Opinione scritta da Lanzoni
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Una Sicilia senza tempo
E' sostanzialmente la storia di un sopruso, uno di quelle prepotenze che, evidenziando il bene e il male che c'è negli uomini, ha del mitico. Una intelligente giustapposizione di capitoli brevissimi crea un intreccio veloce e statico al tempo stesso, ottimo per descrivere la Sicilia assolata e "impressionista" che fa da sfondo alla trama. Un libro da divorare!
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Una trama che non sta in piedi
Dalla misteriosa civiltà di Atlantide al processo dell'Inquisizione a Galileo, dalla follie ariane dei nazisti alla tragedia del nazionalismo serbo, dai trafficanti d'arte allo spionaggio a fini industriali: sono davvero troppi gli elementi dell'intreccio in cui Giulio Leoni inserisce i suoi personaggi abbozzati e poco credibili. Mille trucchi che, ahimè, non fanno un'unica magia!
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I numerosi anacronismi non rovinano un intreccio d
La storia non potrebbe essere più appassionante: Caterina da Colleaperto è uno dei rarissimi medico donna della metà del Duecento, un "cervello in fuga" ante-litteram, costretta a studiare a Montpellier e poi esercitare a Parigi per la resistenza delle corporazioni mediche italiane ad accettare membri femminili nella propria professione. Le difficoltà però non si fanno attendere neanche oltr'alpe, e così Caterina affronta un lungo e difficile percorso che la porta a crescere come medico e come donna. La trama sarebbe ottima se il coinvolgimento del lettore non fosse minato da numerosi anacronismi. Non possono infatti essere lette che come forzature numerosi pensieri e parole che l'autrice attribuisce a personaggi che mai avrebbero potuto generarli nel XIII secolo. La nota sulla storicità della vicenda che l'autrice pone al termine del libro attenua soltanto i dubbi che un lettore colto matura durante la lettura di un libro che rimane, comunque, un esperimento nuovo e degno di attenzione.
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Un thriller originale
Francesca Bertuzzi ha costruito un thriller piacevole e ben costruito, dalla trama coinvolgente e senza esagerazioni. La trama è originale e i suoi personaggi mai banali. La protagonista poi è una figura incredibile, sorprendente e realistica al tempo stesso come pochi altri personaggi di autori italiani contemporanei. Speriamo che l'autrice in futuro non sia troppo impegnata con la televisione e possa continuare a regalarci storie come questa!
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Un intreccio ben iniziato si perde in un finale co
Il romanzo muta troppo velocemente dalla cronaca familiare di una impegnatissima insegnante di inglese, Carla, alla storia "fantasy" di fatture, filtri, gatti randagi, cani neri e bambini contesi da streghe in lotta tra loro. Alcuni validi elementi che avrebbero avuto molto da dire (il rapporto tra lo stress dei genitori e l'adolescenza dei figli nelle famiglie contemporanee, il cinismo dei bambini, il sacrificio di una madre per il figlio, e soprattutto l'unicità dei genitori) non vengono neppure sviluppati. Un intreccio difficile e con troppi buchi rischia di far presto dimenticare ai lettori un libro la cui costruzione sembra avere basi solide ma poi traligna e delude.
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