Opinione scritta da GLICINE

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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    05 Aprile, 2012
Top 50 Opinionisti  -  

un "brutto" calderone

libro acquistato perchè incuriosita dall’ambientazione, Salem, e dalla “lettura del pizzo”, in realtà le premesse non hanno retto le aspettative.
L’autore getta “nel calderone” molti spunti narrativi, troppi,per essere gestiti al meglio in un unico libro.
Towner, la protagonista, fa parte di una famiglia storica di Salem, le cui donne sembra abbiano il potere della lettura del pizzo ( una sorta di tombolo, che mentre lavorato svela le trame della vita, ma anche lettura di una tenda smossa dal vento etc.),il tutto trattato nel libro in modo comunque marginale e non particolarmente chiaro; Towner, dicevo, si allontana da dove ha vissuto parte della sua vita a seguito della morte della sorella gemella Lindley annegata in mare, nella quale vicenda sembra sia cinvolta in prima persona pur non ricordandosi nulla,essendo stata sottoposta a trattamento con pesanti dosi di psicofarmaci nel periodo successivo all’accaduto, e già tutto questo, a mio parere farebbe la storia; in realtà, intorno alla protagonista ruotano altri personaggi caricati anch’essi di vissuti importanti, quali la madre che vive lontana dal mondo, su un isolotto a sè, la quale ospita donne che hanno subito violenze domestiche e intendono scappare, lo zio,Cal, ex alcolista ora a capo di una setta religiosa che rimanda alla vecchia rivisitazione della “caccia alle streghe”, in maniera caotica e scoordinata,il quale, seduce e ingravida una giovane seguace , che dovrebbe far sparire per non perdere di credibilità, professando l'importanza di vivere in castità, la zia Eva, che muore anch'eesa in mare e per la cui morte Towner torna nel posto natio....in tutto ciò non poteva mancare la figura dell'eroe, rappresentata da un esponente delle forze dell'ordine locali,il quale si innamora della protagonista e viene inserito a forza in una trama già di per sè ingarbugliata e pesante.Finale senza infamia e senza lode.
Il lettore si trova impegnato a dover riconoscere e seguire troppi personaggi, non sviluppati in modo completo e affascinante,alla fine non si viene coinvolti da nulla, e la storia non è storia, ma un insieme scoordinato di episodi forzosamente concatenati tra loro.

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Storia e biografie
 
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    05 Aprile, 2012
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LA VOCE DI UN PRIGIONIERO DI GUERRA

“ Perché il male trionfi basta che i giusti non facciano niente”, questa frase si legge alla fine del libro.
Per non dimenticare, veramente toccante la testimonianza di un sopravvissuto.
Particolare anche il fatto che il sopravvissuto sia un militare inglese fatto prigioniero e deportato in un campo di concentramento denominato Auschwitz III, il quale ha condiviso i lavori disumani e sfiancanti a cui erano sottoposti gli ebrei, anch’essi presenti in una parte diversa del campo, e per puro desiderio di verifica e futura testimonianza, Denis ha avuto la forza ed il coraggio di mettere testualmente i panni di un deportato ebreo per 2 notti differenti, così da toccare con mano le condizioni inaccettabili di prigionia, perfino peggiori delle sue.
Da leggere, per avere una visione della storia da chi la storia ha contribuito a farla.

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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    05 Aprile, 2012
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"TANTO RUMORE PER NULLA"

