- Warning
Opinione scritta da Pelizzari
1404 risultati - visualizzati 151 - 200 | « 1 2 3 4 5 6 ... 7 29 » |
Io sono Tempesta
Un’isola con un carcere di massima sicurezza abbandonato. Una giovane violinista tedesca che vuole andare alla ricerca di un passato, con pochi indizi e tanto trasporto. Un giovane italiano che sta un po' scappando da se stesso. Un salto indietro nel tempo, sempre nell’isola, con protagonisti un violinista tedesco rinchiuso nel carcere ed una giovanissima isolana che vede nell’isola il solo proprio mondo, i propri limiti, il proprio recinto, perché nell’isola si sente un animale in gabbia. Personaggi secondari che non sono così minori, sia per il loro peso nella storia, sia per i loro tratti. Vite che incrociano. Nel loro tempo, ma anche trasversalmente nello spaccato di spazio-tempo che la storia ci offre. Questo libro è un’esplosione di emozioni, molte di esse correlate alla musica ed al suo potere, che riempie i confini, che trascende spazio e tempo. E’ un libro dedicato alla forza caratteriale di una giovane donna, Neve, che porta una tempesta nella vita del violinista tedesco. Lui riesce ad accendere una piccola scia di luce dentro l’abisso buio di lei. E nonostante l’isola sia un territorio che indurisce, riesce a raggiungere la parte più vera di Neve, che lo porterà sempre nel cuore e lo perdonerà ogni giorno.
Indicazioni utili
In viaggio con il padre
Quest’autrice ha la capacità di raccontare varie forme di amore familiare in un modo veramente speciale, che ti tocca dentro corde nascoste, facendole vibrare ed emozionandoti. La protagonista di questa storia è una giovane donna che riscopre il rapporto con il padre grazie ad un viaggio anomalo che lui le propone. Il tutto parte con scambi polemici, con un retrogusto amaro, che lasciano intendere il rapporto difficile o meglio, il non rapporto, che ha lasciato ferite in entrambi. Poi la vicinanza scioglie. Si riaccendono interruttori spenti da tempo. Si ascolta e ci si racconta. Ci si apre. Ci si capisce. Si ricompone un puzzle che sembrava impazzito o senza senso. Si impara che l’amore è anche il dolore delle rivelazioni, la forza dell’accoglienza. Il tutto era partito con due bolle di vetro che non erano quasi neanche capaci di sfiorarsi. Il cerchio si chiude con la comprensione piena, con tante risposte a tante domande irrisolte e con una frattura che però è stata riempita d’oro, come sono abituati a fare in Giappone, che ha valorizzato il rapporto e gli ha ridato nuova vita e nuovo senso. Senza dimenticare il passato. La storia è molto toccante. Lo stile è splendido. L’emozione è vibrante.
Indicazioni utili
UN BENJAMIN BUTTON FUMETTATO
Sembra la storia fumettata di un personaggio alla Benjamin Button, perché si svolge al contrario, partendo da quando i protagonisti sono ormai anziani e riavvolgendosi nel tempo fino al loro primo incontro. Lui è un personaggio libero nell’animo. Lei invece è stanziale ed ha bisogno di stabilità. Nati per stare insieme, ma impossibilitati a farlo. Divisi dall’infinito ed uniti dall’orizzonte. In mezzo ci sono i progetti di lei, come sindaco della città ed i sogni di lui che, con la sua tesi, e le sue farfalle, vuole riuscire a dimostrare che il tempo può tornare indietro. Il vero protagonista è però il legame che li unisce, perché un cuore che non ama è come una luce che non si propaga ed il loro cuore ha amato l’un l’altro fin dall’inizio e per sempre, per come ha potuto farlo. Un per sempre che ha un lieto fine, o meglio, un lieto inizio. Il disegno di questo fumetto è particolarmente bello, appuntito e spigoloso, dai colori vividi, vivaci e mutevoli.
Indicazioni utili
Non normies
Grazie a questo romanzo frizzante ho scoperto un fenomeno che non conoscevo e che è molto più diffuso di quanto potessi immaginare: il cosplay, ovvero l’arte di creare e vestire costumi di personaggi di cartoni animati, fumetti e videogiochi. Ed ho scoperto che il mondo si divide fra cosplayer e normies. La protagonista è una giovane ragazza, molto fragile, ma di buoni sentimenti che, nel corso del romanzo, scopre lentamente se stessa. Il linguaggio e lo stile utilizzato sono molto freschi e giovani, e la storia raccontata è in grado di affrontare temi molto importanti, quali il bullismo, l’autolesionismo, la scoperta della propria omosessualità. Il tutto è contestualizzato in una cornice che sicuramente può attrarre soprattutto un pubblico di giovani e giovanissimi e ritengo importante che questa storia riesca, in modo efficace, a trasmettere loro il messaggio che si può uscire dall’oscurità dell’anima.
Indicazioni utili
Incomunicabilità
Un italiano, un russo ed un tedesco. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma non la è. E’ uno strano aggregato di anime, che si ritrovano in fuga. E’ uno strano miscuglio di lingue, che comporta incomprensioni, incomunicabilità, ma, nei momenti essenziali, stranamente anche intesa. Mi ha fatto uno strano effetto leggere questo fumetto proprio in questo periodo. Mi sono piaciuti molto gli espedienti grafici che subito ti proiettavano nel passato, flashback che hanno irrobustito la storia. La grafica è eccellente, perché riconosci il passato, il presente, il freddo, la gioia, la serenità, anche solo dai colori. I commenti in certi punti sono pura poesia. In altri punti non servono, basta il disegno. Avrei preferito dei sottotitoli alle espressioni in lingua, ma forse il non metterli era un modo per farti entrare di più dentro la storia.
Indicazioni utili
INCONFONDIBILE SARCA-STYLE
anche tutto il contorno dei personaggi secondari, o meglio, i personaggi sono sempre i medesimi, ma cambiano le interconnessioni tra loro e quindi anche le relazioni interpersonali e quindi l’effetto gruppo ne risulta indubbiamente potenziato. Il Sarca-style resta invece inconfondibile, anche se per parte della storia rimane comunque sottotono rispetto a come eravamo abituati. La missione di Vani è quella di aiutare il suo ex capo Enrico, restituendogli un se stesso migliore. Attraverso una porta socchiusa, da cui comincia a cercare, Vani intravede una crepa e, da quella, via via articola il suo progetto. Come sempre il Commissario Barganza, che sembra sempre un passo indietro, risulta essere decisivo, soprattutto in alcuni momenti. E, visto il finale dell’episodio, sono certa di un nuovo rilancio verso nuove strade da percorrere. E sono anche certa che la protagonista, che ha il dono di capire i moti emotivi delle persone, riuscirà a lasciarsi andare ed a capire se stessa sempre di più.
