Opinione scritta da Debs
38 risultati - visualizzati 1 - 38 |
simpatico...ma niente di più...
Ero in libreria e non sapevo cosa acquistare...passa una collega e mi suggerisce "Zia Mame"...la trama era indecifrabile...ed è vero...è impossibile fornire una vera e propria trama al romanzo..Zia Mame è l'avvicendarsi di una serie racconti narrati attraverso la voce di Patrik, misterioso protagonista del romanzo nonchè nipote della fantomatica zia, centro induscusso di tutta la storia.
Il personaggio è comico, frizzante e del tutto fuori dal comune...talmente eclettico da risultare addirittura poco credibile...però comunque capace di estorcere al lettore un piccolo sorriso.
Il romanzo di per sè però non lascia nulla e il trasporto è scarso. Credo che presto mi dimenticherò addirittura di averlo letto!!!
Indicazioni utili
Immaginavo tutta un'altra storia
Alle superiori ci hanno sempre propinato narrativa italiana e fino ad oggi ho trascurato quella inglese. Confrontandomi prima con la Austen ora ho sperimentato la Bronte. DEvo dire che le aspettative che in tutti questi anni mi ero costruita attorno a questo romanzo erano alte, anzi più che alte, immaginavo davvero una storia d'amore diversa. A parte la tristezza che permea tutto il racconto e che sinceramente, a tratti mi ha spesso incupita, l'amore tra Heathcliff e Catherine prende solo la prima metà della storia, per poi centrare il focus sulle vicende della loro progenie. Tuttavia anche se il loro amore terreno cessa con la morte di lei e quindi non vi sono più risvolti concreti nel loro amore, quest'ultimo permea, è intriso nelle vicende degli altri personaggi, si respira dalla follia e dalla cattiveria del protagonista, che depauperato dal suo grande amore, appare un po' come l'Orlando Furioso dopo aver perduto Angelica. In questo romanzo l'amore non è passione carnale, non è tenerezza...anzi è accostato, a mio avviso, spesso a sentimenti piu cupi: malattia, ossessione, rabbia, follia...ma rimane pur sempre amore e questo rimane pur sempre un romanzo che vale la pena leggere...
Indicazioni utili
High School americane....affascinanti contesti...
Ho letto questo libro anni fa...quando attraversavo la stessa fase della protagonista....in un contesto però totalmente diverso....il mio liceo non era di certo paragonabile all'alto tenere di questi "collegi privati" americani...in questa sede si avvicendano le avventure della protagonista che tra simpatie, amicizie, amori e rivalità si deve far strada nella giungla di una nuova realtà scolastica...realtà fatta di ricchi ragazzi coscienti del buon nome della famiglia alla quale appartengono e meno coscienti di quanto tale nome li abbia resi cosi superbi e viziati...è un mondo che un pò si invidia e un pò si ripugna...consigliato a chi ama i racconti adolescenziali e chi è nostalgico della vita scolastica....Leggero e piacevole. nulla di più però!
Indicazioni utili
Concediamoci di sognare...
Ho letto "Le prime luci del mattino" e sono rimasta delusa...per cui ho sentito il bisogno di rifugiarmi nel "vecchio" Fabio Volo, quello che, anche attraverso situazioni irreali, strampalate e dotate anche di un pizzico di ovvietà, è in grado di emozionare e lasciarci sognare. Di lasciarci credere che anche la situazione più impensabile possa realizzarsi e concludersi con il classico "happy end". Devo dire che il libro mi è piaciuto: mi piace disperdermi nei ragionamenti e nelle riflessioni del protagonista. Mi ci perdo e mi ci ritrovo molto spesso... come quando accenna al comportamento dei businness man al momento dell'atterraggio dell'aereo che accendono sistematicamente l'aereo, alle difficoltà della nonna nell'approcciarsi alle nuove tecnologie. Chiamamoli luoghi comuni, chiamiamole banalità, ma il libro scorre proprio grazie a questi soliloqui interiori...che spesso ci fanno dimenticare il filone centrale del racconto ma che di certo non saziano la fame di proseguire. La storia è simpatica e originale quanto improbabile. Ma perchè rimanere arenati nelle storie classiche e a "portata di mano"???E' una storia d'amore romantica, nella quale a tratti è impossibile non empatizzare....per non parlare del finale...forse x alcuni estremamente scontato...per me semplicemente bello, pulito e commovente!
Indicazioni utili
Un'adolescenza anacronistica ma limpida....