Incuriosita dal titolo e dalla frase riportata sul retro che cito testualmente: “ Essere perfetti significa non avere colpe o difetti; essere perfetti significa essere completi. Lascia che ti racconti una storia di imperfezione, un amore incompleto e la rovina di una moglie. Lascia che ti racconti la storia di un’adultera.”; ho acquistato il libro.
In realtà la vicenda è alquanto banale… Viene narrata la storia di due sorelle, Minerva e June vissute negli anni quaranta molto legate, ma fisicamente e caratterialmente molto diverse, figlie di una donna bellissima, molto corteggiata ed ammirata che vive in funzione di ciò, che tradisce il marito il quale, professore di storia, vive alternando momenti di depressione a momenti di maggiore serenità. La madre poi si ricostruirà la vita con un italiano del quale si innamorerà profondamente e profondamente ne verrà ricambiata.
Anche le due sorelle crescono fortemente segnate da questa madre ingombrante e fuori dagli schemi, entrambe si sposeranno con uomini e motivazioni differenti….
Questa vicenda si intreccia alla storia di Nicholas, ambientata nel nostro secolo, tradito dalla moglie, il quale, per questo motivo acquista un cottage in uno sperduto paese irlandese da restaurare.
Il cottage non è altro che la dimora in cui ha vissuto June con il marito, storie passate e storia moderna si intrecciano; sembra che la presenza di June aleggi ancora all’interno del cottage,
lascio al lettore la scoperta del finale…….
Il libro è scritto comunque in modo scorrevole, la storia in sé, però, non lascia traccia. I personaggi non rimangono impressi in modo particolare, come non sono sufficientemente approfondite le dinamiche psicologiche e comportamentali di ognuno.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    05 Aprile, 2012
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IL GIOCO DELLE PARTI

Nuovo romanzo dell’autrice che ha come protagonista l’ispettore di Scotland Yard Thomas Linley.
Mi piacciono particolarmente i gialli costruiti sul personaggio “ Thomas Linley” che sembra un uomo di altri tempi, sempre corretto, educato,controllato, con un intelligenza ed un acume davvero singolari; affiancato dall’agente investigativo Barbara Havers, che , contrariamente a lui, ha un carattere impulsivo, non sempre rispettosa delle regole, disordinata e sciatta nell’aspetto.
In comune con Linley ha un’intelligenza brillante , le due figure sono legate da un rapporto all’apparenza incomprensibile ma in realtà molto profondo.
Particolare questo romanzo, in quanto vede Linley rientrare a Scotland Yard affiancato ad una nuova Ispettrice “in prova” Isabelle Ardery, succesiivamente all’omicidio della moglie, per indagare sull’ omicidio di una giovane donna avvenuto in un cimitero di Londra. Brava l’autrice a descrivere le dinamiche psicologiche tra la Ardey, la Havers, lo stesso Linley e i restanti componenti della squadra.
L’autrice riesce a ben definire e rendere particolari ed interessanti tutti i personaggi principali e secondari che intessono questa trama, che fino alla fine non permette di capire l’autore dell’efferato omicidio. Le indagini si snodano da Londra all’Hampshire, con particolari descrizioni delle caratteristiche ambientali così diverse tra loro.
L’unica delusione a mio parere consiste proprio nella scoperta di chi e per quale motivo, ha compiuto questo grave omicidio, che in confronto all’ottima costruzione della trama del giallo lascia, come dire, l’amaro in bocca….
Ma indubbiamente giallo da leggere!

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Romanzi
 
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    04 Aprile, 2012
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BASTA UN ATTIMO

