Opinione scritta da Pia Sgarbossa

164 risultati - visualizzati 101 - 150 1 2 3 4
 
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    06 Giugno, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

IL PIU' GROSSO MIRACOLO? ... VOLERSI BENE !!!

Cari lettori, per fortuna non ero una protagonista del libro...altrimenti, per difendere la piccola Judith, credo che avrei superato i limiti...si , avrei osato davvero troppo.
Non ce la facevo a starmene inerme mentre lei subiva in silenzio le angherie del bullo della sua classe...è stata una vera penitenza, per me!
Lei è figlia di genitori appartenenti ad una Confraternita ( avete presente i testimoni di Geova?...ecco un gruppo molto simile) , che passano porta a porta per annunciare la fine del mondo e che partecipano ad adunanze e predicazioni.
Lei che non può festeggiare i compleanni, il Natale, non può possedere una televisione ; è orfana, perchè non è ammissibile per il loro credere, fare una trasfusione di sangue...e la sua mamma ne avrebbe avuto bisogno per poter vivere, proprio nel momento della nascita della propria bambina...
Judith cresce tra mancanze affettive e materiali, e sensi di colpa ; si ritrova a non poter vivere in un mondo sereno; non è previsto un mondo per lei.
Che fare allora?
La ragazzina lo crea e lo fa nella sua camera, usando oggetti rimasti della mamma e pezzi di rifiuti vari che trova ovunque, grazie ad una notevole creatività e ad una grande capacità manipolativa.
Finchè un giorno si accorge che quello che desidera con tutto il suo cuore,nel mentre lo realizza nel piccolo mondo in miniatura, si avvera : una semplice coincidenza o un vero e proprio miracolo?
E se gli eventi cominciano a ripetersi...se una voce divina anche le risponde, la incoraggia, la sprona ad inseguire i suoi nuovi poteri?...suggestione...paura...difesa... semplice fragilità... una gran forza???
E così assistiamo alle vicende di una ragazzina che si ritrova ad avere un potere più grande di lei...una forza che non può dominare...
E' un libro che ci porta a riflettere moltissimo sull'importanza del credere o meno di una persona in Dio, della capacità di avere fede, sul riuscire a vedere solo se si crede, sui risvolti positivi o negativi che tali scelte... o doni... possono portare...
Ho letto con passione ; ho ascoltato la bambina... l'ho ascoltata profondamente.
L'avrei voluta abbracciare, consolare, proteggere e difendere. Ho tifato per lei, gioiendo e soffrendo con moltissima partecipazione.Ho apprezzato gli interventi della sua nuova insegnante.
E' stato grandioso assistere all' opera di Judith: la sua notevole capacità di sopportazione, i continui atti d' amore nei confronti di suo padre, che, povero, non riusciva ad ascoltarla, ad amarla come lei avrebbe voluto.
Un padre che si trova a vivere un dissidio interno fortissimo: da una parte portare avanti un credere importante, nato da una scelta fatta insieme alla sua donna che amava tantissimo; dall'altra il dover continuare a vivere senza l'appoggio di quel grandissimo amore, per il quale avevano combattuto... rimasto privo del sostegno di cui sentiva un estremo bisogno, che era linfa vitale per lui.
Una vita sofferta per entrambi, padre e figlia,...un percorso di vita tra lotte, sconfitte, umiliazioni, crescita e maturazione , che giunge all'importante scoperta che il miracolo più "grosso" è il volersi bene.
"La fede è un balzo"si dice in questo libro...amarsi e volersi bene è la concretizzazione della fede...è il balzo riuscito, aggiungo io.

"Quando succedono i miracoli, ve ne accorgete perchè qualcosa di normale che non pensavate contasse un granchè alla fine ha contato tantissimo".

Buona lettura a tutti!
Pia

P.S. : io ho avuto un po' di difficoltà solo nel momento dell'inIzio della lettura delle prime pagine, dove la descrizione risultava particolareggiata ... troppo per i miei gusti...ma ne è valsa veramente la pena continuare a leggerlo, credetemi!

CARA FEDERICA : GRAZIE !!!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama l'immaginazione...a chi ama credere in qualcosa.
A chi per credere non deve vedere.
Trovi utile questa opinione? 
300
Segnala questa recensione ad un moderatore
Narrativa per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    01 Giugno, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UN CLICK...PER DELLE FOTO SPECIALI !

Mano nella mano...lo sguardo al cielo...una mano stringe l'altra e click!...ecco che la foto è fatta.
Si tratta di un semplice gioco che una mamma fa con la sua bambina...ma questa mamma sta per morire di cancro...
Un gioco che diventa per entrambe un momento da vivere intensamente con complicità e massima intimità, per scattare foto a pezzi di cielo, che rimarranno per sempre impressi nelle loro menti, nei loro cuori...nelle loro anime.
La mamma scopre d'avere questo brutto male e decide di mettere a conoscenza del fatto anche la figliola...Insieme trascorrono tre stagioni d'affetto, d'amore intenso e di immenso dolore.
Si ascoltano...si confidano...si confrontano...assaporano i vari momenti e attimi di vita insieme...si vogliono tanto bene ; ma niente è facile...ci sono cose che non si possono capire, che non hanno nessuna spiegazione logica e ognuno le affronta come può...come meglio crede.
Per fortuna vi è la presenza della zia Vicki e dell'amica del cuore della piccola Emily...due figure importanti e determinanti nell'evolversi del triste percorso di vita e nell'affrontare gli effetti del brutto male, fisici e psicologici.
Cosa c'è di più grande dell'amore di una madre per sua figlia?
Cosa c'è di più doloroso di una morte certa e che non lascia alcun possibile scampo nè una minima possibilità di scelta?
E' un libricino... che porta a riflettere...che fa commuovere...che trasmette emozioni fortie che aiuta a valorizzare ciò che si ha, senza mai dar nulla per scontato...riuscendo ad impreziosire ancor di più le persone che amiamo.

"Mi asciugai gli occhi, feci un profondo respiro e strinsi leggermente la mano di mia madre.-Click! Dissi...ma la mamma era morta..."

Che dire per concludere?
Che come ho scoperto in altre situazioni, rafforzo la mia convinzione che chi ha la capacità di giocare , di saper immaginare e volare con la fantasia, sempre , in ogni occasione di vita, può trovare la forza adeguata per sopportare di più ( non accettare, no!...) un dolore che non ha misure...Beato chi possiede questa capacità...

Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi è così preso da tante cose, da non aver tempo d'amare...
A chi sta per perdere una persona cara...
Trovi utile questa opinione? 
310
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    27 Mag, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UN MOSTRO DI NOME MAFIA.

