle sue storie il realismo e con il romanzo “Vergogna” ci narra con una scrittura semplice ma diretta la disillusione del protagonista: il prof. Lurie, un cinquantenne dalla pelle bianca insegnante all’ università di Cape Tawn.
E’ un racconto in cui si confrontano e si contrappongono generi, culture, generazioni, il colore della pelle e gli stili di vita dei personaggi coinvolti, tutti descritti da Coetzee mettendo in risalto la loro umanità, in particolare quella del protagonista: un uomo moderno di buona cultura capace di avere dubbi ed errori.
Fa da sfondo alla storia l’ Apartheid del Sudafrica ed un mondo dove prevale la violenza, l’istinto ed antiche regole di comportamento al limite della comprensione; è un mondo quello raccontato nel romanzo dove anche la violenza carnale subita può avere in quel contesto di vita e di cultura una sua logica e quindi una sua assurda accettazione e comprensione.
Un romanzo reale e crudo, che sa suscitare emozione o sdegno ma anche riflessione.
Indicazioni utili
L'OMBRA DEL VENTO
L’OMBRA DEL VENTO
Nel complesso, senza ombra di dubbio, un buon romanzo che si fa leggere dalla prima all’ultima pagina; l’autore riesce ha catturare l’attenzione del lettore con una trama accattivante, diciamo in più punti anche molto prevedibile, ma comunque intrigante che spinge il lettore ad andare avanti tutto d’un fiato nella lettura del testo.
I Personaggi che si affacciano sul romanzo sono tutti diversi e tutti ben tratteggiati, Zafon ha una buona capacità narrativa e descrittiva e ci sembrerà di passeggiare, di muoverci per le strade di Barcellona accompagnando il protagonista nelle sue avventure.
Una storia che inizia con una visita al cimitero dei libri dimenticati, chi lettore non vorrebbe visitare un luogo cosi!!! e che si sviluppa poi con grande abilità ed anche con una buona vena ironica in una storia di misteri, di vendetta, di passione, d’amore, di odio.
L’autore non tralascia la parte storica, descrivendo la situazione politica della spagna ai primi del novecento; un paese oppresso dalla guerra civile e che vive nel pieno regime della dittatura fascista.
Un libro decisamente da leggere, gradevole ed ironico, di buona compagnia per il lettore.
Indicazioni utili
MILLE SPLENDIDI SOLI
Un romanzo dalla trama abbastanza complessa ed appassionante: le vite di due donne (Mariam e Laila), che conducono esistenze completamente differenti, fino a quando non sono costrette a condividere lo stesso tetto, lo stesso uomo e quindi una tragica esistenza!
Lo stile della scrittura è semplice ma diretto, la trama con lo scorrere delle pagine s’intreccia sempre più ed il lettore difficilmente si sentirà estraneo alla storia di queste due donne.
Il libro sicuramente ci fa conoscere più da vicino l’Afghanistan, apre una finestra su un paese devastato dalla guerra e su un popolo sottomesso, mostrandoci aspetti culturali e religiosi totalmente estranei e lontani a noi occidentali; eppure questo paese non è poi così geograficamente lontano !
Le condizioni di vita non sono ancora cambiate in Afghanistan: non parliamo poi della condizione della donna: negato il diritto alla scuola, alle cure mediche, negato il diritto alla dignità sia in famiglia che nella società e via cosi.
Le protagoniste del romanzo sono descritte con grande intensità, soffrono, sono umiliate, sopportano, sono sottomesse ma: non smettono mai di sperare in un futuro migliore, non smettono di lottare per una vita migliore e capiscono quanto possa essere importante per loro l’amicizia e la solidarietà.
Un romanzo di grande forza narrativa che dà valore all’amicizia e alla speranza.
Indicazioni utili
Un elegante e raffinata commedia francese.
L’ELEGANZA DEL RICCIO
Città di Parigi, interno di un condominio dell’alta borghesia, questo è lo scenario in cui si muovono i protagonisti del romanzo; l’inizio del libro scorre decisamente un po’ lento e tutti i riferimenti filosofici fatti nel corso del romanzo possono creare qualche difficoltà al lettore ma poi, pian piano, i personaggi di questo condominio “alto borghese” catturano l’attenzione e la simpatia del lettore.
Romanzo ben scritto, dove le personalità dei protagonisti (renèe – Paloma – monsieur Ozu) sono tutte ben raccontate e disegnate; l’autrice nel descrivere le anime dei suoi personaggi gioca sul contrasto esterno / interno ovvero esteriorità / interiorità spalancando la porta su mondo tutto da scoprire.
