Opinione scritta da Sydbar
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Né qui né altrove
Gianrico Carofiglio quanto ami la tua Bari??? Gianrico quanto sei legato al tuo passato? Quanta mlinconia hai dei tempi e dei luoghi vissuti?
Il sottotitolo dell'opera è "una notte a Bari", trattasi di un' odissea notturna dei tre protagonisti, tre vecchi amici che non si incontrano da anni e che all'arrivo dagli Usa di uno di loro decidono di concedersi una cena accompagnata da una notte vissuta tra ricordi lontani, strade piazze e quartieri di una Bari smagliante che funge da cornice ad un'opera che potrebbe essere apprezzata maggiormente da chi quei luoghi li conosce o da chi, leggendo il libro, si lascerà trasportare da un invito a godersi una delle città più belle, affascinanti e misteriose d'Italia.
Durante la lettura ci si lascia travolgere da sporadiche citazioni dialettali, da prelibatezze tipiche della terra pugliese e da quella che pochi conoscono e riconoscono come la baresità, inutile descriverla quest'ultima perchè o la si vive o non la si può capire.
Un racconto che lascia molta malinconia ma che purtroppo lascia un po' di amaro in bocca...chi si aspetta un legal thriller, genere per cui l'autore è famoso, rimarrà deluso. Sicuramente lettura consigliata a chi conosce ed apprezza Carofiglio ed il suo stile narrativo.
Dedico una citazione estratta da pagina 144 del libro: " Chi diceva di non leggere mai un libro che doveva recensire, per non avere pregiudizi?"
Buona lettura a tutti.
Syd
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INFERNO
INFERNO di Dan Brown aspira a diventare anch'esso un mega seller come i suoi predecessori ma questa volta qualcosa è cambiato, sarà perchè il nostro autore forse un po' frettolosamente ha lanciato quest'opera i cui contenuti, l'Inferno del sommo Dante Alighieri, avrebbero attirato i curiosi di tutto il mondo, motivi editoriali?
La trama è la solita una vera e propria caccia al tesoro con annessa una caccia all'uomo, indovinate chi? Ma come no, Robert Langdon ed anche in questo caso le sorti del mondo sono in bilico.
Questa avventura del protagonista ormai stranoto per Il Codice da Vinci, Angeli e Demoni ed Il simbolo perduto manca un po' di mordente.
L'inizio è sfolgorante, mi sono detto: "caspita che thriller dai ritmi incalzanti" ma poi la storia si arrampica un po' sugli specchi, tranquilli anche in questo caso Dan ci fornisce le sue soluzioni.
I capitoli sono brevi e come nello stile dell'autore ad ogni chiusura ci lascia col fiato sospeso.
Incredibili ed affascinanti le descrizioni di alcune delle città più belle del mondo e più ricche dal punto di vista artistico, Firenze su tutte ma non vi rivelerò altro altrimenti che gusto vi lascerei???
L'arte, la letteratura e la genetica fanno da sfondo ad una trama di un romanzo che alla fine forse lascia un po' l'amaro in bocca.
Inutile dire che la Divina Commedia attrae sempre la curiosità del lettore, soprattutto nella parte riguardante le cantiche dell'Inferno appunto, ci affascinano i peccati ma soprattutto inconsciamente siamo attratti sadicamente dalle punizioni...alla fine della lettura posso solo dire che il peccato più grave potrebbe essere l'immobilismo e l'indifferenza, quanto ci importa del futuro?
Voglio lasciarvi con un piccolo rimando musicale...che inserirò nei commenti.
Buona lettura a tutti.
Syd
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La scomparsa del fuoco greco
Sansom è uno degli autori internazionali più autorevoli e sicuramente più audaci nel campo del thriller storico. La fama dell'autore è confermata anche dopo la lettura di quest'opera, trattasi di un legal thriller storico, ambientato nel XVI° secolo in Inghilterra, un regno in cui Enrico VIII° spadroneggia facendo piazza pultia di tutte le persone che possano intralciarlo, nel campo politico, sentimentale e religioso.
Il protagonista assoluto del libro è un avvocato di nome Matthew Shardlake, che viene letteralmente trascinato di forza nelle indagini sul ritrovamento di un'arma micidiale, il fuoco greco o fuoco oscuro, incarico affidatogli dal primo ministro Cromwell, allo stesso tempo come un binario il legale dovrà anche investigare sull'insolito omicidio di un bambino figlio di un ricco imprenditore londinese.
Le due vicende assorbiranno e spremeranno il protagonista come non mai ed attireranno il lettore come il miele con le api.
Interessante e alquanto avvolto da un alone di mistero la figura di Barak, un personaggio che la penna di C.J. Sansom affianca nelle indagini l'avvocato Shardlake.
In un turbinio di strani e violenti omicidi, persone scomparse, amori negati, rinnegati e bramati, il tutto condito con un ritmo in continuo crescendo, questo libro si colloca tra i miei favoriti nell'universo dei thriller storici.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Finché morte non ci riunirà
A volte le cose piacevoli arrivano quando meno te le aspetti, così un giorno mi è capitato tra le mani questo libro che ho trovato nella mia cassetta della posta. Guardando la copertina su cui sono disegnati due cavalieri di Malta con alle spalle la fortezza dell'omonima isola mi sono detto che questo poteva essere l'ennesimo abbozzo di un autore non ancora conosciuto al grande pubblico, il quale si affaccia sul panorama letterario con un azzardo. Ma leggendo tra una pausa e l'altra, durante la lettura di un altro libro, sia la nota dell'autore che la prefazione mi si è accesa una scintilla che mi ha portato direttamente nel XVI° secolo sull'isola di Malta.
Matteo Freddi, questo il nome dell'autore, non mi ha raccontato di inconfessabili segreti dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, né tanto meno di assurdi tesori o pergamene segrete di Solimano, sovrano dell'impero ottomano.
Matteo Freddi mi ha proiettato al centro di epiche battaglie, raccontate con grande maestria e a volte con crude descrizioni di quanto le guerre possano essere traculente.
Al centro di questa battaglia tra l'esercito e la flotta dei musulmani intenti ad invadere per conquistare Malta, difesa eroicamente e stoicamente dai suoi Cavalieri, guidati dal gran maestro La Vallette, si insinua la separazione di una coppia di sposi che in modi differenti cercheranno in tutti i modi di riabbracciarsi...finché morte non li riunirà!!!
Durante la lettura mi sono venuti altri celebri scontri militari che avevo letto su altri romanzi ma quello che più si avvicina all'epicità dell'impresa è quello del Signore degli Anelli, durante la celebre battaglia dei Campi del Pelennor ossia Minas Tirith, ma sull'isola di Malta questo scontro c'è stato per davvero e non è frutto di fantasia.
Complimenti all'autore perchè è riuscito a combinare egregiamente la veridicità storica alla fantasia di vicende che fungono da cornice ma anche da ossatura del romanzo.
Buona lettura a tutti.
Syd
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L'ipotesi del male
Donato Carrisi questo speciale romanziere, un po' criminale ed un po' paterno, ha confezionato per noi lettori un thriller dai chiari contorni gialli. Ha ripescato la sua eterna protagonista Mila Vasquez da quella che è la stella più luminosa nella sua costellazione di produzioni letterarie, Il suggeritore, la protagonista ritorna prepotentemente alla ribalta negli uffici di polizia per indagare sull' inspiegabile ritorno dal nulla di alcune persone scomparse e ritornate per ricordare a tutti che Kairus, Il Signore della buonanotte, Il Mago ovvero l'Incantatore di anime è tornato. Questo decennale nemico della polizia è pronto a scatenare "L'armata dell ombre" così Mila si ritroverà assorbita totalmente da questa indagine mostrandoci il suo lato più intimo, torbido, buio, una parte del mondo da cui lei è attratta perchè ne è parte.
Carrisi ci propone un viaggio nell'universo dell'oscurità interiore di ogni personaggio, ci mostra la luce e l'oscurità, la superficie e l'abisso di ognuno, a volte ci accarezza per poi schiaffeggiarci, è come stare in acqua al mare e non avere il tempo di respirare perchè ogni onda è seguita da un'altra ancora più alta che ci sovrasta. Il romanzo è scritto con uno stile caratterizzato da capitoli brevi e colpi di scena incastrati ad arte. Pensate che ad un certo punto della lettura pensavo di aver capito tutto, bè in un certo senso è così, ma Carrisi mostra le sue carte calando la scala reale e vincendo a mani basse il suo gioco con il lettore, che alza le mani arrendendosi e pensando ho speso bene i miei soldi.
Un thriller che richiama le indagini di un libro giallo, finalmente dico, che ci conduce senza traculenza in un'analisi introspettiva dei personaggi con un finale che ancora ora mi ha lasciato con una grande fame...di lettura!!!
Carrisi raccontandoci questo romanzo ci regala una Mila che proviene dal buio ed è al buio che vuol ritornare, ci propone la sua formula di buio, oscurità...insomma l'ipotesi del male. E non finisce qui...al peggio non c'è mai fine!!! Fidatevi vi do la mia parola.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Tutto ciò che muore
Charlie Parker Jr. è stato un sassofonista e compositore statunitense di musica jazz, ricordato per essere stato uno dei padri fondatori del movimento musicale chiamato bebop, oltre che per la sua padronanza della tecnica sassofonistica. No non ho sbagliato recensione, aaah Connolly, Connolly, Connolly...il nostro autore ci propone un thriller dai chiari contorni hard boiled, con un ex poliziotto che dopo la perdita di sua moglie e di sua figlia comincia a praticare un'attività, non autorizzata, di investigatore privato, il suo nome? Charlie Parker detto Birdman.
La prima parte è ricca di scambi di battute e discussioni molto veloci tra i vari personaggi, con una buona dose di monologhi introspettivi e dalla violenza esplicita, in pieno stile hard boiled.