Il 23 maggio 1992 muore Giovanni Falcone.
Quello stesso giorno, mentre Palermo è in lutto, un uomo sta per vivere una delle gioie più grandi:sta per diventare padre.
Il "gran botto" lo colpisce a tal punto che decide di dare a suo figlio il nome di Giovanni, ma soprattutto riesce a trovare il coraggio di passare dallo stato di "dormiente" a uomo attivo e inizia a ribellarsi a quel mostro senza nome che è la mafia...un male oscuro che è formato da uomini che sono peggio delle bestie, perchè uccidono per i soldi e per fame di potere.
Il papà decide di raccontare a suo figlio, quando sta per compiere 10 anni, la storia di Giovanni Falcone e di spiegargli che cos' è la mafia.
Lo fa nel modo più efficace possibile. Lo porta a visitare i luoghi dove sin da piccolo ha vissuto il magistrato sino al luogo dell'attentato. Per rendere più comprensibile e concreto il tutto , il papà usa dei segnali, degli oggetti simbolo: come dimenticare per esempio l'aspirina che si scioglie nell'acqua, per ricordare la morte del ragazzo fatto sciogliere nell'acido...una cosa allucinante...
E' così che il piccolo Giovanni inizia a comprendere, non solo la storia, ma anche certi fatti che si svolgono a scuola nella sua e presente quotidianità...purtroppo.
E si meraviglia del fatto che molti si siano assogettati ad un tale mostro...ma il papà gli svela anche una grande e triste verità: a forza di accettare l'ingiustizia, non si vedrà più l'ingiustizia; la moltitudine delle persone avevano paura per se stessi e per i loro familiari e mai avrebbero avuto il coraggio di opporsi...oppure erano spinti dal bisogno, perchè l'organizzazione mafiosa garantisce un lavoro...
E' proprio per questo che trovo vincente l'idea di raccontare ai ragazzi, nelle scuole, la storia di Giovanni Falcone e di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per tentare di riportare il paese alla legge...non quella dei prepotenti , ma quella giusta per tutti...Ma il racconto perchè sia veramente efficace deve essere fatto proprio come in questo libro, cioè facendo capire con immagini e oggetti i concetti presentati...solo così hai la sicurezza di entrare nelle menti e nei cuori dei ragazzi...
Ai ragazzi...si, perchè la mentalità adulta in gran parte è più restia a cambiare...
Ci vuole un rinnovamento che parte dalla base, dai piccoli, che sono gli uomini del futuro...e tutto ciò deve assolutamente avvenire con costanza, per prassi , senza mai abbassare la guardia, perchè il mostro è sempre lì, che sembra sopito, e invece attende il momento giusto per attaccare, magari alle spalle...quando meno te l'aspetti...e nel frattempo si alimenta e gode dei sentimenti più negativi umani, quali l'invidia e la maldicenza.
Mi permetto di rispondere al signor Luigi Garlando, l'autore di questo bellissimo libro. Ad un certo punto dice che una classe per funzionare bene deve essere di una sola maestra...io vorrei rispondere dicendo che oggi in una classe entrano più maestre e che tutto può regolarmente funzionare...a patto che tra di loro ci sia stima e rispetto...e mettano al centro dei loro interessi solo ed esclusivamente il bene dei ragazzi...prima di tutto.
Ho terminato la lettura con un senso di amarezza...immaginado quante persone avrebbero voluto ribellarsi...ma per paura, soprattutto per i propri cari non sono riuscite a farlo e le capisco...e mi sono commossa nel provare questo sentimento...questo fenomeno che tanto mi fa pensare alla sindrome di Stoccolma...
Ma coloro che hanno sacrificato prima la vita, vivendo da topi nascosti, e poi rimanendo uccisi nei vari attentati, è giusto che da lassù vedano che le loro gesta sono diventate per tutti una speranza per una vita migliore...e che nel loro forte ricordo, si riesca tutti a trovare il giusto coraggio che deve rinnovarsi ogni giorno.
Solo alla fine del racconto il piccolo Giovanni scopre perchè Bum, il suo pupazzo preferito ha le zampette bruciate...
Buona vita...ops, lettura a tutti!
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A tutti...soprattutto a chi ha paura della mafia.
Trovi utile questa opinione? 
330
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    26 Mag, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

PER VIVERE LEI CERCAVA SAPORI BUONI E DOLCI...OVUN

Si può leggere un libro e in certi momenti arrossire...provare dell'imbarazzo? Si, se il libro ti è stato dedicato e mentre lo leggi ti domandi quali sono gli aspetti riconducibili e te, tanto che a momenti ti senti denudata...E' una sensazione senza dubbio piacevole, ma che ti porta ad una riflessione: quanto una persona può conoscerti?...E la cosa diventa ancor più intrigante se la persona conosciuta è un'amica virtuale...
Che dire di questo libro? E' come una favola che ti fa trascorrere delle ore piacevoli e in tranquillità in compagnia di tre donne, la cui vita viene ad intrecciarsi, grazie alla forza del destino...
Josey, la protagonista principale, è una ragazza che vive con l'anziana madre, perchè si sente in debito nei suoi confronti e per riempire il suo vuoto esistenziale mangia dolci a volontà, tanto da crearsi uno spazio apposito di rifornimento, posto all'interno del suo armadio in camera...luogo dove apparirà una donna, Della Lee, che le chiederà ospitalità per un pò di tempo.
Sarà proprio quest'ultima che la porterà a conoscere la terza donna, Chloe.
Intrigante la caratteristica di quest'ultima di essere inseguita dai libri, che sembrano in qualche modo predirle il suo destino...e che appaiono in continuazione dal nulla.
Durante tutta la narrazione non mancano i colpi di scena,vengono svelati i segreti dei vari personaggi, anche i più insospettabili, vengono narrate delle splendide forme d'amicizia che possono sorgere tra donne, e si possono assaporare delle intense atmosfere di romanticismo,su tutte quella che si crea nella relazione tra Josey e Adam.
La storia presenterà continui intrecci tra le varie situazioni presentate, tanto che alla fine si scoprirà che tra le tre donne esiste un legame fortissimo...che non intendo svelare.
Simpaticissima la narrazione in cui ogni occasione è motivo per fare dolci paragoni : la casa che profuma di menta peperita, l'amica che sembra la liquirizia, il profumo della pelle che ricorda dei buoni biscotti o la panna, baci che sanno di cioccolato...dolcissimi...e in continuazione tanti altri.
E io?...non ridete troppo se mi viene spontaneo raccontarvi questo aneddoto personale...che mi avvicina in qualche modo a questo libro.
Era periodo di carnevale e al mattino delle mamme avevano portato a scuola delle frittelle ripiene di crema, che erano solo a vederle, la fine del mondo...Io stavo correggendo dei compiti e si stava avvicinando il momento della ricreazione; ad un certo punto ad un bambino come voto, anzichè scrivere 10 e lode, gli ho scritto 10 frittelle...ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere...tutta la classe compresa...ora potete capire che Francesca ( Glicine) aveva ragione ad associare in qualche modo questo libro a me...' anche se in forma privata le chiederò quale sia stato l'elemento nello specifico che le ha fatto ricondurre questa lettura proprio a me.
Ma in questi sette mesi di permanenza su qlibri, mi sono messa così tanto a nudo??? :))
Buona lettura a tutti coloro che cercano un libro spensierato, che profuma di dolcezza, che è zuccherato al punto giusto, e che ti prende si per la gola, ma che ti offre dei bei momenti di spensieratezza ed un pizzico di magia...il tutto ambientato in un luogo, dove la neve la fa da padrona...e io adoro la neve !!!
L'autrice dedica il libro a suo padre...se lo leggerete scoprirete il perchè.
Un saluto a tutti...che sa di panna e fragola, una delle mie caramelle preferite!
Pia ^-*

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
In particolare a coloro che hanno superato i trenta e che vivono ancora con mamma: potrebbe essere un valido motivo di riflessione.
Trovi utile questa opinione? 
261
Segnala questa recensione ad un moderatore
Narrativa per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    19 Mag, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

ANCHE IO VOGLIO VOLARE !!!

