Opinione scritta da publicnmy
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Seconda puntata
In genere si parte in una certa misura prevenuti sulla “seconda puntata” di un libro che era tanto piaciuto, come a me nel caso di “Non avevo capito niente”. Nonostante, quindi, sul libro gravasse un qualche pregiudizio, l’ho trovato piacevolissimo ed intelligente come il primo. L’avvocato Malinconico (è un cognome reale del Napoletano) ci racconta di un uomo d’oggi, che non riesce quasi mai a prendere delle decisioni in autonomia, fa in modo che gli eventi decidano per lui. Un uomo che nonostante l’acume e la prontezza di spirito, si accontenta di vivere sempre un po’ nell’ombra, e anche quando ne ha l’occasione non emerge mai del tutto. Impiega piuttosto tutte le sue energie ad elaborare pensieri articolati ed originali. E che è fondamentalmente dominato da tutte le donne che lo circondano, a partire dalla figliastra fino alla ex-suocera. Il tutto senza mai auto-commiserarsi, è semplicemente consapevole di tutti i suoi limiti. Il che ce lo rende istintivamente simpatico.
Non è un difetto ma ritengo sia un libro da leggere “adesso”, già tra un paio d’anni potrebbe essere datato perché fa riferimento ad una realtà che è strettamente contemporanea. Infine, mi aspetto a breve una trasposizione cinematografica/televisiva del/dei libro/i, considerato che De Silva è uno sceneggiatore (e mi chiedo chi potrebbe essere l’interprete del singolare avvocato, avevo pensato al trasformista Paolo Calabresi…).
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L’ultima riga delle favole
Una favoletta moderna, mai noiosa (sebbene abbia avuto qualche difficoltà a terminare il libro, che peraltro non è nemmeno lungo). Il target dovrebbero essere tutte le persone mature e disilluse che credono ormai poco ai sentimenti, ai legami duraturi. Ci viene suggerito che la loro salvezza, ed il conseguente ritorno all’amore, deve partire innanzitutto dall’amore e dall’accettazione di se stessi per poi ritrovare l’Altro. Ho trovato molti spunti di riflessione (ma anche qualche banalità), ho condiviso alcune considerazioni. Penso che un po’ tutti possiamo ritrovarci negli stati d’animo che descrive, ma non so se questo è un punto a suo favore.
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Canale Mussolini
E’ un libro interessante e molto ben scritto, utile ad una persona abbastanza giovane che ha sentito parlare della bonifica delle Paludi pontine nell’era fascista ma non aveva idea di come fossero andate precisamente le cose. Conosco bene la zona, avendoci passato molte vacanze, e sapevo della presenza di comunità definite genericamente “venete”, conosco anche molti discendenti di quei primi coloni. Il libro illustra molto bene la genesi della loro discesa al Sud, il stato d’animo con cui condussero quegli anni difficili e la fierezza che tuttora li caratterizza. Per chi conosce i posti e la gente di quelle parti, in qualche modo è illuminante per capire quanto peso sugli oriundi abbiano ancora le loro origini e la loro storia. Infine, ho trovato la conclusione semplicemente geniale.
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