Opinione scritta da Qweedy
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Lettura da divorare
Ho "divorato" Il libro dell'Angelo in un solo giorno, dopo aver letto uno dietro l'altro Cuore di ferro e I discepoli del fuoco nonostante avessi altri libri pronti in attesa, proprio perchè la trilogia di Alfredo Colitto mi ha totalmente affascinato. Il libro dell'Angelo cattura fin dal primo istante ed è un susseguirsi di colpi di scena nella straordinaria Venezia.
Sono affascinata dal carisma e dall'intelligenza curiosa di Mondino de' Liuzzi e anche dall'impetuoso Gerardo e vorrei aggiungere che Mina e Adia sono delineate con incredibile modernità e, se posso permettermi, con una notevole sensibilità femminile (è un complimento!).
Alfredo Colitto riesce a trascinare il lettore dentro il libro, a catapultarlo nell'anno 1300, a farlo camminare a Venezia a fianco di Mondino de' Liuzzi, tra il linguaggio e gli abiti dell'epoca, sentendo i rumori e quasi gli odori del tempo. Proprio dentro. Affascinante, molto più di un thriller, molto più di un romanzo storico. Mi è venuta una nostalgia folle di Venezia, leggendolo. A mio parere Il libro dell'Angelo è il migliore della trilogia: vorrei tanto leggerne un altro!
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Da leggere
Un libro eccellente, ben scritto, con stile scorrevole e incisivo. Un thriller, e una scoperta agghiacciante: nessuno è totalmente buono, nessuno è totalmente cattivo.
Si può salvare se stessi ignorando il destino degli altri?
Una partita a scacchi terribile, metafora della vita di questi 10 uomini, costretti a scegliere quale di loro sacrificare.
L'autore è nato nel 1960 e il suo è uno sguardo nuovo su temi per quali tutto è già stato scritto.
Eccellente, non una parola di troppo, non una di meno.
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Uno sguardo su un altro mondo
Libro molto interessante e molto istruttivo. Leggendolo ci si rende conto che il nostro non è l'unico mondo possibile, a poca distanza da noi si vivono altre vite, con altre regole e altri valori, che però io non definirei sottocultura.
E' già stato detto tutto nei commenti precedenti, aggiungo solo che un amico,viaggiando in Moldavia mi aveva raccontato di una zona, la Transnistria appunto, dove c'erano posti di blocco con persone armate, uno stato nello stato, e per poter passare era necessario pagare.
Per essere il primo romanzo, e scritto per di più in una lingua non sua, direi che anche lo stile di scrittura di Nicolai è più che accettabile.
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lettura piacevole e distensiva
E' un libro piacevole, si legge tutto d'un fiato. Certo non è un capolavoro, però è godibile, incuriosisce, è una lettura d'evasione, di relax, che però coinvolge, attira: credo sia questa la bravura dell'autore, riuscire a creare un libro piacevole, divertente, originale nell'utilizzo delle parole inventate, che avvince nonostante non sia certo il capolavoro dell'anno.
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