Opinione scritta da LuigiDeRosa
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Niente di nuovo sotto il Vesuvio
Diego Ventre, il protagonista di questo romanzo, ricorda quei faccendieri e immobiliaristi che da alcuni anni campeggiano sulle prime pagine dei rotocalchi italiani, tutti in giacca e cravatta con l’immancabile “escort/attricetta” al fianco. Al contrario di questi ultimi, il personaggio di Cappuccio ha più charme e cultura. Conquista le donne con la lirica e la pittura oltre che con una montagna di soldi. Ma Diego Ventre rappresenta anche la “Nuova Camorra che avanza”,quella in doppiopetto, infatti di professione fa l’avvocato penalista, difende “’e megl’ fetiente e Napul’ con cinica determinazione. In realtà, durante la lettura del romanzo, scopriremo che a muovere le fila dei camorristi è lui. Intelligente, preparato,senza scrupoli, da ragazzino imberbe assassinò senza pietà l’amante della madre e poi si rifugiò in Sicilia a casa di amici e questi “amici” lo iniziarono alla Mafia. Da adulto con spregiudicata efferatezza si fece strada nei labirinti melmosi della politica italiana e della camorra organizzata.
Divenuto “amico” di un dirigente dell’Osservatorio Vesuviano apprese informazioni riservate su un'imminente eruzione dei Campi Flegrei.
Da imprenditore, fiuta l’affare, organizza con il suo “clan” il nuovo sacco di Napoli. Vende a prezzi stracciati case che sorgono nelle zone che saranno interessate dall’eruzione e acquista terreni e immobili là dove la forza della natura non colpirà. Ma anche i più scaltri tra gli uomini hanno un tallone di Achille, per Diego Ventre è Luce Sangrano, ragazza di una nobile famiglia napoletana decaduta, bella come Capri, luminosa come Positano, sensuale come Pompei, intrigante come Cuma, ma pericolosa come il Vesuvio.Un "Ritratto di donna" tradirà entrambi.
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Mia madre Jezabel mi si è innanzi parata...Racine
Gladys Eysenach è una donna bellissima ed affascinante, adorata dagli uomini, invidiata e temuta dalle altre donne. La sua vita è felice, ha sposato Richard Eysenach un ricco industriale che la ama ,nonostante abbia un carattere rude e la tradisca di frequente con donnette squallide, con lui ha una figlia Marie-Thérèse, adorabile creatura. Ben presto la fiaba di Gladys, che sembrava destinata ad un lieto fine, comincia a complicarsi. Prima affronta la dolorosa morte del marito, qualche anno dopo quella straziante della figlioletta. La bella ereditiera accusa il colpo, tenta di superare il dolore gettandosi a capofitto in una vita dissennata fatta di baldoria, feste e uomini collezionati come le borsette e vestiti all’ultima moda. L’incontro con un nobile italiano,il conte Aldo Monti sembra ridare serenità alla bella vedova, ma una notte accade l’imprevedibile.
Gladys, la notte di Natale, uccide uno studente ventenne , Bernard Martin. Si celebra , a Parigi, un processo scandalo, di quelli che riempiono le pagine dei rotocalchi e delle riviste di gossip.
La “vedova allegra” pagava e si divertiva con uno gigolò ventenne?
Il ragazzino invaghito,pur di non essere lasciato, tenta il ricatto?
La vedova esasperata, messa alle strette, uccide l’amante?
Sembra tutto chiaro per il Pubblico Ministero e per l’opinione pubblica.
La donna tace e con dignità accetta la condanna, perché c’è un segreto che si porta dentro e non sarà disposta e rinunciarvi neanche di fronte alle sbarre del carcere.
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Figlie di un dio minore
E’ notte a Marblehead,Massachussets, è il 1681, mastro Peter Petford è fuori sull’uscio della sua povera casa a pregare il Signore mentre dentro, Deliverance Dane, una nota guaritrice, è accanto al letto di Martha la sua unica figlia, si spera con preghiere e impacchi d’erbe di strappare la piccola alla morte, ma così non sarà. Purtroppo il dolore , nelle menti deboli, può generare odi tremendi e ottusi ed in questo triste secolo,il seicento, a Marblehead, come nella vicina Salem, il dolore e l’ignoranza cercano e trovano come capri espiatori le donne, soggetti deboli, sempre ai margini della società quando sole e senza uomini: sono loro la causa di tutti i mali! Sono loro che finiranno impiccate! Nella triste vicenda delle streghe di Salem, finirà anche la malcapitata Deliverance?