Io, che da piccola non avevo libri...
Io, che li avrei voluti...
Eccomi ora adulta e per un giorno decido di provare a ritornare ad essere bambina e di fronte ad una ricca biblioteca scolastica, penso a quale sarebbe stato il libro che avrei scelto per primo, se la vita me ne avesse dato la possibilità...e devo dire , senza alcun dubbio ho scelto proprio "Ali che brillano".
Da sempre ho amato le fate: quelle buone, quelle dei fiori, quelle vestite di petali .
E' stato per me piacevolissimo leggere questa narrazione che ha come protagoniste delle fate che giungono ad una rinomata accademia, sita in un tronco d'albero in mezzo al bosco, per imparare a volare...
E' stato delizioso accompagnare soprattutto Tilli, la fata protagonista, che ha avuto dei problemi nell'affrontare il nuovo apprendimento...capire la sua difficoltà...comprendere la sua paura...il suo problema di "pensare troppo".
E mentre portavo avanti questa semplice lettura, mi rendevo conto che era come affiancare qualsiasi persona in difficoltà nell'acquisizione di un nuovo apprendimento...
Molto realistici gli intrecci d'amicizia che sorgono: amiche che all'inizio paiono tali, ma che nel momento dei problemi, non si rivelano esserlo veramente. Amicizie che nascono per un feeling che nasce spontaneo e che si basa sullo stesso modo di porsi e di atteggiarsi nell'affrontare le situazioni sia positive sia negative.
Interessante il ruolo delle insegnanti, che possono favorire l'apprendimento o essere causa di demotivazione...Non di meno quello dei genitori che possono trasmettere autostima e fiducia in se stessi.
E che gioia per me scoprire che una fata porta il nome Pix...nome col quale una cara persona a volte mi chiama...
Che dire? Un libricino per una storiella davvero magica , delicata , ma che nel contempo può essere un valido insegnamento e approfondimento sulla tematica dell'amicizia...
E mi è parso d'essere come Tilli: di volare inizialmente su un topolino, successivamente su un uccellino e alla fine finalmente da sola potermi librare leggera nel cielo grazie alle mie ali, e grazie al prezioso aiuto e all'ingegno delle mie amiche.
Lo consiglio ai bambini...a tutti coloro che amano il mondo magico delle fate...quelle buone!

Vi lascio con una manciata di polvere magica con un saluto che profuma di fiori,e che volando possa giungere gradito a tutti voi ...la fata Pix...ops, scusate... Pia... *.*

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai bambini a partire dagli otto anni; a tutti coloro che amano il mondo delle fate e della magia.
Trovi utile questa opinione? 
250
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    16 Mag, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

LE 4 FACCE DELLA VERITA'...QUALE LA PIU' GIUSTA ?

Marai, Marai...quanto mi hai parlato con questo tuo libro!
Quattro monologhi intensi, profondi; quattro modi diversi di presentarmi la versione sostanzialmente di un fatto : un matrimonio e il suo fallimento.
E io con la pazienza "matura" di chi ha accumulato molteplici esperienze di vita, ti ho ascoltato in silenzio.
Mi sono ritrovata in una pasticceria in Ungheria , dove Marika, la moglie, ha raccontato ad un'amica
( ??? ) il suo amore per Peter, suo marito, di quanto abbia combattuto per cercare di tenerlo a sè, di quanto abbia sofferto quando si è resa conto che tutti i suoi sforzi erano vani e con un'ineguagliabile forza, abbia saputo arrendersi di fronte all'impossibile.
Subito dopo Peter si è raccontato in un caffè ad un amico, parlandogli dell'amore che aveva provato fin da subito per Judit, la giovane governate che era giunta alla sua casa; ha confessato la sua mancanza di coraggio di rompere gli schemi della tradizione per inseguire quel sentimento che , ne era assolutamente convinto, era ricambiato. Un amore che diventerà poi la causa del fallimento del suo matrimonio...dopo anche un risveglio di coscienza, dettato dal ritrovamento di un pezzo di nastro viola trovato nel suo portafoglio... dopo una telefonata ricevuta da Judit.
Eccoci poi in una stanza d'albergo di Roma, dove Judit si racconta al suo nuovo amore, un batterista ungherese...un artista fuggito da Budapest.
Lei , che proveniva dalla miseria più assoluta e sotterranea, aveva iniziato ad infatuarsi di Peter solo dopo avergli stirato le preziose mutande con ricamato lo stemma di famiglia. Odiava quell'ambiente di borghesi fatto di perfezionismo, di ritualità, di silenzi, di mancanza di manifestazioni di affetto puro e sincero...di una vita portata avanti con programmaticità maniacale.
Lei, stranamente non ci parla del pezzo di nastro viola...nè della telefonata : una dimenticanza? Un non voler ammettere ?...e sembra vivere la sua vita come un'eterna lotta, quasi una forma di vendetta...nulla riesce a soddisfarla...tutto si trasforma prima o poi in noia e apatia...anche il suo matrimonio con Peter...
E infine eccoci a New York, dove il batterista che ora di lavoro fa il barista, cerca di tirare le somme ; anche lui ci offre la sua versione dei fatti...ma...quali fatti?...quale la verità?
Mi piacerebbe poter parlare con Marai...e resto con i miei dubbi, con le mie domande , col mio desiderio di sapere...e vorrei anche poter dire la mia opinione.
Invece no!
Farò come il personaggio che fa da sfondo integratore a tutti e quattro i monologhi :lo scrittore Lazar.
Si, farò come lui:"Stava zitto come se stesse tacendo qualcosa. E con quale forza sapeva tacere! La stessa che gli altri impiegano per gridare".
Si, come dice anche un mio caro amico: "Il più bel tacere non fu mai scritto".
Perchè diciamoci la verità: come si può capire quale sia la verità più giusta? Chi dei quattro personaggi ci ha dato con maggior obiettività la sua percezione dei fatti?
Certo io ho parteggiato per l'uno o per l'altro...ma a questo punto capisco che anche io andrei a dare un'opinione del tutto opinabile e influenzata dalla mia esperienza di vita...perciò non mi sento di assolvere nessuno...di non condannare nessuno...e terrò in serbo nel mio cuore le mie conclusioni.
P.S.: interessanti gli argomenti sviscerati in questo libro: la lotta di classe, la borghesia. Il proletariato,la devastazione della seconda guerra mondiale , il consumismo del dopoguerra in America e in particolare le dissertazioni sui concetti di letteratura e cultura...


