Opinione scritta da nausicaa
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menomale che...
...menomale che l'ho preso in biblioteca!!
questo libro (lo possiamo chiamare libro? io lo definirei un raccontino) è stata sicuramente una scelta pubblicitaria per i due autori.
Sono molto delusa perché adoro entrambe gli scrittori, ho sempre comprato a scatola chiusa...ma davvero che delusione!
La storia è sempliciotta, senza un finale vero e proprio (sconclusionata), troppo breve.
L'unica cosa che mi è piaciuta è lo stile, un botta e risposta di "pizzini" e lettere formali.
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Non un capolavoro, ma...
Sono d'accordo con chi ha scritto che non basta essere svedesi per scrivere come Stieg Larsson, ma non sono completamente d'accordo con chi scrive che questo libro fa schifo.
Sicuramente non è un capolavoro della letteratura moderna e ha ricevuto una pubblicità spropositata, ma allo stesso tempo credo che sia un libro piacevole, senza grandi pretese.
E' un giallo/thriller con una storia facile da seguire con qualche risvolto inaspettato; l'ho trovato un po' allungato soprattutto nella parte centrale dove torna indietro di 10 anni per raccontare il passato di Erik - l'ipnotista.
Sono curiosa di leggere il secondo libro che ha scritto, per capire se le case editrici l'hanno montato oppure lui è davvero una promessa letteraria...
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Dante...
Come si può leggere dalla trama, l'argomento principe del libro è Dante, a partire dalla stessa protagonista che si chiama Beatrice.
A mio parere, il libro è scritto bene, la lettura è scorrevole e abbastanza semplice: certo è che se si ha una base non solo letteraria in generale, ma su Dante in particolare, il tutto risulta un po' più chiaro.
Ogni tanto si dilunga in alcuni passaggi, che, secondo me, potevano essere ridotti.
La storia è intrigante, con qualche colpo di scena: verso la fine forse le coincidenze sono un po' troppo azzardate...cade quasi nel surreale.
Anzi, oserei dire che da come è finito, potrebbe esserci in cantiere un secondo libro (ma è semplicemente una mia sensazione).
Nella mia ignoranza, non so dire se quello che lei racconta a proposito della Quarta Cantica abbia una base storico/letteraria: lei in ogni caso la fa sembrare credibile.
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Piacevole
Libro nel complesso piacevole.
Importante, secondo me, è il fatto che sia il primo libro dell'autore.
La parte storica è sviluppata abbastanza bene ed è forse la parte più interessante del testo; il resto è un semplice romanzo, niente di pretenzioso e a tratti un po' scontato.
Personalmente avrei lasciato perdere l'ultimo capitolo, così da lasciare un po' di sogni ed immaginazione al lettore.
Consiglio la lettura, ma magari prestato o in biblioteca.
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