1991 , Harward University, Connie è una brillante laureata in Storia Coloniale Americana, ha da poco superato l’esame per il dottorato, Manning Chilton il suo professore, il suo mentore, cinico e spietato, le chiede di occuparsi con lui degli studi sulle pratiche alchemiche e le stregonerie nel diciassettesimo secolo,in particolare di cercare testi antichi da portare a sostegno delle loro tesi. Connie, stanca degli impegni accademici, decide di accettare l’incarico che gli ha affidato la vecchia madre, Grace, che l’ha pregata di tornare a Salem, precisamente a Marblehead, dove c’è ancora l’antica casa di famiglia da ristrutturare e vendere.
Connie con l’amica Liz si rimbocca le maniche e tenta di rimettere a nuovo l’antica dimora ormai diventata un rudere. Nella fatiscente casa Connie, in una Bibbia del seicento scopre una piccola chiave che all’interno nasconde un foglietto con un nome: Delivenrace Dane. La giovane professoressa decide di scoprire chi era questa donna che sembrerebbe legata a filo doppio alla storia della propria famiglia, si troverà, suo malgrado, proiettata in un dramma antico che sembrava essere stato cancellato per sempre dal tempo e dalle coscienze degli uomini.
Il thriller è incalzante,i capitoli dedicati alle vicende delle due “eroine” si altenano fino ad accompagnarci in un crescendo emozionante alla soluzione ed alla sorpresa finale.
Curiosità,non trascurabile,da Elisabeth Howe , una delle “streghe” assassinate a Salem discende l’autrice del romanzo Katherine che dedica questo suo lavoro alla memoria di queste povere donne.
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Confesso che "Rapporto Pelican" rimane il mio pref
Un giorno, presso la chiesa luterana di S.Mark, siamo nel Midwest, un tipo strano, claudicante, chiede di essere ricevuto dal reverendo. Entrato nell'ufficio del pastore Keith Schroeder, dopo aver raccontato di essere uno stupratore in libertà vigilata al quale hanno diagnosticato un cancro al cervello grande quanto un uovo e hanno annunciato pochi giorni di vita,Travis Boyette,questo è il nome del galeotto, confessa che dieci anni prima aveva rapito,struprato e occultato il cadavere di una ragazzina bianca di nome Nicole Yarber giù a Slone in Texas.Ma non è la confessione in se a sconvolgere Keith, bensì il fatto che lo sceriffo e i giudici dell'epoca per placare la popolazione incriminarono il povero fidanzatino nero della ragazza Dontè Drumm che di lì a pochi giorni sarebbe stato giustiziato.
Dopo la confessione Boyette,credendo di essere stato preso per un millantatore , sparisce, il reverendo Keith dapprima perplesso s'informa sulla veridicità delle parole del delinquente, poi decide di cercarlo negli ospedali, quando la ricerca si dimostra infruttuosa contatta Robbie Flak, l'avvocato della famiglia Drumm per concertare una strategia di difesa, ma senza l’aiuto di Boyette per ritrovare il cadavere della povera ragazza, il Governatore non si farà convincere a concedere la grazia a Dontè Drumm.
Da qui in poi il thriller acquista ritmo e i colpi di scena ne rendono la lettura godibilissima. Il romanzo di Grisham è anche una feroce critica al sistema giudiziario e politico americano dove giudici, governatori e politici tengono esclusivamente a conservare la stima del loro elettorato, l’innocenza o meno di un uomo è un fattore del tutto irrilevante, conta solo che i sondaggi siano vantaggiosi per il candidato a sindaco,sceriffo, giudice etc etc
L’unica critica che muovo a Grisham è che il personaggio del reverendo mi sembra poco credibile, almeno per me cattolico la confessione è un ministero serio, un momento sacro di confronto con Dio,il pastore Keith Schroeder quando decide di “spifferare” la confessione di Boyette nel tentativo di salvare la vita a Drumm si preoccupa solo della possibilità che Boyette gli possa fare causa o di un eventuale rimbrotto da parte dei superiori: e la propria coscienza?, e Dio, che fine hanno fatto?
