Opinione scritta da giogio83
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Pura fantascianza o psicologia?
La doppia chiave di lettura di questo romanzo è molto interessante: da un lato un thriller di fantascienza che mi ha tenuto col fiato sospeso, dall'altro un approccio psicologico che finalmente non sembra solo una scusa per creare dei personaggi interessanti. Anzi, anche se questo è il suo primo libro, Bellizia mostra già quel profondo e istintivo spirito di osservazione dei buoni scrittori, tra perezione, sviluppo, psicologia sociale (e anche un po' patologica). Bell'esordio.
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brutale
una visione cupa e ingiusta sul mondo dove la felicità del titolo è quanto di più lontano dall'esistenza, e dove ogni gesto e ogni speranza sono miseramente destinati a fallire, come in una bolla di vetro in cui tutto si rivela inutile
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Pugno nello stomaco
Impossibile restare indifferenti alle emozioni che emergono da questi quattro racconti, molto diversi tra loro ma che aprono una ferita profonda quanto la disperazione dei loro protagonisti. La "Cattiva stella" di Petrelli mi è molto piaciuta, inesorabile nel condannare i personaggi al fallimento nonostante la loro voglia feroce di riscattarsi, di ricominciare, che l'autore descrive in modo quasi cinematografico. Molto originale anche l'ultimo racconto, che però si discosta abbastanza dagli altri per il modo più "educato" in cui è scritto, dopo che il lattore si è gradevolmente abituato al linguaggio duro, forte e violento della raccolta. Commovente la storia dei giovani Fabio e Tamara (l'unica mano famminile della raccolta si riconosce subito!), mentre la prima storia, un po' meno profonda delle altre forse, è davvero ben scritta.
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