P.S.: su una cosa potrei rispondere a Marai. Oggi nella scuola viene posta un'attenzione particolare al rapporto tra maschio e femmina con un lavoro di educazione affettiva e sessuale; in certe scuole a partire dalle prime classi; in quasi tutte in classi quinta.Quindi la situazione è migliorata sicuramente.

Buona lettura e soprattutto buon ascolto!
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama ascoltare; a chi è interessato a conoscere l'animo umano.
Trovi utile questa opinione? 
330
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    10 Mag, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UN PICCOLO AMICO.

Questo succede alcuni giorni fa...
Suona la campanella per l'inizio della ricreazione; un bambino, che di solito parla poco, è un pò nuvolino e spesso ha il mal di pancia, mi si avvicina alla cattedra con un libro in mano, e mi dice."Maestra a te che piace leggere, consiglio questo libro"...e alla mia domanda del perchè me lo avesse consigliato, lui mi ha risposto:" E' davvero bello perchè parla di un piccolo amico che aiuta un uomo".
Intenerita da questo momento, ho deciso di leggerlo subito, perchè sono rimasta particolarmente incuriosita.
E' un libretto ovviamente molto semplice da leggere, ma che propone un racconto che sa di tenerezza, amicizia, fiducia, desiderio d'amore, voglia di condivisione, pace.
In particolare sono rimasta piacevolmente contenta nell'avervi trovato una bella forma di armonia e forte intesa tra bambini, insegnanti e genitori...
E' la storiella di un uomo che di lavoro fa lo scrittore, che è stato da poco lasciato dalla moglie e che è sul lastrico..
Durante una passeggiata in un bosco, fa la conoscenza con una strana , piccola e creatura, Buth , che lo farà addentrare in un mondo fantastico e surreale, quello del regno dei Trutzhi.
Un piccolo amico che per le sue dimensioni può albergare nel taschino dell'uomo e che diventerà per lui un prezioso aiuto che porrà rimedio a tutti i suoi problemi...il tutto dopo aver avuto dimostrazione dall'uomo della sua capacità di saper aiutare e di essere solidale.
Le piccole creature infatti vivono in un bosco, che rischia di essere annientato per far posto ad edifici e strade...
E allora assisteremo alle vicende che oltre al protagonista scrittore, vedranno coinvolti la moglie maestra e i suoi alunni...e un intero paese.
Che dire, una bellissima favola a lieto fine, che ogni tanto leggere nella vita , non guasta,e ha la capacità di lasciarti con un piacevole sorriso...perlomeno con me è stato così...
E il mio cuore si è riscaldato e intenerito...riuscendo a capire anche perchè questo libro sia piaciuto così tanto al mio caro alunno.Un libro che ha avuto la forza di infondergli fiducia , sicurezza , con una tenerissima storia d'amicizia.
Un racconto che ha la capacità di far spiccare il volo alla fantasia...e liberare la mente da brutti e tristi pensieri.
Buona lettura a tutti !
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai bambini a partire da otto anni, che hanno bisogno di storie che trasmettano serenità.
Agli adulti che amano la fantasia.
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    05 Mag, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

TUTTI NOI ABBIAMO IL NOSTRO ANGELO.

Credete negli angeli? Vorreste vedere il vostro angelo custode?Ne sentite il bisogno?
Questo allora è il romanzo che fa per voi...anzi troverete addirittura due romanzi nello stesso libro.
La stessa storia raccontata due volte , ma vista prima dal punto di vista della scrittrice, poi dal punto di vista di Paulo, il bambino...l' angelo ?!?.
Certo il punto forza di questo libro sta nel piacevole intreccio fra realtà e fantasia...dove ora l'una, ora l'altra prende il sopravvento e il lettore rimane libero di scegliere lasciandosi trasportare nella direzione che preferisce.
Nella prima parte la scrittrice, italiana , che sta per scrivere l'ultimo suo romanzo, tenta di chiamare in tutti i modi il suo angelo protettore; poichè i suoi vari tentativi falliscono, costruisce una sua statua, a sembianza di un angelo visto in un negozio , per dargli la possibilità di arrivare a lei...e lui, Ariel arriva a lei.
Ella vuole scrivere il più bel romanzo della sua vita, un libro che faccia battere i cuori dei bambini, che li faccia ridere...piangere...commuoversi e per questo ha bisogno dell'aiuto del suo angelo custode , che non ha mai avuto la possibilità di conoscere in vita.
Il posto scelto per l'ambientazione della soria, sarà il Brasile, scelto dall'angelo, dove la donna e Ariel,appunto il suo angelo custode , vivranno varie situazioni di vita molto intense ... tra le quali spiccheranno esperienze anche soprannaturali...dove la donna continuerà a vedere realizzati una serie di miracoli, già iniziati ad opera del suo angelo, sin dai loro primi incontri.
Dopo queste varie peripezie arriveranno ad una capanna, per incontrare una donna : la Madonna?...Una maga?...o una semplice mamma?
Ecco sarà proprio quella capanna che si trova in un paese del Brasile che si chiama Fine del Mondo, il luogo da cui si darà il via alla seconda parte del racconto .
Proprio da questo momento viene rivissuta tutta la storia, ma vista dagli occhi di Ariel,che da ora in poi sarà Paulo : .. un angelo?...un bambino?
Certo la nuova versione differenzierà notevolmente dalla prima che abbiamo letto...
E così al termine del racconto mi son trovata oltre che ammagata da questa capacità creativa della scrittrice, a riflettere su come sia interessanbte e davvero intrigante sentire la stessa storia raccontata da diverse angolazioni...da due protagonisti diversi.
E a me piace anche pensare che da ogni bambino che vive una triste e difficile situazione di vita, possa veramente emergere la figura di un angelo per riuscire in questo modo a trovare una via d'uscita...perchè sarebbe auspicabile ci fosse sempre per tutti una via, per una possibile salvezza.
Buona lettura a coloro che amano guardare la realtà in modo aperto......a coloro che amano credere negli angeli...in Belzebù...negli elfi...nel mondo della magia e della fantasia, abbinati creativamente a quello della realtà.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi si sente solo...a tutti i bambini e ragazzi...
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    01 Mag, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

CI SONO MADRI E NON MADRI.