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Per il mio cuore basta il tuo petto...Carmen
La sfortuna sembra accanirsi contro un giovane dirigente di una azienda milanese; nel giro di poche settimane gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni e viene lasciato dalla donna della sua vita,Paola. Il dirigente, minato nel corpo e affranto nell’animo, decide di accettare il viaggio di lavoro in Messico che gli propone il suo capo. Il giovane milanese giunto , con qualche giorno di anticipo a Guadalajara , sede del convegno, decide di affittare una jeep e trascorrere i giorni che lo separano dalle riunioni di lavoro visitando la Sierra del Nayarit. Dopo molte ore di viaggio, l’italiano fa tappa in un villaggio sperduto ai piedi della cordigliera che per conformazione geofisica è ideale per le arrampicate e il trekking che lo appassionano. Nel paesino l’unica affittacamere è Dona Carmen, una formosa e fascinosa messicana che è proprietaria di una “posada”, una specie di saloon stile vecchio western. Fra l’italiano e la messicana nasce una simpatia che si trasformerà in un legame erotico, sensuale e delicato. L’italiano,in seguito, durante le sue arrampicate avrà modo di conoscere una coppia di indios huicholes, Clara e Francisco che lo inizieranno ai riti sciamanici fatti con funghi allucinogeni.Stringerà amicizia con un agronomo, Piramo, che con un gruppo di indios, sta cercando di combattere l’arroganza del diabolico latifondista “Angelo” classico rappresentante della casta di imprenditori mafiosi del tabacco disposti a distruggere l’ambiente e ad avvelenare i lavoratori indios con pesticidi proibiti pur di preservare e accrescere i propri già lauti guadagni.
La divisione in brevi capitoli, così come la scrittura scorrevole rendono il romanzo godibilissimo. Quanto ai contenuti, la filosofia new age?, la scelta del viaggio come metafora della scoperta interiore del proprio Io che dovrebbe portare a crescita o guarigione, la scelta di dirci tutto del protagonista tranne il nome e il cattivo di turno che perseguita tutti coloro che non la pensano come lui sanno di deja vu: “la Profezia di Celestino”?, nel complesso se amate il genere, vi consiglio questa lettura.
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X (bello stile)Y(idea brillante)Z ( Delusione tota
A San Giuda, borgo della provincia di Trento, la vita trascorreva tranquilla, fin troppo e fino a quando una terribile mattina accadde che "il male" venne a sconvolgere per sempre la vita di questa piccola comunità di montanari.
I Formento erano la famiglia più in vista e intraprendente del paesino, gestivano il bar principale dove ogni giorno Beppe Formento, su una caratteristica slitta, accompagnava i turisti a bere un goccio e sgranchirsi le gambe. Un mattina però, al bar, giunse galoppando impetuoso, spuntato fuori dalla tormenta, un solo cavallo spaventato a morte. Don Ermete, il parroco del paese, Sauro e Zeno Formento saltarono sulle motoslitte e si precipitarono alla ricerca di Beppe e dei turisti. A metà strada i tre s'imbatterono in un albero ghiacciato completamente ricoperto di sangue e di resti umani. La testa di Beppe era ai piedi dell'albero, donne sventrate, uomini e ragazzi fatti a pezzi giacevano sulla neve. Una bambina di due anni mancava alla conta dei Carabinieri giunti sul posto. Giovanna Gassion, la psicologa dell'ASL venne chiamata a dare sostegno psicologico ai sopravvissuti. San Giuda, dal magistrato di turno, fu completamente isolato, per tenere i media lontani dal luogo della strage,una strage stranissima, infatti ogni vittima, risultò, dati della scientifica alla mano, morta di una morte diversa, chi strozzata, chi fatto a pezzi, addirittura ad una donna fu riscontrato il morso di uno squalo! Che diavolo era successo a San Giuda?