Indicazioni utili
Quando ghostwriter incontra ghostwriter
Terzo episodio della serie di Vani Sarca. Stile sempre brillante, ironico, scoppiettante. Vani è un personaggio veramente iconico, fortemente predisposto alle intuizioni empatiche, tranne a quelle che interessano lei stessa. In questo episodio abbiamo più eventi che si svolgono parallelamente, con il pieno coinvolgimento della schiera di personaggi secondari che normalmente circondano la protagonista e che ritroviamo, nella loro evoluzione, in tutti gli episodi della serie, e con le comparse che sono coprotagoniste dei soli singoli libri: in questo incontriamo un ghostwriter abbastanza eccentrico ed un anziano malvivente abbastanza creativo. Uno dei miei personaggi minori preferiti, uno di quello che conosciamo via via sempre di più, è Morgana, che è una mini-matrioska di Vani e che è sempre mossa da un grande sentimento di ammirazione e stima nei confronti di Vani, un affetto di cui lei percepisce il calore. Il movimento sarà la chiave di lettura, sia del caso poliziesco sia del caso personale di Vani, che comincia, a piccoli passi, a trovare il giusto posto nel mondo. Lo definirei un episodio di passaggio, che rilancerà la serie verso nuove prospettive.
Indicazioni utili
La costituzione del gruppo
Sono poliziotti e devono ricostruire l’immagine di un commissariato che ha una macchia difficile da cancellare. Li hanno scelti perché sono sicuri che falliranno. Nel precedente libro “Il metodo del coccodrillo” avevamo fatto conoscenza della figura di Lojacono ed era di fatto la prima storia, preliminare all’avvio di questa fortunata serie di gialli, ambientati nella Napoli contemporanea, scritti in modo esemplare. In questo libro assistiamo alla costituzione del gruppo ed è una fase che mi ha particolarmente interessato, anche per analogia ad altri ambiti in cui sto vivendo dinamiche analoghe in questo periodo. I poliziotti non hanno neanche il tempo di conoscersi, che si ritrovano subito catapultati nella necessità di risolvere un caso di omicidio avvenuto nel mondo dell’alta borghesia napoletana. Con un intuito non scontato, riescono a squarciare il velo, ad individuare l’assassino e, con abilità, riescono anche a farlo confessare. E’ un gruppo raccogliticcio, che però funziona. La loro guida ha deciso di metterli insieme, perché, essendo così eterogenei, l’unico modo per ottenere un qualche amalgama da persone così diverse, è quello di tenerle insieme per il maggiore tempo possibile. I loro momenti di brainstorming sono potenti e lasciano prevedere un crescendo di affiatamento anche nella risoluzione dei futuri casi. E’ un nome di battaglia che è tutto un programma, ma decisamente funziona. Non vedo l’ora di conoscere meglio le loro singole specificità, anche caratteriali, e di cogliere, sempre più, di cosa è fatto quel collante che li cementifica e li renderà sempre più speciali.
Indicazioni utili
Sangue innocente
Questo è il libro che getta le basi della serie de “I bastardi di Pizzofalcone”, è direi proprio la sua genesi, perché ruota attorno a quello che sarà uno dei personaggi principali dell’intero sequel e fin dalle prime battute comincia a farci entrare nella sua mente e nel suo modo di ragionare. La premessa dell’autore al libro è folgorante, perché ci racconta di quanto un libro può essere un biglietto per un viaggio, forse senza sapere nemmeno lui per primo dove lo porterà questo viaggio. Nella storia si fronteggiano un cacciatore solitario e disperato ed un poliziotto altrettanto problematico. Sono entrambi esemplari della stessa specie, uno su un versante, uno sull’altro. Molto particolare è lo scandaglio della mente del poliziotto, che ci permette di entrare in empatia con gli ingranaggi dei suoi ragionamenti. E si intende molto presto che Lojacono, con le sue solitudini, con i dolori che porta, con la difficoltà di vivere che sente, non è un personaggio che ci si riesce a scrollare di dosso facilmente. Ti entra sotto pelle. Le indagini, congiunte con l’aiuto di personaggi secondari che ritroveremo anche nel futuro, portano a capire chi può essere quell’anima, traviata dalla sofferenza, che sta infliggendo ad altre anime la sofferenza più atroce, spargendo sangue innocente, fino alla corsa finale, che è un capitolo al cardiopalma, dove riga dopo riga si alternano scene come se fosse un film d’azione. Non è per niente un inizio in sordina. E’ un inizio di tutto rispetto.
Indicazioni utili
La velocità di pensiero
Vanni Sarca è un personaggio davvero speciale, una ghostwriter che si trova invischiata in casi polizieschi e che, di fatto, diventa consulente di un commissario. Questo secondo libro della serie è abbastanza dispersivo, perché attorno al canovaccio del caso che viene affrontato, già di per sé abbastanza complicato, ruotano molti personaggi secondari e molte scene che sembrano distogliere l’attenzione, ed allungare inutilmente la lettura, se non che l’intento principale dell’autrice era costruire e rafforzare tutta quella cornice dentro cui Vani Sarca ed il suo commissario si muovono, per tratteggiare sempre meglio anche le loro vicende parallele, perché la serie di Vani Sarca non termina con questo episodio. Lei è veramente unica, ha una velocità di pensiero sorprendente ed un’innata capacità di leggere nel pensiero degli altri che stupisce ogni volta, e che è indubbiamente una dote preziosa anche in ambito poliziesco. Peccato che la persona che Vani sa leggere meno di tutti è proprio se stessa. Ma ci siamo noi a compensare, perché questo libro getta solo le basi per un complicato intreccio e l’interesse non può che crescere.
Indicazioni utili
Nel cono d'ombra
Vani è una ghostwriter, ovvero scrive rimanendo in un silenzioso cono d’ombra, dando voce a personaggi famosi che non sanno scrivere o a scrittori famosi che non sanno più scrivere. Lei ha la straordinaria capacità di osservarli ed entrare in sintonia con il loro modo di essere, di pensare e di scrivere e quindi di immedesimarsi in loro, tracciando storie che loro stessi non riescono a tracciare, ma con il loro stile. E’ praticamente un camaleonte multitasking. Ma è anche un’intrattabile testa dura, un po' orso, un po' nerd. Ai miei occhi comunque adorabile, perché ironica, vivace, fresca e frizzante. Questo è il primo libro che getta le basi per una serie interessante, nella quale i singoli episodi, che si apriranno e chiuderanno nel singolo libro, saranno collocati nel più ampio contesto di sviluppo delle sue vicende personali. Un giovane personaggio molto promettente.
