Opinione scritta da violetta89
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Connelly Nr 1!
Premettendo che preferisco i libri con Bosch, dove c'è più azione e ci si trova proprio "dentro" l'indagine, mi è piaciuto molto anche questo libro tutto ambientato in un'aula di tribunale col fratellastro Haller.
Lo svolgimento della storia è un po' atipico: nel senso che per quasi tutto il libro noi sappiamo certe cose e seguiamo le indagini in questo senso, così che alla fine siamo totalmente convinti che debba andare per forza in un certo modo, ci aspettiamo che Haller trovi il modo di inchiodarlo.... Se non fosse che proprio nelle ultimissime pagine c'è un totale capovolgimento di fronte, e tutto quello che hai creduto sino a quel momento non vale niente, perchè le cose stanno in tutt'altro modo! Che dire se non: Connelly, come fai a stupirci sempre?
Unico neo per quanto mi riguarda: non ho grandi conoscenze del sistema giudiziario statunitense, quindi qualche volta ho fatto un po' di "fatica" a capire le varie strategie che Haller applica in tribunale per ottenere ciò che vuole o per volgere determinate situazioni a suo favore. Ad ogni modo ve lo consiglio!
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un segreto nascosto troppo a lungo
Questo libro racconta la storia di una donna che vuole scoprire quale segreto si porta dietro la vecchia madre, tanto da averla spinta ad uccidere una persona quando lei era piccola, fatto di cui non si è mai fatta una ragione.
La storia è molto interessante, mi è piaciuto molto questo parallelismo tra il presente e il passato che ci fa vivere contemporaneamente la storia di questa donna che indaga nel passato e allo stesso tempo, la vita delle persone nella Londra della seconda guerra mondiale. Da questo libro si capisce molto bene l'importanza nel punto di vista quando si racconta qualcosa.
Avevo capito a un certo punto come sarebbe andato a finire, però mi è comunque piaciuta la storia di questa donna coraggio.
un bel libro, lento in certi punti, però comunque bello.
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"un bel libro Marcus, è un libro che dispiace aver
Ho adorato questo libro, Se all'inizio la trama poteva sembrare un pochino lenta, appena si entra nel vivo della storia (con il ritrovamento del cadavere) sono stata completamente coinvolta in questa storia. E' un continuo di colpi di scena, storie che si intrecciano, intrighi, false piste, tanto che quando ti sembra di avere un'intuizione su come possano essere andate le cose, subito dopo cambia tutto completamente. C'è da dire che ogni interrogativo, ogni cosa strana che succede, alla fine ha una sua spiegazione e un suo perché.
Nonostante siano quasi 800 pagine, non mi sono assolutamente annoiata ma anzi volevo sapere sempre di più tanto che sono stata sveglia anche di notte per leggere e l'ho finito in pochi giorni.
L'identità dell'assassino e soprattutto la motivazione dell'omicidio mi hanno lasciato molta tristezza, ma è vero che il mondo è pieno di persone così stupide e meschine.
Da leggere assolutamente.
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troppo simile a "l'età dell'innocenza"
Avendo già letto "l'età dell'innocenza" di Edith Wharton, sono rimasta molto delusa nel vedere che questo libro ha esattamente la stessa trama! Il primo è ambientato nella New York benestante della fine 1800, l'altro nella Londra moderna nel quartiere ebraico, al di là di questo le due trame sono praticamente identiche. Avendo letto recentemente il libro della Wharton, via via che leggevo questo sapevo già esattamente cosa aspettarmi, e quindi ho perso tutta la curiosità, la voglia di scoprire cosa c'è nella pagina dopo, che di solito mi accompagnano quando leggo un buon libro.
Purtroppo non sapevo che si ispirasse così tanto a "l'età dell'innocenza" altrimenti non lo avrei letto o avrei aspettato molto più tempo, fatto sta che così mi ha dato l'impressione di leggere una copia, anzi una brutta copia, perchè la Segal ha tenuto uno stile comunque a mio parere piuttosto pesante, invece che dargli quella vena di modernità che magari l'avrebbe fatto sembrare più accattivante.
Il bene e il male
Credo di non sbagliare se dico che Carrisi è attualmente il più bravo scrittore di thriller in Italia, personalmente mi sono piaciuti tutti i suoi libri, oltre ad essere ben scritti, hanno una trama avvincente e sanno davvero come tenerti con il fiato sospeso.
