Opinione scritta da Carlo77
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Altalenante...
Una raccolta di racconti gialli, scelti dal'ineffabile Deaver.
La qualità è discontinua e non vale la spesa.
Eppure leggendo i nomi degli autori viene da chiederselo:
ma li avranno scritti realmente loro ???
Gli unici degni di nota sono:
"Appuntamento con il Vendicatore", originale rappresentazione di un "super eroe";"Big Midnight Special", stupenda panoramica su un carcere del Sud; "Piccolo delizioso parassita", commovente e in grado di farti riflettere su ciò che è veramente giusto.
Per il resto una raccolta senza infamia e senza lode...
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il solito grande Harry Bosch
La capacità indiscussa di Connelly di tenere il lettore incollato alle pagine dall'inizio alla fine del libro viene confermata anche in questo libro.
Io non cerco mai di individuare il colpevole durante la lettura, preferisco leggere e basta ed anche farmi sorprendere dalla soluzione ed in questo Connelly non delude mai.
in famoso detective Harry Bosch sente ormai il peso degli anni. Non fraintendiamo, lui in questo libro è ancora in forma, ma è diventato quasi una istituzione, non ha più la freschezza e la carica antisociale che aveva nei primi libri, consiglierei ai lettori che non conoscono questo autore di partire dai libri del primo Bosch, come ad esempio "la memoria del topo", ma se proprio capita di incominciare da qui comunque il divertimento è assicurato.
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Bravo ma...
Ennesima avventura per il commissario Harry Hole, indisciplinato, arrogante, irascibile e alcolizzato; insomma, un Harry Bosch di Michael Connelly alla scandinava diciamo..
In questa storia Hole se le deve vedere con un serial killer che gli renderà la vita particolarmente difficile.
Intreccio robusto e tensione alle stelle, anche se il finale non è all’altezza dei migliori di Nesbo, un po' troppo cinematografico diciamo...
Aggiungiamo che il colpevole è facilmente intuibile prima della metà del libro e quindi...Poteva fare di meglio!
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Lento, ma ben scritto
Scordatevi l'azione di manfredi o di cervo (la battaglia di Teutoburgo dura tre pagine); scordatevi il giallo della Comastri (non c'é l'assassino al massimo un piccolo mistero).
In fondo è una bella storia d'amore ambientata nella Roma imperiale raccontata con dovizia di particolari tra un patrizio ed una principessa germana.
Interessante l'ambientazione nei primissimi anni del principato in cui i nobili iniziavano a contare molto poco ma non erano ancora abituati a questa nuova situazione.
Rimane un libro lento anche se ben scritto, il finale forse un pochino tirato via lascia un poco l'amaro in bocca.
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Camilleri ???
Precisiamo che sono un fan di Camilleri; adoro il suo stile e il respiro delle sue pagine, e non solo quelle dedicate al commissario Salvo Molntalbano.
E proprio per questo motivo che mi aspettavo qualcosa di più.
In realtà, se non avessi letto la prima di copertina non avrei mai riconosciuto lo stile del "Maestro"
E' sempre un bel libro, non lo nego, ma non è quello che si è predisposti ad attendersi da Camilleri.
E' una storia “contemporanee”, in sintonia con le virtù (poche) e i vizi (tanti) di questa nostra Italia stretta tra politicanti corrotti e manager truffaldini.
Per chi non ha mai letto nulla di Camilleri sicuramente un gran bel libro, per i sui lettori più assidui, sotto la media.
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un po' prevedibile
Forse i suoi libri precedenti erano un pelino più avvincenti. Dopo un centinaio di pagine ancora regnala confusione, non si identificano benei personaggi, perchè siano in un determinato luogo e cosa facciano.
Dopo l'azione prende il sopravvento, ma c'è una prerogativa di McNab che ormai i suoi lettori conoscono troppo bene, nonostante sia il mio autore d'azione preferito ha un difetto che si ripete nei suoi libri:
SEGUE SPOILER, non leggete se odiate le anticipazioni:
i personaggi simpatici e gli amici tirano sempre le quoia! Dopo qualche libro diventa prevedibile.
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imperdibile
E' un thriller che viaggia sui binari di due sentimenti opposti, amore e odio, che a parer mio sono le colonne portanti del romanzo stesso, non solo per quanto riguarda i protagonisti, ma anche per i personaggi "di contorno", sui quali l'autore si sofferma, ci torna più volte e ad ogni occasione aggiunge un dettaglio in più, andando a completare il personaggio di cui sta scrivendo.
Incredibili le capacità descrittive dell'autore, di fatti, luoghi, persone, cose. Egli riesce sempre a creare quell'effetto di suspence, angoscia e sete di continuare a leggere. Incredibili anche gli intrecci dei vari episodi del romanzo, i quali riconducono sempre ai due protagonisti principali.
A parer mio è un'ottima lettura, che incolla in lettore alle pagine come una calamita.
Un altro dieci e lode a Dario
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Per gli amanti dell'avventura
La corporation,composta da un gruppo di mercenari,ex agenti cia
guidati da Juan Cabrillo loro presidente e capitano della nave mercantile Oregon,riceve un incarico,quello di neutralizzare dei pirati che depredavano navi nel mare del giappone.
Dovranno affrontare pericoli maggiori,perchè in realtà dovranno affrontare dei trafficanti,che commerciavano nella merce più preziosa che c'è al mondo...
Una trama avvincente,dalle prime pagine sino ad un finale ad alta tensione!
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Per gli amanti dell'horror
Hannibal è spietato con i suoi nemici. Li cerca scrupolosamente fino ad ucciderli in modo atroce: come un cannibale.
Eppure, non si riesce ad avere paura di lui, o almeno non si riesce a condannarlo, si ha quasi voglia di aiutarlo...
Perchè Hannibal ha alle sue spalle un passato sconvolgente e ha deciso di vendicare la morte di Misha, la sua sorellina... uccisa e mangiata da uomini senza coscienza.
Un gran bel horror scritto con la maestria di uno dei più grandi dei nostri tempi, almeno nel suo genere.
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