Opinione scritta da cosimociraci
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Un altro grande Guido Guerrieri
Mi sono imbattuto in questo libro, datato 2006, dopo aver letto il più recente "La regola dell'equilibrio" e i capitoli precedenti.
Con piacere mi accorgo che lo stile di Carofiglio continua a migliorare. Il romanzo dimostra che l'autore ha sicuramente la stoffa nel narrare un buon giallo soffermandosi ed esaltando il carattere dei personaggi piuttosto che il crimine stesso. L'attenzione per la vita interiore di Guido Guerrieri è un segno distintivo di tutti i libri di questa serie. La tensione degli eventi è crescente e si mescola ai pensieri di Guerrieri dando vita ad una storia interessante e avvincente.
Inoltre è possibile notare come, rispetto ai primi due romanzi, la componente di mistero è maggiore.
Resto sempre un po' sconcertato nell'addentrarmi nel sistema giudiziario italiano che Carofiglio descrive abilmente.
Proprio per il continuo crescendo, consiglio vivamente l'intera serie, iniziando con "Testimone inconsapevole" e non in ordine quasi sparso come ho fatto io. Se si dovesse entrare nella vita di Guido Guerrieri leggendo solo questo libro alcune delle numerose sfumature del carattere del personaggio potrebbero andare perse.
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Agitato, non mescolato
E' il 1908, e nuvole scure incombono sulla prima guerra mondiale. Una corsa agli armamenti di proporzioni epiche è in corso, e le potenze di tutto il mondo non si fermeranno davanti a nulla per sviluppare le migliori navi da guerra e, allo stesso tempo, usare la forza letale per fermare lo sviluppo di marine militari delle nazioni avverse. Chi è padrone del mare, è padrone del mondo. Quando i morti si susseguono diventa evidente che qualcuno sta orchestrando l'eliminazione delle menti più brillanti della tecnologia navale. Le indagini del detective Isaac Bell rivelano che tutte queste morti sono collegate a un progetto top secret.
Isaac è portato a risolvere i crimini e fermare gli assassini contrapponendosi a spie tedesche, giapponesi e britanniche. Bell realizza che la sua missione comprende più del futuro dell'America - coinvolge il destino del mondo.
L'investigatore Isaac Bell dovrà intraprendere un viaggio nel puro spionaggio trasformandosi in un provetto 007. Bello, elegante e addestrato. Con una fidanzata mozzafiato per di più regista. Non mi sarei sorpreso se l'avessi visto in un bar a sorseggiare un Vodka Martini. Il personaggio è troppo eccessivo e poco credibile. Il classico stereotipo delle serie pulp anni 50.
Resta interessante l'ambientazione storica che dimostra come fossero altrettanto efficaci le vecchie tecniche di investigazione e di spionaggio, prive di internet, microspie ad altri gadget a cui James Bond ci ha abituato.
Il ritmo non è entusiasmante e quasi privo di colpi di scena.
Ritengo più indicato il titolo originale "The Spy".
Conosciamo davvero il nostro passato?
L'inizio del romanzo è un po' lento. All'inizio ho attribuito questo al fatto che, non conoscendo i personaggi, ho fatto fatica ad inquadrarli, ma dopo un terzo del libro non ero ancora entusiasta. Ho dovuto superare la metà per farmi catturare dal romanzo. Per fortuna da quel punto in poi la tensione è quasi sempre in salita.
La cosa più affascinante è che l'autrice ha ottenuto due storie in un solo libro, entrambi accattivanti e devo ammettere che alla fine sono abilmente intrecciate.
Sono temi scottanti quelli toccati dalla Läckberg, i peggiori includono gli abusi sui minori, abbandono, povertà, salute mentale e non per ultima una politica estremista non meno dannosa. Non vi nego che questo mi ha provocato una profonda tristezza che mi ha distolto dalla tensione che avrei preferito nel thriller.
Le domande da porsi dopo la lettura sono tante. Quanto della nostra natura, del nostro dna può influire nella nostra vita, e quanto può invece fare l'educazione e la società?
Possiamo sfuggire al nostro passato e mantenere soppressi i nostri segreti o questi salteranno fuori con effetto ancora più dannoso?
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Avete paura di leggere un libro?
"La paura governa il genere umano. Il suo è il più vasto dei domini. Ti fa sbiancare come una candela. Ti spacca gli occhi in due. Non c’è nulla nel creato più abbondante della paura. Come forza modellatrice è seconda solo alla natura stessa".
Con questa frase, il premio Nobel Saul Bellow, da forma e consistenza al concetto astratto della paura. Nello stesso modo Jeffery Deaver riesce a far vivere la paura in modo magistrale scalando sempre più la mia classifica personale di autori di thriller.
Il romanzo giusto per riprendermi dal torpore del cielo plumbeo del Nord che magicamente è coinciso con il rientro delle ferie.
Ho trovato il romanzo ben strutturato così come mi aspettavo ma non per questo banale e scontato, anzi non è privo di suspense e di colpi di scena. Basti pensare al gioco di percezioni che porta la vittima all'uccisione di se stessa per capire quanto c'è dietro a Deaver che dopo The October List pensavo non potesse più stupirmi.
Naturalmente non aggiungo nulla nella trama quando chi mi ha preceduto l'ha già fatto abilmente.
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Ma sono così tutte le donne?
Premetto che i romanzi rosa non sono il mio forte, è stata più una scommessa, quindi prendete le mie considerazioni con le dovute cautele.
Nonostante sia distante dal mio genere preferito (thriller psicologici) ho trovato la lettura piacevole e poco impegnativa, l'ideale per chi riesce a dedicare poco tempo per volta.
Inutile girarci intorno, inizialmente il personaggio femminile principale, Emma, l'ho odiato.
Buona a nulla e perditempo sul lavoro, con una infinità di segreti. In principio si parla di piccoli segreti ma questi, se pur piccoli, sono talmente tanti da coinvolgere parenti, conoscenti e colleghi. L'intero mondo di Emma è basato su tante piccole menzogne che personalmente faticherei a ricordarle tutte. Probabilmente nel romanzo l'autrice ha volutamente esasperato questo aspetto di Emma, tuttavia le situazioni imbarazzanti nelle quali Emma si ritrova sono più comiche che tragiche. Mi son divertito molto a leggerlo, quindi l'esperienza con il romanzo rosa posso dire che si è conclusa bene.
Ma che insegnamenti possiamo trarre da questo romanzo? Tenere i nostri segreti per noi? Condividerli almeno con i nostri cari? Sicuramente una vita all'insegna della trasparenza la ritengo impossibile, anche solo per il quieto vivere.
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Quei bravi ragazzi
Romanzo sviluppato intorno a tre fratelli, più il loro amico d'infanzia. I quattro si considerano come fratelli e si proteggono l'uno con l'altro. Sono come un guscio infrangibile che si muove compatto verso scelte di vita a dir poco discutibile, tanto che poco più che ragazzi diventano rapinatori di banche. Il libro salta dal presente al passato svelando una tragica storia di violenza domestica e di un padre che mette in ombra la vita di Leo, Felix e Vincent. Come i fratelli, detective John Broncks, proviene da un ambiente simile e, come loro, la violenza domestica è scoppiata in tragedia familiare.
Leo coinvolge Felix, Vincent e amico d'infanzia di Jasper, nello svolgimento rapine mozzafiato; pianificato con precisione, intrapreso con nervi e con un piano a lungo termine di diventare finanziariamente indipendenti. Tutto accuratamente pianificato tanto da far confondere i detective che non immaginano di avere a che fare con rapinatori dilettanti. Tuttavia, alla fine, l'euforia iniziale di successo, a poco a poco comincia a disfarsi. Il rapporto di Leo con la sua ragazza è sotto sforzo, Jasper è diventa consapevole del fatto che non condivide i legami di tre fratelli e Leo non può resistere a tornare in contatto con il padre che ha messo in ombra la sua vita. Mentre gli uomini progettano sempre più audaci rapine, tensione sale e le relazioni sono testati. Il guscio comincia ad incrinarsi.