La seconda parte è tutta incentrata sulla ricerca di un serial killer della peggiore categoria che farà affannare sia in nostro protagonista che la polizia e l'FBI.
La vera bravura dell'autore è stata quella di intrecciare tre storie che seppur all'apparenza separate tra loro, si rincorreranno e si fonderanno senza perdere comunque la loro indipendenza narrativa.
Un'opera che ci fa conoscere il passato ed il presente di uno dei personaggi di genere più oscuri, dannati e maledettamente accattivanti della letteratura thriller. Per definire un po' musicalmente questo libro potrei usare un termine...jazz, perchè in musica tutto quello che non si può classificare perchè frutto di improvvisazione è jazz ma dal cuore motlo rock!!! Non per caso la stroia si sviluppa tra New York City e New Orleans. Forse però si poteva dare una connotazione differente con un po' più di ritmo alla storia che in alcuni passaggi è troppo immobile, rendendo la lettura non sempre spedita e piacevole.
Buona lettura a tutti.
Syd
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La porta del paradiso
L'autore Alfredo Colitto è colui che ha inventato il personaggio di Mondino de Liuzzi, protagonista dei suoi thriller storici che mi hanno rapito, ma non solo il sottoscritto, per le sue avventure ed indaginia Bologna e Nord Italia.
Bene in questo romanzo l'autore ci accompagna a conoscere le avventure disavventure di Leone Baiamonte, figlio di una coppia di nobili napoletani decaduti e finiti in rovina a causa di un loro cigino notaio.
Bene, il romanzo non perde un colpo e sinceramente i colpi di scena non trovano mai fine, e grazie a questo ritmo serrato e a dei capitoli non molto lunghi le 456 pagine si leggono e si bevono come un bicchier d'acqua.
La storia è ambinetata nella Napoli di Masaniello e nelle Americhe dei conquistadores, i riferimenti storici sono tratteggiati in modo più che lodevole ma è la trama, che ricorda un po' il Conte di Montecristo, a lasciare senza fiato il lettore che ad ogni pagina sa che troverà la voglia di arrivare alla fine della successiva ed ancora ed ancora oltre.
I personaggi sono descritti in modo ben definito ed ognuno è una piccola perla nel contesto romanzesco, soprattutto per le descrizioni dei loro stili di vita, interessante leggere quanto anche a quei tempi l'adulterio fosse una pratica così tanto diffusa.
Non mancano sicuramente anche alcuni frangenti forse prevedibili ma signori che stile e che storia...
Colitto si conferma anche con quest'opera ancora nell'Olimpo delle penne italiane del romanzo storico, un unico consiglio però: vorremmo rileggere una storia su Mondino per sapere come si è evoluta la sua vita privata, Alfredo ti prego pensaci su, anche perchè la tua creatività ed il tuo stile svettano ancora una volta.
Buona lettura a tutti.
Syd
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La manomissione delle parole
Opera ambiziosa e sicuramente chiarificatrice del senso che Carofiglio ha delle parole, soprattutto delle parole della lingua italiana.
Partiamo dunque da una citazione dello stesso autore, cosa non è quest' opera: non è una lezione, non è un manifesto politico, non è una riflessione filosofica. Potrebbe essere considerato un saggio sulle parole ma per Gianrico questo è più un gioco, sì un gioco nel quale si è divertito, come dice egli stesso, a smontare e rimontare le parole come i bambini con i giocattoli.
Vi posso dire cosa ha rappresentato per me, il lettore, per me è stato come riaprire gli occhi per riappropriarmi di alcune consapevolezze che la società, il lavoro, i mass-media, le convenienze, le miei scelte non-scelte, mi avevano portato, per dirla un po' alla Bob Dylan in Blowin' in the wind, a voltare la testa facendo finta semplicemente di non vedere.
Fantastica esplorazione nel mondo delle parole, del loro significato umilmente semplice e diretto, per il quale tutti ci affanniamo a non voler accettarne cosa davvero materialmente rappresentino, consapevoli o inconsapevoli di saperlo o meno.
Dopo una panoramica general generica sulla parola e sul suo uso, Carofiglio ci descrive i significati di alcune parole che sono indissolubilmente unite tra di loro attraverso i loro più intimistici significati, e sono Vergogna, Giustizia, Ribellione, Bellezza, Scelta.
Interessantissimo è risultato poi il capitolo "Le parole del diritto" con il quale l'autore probabilmente chiede alla legge e a coloro i quali, enti e soggetti, che ne fanno uso di riportare l'utilizo di termini il più semplici possibile ed il meno pseudotecnicistiche possibile, tali da rendere le parole più democratiche per tutti e non per pochi, portando come esempio l'efficacia e l'efficienza della terminologia che i costituenti hanno usato per la nostra Costituzione.
Un vivissimo ringraziamento a Gianrico Carofiglio solo per aver risvegliato in me un interesse rinnovato per la lingua italiana.
Buona lettura a tutti.
Syd
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L'inferno avrà i tuoi occhi
Opera prima della scrittrice criminologa Silvia Montemurro, un romanzo duro come un martello sulla solida incudine, dilaniante come una motosega ma preciso e tagliente come un bisturi, inquietante come solo un'opera tratta da una storia realmente accaduta può essere.
Sono narrate le impressioni e le giornate precedenti al martirio di Suor Maria Laura Mainetti, suora della Congregazione delle Figlie della Croce, avvenuta il 6 giugno del 2000, da parte delle tre autrici di questo inaudito delitto e di alcune coetanee delle tre che vivono di ricordi di persone e luoghi, ormai lontani ma così vicini.
Cosa ha scatenato realmente questo tragico avvenimento? La noia? La spregiudicatezza e la superficialità? Il contesto? Il Male? Di certo queste cose non avvengono mai per caso e sono il frutto di sedimentazioni derivanti da un po' tutto quello che ci circonda e da quello che interiorizziamo nel nostro corpo e nella nostra mente.
Chiavenna un Comune della Provincia di Sondrio, un luogo che per alcuni giovani può rappresentare il dormitorio per chi lavora e si arricchisce grazie al lavoro in Svizzera ma anche un posto in cui l'oblio e la noia possono indurre a stati di depressione e ricerca di svaghi e divertimenti anche estremi.
Riuscita ed apprezzata la scelta da parte dell'autrice di narrare la storia dal SUO punto di vista e dal SUO vissuto.
Interessanti i riferimenti criminologici e sociologici collocati all'inizio di ogni capitolo, che sono incastonati come un faro per il lettore che si lascia guidare verso il senso dell'opera.
Un libro che non tradisce le aspettative del lettore e che è leggibile in una giornata.
Complimenti Silvia, vorrei incontrarti e scambiare alcune mie impressioni con te.
Lettura consigliatissima.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il libro segreto
Acquistato perchè in mega offerta e letto durante l'attesa di nuovi libri in 24h scarse.
L'opera è riconducibile come lettura per ragazzi, potremmo definirla come un'appendice alla saga dedicata da Riordan, l'autore, a Percy Jackson e gli dei dell' Olimpo.
Trattasi di una raccolta di racconti brevi che hanno Percy Jackson ed i suoi amici semi-dei come protagonisti, sicuramente letture molto leggere accompagnate ed intervallate da alcune descrizioni particolareggiate di personaggi, una breve guida simpatica alla mitologia greca, una guida alle armi ed una per riconoscere i mostri.
Se ne consiglia la lettura agli appassionati delle saghe di Percy Jackson, ritenuta valida lettura per ragazzi ma assolutamente ininfluente per l'economia della saga.
Buona lettura a tutti.
Syd
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- sì
- no
La fenice rossa
Ancora una volta Tess Gerritsen gioca con il lettore come il gatto con il topo.
In questo nuovo thriller con protagoniste Jane Rizzoli e Maura Islas le nostre due protagoniste si ritrovano invischiate in una storia di esoterismo e leggende cinesi e riesumano un cold case dai contorni davvero poco delineati.
Audace la trama che si avvia con il ritrovamento di una mano amputata di netto in una via della Chinatown di Boston durante un ghost tour.
Da questo ritrovamento in poi ci si immerge come in una nebbia nella quale è difficilissimo trovare l'orientamento e ci si ritrova ad inseguire dei personaggi che sono come dei fantasmi, o lo sono per davvero? Ricchi e suggestivi i riferimenti alle arti marziali, alle spade forgiate in tempi remotissimi e dalle vicende storiche che per noi occidentali sembrano impossibili ma così tangibili.
L'adrenalina è sempre molto alta così come alto è il livello di pericolo che Jane Rizzoli dovrà, non senza difficoltà, affrontare per arrivare fino in fondo.
La comunità cinese, seppur diffusissima in ogni angolo della Terra è comunque chiusa in un silenzio omertoso con il quale vuole proteggere la sua cultura, la sua tradizione, ricchissima di misteri.
Ci si ritroverà catapultati ad estendere le indagini ad un caso di omicidio suicidio lontano 19 anni fa che seppur ormai dato per risolto nasconderà ancora incredibili sorprese da non lasciarsi sfuggire.
Lo stile della Gerritsen è sempre caratterizzato da capitoli non molto lunghi, una scrittura snella, senza fronzoli con una sempre approfondita cura dei personaggi e delle loro analisi introspettive.
Questo romanzo, a detta dell'autrice, trae origine dalle favole e storie riguardanti la cultura cinese che da bambina sua madre, originaria di quel lontano e misterioso Paese che è la Cina, le raccontava, compresa la incredibile storia del Re delle scimmie...ma di questo non vi rivelerò nulla perchè dovrete scoprirlo leggendo l'opera!
Buona lettura a tutti.
Syd
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La ragazza del lago
Ho impiegato davvero tanto tempo prima di decidermi a prendere questo libro che è sempre rimasto sulla libreria assieme agli altri in attesa di essere letto, forse perchè ormai saturo dei thriller scandinvi, dalle ambientazioni così lontane dalle nostre terre latine, forse perchè in esso riponevo scarse aspettative ma mi sono ricreduto.