Ho iniziato a conoscere l'autrice Irene Nemirovsky col libro "La preda" , che mi ha coinvolto tantissimo a livello emotivo.
Un'autrice figlia di ebrei , che fu deportata ad Auschwitz e che prima di andarsene salutò le figlie con un "arrivederci".
Il ballo è un libro a carattere autobiografico e tratta del rapporto contrastato tra una madre vanesia e crudele con la figlia di quattordici anni.
Siamo in Francia ai tempi del charleston e delle boa di piume...
La madre (???...o meglio un' adolescente mai cresciuta) in questione è talmente presa dalla nuova ricchezza acquisita dal marito, attraverso delle operazioni bancarie, talmente invaghita del nuovo ambiente aristocratico al quale vorrebbe far parte a tutti gli effetti , da non prestare minimamente la giusta cura e attenzione alla figlia.
Dopo aver vissuto per molti anni in un misero appartamento , la famiglia si trasferisce in una casa lussuosa dove regna la ricchezza...dove abbondano mobili costosi, vasellami giapponesi e cinesi...dove l'apparire ha la netta priorità rispetto all'essere.
Per questa madre , la figlia Antoinette rappresenta solo un ostacolo, una presenza indesiderata , pur affermando che le assomigliava ai tempi della sua predolescenza...La figlia, che non si sente accettata e che viene continuamente sminuita anche in pubblico ( la situazione più avvilente per una ragazza...come lo sarebbe anche per qualsiasi persona), soffre terribilmente e vive col desiderio di voler eclissare la figura materna...
Sarà il desiderio dei genitori di organizzare un ballo per debuttare nella nuova società di cui vorrebbero far parte ,e che dovrebbe garantire alla madre la possibilità di cominciare a "vivere", l'occasione che garantirà ad Antoinette di potersi vendicare...
Un momento in cui l'una potrà spiccare finalmente il volo e per l'altra di sprofondare definitivamente nell'ombra.
La lettura mi ha trasmesso molta tristezza, ma credo che offra la possibilità di riflettere su una tematica sempre attuale...quella che riguarda madri che anzichè entrare pienamente nel proprio ruolo con senso di responsabilità, preferiscono cercare di impossessarsi di quella vita, che reputano di non aver mai avuto la fortuna di avere...
E in questo modo la catena della sofferenza...anzichè fermarsi, continua a perpetuarsi...di madre in figlia...inesorabilmente...

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama Irene Nemirovsky...a chi desidera riflettere sul ruolo della madre.
Trovi utile questa opinione? 
300
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    30 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

PERCHE' GLI ANIMALI SONO ... COME SONO ?

Perchè il ghiro dorme tantissimo? Perchè l'aquila ha il becco curvo? Perchè le farfalle hanno le ali?...e così via.
Vi è mai capitato di guardare un animale e chiedervi come mai ha le connotazioni fisiche che si trova ad avere...perchè ha un certo comportamento e si pone in un qual modo?
A me si; mi è successo molte volte avere di questi pensieri, solo che sono rimasti dei frammenti isolati nella mia mente proprio fino alla lettura di questo libro, in cui hanno potuto trovare una collocazione vera e propria...
Solo un personaggio come Mauro Corona, che ha vissuto per tanti anni sin dalla prima infanzia a contatto con la natura e con gli animali , che ha amato , osservato , e soprattutto non aveva un modo statico di guardare alla vita, poteva riuscire ad inventare una storia romanzata di così grande e piacevole interesse.
Solo una mente intelligente, sensibile e soprattutto creativa poteva porsi quesiti del genere...che spesso sono anche le domande che i bambini ti pongono...perchè mamma?...perchè papà? ...perchè maestra?
Ecco che troviamo per ogni animale presentato, la spiegazione del suo mutamento, che non ha le sue origini in un'evoluzione Darwiniana..no! E' avvenuto un intervento quasi sempre divino, vuoi per castigare cattiverie e bruttezze, vuoi per premiare buone azioni...
La cosa che mi ha ammaliato è stato leggere sempre i buoni propositi emersi dai vari racconti...io vi ho colto un'esaltazione dei buoni sentimenti...e mentre leggevo mi veniva spontaneo trasferire le varie situazioni all'uomo...si, perchè tutto mi portava in questa direzione...finchè sono arrivata al termine della lettura per capire che avevo sbagliato...perchè l'intento di Corona, si fermava solo ed esclusivamente al mondo degli animali...Agli uomini ha riservato una considerazione forte e tagliente...certamente meno ottimista rispetto agli animali.
Simpaticissimo l'abbinamento di ogni racconto ad un disegno realizzato dallo stesso Corona.
Ho raccontato alcuni brani ai miei alunni...contentissimi di ascoltarli e si sono dimostrati desiderosi ed entusiasti di conoscerli tutti...
Buona lettura a tutti , grandi e piccini...considerato anche lo stile narrativo semplicissimo...
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Davvero a tutti, ma proprio a tutti !!!
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    28 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

E' LA LUCE LA NOSTRA SPERANZA.

Una storia...una favola... la verità... la fantasia...?
Un pò di tutto, sicuramente...
Il protagonista principale è un bambino, di nome Arno che vive con il fratellino e la mamma tra i boschi, lontano dal paese.
Arno ha nel cuore una gran nostalgia : vedere il ritorno del papà, che non ha mai conosciuto.
Il maestro a scuola gli ha raccontato che in cielo sta per comparire una cometa che è la più grande degli ultimi mille anni.
Arno sa che non deve perdere questa possibilità rara e unica: deve assolutamente riuscire a vederla ed esprimere il suo grandissimo desiderio...
La sua famiglia è povera , ma gli abbracci e le tenerezze non mancano, le persone care che non sono più con loro, continuano a vivere nei loro cuori, come ricordi più che mai vivi, con i loro insegnamenti appresi a mai dimenticati...tra loro c'è amore.
Quando Arno intuisce che la mamma sta per accettare il corteggiamento di Lorenz, il panettiere, interviene...No, non è quello l'uomo che può sostituire il suo papà e riesce con la sua forza e il suo credere ad intervenire ...
Sarà un personaggio strano e per questo rifiutato dal paese, a diventare la figura chiave e importante per Arno...e non solo.
Gli trasmette sicurezza, lo fa sentire bene, ma soprattutto gli infonde speranza, gli fa capire che bisogna sempre credere nei sogni, che è importante saper aspettare in silenzio, senza farsi domande...e imparare a guardare il cielo nel posto giusto.
Arno grazie a questo nuovo amico, impara che le comete , regine del cielo, non solo sono varie, ma si possono addirittura coltivare...
Ecco che qualcosa cambia nella vita di questa sfortunata famigliola, la speranza si fa sempre più viva e l'amico farà sempre più breccia nei cuori di Arno e di sua madre...Si, questa è una ventata di otiimismo...di capacità di guardare avanti ,senza dover rinunciare alla propria natura...e Myriam, la mamma, può finalmente ritornare a ballare...ad essere felice.
Leggendo questa favola mi è parso di capire che l'autrice abbia voluto esaltare, in una situazione di sofferenza , la potenza dei sentimenti che sono la cosa più importante nella vita...fino a consigliare una forma di saggezza : di fronte alla cattiveria estrema della gente, il migliore modo di combatterla è uno solo: lasciarla e abbandonarla definitivamente per cercare nuovi lidi...nuovi orizzonti di vita...perchè se si è insieme e uniti nell'amore si può!
La cometa quindi rappresenta quella luce, che è nostra guida e nostra speranza nei momenti bui di vita...l'importante è crederci...e saper andare nella giusta direzione
Buona lettura a grandi e piccini...perchè questo è un libro per tutti...
Pia

P.S. : la grandezza di questa favola sta, a mio avviso, nella riscoperta di guardare in alto, il cielo, le stelle , la luna ... alzando di più gli occhi al cielo immenso e meraviglioso...tetto di tutta l'umanità...