Lo stile pecca di verve, così com'è stato evidenziato da altri. La lettura è a tratti accattivante ma non mi ha catturato completamente. Mi è piaciuto come è stato affrontato il significato della famiglia, al di la delle regole e della legge. Di come Leo nonostante l'odio nei confronti del padre non riesce ad allontanarsi da lui. Riadattando le parole di grande cantautore italiano Leo "ha portato come un lutto il suo sangue nelle vene, ma il suo cuore per dispetto gli voleva ancora bene"
Ho trovato questo un libro interessante anche considerando che il co-autore di questo romanzo è. John Broncks aggiunge un'immagine quasi speculare del fratello maggiore, Leo. Un uomo che ha lottato con molti degli stessi demoni e la cui comprensione dà la trama una dimensione supplementare.
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Il sosia
Numero Zero rappresenta un insegnamento che spinge il lettore a verificare notizie poco certe e a stare più attento a cosa legge.
Sapientemente ambientato nel '92, agli inizi di Tangentopoli - da li a due anni ci sarà l'avvento in politica di Berlusconi - il tutto è raccontato in una pittoresca rappresentazione di una testata giornalistica che si eleva a strumento di disinformazione. Insomma, uno sfogo su come non deve essere un giornale.
E' quasi agghiacciante il linguaggio - volutamente - politicamente scorretto negli ambienti giornalistici, uno fra tutti la discussione sull'omossessualità che viene raccontata in modo irripetibile.
Tutto sommato lo considero un romanzo interessante ma non avvincente. Complotti, dietrologie e falsi miti tirano le file del romanzo al cui contorno c'è una tiepida storia d'amore forse più interessante del sosia di Mussolini.
Mi domando se la verità sia nel mezzo se leggendo Sconsacrato di Jonathan Holt viene citata l'organizzazione Gladio ma attributa alle schiere comuniste.
Infine condivido la considerazione dell'autore in cui dice che alcuni paesi del sud America sono migliori del nostro poiché tutti i traffici sono alla luce del sole e almeno non c'è ipocrisia.
Quello che le donne non dicono
Per cominciare vorrei fare un elogio all'autrice, Hawkins Paula. Potrete pensare che mi limiterò a dire che come libro di esordio è un gran bel romanzo. Invece voglio andare oltre. La ragazza del treno è un romanzo che sembra scritto da chi ha maturato anni come scrittore di gialli deduttivi. Il romanzo della vita come "Harry Quebert" per chi vuol cogliere l'associazione.
La narrazione è sapientemente divisa in tre diari appartenenti a tre donne le cui vite sono interconnesse tragicamente: Rachel, Megan e Anna.
Le tre donne protagoniste raccontano la propria vita, la propria versione dei fatti quasi in modo disordinato proprio come disordinati sono i pensieri di chiunque abbia vissuto una vita travagliata.
Hawkins è la prova che le protagoniste di un romanzo, scritto da una donna, sono spesso più vere rispetto ai personaggi maschili che impersonificano stereotipi testosteronici sempre più spesso lontani della realtà.
E' schioccante, quasi imbarazzante, la debolezza di Rachel, ma è proprio questa debolezza che mi fa parteggiare per lei, che me la fa sentire così vicina. Non è forte, ma tenace e testarda come solo una donna può esserlo.
Questo libro racconta tutti i piccoli misteri che esistono appena al di fuori di quello che vediamo in superficie. Cosa succede dietro le porte chiuse? Quanto si può mai veramente conoscere una persona?
Una notevole suspense si accumula con empatia per un personaggio centrale insolito che spesso mi ha fatto provare sensazioni di angoscia. Quando un libro provoca sensazioni del genere vuol dire che l'autore o l'autrice hanno colto nel segno.
Anche se il mistero si intuisce ai due terzi del libro, per il finale bisogna aspettare l'ultima pagina.
Terrò sicuramente d'occhio Hawkins Paula.
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Jeffery Deaver - October List
Quidditch
Il Quidditch ha radici molto antiche e lungo il corso dei secoli si è accresciuto di regole, norme e ritrovati della magia che han fatto del Quidditch lo sport per eccellenza dei maghi.
Nel romanzo di HArry Potter, questo è il libro che Piton sequesta proprio ad Harry nella pietra filosofale, mentre è in giardino con Ron e Hermione.
Il libro è diviso in 10 capitoli:
1 - L'evoluzione del Manico di Scopa Volante
2 - Antichi Giochi con le Scope
3 - Il Gioco della Palude di Queerditch
4 - L'Avvento del Boccino d'Oro
5 - Misure antiBabbane
6 - I Mutamenti nel Quidditch dal Quattordicesimo secolo
7 - Squadre di Quidditch di Gran Bretagna e Irlanda
8 - La diffusione del Quidditch nel mondo
9 - L'evoluzione della Scopa da Corso
10 - Il Quidditch al giorno d'oggi
A parer mio è il migliore dei tre libri supplementari a quelli della serie - gli altri sono "Le favole di Beda il Bardo" e "Gli animali fantastici: dove trovarli".
In questo volume, ritrovato tra gli scaffali della Biblioteca di Hogwarts, scritto da Kennilworthy Whisp, la Rowling ci mostra l'evoluzione di questo magico sport dalla creazione del manico di scopa per tutta la sua evoluzione, raccontando i giochi più antichi che hanno dato origine al Quidditch. Il libro descrive bene regole raccontando anche l'evoluzione e l'origine delle palle da gioco e del velocissimo Boccino d'oro.
Quindi se vi state chiedendo come sia possibile volare per tanto tempo sulle scope senza avere fastidiosi dolori lombari, questo libro fa per voi poiché è ricco di tante altre curiosità che sicuramente saranno apprezzate dagli amanti di Harry Potter.
Nella realtà, insieme a "Gli animali fantastici: dove trovarli", è un libro a scopo di beneficenza scritto da J. K. Rowling, e pubblicato dalla Comic Relief. Un motivo in più per acquistarlo.
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Incompleto
L'autore del libro è Newt Scamandro, un personaggio immaginario, un mago che ha studiato Magizoologia spinto dalla madre allevatrice di Ippogrifi.
Scamandro ha osservato in tutto il globo le specie riportate nel libro per conto della Obscurus Books che è arrivata a pubblicare la 52° edizione elevandolo a testo obbligatorio sin dal primo anno ad Hogwarts.
Il tratto volutamente enciclopedico, credo che possa attrarre poco i ragazzi in età del primo Harry Potter, a meno di casi particolari come Hermione. Il libro l'ho letto più per curiosità che per completezza infatti non ha aggiunto nulla in più che valga la pena sapere. L'edizione che ho acquistato è quasi priva di immagini che avrebbero aiutato ad immaginare meglio le creature. Le creature presenti nei libri della serie di Harry Potter, sono curate maggiormente in quest'enciclopedia come per la Fenice, i Centauri e l'Ippogrifo. Per altre creature poco importanti però si limita quasi esclusivamente ad una descrizione fisica e poco sul carattere senza aggiungere alcuna curiosità.
Il libro è pensato per essere una rappresentazione di quello realmente utilizzato da Harry, Ron ed Hermione. Infatti in più di un punto è possibile leggere le loro note in corsivo. Da queste si deduce che i ragazzi si trovavano al loro quarto anno.
Mancano però alcune creature importanti come i Dissennatori e i Mollicci anche se compaiono dal terzo e quarto libro della serie. Tuttavia c'è coerenza anche con il libro "Le favole di Beda il Bardo".
Sono numerevoli anche le bibliografie presenti nel libro su quelli che in realtà sono pseudobiblion.
Non è indispensabile se non per metterlo accanto ai libri della serie.