Nel piano cartesiano l'origine è il punto in cui l'asse delle ascisse (x) interseca l'asse delle ordinate (y).All'inizio di questa vicenda narrata magistralmente da Sandro Veronesi, come vi ho riassunto poc'anzi, accade un evento inspiegabile (l'origine). In quell'evento sembrano sovrapporsi due mondi, un mondo di fede, un mondo di scienza, come fossero i due assi, xy appunto, del piano cartesiano. A questo punto toccherà a voi lettori capire, ma vi do un consiglio, non leggete questo libro come se fosse un thriller,non lo è! Che cos'è? X...Y...No, no, non è un trattato di geometria analitica e allora?
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Involtini primavera , alle volte sono indigesti
Involtini primavera , alle volte sono indigesti
Post n°243 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da luigiderosa1
Tag: america, Cina, La Repubblica, saggio, stati uniti
E' sempre un piacere leggere Rampini ha la capacità con poche frasi di chiarirti le idee su argomenti di politica estera che dagli schermi dei vari Tg o dalle colonne di certa stampa appaiono astrusi complotti usciti dalla penna di Ian Flaming. Nel libro si parte con una descrizione dell'America di oggi. Un impero in caduta libera; il capitolo dedicato alle lobby dello junkfood ne è una metafora perfetta.Gli Americani si sono gonfiati con il loro cibo scadente e il loro complesso di superiorità, adesso stanno scoppiando sotto il peso dei loro errori, non solo in materia di educazione alimentare,ma anche economica. I giovani stanno nei ritrovi della Starbucks a bere caffè e cercare lavoro con il wi fi,senza trovarlo.
Emblematico è anche il capitolo dello scandalo British Petroleum, il Signor Berack Obama, grande comunicatore(forse solo quello con un Nobel in tasca che non capisco e mai capirò) dagli schermi
televisivi tuonava la sua indignazione: "Pagheranno tutto!", salvo poi scoprire che gran parte
della sua campagna elettorale era stata pagata con soldi che puzzavano di petrolio (british naturalmente).
Che dire dei capitoli dedicati ai Cinesi. Il grande dragone asiatico si è dato da fare, in pochi anni ha superato gli statunitensi in tutto, anzi adesso smetteranno di copiare
e cominceranno a inventare e a produrre con idee proprie e forse si faranno anche loro una sgambettata sulla Luna, ma a noi Europei la Cina fa paura,non tanto dal punto di vista economico, quanto politico e di rispetto dei diritti umani.
Gli uomini che muovono i fili delle marionette in Cina , non la pensano come noi, ne sa qualcosa Google, che se n'è tornato nella Silicon Valley con la coda fra le gambe.
Commoventi sono le interviste ai sopravvissuti di Tienanmen, ai genitori di quei piccoli grandi eroi non è stato permesso piangere sul cadavere dei figli,cremati subito dopo la tragedia per far sparire tutte le tracce di un massacro infame.
Indignazione suscitano tutti i soprusi consumati dal regime nei confronti dei dissidenti, Carta 08 e Falun su tutti.Un saggio ricco di informazioni e di chiarimenti
sull'oriente e l'occidente che consiglio anche agli studenti che hanno voglia d'imparare un po di storia contemporanea.
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Tu sei cattivo con me...perchè...
Poniamo il caso che torniate a casa dopo una giornata trascorsa in giro per impegni e quell’impicciona della vostra vicina, la vecchia Karen, “col cuore spezzato” vi lasci una videocassetta porno nella buca delle lettere.
Poniamo il caso che dopo aver letto il biglietto , lasciato a giustificazione dello sgarbo, mettiate la videocassetta nel video registratore e scopriate che l’interprete principale del film è vostro figlio, il piccolo Mark, che di piccolo ha solo i voti a scuola e forse il cervello perché tutto il resto è proprio grosso.
Beh , questa scoperta come trasformerebbe la vita di una mamma? E quella di un padre? E quella della nonna?
Racconto brillante dal finale a sorpresa.
Linguaggio scorrevole,situazioni divertenti e mai volgari visto l'argomento, non è Alta fedeltà, ma io ve lo consiglio.