Lettura consigliata per chi vive o è nostalgico dell'adolescenza...per chi riserba ancora dentro di sè le speranze e i sogni di un periodo cosi intenso e contraddittorio della vita. Sarà forse che i miei 24 anni segnano già uno stile di vita maturo, sarà che i tempi, rispetto agli '60 ma anche rispetto ai '90 sono notevolmente cambiati, non posso dire di aver vissuto un'immedesimazione cn i due protagonisti. Per questo ritengo sia un po anacronistico e poco reale per il sostrato sociale che oggi viviamo. Sicuramente il personaggio di Matteo è piu vicino e reale ed eccheggiano spesso i tratti della ribellione, dell'insofferenza tipica di alcuni personaggi interpretati dallo stesso Muccino in "Che ne saà di noi", ma anche "Il mio miglior nemico" e "Ricordati di me". Questa continua inquietudine, questa tensione verso il domani e la voglia di essere adulti mi hanno proprio ricordato il personaggio che Muccino interpreta in "Che ne sarà di noi". Quanto al personaggio di Sofia lo trovo molto lontano dalle adolescenti di oggi; Sofia è una ragazza ancora molto ingenua, a tratti infantile, che timidamente esce dal guscio per darsi alla vita, ma lo fa con una discrezione e un silenzio che è davvero incociliabile con la sfacciataggine, la volgarità e la mancanza di grazia delle adolescenti dei giorni nostri. La vera figura interessante è quella di Daniele, l'anello di congiunzione dei due personaggi, il mentore, il magister vitae che aiuta i ragazzi ad uscire, ad affrontare le paure e far emergere il loro essere. E' questo secondo me il vero personaggio riuscito e reale, la spalla che tutti penso abbiamo cercato per aiutarci ad affrontare le problamatiche adolescenziali. Lettura quindi molto leggera ma piacevole.
Indicazioni utili
Provaci ancora Fabio!
Non sconsiglierei mai a nessuno un libro di Fabio Volo...per quanto questo si collochi all'ultimo posto della classifica dei suoi scritti. Posso dire che il libro ha deluso le mie aspettative...forse perchè il tempo che vorrei era stato un vero capolavoro, forse perchè era da due anni che si aspettava questo libro, forse perchè per una volta ruotava intorno ad una figura femminile...Il risultato però è di certo un libro in perfetto "Volo", ricco di introspezione e ricerca di sè stessi, del vero io che soggiace in noi e che dobbiamo ancora scoprire ma carente di capacità di coinvolgimento, carente di quel pathos che di solito ci permette quella piena identificazione e rapporto empatico che da sempre contraddistingue il rapporto lettore protagonista. C'è da dire, a mio parere, che tutti i libri di di Volo raccontano storie un pò scontate e prevedibili, non solo questa. Il bello dei suoi libri è proprio questo: raccontare storie quotidiane che parlano di un soggetto inventanto ma che parlano anche di noi. Per cui la pecca del libro non credo risieda nella trama della storia, ma forse della sterilità con cui Volo la narra. C'è meno coinvolgimento, meno emozione...e questa carenza la si percepisce, nonostante siano plurimi gli sforzi di trasmetterla. Forse la pretesa di immedesimarsi in una figura femminile è stata un'impresa troppo pretenziosa, tale da trasformarla a volte in qualcosa di erotico e forzato. E poi mancano i classici "aforismi" che tanto ci colpiscono e tanti sottolineano perchè sono delle vere perle letterarie....
FABIO RIMBOCCATI LE MANICHE E FACCI SOGNARE DI NUOVO...ATTENDO CON ANSIA UN TUO RISCATTO DA QUESTO PARZIALE FLOP!
Indicazioni utili
Che triste mondo per una donna...
Il romanzo è raffinato, delicato e superbo allo stesso tempo. Ci presenta l'immagine di personaggi in un'Inghilterra storica, fatta di carrozze, doti e passeggiate nella lussureggiante campagna inglese. La vicenda è quelle di due sorelle agli antipodi nel modo in cui affrontare le passioni, l'amore, la vita. E è proprio questo diverso approccio al mondo che l'autrice vuole presentare: uno più impulsivo e travolgente, l'altro più prudente e misurato. E' inevitabile schierarsi e identificarsi in Elinor o Marianne, senza comunque screditare nessuna delle due. Purtroppo, a mio avviso, sicuramente opinabile, ho trovato il romanzo svilente per la condizione della donna. O meglio, l'epoca imponeva uno svilimento per la propria condizione. L'otium artistico alla quale erano costrette, questa indolenza scandita solo da partite a carte, letture e inviti a sempre nuovi ospiti mi hanno amareggiata e non mi hanno certo fatto rimpiangere la figura della donna odierna. Certo Marianne rappresenta la volontà di riscattarsi da determinati crismi e clichè, rincorrendo l'amore, indipendentemente dalla posizione economica e sociale dell'amato e senza rispettare tutte quelle regole di buon costume che l'epoca richiedeva. Ma sebbene questi sforzi anche lei rimane intrappolata nei meccanismi di matrimoni vantaggiosi e programmati, dapprima con insofferenza per poi adagiarsi e amare quella condizione di vita. Per me è stato deludente un finale di tale sorta; vedere piegata anche la figura più forte e intrigante del romanzo ha rappresentato per me un fallimento del genere femminile, per quanto gli intenti della Auesten fossero del tutto opposti. E' comunque un classico scorrevole e leggibile.