Una cosa però l'ho imparata: Mai far covare ad un rospo un uovo di gallina.
Lumus
Esopo, Rodari e Grimm
Questo Beda il Bardo non è paragonabile ai nomi citati nel titolo ma alcune storie non sono male.
Con i commenti di Silente il tutto ha un tono più autorevole.
Uno di quei libri ai quali i fans, come me, non possono non leggere. Tanto si legge in una sera.
Eppure leggendo mi imbatto in un fatto che forse i più attenti avranno già notato.
L'autrice spiega che nella fiaba dedicata ai Doni della Morte, Beda si ispira alla pietra filosofare creata da Nicholas Flamel. Cronologicamente parlando avviene che Nicholas Flamel nato nel 1327 crea la pietra filosofare, Beda il Bardo - vissuto nel XVI secolo - si ispira ad esso. Fin qui tutto normale se non fosse per il fatto che nel primo libro Silente dichiara di essere un grande amico di Nicholas Flamel. Quindi Flamel ha vissuto per più di 600 anni.
All'inizo ho pensato ad un errore ma la realtà è che la pietra filosofare, tra i suoi effetti, è un elisir di lunga vita.
Tutto questo per dire che senza la lattura di questo libro, avrei sorvolato ad un dettaglio a parer mio interessante.
Lumus
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La chiesa, la NATO, i fabbricati di armi, la mafia
La chiesa, la NATO, i fabbricati di armi, la mafia
in questa frase dell'autore c'è la sintesi di quello che accade in questo romanzo.
Come libro di esordio direi che non è affatto male. L'autore si è impegnato molto affinchè+ la trama non cadesse nel banale. Ci è riuscito? Analizziamo con calma.
La trama è molto intricata che si dipana man mano che si arriva alla fine ma sempre più velocemente, come se si volesse affrettare a concludere quando si accorge che il libro sta per terminare.
Interessante il fatto che i personaggi non sono affatto banali, anzi ogni personaggio ha il proprio segreto e nessuno è dato per scontato fino alla fine.
Mi piace la locazione che scelto, Venezia. Così ricca di possibilità, piena di segretezza, e passione. Ho trovato interessante che così raramente allude alle gondole o i canali; invece, ci si concentra sull'acqua come fonte - o condotto - della morte e la criminalità.
Ben studiata la descrizione della paura, bada bene e non omertà, della gente veneziana coinvolta, suo malgrado, nei traffici malavitosi.
Straodinario l'aver lasciato il giusto spazio alle piccole storie, avvolte più coinvolgenti, in una trama poderosa come quella proposta.
Il mio personaggio preferito? Daniele: rapito da bambino trova rifugio in un mondo tutto suo, dove tutto è perfetto e protetto dalla matematica. Ma sarà proprio così?
Una piccola nota sull'espressione mafia. Da Italiano quale sono non ho potuto che notare che la parola mafia è usata nell eccezione di malavita organizzata in senso generale. Come purtroppo è noto però ogni zona "vanta" la propria mafia (Camorra, Cosa nostra, 'Ndrangheta, Sacra corona unita tanto per citare le più famose ). Mi domando se l'autore ha prefirito rimanere sul vago oppure se non ha piena comprensione del fenomeno italiano.
Tra noi non è ancora finita!
Wulf Dorn parte forte sin dalle prime pagine per questo thriller spiazzante.
La bella Sarah diventata vittima di un gioco crudele da parte di uno psicopatico che si auto elegge giudice e carnefice del destino altrui.
Il maniaco non è un mistero, si individua sin da subito. Ma attenzione, non è la solita caccia all'uomo, anzi si dimostrerà proprio il contrario.
E' una ricerca delle proprie paura quelle che "non si manifestano con un mostro come nei bambini" ma emergono dal passato in modo cruento.
Sarà proprio questa ricerca interiore a mettere a nudo le proprie paure e a trovare la chiave per arrivare alla risposta della domanda: "Perché proprio Sarah, perché proprio la sua famiglia."
Il romanzo è ricco di colpi di scena anche nel finale che sembra non finire mai. Il ritmo incalzante non lascia spazio a punti in cui rilassarsi.
Appello alla polizia londinese: se qualcuno avvista un maniaco... fidatevi!
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Toga, sacco e pasticciotti
Legal thriller anzi giallo giudiziario. Apparentemente sono la stessa cosa ma oggi voglio concedermi un briciolo di campanilismo. E' sempre bello leggere un romanzo di un autore italiano. I luoghi, le sensazioni i paradossi all'italiana sono molto più vicini a me rispetto ad un romanzo straniero, anche se pur valido.
Quando il romanzo è scritto da Gianrico Carofiglio allora le sensazioni si moltiplicano. Chi mi conosce sa che sono di parte perché anch'io, come lui, sono Pugliese. Sarà che nel leggere ho sentito il profumo dei pasticciotti, sarà che adoro il primitivo - e non dovrei farne un vanto - , ma sono stato rapito e catapultato nella storia sin dalla prima pagina.
Il romanzo è breve ma ben strutturato. Per nulla prolisso arriva man mano alla conclusione nel punto in cui ci si aspetta, senza quindi allungarlo inutilmente, mantenendo sempre la giusta attenzione e in diversi punti un briciolo di tensione. E' abbastanza tecnico dato l'argomento ma ad ogni modo resta del tutto comprensibile poiché, per bocca del personaggio Guerrieri, ogni tecnicismo è spiegato molto bene anche per i non addetti ai lavori.
Il romanzo fa riflettere molto dal punto di vista etico e morale specie nel finale che lascia l'amaro in bocca. Non poteva finire diversamente, stiamo pur sempre in Italia.
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Ironia e serial killer
Ho apprezzato molto il sottile stile ironico di Vitali anche se ci ho messo un po' prima di comprenderlo del tutto. I personaggi li ho adorati. Sono caratterialmente ben descritti spesso divertenti nelle loro situazioni assurde e grottesche. Un po' meno accattivante la vicenda del serial killer, non tanto per lo stile di Picozzi quanto per il fatto che non ho trovato una amalgama nella storia. Storia che tra l'altro non ha mai avuto una spinta nel ritmo che è rimasto piuttosto basso.
Dove gli altri vedono il sole, noi notiamo l'oscur
Donne forti, vulnerabili e coraggiose. Le protagoniste del romanzo sono donne vere. Un thriller mozzafiato fuori dai comuni maschili stereotipi testosteronici in cui un super-uomo riesce a fermare il serial killer di turno. E' il primo libro dì Tess Gerritsen che leggo e ancora non riesco a perdonarmi di non averla conosciuta prima. Per fortuna l'autrice non da nulla per scontato e le protagoniste Maura e Jane sono raccontate senza la necessità di conoscere i romanzi precedenti - lacuna che colmerò al più presto.
Nonostante il passato dell'autrice nel mondo della madicina, non riempe il romanzo di inutili tecnicismi che nulla aggiungono al romanzo stesso.
La tensione è palpabile pagina dopo pagina e forse sono ancora troppo entusiasta per desciverlo con obbiettività ma mi ricorda i primi romanzi di Agatha Christie che leggevo da piccolo dove chiunque poteva essere sospettato fino ad un incredibile finale in cui il cerchio si chiude in modo sbalorditivo.
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Sebastian Fitzek
Viaggio al centro dell'Antartide
Una stazione di ricerca militare remota trasmette una chiamata di soccorso frenetica che si conclude con un messaggio agghiacciante: "Uccideteci tutti". Quando i soldati arrivano ad indagare, scoprono che nel laboratorio non sono morti solo gli scienziati, ma anche che ogni essere vivente per 80 km quadrati è stato annientato: ogni animale, pianta, e insetti, anche i batteri. Il terreno è completamente sterile.