Indicazioni utili
Le correnti universali
Claudio ha realizzato il sogno della sua vita. Mollare tutto, ogni certezza, ogni comodità, ogni “bisogno” e fare il giro del mondo, senza aerei, scoprendo oltre 40 paesi, conoscendo culture, vivendo luoghi e paesi ogni giorno da viaggiatore squattrinato, e non da turista raffinato, entrando in connessione con la natura, ritrovando certezze, ma soprattutto trovando il vero se stesso. Sarebbe il mio stesso sogno, se non avessi le paure che ho. E che sicuramente anche lui aveva. Le ha abbandonate. Ha detto a se stesso: “Comunque, in qualche modo, ce la farò”. E ce l’ha fatta. Scoprendo di sé molto di più di quanto sarebbe riuscito a fare vivendo la vita che “gli era stata assegnata” e lasciando questo suo sogno in un cassetto. Il libro è una descrizione delle tappe del suo percorso, di alcune delle persone che ha conosciuto, di avventure e disavventure, di momenti di non trascurabile felicità e di momenti di non trascurabile sconforto, per non dire anche di disperazione. In ogni pagina ho riconosciuto il senso dell’avventura, la propensione all’ascolto, l’umiltà del mettersi a disposizione del mondo e di seguire le correnti dell’universo, quelle che mettono in connessione tra loro i puntini della vita. Attraversando momenti di piena introspezione e momenti più goliardici, momenti di crisi personale e familiare e momenti di nostalgia, Claudio si è fatto guidare da una fame insaziabile di scoperta di altre culture che è il lato per me più bello di questa sua esperienza, nonché un aspetto in cui mi riconosco pienamente. Si è lasciato cullare dal vento della vita, vivendola pienamente, lasciando andare il superfluo e riempiendosi occhi, cuore e anima di immagini, persone e momenti indimenticabili.
Indicazioni utili
Volare in solitaria
“Come stai? Bene”. Quante volte si risponde in automatico in questo modo a questa domanda così comune, che molto spesso, anche per chi viene pronunciata, ha la stessa valenza di un “Ciao”. Eleanor sembra stare bene, forse è anche un po' convinta di stare bene, ma le manca molto mondo che per gli altri è normale, e solo con quel mondo comincerebbe a stare davvero bene. Con Eleanor ho sentito subito empatia, per il suo isolamento sociale, per i suoi silenzi dal venerdì sera al lunedì mattina, per il suo rito della pizza nel fine settimana, perfino per la sua cicatrice. E, come un fiore che sboccia, ho sentito altrettanto calore quando, complici alcune coincidenze di vita, ha iniziato ad accettare inviti, per cercare di sentirsi uguale agli altri, quando si è sforzata di coltivare la sua capacità di socializzare. Proprio lei, abituata a volare in solitaria a causa di una terribile storia personale che ha radici nella sua infanzia, proprio lei, al centro di un ciclo costante e statico, in cui ruota su se stessa, dentro se stessa, silenziosa e sola, ha cominciato a voler creare qualche incrinatura, per far entrare dentro di lei un po' di luce e per sentire anche quelle sensazioni fisiche che anche solo un semplice abbraccio di un amico è capace di sprigionare. Ha cominciato a percepire la bellezza dell’accoglienza e dell’ascolto, anche se nessuno glielo ha mai insegnato, e la parte priva di cicatrici del suo cuore ha cominciato a pulsare di vita ed a scaldarla. E’ un personaggio che a tratti sembra un po' svitato, ma suscita indubbiamente una grande tenerezza.
Indicazioni utili
Un groppo in gola
Lui è un fumettista molto famoso, il più famoso di questa casa editrice. Il tratto del suo disegno è marcato, riconoscibilissimo, identitario. Ma la storia è fragile. E’ parzialmente autobiografica. Racconta la sua infanzia, la sua adolescenza e la sua giovinezza ed è una ripubblicazione di quello che è stato il suo secondo libro e comunque uno dei più famosi. Mi aspettavo una matita un po' irriverente e l’ho trovata; mi aspettavo un fenomeno e l’ho cercato fino all’ultima pagina, rimanendo un po' delusa. Mi è quasi rimasto un groppo in gola, ops, un polpo.
Indicazioni utili
La lentezza è la chiave per entrare in sintonia
Leggere le parole di una londinese che è capace di entrare così tanto nel tessuto della nostra Sicilia lascia in un certo senso senza parole. Dietro c’è sicuramente un grande amore per questa terra speciale, ma anche un rispetto per le tradizioni che emerge in modo molto forte nel terzo capitolo di questa saga familiare, dedicato ad un circolo di anziane donne dedite al ricamo, ma soprattutto ad offrirci uno spaccato di decenni importanti della storia di questa terra. Il ricamo è un’attività dal valore terapeutico per le cosiddette tre sagge, perché crea intimità senza debordare nel chiacchiericcio e nel pettegolezzo, permettendo loro di condividere i pensieri ed i crucci. E’ soprattutto un’attività dal valore fortemente simbolico, perché testimonianza di un artigianato manuale, fatto di pazienza e precisione, di delicatezza e creatività, che permette di tenere viva una tradizione che viene da lontano. Il ritmo della narrazione è molto lento, forse perché anche il ricamo è un’attività lenta. I capitoli danno voce ai diversi personaggi, in un’alternanza che ti permette di cambiare punto di vista, aspetto stilistico che apprezzo sempre molto nei romanzi. Se affronti la lettura con pazienza, queste pagine si cuciono addosso a te. Se la affronti con fretta non riesci a percepirne il vero valore.
Indicazioni utili
Frammenti di storia
Raccolta di racconti, che sono frammenti di storia. Sia la storia personale di questo grande giornalista, sia la storia del mondo. Perché l’autore è stato inviato (ed inviato di guerra) per anni per un famoso quotidiano ed ha vissuto in molti paesi, diventando un vero e proprio cittadino del mondo. Leggere i suoi racconti in questi giorni, con il conflitto Russia Ucraina in corso, mi ha particolarmente colpito. Alcuni frammenti sono molto personali, come il racconto del rapporto con il suo pastore tedesco; altri sono nostalgici, come ad esempio quando si battevano gli scritti con la macchina da scrivere; altri sono potenti, come i ricordi personali e di vita dei posti in cui è stato quando era sul fronte di guerra, l’albergo dei cammellieri, la competizione con Oriana Fallaci, il rapporto con il cibo straniero e la voglia di zona di comfort quando cercava i ristoranti italiani; alcuni sono da ascoltare in religioso silenzio, come il racconto della bambina di Hiroshima. Tutti sono storia viva.
Indicazioni utili
Un diario fumettato
Non è un vero e proprio fumetto, è più un racconto, o meglio, è più un diario. La storia, vera, di un’adozione di due bimbe da parte dell’autore. Il fumettista ha voluto raccogliere le emozioni, la quotidianità dei primi giorni insieme, dei primi momenti di conoscenza ed empatia, per non dimenticare. E lo ha fatto nel suo stile, con ironia, con spontaneità, raccontando tutto, anche i particolari più impossibili. Con pagine di diario intervallate da qualche pagina di vignette, in stile bianco e nero, con i tratti suoi che sono per me riconoscibilissimi avendo già letto delle sue opere. Al di là della forma mista, che ci può permettere di collocare questo libro in più categorie, quello che resta dentro è il sorriso e l’amore incondizionato che queste due belve feroci sono state capaci di fargli nascere dentro.