Certo l'inizio sembra quasi uno specchietto per le allodole, una bambina viene avvicinata da un ragazzo e pensi ecco sta avvenendo ancora una volta...delusione!!! No assolutamente no, certo la trama stenta un po' a decollare, le indagini sembrano sempre impantanate ma è con la lettura che il ritmo cresce in modo esponenziale, certo non un capolavoro di genere ma assolutamente valido. Una storia ben organizzata, personaggi molto ben delineati nei loro profili psicologici, alcune evoluzioni possono essere intuite ma questo non rende meno nell'economia della trama.
Karin Fossum muove molto bene le sue pedine e ci propone un'opera che si legge con sempre maggiore scorrevolezza con l'evolversi della trama che si rivelerà vincente con un buon finale.
Da questo libro è stato tratto un film diretto da un italiano, Andrea Molaioli, ed interpretato da Toni Servillo e Valeria Golino, vincendo nel 2008 ben 10 David Donatello.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il silenzio del ghiaccio
Tess Gerritsen, l'autrice, è un ragno, un ragno che tesse la sua intricatissima trama nella quale ogni lettore è intrappolato come un insetto e che accetta inesorabilmente il suo destino, lasciarsi sopraffare dallo stile di questa regina del thriller.
La scena è quella dello stato del Wyoming (USA), ambientato in una zona montana invernale e quindi caratterizzata da pesanti nevicate e difficoltà di movimenti essendo molto isolati.
Maura Isles, medico legale per la polizia di Boston si ritrova, dopo la partecipazione ad un convegno, con delle persone da poco conosciute in una località fantasma dove i segreti che sono occultati nello spesso strato di neve e ghiaccio la portano a vivere una situazione adrenalinica e che non nego aver scatenato nel lettore un senso di suspance e tensione raramente provate. Ci si ritroverà catapultati in una comunità religiosa, quasi setta, dai segreti che spiazzeranno tutti, ma saranno veri o l'autrice ci molesta volutamente con la sua arte tessitoria da ragno famelico?
Gli sviluppi porteranno a delle scoperte sconvolgenti, quasi soffocanti ed intossicanti per chi legge, si perchè uno stile che senza inutili scene cruente ma con tanta esperienza da parte di chi scrive conduce ad una lettura veloce e scorrevole tanto da ritrovarsi all'epilogo senza rendersi conto di aver letto più di trecento pagine.
Ancora una volta Tess si conferma in splendida forma, Jane Rizzoli, detective della polizia di Boston, è questa volta leggermente in secondo piano ma sempre efficacissima per l'economia della trama.
Buona lettura a tutti e ricordate i brividi non vi giungeranno dal freddo...
Syd
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Il Silmarillion (illustrato)
Il titolo in oggetto della recesione è voluto per rendere omaggio ad una edizione veramente speciale della Bompiani, opera rilegata con illustrazioni di Ted Nasmith ed arricchita con mappe, tabelle genealogiche delle casate di elfi ed uomini, note sulla pronuncia, indice dei nomi ed un'appendice degli elementi che compongono i nomi elifci.
Tolkien è indiscutibilmente il Signore del Fantasy, in questa sua opera ultima, canto del cigno di un autore che non è mai banale né prevedibile nel suo modo di interpretare il genere letterario con cui in molti si sono cimentati ma non tutti sono risultati avvincenti, convincenti e trionfanti.
L'autore ha diviso tutte le sue opere in tre grandi Ere storiche di cui, la Terza Era è quella in cui si sviluppa il celeberrimo "Il Signore degli anelli", il Silmarillion ne rappresenta le due ere antecedenti ed in particolare la Prima Era.
Quest'opera grandiosa ripercorre tutta la creazione del mondo conosciuto e soprattutto l'avvento su tali terre e mari dei Primogeniti, gli elfi immortali, i quali vengono inviati a popolare tali territori e che immediatamente saranno protagonisti di grandi gesta e della creazione dei Silmaril, i tre gioielli della luce, per i quali si verificheranno innumerevoli scontri con il rappresentante delle forze del male Melkor-Morgoth.
La scena verrà animata anche dal giungere dei Secondogeniti, gli Uomini dal destino mortale, nonchè dai nani e dagli stregoni, seppure questi ultimi solo nei capitoli finali.
Leggende, grandi amori, profezie, maledizioni, vendette ma soprattutto epici scontri ed imprese eroiche verranno cantate dai grandi elfi e dagli uomini superbi, finché se ne avrà memoria.
L'opera è grandiosa nel suo genere, si tratta di cinque racconti legati come i capitoli di un'unica storia sacra. (cit.) L'ultimo di essi narra dei fatti che anticipano immediatamente Il Signore degli Anelli.
I primi capitoli, forse per gli innumerevoli nomi e casati elfici, si leggono con molta lentezza ed il ritmo sale sempre più con il passare delle pagine fino ad un'esplosione entusiastica del finale.
Grande merito alla nuova traduzione italiana grazie alla quale sono stati aggiunti nuovi particolari che nella prima, del 1978, non vi erano.
« Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle loro rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende. »
Preparatevi ad un'avventura senza tempo e forse senza fine...
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il carnevale dei delitti
Bruno Elpis ci propone il primo capitolo, Il carnevale dei delitti, di una trilogia dedicata al commissario Giordàn.
Le prime e le ultime pagine ci descrivono splendidamente un'ambientazione della provincia di Como e del suo lago omonimo, quelle acque cobalto più volte ricordate che ci riportano a location di manzoniana memoria.
La storia del libro ci conduce attraverso una serie di omicidi commessi in più località del Nord Italia, unico comune denominatore un oggetto feticista ritrovato su ogni scena del crimine.
L'autore ci conduce nei meandri oscuri della mente umana e mi complimento per la valida disamina di alcuni passi di psicopatologia forense presenti nell'ultima parte del romanzo.
Ahimé il rlibro non mi trasmette alcuna sensazione eclatante di tensioni, ansie e brividi, lo definirei, per mie impressioni personali riconducibili al gusto, un giallo pacato, senza grandi colpi di scena, estremamente introspettivo. L'assassino, seppur con sorpresa finale, è intuibile ma questo non costituisce una grave pecca nell'architettura del romanzo.
Una piccola critica va fatta su alcune quasi impercettibili lacune di polizia giudiziaria.
I margini di miglioramento ci sono tutti perchè Elpis scrive bene, senza termini e scene roboanti, le sue descrizioni di personaggi e luoghi sono ben tratteggiate.
Attendiamo il secondo capitolo dedicato alle indagini di Giordàn.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Vipera
De Giovanni ci ha ormai abituati con le sue ambientazioni, temporalmente incastrate, a ridosso delle festività comandate. Questa sua opera, Vipera, è realizzata nel periodo della Settimana Santa che precede la Pasqua naturalmente ambientata nella Napoli degli anni '30.
Un bordello, una prostituta ritrovata morta, soffocata con un cuscino e la solita visione post-mortem di cui il celebre commissario Ricciardi ci rende partecipi.
Il giallo questa volta seppur congenialmente sviluppato e ben raccontato ha uno spazio quasi marginale, l'autore ci accompagna tra vie e piazze napoletane, facendoci inebriare con gli odori delle delizie culinarie pre-pasquali, un'aria intrisa di profumi del mare e della primavera che avanza inesorabilmente.
In questo libro De Giovanni ci racconta l'amore, quello sperato, quello disperato, quello realizzato e quello irrealizzabile, quello a pagamento (se amore si può chiamare) e quello incondizionato e gratuito, quello di una moglie e madre, quello di un'amante per un lui che chissà...quello di un cane pronto a farsi uccidere per difendere il suo padrone, quello degli amici pronti a tutto.
Anche in questo romanzo è posto in evidenza lo stato di sempre maggiore predominanza di una dittatura che ormai è giunta quasi all'apice che precederà gli anni tra i più bui per la nostra Italia, quelli della Seconda Guerra Mondiale...sarà proprio da uno spiacevole avvenimento con le camicie nere che si svilupperà una storia parallela al nostro giallo che ci terrà col fiato sospeso.
Insomma complimenti all'autore che ha abbandonato alcuni suoi strascicanti flashback che erano presenti nei precedenti libri della serie Ricciardi/Maione e soprattutto per aver saputo mantenere alto l'interesse del lettore con più variabili derivate dal romanzo giallo, d'avventura e sentimentale.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il sigillo dell'equilibrio
E dunque siamo giunti alla fine di questa ulteriore trilogia fantasy....
L'incedere della storia sembra aver perso completamente la bussola, tanti personaggi che ora sono praticamente sparsi sull'intero territorio di Avelion, ognuno con un suo percorso da seguire ma tutti con un unico obiettivo ritrovarsi per lo scontro finale. Questa è una trama già letta troppe volte e seppur i ritmi sembrano buoni purtroppo ci si perde nei contenuti... Un finale che lascia molti vuoti e perplessità ed alcune vicende lasciate ai posteri, forse si tratta di un libro che dona al lettore la possibilità di inventarsi lui determinate conclusioni?
Mi sento un po' tradito dall'autrice la quale, in quest'ultimo capitolo, non è riuscita a tirar fuori un coniglio dal cilindro nè effetti speciali ma sbiadite luci.
L'idea delle armi magiche correlate ai 5 elementi si perde in un nulla, purtroppo, ed alcune soluzioni ed evoluzioni della trama sono veramente arrangiate con l'inserimento di personaggi che spuntano davvero per caso a sbrogliare la matassa.
Molto amaro in bocca... un consiglio all'autrice: Alessia hai le carte in regola per poter migliorare perchè la creatività non ti manca, ritenta perchè meriti maggiori consensi!
Buona lettura a tutti.