Per evitare l'inevitabile, il comandante Pierce e la squadra Sigma devono decifrare una minaccia saltata fuori dal lontano passato, un momento in cui l'Antartide era verde e la vita della Terra era in equilibrio sul filo del rasoio. A seguito di indizi da un'antica mappa salvata dalla perduta Biblioteca di Alessandria, Sigma farà una scoperta sconvolgente che coinvolge un continente preistorico, e una nuova forma di morte sepolta sotto chilometri di ghiaccio.
Da millenni antichi segreti ritornano dal passato congelato insieme a misteri sepolti in profondità nelle giungle più buie, Sigma dovrà affrontare la sua sfida più grande: fermare la prossima estinzione del genere umano.
Gran bel romanzo. Con il suo solito fare fantascientifico Rollins chi regala un romanzo entusiasmante. È la prima volta che un romanzo di Rollins mi coinvolge in questo modo. Tante scene d'azione, come l'autore chi ha abituato, questa volta non oscurano la trama affascinante. Tanta fantascienza e fantastoria questa volta non guastano perché creano un ambientazione del tutto inedita nella quale crederci e immergersi totalmente.
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Impantanato
Dopo la caduta di Baghdad, due ragazzi iracheni incontrano uomini armati che saccheggiano il giardino zoologico. Le gabbie sono stati aperte per il traffico di centinaia di uccelli esotici, mammiferi e rettili alle nazioni occidentali, ma questo crimine nasconde un segreto più profondo. In mezzo a una pioggia di proiettili, un laboratorio di armi sotterranee nascoste viene saccheggiato e qualcosa di ancora più terribile si libera.Sette anni più tardi, Louisiana il veterinario statale Lorna Polk inciampa su un peschereccio naufragato sulla barriera di un'isola. L'equipaggio è mancante o morto, ma la barca possiede un carico spaventoso: un gruppo di animali esotici in gabbia, chiaramente parte di un nero giro di contrabbando.Eppure, qualcosa non va con queste bestie, presentano deformità che non hanno senso: un pappagallo senza piume, un paio di scimmie cappuccine siamesi a livello dell'anca, un cucciolo di giaguaro con la dentatura di una tigre dai denti a sciabola. Essi hanno inoltre in comune una caratteristica: un misteriosa intelligenza accresciuta a livelli preoccupanti.Per scoprire la verità circa l'origine di questo strano carico e la minaccia terroristica, Lorna dovrà allearsi con un uomo che condivide un passato oscuro e sanguinoso e che ora è un agente.Insieme, i due danno la caccia ad una bestia che è scampata al naufragio mentre scopre un mistero legato all'ingegneria genetica, il tutto per esporre un segreto sconvolgente che risale a prime radici del genere umano.
Altare di Eden è un romanzo a sé stante, non fa parte della famosa serie Sigma Forza Rollins. Sopporta però i suoi punti di forza: un forte, credibile personaggio femminile, e grandi sequenze d'azione.
Nel complesso, a mio parere Altare dell'Eden non è più bella opera di James Rollins.
Il difetto principale di questo libro è una trama un po' sconnessa. Il romanzo è diviso in tre sezioni distinte, che mi è sembrato non confluiscano in un insieme unitario.
L'atto primo, ha una sequenza di apertura formidabile con molta azione e mistero, ma la parte centrale si tiene impantanata in una palude troppo a lungo. Ancora una volta molta azione, ma ha perso un generale senso di minaccia reale; la caccia attraverso la palude è una distrazione dalla trama principale e il male che c'è dietro.
Tanta avventura con Tucker e Kane
La missione sembra abbastanza semplice: estrarre uno scienziato dal suolo russo, un uomo che detiene il segreto di una arma biologica mortale. Ma nulla è come sembra. Una chiamata disperata da Painter Crowe, direttore della Sigma Force spinge Tucker e Kane in una corsa frenetica per salvare il brillante scienziato da una squadra di assassini esperti, una squadra sostenuta da un generale russo una figura piegata alla vendetta e al potere.Braccati e traditi ad ogni svolta, Tucker e Kane devono scoprire la verità dietro una minaccia biologica, un orrore dal passato antico che può essere usato per terrorizzare il mondo moderno. Il viaggio piene di continue scoperta avverrà attraverso le steppe ghiacciate della Russia, le savane devastate dal sole del Sud Africa, le montagne in guerra della Namibia fino agli innevati Grandi Laghi degli Stati Uniti.Mentre il tempo scorre rapidamente, il legame profondo e intimo tra il cane e il soldato sarà testato fino all'estremo. Ci vorrà tutta la loro abilità, il loro talento, e, soprattutto, la fiducia reciproca per mettere insieme un mistero che risale alle origini della vita sulla Terra, per scoprire la chiave di un antico pericolo che può distruggere il cuore dell'America , e, con esso, il mondo.
Tucker è un ex ranger con un addestramento militare formidabile, grandi doti di antispionaggio ed abile nell'investigare.
Kane è un cane da lavoro militare di straordinaria formazione e della ineguagliabili conoscenze. Sono abbastanza attivo nel mondo dei cani e non esagero se dico che Kane è circa mille volte più intelligente ed addestrato di qualsiasi altro cane. Nulla da invidiare al padrone, insomma.
L'idea di base del libro mi piace molto. Mi piace quando un romanzo di avventura (o di qualsiasi altro genere) parte da una base fantasiosa, che possa pure sfociare in fantascienza. Il libro è pregno di azione (forse troppa) e combattimenti egregiamente descritti. Non privo di colpi di scena alcuni dei quali molto validi considerando che il romanzo si sviluppa intorno alla trama "il buono salva l'innocente mentre il cattivo cerca di ammarzlo". Ma non è questo il motivo per il quale il romanzo non è riuscito a rapirmi. Di tanto in tanto si presentano dei colpi di scena che rendono tutto più accattivante ma subito dopo il romanzo riprende il suo ritmo e il pathos svanisce.
Sicuramente il lato più interessante sono le parti in cui è il romanzo è visto con gli occhi del cane. In cui è Kane a raccontare cosa accade intorno.
Nel mezzo del cammin...
Nel mezzo del cammin della mia vita
mi ritrovai il romanzo tra le mani
di Cooper Glenn ben scritto e congegnato
ma che mai potran legger i profani
Il baldo John fu scelto designato
per riportar da un luogo sempriterno
la bella Emi che fu finia all'inferno.
La scienza volle che tali gravitoni
svolsero proprio il ruolo principale
di fare scambio di un corpo mortale
con quello proviente dall'inferno.
Ma questo inferno è ben diverso da come Dante ce l'ha raccontato
niente fiamme gironi e contrappasso
solo dannati che se ne vanno a spasso
i giochi sono qui sempre li stessi
chi è re, resta re pure dannato
e chi è stato comandato in vita in vero
li giù all'inferno ha solo a dimandare ad un padrone di farsi schiavizzare
Garibaldi, Barbarossa e Caravaggio
fanno di questo posto desolato un accozzaglia di geste mal riposta
tutti accaniti in una guerra opposta
che fa gelar peggio dell'inverno
ma diamine ora basta mica è l'inferno!
Con questa tentativo dell'autore di fare un opera vicino alla dantesca
come direbbe il Fantozzi ragionere
non è divina ma "Una boiata pazzesca"
In vero mi sono divertito a leggere cotale romanzetto
ma spero che Glenn Cooper un po' migliori
e ritorni agli sfarzi degli albori
dove c'è il fantasy di base
ma il romanzo mi accanisce e fin mi piace
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Letto dopo aver acquistato la mia piccola Rucola
La lettura naturalmente è leggera come deve essere quella di un libro di divulgazione.
Suddiviso per capitoli il libro propone soluzioni alle varie situazioni che i cani possono creare (cani che saltano addosso, cani che fanno i loro bisogni in casa...)
Suggerisco di leggerlo dall'inizio e con pazienza giungere al caso che più ci preme, senza fare una lettura a salti, solo così il suo "metodo" potrà essere meglio compreso ed attuato.