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi crede nei sogni...a grandi e piccini...
Trovi utile questa opinione? 
260
Segnala questa recensione ad un moderatore
Letteratura rosa
 
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    26 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

GRAZIE AD UN NUOVO AMORE, LA VITA CONTINUA.

Andavo cercando leggerezza e sono stata esaudita.
Le righe scorrevano veloci davanti ai miei occhi, mentre mi leccavo spesso le dita per voltare pagina in continuazione...
Un libro in cui si trova la giusta dose di romanticismo, abbinato ad un pizzico di suspance, tanto che a tratti mi è parso di leggere un giallo...Non è mancato l'amore e gli amplessi amorosi sono risultati intensi, spiegati con quelle espressioni che anche senza dire...ti fanno capire tutto e tutto sembra per questo più bello e coinvolgente...proprio come piace a me!
E' la storia di Sarah e Alexander, due inglesi che fanno conoscenza durante un soggiorno estivo in Sicilia. Lei arriva da un'esperienza traumatica che l'ha portata a perdere suo figlio appena nato e a subire subito dopo un tradimento dal compagno; lui è con suo figlio Jamie ed è stato lasciato dalla moglie.
Un'attrazione fortissima li vede unirsi in un parco in modo improvviso e inaspettato per entrambi...
Forte di questo nuovo legame , Sarah decide di accettare la proposta di Alexander e diventare, al loro ritorno in Inghilterra, la sua governante e soprattutto la tata del bambino...
Tutto sarà molto diverso da ciò che si aspettava e desiderava...la prima moglie diventerà a poco a poco un'ossessione per la ragazza, vuoi per la bellezza, vuoi per il mistero che aleggia in casa e in paese da quando se n'è andata...o scomparsa?...e infatti le situazioni si fanno più complesse con continui colpi di scena.
Sarah è certamente debole psicologicamente , ma l'autore ci affascina col suo intento di lasciarci in sospeso e non si riesce sempre a cogliere la sottigliezza che separa un'esperienza sognata...inventata...o surreale...
E nel continuo mistero la storia si snoda. Nel contempo il rapporto tra Sarah e Alezander si fortifica...il rapporto col bambino diventa importante...l'uno per l'altra e viveversa...
Piacevole e intrigante lo scorrere dell'evolversi della storia che vede coinvolti i familiari della moglie di Alexander.
Sarah pur innamoratissima arriva a dubitare persino del suo uomo...finchè si giunge ad un finale davvero inaspettato inizialmente...ma per chi ha naso da segugio...probabilmente riesce ad avvertito e comprenderlo un po' prima di arrivare a leggerlo...
Le riflessioni che questo libro mi ha portato a fare, pur nella sua massima semplicità, sono state molteplici...
Si può amare intensamente una persona partendo da una semplice attrazione fisica? E' sufficiente per conoscerla e decidere di affidarsi ciecamente?...quanto contano dei segnali di avvertimento e fino a che punto ci si può fidare del nostro sesto senso?
E mi ha fatto piacere leggere quanto sia rassicurante poter contare su una persona che ti aiuta, sostiene, protegge e che ti dà la massima fiducia come lo sono stati per Sarah sua sorella May e suo marito.
No, questo libro sicuramente non è impegnativo, ma può essere un ideale compagno per chi come me, aveva bisogno di un pò di delicatezza.
Buona lettura a tutti: romantici o non.
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama le storie romantiche...ma non troppo.
Trovi utile questa opinione? 
250
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    21 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

QUANDO IL NULLA CHE DIVENTA UN VUOTO...BISOGNA AND

Una domenica di pioggia , la giornata giusta per tuffarsi in una bella lettura...per ritrovarmi annegata in un fiume di parole che mi hanno imbrigliata e non mi hanno lasciata andare, nemmeno quando il sole è brillato in cielo...mentre terminavo la lettura... e io mi son ritrovata con la pioggia nel mio cuore...
Si, perchè questo libro mi ha commosso e non sono riuscita al termine della lettura, a trattenere le lascime nei miei occhi, che son diventati lucidi...annacquati in un mare di sensazioni...un mixage di emozioni.

"Questa è la storia di Carmela. Bambina desiderata, della sua mamma Marilina, travolta da un'onda forte e inaspettata, di suo papà Francesco, una roccia sgretolata dalla tempesta, e di Eleonora, ragazza coraggiosa"...
Queste le parole dell' l'autrice che mi offre perfino il sunto del suo racconto...

Ecco che allora , io ho accompagnato Eleonora, una ragazza che si ritrova a vivere a Milano con suo padre, originario di un paese dal sud ...senza legami familiari, con un unico e grande amico, Pietro...un importante sostegno per lei.
Lei adolescente , ragazza forte ( che praticando Kick boxing, scatena la sua energia..."un colpo per compensare gli abbracci mancati; un altro per infrangere i continui silenzi ;... un colpo per far evaporare gli umori cupi che fanno male") e coraggiosa,decisa a scoprire la verità sulla sua mamma, ad affrontare la verità che suo padre le ha da sempre nascosto...e per capire perchè è stata allontanata dalle sue origini.
Eleonora, che ha il talento del disegno,col quale sa trasformare qualsiasi emozione forte, lasciandosi guidare solo dal cuore...proprio nel momento dell'adolescenza avverte che laddove per anni non c'era stato nulla , ora sentiva un vuoto...
...E ritorna al suo paese natio.
Quando crede di aver finalmente capito, la vita che sa sorprendere, non la risparmia di un'altra cruda verità...Ecco, il momento che non mi ero aspettata...il brutto colpo...e lascio che sia il lettore a scoprirlo.
Ma Eleonora ha un padre che le vuole bene...e ora lo sa...non ci sono più dubbi al riguardo...un padre così amorevole che sa mantenere una promessa che le aveva fatto da bambina, ma che non aveva ancora realizzato...Credo una delle più belle soddisfazioni per qualsiasi persona, vedere che una persona che ami, riporta alla luce parole dette...che non sono cadute nel vuoto, ma che hanno albergato nel cuore in silenzio e che riaffiorano al momento opportuno, quando la vita lo permette...
Ho ammirato e invidiato il coraggio di questa ragazza nell' affrontare la sua vita ... con una forza smisurata ai miei occhi...
Un plauso per quest'autrice , che con una scrittura lineare, delicata, corretta e approfondita al punto giusto per me...mi ha coinvolto così appassionatamente.
Nel libro è inserita anche la bellissima leggenda titolata "Il petto bianco delle rondini", racconto inedito e carinissimo dell'autrice.
Buona lettura a tutti : è un libro da leggere, sicuramente!
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
"Fa' bei sogni" di Massimo Gramellini.
A chi desidera scoprire la "forza" incredibile di un'adolecente...
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore
Narrativa per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    19 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

CAPIRSI SENZA PARLARE ... SENZA ABBAIARE.