Indicazioni utili
Io apprezzo!
Lettura azzeccatissima per trascorrere il tempo sotto l'ombrellone...Il romanzo coinvolge dopo che viene presentata la cruenza del primo delitto...per poi essere un percorso in ascesa dove la tensione e il mistero fanno da padrone. In una settimana l'ho letto proprio spinta da questa curiosità nel giungere allo sciolglimento di tutti i nodi. Non sono una grande fan del thriller cm genere di lettura, ma quest'anno ho deciso di approcciarmi in maniera più concreta e posso dire di non esserne rimasta delusa. Tuttavia ritengo che la scoperta dell'assassino dovesse avvenire in un momento più avanzato della storia, solo per il fatto che quando il mistero si è dipanato e si è aperta la caccia all'uomo, la tensione e quindi l'intrigo, è un po andato a sciamare. Rimane comunque un ottimo libro e un ottimo esordio.
Indicazioni utili
Chiedo scusa per non averlo letto prima
Il thriller come genere letterario non è mai stato particolare fonte attrattiva per me...ma fidandomi delle recensioni lette in qlibri ho deciso di acquistarlo...tre giorni di intensa lettura e le quasi 500 pagine sono volate!davvero bello...al di là della trama intrisa dei temi quali vendetta, amicizia e pedofilia, la riflessione si sofferma sul senso del chiedere scusa...nessuno può accollarsi l'onere di assolvere qualcun altro da comportamenti sbagliati...la responsabilità è propria ed esclusiva ed è questo il messaggio che, attraverso l'assassino, l'autore vuole mandare...strutturato in maniera insolita, questi salti avanti e indietro nel tempo permettono di ricomporre tutti i pezzi solo alla fine...Consigliatissimo!
Indicazioni utili
Secondo tentativo con la Yoshimoto....fallito!!!
L'altra sera pioveva e ho preso un libro della Yoshimoto che giaceva nella libreria da tempo...visto la prima lettura di Sly non m aveva affascinato avevo messo in stand by l'autrice....l'ho letto tutto in una sera, poco piu di 100 pagine...ma ribadisco...se questo è un modo alternativo per raccontare una storia d'amore....allora ammetto i miei e dico che proprio non capisco. Non capisco cosa voglia raccontare...fatti sfasati, tentativi di introspezione dei personaggi falliti in modo pessimo...lo stile di questa autrice tanto acclamata io non lo vedo...probabilmente è anche un mio limite...credo che prima di accingermi ad un altro suo libro ci vorrà molto ma molto tempo....almeno ci risparmia nella lunghezza....sono cosi brevi che la tortura è contenuta!!!
Indicazioni utili
l'aspetto tragico e umano della trincea
La vita di chi è al fronte e di chi aspetta a casa...2 storie d'amore che vengono calpestate, consumate e deturpate dalla guerra...il coraggio di andare avanti, di sostenere situazioni che non sono sostenibili...e le ferite che la guerra provoca...e quelle piu intense non sono quelle fisiche ma quelle della mente, del cuore...la guerra colpisce la psiche dei protagonisti come una granata scuote i loro corpi...e sono quelle le ferite più difficili da immaginare...è una bella lettura...l'autrice tratta il tema in maniera molto sensibile, soffermandosi spesso sul flusso dei pensieri in un modo che spesso rievoca i personaggi di Joyce in "The Dubliners"....vale la pena di essere letto...perchè la guerra del 14/18 noi spesso la conosciamo dai libri....dimenticandoci che la guerra non è solo un evento storico che merita di essere studiato....
Indicazioni utili
il tempo non scandisce l'amore
Sicuramente di questo libro è da premiare l'originalità del contenuto ma anche della struttura con il quale è narrato. Devo ammettere che all'inizio non è immediato comprendere quali siano i meccanismi che governino i salti nel tempo del protagonista, ma, una volta appresi, devo ammettere che sono stati costruiti in maniera magistrale. E' una storia d'amore particolare: una bambina conosce quello che sarà il suo futuro marito per poi reicontrarlo nella fase della maturità quando lui è più giovane rispetto al loro primo incontro....la storia si ricostruisce quindi con questi balzi cronologici, queste digressioni temporali che si intrecciano tra di loro. Questo libro, come il film del resto, pongono incessantemente l'accento sul trascorrere inesorabile del tempo. A tratti mi ha ricordato "Il curioso caso di Benjamin Button". Per chi ama le storie d'amore commoventi, ma diciamo cosi, non i soliti banalissimi romanzetti rosa, lo consiglio assolutamente.