Libro che ha già qualche anno, ed è stato l’esordio per l’autrice che ha pubblicato altri romanzi nel corso degli anni successivi (che non ho avuto modo di leggere).
Beth vive il peggiore incubo che qualsiasi madre possa provare, il rapimento del figlio di 3 anni Ben, avvenuto nell’atrio di un albergo che sarebbe stato il punto di ritrovo per la serata di incontro con tutti i vecchi compagni di scuola della stessa Beth, che lascia qualche minuto il piccolo Ben in compagnia del fratellino Vincent di 7 anni e proprio in quel lasso di tempo il bambino scompare.
La particolarità del libro non è tanto nella costruzione della storia come susseguirsi di fatti, in quanto, durante la lettura, si riconoscono dettagli svelati di cui poi l’autrice è come si dimenticasse di svelarne l’importanza ed i significati che li legano al contesto; ma particolare è come l’autrice sia in grado di rendere tangibile e angosciante la tensione emotiva e la sofferenza che caratterizza tutti i personaggi del libro da quando ognuno apprende la scomparsa del piccolo Ben.
Beth è schiacciata dai sensi di colpa e lo stato in cui cade non le rende possibile seguire la crescita degli altri suoi figli Vincent e la piccola Kerr; Pat, il marito, nel suo intimo ritiene responsabile la disattenzione della moglie della tragedia che è avvenuta ed i rapporti tra i due diventano molto complicati e tesi……
Passano anni duranti i quali tutti cercano di scendere a patti con questo immenso dolore ed ognuno cerca di tornare a suo modo a vivere una sorta di normalità fittizia.
Fino a quando un giorno un ragazzo si presenta alla porta offrendosi di tagliare il prato, ed è come se Beth ne venisse folgorata…….. Non svelo altre parti della trama, ma il romanzo è ancora molto altro…
Tanti sono gli spunti di riflessione ed introspezione che questa storia permette di porre in essere, e, credetemi, non se ne esce proprio come da una passeggiata in campagna!
Cercherò di leggere altro di questa autrice così da averne un’opinione più articolata, ma questo libro mi è piaciuto..

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Letteratura rosa
 
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    04 Aprile, 2012
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INNO ALLA SUPERFICIALITà

Romanzo che rispecchia la superficialità delle relazioni e della vita negli anni 2000.
Juliet giovane protagonista, scopre che il compagno Simon, con cui si è appena trasferita in una nuova casa con l’intenzione di creare una famiglia, l’ha tradita con la sua migliore amica; quindi decide di lasciarlo.
Messaggio del tutto negativo è come l’autrice faccia in modo che la protagonista, affronti le difficoltà della fine della sua relazione, e della sua vita passata ubriacandosi…. E sempre ubriaca abbia un rapporto sessuale con il suo datore di lavoro, per rendersi conto da sobria che è stato solo un grosso errore.
Anche l'incontro con Dylan ed il desiderio di costruire un futuro con lui non ha fondamenta. Carina invece l'idea di mettere all'inizio di ogni capitolo frasi estrapolate da libri degli anni '50,'60,'70 sulla gestione della casa da parte della casalinga perfetta, ma non hanno nessun punto di contatto con la storia se non per il fatto che juliet decide di confezionare e vendere grembiuli la cui etichetta porta la dicitura "voglio lare la casalinga".
Non ne consiglio la lettura, nemmeno alle più giovani.

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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    04 Aprile, 2012
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PER PASSARE ORE PIACEVOLI!!

Romanzo delizioso a mio avviso, scritto in modo scorrevole,fresco ed accattivante. Storia originale, nella quale è racchiusa una particolare storia d’amore, i valori importanti della famiglia, della generosità ed empatia nei confronti del prossimo, un pizzico di magia e fantasia che non guasta ed il fascino, (per chi lo sa apprezzare), della capacità di scoprire la passione per la lettura, che non solo è un meraviglioso ponte alla scoperta di altri mondi, ma può aiutare a conoscere e capire più a fondo noi stessi.
La libreria di zia Ruma è molto particolare, la sua aria di antica decadenza, i suoi grandi locali polverosi racchiudono gli spiriti dei più grandi scrittori quali Edgar Allan Poe,Jane Austen etc. , spetta a Jasmine, giovane nipote proveniente da Los Angeles, separatasi da poco prendersi cura della particolare libreria e di tutti gli avventori che le si rivolgeranno.