L'approccio sostanzialmente è votato sull'elezione del leader. Se il padrone riesce ad eregersi lader del proprio branco, allora il cane non avrà alcuna difficoltà ad attenersi alle regole del proprio padrone. In caso contrario l'istinto del cane lo porta ad auto-elegersi leader e quindi di decidere per proprio conto cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa fare e cosa no.
Apparentemente sembra tutto molto facile ma attenzione che i periodi di educazione del cane sono davvero lunghi. Quei metodi che nel libro sono espressi in poche pagine, si traducono in settimane di attività costante.
Ho potuto verificare i risultati con la mia cucciola di Papillon, molto permalosa. Adesso è con me da poco più di mese e sono riuscito ad ottenere un buon grado di attenzione nei miei confronti.
Consiglio a tutti gli amanti dei cani questo "manuale" di perle comportamentali che aiuteranno ad instaurare un rapporto più adeguato ed efficace con il cane. Un rapporto per comprenderli e soprattutto per farci comprendere senza punizioni estreme o ricatti.
L'unica pecca è che il libro è frutto dell'esperienza personale dell'autrice ma non fornisce alcuna documentazione scientifica
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Zero assoluto
Nelle fauci ghiacciate di un inverno precoce, tre professionisti delle grandi città si unirono a Phil Broker per un viaggio in canoa attraverso il lago più remoto del Minnesota. La furia della natura inaspettata quasi li ha uccisi.
Protagonista di questa storia è Phil Broker, un uomo con una vita non certo tranquilla e che sta vedendo il suo matrimonio sgretolarsi di giorno in giorno, continua a litigare con la moglie Nina, arruolata nell’esercito che è sempre in missione in giro per il mondo e che un giorno se ne va definitivamente di casa portandosi via anche la figlia.
Pochi istanti e la battuta di caccia all'alce organizzata da Hank, Allen e Milt si trasfroma in un inferno. La burrasca si scatena improvvisa, in quei pochi istanti la vita di uno di loro cambia per sempre. Solo quando Hank si risveglia in un letto d'ospedale, al suono intermittente di un monitor, si rende conto di essere vivo per miracolo e di dover ringraziare il suo amico Allen, chirurgo di fama, che lo ha operato in condizioni disperate. Ma in sala di rianimazione qualcosa non funziona e l'uomo entra in coma irreversibile. Phil Broker, ex poliziotto e guida dell'escursione, non crede alla casualità di quel destino. Troppe cose non tornano. Innanzitutto i tanti soldi in gioco. E Jolene, bellissima moglie di Hank, preda che fa gola a molti.
E’ un libro strano,particolare, la prima parte sembra un romanzo, si parla della natura, dei contatti dell’uomo con madre natura, di paesaggi meravigliosi.Dopo il ricovero in ospedale del ferito, la storia si trasforma e diventa un thriller ad alta tensione, con ritmo molto alto, con tante sorprese e continui capovolgimenti di fronte.Devo dire che il modo di scrivere di Logan mi ha piacevolmente sorpreso.
Chuck Logan ha fatto del suspense thriller quello che John Grisham ha fatto per legal thriller. La sua prosa è fresca, colorata. Le scene sono così realistiche che i lettori si vedo proiettare un video mentale.
Indicazioni utili
Alcuni reati non dovrebbero mai essere risolti; al
Il segreto più sconvolgente nella storia del genere umano sta per essere rivelato . Un assassino è a piede libero per le strade di New York City: soprannominato il Doomsday Killer, ha a suo carico sei vittime in sole due settimane, e la città è terrorizzata . Ancora peggio, la polizia è in alto mare: le vittime non hanno nulla in comune, sfidando tutti i profiling. Tutto ciò che li unisce è che ciascuno ha ricevuto una cartolina per posta prima della loro morte - una cartolina che ha annunciato la data del decesso. In preda alla disperazione, l'FBI assegna il caso all'agente Will Piper, un tempo il maggiore esperto serial killer, prima della spirale dissoluta verso la pensione. Combattendo i suoi demoni, Will è presto riportato in un mondo che ama e odia, determinato a catturare l'assassino costi quel che costi. Ma la sua ricerca lo porta in una direzione che non avrebbe mai potuto prevedere, scoprendo un segreto scioccante che è stato gelosamente custodito per secoli. Un segreto che una volta giaceva sepolto in una biblioteca sotterranea sotto un monastero dell 8 ° secolo, ma che ora è stato portato alla luce - con conseguenze mortali. Pochi eletti difendono il segreto della biblioteca con la loro vita nei confronti di chi, come Will, cerca la verità.
Una miscela perfetta di un moderno thriller e di mistero storico con un finale che mi ha lasciato senza fiato.
Una rivisitazione dell'antica battaglia tra libero arbitrio e predestinazione.
Un segreto pericoloso che solleva lo spettro inquietante di ciò che immaginiamo come libertà potrebbe essere parte di un terrificante pianificazione onnicomprensiva.
La stanza dei morti è una storia molto complicata, con una trama ancora più complicata. La storia è raccontata con flashback della Seconda Guerra Mondiale e indietro fino al secolo VIII. E' corretto, infatti dire che la storia comincia nell'anno 777, con delle rivelazioni nel 1947 e la risoluzione del 2009. Con questo arco temporale, il libro potrebbe essere un po' difficile da seguire, ma Glenn Cooper fa un ottimo lavoro inserendo le informazioni corrette a tempo debito per mantenere la storia scorrevole. Il lettore dovrà prestare attenzione a ogni dettaglio in questo libro per capire come si integra il tutto, ma sarà un'esperienza gratificante.
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class action
Grisham ha recentemente ampliato il suo campo di gioco con una mossa in narrativa per ragazzi. Ne I Contendenti si dimostra che è a suo agio con l'umorismo: nonostante il filo della storia vede David crociato per conto di un ragazzo birmano in coma indotto da avvelenamento da piombo, c'è una spessa vena sorniona, e umorismo nero che attraversa il cuore di questo romanzo, in gran parte grazie ai magnifici, sgradevoli e meravigliosamente carismatici Finley e Figg.
Con il suo stile leggero Grisham consente una facile comprensione anche a chi è a digiuno di termini legali, inoltre l'autore torna a parlare di "class action". Il tema fa riflettere su come, nelle azioni collettive contro ricche società, la guerra ai risarcimenti sia spesso più imitante della giustizia stessa.
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un Rhyme sotto tono
Un buon romanzo abilmente costruito a metà tra il giallo ed il thriller spionistico.
Il mio giudizio è un po' altalenante, sono infatti combattuto su alcuni aspetti.
Il romanzo tocca diversi temi di attualità: l'etica dell'attacco preventivo, gestione della rabbia, la diffusione selettiva di informazioni e l'uso di veicoli aerei senza equipaggio. Questo lo considero un aspetto fondamentale considerando l'aspetto politico affrontato.
Di contro all'inizio ho avuto un po' di problemi a trovare il ritmo. Mi sono trovato spesso di fronte a molti termini che si ripetono e che, a lungo andare, annoiano.
Inoltre tutti i personaggi che solitamente Deaver descrive e caratterizza molto bene, in questo episodio sono raccontati solo parzialmente rispetto ai precedenti. Per fortuna l'autore resta un maestro nel rivelare le emozioni degli stessi attraverso uno sguardo e un tocco attento.
Rhyme, infatti, sta ancora combattendo la sua disabilità, sta ancora discutendo le sue opzioni mediche, e lui è ancora innamorato di Amelia Sachs. Ma questa volta Amelia ha alcuni problemi che interferiscono con i suoi sentimenti per Rhyme.
Per concludere lo considero un romanzo interessante ma non intrigante.
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Discontinuo
Un thriller con un ritmo incalzante e ricco di colpi di scena, una storia ben congegnata che trascina il lettore ad una lettura avvincente. Tutto questo è vero ma nella prima e nell'ultima parte del romanzo dove c'è una suspence continua, una tensione palpabile e colpi di scena.