Indicazioni utili
Una nuova sfaciettatura del periodo nazista
Come spesso accade, i trafiletti e le recensioni che si leggono fomentano le aspettative. E questo ne è un pò l'esempio. Trovo questo successo della Sanchez forse un po' forzato. Ammetto che la tematica ha sempre il suo fascino, connotato dagli aspetti crudi di un periodo drammatico della storia del 900. E ammetto anche che questa volta la vita nei campi nazisti ci viene proposta da un punto, anzi due punti di vista differenti. C'è l'odio e la rabbia di chi, sopravvissuto alle tremende atrocità dei campi di concentramento, ricerca i suoi carnefici, ormai degli anziani che si aggrappano agli ultimi momenti per far valere ancora la loro superiorità razziale. C'è chi dall'altro lato si accosta inaspettatamente a questo mondo che sembra assolutamente lontano, appartenente solo alla realtà dei libri di storia e ai giorni di rievocazione. Il romanzo si innalza su questo confronto dialettico, permeato dalla paura di essere scoperti, ma contemporaneamente dalla voglia di scoprire e riscattarsi. E' sicuramente un libro da leggere, forse un po' noioso nelle prima 70/80 pagine dove la narrazione è piuttosto lenta e ripetitiva, ma poi una volta sbloccatasi, il volano della narrazione sa coinvolgere, anche se a tratti sembra che l'autrice sembra aver perso il bandolo della storia. Ma rimane comunque sempre un buon libro per non dimenticare.
Indicazioni utili
Sì e no...
Un'amica mi ha suggerito questo libro. Me lo aveva consigliato dicendomi che narrava di una ragazza indecisa tra 2 uomini molto diversi che le avevano rubato il cuore e che in qualche modo avrei potuto identificare la mia situazione. In verità il romanzo è piuttosto lontano dalla classica storia d'amore a senso unico, dove il tema centrale è solo esclusivamente quello. La trama è condita anche di altri aspetti quali le vicessitudini della protagonista in tribunale e la mano della "mafia" che fa rieccheggiare le atmosfere del "Padrino". Il tutto ne fa de "La rabbia degli angeli" un mix incalzante e abbastanza movimentato ma a mio avviso troppo superficiale. Ci sono eventi, capitoli che vengono aperti e conclusi troppo in fretta, quando meriterebbero di essere sviluppati piu dettaglaitamente, anche per creare la suspance necessaria. La mia impressione è che il romanzo sia più un collage di puntate di una breve fiction televisiva, anche se devo ammettere che proprio per questo suo "format", si lascia leggere velocemente e con quella buona dose di curiosità. Lo paragonerei molto al genere di Danielle Steel. Sicuramente ottima lettura per cui non vuole impegnarsi eccessivamente.
Indicazioni utili
Stand-by
Ho disperatamente letto tutte le vostre recensioni...nella spranza di trovare le energie x andare avanti....appena pubblicato l'ho subito acquistato avidamente e allo stesso modo ho anche letto le prime 400 pagine...poi improvvismente battuta d'arresto....sicuramente ken follet sa mescolare come al solito le vicende private dei diversi protagonisti, appartenenti a diverse classi sociali, con quelli che sono gli aventi storici...lo sfondo è sicuramente interessante, un po meno alcune vicende private che ricadono nei classici clichè quali governante-padrone e amori ostacolati....ammetto poi che non sono appassionata di guerra per cui aspetti tecnici quali l'organizzazione dei battaglioni di guerra e delle battaglie la trovo abbastanza noiosa....
Morale: lettura consigliata????dico si perchè comunque i libri di ken follett non m hanno mai deluso ma questa ahimè potrebbe essere la prima volta!
Indicazioni utili
Che possa essere una guida...
Ho letto "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" anni fa, circa a 14/15 anni. All'epoca non conoscevo nessuno, nè per esperienza diretta, nè per sentito che si drogasse per cui il libro mi aveva aperto una finestra su un mondo nuovo e ignoto. Il libro mi ci ha scaraventato dentro con violenza e brutalità. Ricordo ancora in modo chiaro le descrizioni minuzione per la preparazione della dose, il degrado dello stile di vita, costipati in angusti anfratti luridi e cenciosi, la bava alla bocca durante le crisi di astinenza. E non ci può essere nulla di più vivido e reale che una vera e propria esperienza personale che è appunto quella di Christiane, una ragazza che ha ripetutamente toccato il fondo ma che alla fine si è saputa rialzare e raccontarci questa storia.
Indicazioni utili
Premio Campiello....bah...