In questo libro ritroviamo Mila Vasquez, il detective che avevamo imparato a conoscere ne "Il suggeritore", e la ritroviamo ancora presa nella sua battaglia personale contro il "buio" da cui si sente sempre attratta, stavolta però secondo me nel finale troviamo finalmente un suo lato "umano". Ci sono poi nuovi personaggi, come l'agente speciale Simon Berish o il Giudice, che ho trovato ben descritti e realistici.
La trama è in un certo senso affascinante, il discorso ruota intorno agli scomparsi che ritornano, le loro nuove vite e come siano cambiati nel frattempo, la vendetta potrebbe essere una soluzione? Molto interessante anche il discorso sull'ipotesi del male, il bene che ritorna sotto forma di male.
Il finale lascia, come sempre, un senso di inquietudine e un discorso in sospeso per la prossima volta. Va letto, da non perdere assolutamente.
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qual è la cosa giusta da fare?
Dopo la delusione de "il Simbolo Perduto", finalmente un nuovo bel libro di Dan Brown, certo non siamo ai livelli di "Angeli e Demoni" ma è comunque un buon libro!
Ovviamente da Fiorentina orgogliosa quale sono, ho adorato la parte su Firenze, un'ottima descrizione particolareggiata delle nostre meraviglie, ma anche di tutto il resto, leggendo mi veniva quasi da dire "ma bada, ero lì proprio ieri!". La stessa accuratezza nei dettagli l'ho apprezzata anche per quanto riguarda Venezia e Istanbul.
La trama in sè per sè, all'inizio sa un po' di déja vu, lui che suo malgrado si trova coinvolto in una lotta contro il tempo, con lo scorrere delle pagine invece la situazione è un po' cambiata, e in particolare il finale mi ha colpito e mi ha fatto molto riflettere.
Ho avuto modo di studiare le teorie di Malthus all'università, e mi avevano interessato molto, in particolare mi sono sempre chiesta se queste sue previsioni rispecchino davvero un probabile scenario futuro e se è così, perchè nessuna organizzazione mondiale si adopera per far qualcosa. Questo libro mi ha fatto pensare ancora di più al riguardo, e mi ha lasciato molto dubbiosa. Ho apprezzato molto il finale "aperto", cosa farà l'OMS? e soprattutto qual è la scelta giusta da fare?
Per quanto riguarda i personaggi ho odiato molto Sienna, mi è rimasta subito antipatica "a pelle"; mentre mi è piaciuto molto il personaggio della Dottoressa Sinskey, una persona profonda e intelligente.
Nel complesso al contrario di molte opinioni negative che avevo sentito, mi posso ritenere soddisfatta, a me è piaciuto.
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come trovarsi una moglie con un annuncio!
La trama del libro aveva catturato la mia attenzione, sembrava un racconto interessante di quest'uomo molto ricco che cerca moglie con un annuncio sul giornale e troverà Catherine, una donna che non è assolutamente quello che sembra, ha avuto una vita molto dissoluta e finge di essere tutt'altro. A completare il quadro c'è il figliastro di lui, una persona a mio giudizio molto odiosa, che vive sulle spalle degli altri e che ha deciso di vendicarsi del suo patrigno, soprattutto per avere i suoi soldi, perchè motivi veri non ne ha. L'intreccio tra questi tre personaggi ha dei risvolti inaspettati, e il finale è forse un po' banale.
Non posso dire che questo libro mi sia disgarbato, ma non mi è neanche piaciuto, non mi ha colpito molto, su certi aspetti è troppo freddo. Non saprei dare un giudizio definitivo, però almeno per quanto mi riguarda le aspetattive erano ben altre, per cui non lo consiglierei!
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commovente!
Mi ha consigliato questo libro mia nonna e devo dire che è stato proprio un ottimo consiglio!
Siamo nel profondo sud degli Stati Uniti, anni '60, la storia ruota intorno a delle domestiche nere che lavorano in casa di ricche signore bianche, e a una di queste signore bianche, una ragazza neolaureata, che decide di voler far qualcosa per cambiare le cose... siamo negli anni dell'integrazionismo, di Martin Luther King, anni difficili se sei americano ma hai la pelle nera.
Il libro racconta come fosse dura la situazione dei neri all'epoca, e di come fossero costretti ad accettare tutto questo per paura di ritorsioni contro loro stessi o le loro famiglie, per paura di vedersi bruciare la casa o di essere accusati di qualche crimine non commesso. Allo stesso tempo racconta di quanto fosse diffcile anche per un bianco schierarsi a favore dei diritti civili, a favore dell'integrazione, o anche solo fare qualche gesto "umano" nei confronti delle persone di colore... Chi lo faceva venire isolato all'interno della società e additato come "malato di mente".