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Non fidatevi,mai
Venezia 1516, un trambusto, uno scoppio tremendo: nel settore degli arsenali c’è stato un attentato; forse una spia del Gran Sultano, l’imprendibile Josef Nasi, l’ebreo, il rinnegato ha colpito ancora la Serenissima?
Giunge sul posto dell’esplosione il “proto” Manuel De Zante , segugio infallibile del Consigliere Nordio, con i suoi scagnozzi, osserva,scruta,indaga , tortura e picchia fino a scoprire la verità. Questa volta però, nonostante le rassicurazioni di De Zante, l’ira di Nordio non si placa, vuole un capro espiatorio da offrire al Doge, vuole un “innocente” che faccia scalpore , uno che per anni si è nascosto ed ora deve penzolare dalla forca. Manuel parte, pronto a soddisfare il suo “padrone”, deve trovare la spia, ma aimè, per un crudele gioco del destino, stavolta tocca a Manuel De Zante diventare da carnefice vittima. Manuel è il rinnegato che Nordio vuole!
Manuel da bambino lasciò Dubrovnik(Ragusa) sede di una comunità di ebrei fedeli al Turco,figlio di una relazione extraconiugale fra il nobile Giambattista De Zante e la bella ebrea Sarah alla morte di quest’ultima fu portato dal vecchio nobile a Venezia : educato al cattolicesimo e a servire Venezia, le sue origini nascoste perché gli ebrei allora erano degni solo del ghetto.
Manuel, fugge inseguito dagli sgherri che una volta comandava, ed è questa conoscenza che lo salva, alla fine giunge a Ragusa a da lì sarà proprio il suo nemico, l’odiato Josef Nasi a salvarlo ed a condurlo fino al cospetto del Sultano.
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Storia di Leukos e Aima
Questa è la storia di Leo, 16 anni , prima Liceo segni particolari: Bianco.
Questa è la storia di Beatrice, 16 anni, prima Liceo segni particolari: Rossa.
Questa è la storia di due colori:
il bianco (leukos in greco): il colore del nulla,della sconfitta, della resa.
e del rosso (aima in greco): il colore del sangue, della forza, della vita.
Se mettete insieme, il bianco e il rosso, il leukos e l’aima viene fuori
LEUCEMIA: questa è la storia di una combinazione di colori molto particolare.
Questa è la storia di un bambino poverissimo che sognava di partecipare alla più bella festa in maschera ma non poteva. Vedeva passare gli amici con abiti sgargianti e lui non poteva. La madre lo guardò, sentì la tristezza riempirle il cuore, raccattò nella piccola casa tutti i pezzi di stoffa che non servivano e cucì tutta la notte. Il mattino dopo offrì al figlio un vestito fatto di mille colori e disse: “Ora puoi andare Arlecchino.”
Arlecchino partecipò al Carnevale e il bambino più povero fù il più ammirato.
In fondo la vita non fa altro che ritagliarti un vestito multicolore addosso, fatto di notti bianche, giornate nere, grigie,azzurre,rosse,dorate; tanti svariati pezzi di stoffa quanti sono e saranno i tuoi anni
e proprio quando ti sentirai il più povero, il più inutile, il più “bianco” ti accorgerai che la vita ti sta cucendo addosso il vestito più bello.
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La sindrome di Stendhal ha ucciso il serial killer
Jakob Kanon è un poliziotto newyorchese abituato al caos e alla violenza, ma quando gli comunicano che, la sua unica figlia, Kimmy è stata ritrovata in un albergo di Roma con la gola tagliata il dolore che prova è immenso.
Comincia, accecato dall’odio, a dare la caccia agli assassini che sembrano sfuggirgli come acqua tra le mani e intanto continuano a mietere vittime innocenti. La ricerca ossessiva di coloro che gli hanno ucciso la piccola Kimmy sembra prendere una piega inaspettata quando un nuovo caso di giovani sgozzati in albergo scuote la calma della città di Stoccolma.