Anche questo è uno dei libri letti nel corso dell'iter scolastico. Eravamo in 20 e purtroppo nessuna di queste venti teste ha apprezzato questo romanzo, che cn il passare degli anni e cn un pelo in più di maturità, rileggendolo speravo di trarne il vero senso. Viene narrata la speranza dell'ultimo Patriarca di Aquileia che sogna di celebrare un pontificale in San Marco. Sostanzialmente di vicende non ne accadono, è una scrittura quasi totalmente descrittiva di ambienti e puntualissima nella descrizione del profilo del protagonista. L'unico elemento narrativo se vogliamo è rappresentato dal tormentato rapporto con la madre, di cui solo alla fine, a sorpresa,ne si conosceranno le origini.
Indicazioni utili
Non suscita nulla
E' il secondo libro della Allende che lessi, sull'onda del forte entusiasmo di "La figlia della fortuna". Libro x cui non vale la pena spendere molte parole. Storia che a tratti richiama quella dell'altro romanzo, che procede senza grosse svolte, direi stagnante, priva di sapore. Sicuramente farò qualche altro tentativo con l'autrice ma devo dire che questo è stato abbastanza deludente.
Indicazioni utili
avete ancora fame?
Mi sono approcciata a questo libro per caso, guardando dei video su YouTube relative al film tratto dal libro. Si tratta di un'indagine molto approfondita nel regno dei fast food. Ne si analizzano origini, le ragioni del boom, aspetti economici e lucrativi, dal punto di vista della filiera produttiva a quello dello studente che vi lavora part-time. E' veramente l'esplorazione di un mondo oltre il bancone. Non sono assolutamente la persona contro le multinazionali e non voglio soffermarmi sul loro agire. Trovo comunque che il libro sia un utile documentario verso i consumatori. Sapere come e cosa si mangia, sapere come un colosso mondiale come l'America ancora piega il capo davanti alla parola "Hamburger" ha degli effetti davvero sorprendenti! Sicuramente le parti più interessanti e sicuramente anche raccapriccianti sono le descrizioni di come abbiano origine questi cibi: del perchè il manzo sia così tenero e le patatine così inossidabili che nemmeno il trascorrere dei mesi incide sul processo di decomposizione. Non solo, il modo in cui sono macellati i bovini e le condizioni di vita nei quali essi vivono, le conseguenze di questi allevamenti sull'ecosistema. Il mondo dei fast food coinvolge e stravolge interi settori dell'economia. Ripeto: il mio accostamento a questo libro è scevio da qualsiasi presa di posizione politica o ideologica, è stata solo la curiosità a spingermi verso di lui....Fatemi sapere cosa ne penserete....Nel frattempo....
BON APETIT !!!
Indicazioni utili
Il boom della filosofia New Age
Lettura consigliata sì o no?Risposta difficile. Credo che comunque ognuno dovrebbe leggere questo libro che presenta la nota teoria dell'attrazione. Ognuno di noi poi è libero di crederci o meno, di fare propria o no questa filosofia d vita. Il libro raccoglie tutta una serie di aforismi e aneddoti che spiegano come funzioni la legge dell'attrazione. Pensare positivo, dire ripetutamente "grazie" e credere e pensare che quello che vogliamo lo otterremo solo se idealizziamo la situazione di possedere già quella cosa sono le tematiche al centro del saggio. A tratti i racconti sono così iperbolici che anche il meno scettico potrebbe trovare eccessivamente iperbolici. Personalmente ho affrontato il tutto con un accentuato scetticismo e trovo veramente difficile imparare a ragionare come queste persone suggeriscono, ma sono anche dell'avviso che guardare le cose dal lato positivo, coglierne sempre l'aspetto più piacevole non sia lesivo anzi, indipendentemente dal realizzarsi o meno del proprio obiettivo. Per tutti coloro che poi apprezzano suggerisco il "sequel" "The Key" che illustra i diversi step x imparare ad usare correttamente tale legge.
Indicazioni utili
un fantastico pathos...
Indipendentemente dal partito in cui si milita, indipendentemente dall'odio o dall'ammirazione per la Fallaci questo saggio è di sicuro da premiare per l'energia, l'emozione e la forza con cui la Fallaci esprime il disdegno a seguito del tragico evento delle Torri Gemelle. L'indagine perpetrata non si può certo definire scevia di soggettività, tutt'altro. La Fallaci mostra quello che è il suo punto di vista, ricercando forse talvolta prove e discussioni tendenziose, ma perchè accusarla?La libertà di stampa nel XXI secolo non dovrebbe creare scalpore; eppure questo libro è stato al centro della polemica, accusato di antisemitismo, istigazione al razzismo e inneggiamento alla violenza in risposta al terrorismo. Eppure quando Micheal Moore con il suo Fahreneit 9/11 non aveva subito cosi tanti attacchi....A mio parere, come lo stesso titolo enuncia, il libro è uno sfogo, uno sfogo che spinge la Fallaci a rompere un lungo silenzio e a tracciare alcune verità celate e invita ad accorarci ad una vorace rabbia.