Il pregio principale di questo libro è che racconta tutto ciò in modo semplice, diretto, senza mai essere pesante o retorico ma anzi coinvolgendoti in questa piccola avventura, che alla fine ci regala un insegnamento fondamentale: "siamo semplicemente due persone e non sono molte le cose che ci separano. Molte meno di quanto si pensi".
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Un legal drama misto a thriller
Non c'è niente da fare, ancora una volta sono rimasta più che soddisfatta!
In questo libro, Michael Connelly, che adoro, ci fa ritrovare un po' di personaggi protagonisti dei suoi romanzi: Mickey Haller, la sua ex moglie Maggie McPherson, Rachel Walling e soprattutto il mitico e unico Harry Bosch, che lavorano insieme su un "cold case".
E' un thriller un po' diverso dal solito, è incentrato sul processo però come al solito è molto intrigante, ti tiene attaccato alle pagine e non vedi l'ora di arrivare in fondo. Il finale è un po' amaro, però conoscendo l'accoppiata Connelly- Bosch, ci sta tutto!!
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Bosch stavolta ci porta dall'altra parte del mondo
Come sempre una ltro libro di Connelly divorato in un lampo! E' un libro un pò diverso dal solito, nel senso che per la prima volta vediamo Bosch combattere fuori dagli Stati Uniti, e quindi per la maggior parte del libro non ritroviamo quell'ambientazione californiana ormai molto familiare. Inoltre, qui troviamo un Bosch sotto certi aspetti diverso: non combatte solo contro il male, ma per la prima volta combatte in nome dell'amore della famiglia e della figlia in particolare, e oltretutto qui viene fuori molto forte la sua voglia di paternità e il suo amore per la bambina.
Lo stille di Connelly, che io adoro, è inconfondibile, ritmo sempre molto sostenuto e un finale ricco di colpi di scena e situazioni inaspetatte. Unica pecca: forse nel finale ha fatto tutto un pò troppo veloce, soprattutto ha sorvolato un pò troppo sui sentimenti della bambina, che forse meritavano più spazio.
E' comunque un ottimo thriller, come sempre con Bosch e Connelly.
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Aspettative disattese!!
Ho trovato il primo capitolo di questo libro allegato ad un giornale, l'ho letto e mi aveva colpita! E anche la trama scritta sulla copertina (che è la stessa che c'è qua sopra) mi era sembrata interessante... Peccato che quando poi ho letto il libro ho visto che non corrisponde molto a quello che c'è scritto e che mi aspettavo!
Mi aspettavo la storia di queste due sorelle, mentre in realtà nel libro si intrecciano le storie di varie persone, colleghi, amici, vicini di casa, ecc. ma alla fine risultano tutte un pò abbozzate e mai approfondite davvero... Anche per quanto riguarda le due protagoniste stesse, il personaggio di Jess è quello che sicuramente è più delineato, più seguito nella trama, più completo insomma, mentre il personaggio di Emily è quasi lasciato in disparte. E sicuramente anche l'argomento dell'11 settembre meritava un pò più di spazio... così è liquidato abbastanza velocemente, non rende per niente, anzi ai fini della trama avrebbe potuto mettere un incidente stradale e avrebbe ottenuto lo stesso risultato!
Non mi sono sentita coinvolta, che invece era quello che volevo e che di solito mi succede quando le trame sono avvincenti o emozionanti! In questo caso invece mi sono ritrovata ad appisolarmi mentre leggevo, cosa che non mi succede mai!! :)
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la vera amicizia non muore mai!
Mi piacciono molto i libri della Weiner, perchè anche quando affrontano argomenti seri o sentimenti e emozioni forti,sono sempre molto "sentiti", realistici, mai banali... Oltretutto ci aggiunge sempre quel pò di ironia che serve a rendere tutto un pò più frizzante e strappa un sorriso a chi legge. Anche questo libro non fa eccezione, molto carino davvero.
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Il commissario Bordelli è tornato!