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Gialli, Thriller, Horror
 
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Aprile, 2012
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Connelly è sempre uno dei migliori

Il giornalista del “Times” di Los Angeles Jack Mc Evoy è nuovamente protagonista insieme alla profiler dell’ FBI Rachel Walling di un thriller di tutto rispetto, come solo Connelly sa orchestrare.
Jack viene licenziato, ha ancora 15 giorni di lavoro come cronista di “nera”, rimpiazzato da una giovane che deve anche istruire, più avvezza all’uso delle moderne tecnologie, con uno stipendio sicuramente meno importante. Decide quindi di lasciare il giornale con un ultimo articolo che faccia pentire i suoi superiori della decisione presa.
Inaspettatamente viene contattato dalla madre di un sedicenne di colore, appartenente ad una gang di spacciatori, che continua a confermare la totale innocenza del figlio, per il quale, anche Jack aveva scritto un trafiletto che ne notificava l’arresto, in seguito al ritrovamento del cadavere di una spogliarellista nel bagagliaio di un’auto, sulla quale erano state rilevate le impronte dello spacciatore stesso.
Grazie al contributo della sua futura sostituta Angela, che mediante l’utilizzo del web riesce a trovare un collegamento con un caso di anni prima avvenuto a Las Vegas, per il quale il “modus operandi” è identico, Jack capisce di essersi nuovamente imbattuto in un serial killer e chiede l’intervento di Rachel profiler dell’FBI, con la quale aveva già lavorato nel caso del “il poeta”, e con la quale aveva avuto una breve relazione sentimentale.
Nel momento in cui Jack parte per Las Vegas, scopre di non riuscire più a collegarsi con la sua posta via mail, di avere le carte di credito bloccate in quanto tutto il suo denaro è stato devoluto in beneficenza, di avere il cellulare non attivo, quindi capisce di essere sulla “strada giusta” , e capisce che la persona a cui sta dando la caccia è molto abile con le nuove tecnologie e molto intelligente…..
La storia è questo e molto altro, i personaggi principali fanno subito presa sul lettore, mi piace molto il modo di scrivere di Connelly, che coinvolge dalla prima riga, se pur non ritenga questo il migliore suo thriller, quello che rimane valido è la sua capacità di articolare una storia dalla trama avvincente con personaggi che scatenano nell’immediato l’empatia o, nel caso del killer, il desiderio di “fargliela pagare” come pochi altri autori riescono a fare……

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Romanzi
 
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Aprile, 2012
Top 50 Opinionisti  -  

NON LASCIA TRACCIA

Ho acquistato questo libro spinta dalla voglia di leggere una storia coinvolgente, tenera, avvincente come la trama de “Il profumo delle foglie di limone” e sono rimasta delusa da questo nuovo romanzo della famosa autrice.
La trama si svolge intorno ai due protagonisti, Felix e Julia, marito e moglie, genitori da pochi mesi che decidono di andare per qualche giorno in vacanza al mare.
Felix uomo tutto di un pezzo, serio, lavoratore, molto razionale senza grilli per la testa, Julia donna estroversa, fantasiosa, molto istintiva a cui piace il contatto col la gente, che vive con fatica il ruolo di madre del piccolo Tito e proprio alla luce di questa fatica e stanchezza, la famiglia decide di prendere una pausa dalla routine quotidiana e parte per Las Marinas.
La sera stessa dell’arrivo Julia si accorge di non avere portato il latte in polvere per Tito, quindi decide di prendere l’auto e recarsi direttamente ad acquistarlo, nonostante non abbia memorizzato esattamente l’ubicazione del proprio residence, incuneato in un’ infinità di viottoli che ospitano unità abitative simili, e nemmeno la strada per raggiungere la farmacia più vicina… Julia non rientra a casa….
In realtà, la donna ha un’incidente d’auto che le procurerà una lieve commozione cerebrale che indurrà uno stato soporoso apparentemente inspiegabile. Durante questo stato Julia si ritroverà a vivere una vita parallela creata dalla sua stessa mente, nella quale metterà in atto una sorta di desiderio di “fare ordine” nei propri sentimenti ed affetti cha la porterà a conoscere più profondamente sé stessa e ciò che per lei è veramente importante.
Alcuni passaggi, sono risultati davvero noiosi, ed anche ciò che Julia costruisce nella sua mente durante lo stato soporoso non è nulla di che. Stesso discorso vale per la descrizione di come Felix affronta lo stravolgimento della propria vita e la scoperta di alcune parti di vissuto della moglie a lui sconosciute, che risulta del tutto inverosimile……
Riconosco lo stile dell’autrice, ma questo libro sembra scritto forzosamente e frettolosamente, non ha nulla che ricalca l’accuratezza della descrizione dei protagonisti del suo successo precedente.