Nel corso di tutta la mia vita c'è sempre stata la presenza di un cane .
I cani che ho avuto, sono stati per me una buona compagnia, amici di giochi, di sfoghi e di pianti...e io li ho ricambiati con le mie continue attenzioni.
Perciò posso apprezzare e capire l'amore di quest'autore; un amore che lo porta persino a scrivere un racconto a nome dello stesso cane.
E' Il Cane il protagonista, che non ha altri nomi, per il suo significato simbolico per tutti i cani; i protagonisti umani sono invece collegati al nome di un odore, considerata la gran capacità olfattiva dei cani. Mela è la bambina , che si prenderà cura di Il Cane.
E' un cane che la sfortuna vuole vedere nascere brutto e perciò destinato a morire.
Il fato vuole però che venga salvato più volte nella sua vita , oltre che nel momento della sua nascita.
Come non ricordare quando viene scelto nel canile , grazie ai desideri proprio di Mela, una bambina viziata.
E quando i genitori che l'avevano preso solo per assecondare i capricci della figlia, tentano di abbandonarlo, lui, seguendo il proprio fiuto , ritorna a casa, inizialmente per una giusta vendetta...ma la situazione muta, perchè gli uomini sono imprevedibili...sempre.
Ecco che allora vedremo come l'amore conquistato e maturato di una bambina, può portare ad uno stravolgimento nella sua famiglia...e Il Cane diventerà persino bello ai suoi occhi...eh...l'amore che rende ciechi...
Due sono gli importanti messaggi di questo libro.
Tra noi e i cani può nascere un bellissimo rapporto d'amicizia, se alla base c'è il rispetto delle differenze...che consiste in un buon ammaestramento reciproco, che altro non è che il capirsi nel rispetto dei propri ruoli e nella dignità di entrambi.
Quando si decide di prendere un cane lo si deve fare con senso di responsabilità che richiede sacrificio, cura costante e giuste attenzioni...perchè un cane è sì un amico e lo è per sempre.La scelta non deve essere l'effetto di slancio emozionale e irrazionale...e soprattutto non deve essere un atto forzato.
...E io aggiungo che quando un cane ti manca...senti che ti resta un vuoto...perchè è stato una presenza viva, attiva e preziosa nella nostra vita... con i suoi doni : affetto, compagnia, capacità di consolarci, bravo ascoltatore e soprattutto un buon motivo per renderci anche noi capaci di dare il nostro amore...perchè cosa c'è di più bello nella vita che...AMARE ED ESSERE AMATI?
Buona lettura, soprattutto a coloro che hanno amato un cane...ma anche a tutti, perchè, come dico sempre io...non è mai troppo tardi per nulla!
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A tutti ; ai ragazzi. Soprattutto a coloro che stanno per portare a casa un cane.
Trovi utile questa opinione? 
270
Segnala questa recensione ad un moderatore
Racconti
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    15 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

LA VOCE DELL'ANIMA.

Per me che sono assetata di conoscere i sentimenti umani e sono attratta dai tumulti dell'anima, la lettura di questo libro è stato come bere un bel bicchiere d'acqua e l'ho bevuto tutto d'un fiato.
L'autore con ciascuno dei nove racconti ci ha parlato di una o più persone con un' attenzione a ciò che non si dice nell' evidenza quotidiana, che però nasconde spesso una sua drammaticità esistenziale.
Di ogni personaggio ha raccontato il tumulto interiore e lo ha fatto con massimo rispetto e con una poetica ineguagliabile...dimostrando una sensibilità , un'attenzione ai sentimenti e un'empatia di rara proporzione...Per me è stato semplicemente meraviglioso e intrigante entrare nell'anima delle varie persone raccontate...
Una bella donna sulla cinquantina , sdraiata al sole, che vive in maniera tormentata e con paura il suo invecchiamento; una coppia di tranquilli anziani in vacanza ... ed ecco che scatta in uno dei due la voglia di sregolatezza...di infinito; una donna sposata che decide inspiegabilmente di lasciare il marito.
EccolL'insolito e particolare racconto di un ricordo dell'autore, avvenuto durante l'ascolto di un amico logorroico...; lo sfogo annuale da "folle" di un impiegato che per tutto l'anno vive con calma e accettazione il suo ruolo di lavoratore...; l'incredibile rincorsa che fa un professore nei confronti di una ragazza dallo sguardo magnetico: momento che lo lascerà segnato per sempre.
Oppure l 'inequivocabile disguido nato da uno sguardo e da un piccolo fatto, colpevoli di trarre in inganno un uomo di una certa cultura...;la struggente poetica che emerge nel racconto magico seducente di un incontro tra il poeta Byron e una ragazza...di un'intensità a livello emotivo indescrivibile...che meraviglia !!!
E l'ultimo racconto ha come tema un'originale danza dei piedi, che in continua metaformosi ... offrono uno spettacolo solo a chi ha desiderato guardarli e osservarli.
Un'attenzione ragguardevole viene data alla donna nella sua complessità erotica e sociale, nel rapporto con se stessa, con l'uomo e con la società...sempre in qualche modo al centro di tutti i suoi racconti...che altro non sono che micromondi sociali e familiari , spesso invisisibili ai più.

Ho amato questa capacità dell'autore di saper tradurre e interpretare la realtà pur semplice , con una maestria e abilità introspettiva che solo persone sensibilissime e attente agli altri possono avere. Ho la convinzione che questo autore abbia sofferto molto perchè lui sente e vive anche le sofferenze degli altri, con la stessa intensità con cui vive e sente le proprie...di questo sono assolutamente sicura...perchè ci parla di ciò che non si vede...lui che si fa facilitatore e interprete della voce dell'anima,della condizione umana...voce che può sentire chi ha il dono raro dell'empatia, persone per le quali non nascondo d'avere una predilizione particolare, perchè so con certezza che capendo di più...purtroppo soffrono anche di più.
Inquietudine, seduzione, rabbia, paura...e tanti altri sentimenti in un vero e proprio tsunami dell'anima ,che hanno avuto la capacità di coinvolgermi...dissetarmi a tal punto che pur di finirne la lettura...ho per la prima volta fatto una "piccola trasgressione"...che non posso dire...
Io travolta e stregata da questo incantevole vortice di bellezza narrativa...
Con l'auspicio che anche voi riusciate a provare le mie stesse emozioni, auguro a tutti una buona lettura.
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi è attento oltre che alle proprie sofferenze, anche a quelle degli altri; a chi piace sentire e vedere al di là dei sensi...
Trovi utile questa opinione? 
220
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    13 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

IQBAL : piccolo dalit, grande eroe.

