Opinione scritta da WalBlue
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La caccia al tesoro
Continua il (forse) infinito ciclo della commedia umana di Camilleri, iniziata nel 1978 con il suo primo romanzo, "Il corso delle cose". Il protagonista è nuovamente Salvo Montalbano, il meno poliziesco tra i poliziotti. Perchè Camilleri, testa umana, non parla del commissario Montalbano, bensì di Salvo Montalabano. Ed è questa (apparentemente) sottile differenza che rende ogni libro di Camilleri unico. Camilleri che si supera nuovamente: in questo romanzo si muove in un territorio molto complesso dell'animo umano, la parte di cui meno siamo coscienti ma che più ci influenza e distrugge, e riesce ad appassionare senza spiegare.
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L'isola sotto il mare
Il libro è senza dubbio opera di una scrittrice che il mestiere suo lo sa fare. Non risulta però un libro di piacevole lettura, poichè i temi trattati sono posti in maniera da dare una buona infarinatura storica, ma una scarsa piacevolezza narrativa. Risulta un libro noioso. Come direbbe Sartre, siamo in presenza di un buon libro di storia, ma di un pessimo romanzo. Non è tuttavia completamente disprezzabile il contenuto, poichè la parte prettamente storica è ineccepibile.
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The most
It è l'opera di una vita. Romanzi del genere solitamente sono scritti a fine carriera, perchè mai più sarà possibile, nemmeno per lo stesso autore, scrivere un romanzo simile. Un lettore colto e attento non si lascia certo ingannare dai frequenti riferimenti sessuali (che a quanto pare risultano spesso fastidiosi, nonstante si parli di semplice natura) e dal linguaggio a volte scurrile, ma osserva la sfera emotiva che King assegna ad ogni suo personaggio, dal protagonista al personaggio più inutile, rendendo le situazioni spaventosamente reali. Impossibile poi trascurare le estreme sensazioni che ogni singolo avvenimento descritto suscitano in quel lettore che non si mantiene freddo durante la lettura, bensì si lascia permeare dalle parole, lascia che lo scrittore gli parli attraverso le pagine, e riesce addirittura a immedesimarsi totalmente con i personaggi e con le loro emozioni.
Risulta inoltre disarmante notare che ogni singolo personaggio contiene un pezzo delle nostre più inconsce pulsioni, dei nostri più nascosti e negati, eppure forti e insistenti, desideri. L'animalesca ferocia di It, che però si dimostra anche capace di dubbio e di umiltà, ne è perfetto esempio.
Semplicemente, It DEVE essere letto.
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