Un paio di anni fa ho letto "Morte a Firenze", un libro a mio parere molto bello sebbene molto crudo e purtroppo realistico. Pur avendolo molto apprezzato, alla fine del romanzo mi è rimasto addosso un forte senso di inquietudine e impotenza. "La forza del destino" è il seguito, si ritrova il commissario Bordelli che ha lasciato la polizia, ha cercato di cambiare vita ma purtroppo la morte del piccolo Giacomo lo perseguita, e non riesce a stare in pace pensando che i suoi assassini sono liberi. E così si affida all'aiuto del destino..... Se con Morte a Firenze si rimane con l'amaro in bocca, questa volta Vichi ce lo addolcisce un pò! Non è un classico giallo, ma mi è piaciuto molto forse perchè ero rimasta molto coinvolta dall'altro libro, e ho continuato a fare il tifo per Bordelli perchè non mollasse. Come sempre un ruolo da protagonista ce l'ha Firenze,la mia amata città, che fa da cornice bellissima alle avventure del nostro Commissario.
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breve ma intenso!
Ecco un altro libro di Connelly che ho divorato! Molto ben scritto come al solito, una bella storia che tiene attaccati fino in fondo... Connelly è una sicurezza, i suoi libri sn sempre molto ben fatti e interessanti (per quanto mi riguarda sono state poche le delusioni!).
Piccolo appunto: questa storia mette in risalto anche un altro aspetto, ovvero l'eccessiva paranoia e allarmismo dell'America post 11 settembre.
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uno scorcio sul sistema giudiziario americano
Questa volta Connelly ci porta un punto di vista diverso: non più il poliziotto che "cattura" i cattivi, ma l'avvocato difensore che li difende e cerca di evitare loro il carcere nonostante sia consapevole della loro colpevolezza. Un punto un pò controverso, che fa riflettere, soprattutto vedendo come si evolve la storia.
Forse un pò lento nella prima parte, ma si riprende diventando più avvincente. Tutto sommato un buon libro.
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Si può fare di più!
Michael Connelly è uno dei miei scrittori preferiti,e soprattutto adoro il mitico Harry Bosch che purtroppo non è presente in questo romanzo(ma quando arrivano i nuovi romanzi in Italia??).
Stavolta sn rimasta un pò delusa, questo libro non mi ha nè convinto nè coinvolto del tutto. Sarà perchè si sa dalla prima pagina chi è l'assassino, o forse per il finale lasciato un pò così senza spiegare la "psicologia" e le motivazioni dello Spaventapasseri, o per la troppa tecnologia, fatto sta che non è il suo miglior lavoro. Certo rimane un buon thriller, soprattutto per il suo stile inconfondibile, però da uno come lui ci si aspetta ben altro!!
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quando si dice il Destino.....
Semplicemente Bellissimo!
Mi sn sentita totalmente rapita da ogni pagina di questo libro da non riuscire a staccarmene e a finire le quasi 500 pagine in un batter d'occhio senza rendermene conto. Il libro copre circa 15 anni di vita di questi ragazzi, tanto che alla fine sembra quasi di conoscerli, e segue l'evolversi della loro vita e della loro amicizia/storia, una storia d'amore per niente sdolcinata o banale, ma allo stesso tempo carica di emozioni. Il finale lascia un pò di malinconia, ma che dimostra quanto a volte può essere strana la vita soprattutto se il destino ci mette lo zampino.
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La mia anima è ovunque tu sia
Sono rimasta subito attratta dal titolo del libro, e anche il fatto che parlasse della Resistenza mi intrigava... Anche se poi leggendolo nn sn rimasta del tutto soddisfatta. E' un libro scritto in modo un pò particolare: i capitoli saltano continuamente tra il 1945, il 1963 e il 2011, i personaggi e molte situazioni sn state volutamente appena accennate e molto viene lasciato all'immaginario del lettore, forse è tutto un pò troppo "fumè"! Ad essere sincera questo mi ha causato un bel pò di confusione, all'inizio non riuscivo a capire bene la storia, poi piano piano ci sn entrata dentro. In fin dei conti il libro non è male, anche se penso che la storia e l'argomento meritassero di essere approfonditi di più (anche il tema della Resistenza non è poi così centrale...).
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mai dare niente per scontato!
se dovessi descrivere questo libro con una parola, direi Libertà. Prendere un caffè da sola, sentire il vento fra i capelli, sono gesti a cui noi donne occidentali non diamo importanza, ma che per la protagonista del libro diventano fondamentali per l'inizio di questa sua nuova vita all'insegna di tutto ciò che l'America può offrirle e che in Iran le è proibito. E' un libro che si legge molto bene, e che senza essere pesante, ti fa capire quanto sia realmente dura e "limitata" la vita di una donna iraniana, costretta dalla società a vivere una vita da sottomessa se vuole sopravvivere. Lettura piacevole e che fa molto riflettere, ve la consiglio.