Indicazioni utili
Io e la Yoshimoto....non andremo mai d'accordo!
Sarà la mia ignoranza, ma io i libri di Banana Yoshimoto non riesco ad interpretarli...ne ho letti 3...questo sembrava apparentemente dalla trama quello più carico di eventi, il più potente dal punto di vista narrativo...eppure la storia racconta tutto e contemporaneamente non racconta niente. Ripeto, probabilmente mi sfugge qualcosa. La trama per come è costruita potrebbe offrire mille spunti, mille riflessioni e sequenze dialogiche. Invece l'autrice sembra accantonare il pensiero dell'esito dell'esame per l'Hiv, i protagonisti affrontano il viaggio dimenticando tutto il background lasciato a casa, Aids compreso. Credo sia stata una scelta voluta e cosciente, simbolo della volontà da parte dei protagonisti di scacciare i brutti pensieri per lasciare il posto all'ebrezza dell'avventura ma credo che ciò renda tutto più insipido, ovattato e privo di una sequenza logica e temporale.
Indicazioni utili
Sempre il solito clichè...
Copertina accattivante....peccato solo quella!!La trama mi aveva incuriosita, la lugubre atmosfera della scuola correzionale e delle sue dubbie figure mi aveva spinto all'acquisto...ma poi apriti cielo! E' un mal riuscito surrogato delle vicende di Edward e Bella, poteri paranormali, amore impossibile, primo libro di una saga...le somiglianze non sono evidenti da subito ma da metà romanzo si fanno sentire in tutta la loro forza. La saga di "twilight" nella sua originalità è stata ben costruita, ha riesumato un nuovo modo di interpretare la figura dei vampiri ed è diventata un fenomeno mediatico. Non sopporto queste scritture che facendo leva sulla somiglianza della storia sperano di ricavarne lo stesso successo. Un libro è bello nella sua originalità. Inoltre il romanzo lo trovo a tratti troppo elementare, troppo favoletta x giovani adolescenti. Assolutamente bocciato!
Indicazioni utili
Un classico
Un classico della lettura del 900...e come molti classici lascia a taluni l'inspiegabile quesito di come una storia così possa aver segnato le pagine della letteratura dello scorso secolo. A mio parere questo romanzo racchiude in sè molta più attualità di quanto apparentemente sembri. L'inettitudine, la passività e la noia dei protagonisti sono gli stessi che coinvolgono la nostra società, la frangia ridotta e benestante del globo. L'ambiente nei quali si muovono i personaggi è quello della borghesia benestante, dove i protagonisti hanno tutto e non sono contenti di nulla. Sembrano rassegnati dalla loro condizione di noia e insoddisfazione perenne, rincorrono il brivido in vie di dubbio gusto e sembrano alienati gli uni dagli altri. Carlo e la sorella sembrano due emeriti sconosciuti, sembra che a nessuno importi nulla degli altri, ma cosa ben più grave, importi qualcosa di sè stesso. L'atmosfera che si respira è tediosa e soffocante. Ma forse è proprio il ripudio verso figure cosi indifferenti nella vita spinge il lettore, una volta chiuso il libro, ad agire e a vivere la vita.
Indicazioni utili
Ricordiamo anche genocidi meno discussi
Il genocidio degli ebrei è noto a tutti, per la sua cruenza e l'esoso numero di vittime. Ma vi sono state tragedie al pari cruente e sanguinose. Una di queste è la "pulizia etnica" armena nei primi decenni del 900. Antonia Arslan racconta direttamente a sua storia e quella di una famiglia che nel giro di poco tempo è stata privata di tutti beni, fino a quelli massimi quali la dignità e la vita. Il romanzo non fornisce informazioni di carattere storico e politico, è incentrato tutto sulle emozioni, lo strazio e la sofferenza della famiglia. Lo slancio emotivo e la narrazione a volte dura rilevano uno scenario di alta drammaticità, che fa immediatamente breccia nel cuore del lettore e lascia spazio anche alla riflessione per quelle storie meno conosciute ma che, trasposte nella nostra realtà, sono ancora attualissime.