C'è però quella centrale che, in buona parte, risulta un pò sottotono e monotona. La tensione pura dell'inizio svanisce e sembra allontanarsi dalla storia. Poi si rimette in gioco e la storia riparte con un crescendo entusiasmante che continua fino all'ultima pagina.
Ci sono alcune scene al limite dell'irreale. Chi muore per una coltellata e chi è ancora vivo dopo scontri peggiori, come per esempio Joona che incarna lo stereotipo del Rambo.
A parte ciò, indubbiamente la tensione c'è per cui difficilmente vi arresterete prima di essere arrivati fino in fondo.
NB: Il titolo in lingua originale, Stalker, era più consono al romanzo
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Crudo
La trama è doviziosa di particolari e per nulla prosaica.
Per gli aspetti prettamente tecnici, inerenti alla professione di antropologa della protagonista, è richiesta però una buona dose di attenzione e forse di uno sforzo per la loro comprensione. Ciò che importa è che questi dettagli riescano efficacemente a chiarire il senso e la connessione dei fatti narrati all’interno della trama, e da questo punto di vista mi pare che l’obiettivo sia stato raggiunto.
I personaggi sono ben delineati e la suspense non manca lasciandoci interrogativi ad ogni fine capitolo. Il romanzo si conclude con un finale non scontato ma, a ragion del vero, con una trama non del tutto originale.
Crudo, come una scena del crimine in cui si viene proiettati in maniera realistica. Crudo come solo Kathy Reichs sa fare.
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Marco Tullio Cicerone
Un bel romanzo storico ambientato nella tarda Repubblica Romana. Il romanzo è fondato su temi non comunemente trattati nei libri del genere, spesso focalizzati su battaglie e personaggi guerreschi.
Questo lo rende un perfetto dosaggio di documentazione storica e capacità narrative. Il ritmo della narrazione è abbastanza sostenuto e rende la lettura mai noiosa. Le considerazioni sul mondo corrotto della politica repubblicana appaiono purtroppo molto attuali. A parer mio fanno di questa opera uno tra i più appassionanti romanzi storici mai scritti.
Letto d'un fiato insieme al seguito Conspirata, sono in attesa del terzo episodio.
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The Lock Artist
Mike non ha il coraggio e la voglia di raccontarci come tutto è cominciato, in che modo ha perso la voce, perciò ci presenta inizialmente la sua indole criminale.
Lui ha un innato talento nell’aprire qualunque tipo di lucchetto e svilupperà tale capacità anche sulle cassaforti. Inoltre oltre sa essere abilissimo nel disegno.
Queste due caratteristiche saranno la sua forza e daranno vita alla sua storia.
La storia si alterna in due blocchi temporali della sua vita: il primo in cui è scampato alla morte e si trasferisce dallo zio scoprendo il suo innato talento di scassinatore, ed il secondo che lo porta al carcere. I due periodi vengono alternati in modo quasi perfetto. Infatti, mentre l'inizio l'intreccio temporale scorre gradevolemente, i periodi si confondono un po' man mano si avvicinano. Le pagine si susseguono lasciando spesso col fiato sospeso fino alle ultime pagine, dove finalmente si scoprirà anche il motivo che l’ha traumatizzato in maniera tale da perdere la capacità di parlare.
Secondo Michael Connelly: “Erano anni che non leggevo un libro così affascinante. Combinazione mortale è coraggioso e autentico, insomma: un grande romanzo.”
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Un giallo molto delicato
Lo stile frizzante dell'autrice ben si sposa con il carattere della giovane Alice, specializzanda in medicina legale. Il carattere della protagonista è snocciolato fino ai suoi pensieri più profondi. Confusa in amore la giovane specializzanda rincorre i suoi pensieri in circolo senza riuscire mai a raggiungerli. "Saltare dall'uno all'altro mi crea problemi, ma stare con uno e rinunciare all'altro me ne creerebbe ancora di più". Questa confusione si trasforma in dinamica grinta nelle indagini dove Alice riesce a coinvolgere con le sue improbabili teorie investigative che, in alcuni casi, si dimostrano vere. Gazzola riesce ad essere delicata nel raccontare anche agli episodi più sinistri senza tralasciare colpi di scena.
Non conosco gli episodi precedenti e mi risulta difficile capire come Alice riesce a partecipare ad indagini così delicate in maniera ufficiosa. In alcuni punti avrei preferito un ritmo un po' più incalzante.
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Non convince
E' la prima volte che leggo qualcosa di Salvo Sottile. L'impressione che mi son fatto di questo romanzo non è molto positiva. La storia vorrebbe essere un mix in stile Carrisi e Simoni ma sviluppata in modo più vago. Il profilo caratteriale dei personaggi mi è sambrato approssimativo nel senso che le loro tratti si sviluppano man mano che il romanzo va avanti ma emergono poca decisione ed in modo poco esauriente. Se leggo un thriller dal punto di vista di uno dei personaggi, la sensazione che vorrei provare è quella di essere lui. Voglio conoscere tutto di lui, pensare come lui ed aver paura come lui. Anche alcuni eventi mi sembrano frettolosi. Nel giro di poche pagine due personaggi si incontrano, si amano e si lasciano. Manca il mordente, l'attesa. Prima della metà del libro il finale era già quasi del tutto delineato e quasi privo di colpi di scena. C'è da dire che la lettura risulta molto scorrevole e a tratti accattivante.
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"Lo adoro"
"Lo adoro" quando dagli indizi riesco ad indovinare alcuni eventi che si sveleranno da li a poche pagine.
"Lo adoro" quando mi accorgo che, nonostante tutto, tanti altri eventi mi stupiscono sempre.
"Lo adoro" ancora di più quando leggo la sera ed un brivido mi pervade il corpo per l'ennesimo colpo di scena.
Un altro thriller psicologico ben scritto da Donato Carrisi. Per chi ha scritto romanzi come il Suggeritore e L'ipotesi del male, non è affatto facile continuare a scrivere in modo così piacevole per un pubblico di lettori sempre più esigente.
Questo romanzo mi avviicina ad una realtà oscura che purtroppo fa parte del nostro mondo. Quante volte in TV vediamo servizi di serial killer che ammazzano delle giovani coppie. Eventi che accadono in tutto il mondo e che ci appaiono così lontani. Carrisi ha portato tutto questo nelle nostre case con personaggi ben studiati, snocciolando la loro psicologia e ambientando tutto in una Roma pregna di politica e compromessi ma sempre affascinante misteriosa come solo lei sa essere.
Il tribunale delle anime e Il cacciatore del buio. Ma chi è Marcus? Che il nostro Carrisi abbia in serbo un altro episodio?
Indicazioni utili
Glenn Cooper - La biblioteca dei morti (per chi ha amato il lato occulto del romanzo)
Jeffery Deaver - October List (per chi ha amato il profilo psicologico dei personaggi)
Joël Dicker - La Verità Sul Caso Harry Quebert (per chi ha amato il lato investigativo)
Sebastian Fitzek - La terapia (per chi ha amato il brivido)
Idea geniale
Il romanzo si svolge a ritroso, partendo dal capitolo 36 fino al capitolo 1. Gli eventi si verificano esattamente al contrario, anche i personaggi si conoscono a ritroso. Per la prima volta non ero ansioso di conoscere il finale ma il principio.
Di Jeffery Deaver avevo letto solo "La stanza della morte" e mi è piaciuto. Questo mi è piaciuto di più. Un thriller a ritroso di per se è geniale come idea e secondo me è ben costruito anche se lo stile non è impeccabile. L'idea mi è piaciuta molto sin da subito ed è stato proprio lo stimolo per leggere questo libro. All'inizio ho dovuto abituarmi a questo nuovo tipo di lettura, che considero divertente e soprattutto adatta per mantenere sempre alta l'attenzione sui personaggi.