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un romanzo che merita davvero
Quando ho iniziato a leggerlo, le prime 50-70 pagine mi sembravano tante storie divise e sconnesse tra loro, invece poi tutto è cominciato piano piano a quadrare e alla fine ne esce un romanzo così bello e appassionante che quando sono arrivata all'ultima pagina ero dispiaciuta di averlo finito così alla svelta!
Avevo letto anche il Suggeritore, e anche quello mi era piaciuto molto, però credo che in questo si sia superato, oltre a un ottimo thriller c'è anche la parte che riguarda la Penitenziaria Apostolica (di cui anche io ignoravo l'esistenza) che rende la storia ancora più reale e interessante.
Uno dei più bei romanzi che abbia letto recentemente. Lo consiglio vivamente.
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due risate sulla vita di tutti i giorni!
Mentre leggevo questo libro, mi sono ritrovata a ridere da sola! è un libro veramente spassoso e divertente, tant'è che ho divorato le quasi 400 pagine in 4 giorni appena! Il tema che affronta è serio anche se è descritto in modo così leggero e ironico che non sembra: la vita di una donna in carriera che cerca di "fare tutto" dividendosi tra marito, figli, viaggi di lavoro, problemi della vita quotidiana... ce la farà? Tra l'altro secondo me, ad alcuni uomini farebbe davvero bene leggere questo libro :-)
Sconsiglio invece il film: oltre a non rispettare molto la trama, è molto molto più scialbo, non rende affatto l'atmosfera allegra e ironica che invece si respira tra queste pagine!
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ma siamo sicuri che sia un libro della kinsella?
per la prima volta mi trovo a sconsigliare un libro della Kinsella... in questo libro manca totalmente la sua ironia e il tono leggero e divertente (che sn le cose che più apprezzo nei suoi libri), ma anche la trama mi è sembrata piuttosto noiosa. insomma non vedevo l'ora di finirlo, ma solo per potermene sbarazzare!
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ci salveremo da questa crisi?
da buona Pratese cresciuta tra rocche e telai, non potevo non leggere questo libro... però alla domanda se mi è piaciuto o no, rispondo Nì. Sicuramente ci sono delle parti del libro molto belle, e in alcuni tratti anche molto poetiche e toccanti (almeno per me che faccio parte del mondo del tessile) come per es. la descrizione del rumore della tessitura, o la parte finale quando parla della manifestazione.
Nesi è inoltre molto bravo a descrivere tutte le decisioni economiche e politiche (anche se sarebbe meglio dire tutti gli sbagli...) che hanno causato questo disastro nella nostra città,però a mio parere c'è poco approfondimento su altri temi: nel libro prevale il punto di vista di un ex-imprenditore, che in una calda giornata come questa, dalla sua casa al Forte dei Marmi al massimo "soffre" di nostalgia e di rimpianti, ma che non soffre di certo per la crisi!! Invece viene solo accennato in un capitolo il punto di vista di uno dei megliaia ex operai/artigiani/microimprenditori che sono stati travolti da questa crisi, e che oggi si ritrovano a lottare per non perdere un tetto sopra la testa e mandare avanti la famiglia, insomma che si sono ritrovati da un giorno all'altro senza niente. Quello che manca nel libro è la realtà quotidiana che ci ritroviamo a vivere, una realtà che purtroppo è comune a molte altre zone del nostro Paese, una realtà dove incombe una domanda che fa davvero paura: Cosa ne sarà di noi domani?
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la kinsella non delude mai
ho letto parecchi libri della kinsella, e mi sono piaciuti tutti per il suo stile leggero e ironico di scrivere e di raccontare le peripezie delle sue protagoniste. Anche questo libro è ben scritto,e si legge velocemente,come al solito ci si sente coinvolti nella vita di queste tre donne e vogliamo vedere come andrà a finire! lo consiglio, soprattutto a chi vuole staccare la spina per un po'!
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un salto indietro nel tempo
Ho letto questo libro nell'arco di due serate, non solo perchè è cortino, ma soprattutto perchè si legge veramente bene!
L'ambientazione è molto carina, i personaggi simpatici e ben descritti, e anche la storia è semplice e piacevole. Mi è piaciuto molto lo stile, riesce a alternare benissimo un italiano più ricercato a uno molto più moderno e colloquiale.
Avevo già letto un altro libro di Malvaldi (Il re dei giochi) ma non mi aveva entusiasmato, invece questo è stato una piacevole sorpresa!
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