Nella capitale nordica Jakob fa la conoscenza di Dessie, la giornalista che ha ricevuto l’ennesima cartolina degli assassini, infatti la coppia di killer seriali che stà facendo impazzire le polizie di mezzo mondo ama firmare i propri delitti con macabre cartoline e polaroid scattate alle vittime e poi inviate ai giornali. L’aiuto e l’intuito della bella Dessie sarà determinante durante le indagini, infatti è la prima ad accorgersi che gli assassini dispongono i cadaveri in modo da ricreare opere d’arte famose di Leonardo Da Vinci, Van Gogh,Magritte… La soluzione all’intricata vicenda sarà dunque legata al capire e riconoscere l’idea che stà alla base dell’arte concettuale .
(L.H.O.O.Q) di Marcel Duchamps
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Mi ricordo montagne verdi...
Vi è mai capitato nella vita di trovarvi con la merda fino al collo? Di scoprire che l’amicizia e gli amici sono come le bolle di sapone, belle e colorate fino a che soffia il vento, poi toccano il pavimento duro e fanno splaff…spariscono!
E vi è capitato , se siete tipi fortunati, che alla fine la mano ve la offre uno che manco sapevate che esistesse?
Vi è mai capitato nella vita di sentirvi soli come un cane e di voler stare soli come un cane e poi, vi capita che una o uno che manco sapevi che esistesse t’abbraccia e capisci che di calore umano avevi bisogno e nulla più. Questa è la storia di Io e te. Una storia dolcissima e amarissima. Un pugno nello stomaco, ma non fa male: fa crescere!
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Storia di una vecchia volpe
Si potrebbe dire con una battuta che la Svezia è ormai la maggior esportatrice di gialli in Europa dopo il successone di Stieg Larsson, ma quest'ultimo thriller che ha scalato le classifiche di mezza Europa merita di essere letto.
Due ragazzi Wilma e Simon si recano in alta montagna, in pieno inverno, quando non ci sono turisti a ficcare il naso perchè hanno un sogno da realizzare. Sono alcuni mesi che Wilma vive a casa della vecchia zia Anni che si diverte a raccontare alla giovane nipote leggende di guerra, come quella dell'aereo tedesco scomparso decenni fa nel lago che si pensava dovesse trasportare un carico prestigioso.
I due innamorati hanno studiato l'immersione alla perfezione, sperano che il carico del vecchio aereo nazista possa cambiare le loro vite e i loro destini.
Giunti sul posto stabilito, si immergono ed individuano la vecchia carcassa del velivolo a qualche decina di metri di profondità. Quando però Wilma torna su,in superfucie, a controllare che il buco fatto nel ghiaccio non si sia coperto di neve scopre che è stato chiuso. Va nel panico, col coltello da sub cerca di realizzare una nuova uscita, ma quando ci riesce e mette fuori un braccio uno sconosciuto l'afferra da sopra la strattona violentemente, le strappa i guanti, la spinge giù nella sua tomba di ghiaccio insieme a Simon.
Wilma però, non si arrende , neanche da morta! Il suo spirito emerge dal deserto di ghiaccio e sentimenti che l'ha circondata, pronta a inseguire, tormentare il misterioso assassino.Infatti lì nelle profondità oscure del lago i due senza volere hanno risvegliato l'ira assopita, di una "volpe"(così le Ss avevano soprannominato una spia) sanguinaria.
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Homo homini lupus (Non parliamo poi di quelli alph
In questo romanzo Mauro Corona va oltre ogni più nera previsione sulla fine della nostra società "storta".Il petrolio,il carbone, tutte le fonti energetiche che ci danno confort e gioia consumistica si esauriranno del tutto.
Le Cassandre che da tempo ci mettevano sull'avviso che prima o poi la cuccagna sarebbe finita, alla fine avranno avuto ragione, ed allora cosa accadrà?
Niente energia elettrica, niente luce, niente TV, niente medicine, niente auto,niente telefoni, niente di niente.Quando le scorte nelle case finiranno si comincerà a morire come mosche, prima i malati, poi i vecchi e i bambini. Poi giungerà l'inverno, si bruceranno monili, libri : a che serve la cultura quando si muore? Si bruceranno i soldi: a che servono i soldi
quando manca il pane e lo stomaco è vuoto da giorni?