Indicazioni utili
Illuminare l'ombra
Saviano vive sotto scorta da oltre 15 anni, per aver voluto illuminare l’ombra del suo Sud, e questo fumetto è uno schiaffo a viso aperto che ci fa solo marginalmente capire che cosa voglia dire per un uomo vivere in questa condizione. L’autore ci offre la sua storia personale, i suoi tormenti, le sue paure, i suoi frammenti, i suoi ricordi, il calore dei suoi legami familiari, la freddezza dei suoi legami affettivi che non può vivere liberamente, i suoi dubbi. La storia è arricchita da una bella grafica, con colori netti. Mi ha colpito il rosso perché inevitabilmente richiama il sangue. Mi ha colpito il blu perché inevitabilmente ricorda la freddezza. L’autore si è costruito un’armatura, che serve a proteggerlo ma nello stesso tempo lo fa vivere distante dal mondo. Chissà quante volte si è chiesto cosa sarebbe successo se… Chissà quante altre vite si è prefigurato di avere perso. Chissà quante domande si è fatto, intimamente, non pubblicamente. Il fumetto ti permette in punta di piedi di entrare in risonanza con i suoi pensieri. E ti viene spontaneo e molto naturale augurargli di poter vivere quel desiderio espresso nel finale, desiderio che è ricordo, che è colore, che è calore, che è vita, che è semplicità, che è famiglia. Con l’augurio che gli possa illuminare l’anima.
Indicazioni utili
Il senso dell'assenza
Questo libro ha un grandissimo impatto emotivo, perché racconta le emozioni forti, profonde, dolorose, intime di un lutto. Il protagonista è un vedovo, che perde non solo la sua metà, ma il suo tutto. Non si tratta di una vera e propria storia, quanto di un racconto di emozioni tristi, arrabbiate, malinconiche, che ci avvolgono in un turbinio. L’autore cerca di raccontarci il senso della mancanza, il senso dell’assenza, in un percorso che va dalla dimensione ossessiva della malattia ai piccoli gesti del quotidiano. In queste pagine c’è dolore, c’è nostalgia, c’è silenzio, ci sono ricordi, ma soprattutto c’è il vuoto e c’è l’assenza. Raccontati in modo magistrale. Perché rendono pienamente il suo essere infragilito, annientato, azzerato. Il tempo non lenisce, il tempo sottolinea, il tempo forse ammorbidisce i contorni, ma non cancella, non dimentica. Si dice che è necessario imparare l’arte di voltarsi, per andare oltre. La verità è che chi ha amato tanto, in un lutto perde anche una parte molto importante di se stesso. Invecchiare insieme delicatamente è un regalo della vita, che non deve essere dato per scontato.
Indicazioni utili
L'aiuto inaspettato
Fragilità e forza. Distacchi e ricongiungimenti. Freddezza ed empatia. Rigidità e calore umano. In questa storia, che è sia una storia degli anni della guerra sia una storia dei giorni nostri, c’è tutto questo e molto di più. Le storie sono parallele, le protagoniste sono due donne diverse ma hanno dei tratti comuni. L’una abbandonata da un ragazzo troppo giovane per prendersi responsabilità, ma poi di fatto scopriamo che se le sarebbe prese, anche se la vita lo ha nascosto a lei per molti anni. L’altra irrimediabilmente ferita da un marito violento la cui gelosia si trasforma in una pericolosa paranoia. Entrambe ci appaiono fragili, entrambe sono rimaste sole. Però il mondo che hanno attorno, che ha una forza sorprendente, mette sul loro cammino, anche in modo silenzioso, figure preziose, che sono in grado di alleggerire loro il peso della vita. Ed a mio parere sono proprio questi personaggi secondari i meglio riusciti di entrambe le storie. Emozionante il finale.
Indicazioni utili
I colori dell'arcobaleno in un fumetto in bianco e
Fumetto attualissimo, ironico, un po' irriverente, sensibilizzante, a modo suo profondo. Racconta la storia di Cinzia e di Paul. Che sono la stessa persona. Racconta la storia dei clichés della società riguardo alla sessualità. Racconta la storia di emarginazione di persone che la gente non guarda, perché la gente vede solo quello che vuol vedere. E loro sono una macchia scusa sul vestito pulito della loro realtà. E, soprattutto, quando diventi ciò che gli altri si aspettano di vedere, poi comunque loro smettono di guardarti. Cinzia subisce, soffre, sogna, spera, ma si libera anche di tutti gli orpelli, si libera dei pregiudizi, riesce a scegliere di essere se stessa. Peccato che lo stile del disegno sia in bianco e nero, ma forse anche questa scelta ha un senso. E’ come a volte ragiona la società. Che non sempre accetta di vedere i colori dell’arcobaleno. Battute secche ed esilaranti, nonché ovviamente doppi sensi, rendono la lettura fresca e frizzante. Bellissimo il finale, perché Cinzia, da buona macchia quale si sente, sceglie di leopardarsi. Geniale.
Indicazioni utili
Programma farfalla
Una giovane donna, in una sua brutta giornata, fa un incontro imprevisto che le cambia la vita. Un po' come può fare questo libro, che è sì un romanzo, ma è anche un libro di auto-aiuto, perché ti mette a disposizione una cassetta degli attrezzi utile per cambiare il punto di vista sulla tua vita e per cambiare, in meglio. Superando le microfrustrazioni quotidiane, rieducando il nostro sguardo sulla vita, scegliendo di seguire il circolo virtuoso invece del circolo vizioso. Il cambiamento però è una porta che si apre solo dall’interno e l’ambasciatore della felicità, che è stato colui che è riuscito a far saltare i chiavistelli interiori della protagonista, non può sostituirsi a lei, perché è lei che deve percorrere la strada della propria rinascita. Lui è un agevolatore, un’ancora. Ed è un regalo della vita averlo incontrato. Lei ora non dovrà spezzare la catena, ma aiutare un’anima scelta a seguire gli stessi passi, per rifiorire. Intanto il libro sensibilizza ed aiuta ciascuno di noi a fare della nostra vita la meraviglia che è. Io sono al primo charm, quello bianco. Sono sicura che ne seguiranno altri, il giallo, il verde, il viola, il nero. In un qualche modo riuscirò a diventare cintura nera di me stessa.
Indicazioni utili
Sliding doors nel tempo
La trama di questo libro è geniale, e lo stile dimostra un senso del tempo ancora più eccezionale. Letto in questi giorni, il suo sapore è stato ancora più speciale. La protagonista è Greta. O meglio, tre Grete: Greta uno, Greta due, Greta tre. Siamo nel 1986, la Greta 1986 subisce un lutto importate e, per uscirne, è sottoposta a sedute di elettroshock, che la portano nella sua stessa vita a rotazione nel 1918 e nel 1941. Mentre, a loro volta, la Greta 1918 si sposta nel tempo e la Greta 1941 pure. In teoria ad intervalli regolari, in realtà ogni tanto qualche Greta si incricca e quindi si salta qualche turno. Da cui la grande attenzione dell’autore a rispettare i mondi paralleli e la grande attenzione del lettore a non perdere il filo. Le tre Grete sono tre donne che vogliono scappare dalle proprie vite, si trovano comunque tutte, a modo loro, circondate dalle persone che hanno fatto la loro vita, solo che è in un altro tempo. Guarda caso un tempo è appena dopo la fine di una guerra, senza che le persone del tempo sappiano che la guerra sta per finire; e l’altro tempo è appena prima dell’inizio di un’altra guerra, senza che le persone del tempo sappiano che la guerra sta per iniziare. Questo è il motivo per cui leggere queste pagine in questi giorni porta a riflessioni ancora più profonde. Tutte e tre le Grete cercano di riparare agli sbagli commessi. Perché non c’è vita senza sbagli. L’articolazione dei percorsi di viaggio, e direi anche di rinascita, è segno di una straordinaria capacità narrativa. L’idea di abitare dentro me stessa in un’altra epoca, per diventare ancora di più me stessa, è affascinante. Un viaggio nel tempo che non sarebbe male poter fare. L’idea che debba però esistere per forza un paradiso, dove tutti i fili si riannodano, è ancora più carezzevole. E’ un libro che è un sogno, perché alla fine ogni Greta trova il proprio posto nel tempo, che non è necessariamente quello di partenza. Ed alla fine il cerchio si chiude, con tutte le infinite possibilità che si aprono.
