Opinione scritta da ODonnoly
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"Volevo guarire la ferita che ti è cresciuta dentr
La storia di Mack è la storia di tutti noi, è la storia di come l'uomo affronta le proprie difficoltà e di come si rapporta con Dio soprattutto nei momenti di dolore.
Tema importante quello del dolore, per Young è "Il Tema".
Senza il dolore non saremmo quello che siamo diventati, Young quasi lo auspica, lo ritiene necessario per spronare l'individuo ad uscire dall'apatia nella quale è caduto e a riavvicinarsi a DIO
Ci si allontana da Lui per tantissimi motivi o anche per nessuna ragione solo perchè ci si è abituati a fare da sè , a sentirsi autonomi.
Proviamo ad uscire dal nostro personale ristretto campo visivo, forse riusciremo ad intravedere parte del "disegno" che , non sempre coincide con le nostre ambizioni e aspettative.
E questo che ci destabilizza, comprendere che la distinzione tra il bene e il male non è poi cosi' facile soprattutto per noi che siamo a conoscenza di una parte cosi' infinitesimale del creato.
Tutto quello che ci accade quotidianamente siamo abituati a dividerlo tra il sacco del bene e quello del male, Young invece ci chiede di aspettare a fare la "differenziata".
Abbiate fiducia perchè alla fine ciò che avreste catalogato come male , in realtà vi ha permesso di crescere ed è stato un mattone importante nella costruzione della vostra esistenza.
Il dialogo diretto con Dio, è un tema già affrontato da altri autori ed è difficile evitare che si risolva in una sorta di tribuna politica divina.
Young inserisce questo "interrogatorio" all'interno di una storiella, che rende il tutto più scorrevole e coinvolgente ma che non toglie al libro una profondità di concetti e di pensieri fuori dal comune.
In definitiva una lettura che nella sua semplicità mi ha aiutato a pormi le domande giuste e che di cui sicuramente consiglio la lettura.
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...e io direi "oltre i confini del mondo" :-)
Murakami il visionario, Murakami pensieri e frasi fuori dal comune....E' un giapponese ma potrebbe benissimo venire da Marte, fantasia al potere.
Eppure non ci si crede, fino a quando non ci si inoltra nei sentieri della sua trama, che parte lineare, sembra quasi troppo lineare, troppo scontata ma, la selva è dietro l'angolo....ops sono finito in "Alice e il paese delle Meraviglie" !!!
Sanguisughe dal cielo e le anime dei gatti sono solo alcuni degli esempi di questo libro nel libro...ordinario da un lato straordinario dall'altro.
Ed è vero, sembra quasi che scriva senza avere ben chiara la meta, quasi "no look" e invece tutto si incastra alla perfezione.
Kafka sulla spiaggia, e' inserito in quel genere di romanzi classificati come "Realismo magico" ma, non è una contraddizione in termini, è Murakami.
Comprato con molta diffidenza, iniziato grazie alla recensione di Giovanna ma, finito con la voglia di continuare la conoscenza del Maestro giapponese.
Consigliato, consigliato e ancora consigliato...
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Allarmista ma ...non troppo....
La perdita della coscienza personale a favore di un "collettivismo" che è la forma più subdola di annientamento dell’”io”e delle qualità individuali.
Gusti e sapori universalmente apprezzati, livellamento e appiattimento di ogni aspetto della sfera culturale-emotiva.
Questo libro è una denuncia di una situazione che rischia di travolgere tutti quanti.
Purtroppo il processo, secondo l’autore, è irreversibile ma conoscendolo, possiamo attuare delle precauzioni per evitare di esserne travolti.
Ho apprezzato molto gli spunti di riflessione proposti da Baricco.
In un mondo di persone intercambiabili che si somigliano in tutto, è importante riscoprirsi individuo capace di discernere in modo autonomo su quanto ci circonda.
Due libri da abbinare a questo saggio: "1984" di Orwell e "La Fonte meravigliosa" di Ayn Rand, entrambi precursori nel denunciare i rischi della perdita dell’individualità.
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Formativo
Non un libro "facile".
Condivido solo in parte il pensiero di Sartre ma, qualsiasi libro che stimoli la riflessione è ben accetto nella mia libreria.
Probabilmente tutti prima o poi sperimentiamo quella che Sartre definisce "la nausea", e proprio per questo motivo che secondo me è un libro che va letto.
Rimane comunque un pilastro della filosofia esistenzialista e indubbiamente uno di quei libri che io definisco "formativi" .
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Colui che non è in grado di darsi conto di ....
......tremila anni rimane al buio e vive alla giornata.(Goethe)
Un libro filosofico ma allo stesso tempo un grazioso romanzo...a me è piaciuto molto e lo consiglio a chi è interessato a scoprire il magico mondo della filosofia ma non è ancora pronto per "la critica della ragion pura" di Kant....
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Accattivante
E' il mio primo "psicothriller" e dunque non ho termini di paragone.
Devo dire però che era un bel pezzo che un libro non mi prendeva cosi' tanto.
Certo lo stile non sarà impeccabile(d'altronde Wulf Dorn è un'esordiente), la trama è ricca di dialoghi a volte molto "sempliciotti" ma, colpi di scena e finale "col botto" sono i componenti che mi aspettavo di trovare e puntualmente sono stato esaudito ....
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Pietra miliare
Lettura sicuramente consigliata, se non altro perchè è un classico della letteratura americana.
La trama è avvincente e non manca il colpo di scena finale ma direi che il vero punto di forza del libro è l'ambientazione in un'America degli anni venti pre-crisi.
Sicuramente un'epoca irripetibile per tanti motivi e dotata di un fascino per me sempre attuale.
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