Indicazioni utili
Anche ai giorni nostri...sempre attuale
Un libro che ho letto molto tempo fa ma che lascia il segno. In questo romanzo si percepisce la chiusura mentale, il menefreghismo e il ripudio verso chi è diverso per il colore della pelle. I dialoghi tra avvocato, figura paterna, e la figlia Scout sn la parte più bella dove. La curiosità della bimba/ragazza che pone domande sempre più argute dispiegano uno scenario dove la segregazione razziale e l'antisemitismo sono una realtà talmente forte da scardinare qualsiasi legge. Quando ho guardato il "Miglio verde" non so perchè m è riemerso alla memoria questo libro. In comune c'è davvero molto poco...forse la figura del nero condannato che inesorabilmente incontra la morte, non tanto x lecolpe da espiare quanto al colore della sua pelle. Il pathos è tanto, la qualità della scrittura e lo stimolo alla riflessione anche. Un libro che deve necessariamente presenziare in una buona libreria.
Indicazioni utili
Piacevole scoperta
Non avevo mai letto un libro della Lokko...e devo dire che è stata una bella scoperta davvero...questo romanzo è una storia di giovani...di 4 adolescenti molto diverse che si incontrano in un prestigioso college e intraprendono un'amicizia che andrà ben oltre i cancelli dell'istituto...ognuna delle ragazze conduce ad un mondo ed a realtà diverse...immagino che ogni lettrice possa trovare la sua beniamina...i temi trattani sono ovviamente l'amicizia, l'amore, le speranze ma anche temi più impegnativi cm il razzismo e le differenze culturali e politiche...la Lokko ha toccato spesso questa tematica viste le origini...il tutto è trattato con molto freschezza e semplicità...è un libro che si legge rapidamente, che coinvolge soprattutto un pubblico femminile....
assolutamente consigliato
Indicazioni utili
Semplicemente bello....
Tra i romanzi dell'Allende sicuramente il migliore...tra i romanzi in generale uno dei miei preferiti...il libro l'ho letto parecchi anni or sono ma la trama è incisa nella mia mente...in tanti potrebbero dire che è la classica e difficile storiella d'amore...invece no, è molto di più...la trama racconta del viaggio della giovane Eliza alla ricerca del primo amore, partito alla ricerca di libertà e fortuna...ma il viaggio della giovane non è altro che il simbolo più palese della ricerca personale che ogni personaggio in sè ingloba. La travolgente passione della protagonista la spinge fino al limite, mettendo in discussione sè stessa, i prncipi impartitele ma anche la vita stessa. E' la potenza del grande amore che però se rimasto male si trasforma in morbosa e futile ossessione che non permette alla stessa di apprezzare ciò che le sta intorno, cm lo stesso Tao Ch'ien...è una storia ricca di emozioni, semplice ma anche riflessiva...sembrerò di parte ma è un vero capolavoro!
Indicazioni utili
Che bello in Medioevo di Ken Follett
La memoria di questo libro è stata rispolverata dalla trasmissione su Sky della serie in 4 puntate ispirata a questo libro. Ancora una volta ho la conferma che l'immaginario che crea la mente durante la lettura non ha eguali rispetto alla trasposizione cinematografica. Lo scenario creato dalla mia immaginazione durante la lettura era totalmente diverso e migliore...e non perchè la mia capacità di elaborazione sia più fervida di altre, ma perchè solo la lettura e solo un eccellente scrittore come Ken Follett è in grado di descrivere tutto in maniera cosi minuziosa, reale e puntale. Questo libro a mio avviso merita di essere letto x 2 motivi: in primis perchè è un autentico e fedele ritratto di un'Inghilterra medievale. Non voglio nemmeno immaginare lo sforzo profuso x ricercare le terminologie, gli usi, i costumi, le tradizioni, le nozioni architettoniche di una civiltà cosi distante dalla nostra. E' sicuramente un buon documento storico di un'epoca, che catapulta direttamente il lettore ad adattarsi ad un tipo di civiltà diversa. Il secondo aspetto, più romanzesco direi, è che le avventure dei personaggi si susseguono velocemente, ad ogni evento ne consegue tanto che il lettore non può trovare mai delle fasi di stallo. La costruzione della cattedrale e i suoi perpetui ostacoli non conducono mai ad una situazione di "stabilità", c'è sempre un inghippo che si interpone tra gli obiettivi dei beniamini a favore dei classici antagonisti. Ebbene si sono tante tante pagine, ma nessuna di loro annoia...e in un romanzo così lungo non è di certo una caratteristica di poco conto!