Indicazioni utili
Un lungo viaggio insulso
Tipico romanzo americano contemporaneo che racconta la storia e gli amori di una giovane donna, Madeleine, appassionata di letteratura inglese. Il libro è infarcito di riferimenti letterari, che hanno forse l’intento di impreziosirlo, ma che lo rendono anche estremamente noioso e lento nei ritmi. Sono frequenti anche incursioni volgari, disseminate forse per risvegliare gli assopimenti del lettore. La storia, di per sé, non è né originale, né significativa. Con il rischio forse di banalizzarlo troppo, lo descriverei di fatto come un pot pourri con poco senso e con poco sale.
Indicazioni utili
Ossessiva compulsiva
Rebecca è un personaggio straordinario, in cui molte donne (non la sottoscritta…) possono riconoscersi. Amante dello shopping in modo smisurato, maniacale, assurdamente ossessivo-compulsivo, non ha per nulla il senso della misura e delle proporzioni, in certi momenti arriva perfino ad essere imbarazzante ed anche irritante. Cede a facili entusiasmi. E’ del tutto irrazionale ed è vittima di specchietti per le allodole. E si complica la vita da sola. Ma è la protagonista indiscussa di una fortunata serie, di cui questo libro è solo il primo. Rebecca è un po' svampita, un po' superficiale, ma in fondo è anche una persona buona. Ed ha la fortuna di avere un contorno di amici che non approfittano di lei. Il mio personaggio secondario preferito è Suze, la sua migliore amica. Direi la migliore amica che si possa desiderare, vista la sua bontà e generosità. Libro leggero, spensierato, che si legge veramente volentieri, perché rilassa la testa. L’ho letto in lingua originale, nel mio primo English Book Club, e devo dire che la spigliatezza dei dialoghi, nella sua versione originale, è molto vivace.
Indicazioni utili
Madre in un universo parallelo
L’autrice ha una penna ironica, fresca, giovanile ed anche per il tipo di storie che racconta, la sento sempre molto vicina, al mio stile ed al mio mondo. In questa storia la protagonista è una giovane donna, non più così tanto giovane, che si scopre tradita, decide di interrompere la sua convivenza, fa un incontro nuovo, potenzialmente illuminante e si invischia in un labirinto veramente articolato, che sembra un tunnel senza via d’uscita, se non la fuga. La ex moglie di lui tipicamente vendicativa, la figlia di lui forse ancora peggio, la famiglia di lei problematica, i genitori con i propri problemi e la sorella con problemi ancora più seri. Tutti personaggi intensi. Tutti personaggi con più chiavi di lettura. Perchè se è vero che la vita è un susseguirsi di colpi di scena, di cui alcuni anche terribili, è anche vero che alcuni possono essere assolutamente magici. Alessandra è senza figli. Quando sei senza figli, devi capire il tuo senso, il tuo perché. Perché da più parti ti viene detto che è come se avessi un destino incompiuto ed in molti modi a volte ti fanno sentire un fallimento. Ma Alessandra diventa madre in un universo parallelo, della figlia del suo compagno e dei figli di sua sorella. Perché lei è madre dentro. E, da una vita che sembrava sbriciolarsi ed implodere, lei riesce a ricomporla. E riesce a salvare tutti. Regalando vita, serenità, sicurezza ed una famiglia a tutti. Alessandra insegna fisica e definisce le emozioni stupidi campi energetici di natura quantistica. Beh in questo suo mondo le emozioni non mancano, ma generano una grande energia, perché scaldano.
Indicazioni utili
Confronto generazionale
Margherita è una giovane donna che, a seguito di un incidente stradale, resta tre mesi in ospedale. Anna è un’anziana donna che, per casualità, si trova ad essere la sua compagna di stanza. Fra le due si crea un rapporto strano. Inizialmente di insopportazione reciproca. Poi di strana vicinanza, fino ad arrivare ad essere un rapporto di sincero affetto. Segno che il confronto generazionale è possibile, e che arricchisce entrambe. Il personaggio di Anna è il mio preferito; si dimostra di una vivacità inaspettata e di una simpatia che strappa molti sorrisi. Svitata e brillante, in alcune espressioni mi ha ricordato anche alcune uscite, spassose, di mia madre.
Indicazioni utili
Presenze
Bellissimo thriller, che si sviluppa, in modo sempre più ampio, inducendo un senso di angoscia profondo e via via crescente. Il lettore è in uno stato di allerta costante e si muove, insieme ai protagonisti, in mezzo a presenze non ben identificate, sensazioni sinistre, rumori e suoni. Si cerca, razionalmente, di dare una spiegazione anche all’inspiegabile che ci viene offerto. Si cercano indizi per orientarsi nel labirinto di una fragilità mentale, che potrebbe essere multipla e magari anche annidata dove meno la si aspetta. Uno stile veramente eccellente, degno, a mio avviso, dei più grandi maestri di thriller.
Indicazioni utili
Green-mini-bulli
Nonostante la copertina, è un fumetto monocromatico, ovvero tono su tono, verde-nero, con tante sfumature, ma sempre verde-nero. Questa scelta stilistica un po' stanca, mentre è molto azzeccata la scelta della fisionomia della protagonista. Una faccetta tonda che ispira subito simpatica ed anche senso di identificazione. La storia si svolge in un campo estivo ed è azzeccata per quegli adolescenti che hanno qualche difficoltà relazionale, che sono vittime di qualche scherzo (senza andare ad interferire con la sfera del vero e proprio bullismo, che è ben altra cosa), che sono alle loro prime esperienze di indipendenza “estiva”, con le loro prime vacanze lontani dalla famiglia. E’ una storia indicata anche per chi, un po' più adulto, ricorda con il sorriso quei primi momenti di libertà ed anche per chi li ricorda con un po' meno nostalgia.