La goffa e brutta portinaia Renée schiva nel raccontarsi e nel mostrare il suo animo di donna colta e raffinata; Paloma: adolescente dei nostri giorni che si finge mediocre ed ottusa per sfuggire alla sua famiglia; monsieur Ozu riservato e bizzarro; ma sono tutti animi sensibili ed estremamente colti che si celano al mondo, che vivono in incognito ma che ad un tratto si identificano e si riconoscono fra loro per aprirsi, confrontarsi e scambiarsi pensieri filosofici.
Chissà se……….ma anzi sicuramente anche nei nostri condomini si nascondono animi simili!!!! Peccato che nelle riunioni di condominio esce solo il peggio.
Indicazioni utili
Grande successo di pubblico ma ……
IL CODICE DA VINCI
IL libro è un bel mix che potrebbe risultare interessante ed intrigante; c’è un po’ di poliziesco, di spionaggio, di thriller, di storia, di arte e perfino una storia d’amore!!!!
Il libro parte molto bene sia per lo stile con cui è scritto sia per la trama, è senza dubbio avvincente ed accattivante, abbastanza descrittivo, sembra promettere veramente bene; ma proprio quando l’attenzione del lettore è conquistata: a circa metà libro c’è un cedimento nella trama che diventa di colpo banale e scontata.
La storia d’amore sul finale (ma che si intuisce aimè subito) tra i due protagonisti si poteva anche evitare.
In conclusione il libro, nonostante il suo indiscutibile successo, personalmente non mi ha convinto. Peccato!
Indicazioni utili
La casa degli spiriti
La casa degli spiriti è un libro che ho letto qualche anno fa, ma il suo ricordo è ben impresso nella mia memoria; un libro ben scritto, una buona storia che sa’ catturare l’interesse del lettore. Ambientazione e stile sono quelli classici Sudamericani: ricchi di personaggi che s’intrecciano, si aggrovigliano o semplicemente si affacciano sulla storia; personaggi se non tutti dal carattere forte ma sicuramente capaci di vivere forti sentimenti e grandi passioni.
E’ una saga familiare che si snoda nell’arco di diverse generazioni attraverso anche la dolorosa storia del popolo cileno nel periodo della dittatura di Pinochet.
I personaggi sono tutti ben descritti (e restano ben impressi nella memoria! ) come non ricordare: Clara (magnifica!!!) che vive in questo suo mondo di silenzi e di premonizioni / presagi, Esteban forte, rude, violento ma che la solitudine e la vecchiaia rendono più indifeso ed inerme che mai! E poi Ferula ambigua, che vive la sua vita vivendo quella degl’altri.
Nel complesso un bel libro, molto scorrevole da leggere, che fa buona compagnia al lettore: non lo lascia solo.
Indicazioni utili
Sicuramente da leggere
Un libro che non si dimentica.
Non mi soffermo nel raccontare la trama, che si può comprendere leggendola qua e là. La storia è senza dubbio particolare ed interessante. Ammaniti ci fornisce con il suo stile reale e crudo una descrizione ed una comprensione ,attraverso gli occhi di un bambino, di questo mondo misero e sfortunato che è semplicemente magnifica.
Una storia che ti prende subito, fin dalle prime battute: il lettore gioca con il protagonista, corre attraverso campi di grano assolati,ed immensi, che sono proprio così nei nostri ricordi e nella nostra immaginazione!! Ma ad attenderlo c’è anche un'altra verità.
Un libro che si legge tutto d ’un fiato, di cui resta un ricordo indelebile!
E’ un capolavoro di scrittura per intensità e capacità di coinvolgimento del lettore.
Indicazioni utili
Fango
Per chi conosce l’autore in questo libro parliamo del classico puro stile Ammaniti; quattro storie tragicomiche ai limiti del grottesco dalla scrittura scorrevole, nel complesso gradevoli e divertenti, che si fanno leggere.
Il più coinvolgente ed esilarante è il famoso “l’ultimo capodanno dell’umanità” da cui è stato tratto anche un film.
Per chi non conosce l’autore ed invece dovrebbe, in questo libro si imbatterà in una galleria di personaggi assurdi e bislacchi ma quanto mai reali! La storia si svolge sfiorando a volte i limiti dell’assurdo e del paradosso.
Lo stile dell’autore è sicuramente crudo, reale, diretto, forse non è adatto a tutti ma credo che almeno un libro di Ammaniti debba essere letto.
Indicazioni utili
17 risultati - visualizzati 1 - 17 |