Opinione scritta da mad83ita
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Grande inizio, poi si perde un po'
Incuriosito dalla copertina (sì, è un motivo un po' debole ma tant'è...) mi sono messo a leggere questo lavoro di Coe in fin dei conti piacevole. La caratterizzazione dei personaggi e del periodo storico di riferimento sono molto ben articolati, in certi passi dell'opera sembra effettivamente di poter respirare l'aria dei tumultuosi anni '70 nell'Inghilterra del tempo dove il rock, il punk, le contestazioni sociali e gli attentati terroristici la rendono affascinante e, come suggerisce l'autore, "marrone"...
Purtroppo una pecca di Coe è che si perde nei cento personaggi del libro, roba che verso metà dell'opera devi quasi annotarti i protagonisti se no perdi il filo del discorso.
C'è anche da dire che la conclusione non è poi così degna come il resto della trama, e, personalmente, le ultime pagine sono davvero pesanti da terminare.
Consiglio comunque il libro ai giovani ragazzi che amano la cultura britannica.
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Un buon thriller
Partendo dal presupposto che non posso dare opinioni personali circa la veridicità delle descrizioni dei luoghi nei quali è ambientato il romanzo, come ha giustamente sottolineato l'utente Francesco nella sua recensione, posso comunque dire che il romanzo è di lettura piacevole e, cerebralmente, poco impegnativo.
Con questo sottolineo che, a differenza di un "Angeli e Demoni" o di un "Codice Da Vinci", il buon Brown si cimenta in un'opera più leggera e alla portata di tutti.
Il libro scorre come un comunissimo film-thriller che spesso le tv ci propinano in prima serata dove, in ogni caso (e per fortuna), i colpi di scena non mancano e la conclusione è degna di una trama semplice ma ben pianificata.
Consigliato per una lettura leggera e poco pretenziosa.
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Stupendo... (a metà)
Giordano ti prende lo stomaco nella prima parte del lavoro, per poi lasciarti a bocca asciutta nel finale.
L'inizio è un susseguirsi di eventi che ti sconvolgono e, nello stesso momento, ti tengono incollato al libro (basti pensare che ho divorato qualcosa come 150 pagine in 2 giorni scarsi). Successivamente però, con la maturità dei personaggi, il testo prende una piega quasi scontata e banale. Apprezzo molto lo stile semplice di Giordano (mio concittadino e coetaneo), il libro in di per se è stupendo... purtroppo lo valuto solo grazie alla prima parte. Il finale è deludente. Peccato sprecare un climax che dura 200 pagine con un centinaio di facciate che vanno a rovinare un gran bel potenziale
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