Indicazioni utili
L'altra madre
Un’adolescente adottata scappa di casa ed i genitori adottivi rintracciano la madre biologica per ritrovarla, perché sono convinti che la ragazza stia per andare da lei, avendo manifestato il desiderio di conoscerla. Non sanno che la madre biologica si occupa anche della ricerca di persone scomparse. Così come non sanno quasi nulla del suo passato. La madre biologica ha un passato molto difficile alle spalle ed in questa solitudine di ghiaccio della sua vita emerge prepotente un immenso bisogno di amore, amore che le è mancato fin dall’infanzia, dai genitori, dalla sorella, dalla vita. Questa mancanza d’amore l’ha resa forte, di una forza unica, che l’ha resa capace anche di superare i dolori più grandi. Una corrente nera scorre nel profondo del suo essere, sotto ad una corazza che difficilmente mostra incrinature o pieghe. La trama è interessante. Alcune divagazioni sono un po' dispersive, ma può essere che preparino il terreno a future storie. Così come il finale non è così a lieto fine come ti aspetti. Ma sono convinta che questo ghiaccio abbia appena cominciato a sciogliersi.
Indicazioni utili
Una Venezia inedita
Questo libro racconta una sfida, quella di smascherare la corruzione di stato, umiliare il potere, utilizzando un'intelligenza appassionata. Marco Donati è il protagonista, ha accumulato una fortuna col ricatto ed è a capo della stravagante malavita operante tra la laguna veneta e il delta del Po. Tormentato dalle contraddizioni della vita e sollecitato dalle seduzioni di Regina, agisce per il gusto dello spettacolo, del colpo di scena, della buffoneria. Libro un pò lento, con un linguaggio forzatamente ricercato, esageratamente introspettivo, un pò noioso, leggermente ironico, che esplora una Venezia mostrandocela in una chiave totalmente inedita.
Indicazioni utili
700 anni e non sentirli
La sua eterna giovinezza e la vitalità delle sue parole, dopo 700 anni, ancora suona, suggerisce, evoca, e questo saggio, che si concentra prevalentemente sull’Inferno, che è indubbiamente la parte più interessante della Divina Commedia, non si pone come un libro di critica letteraria, ma come un racconto del viaggio di Dante e di come le sue parole hanno contribuito a creare l’identità italiana. E’ un libro che ti permette di rispolverare ricordi e di scoprire punti di vista inaspettati e/o fatti che, quando eri studente, non potevi nemmeno analizzare. Tutta la Divina Commedia è un lungo fatto personale. Il poeta parla di sé, di noi, della storia italiana, delle tragedie dell’umanità. Sempre, a ogni incontro, mette in gioco se stesso, è coinvolto in prima persona, piange, s’indigna, sviene; e ci coinvolge. Sviene tante volte! E non me lo ricordavo proprio. Il libro mi ha permesso di ridare un volto a questo poeta, così illustre per noi. Di riflettere in modo diverso sul bene e sul male. Al bene sono associati immagini di potenza, sapienza ed amore e, guarda caso, al male sono associate immagini di ira, ignoranza ed invidia. Se il dolore non avesse indotto Dante a penetrare la disperazione e la grandezza dell’animo umano, non l’avrebbe scritta o comunque non così. Il poema è un viaggio, incalzante, nella profondità di noi stessi, della nostra storia e della nostra cultura. Perché l’Italia è nata dalla cultura e dalla bellezza. Il poema contiene tanti elementi geografici che avevo completamente dimenticato. Attraverso parallelismi e confronti, lo scrittore del saggio collega anche personaggi attuali, fatti storici più recenti, anche a testimoniare che 700 anni possono anche non sentirsi. Con l’incredibile messaggio finale, che dà anche il nome al saggio, che sono il verso più famoso ed il più positivo che sia mai stato scritto, penso, perché le stelle sono il segno del vero destino dell’uomo, del suo slancio verso l’alto, della sua aspirazione all’ascesa.
Indicazioni utili
I preziosi Gold
Cosa farei se sapessi il giorno in cui me ne andrò? Io non vorrei saperlo, perché penso che il saperlo condizionerebbe ogni mia scelta, privandomi quindi della mia libertà. Però questo bellissimo libro, che di fatto è una vera e propria saga familiare, mi ha posto qualche interrogativo, mi ha fatto molto pensare. I protagonisti sono quattro fratelli, i Gold, che, per un gioco un po' stupido da bambini, durante un noioso pomeriggio d’estate, interrogano una zingara per sapere, ciascuno di loro, fino a quando vivrà. Da lì il libro scorre parallelo a come scorrono le loro vite, ognuna prende la propria forma, la propria strada, la propria fisionomia, e va incontro al proprio destino. Simon è il più giovane e muore anche molto giovane, a causa dell’AIDS, l’artista Klara muore suicida, Daniel viene invece ucciso, perché si trova in un posto in cui non doveva essere, Varya invece avrà una lunga ma non semplice vita. La scomparsa di Simon è una bomba che dilania la loro famiglia. Ognuno di loro, a modo proprio, scopre quanto è alto il prezzo della perdita. Ognuno di loro, a modo proprio, viene inghiottito dalle fauci della vita. Un libro difficile, che ti schiaffeggia e ti sorprende.
Indicazioni utili
Di tutti i numeri un fascio
In genere non amo molto i saggi di economia (e nemmeno quelli di geopolitica), ma questo sociologo è uno scrittore che ho avuto modo di conoscere in qualità di ospite in alcune trasmissioni televisive e ne apprezzo il garbo, oltre ad ammirarne la cultura e la capacità di fare analisi e sintesi, con tutti i dati numerici a disposizione da tutti gli studi. Gli aspetti sociologici che affronta in questo saggio sono ampi e tutti molto interessanti, in particolare quelli più legati alla tematica del consumismo. Ogni capitolo ci induce ad interessanti riflessioni. Mi ha colpito la parte finale, intitolata “il futuro davanti a noi”, perché ho letto il libro in questi giorni, ma il libro è di fine 2019…e nemmeno lui aveva idea di cosa ci aspettava. Chissà quanto sarebbero state diverse le sue riflessioni sul futuro, sapendo cos’era alle porte nel giro di un anno, un anno e mezzo.
Indicazioni utili
L'atelier di Coco
Ogni volta che intercetto “Parigi” nel titolo di un libro sono inevitabilmente attirata come un magnete e questa storia mi ha avvolto nell’atmosfera e nel profumo della Parigi anni ’60, con incursioni interessanti nel mondo dell’alta moda, visto che un personaggio secondario è niente meno che Coco Chanel. La storia, di per sé, è un po' scialba, è il racconto di una risalita personale, e quindi il canovaccio sarebbe stato interessante. Sono però troppo frequenti i flashback, sia della protagonista, anche con stralci del suo diario di adolescente, sia con la voce della nonna, grazie a lettere che contribuiscono a creare anche l’ambientazione storica. Questi espedienti però, invece che arricchire, appesantiscono la lettura, creano lentezza, coinvolgendoci nel vortice di un sentimento adolescenziale non sopito, che alla fine la protagonista riesce comunque a risolvere.