Syd
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Karol Wojtyla spiato
Dopo la sconfitta della Germania nella Seconda Guerra Mondiale e quindi dopo la caduta del nazismo tutti ci si aspicava un periodo di prosperità, pace, serenità e soprattutto libertà.
Uno degli stati più feriti dalla dittatura nazista è stato la Polonia ed il suo popolo, purtroppo a volte il detto che al peggio non c'è mai fine trova conferme inaspettate così come è avvenuto per la gente polacca.
Siamo nel 1946 e la Repubblica Polopare Polacca è sotto l'influenza politica, militare ed intellettuale sovietica, il comunismo si fa strada nel tessuto sociale così come una sostanza entra, attraverso l'ago di una siringa, nel sangue.
E' in questo periodo che uno dei personaggi più popolari ed influenti della seconda metà del novecento diviene sacerdote in Polonia, uno stato comunista che impone una dittatura sottile, crudele e spietata con la quale si dichiara stato ateo.
Dopo la caduta del muro di Berlino e quindi dopo la fine della guerra fredda si è potuto accedere ai documenti dei servizi segreti polacchi, dai quali è emerso un risvolto forse impensabile, perchè Karol Wojtyla, poi divenuto Papa Giovanni Paolo II, è stato oggetto, per quasi 50 anni, di attenzioni da parte dei servizi segreti polacchi e di tutti gli stati del blocco sovietico.
Se si pensa all'alienazione a cui molta gente è andata incontro durante la dittatura comunista si rimane davvero allibiti, dalla lettura di queste pagine emerge come lo Stato polacco ha cercato di boicottare in tutti i modi la chiesa ed i suoi esponenti tra cui naturalmente il futuro Papa Beato. La cosa che si è sempre temuta è stata quella di poter offrire al popolo oppresso una possibilità, un'alternativa ma nulla da fare, ogni alternativa all'ateismo era quella di distruggere e annientare ogni tipo di religione soprattutto quella cattolica, un po' come avviene oggi con la Cina ed il Tibet, anche a costo di svariate vite umane.
In questo libro viene descritto e ben documentato tutto l'apparato di spionaggio e sicurezza polacco che ha dispiegato risorse illimitatamente pur di insinuarsi negli ambienti religiosi, con spie che sono state anche in stretto contatto con Wojtyla, fino alla sua salita al Soglio Pointificio, si descrive come anche l'attentato al Papa sia stato potenzialmente organizzato nell'operazione Triangolo da KGB, Stasi, servizi segreti bulgari e polacchi.
Da quest'opera, di sicuro spessore, emerge la grande vittoria di Giovanni Paolo II "sull'impero del male comunista", forse alcuni passaggi risultano ripetitivi, impegantivi e un po' tediosi ma nel complesso leggibili.
L'autore Marek Lasota ci ha mostrato una pagina davvero terribile della nostra storia recente ma alla fine la storia ci dà ragione, l'uomo Karol Wojtyla con la sua fede, la sua caparbietà, la sua speranza ha vinto una guerra ideologica sovvertendo quella che era una situazione mondiale che sarebbe potuta sfociare in un conflitto atomico ed invece ha fatto trionfare la libertà di ogni individuo nel poter scegliere se professare o meno qualsiasi fede.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il figlio del fuoco
Siamo al secondo capitolo della trilogia di Alessia Mainardi, questo mondo fantasy riadattato secondo la sua creatività viene esplorato praticamente in tutta la sua estensione da più protagonisti che saranno impegnati in questo libro in una vastità di intrecci e che sono descritti e molto più approfonditi nei loro tratti storico-biografici rispetto al Volume 1.
La nostra autrice ce la mette proprio tutta nel prenderci per mano e sconvolgerci con una trama sempre più intricata e con storie che si avvolgono sulle avventure dei personaggi tutti, i quali vivranno situazioni che se da una parte sono ricche di colpi di scena dall'altra sono sicuramente prevedibili.
Capitoli non estremamente lunghi e ricchi di descrizioni ed uno stile di scrittura rendono la lettura scorrevole e piacevole senza annoiare.
Comunque alla fine della lettura si può affermare che anche questo secondo libro della trilogia di Avelion merita interesse da parte del lettore ed è un sicuro valido tappeto che ci introduce, si spera, ad un gran finale.
Opera davvero ambiziosa ma a volte chi troppo vuole... vedremo il terzo ed ultimo libro della saga.
Buona lettura a tutti.
Syd
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La figlia dell'acqua
Avelion questo è il nome della trilogia di cui questo libro ne rappresenta la prima parte.
Alessia Mainardi ne è la sua autrice e potremmo concordare tutti sul come attualmente abbiamo un'alternativa in più in un mondo fantasy italiano che ultimamente lasciava un po' a desiderare. Si perchè la giovane autrice parmigiana ambienta in una Emilia Romagna e dintorni, riadattata egregiamente sul volere della sua fantasia e della sua penna, un'opera che coglie il lettore spiazzandolo con degli eventi che difficilmente si potrebbe avere il coraggio di inserire proprio muovendo i primi passi in una nuova avventura (vedi omicidi indiscriminati da parte di alcuni personaggi). Sono rimasto sbalordito sulla crudeltà di alcuni personaggi e seppur elfi, nani, maghi e streghe possano apparire un po' carne trita e ritrita la Minardi ha saputo aggiungervi delle caratteristiche non indifferenti (elfi Chiari, Oscuri, Crepuscolari), i 5 elementi della natura terra-aria-acqua-fuoco-metallo dei quali esistono 5 armi specifiche e Portatori delle stesse, i Felines (una razza umana con caratteristiche feline). Personaggi (forse un po' in esubero quelli femminili, ma non guastano con il resto) ed ambienti sono decritti in modo particolareggiato e seppur la trama si muova molto a rilento la stessa è scossa da situazioni rocambolesche ed improvvise, pensiamo comunque che la storia si snoda su più canali riferiti a più personaggi che vivono le loro vite in parallelo ed il gioco di recupero delle memorie di essi ed il loro intrecciarsi sviluppa una maglia dalle trame non indifferenti.
Mi auguro che questa sia la giusta anticamera al secondo ed al terzo libro dai quali ci si aspetta di certo un innalzamento dei contenuti e dell'adrenalina attraverso ricostruzioni non banali.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il mercante di Venezia
Il mercante di Venezia nasce come opera teatrale di William Shakespeare, ambientata ai tempi della Serenissima Venezia, intrisa di personaggi dalle caratteristiche variegate e da messaggi davvero forti.
Mi chiedo se l'autore sia davvero inglese o se, secondo alcuni interpreti, possa essere in realtà di origine italica. Si perchè come altre sue grandi opere anche questa è ambinetata in Italia ed anch'essa è un tripudio al popolo ed alla società della nostra penisola del XVI° secolo.
La commedia mostra immediatamente i suoi contorni fortemente antisemiti, i protagonisti sono il malinconico Antonio, principe dei mercanti di Venezia e Shylock, l'ebreo che odia i gentili e brama la sua spietata vendetta, al tempo stesso crudele ma capace di destare una umana "pietà" cristiana. Ma di assoluta grandezza è la parte di una donna, Porzia, la ricca donna di cui il miglior amico di Antonio si invaghisce e per la conquista della sua mano quest'ultimo impegnerà la famosa libbra delle sue carni per fare in modo che l'amico ottenga un prestito dall'usuraio giudeo. Porzia mostra come l'amore possa albergare nel corpo di una donna razionale e dotata di un'astuzia che alla fine porterà alla risoluzione, piacevole o non piacevole, drammatica o non drammatica, ironica o non ironica, di questa grandiosa commedia shakespeariana. Tra tutti i valori in gioco sicuramente l'amicizia è quello più forte, affiancato dall'amore eterno, sia delle figure femminili nei confronti dei loro consorti che di Shylock nei confronti dei suoi averi (avarizia), il tutto condito da crudele ma corretta ironia.
Un classico immortale d'ogni tempo, da leggere assolutamente.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Lo scontro finale
Giungere alla fine di una saga è sempre triste e mette molta malinconia. Si perchè ci si affeziona ai personaggi, si entra in empatia con loro ed è innegabile dire che si faccia il tifo per loro.
Quest'ultimo capitolo che chiude la prima delle saghe dedicate all'eroe Perseus Jackson è come una medaglia dalle due facce, per più della prima metà del libro la trama sembra non scorrere mai, sarà forse che il nemico del caso, il Titano Crono signore del tempo, abbia rallentato in modo smisurato il corso degli eventi, sembrava di essere in una soap opera, molte pagine lette ma si rimaneva sempre in una sitazione di stasi, un po' come dire la processione non cammina ed il cero si scioglie.
La seconda parte dell'opera ha tutt'altro carattere, adrenalina in ogni passaggio, i personaggi compiono delle evoluzioni che mai ti aspetteresti ed il finale, si il finale è davvero con il botto.
Mi mancherete Percy, Annabeth, Grover, Nico, Chirone, Rachel e naturalmente gli dei tutti dell'Olimpo!!!
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il paziente zero
Premetto di essere un grande estimatore dei due autori e mi sono approcciato alla lettura di questa opera con le solite buone aspettative.
Lo stile di scrittura del libro è inconfondibilmente Novelli/Zarini, capitoli non molto estesi e con sempre una buona dose di suspance e adrenalina ma questa volta c'è qualcosa di diverso, la storia mi appare abbozzta, quasi che si arrampichi sugli specchi, forse perchè c'è troppa carne al fuoco e quindi anche il lettore in alcuni punti è disorientato.
Si passa dal traffico di diamanti all'OMS, dalle sperimentazioni delle bombe atomiche nel Pacifico al CERN. Il protagonista Douvier è schiacciato in una trama troppo pretenziosa e sul finale mi permetto di dire che è davvero paradossale.
Non posso negare che comunque il libro si tiene su grazie alla grande arte narrativa del duo di autori ma la trama, rbadisco, è un po' troppo esagerata.