La sensazioni, come per tutti i gialli, è stata quella di comporre un puzzle solo che questa volta le tessere sono rovesciate e bisogna fidarsi solo degli incastri fin quando il puzzle è finito e si può voltare. Noto con piacere che anche alcuni altri lettori hanno provato lo stesso piacere a leggere questo romanzo che consiglio.
Voglio cercare il pelo nell'uovo: nel rileggerlo in ordine cronologico, mi sarebbe piaciuto lo stesso? Probabilmente no ma sicuramente, Jeffery Deaver, l'avrebbe scritto diversamente.
Indicazioni utili
Christopher Priest - The Prestige
Jeffery Deaver - La stanza della morte
Jo Nesbo puoi fare dimpiù perché hai fatto di megl
Proprio ieri sera ho terminato di leggere il libro. Le mie impressioni non sono del tutto positive come si deduce dai voti che ho dato. Forse perché credevo di andare sul sicuro con il genere o forse perché ho letto altri cinque libro di Nesbo e so che mi piace, ma avevo delle aspettative maggiori.
E' molto interessante il profilo del protagonista, un killer professionista la cui mente è semplice e cristallina come quella di un bambino. E' forte come contrasto ma il lato che mi è piaciuto di più sono le sue elucubrazioni mentali più improbabili fatte nei momenti più inopportuni.
Il libro è piacevole e breve ma la storia è poco impegnativa.
Naturalmente la considero una lettura consigliata agli amanti del genere.
Ho letto che è atteso un film, forse interpretato da Di Caprio... staremo a vedere.
Indicazioni utili
Joseph Finder - Paranoia
Michael Connelly - Debito Di Sangue
Sebastian Fitzek (il mio mito!)
Steve Hamilton - Combinazione Mortale
Claudio Ruggeri - Enigma di un assassino
L'amore, l'India e gli Orsi.
Forse è l'unico libro a cui metterò tutti 5. Parto dalla fine. Quando ho finito di leggere il libro ho fatto l'errore di cominciarne subito un altro. E' stata un'abitudine, sbagliata in questo caso. Non dirò il nome ne l'autore del libro che ho letto dopo ma vi dirò che non mi è piaciuto molto, nonostante fosse il mio genere. La colpa è stata tutta di Shantaram che non sono riuscito a togliermelo dalla testa. In qualche modo ho avuto la pretesa di provare e trovare nel nuovo libro le stesse sensazione che Shantaram mi ha lasciato.
Shantaram è un libro molto profondo, scritto molto bene e che mi ha lasciato molti insegnamenti. Inutile dire che adesso amo l'India ed ho voglia di andarci. Ho voglia di immergermi tra i suoi colori, i suoi odori e la sua povertà, più ricca di sentimenti e onestà di quanto si possa immaginare. Inoltre il libro è pieno d'azione, di amore, di cultura, di cibo e di musica.
Forse solo noi italiani possiamo capire bene questo libro perché come dice l'autore "Gli indiani sono gli italiani d'Asia... Per questi due popoli il cibo è musica nel corpo, e la musica cibo nel cuore".
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Cormac McCarthy - La Strada
Appassionante storia di magia e fantascienza
Christopher Priest, ambienta la storia nel XIX secolo, e ci presenta Rupert Angier ed Alfred Borden, due prestigiatori rivali che si sfidano con ogni mezzo possibile. Una storia di ossessione e magia a metà tra fantascienza e fantasia che ci mostra il lato oscuro della magia e della scienza, e dell’ossessiva rivalità che, in un’escalation di colpi colpi bassi e trucchi, porta i due maghi ad intrecciare le loro vite per scoprire i segreti dell’uno e dell’altro. Il loro scontro che non si limita alla vita professionale, invade anche la sfera privata, consumandoli entrambi, anche se in modi e tempi molto diversi.
Borden sostiene che c’è una certa onestà tra l’illusionista e il pubblico, il pubblico sa che le illusioni che stanno vedendo non sono reali, che c’è un trucco e una spiegazione razionale a ciascuno di essi. Il patto tra pubblico e prestigiatore sta nel fatto che si lasciano ingannare dall'illusionista sul palco che, a sua volta, accetta tacitamente di mostrargli la vera magia per ingannarli. Il “patto” è la chiave di tutto.
Angier, invece, inizia la sua carriera fingendo di leggere nella mente della gente attraverso una combinazione di segnali visivi. Cerca di indurre le persone a credere di poter comunicare con i morti per portare loro conforto. E' un uomo meticolosamente organizzato, un po’ snob e lezioso.
Se dovessi elencare le qualità del libro sicuramente potrei dire che che è accattivante, misterioso e intrigante. È una lettura molto piacevole che consiglio a tutti gli amanti del genere fantascienza.
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Terminator, rosa o fantascienza?
Un uomo proveniente dal futuro, torna indietro nel tempo nel tentativo di salvare la vita ad un uomo da cui dipende un futuro migliore.
Adesso se l'uomo che torna indietro nel passato si chiama Kyle Reese e l'uomo da salvare si chiama John Connor allora abbiamo la trama di Terminator, se invece l'uomo che viene dal futuro si chiama Jake Epping e l'uomo da salvare è Kennedy abbiamo la trama di questo libro.
La premessa sta ad indicare che a mio modesto parere l'idea di base del libro è vecchia di 27 anni infatti è datata 1984 l'anno di uscita del film. Naturalmente lo stile narrativo di King è sempre buono e piacevole da leggere ma non capisco il genere. Dovrebbe essere un romanzo di fantascienza ma c'è tanto del romanzo rosa, soprattutto nella parte centrale che perde paracchio il ritmo rispetto all'inizio e che personalmente avrei sfoltito perché non è fondamentale per gli eventi del romanzo. C'è un pizzico di romanzo storico con la ricostruzione delle vicende che hanno portato all'uccisione di JFK. Riprende il ritmo, ed il piacere di leggerlo nella parte finale. In generale non mi ha entusiasmato molto forse perché mi aspettavo un thriller fantascientifico che mi prendesse dall'inizio alla fine.
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Un uomo, suo figlio, il carrello della spesa e una
Un uomo, suo figlio, il carrello della spesa e una strada da seguire.
MI piace immaginarlo come un documentario sulla vera natura dell'uomo. La vita in un mondo dopo una catastrofe non meglio precisata. Se sia stato l'uomo o la natura a cambiare il mondo non è da sapersi ma sicuramente sia l'uomo che il mondo sono cambiati profondamente. La gioia e stata spazzata via insieme ai colori e agli animali. Il cielo è oscurato e per sopravvivere l'uomo rispolvera un cannibalismo che sembrava sepolto da millenni di evoluzione invece è ancora li, quasi a far da padrone per una necessaria sopravvivenza.
L'inizio del libro volutamente ripetitivo e statico da l'idea della quatidianità ormai essenziale dell'uomo e del figlio. Questi rappresentano l'ultimo scampolo d'amore in questo nuovo mondo. Infatti è fortissimo il legame che tiene stretti padre e figlio, figlio che verso la fine del libro sarà quasi venerato dal padre. Il carrello della spesa pieno di coperte e pochi pezzi di cibo in scatola per le emergenze. La strada da evitare perché pericolosa è anche l'unico sentiero da seguire così come è inevitabile seguire il sentiero della vita. Il figlio, che verso la fine del libro sarà venerato dal padre, rappresenta una bella immagine del futuro infatti è l'antropomorfizzazione della speranza che non si rassegna neanche quando l'esito delle loro vite sembra inevitabile. Man mano che il romanzo va avanti prende un po' di ritmo senza picchi eccessivi di interesse.