Indicazioni utili
Dal mondo della sopravvivenza
Libro di vita, in tutti i sensi. L’autrice ci racconta la propria esperienza della malattia, che ha subìto e superato, mettendo in luce tutti i sentimenti e le emozioni che ha provato nello scoprirla, nell’affrontarla. La prima parte del libro è tutta dedicata a questo racconto, ben incastonato dentro la storia della sua famiglia, della sua infanzia, del suo mondo. La seconda parte è dedicata allo yoga, che è una pratica che le ha permesso di riscoprirsi. L’equilibrio non è una condizione naturale, per averlo bisogna ricercarlo, per ricercarlo bisogna mettersi in bilico, scomodi. Marianna ha imparato a riscoprire la bellezza del tempo a piccoli sorsi, a ridefinire i confini della forza e della fragilità, ad alleggerirsi l’anima nella natura, che fa parte di lei, come le ha insegnato suo padre e come le ha insegnato la sua storia e la sua terra.
Indicazioni utili
Il punto di collasso
Moltissimi sono i personaggi che popolano questo giallo all’italiana, che racconta la storia della scomparsa di un’adolescente, Celeste, tutta casa, scuola e chiesa, a seguito della quale si aprono due indagini parallele, quella della polizia, più ufficiale, che mette in campo una task force di esperti e quella di un investigatore privato, assoldato da una tv locale senza scrupoli, che si rivela la via più veloce. Il giallo è ambientato a Bologna e dintorni e ci offre un triste spaccato del potere della televisione, degli adolescenti in crisi, della disgregazione della famiglia. Celeste è il punto di equilibrio della sua famiglia e finisce per esserne, in un finale imprevedibile, anche il punto di collasso.
Indicazioni utili
Famiglie a pezzi
Thriller avvincente, sanguinolento, a tratti anche in modo eccessivo, psicologico ed ingarbugliato. Il ritmo è sostenuto, perché alterna una vicenda attuale, che vede un marito ed una moglie assassinati in un modo incomprensibilmente violento ed un cold case, riesumato perché nuovi occhi e nuove interpretazioni possono fare luce su vecchi crimini. In entrambi i casi al centro ci sono due famiglie che crollano a pezzi ed il climax degli eventi ci porta a capire come queste due vicende, apparentemente così lontane, anche nel tempo, sono, di fatto, molto più intrecciate di quanto potessimo immaginare. La rabbia è il sentimento dominante. Quella prepotente, cattiva, che può causare solo dolore, anche nella volontà di chiudere i cerchi della vita.
Indicazioni utili
Lasciar correre
Colori freddi. Bianco, nero, azzurro. Spettro di colori ampi solo nelle risse, nelle partite di hockey, quando c’è il sangue e nei ricordi. Non è un caso. Un fumetto con una sapiente scelta dei colori che evoca emozioni, che fa sentire il freddo, il caldo, la rabbia, la paura. La storia è una storia di violenza familiare, di violenza sulle donne, di interiorizzazione della rabbia, ma anche di senso della famiglia, di protezione, di vita. Perché lasciare stare, lasciar correre, può sembrare perdere, ma alla fine è anche vincere.
Indicazioni utili
L'ombra della notte
Bel thriller, che incatena una serie di quattro omicidi, tutti correlati, di “vittime perfette” per la vendetta di un serial killer inaspettato. Un medico, un personaggio televisivo, uno scrittore, un disabile. Però c’è un filo rosso che li lega. Il poliziotto Erika Foster è l’Arianna di questo giallo, crede nelle sue intuizioni, ha degli appoggi nella sua squadra, ma ha anche attorno un clima ostile. La trama si sviluppa in un continuo crescendo, in modo intrigante ed incalzante, con colpi di scena inaspettati. Sullo sfondo una storia di violenza, di infanzia difficile, di paranoie e problemi psichiatrici, ma comunque di vita.
Indicazioni utili
Un caleidoscopio
Saggio molto approfondito sulla cultura giapponese, vista da tutte le sue sfaccettature, che ci prende per mano anche lungo i percorsi della storia di questo popolo, oggi considerato, nell’immaginario collettivo, come un popolo molto portato ad apprezzare la bellezza della natura e la sensualità, a 360 gradi. Il libro è ricco di riferimenti culturali alla letteratura, al cinema, alla televisione, ed ha anche sezioni che si occupano in modo molto specifico di moda, design, sport, cibo. Non conoscendo quasi per nulla la cultura giapponese, ho fatto fatica a ritrovarmi in questo susseguirsi di richiami bibliografici e culturali. Forse è un testo più adatto a chi già conosce molte cose di questo mondo del Sol Levante, mentre io mi immaginavo un testo che potesse meglio accompagnare i neofiti come me. Ho molto apprezzato la parte dedicata a manga ed anime, forse anche perché hanno piacevolmente accompagnato la mia infanzia, e la sezione dedicata allo sport, forse anche perché siamo reduci dalle Olimpiadi e quindi ho potuto fare qualche collegamento in più. Il saggio mi ha inoltre permesso di conoscere meglio il fenomeno del japonisme, che ha fortemente influenzato anche la cultura occidentale, la miniaturizzazione, che è un elemento molto caratteristico del loro mondo ed i fenomeni sociali dell’autoisolamento, il cosiddetto hikikomori, e tutte le sue ricadute sociali, un tema veramente molto attuale. Avrei preferito che venisse dato maggiore spazio alla letteratura contemporanea, forse perché è un’area di mio particolare interesse: ho comunque annotato i suggerimenti di approfondimento forniti e ne farò tesoro.
Indicazioni utili
Nei panni di un lui
Fumetto un po’ balordo, ambientato in una Firenze medievale, dove una fanciulla si trova costretta a spostare un uomo scelto dalla famiglia, senza conoscerlo. La sua madrina le offre l’escamotage di mimetizzarsi fra gli uomini, indossando una pelle d’uomo, per riuscire a farsi un’idea su di lui…diciamo così…in totale libertà. E questo fumetto prende forma, fra personaggi equivoci, notti libertine, scambi di persona, anatemi religiosi, feste carnevalesche che non hanno nulla da invidiare a Tinto Brass, offrendoci spaccati di una società medievale alternativa, che sicuramente non è stata così solo nella mente del disegnatore. A parte la stramberia della trama, devo dire che anche i tratti grafici ed i colori scelti, molto piatti, non mi sono molto piaciuti.
Indicazioni utili
Un serpente che cambia pelle
La casa editrice è specializzata nei gialli/noir all’italiana. Questa vicenda è ambientata a Genova, è raccontata in prima persona da un’ex poliziotta che, avendo denunciato alcuni colleghi per mazzette, si è ritrovata a reinventarsi una vita ed ora fa la barista. Una bambina che frequenta la scuola davanti al suo bar scompare e da lì deriva una concatenazione di eventi in cui il suo ex capo la coinvolge attivamente, perché sono eventi per i quali si sente in prima persona coinvolto ed ha bisogno anche della sua intelligenza per ritrovare viva la bambina. Perché in tutto c’è uno schema: la sfida è trovarlo. E nessuno come lei è così tanto bravo ad entrare sotto la pelle di un caso. Il personaggio principale protagonista della storia è Rita o Sara o meglio ancora Snake. Un serpente che cambia pelle. Un animale braccato. Un personaggio molto più positivo di quello che sembra. Ottima storia. Personaggi memorabili. Emozioni forti, nel bene e nel male. Ed una vicenda personale intrecciata alla storia, che invoglia a leggere anche i prossimi episodi.