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Narrativa per ragazzi
 
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Aprile, 2012
Top 50 Opinionisti  -  

IMMATURITA'

Romanzo dedicato alle lettrici più giovani , ma che si lascia leggere anche da chi ha qualche anno in più.
Storia singolare che riguarda la morte di 2 giovani, Alex, investito una notte da un pirata della strada,ed Elizabeth rinvenuta annegata in mare dopo la festa per il suo 18esimo compleanno avvenuta a bordo della barca di proprietà del padre. Cos’hanno in comune le due morti, avvenute a distanza di un anno l’una dall’altra?
La storia si svolge attraverso i ricordi delle anime dei 2 ragazzi che si ritrovano insieme in una sorta di limbo, a ripercorrere eventi del loro passato ed eventi che accadono dopo la loro morte, in cui sono coinvolte le persone di famiglia e gli amici più cari… Alex ed Elizabeth si ritrovano ad assistere a tutto quello che accade dopo la morte di quest’ultima, a riconoscere i propri errori, a subire una sorta di maturazione post-mortem.
Libro che comunque fa riflettere , sulla disattenzione dei genitori e di quanto poco sappiano della vita dei propri figli adolescenti in alcuni casi; vite che vengono vissute in modo superficiale assumendo e perpetrando comportamenti di scherno e bullismo nei confronti di chi non “appare” e non vive secondo i dettami dei valori materiali.
Viene toccata, se pur in modo non approfondito, la tematica dell’anoressia come espressione di disagio interiore importante.
Il libro è ben scritto, personalmente, avessi figlie adolescenti con la passione della lettura lo farei leggere. Il finale non è scontato anche se ad un certo punto intuibile.

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Romanzi
 
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Aprile, 2012
Top 50 Opinionisti  -  

NULLA E' COME SEMBRA

Libro che si legge in un soffio.......Pur trattando un tema dolorosissimo e spinoso come il nazismo e la deportazione nei campi di sterminio, offre al lettore uno stralcio ,non raccontando una storia più o meno inventata basata sugli eventi successi in quegli anni,ma raccontando la stessa storia evolutasi fino ai giorni nostri...
Il protagonista, Julian, deportato e sopravvissuto, insieme al suo compagno di prigionia, dedica la sua vita alla caccia dei suoi aguzzini di un tempo, ed alla morte del suo compagno e amico, più determinato e deciso di lui, abbraccia in pieno la causa, essendo anche vedovo da poco e avendo un figlia ormai grande.Tutta la storia si snoda in un paesino affacciato sulla costa spagnola, in cui si è insediata una comunità di ex-nazisti, uniti da un patto di fratellanza, ma , allo stesso momento, nessuno di loro perde le abitudini di un tempo nell’essere crudele, sadico,avido di controllo e potere; notevoli sono le dinamiche psicologiche che legano i vari personaggi.
La freschezza viene introdotta da una giovane ragazza,Sandra,incinta, trasferitasi in questo luogo per fare chiarezza nella sua vita, fino a quel momento costellata di scelte sbagliate e confusione, che man mano si intreccia la storia, assume un ruolo di primo piano e una maturazione ed evoluzione personale importante.
Bel libro, non scontato, non noioso, che dipinge a fondo le persone, gli stati d’animo, i caratteri con una delicatezza non comune, bello anche lo sfatare il luogo comune del considerare la figura dell’anziano come persona bonaria, tranquilla da cui non ci si possono aspettare sorprese.
Trama solida e credibile.

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