Buona lettura a tutti.
Syd
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La battaglia del labirinto
Quarto libro della saga dedicata al Figlio di Poseidone.
Questa è sicuramente l'avventura più rocambolesca ed avvincente tra quelle raccontate da Riordan in questa saga...senza aver letto la quinta ed ultima.
Come al solito il nostro protagonista si ritroverà a dover superare un'impresa assieme ai suoi amici del campo dei "mezzosangue", Annabeth la figlia di Atema, Grover il satiro e Tyson un ciclope fratellastro di Percy.
Assieme a questi suddetti personaggi ruotano altri di derivazione mitologica greca che rendono la vita dei nostri eroi un inferno di trappole e continui colpi di scena che tengono viva la fiamma dell'attenzione del lettore, il quale si lascerà trasportare da queste pagine nell'esplorazione del labirinto più intricato di tutti i tempi, quello costruito da Dedalo.
In questa avventura però i personaggi sono tratteggiati in modo più profondo e questo mi ha portato ad avere molta empatia nei confronti di alcuni di essi.
Un' opera che lascia senza fiato dalla prima all'ultima pagina, un perfetto antipasto per il gran finale di una saga fantasy consigliatissima.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Le pagine della nostra vita
Questa mia recensione è senza ombra di dubbio di parte ed autobiografica, perdonatemi se vi sembrerà eccessiva ma questo libro per me è davvero importante.
Ho fatto il percorso inverso nell'approcciarmi a quest'opera, sono rimasto folgorato dalla riproduzione cinematografica durante una sera e mentre la guardavo ho mandato un sms alla persona che ho amato di più al mondo...e che avevo perso... che non vedevo né sentivo da tempo...lei guardava lo stesso film ed anche lei aveva ricondotto la storia a noi due...poi ne ho dovuto affrontare la lettura.
Avete mai amato qualcuno? Almeno una persona una volta nella vostra vita? E' bellissimo, soprattutto l'innamoramento, il cuore e la testa leggeri ed una energia che vi permetterebbe di vincere qualsiasi cosa...bene pensate se perdete per un motivo qualsiasi questa persona amata!
Questo libro è una concentrazione di sentimento, emozione, paura, rabbia, incoscienza ma soprattutto parla dell'amore...quello che quando è vero amore è per sempre, quello nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia...quello immortale.
L'opera di Sparks è scritta in uno stile che all'inizio stenta un po' a decollare ma una volta in alto e presa la corrente, non può far altro che farci vivere, attraverso una lettura avida e mai sazia, una delle storie più romantiche mai scritte.
La storia di un ragazzo ed una ragazza che vivranno un amore infinito...incrollabile...che nulla potrà intaccare, fino all'ultima pagina.
Noah il protagonista maschile...instancabile e capace di dimostrare quanto un uomo possa essere vicino all'essere un angelo...
Allie la protagonista femminile... una ragazza, poi donna che tutti avremmo voluto amare almeno una volta nella vlta.
Consigliato a chi ha voglia di commuoversi, a chi crede nell'amore eterno, a chi non ha paura di amare e di essere amato.
Buona lettura a tutti.
Syd
http://www.youtube.com/watch?v=LmrScJKe5NU
http://www.youtube.com/watch?v=nyIT3Gy1vQo
http://www.youtube.com/watch?v=wxjBidQjNeg
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La maledizione del titano
Prosegue la saga che vede protagonista Piercy Jackson ed il mito greco immerso in salsa occidentale e moderna.
In questa terza parte l'eroe assieme al gruppo dei suoi amici si ritrova coinvolto nell'ennesimo scontro con Crono ed i suoi alleati in un'eterna lotta tra bene e male.
Da New York a San Francisco Percy questa volta assieme alle Cacciatrici di Artemide si ritrova come avversari una mole di nemici e mostri davvero ostici, in primis gli zombi, questi ultimi praticamente impossibili da sconfiggere ma a volte, come nella vita reale, capita sempre una fortuna imprevista o un aiuto insperato ed inatteso.
La parte più bella del libro è sicuramente l'ultima, ricchissima di colpi di scena che costringeranno il lettore ad affrontare il prossimo capitolo di questa saga mitica e rocambolesca che non smette mai di piacere e divertire.
Lettura consigliata a chi ha voglia di evadere dalla routine quotidiana in piena leggerezza.
Buona lettura a tutti.
Syd
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L'ombra
L'ombra è un'antica eco che rimanda al celeberrimo e più ricercato serial killer di tutti i tempi...Jack the ripper.
Anche in questo caso il protagonista scrive dall'inferno ma davanti a sé trova una agente speciale dell' FBI, Smoky Barrett, che lo affronterà a viso aperto seppur dovendo lottare con i suoi incubi, sogni infausti riconducibili ad un trauma che la nostra protagonista positiva ha subito a causa del suo lavoro.
La trama è quella classica della caccia al serial killer da parte di una squdra speciale del Bureau americano ma non l'ho trovata molto originale.
L'inizio è scoppiettante ma da circa metà del romanzo in poi l'adrenalina cala vistosamente.
L'analisi dei personaggi è ben approfondita nelle più svariate sfaccettature e sono interessanti i riferimenti alle teorie criminologiche, queste ultime però solo accennate.
Alcuni passaggi sono apparsi un po' forzati e superflui abbassando il ritmo di un'opera che avrebbe potuto donarci qualche brivido in più.
Assegno la sufficienza ad un McFadyen che voglio approfondire.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il mare dei mostri
Con Il mare dei mostri siamo al secondo capitolo dell saga di Percy Jackson, eroe figlio di Poseidone, protagonista assoluto anche di questa avventura, certo usare il singolare (avventura) è riduttivo perchè siamo al cospetto di un libro la cui trama è zeppa di avventure nelle avventure.
Riordan, l'autore della saga, ha uno stile che difficilmente annoia infatti ogni capitolo, di breve estensione, contiene miriadi di sorprese e peripezie che rendono sempre effervescente la lettura, seppur in alcuni casi prevedibili.
Infatti in questo secondo libro dedicato alle imprese eroiche di Percy si perde, seppur molto lievemente, in piacevolezza...forse per la prevedibilità di alcune situazioni.
Il vero colpo da maestro però il nostro autore lo riserva per un finale che appare placido come la superficie del mare in una giornata assolata e senza un alito di vento ma che si rivelerà come un vero tsunami...c'è da fidarsi.
Opera consigliata ai puristi del fantasy di ogni età.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Madame X
La scienza, la tecnologia, la cultura in generale si evolvono, ci sono sempre nuove scoperte ma il futuro si interseca con il passato ed è da questo filo conduttore che prende vita in questo presente l'opera della Gerritsen, Madame X.
La scoperta di una mummia, ritrovata nell'archivio di un museo, darà l'avvio ad una trama all'interno della quale la storia rincorre la storia, più di duemila anni fa gli antichi egizi utilizzavano tecniche futuristiche per la conservazione dei corpi dei defunti e questo ancora oggi genera una curiosità infinita...ma un attimo c'è qualcosa che non quadra...alcuni indizi venuti fuori grazie ad una tac forniranno ai nostri protagonisti le motivazioni per avviare un'indagine che lascerà il lettore con il fiato corto.
In questa storia la Gerritsen utilizza a mio avviso troppa crudità nelle descrizioni, le indagini conducono ad un serial killer davvero inafferrabile ma lo stile descrittivo delle ambientazioni è il vero marchio vincente, ambienti che fanno venire i brividi e che catturano invece che allontanare l'attenzione del lettore.
Anche in quest'opera proseguono le descrizioni della vita privata del medico legale Maura Isles e del detective Jane Rizzoli, due donne incredibili, dalla corazza quasi impenetrabile ma che all'interno hanno sicuramente una delicatezza, una umanità, una sensibilità che le riporta in modo molto più delicato al nostro cospetto, alla fine seppur due professioniste indiscutibili nel loro lavoro rimangono due splendidi fiori dal gran cuore.
Seppur un po' sotto tono Tess Gerritsen secondo il mio parere è la regina del genere thriller, padronanza delle argomentazioni descritte, ambienti che sono la fotografia del brivido, personaggi che affascinano...si lo scettro è ancora in ottime mani.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Corpi senza volto
Secondo lo scrivente Tess Gerritsen rimane una stella tra le più luminose nel firmamento degli autori di genere thriller ed anche in "Corpi senza volto" non si smentisce.
Questo risulta essere il romanzo n. 3 del filone dedicato dall'autrice alle due protagoniste Islas - Rizzoli.
Indiscutibile il suo marchio di fabbrica, fatto di brividi scaturiti non certo dal freddo ma da descrizioni di ambienti e stati d'animo dei personaggi così avvolgenti che ti proiettano a vivere quasi in prima persona la situazione raccontata (leggasi descrizione del controllo della soffitta in convento).
In questo libro alcune descrizioni sugli omicidi sono sicuramente più cruenti del solito ma di certo non rovinano la piacevolezza della lettura che rimane sempre fluida ed ammaliante.
Viene approfondita la vita privata delle due protagoniste, ora rese sicuramente più ricche di sfumature nei sentimenti e negli approcci con altri personaggi.
Mi ha un po' deluso solo in parte il finale, senza spoiler mi vien da dire "E vissero tutti felici e contenti...o quasi!!!".
Si consiglia la lettura a persone che non abbiano problemi alle coronarie... la frequenza cardiaca aumenta come su una salita che precede la prima discesa delle montagne russe.
Buona lettura a tutti.
Syd (Buongustaio di thriller)
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Il ladro di fulmini
Se avete voglia di allontanarvi dalla routine quotidiana, sentirvi effervescenti ed esplosivi come una mentos in una bottiglia di cola, sorridere e farvi catturare da una lettura leggera, allora è arrivato il momento di leggere le avventure di Percy Jackson.