Indicazioni utili
Impossibile non identificarsi
A mio avviso il miglior libro di Fabio Volo. Non sono tanto la trama o i contenuti a colpire, quanto la capacità di far sentire il lettore protagonista diretto della storia. Non importa se quest'ultimo è uomo o donna, se i suoi problemi sono attinenti al contesto sentimentale, lavorativo o familiare....con le sue riflessioni è capace di instaurare un rapporto simbiotico con il lettore. Dire che tratta temi importanti come la solitudine, l'amore tra padre e figlio, l'ossessione amorosa in modo leggero sarebbe scorretto...perchè i ragionamenti e le emozioni descritte sono narrate con un'autenticità impareggiabile. E' un modo di esprimersi spontaneo, di una persona semplice che si ritrova a fronteggiare i suoi pensieri, come tutti noi ogni dobbiamo confrontarci
Indicazioni utili
Tanto scalpore per un libro discreto
Intorno a questo libro si è aizzato un vero e proprio polverone alla sua uscita. Pareva il libro della svolta, dell'innovazione...A mio giudizio è un buon libro, piacevole, che in certi punti, attraverso metafore davvero toccanti, cm la più nota, attinente ai numeri primi appunto, sa emozionare. L'inizio offre ottimi presupposti, la storia dopo è un pò trascinata fino ad un finale che lascia l'amaro in bocca. E' un libro che si, posso consigliare tranquillamente, ridimensionando però le aspettative che si sono create intorno.
Indicazioni utili
Forse un pò simile, ma comunque molto bello
Per chi ha apprezzato i "pilastri della terra", sicuramente gradirà anche questa sorta di sequel. Non si può dire che c sia consequenzialità tra i due romanzi, tuttavia si ritrovano figli di vecchi e noti personaggi. Cambiano i personaggi, cambiano i problemi e gli ostacoli ma il format rimane più o meno il medesimo. Al posto della bella Aliena qui abbiamo l'impertinente Caris, eroina che come la precedente lotta per l'amore. In questo libro l'autore si cimenta, come i suoi predecessori Camus e Manzoni, nella narrazione di un fenomeno devastante come la peste, forse l'elemento più innovativo del racconto. Il libro è piacevole, continuamente mutevole e incalzante. Ripeto, a tratti forse simile all'altro, ma comunque molto bello e coinvolgente.
Indicazioni utili
Una lettura sofferta, ma intensa...
Essere Frank non deve essere stato facile. Non è stato facile nemmeno per me a volte confrontarmi con la povertà, la miseria e la tragicità che alcune pagine emanano. Ma crescere con Frank e con i suoi problemi "irlandesi" è stato davvero un bel viaggio. Sicuramente più toccante ed inteso rispetto a "Che paese L'america" questo libro è davvero un capolavoro. Tutti potremmo essere capaci di scrivere il nostro passato. Ma nn tutti ne possiedono uno come quello McCourt e tantomeno il suo stile.
Indicazioni utili
Stucchevole
Oltre a essere uno spaccato preciso di una realtà non troppo remota, i personaggi, soprattutto la protagonista, diventano simbiotici con il lettore. Attente riflessioni e momenti introspettivi, rendono viva e partecipe la lettura, semplicemente emoziona. Un capolavoro dove neppure la bellezza di Keira Knightely nella versione cinematografica può competere.
Indicazioni utili
Tragicomico
Titolo del commento accuratamente scelto. Horby affronta delle situazioni drammatiche, attraverso la vita dei protagonisti, in modo fresco e leggero, riuscendo ad estorcere al lettore un sorriso, anche se talora amaro. La lettura scivola bene anche se comunque non regala forti emozioni. Leggibile ma non eccezionale.
Indicazioni utili
Commovente
E' stato un mio professore a suggerirmi questo libro. La trama mi lasciava scettica ma dopo qualche pagina mi sono lasciata travolgere dall'avventura. Una storia di amicizia, d'amore e di crescita, di una crescita interiore, accelerata dalle insidie e dai crudi spettacoli che spesso la vita offre. Uno stucchevole quadro di realtà lontane, che rievocano sentimenti a noi vicinissimi
Indicazioni utili
Amara delusione
Un buonissimo incipit che incuriosisce dalle prime pagine. Il mistero, la buona scrittura e il ritmo incalzante rievocano inizialmente le sfumature gotiche dell' "Ombra del vento". A mio avviso l'inserimento di fantasmi e presenze oscure ho banalizzato una storia che, se rimaneva su elementi concreti, possedeva tutti i presupposti per essere un thriller vincente. Sicuramente per i ragazzi è una lettura discretamente coinvolgente, un lettore adulto la può trovare a tratti banale e dal finale abbastanza ovvio e trascinato.
Indicazioni utili
Non del tutto convincente
Accattivante e che desta la curiosità del lettore nelle prime 200 pagine, quando il continuo "tira e molla" dei protagonisti continua a lasciare il lettore in quella condizione di fremito che tutte le storie d'amore impossibili e mai vissute hanno. Dopo una svolta abbastanza inaspettata, il finale del libro è abbastanza stiracchiato e protratto per qualche pagina di troppo. Rimane comunque una buona letura sotto l'ombrellone!
Indicazioni utili
38 risultati - visualizzati 1 - 38 |