E poi... e poi quando tutto finirà gli uomini che non sanno più zappare, coltivare, pescare, cacciare cominceranno a mangiare i morti perché l'inverno sembrerà eterno come la fame. E poi...e poi qualcosa di nuovo accadrà...
Nel tempio di Apollo a Delfi accanto alla scritta "gnòthi sautòn" (conosci te stesso) c'è da secoli e secoli una seconda scritta meno nota ma ugualmente significativa per l'uomo moderno "medèn àgan"( nulla di troppo) appunto, impariamo a non sprecare, questo è l'undicesimo comandamento!
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Io sangue voglio...
Le passioni degli uomini, le loro invidie, la loro mediocrità,le loro meschinità li conducono inesorabilmente nelle braccia della morte. Il commissario è solo. Solo osserva il dolore, solo scopre coloro che lo procurano agli altri credendo così di potersene liberare. Ma il dolore è lì accanto a loro.
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I granelli della clessidra
Due che si stavano lasciando e poi non si lasciano più e si abbracciano a lungo,senza accorgersi che la gente si è fermata a guardarli.Un piccolo incidente e il ragazzo in motorino si rialza subito perché non si è fatto niente.
L'odore del pane al mattino; le macchinette del caffè nel momento in cui vengono spente.Gli aperitivi con le mani unte dalle noccioline.Il bis tanto atteso di un concerto.La prima volta che una ragazza fa tardi e la tensione nascosta dei genitori.Quelli che aspettano e guardano l'orologio e poi finalmente in fondo alla strada vedono chi aspettavano.Le lacrime che scendono sul viso degli spettatori al cinema.Le risate a tavola con gli amici.I bambini quando chiudono il quaderno perché hanno finito il compito.Il momento in cui i padri dicono: e va bene.I risvegli dalle operazioni chirurgiche.Tutti i sogni di una notte.Il rumore della carta da regalo quando viene scartata.il momento in cui un innamoramento nasce senza che la persona che si innamora se ne sia ancora accorta.
All'inizio questo libretto sembra un esercizio stucchevole, una raccolta di trascurabili momenti e ti chiedi perchè hai dato 12 euro e 50 cent a Francesco Piccolo, poi ti accorgi che queste piccole frasi e brevi episodi ti hanno portato a capire che è molto tempo che non cerchiamo più la felicità nella nostra vita: chi di noi ricorda tutto quello che di bello gli è capitato appena una settimana,un giorno, un minuto, un'attimo fa? Be stavo pensando al profumo dei fusilli con speck e gorgonzola di oggi a pranzo, il ticchettio delle gocce di pioggia sulle foglie degli alberi in cortile...
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Appunti ridicoli nel paese del bunga bunga
Bravo è il figlio di un politico al quale la mafia, per ritorsione,ha tagliato via il pene e vive procurando escort ai potenti di turno. Un giorno tre ragazze assunte per un festino saltano in aria a causa di un attentato delle bierre e per una serie di circostanze Bravo viene coinvolto e ricercato dalla polizia. Quello che non convince affatto di questo giallo è proprio questo personaggio. Un uomo che ha subito una simile amputazione sta in una casa di cura imbottito di psicofarmaci non in mezzo a belle gnocche e gioca spensieratamente a risolvere indovinelli enigmistici con un cieco!
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Chiedi al...ciuchino
E' una storia piacevole, ricca di bei sentimenti, si pone l'accento sul valore dell'amicizia, la forza di volontà e il coraggio capaci
di tirare un uomo fuori da qualsiasi precipizio morale sia caduto.
Manuel un ragazzino è affascinato da "El valiente" un asino, burro in messicano, che riesce a mettere in fuga un puma. Cura le ferite dell'animale e lo conduce nella sua capanna. Il padre, ex matador fallito e alcolizzato, ne combina di tutti i colori; guardiano del toro più prestigioso della fattoria dove lavora, causa un incendio che mette in fuga l'animale (unica salvezza per un'azienda in crisi economica) inoltre vende ,in segreto, il burro per una tequila.
Quando tutto sembra ormai perduto l'ostinazione del piccolo adolescente ed ancora una volta il coraggio del suo ciuchino rimetteranno le cose per il verso giusto.
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