Questo è il primo libro dedicato alla saga, di questo personaggio di nome Percy e gli dei dell'Olimpo, l'inizio è "folgorante" ogni capitolo è una sorpresa, la noia? e che cos'è la noia quando leggi quest'opera? Uno stile di scrittura molto semplice, scorrevole, sicuramente una lettura leggera, per ragazzi ma anche per gli adulti, in fondo è quello che ci serve in questo momento storico...alleggerire le tensioni, perchè tanto sarà Rick Riordan attraverso una trama ben congeniata a far salire il livello del divertimento e dell'adrenalina, ogni volta che cominci a leggere una pagina rimarrai con gli occhi ben aperti e ti chiederai, ed ora cosa potrebbe mai accadere???
Sotto alcuni punti di vista mi ha un po' ricordato Harry Potter ma proprio a voler essere pignoli perchè Percy è Percy.
Simpatica comunque l'idea di inserire in un fantasy i miti della grecia antica che rimangono sempre affascinanti e aiutano i giovani lettori ad addentrarsi in una storia che studiata sui libri di scuola può apparire poco digeribile ma che in questo caso cattura ogni lettore generandone dipendenza.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Lo Hobbit
Questo libro narra di una storia che è come una favola antica, narra di un cammino avventuroso di cui sarà protagonista assoluto Lo Hobbit Bilbo Baggins, un personaggio nato dalla creatività di un Tolkien in grande spolvero, che ci introduce al ritorvamento dell'"Anello".
La trama è molto semplice ma si articola in più situazioni rocambolesche che ci introdurranno a personaggi ormai divenuti un culto nel mondo fantasy caratterizzato da nani, elfi, orchi, lupi mannari guerrieri e uno stregone speciale di nome Gandalf.
Questo è il vero e proprio antipasto a quella che è divenuta la trilogia fantasy per antonomasia, "Il signore degli anelli", e credetemi non manca assolutamente di colpi di scena ma lo stile dell'autore è così coinvolgente e leggero che l'opera potrebbe essere letta da persone di ogni età e genere, sfidando anche i critici più ostici del genere.
Seppur alcuni passaggi possono apparire prevedibili, la trama non perde mai un colpo e rende la lettura piacevolissima, il libro lo si legge in poco tempo.
Consigliato a tutti gli amanti del genere e soprattutto a chi ha voglia di evadere un po' dal quotidiano per sorridere e distrarsi, seppur momentaneamente, dai piccoli problemi di ogni giorno. Un'endorfina letteraria.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Meglio non chiedere
Donald Edwin Edmund Westlake è considerato uno dei più grandi giallisti ed è divenuto famoso soprattutto per aver introdotto nelle trame delle sue opere lo humour.
In questo romanzo ci si ritrova immersi, sin dalle prime pagine, nelle avventure a dir poco rocambolesche, di una banda di ladri capeggiata dal protagonista John Dortmunder.
Si percepisce immediatamente come attraverso dei paradossi questa banda di ladri si ritroverà a vivere delle situazioni davvero inaspettate e che lasceranno il lettore, alla fine di ogni capitolo con il sorriso stampato sulle labbra.
Dortmunder è un capo banda davvero straordinario come personaggio, pianificatore di ogni attività fin nei minimi particolari, interdetti ci lascia il fatto che nell'organizzare ogni colpo lui sembra quasi camminare sulle uova, quindi ad ogni pagina ci si chiederà “ma ce la potranno fare?”, non rimane che addentrarsi nella lettura sempre più coinvolgente ed entusiasmante.
Uno stile davvero in controtendenza rispetto ai gialli classici ma che non delude anzi appassiona.
In alcuni tratti sembra di vivere una storia dal chiaro genere di spionaggio a cui si alterna un timbro puramente giallistico alleggerito da una buona dose di situazioni divertenti e comiche che fanno mantenere sempre molto viva l'attenzione del lettore.
Insomma un' avventura da vivere entrando in piena empatia con i componenti di una scapestrata ma sempre ben organizzata banda di ladri.
Un'opera ben riuscita ed accattivante.
Se ne consiglia la lettura a tutti soprattutto per chi volesse sperimentare un filone del genere giallo non molto conosciuto dai più e sicuramente inaspettato.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Scritto sul corpo
In un periodo in cui in molti si lasciano distrarre dal bombardamento mediatico delle "sfumature di colori", ho deciso di affrontare la lettura di questo libro di Jeanette Winterson, un romanzo d'amore, così perverso e sensuale al tempo stesso, da saltare da tratti in prosa a pura poesia.
L'autrice è sadica con il lettore, lo introduce in un percorso enigmatico durante il quale descrive perfettamente tutti i personaggi inquadrandoli bene nel loro genere sessuale, con il o la protagonista invece gioca a carte coperte, non si riesce davvero a percepire concretamente se questo personaggio sia un uomo o una donna e se sia bisessuale o meno, tutto è davvero avvolto in un gioco misterioso di indizi che indicano ma non svelano, rivelano e poi smentiscono ogni riferimento.
Questo gioco rende il romanzo davvero particolare, nelle prime pagine sembra la storia di uno sciupafemmine che poi rimane ingarbugliato con l'amore sofferto della sua vita...ma non è così, quest'opera è un urlo all'amore, alla passione, al sentimento, al sacrificio che potrebbe travolgere ognuno di noi, esseri umani, desiderosi di donare o ricevere, alla o dalla persona con cui dividere quel cielo in cui la storia d'amore è rappresentata da una costellazione a due fulgide stelle.
Buona lettura a tutti.
Syd
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La figlia del tempo
Josephine Tey farebbe storcere un po' il naso ai puristi del giallo ma la rende comunque un'autrice di genere molto interessante.
In quest'opera narra di un'indagine accademica seguita a quattro mani da un funzionario di Scotland Yard, di nome Grant, costretto a letto per una semi-paralisi ed uno studioso di storia presso il British Museum di Londra, tale Carradine di origine statunitense.
L'argomento nasce come per una scommessa tra Grant ed una sua amica che passa in ospedale a trovarlo durante il suo ricovero.
L'arghomento? La vera personalità di Riccardo III, re d'Inghilterra, si lo stesso "orco" raccontato e descritto anche dal celebre William Shakespeare.
Attraverso tale indagine i due protagonisti ripercorrono, tramite lo studio di vari libri e documenti, la vita del pluridannato re anglosassone, scoprendo che a volte la storia è tutta una frottola ma che è altrettanto difficoltoso far emergere la verità, anche perchè la gente difficilmente accetta quello che ha appreso dandolo per scontato nonostante le strane evidenze. Riccardo III sarà stato davvero così perfido? Si sarà realmente macchiato di indicibili delitti come l'infanticidio?
La Tey ripercorre attraverso tale romanzo l'intera storia Inglese, fatta di sotterfugi, misteri e tradimenti, la storia inglese della caduta della famiglia dei Plantageneti a favore della famiglia dei Tudor.
Uno stile molto asciutto, pratico e diretto, con capitoli brevi rendono l'opera appassionante senza grandi clamori a cui il classico giallo può averci abituato.
La lettura risulta piacevole ma non entusiasmante.
Buona lettura a tutti.
Syd
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1Q84. Libro 3
Sfogliando le prime pagine mi sono immerso in questa nuova lettura così come ci si può ritrovare in una classica nebbia lattiginosa da Pianura Padana, avete presente? Quando si ha la piena insicurezza sul dove si stia andando, ma stranamente mi sentivo preso per mano, esattamente per entrambe le mani, e percepivo delle voci che seppur lontane erano chiare e distinte, seppur basse, e queste due cose mi davano un senso di serenità e sicurezza nell'andare avanti...anche nella lettura.
Più la lettura avanza più mi è sembrato di avere avanti ai miei occhi una storia che aveva la stessa conformazione di quei manifesti psichedleici anni '60, dai disegni improbabili ma dai colori così pieni, vivi ed intensi che sarebbe stato difficile distoglierne lo sguardo...questo è lo stile narrativo dell'autore Murakami, uno stile che disorienta ma travolge al tempo stesso, tutto è irreale? Bene tutto è concreto.
Possiamo ridurre la trama ad una storia d'amore tra Aomame e Tengo? No, non è solo questo, la trama è un o' avventura, è un po' thriller, è un po' fantascienza, dipanandosi sotto 3 punti di vista dei personaggi Tengo Aomame ed Ushikawa, ti rapisce e disorienta, unico faro? la Luna, anzi le Lune e poi la Luna ancora...dovreste leggerlo per capirmi.
Una storia surreale, onirica ma concreta e reale al tempo stesso.
L' autore forse poteva stupirci con un finale più spettacolare, con effetti speciali ma come avrebbe mai potuto superarsi, senza cadere nel banale, dopo il contenuto dei tre libri, così nel modo più semplice ed ovvio ci accompagna in un finale desiderato.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Rapisce il lettore
Dopo una lunga ed estenuante attesa eccolo il secondo capitolo della trilogia di Costantini, in realtà trattasi di un prequel che spiega, in modo più approfondito, quella che è la storia di un giovane Michele Balistrieri (protagonista) ma andiamo con grado.
L'opera può essere suddivisa in due epoche storiche, gli anni '60 con ambientazione in Libia e gli anni '80 in Italia.
La parte cosiddetta libica racconta di un giovane, irrequieto, ricco, sfrontato, violento ma assolutamente fedele al valore dell'amicizia, Michele Balistreri...figlio dell'italiano più conosciuto della Libia di quegli anni, anni in cui gli italiani lì residenti sono tutti o quasi ex coloni fascisti, che hanno contribuito allo sviluppo di una economia libica e sotto alcuni versi, anche alla caduta della monarchia, fedele alleata di americani e inglesi, per favorire l'ascesa della repubblica guidata da un giovane Gheddafi...voi direte, quindi?