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Stephen King - 22/11/'63
Romanzo insinuante
Antar vive a New York, in un futuro non molto lontano. E' un egiziano addetto alle ricerche telematiche per conto dell’IWC, organizzazione internazionale che si occupa dell’esaurimento delle risorse idriche del pianeta. Un giorno Antar si imbatte in una vecchia tessera di riconoscimento, proveniente da una compagnia presso dove lui stesso era impiegato nei primi anni Novanta. Antar è curioso di sapere a chi possa essere appartenuto quell’ id, quindi interroga Ava, il suo computer di ultima generazione. La tessera era di proprietà di un indiano, L. Murugan, «soggetto disperso dal 21 agosto 1995» e «visto l’ultima volta a Calcutta», dove si era recato per vedere il monumento, eretto all’interno del Presidency General Hospital, al maggiore medico Ronald Ross dell’Indian Medical Service. Quel Ronald Ross che, come indica un’iscrizione presente nell’ospedale, «nel 1898 scoprì in che modo la malaria viene trasmessa dalle zanzare».
Tutto ha inizio nel 1898, con la scoperta del cromosoma Calcutta, una conquista scientifica apparentemente inspiegabile in base agli strumenti e alle conoscenze del tempo. Tutto ha inizio nel lontano 1898, con la scoperta, appunto, del cromosoma Calcutta, una conquista scientifica apparentemente inspiegabile in base agli strumenti e alle conoscenze del tempo.
Per me è stata una lettura inedita in tutti i senzi poiché è il Ghosh che leggo ed è anche il primo di un autore indiano. Sembra che l'autore attinga sia al genere fantascienza sia a quello thriller, quest'ultimo a parer mio senza tanto sucesso.
Ricco di fantasia, si lascia leggere in modo piacevole specialmente all'inizio. Man mano la trama si intreccia sempre di più fino a terminare con un "finale aperto" dove sembra che l'autore si perda un po', non so se in modo voluto o meno.
Sicuramente rileggendolo si possono notare sfumature e significati che in una prima lettura possono sfuggire.
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La vita che avrei voluto vivere
Esilerante romanzo di Jonasson Jonas.
Tutto si incentra su una improbabile fuga del vecchio Allan Karlsson, che il giorno del suo centesimo compleanno, decide di scappare dalla finestra della casa di riposo invece di festeggiare in pompa magna come la direttrice della stessa aveva previsto.
Allan decide di fuggire in pullman ma nell'attesa si imbatte in uno strano ragazzo biondo che non potendo entrare nella piccola cabina dei bagni pubblici insieme all'ingombrante valigia, chiede ad Allan di vigilare sulla stessa. La corriera sta per partire ed Allan senza pensarci due volte parte con la valigia del ragazzo. A mettersi sulle sue tracce, oltre alle autorità, allertate dalla direttrice della casa di riposo, si aggiunge anche il ragazzo biondo che tenta di recuperare la sua valigia. Questa corsa surreale alla ricerca del centenario può sembrare eccezionale per Allan. Ma lo è davvero? Si scoprirà come Allan da giovane abbia vissuto avventure più incredibili e di come abbia infuenzato i più potenti uomini del '900.
Il libro non è assulutamente impegnativo, la lettura è piacevole e in certi passi molto divertente. Per niente banale poiché gli intrecci della storia restano molto interessanti e ben studiati. Nonostante sia un testo disimpegnato, l'autore ci lascia un profondo insegnamento: prendere la vita alla leggera. Forse Allan lo fa fin troppo alla leggera, ma ad ogni modo gli va sempre bene.
Buon libro per l'esordiente cinquantenne Jonas Jonasson.
Discorso diverso è per il film tratto dal romanzo. Come spesso accade in questi casi il film non regge mai il confronto con il libro. C'è da dire però che non era assolutamente facile rappresentare l'intricata serie di eventi della vita di Allan.
Indicazioni utili
Jose Saramago - Le Intermittenze Della Morte
Rolf Bauerdick - Come la Madonna arrivo sulla luna
Un'avventura, un mistero, una favola
La donna dei fiori di carta. Se fosse stato solo per il titolo non l'avrei letto. Immaginavo fosse un romanzo rosa ma quando ho letto
Chi è Guzman?
Chi sono io?
E chi era l'uomo che fumava sul ponte del Titanic?
Non ho potuto fare a meno di prenderlo.
Nonostante questo libro non rappresenti il mio genere romanzesco preferito, è stato tra i più belli che ho letto nel 2014.
E' la storia di Guzman l'affabulatore che nei primi del novecento che per sbarcare il lunario racconta storie. Le storie non saranno mai belle quanto la sua stessa piena di avventure fino a quando non si innamorerà di una donna il cui nome è un mistero.
L'abilità di Carrisi, forse dovuta anche all'esperienza di sceneggiatore, è tale per cui è stato impossibile non farsi travolgere dalla voglia di leggerlo tutto d'un fiato. Forse troppo breve.
E' una favola raccontata nel modo più intrigante possibile e mai banale. Ha suscitato la mia curiosità dalla prima all'ultima pagina tenendo sempre alto il ritmo. Non vi nego la strana sensazione di contrapposizione tra la voglia che il libro non finisse più e la voglia di capire come andava a finire.
Consigliato agli amanati di qualsiasi genere.
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Giallo e romantico allo stesso tempo
Giallo appassionante ambientato nel 2008 in una tranquilla cittadina dello stato del New England. Un giovane scrittore in crisi d'ispirazione, Marcus Goldman, decide di passare un po' di tempo in villeggiatura dal suo mentore, Harry Quebert tra i più celebri scrittori americani dell'epoca. Harry viene accusato di aver commesso, più di trentanni prima, l'omicidio di una quindicenne forse sua amante. Marcus decide di indagare per scagionare il suo amico e maestro. L'indagine sarà ispirazione per un libro che diventerà il più grande successo di Marcus.
La lettura scorre molto velocemente saltando dal 2008 al 1975, data dell'omicidio. E' interessante vedere come i dettagli dell'indagini saltino fuori e quando si pensa di aver definito gli eventi, emerge un particolare che rimette in discussione le ipotesi fatte fino a quel momento. Un classico dei Romanzi gialli ma la formula è vincente e non mi stanca mai se è ben fatta.
Marcus, nonostante non sia protagonista degli eventi che hanno portato all'omicio della giovane ragazza, diventa centrale nel racconto poiché è lui che porta avanti le indagini. E' piacevole vedere come sia attuale nelle indagini utilizzando in maniera dilettantistica strumenti di investigazione quali internet e il cellulare per scattare prove ma nonostante tutto mi lascia perplesso il fatto che lui riesca a trovare la verità dopo 33 anni dall'accaduto in modo così semplice e sicuramente in modo più efficiente delle autorità locali.
E' un romanzo nel romanzo, interessante nei passaggi in cui Harry regala preziosi insegnamenti a Marcus portandolo a diventare un grande scrittore.
Lettura consigliata a tutti gli amanti del genere thriller e secondo me anche a chi gradisce il genere romantico.
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Storico avvincente
Picevole giallo che narra le vicede del matematico Pitagora al massimo del suo splendore intellettuale. Il maestro è sul procinto di eleggere il suo successore tra una piccola schiera di felessimi. Uno dopo l'altro i suoi più fedeli seguaci sono vittime di omicidi apparentemente inspiegabili. Akenon, investigatore egiziano aiuterà Pitagora a risolvere il caso.
La lettura è scorre in modo piacevole e mantiene l'attenzione dall'inizio alla fine del libro. Purtroppo scade in alcuni episodi a volte un po' paradossali ma la narrazione è fedele al contesto storico. Gli episodi apparentemente frammentati si uniscono come tessere di un puzzle per un finale non troppo scontato. Per chi ama la matematica troverà affascinanti gli artifizi che l'autore adotta mediante teorie e teoremi matematici. Non nascondo che il coinvolgimento è stato tale da aver preso carta e penna per provare alcune dimostrazioni senza le quali non avrei potuto andare avanti nella lettura.
Indicazioni utili
Aristotele e il giavellotto fatale - Margaret Doody
Imperium - Robert Harris
Conspirata - Robert Harris
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