Indicazioni utili
Stile grunge
Fumetto tutto in bianco e nero, irriverente, graffiante, a tratti cinico, a tratti illuminante. Ci offre spaccati di una minivacanza di due amiche, che scelgono un’isola remota della Grecia per trascorrere qualche giorno. Una vacanza alternativa per uscire dalla zona di confort. Perché fare le cose normali per non correre rischi e per non farsi male non sempre è la scelta migliore per noi. Queste due turhipster, una più sgangherata dell’altra, ci insegnano che noi siamo i posti nei quali scegliamo di andare, siamo le persone che vogliamo incontrare e le parole che scegliamo di dire. In poche parole…siamo le nostre scelte. Certo… le due ragazze ce lo insegnano a modo loro…ma questi ultimi tempi hanno molto cambiato le mie prospettive di ascolto del mondo, abituandomi ad aprirmi a tutti i linguaggi del mondo…in tutti i sensi. Il linguaggi del fumetto è molto particolare. Questa meravigliosa casa editrice, che ho scoperto da poco, fa scelte editoriali veramente molto interessanti, che centrano il segno ogni volta. I tratti grafici di questo fumetto non sono fra i miei preferiti, la storia nemmeno, anche se ha dei cammei dai contenuti molto speciali e dei punti dove l’ironia è perfetta (come quando le due amiche mettono piede nell’appartamento di 20 metri quadrati che hanno affittato o come quando fanno insieme un cruciverba, tipico passatempo estivo). Lo stile è, per me, un po’ troppo grunge, ma questo non mi impedisce di apprezzare la diversità e di scoprire, anche in questo tipo di espressioni, contenuti di valore.
Indicazioni utili
Le donne degli amici
Bellissimo thriller, che inizia instillando nel lettore un senso di angoscia, che via via sentiamo crescere sempre di più. I capitoli sono intervallati da frammenti, in carattere corsivo, che ci permettono di leggere nella mente (diabolica) che sta dietro a questa trappola, che è la rete attorno alla quale l’intera storia è costruita. Una rete di donne che, inconsapevoli, percorrono il loro quotidiano tragitto. Una rete di uomini che le seguono, con obiettivi a volte innocui, a volte molto meno. Una rete di pericoli, di bugie, di doppie vite, di male, in tutte le sue forme. Il ritmo è molto alto. Il finale è inaspettato. Il vero finale lo è ancora di più.
Indicazioni utili
Una Dea Kali molto moderna
Fumetto ironico, un po’ aggressivo, un po’ strampalato, molto creativo, molto originale. Racconta i frammenti di vita di una giovane donna. Che è figlia. Che è mamma. Che è compagna. Che è amica. Che è blogger. Che è donna. Che è adolescente. Che è bambina. Alla ricerca di modi per sopravvivere alla quotidianità che ci soffoca. Alla ricerca di stimoli. Alla ricerca di tranquillità. Alla ricerca di felicità. Alla ricerca di se stessa. La parte in cui la guru la aiuta nella postura, nel respiro è bellissima, perché, attraverso il fiorire dei tatuaggi sul suo corpo, percepiamo il rifiorire della sua persona. Ne avrei tantissimo bisogno anche io in questo periodo. Le illustrazioni hanno tratti decisi, colori forti, è un fumetto “strong”. Forse, nel linguaggio, anche un po’ troppo. Però è rappresentativo dei tempi moderni. E, soprattutto, delle giovani donne di oggi. Dee Kali della modernità.
Indicazioni utili
...ma sono contento che tu sia arrivata
Fumetto che risveglia nel lettore tantissimi sentimenti contrastanti. E’ una vera e propria esplosione di emozioni. Ci racconta la storia di una famiglia, padre, madre e sorellina, in cui arriva una bimba affetta da sindrome di Down. Ci racconta il senso di rifiuto che prova il padre, il senso di colpa, il senso di accoglienza che prova la madre, la gioia che prova la sorellina e, soprattutto, ci racconta di come i sentimenti cambiano nel tempo, di come evolvono, di come la bimba riesce a farsi amare pienamente. Molto bello anche lo stile con cui il fumetto è disegnato: ogni capitolo è monocromatico. Le scelte di questa casa editrice sono sempre davvero ottimali.
Indicazioni utili
Volgarità gratuite
Questo giallo inizia con un inseguimento. E già ho fatto fatica ad orientarmi perché il nome del poliziotto non mi sembrava molto serio e l’ho scambiato per il fugaiolo. La storia prosegue con volgarità di linguaggio gratuite, forzate, che mi hanno innervosito ed anche un po’ indispettito, perché la lingua è infinitamente ricca e se ci ritroviamo costretti a suscitare emozioni solo usando un linguaggio sporco, vuol dire che non siamo poi così tanto dei bravi scrittori. L’autore viene decantato come uno dei migliori giallisti scozzesi. Io, pur essendo decisamente una lettrice onnivora, ancora una volta, non mi ritrovo proprio per nulla con le scelte editoriali di questa casa editrice.
Indicazioni utili
Un apatico osservatore
Il protagonista è uno strano personaggio. Silenzioso. Triste. Rassegnato. Lo definirei un apatico osservatore. Mosso però da nobili sentimenti e da un’anima buona prende a cuore un caso di omicidio di due giovani incensurati e cerca di andarci in fondo. Il giallo è ambientato nella Milano popolare e le espressioni dialettali che arricchiscono i dialoghi ti sembrano quasi far percepire la cadenza tipica milanese, anche solo nel leggere gli scambi di battute. Quello che ti rimane più impresso però, ancora di più della storia in sé, è lo stato d’animo di fondo del protagonista, che condiziona tutta la lettura, perché senti un po' anche dentro di te le punte del suo male di vivere quando si acuisce e senti, quasi sulla tua pelle, tutta la desolazione dei suoi sentimenti più intimi.
Indicazioni utili
Un canto di luce
Fumetto straordinario, per la grafica, per i colori, per la grafia, i caratteri usati, per la storia. Densa, toccante, attuale, emozionante. Tocca infinite corde e ti lascia dentro un segno indelebile ed una carezza calda e preziosa. Gli autori, attingendo anche a tanti loro elementi personali, ci raccontano la storia di una coppia che mescola la cultura italiana alla cultura araba. Due personaggi veramente straordinari, uno più dell’altro. Toccano il tema della figura di Padre Dall’Oglio, il tema dei migranti, il tema dei genitori anziani, il tema della maternità. I capitoli sono scanditi da lune e da scritte in arabo. Ti innamori del culto della calligrafia araba. Ti innamori della storia della Siria. Ti innamori del deserto. Ti innamori del loro amore minuscolo e di ogni lettera o poesia che la mamma scrive per lui. Non è un fumetto. E’ un canto di luce.
Indicazioni utili
1404 risultati - visualizzati 151 - 200 | « 1 2 3 4 5 6 ... 7 29 » |