Quindi in questo complicato periodo storico, sono ambientati 4 macabre misteriose morti ed allo stesso tempo l'ascesa di un gruppo di quattro ragazzi che fonderanno una società dagli affari poco leciti il cui capo sarà Mike Balistreri, legato da un patto di sabbia e sangue con gli altri componenti, personaggi tutti tratteggiati davvero fin nel profondo, sono delle perle ognuna con i suoi pregi e difetti...ma tutto è avvolto e travolto dalla tempesta di sabbia generata dal ghibli.
Nella seconda parte, quella italiana, Michele Balistreri assume lo status di commissario di polizia e si ritroverà invischiato in altri casi di omicidio.
In questa seconda parte mi sembrava di rivivere, seppur in epoche differenti, alcune scene e sensazioni di un capolavoro cinematografico, C'era una volta in America di Sergio Leone, trasmettendomi delle emozioni tristi e malinconiche che si lasceranno trasportare da un ritmo vertiginoso fino alla fine.
Ecco, la fine.
Il finale e le ricostruzioni sono un po' affrettati ed effettivamente anche in questo libro alcuni passaggi, come nel capitolo precedente della trilogia, si reggono su di un'architettura davvero poco antisismica ma che comunque trova giustificazione.
L'autore ci prende in giro, ci tradisce, ci regala conferme e poi ritratta, un po' per tutta l'opera ma per il lettore non è poi difficile capire...chi, cosa e perchè.
In mezzo ad ascese di dittatori e politici italiani del dopoguerra , servizi segreti, P2, mafia, Vaticano, sesso droga e spettacolo ma anche al valore dell'amicizia, di cui ogni pagina dell'opera è pervasa, Roberto Costantini ci propone un libro consigliatissimo, soprattutto per l'economia della trilogia ma che rapisce il lettore attraverso uno stile di scrittura che non lascia compromessi ed induce subliminalmente a leggere queste pagine con avidità ed ingordigia del lettore.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Anche i Pink Floyd possono sbagliare
Sono un appassionato dei Pink Floyd, non si direbbe vero, ed il titolo mi ha assorbito totalmente, tanto da indurmi all'acquisto. Se vi aspettate di capire dove sia l'errore del gruppo musicale dovrete davvero attendere l'ultima pagina dell'opera del Martorelli e comunque tutto è opinabile naturalmente, dipende da come si guarda la vita. Il libro è scandito nei suoi capitoli dalle canzoni del celeberrimo album del 1973, The Dark Side of the Moon, concept album con il quale la band attraversa il conflitto interiore, il rapporto con il denaro, il trascorrere del tempo e quello dell'alienazione mentale nonché le sfumature di colori della società, adattabile alla situazione mondiale attuale. Il libro è forte, duro incisivo nei suoi passaggi, quello che si narra è all'ordine del giorno e le reazioni lo sono tanto uguali. L'autore pone agli occhi di noi lettori una descrizione di fatti e misfatti che sono attualissimi e onnipresenti tra le notizie quotidiane dei media. Un'opera coraggiosa, di denuncia, di inno alla reazione, di dolore e sconforto, di eclisse spirituale e cerebrale, di buio profondo ma un raggio di sole potrebbe sempre arrivare...non credete? Chi lo sa! Autore promosso, anche grazie all'ausilio della colonna sonora e ad una trama accattivante, uno stile secco semplice e diretto...rendono la lettura molto scorrevole.
Buona lettura a tutti.
Syd
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La pazza di Maigret
Me lo vedo Simenon, come seduto ad un vecchio telaio per tessitori, lui che ordisce un'ennesima trama con la sua penna così elegante e così scorrevole...ci tira fuori da un Maigret estremamente duro un uomo il cui animo è dolce, a volte incerto, sicuramente innamorato, malinconico, sembra davvero un un broccato dal quale è difficile separarsi.
In questa inchiesta Maigret prende con superficialità una segnalazione di una donna anziana e sarà la sua grande croce per tutta la storia.
Un Maigret veramente insolito, incerto, davvero poco sicuro che si muove in un labirinto dove ogni indizio si perde in un precipizio...è stata dura, vero commissario? Soprattutto quella coscienza che ti ha affannato e abbattuto.
Splendida la signora Maigret tratteggiata con piccoli passaggi, rimane il faro nella vita del protagonista.
Un libro scorrevole, semplice ed elegante allo stesso tempo nella trama ardita,
L'ennesimo arazzo nell'universo delle opere di Georges Simenon.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il monastero maledetto
Quando si legge la quarta di copertina senza ombra di dubbio si rimane folgorati e vien voglia subito di tuffarsi nella lettura di un'opera ambientata nel medioevo spagnolo, poi leggendo i commenti delle varie testate giornalistiche iberiche cosa altro fare? Ve lo dico subito...acquistare Il monastero maledetto. Detto fatto... letti i primi capitoli si è pieni di buoni propositi, morti violente in un monastero ed il sovrano di Spagna in persona con tanto di scorta dell'esercito ed una monaca dallo spiccato acume investigativo si precipitano per risolvere il caso...
Bene il libro prosegue ad una velocità inauditamente lenta...passaggi pesanti come un'incudine, dialoghi banali, scoperte investigative asslutamente casuali e fortuite, intrecci di storie disarticolate... si impiega una vita per leggerlo ed alla fine tutto si svela, credetemi è capibile da subito chi è l'autore dei crimini e non sto spoilerando (concedetemi il neologismo), ma soprattutto ad una velocità impressionante... una trentina di pagine ed il gioco è bello che risolto.
Si cerca di deviare ed intrattenere il lettore con dei risvolti amorosi e matrimoniali che interessano il sovrano ma servono solo ed esclusivamente per contestualizzare l'epoca.
Mi spiace ma dopo aver letto Eco, Colitto, Susanna Gregory, Monaldi e Sorti, che di thriller storici ne han scritto e di ben più alta caratura questo non posso far altro che bocciarlo.
A tutti voi una buona lettura...non questa.
Syd
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Volontà di potenza
Commentare un saggio è davvero qualcosa di difficile da eseguire, tanto più se il saggio è di tipo filosofico, a maggior ragione se l'argomento è il pensiero nietzscheano.
Sarò breve o almeno cercherò di esserlo... breve escursus: il pensiero di tale filosofo ha influenzato buona parte della cultura occidentale e permettetemi, è stato ampiamente stravolto dai più a convenienza...vedasi il concetto di "superuomo" e nazismo.
In questo saggio di Marco Gabrielli viene affrontato, ad ampio spettro, uno dei concetti chiave del pensiero del filosofo tedesco, la Volonta di potenza.
La caratteristica che più mi ha colpito è la spregiudicatezza utilizzata dall'autore nel confrontare svariati concetti come appunto quello in oggetto con il nichilismo, la religione, non solo quella cristiana e l'intera cultura della società contemporanea, soprattutto occidentale.
Dire che l'opera è piacevole alla lettura sarebbe ipocrita perchè il libro è consigliabile solo per i veri interessati all'argomento, seppur trattato con relativa semplicità, merita comunque delle basi da parte del lettore.
Gli approfondimenti sono più riconducibili alle impressioni del Gabrielli al quale va dato ampio merito di aver ultimato un'impresa così ardita, c'è stata senza dubbio una Volontà di potenza.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il segreto tra di noi
Gianni Farinetti rimane uno degli autori più godibili, dal punto di vista delle sue opere, che io abbia mai letto.
Anche in quest'opera l'autore si conferma come un grande prestigiatore...fa saltare il lettore attraverso tempo, spazio e punti di vista personalizzati dei vari personaggi di cui è ricca la storia, senza il minimo ingarbugliamento, si passa da un capitolo ad un altro, da un epoca ad un'altra e da un personaggio ad un altro senza rischiare di rimanere impantanati in un caos vorticoso.
La trama è la somma di più storie che caratterizzano una famiglia allargata piemontese, di origini contadine, che attraversa praticamente tutto il XX° secolo, non spaventatevi l'epopea è narrata in modo scorrevolissimo.
La narrazione della storia di questa famiglia comincia nei primi del '900 attraversando la seconda Guerra Mondiale, la liberazione, il dopo guerra fino ai giorni nostri o poco più...
Il contenuto del romanzo è appunto imperniato su di un segreto, di cui si parlerà e se ne verrà a capo solo nel finale, si perchè per 3/4 di libro le vite si rincorrono assieme agli eventi che caratterizzano le vite di questi personaggi, Lena, Carla e Piero, Anna, Giovanni, la zia madrina, Germano e Giacomo ed il resto dei soggetti che, chi più chi meno, incideranno sulla storia.
Un libro che in pieno stile farinetti sembra che inietti nelle vene del lettore tanta malinconia, questa volta frammista alla gioia della vita agreste, intaccata da piccoli ed immensi dolori che saranno tutti ricondotti ad un unico comune denominatore...Il segreto tra di noi.
Buona lettura a tutti.
Syd
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La traduzione
Pablo de Santis è un autore molto particolare, argentino, eclettico ed un po' poetico nel suo modo di raccontare.
De Santis in questo suo La Traduzione pone i suoi personaggi in uno stato di isolamento, sulla falsa riga della Christie ma il tutto è condito anche da una buona dose di...occulto.
Strano a dirsi infatti anche per il professor Angelo Morino, che ne cura la postfazione, l'architettura risulta anomala, la razionalità di un poliziesco alla fantasia alchemica ed esoterica.
Comunque il libro con la sua tramna risultano piacevoli, si all'inizio si stenta a decollare ma dopo i primissimi capitoli, per giunta tutti molto brevi e che accellerano la lettura senza affaticare, la storia prende la sua corrente ascensionale e decolla magistralmente.
Anche l'ambientazione seppur credibile ti trasporta in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio...a volte claustofobica ed a volte agorofobica... ma sempre credibile.
Sapete che non sono solito parlare e descrivere la trama ma visto che nei consiglio ho giocato d'azzardo vi do delle indicazioni...si tratta di traduttori, medici, professori e linguisti che si ritrovano per un convegno in una località molto fantasiosa, Porto Sfinge, a Sud di Buenos Aires per discutere di lingue, codici e traduzioni che si aggroviglieranno assieme alle storie dei personaggi, generando una Babele ma chissà anche una nuova lingua...morta ... o dal sapore di morte?
Vi metto in guardia Pablo de Santis potrebbe far storcere il naso ad i puristi del giallo...quindi sappiate che andate incontro ad una formula un po' diversa da quella a cui siamo abituati...sarà piacevole proprio per questo!
Buona lettura a tutti.
Syd
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Il nascondiglio
E bravo Pupi Avati...bravo davvero...ieri sera prima di addormentarmi mi hai messo i brividi ed oggi pomeriggio mi hai tenuto con gli occhi impegnati sulle pagine di questo thriller davvero convincente.
Non so se avete mai visto il film The Others...bene se si la suspance è quella, in caso contrario prima leggete quest'opera e poi guardatevi comodamente il film...
Il nascondiglio è un gioiellino che tiene davvero con il fiato corto e credetemi ieri sera pesavo attentamente i rumori in casa prima di addormentarmi.
Era da tempo che non leggevo una cosa così coinvolgente e soprattutto con una scorrevolezza che ti porta a concludere la lettura dell'intero libro nel giro di pochissimo tempo.
Per la trama ed il contenuto vi rimando comunque alla presentazione ma lo stile di scrittura è davvero da grande scrittore...lettura risultata gradevolmente piacevole.
Lettura consigliata soprattutto prima di addormentarsi da soli in casa...fa il suo effetto.
Buona lettura tutti.
Syd
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In piena notte
Farinetti ha davvero uno stile tutto suo nel raccontare le storie ed ogni volta, come anche in questo caso, fa trasparire un unico filo conduttore nella trama, si, un filo conduttore che però è sommerso, è lì, lo sappiamo ma non lo vediamo, ne percepiamo la presenza ma non lo si scorge se non nelle ultime pagine.
Le ultime pagine, appunto, il vero gioiello di questo romanzo che rende il lettore scosso lievemente, come da una brezza inaspettata su di una spiaggia assolata.
Trattasi di una storia nella storia, un racconto di vita vissuta dalla protagonista Diana che ci conduce, come Virgilio con Dante, nel suo dolore, il dolore più grande che una mamma possa provare...
La trama non ha dei grossi colpi di scena, sembra davvero di ritrovarsi in spiaggia per le vacanze estive e che tutto vada bene, a parte i problemi della vita comune, ma a volte all'orizzonte arrivano delle nubi che generano il classico temporale estivo.
Capitoli non molto lunghi conducono in una lettura discretamente veloce e piacevole.
La malinconia rimane per lo scrivente il vero filo conduttore...una malinconia dei tempi e delle occasioni ormai andate...
Buona lettura a tutti.
Syd
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Lettere e filosofia
Sellerio editore Palermo ha sempre uno stile così elegante nella sua semplice edizione, sempre copertine che sono dei camei e naturalmente delle opere, come in questo caso, di buon livello.
La trama tratta un intrigo ambientato in un fatiscente edificio universitario, claustrofobico in alcuni momenti della storia, luogo in cui si incontrano e scontrano dei docenti sulla presunta vita ed opere di un autore...sarà veramente esistito Homero Brocca? E le sue opere se scritte davvero, dove sono che fine hanno fatto?
Ecco la trama può essere racchiusa in queste descrizioni che ho appena riportato ma il vero gioiello di Lettere e filosofia è racchiuso nelle sue ultime 30/40 pagine in cui finalmente entra in scena l'azione, la suspance e soprattutto la verità, con il suo peso, la sua angoscia, il suo cinismo.
E' per queste ragioni che ho dato un voto così basso alla piacevolezza, il contenuto è di sicuro spessore, soprattutto intellettuale.
Al momento De Santis, con quest'opera, non mi ha esaltato seppur incuriosendomi nel dare una ulteriore possibilità...vedremo con "La traduzione", sua seconda opera tradotta in italiano.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Styles Court dove comincia e dove finisce tutto
Styles Court, questo è il posto dove comincia tutto e dove si conclude tutto...
E' il primo romanzo della Christie in cui si incontra un ometto molto curato e che ha come arma micidiale al suo servizio le cellule grigie, Hercule Poirot, senza ombra di dubbio il più eccentrico investigatore che la penna di un autore abbia mai creato.
In questo romanzo l'autrice ci presenta ufficialmente il re del intuito che verrà affiancato da quello che diverrà il suo fido amico nella maggior parte delle sue future indagini, il capitano Hastings, negazione dell'investigatore. Sono svariati i personaggi ed ognuno potrebbe avere un interesse o un'opportunità da questo omicidio per avvelenamento.
Il segreto di questo libro è tutto nelle righe scritte di queste pagine, si, perchè Poirot sarà un genio ma alcune cose anche con un finale ingarbugliato tramite magheggio dell'autrice, vengono date anche per scontate e mi permetto di dire di essermi sentito molto più come Hastings alla fine della lettura. La nostra scrittrice ci prende per mano e ci prende letteralmente in giro ma con gentilezza sfacciata.
Il genere è quello del giallo classico, non tra i miei preferiti della Regina del Giallo ma sicuramente un inizio esplosivo, è lo stile che ammalia e non tanto la trama in sè, anche se posso permettermi di fare questa piccola critica avendo letto tutte le sue opere con protagonista l'ometto dalla testa ad uovo e dai baffetti precisi e militarescamente curati.
Buona lettura a tutti.
Potrete capire il titolo della mia recensione solo dopo aver letto anche l'ultima indagine di Poirot...vi ho incuriosito vero? Tranquilli nelle opere della Christie non c'è una vera e propria consequenzialità.
Buona lettura.
Syd
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Le prime indagini del commissario Ricciardi
Quando ho avuto tra le mie mani questa raccolta di tre indagini del commissario Ricciardi il mio cuore palpitava perchè in questo personaggio ripongo sempre grandi aspettative e vi confermo che il buon De Giovanni ha mantenuto alto il suo livello.
Siamo di fronte ai primi tre casi del commissario che è dotato di quella capacità definita "Il fatto", grazie alla quale riesce a sbrogliare matasse ingarbugliate, fin dai primi passi Ricciardi è sublime durante tutto il corso delle sue indagini.
La trama, lo stile e la piacevolezza sono le costanti dei racconti dell'autore, si consiglia di dare anche delle variabili alle trame che a volte sono davvero molto simili tra loro.
Non voglio togliervi il gusto ma la prima storia potrebbe tranquillamente essere scambiata per un'indagine di Ricciardi che ritroveremo in un torrido periodo estivo della sua vita...
Il secondo caso "I vivi e i morti" ha davvero dell'incredibile e la bravura di Ricciardi è indiscutibile, forse quello che preferisco dei tre.
Nel terzo ed ultimo caso, "Mammarella", De Giovanni si muove con la sua penna come un vero artista davanti alla sua tela, una trama encomiabile ed una soluzione che porta alla luce la caratteristica pregievole, di un commissario dall'intuito anche in circostanze in cui "Il fatto" non è causa principe nella risoluzione del caso ma puro intuito investigativo.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Gli altri fantasmi
Per tutti, davvero per tutti quegli appassionati di libri che lasciano con la bocca spalancata e che non lasciano neanche la forza di deglutire.
Quest'opera è da considerarsi come l'antesignana di tutto il ciclo del celebre Commissario Ricciardi, si è da queste pagine che potrete capire da dove De Giovanni abbia trovato l'ispirazione del "Fatto", ovvero quella fatale ma forutnata capacità di vedere ed ascoltare i morti ammazzati in modo violento negli ultimi istanti della loro vita.
Attraverso tre racconti l'autore ci conduce nei meandri del male, il male oscuro, il male spietato, il male insito per natura negli esseri umani, un male quasi assoluto, che sotto tre sfaccettature vien fortemente enfatizzato dalla penna dello scrittore.
Il primo è un racconto dalla forza dirompente che ti ingenera rabbia, rabbia ed ancora rabbia per poi donare un sollievo divino.
Nel secondo racconto, Papo e Bimbomio, l'innocenza,quella tragica innocenza, ci fa quasi commuovere eppure questa è la vita dura e più che reale... di un genitore e di suo figlio.
Nel terzo il male reciproco tra i componenti di una coppia è descritto e vissuto con una ironia perfida, che prende in giro il lettore in modo infido ma altrettanto fortemente ilare.
Preciso che non sono andato nei particolari per non sottrarre ai potenziali lettori "la sorpresa" di ogni trama.
Questa raccolta di De Giovanni diviene fondamentale e di imprescindibile lettura per capire tutte le sue opere successive...la definirei "la poetica del De Giovanni".
Buona lettura a tutti.
Syd
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L'ombra del vulcano
Quando si incontra l'opera di un valido autore lo si vuole conoscere meglio e scutare, ad ampio spettro, le sue opere. Ecco la motivazione che mi ha condotto all'acquisto e poi alla lettura di questo racconto breve, illustrato magistralmente dalla matita di Alex Cecchetti.
Un Farinetti che conferma il suo stile, trasparente ma carico di suspance, anche quest' opera ci descrive uno scorcio di vita quotidiana di un gruppo di persone, amiche e conoscenti, sull'isola di Stromboli.
Senza alcuna cruenza né abuso di descrizioni esagerate, Gianni Farinetti ci conduce attraverso una settantina di pagine, arricchite da appropriate illustrazioni, in una storia che cattura, con la forza della semplicità, il lettore.
Un complimento particolare all'illustratore per la sua opera prima e chissà che i nostri destini, il tratto della tua matita e l' avidità dei miei occhi, non si incrocino ancora.
Buona lettura ed in questo caso buona visione a tutti.
Syd
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