Se pensate a vostro figlio piccolo , a un nipotino, o a un qualsiasi bambino...quali immagini vi evocano? A me piace immaginare un bambino che ride felice , che gioca con gli amici , che corre su un prato con un aquilone...
Tutto ciò non ha fatto parte della vita del piccolo Iqbal.
Piccolo bambino che viveva in Pakistan, in una realtà di povertà assoluta e dove la famiglia, per un prestito ,lo mandò a lavorare a soli quattro anni in una fabbrica di tappeti, per un debito che non sarebbe mai riuscito ad estinguere e dove purtroppo subisce percosse e torture.
Ma Iqbal non era come gli altri, perchè lui aveva un senso di umanità e una forza interiore inimmaginabile...lui rappresentava "l'eccezione", anzichè venire domato si temprava...E' grazie a questo sua intraprendenza che tentò la fuga, ma non senza rinunciare di pensare a salvare anche i compagni che si trovavano nella sua stessa tragica condizione...
Il fato volle che il bambino incontrò Ehlsan , che lavorava per un'associazione che ha a cuore i bambini del Pakistan e opera contro il lavoro minorile...
La vita di questo bambino, che intenerisce, che vorresti abbracciare, che ti stupisce per il suo coraggio, che sarebbe auspicabile tutti avessero...continuò la sua lotta , la sua battaglia contro l'ingiustizia vissuta...
E a poco a poco , grazie all'associazione e ad una promozione di una grande marca di scarpe, portò il suo messaggio oltreoceano e si fece amare e apprezzare...ma sarà proprio la fama che segnerà la fine della sua breve vita...
Certo la lettura di questo libro potrebbe portare a diverse disquisioni sulla globalizzazione, sull'efficacia di scelte pubblicitarie di una certa rilevanza...
Ciò che preme a me è far conoscere la storia vera di un bambino che aveva sì tanto coraggio, persino di affrontare un vasto pubblico, ma che per un certo periodo ha avuto una gran paura...quella di rivedere la sua mamma...lei stessa vittima , che anzichè consolarlo, incoraggiava il suo maltrattamento...
Ecco che mi vien spontaneo pensare a questa mia recensione come a d una sorta di DENUNCIA CONTRO IL LAVORO MINORILE...che tuttora purtroppo persiste...
Caldeggio in maniera smisurata la lettura di questo libro, affinchè Iqbal venga conosciuto...e soprattutto resti per sempre nel cuore di tutti noi, come simbolo di tutti gli altri bambini che hanno vissuto e che vivono ancora la sua ingrata sorte.
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A tutti , a partire dai 12 anni. Da leggere anche ai più piccoli.
Trovi utile questa opinione? 
280
Segnala questa recensione ad un moderatore
Fantasy
 
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    07 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

IN TUTTI NOI C'E'... "IL LATO TUC"???

UDITE...UDITE ...CARI ESSERI MORTALI !
Lo sapete che c'è un mondo che ci scorre parallelo?...Si, è il mondo della fantasia.
Voi che almeno una volta nella vostra vita avete desiderato d' essere invisibili, avete immaginato di trasformarvi in un animale o avete sognato di volare sul dorso di un uccello o di essere magici...( io sono tra questi) non vorrete non crederci!...
E ... voilà...anche io mi sono lasciata catapultare in questo nuovo mondo e ho accompagnato nel suo peregrinare Bilbo, un hobbit, un piccolo esserino fantastico tanto caro, pacifico , buono , mangione, educato e rispettoso...e con la giusta dose di saggezza e coraggio.
Grazie a dodici nani nani e ad uno stregone di nome Gandalf , Bilbo riesce a trovare il coraggio di seguire il suo "lato Tuc"...il lato della magia e dell'avventura...e intraprende un lungo viaggio della durata di un anno di tempo, per realizzare un' importante impresa.
In alcuni momenti il percorso, tra foreste selvagge e montagne a settentrione, sarà duro, a volte il nostro amico si abbatte, altre volte crede di non potercela fare ...per ritrovarsi man mano che il viaggio prosegue sempre più forte, fortunato e coraggioso...e particolarmente stimato dagli altri nani. E tutto ciò lo porterà ad un gran arricchimento interiore di maturazione personale.
Nel suo cammino, si imbatte in vari personaggi fantastici: elfi per lo più buoni e accoglienti, altri sicuramente meno, nani buoni con i buoni ma che di fronte a dell'oro si trasformano in esseri che possiamo definire meschini, lupi mannari feroci e perfidi, orchi che mordono e mangiano i nani, Uomini Neri "cannibali" pure loro, che vivono solo con le tenebre...L'omone Beorn, così cattivo che è meglio tenerselo amico...perchè può tornar utile, non si sa mai.
Come non ricordare Gollum, che ti stupisce per sua arte oratoria e che chiama tutti "tessoro mio"...ma che è meglio tenerlo alla larga...
Infine non si può tralasciare il drago volante e temutissimo Smog che ha abilità di persuasione ...
Che dire di questo libro?...sia pur in una dimensione diversa dalla vita reale, a me è parsa una trasposizione di tanti nostri problemi e di noi, però in una dimensione magica, più leggera...perchè come dice il magico e saggio Gandalf ... chi siamo? "Siamo tutti piccole creature in un mondo vasto".
Una curiosità: io , che non fumo, ma che son brava a far anelli di fumo in compagnia, mi son ritrovata a giocare con Bilbo...ma non certo al livello di Gandalf...quello no!
...E un'altra cosa: d'ora innanzi alla vista del gioco del golf, non potrò che diventare un po' cupa , all'idea d'aver conosciuto la sua macabra e strana origine...
E allora a voi che sentite l'anelito verso la magia, che aspettate a tuffarvi nel mondo della fantasia,dove tutto si può ...no, meglio dire che molto si può... non tutto, purtroppo...che dite?
Devo essere sincera...No, questo non è il mio mondo, ma posso capire che lo possa essere di tanti.
Un avvertimento...come dice Smog "...Ma non farti portare troppo in là dall' immaginazione"... e se lo dice lui...ci sarà un motivo....no?

Buona lettura a chi lo desidera, Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama la fantasia...a che desidera rivedere se stesso e gli altri in forma fantastica...
Trovi utile questa opinione? 
351
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    01 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

C' E' CHI PUO'... E CHI NON PUO'...

"In certe notti serene , con la luna grande, si fa festa nei boschi.La maggioranza degli uomini non se ne accorgono.E' questione di sensibilità: alcuni la posseggono di natura: altri non l'avranno mai...Non c' è niente da insegnare..."

Quando lessi questo libro "di fantasia", in periodo adolescenziale , pensai si trattasse di una favola piuttosto triste, con tratti di pura cattiveria.
Da questa mia rilettura ora posso dire che in questo libro ci sta "la vita".
Il protagonista è il colonnello Procolo, che dopo una vita intensa , va a stabilirsi nei pressi di un vecchio bosco ricevuto in eredità, che si trova accanto alla parte data in eredità a suo nipote, rimasto orfano.
L'adulto che smania di possedere , il secondo che è come tutti i bambini, che vivono con incanto il loro rapporto con la natura.
Procolo è una persona arcigna e forte, che si è fatto nemico il mondo e che non ha un cane intorno a lui perchè ha seminato gelo ovunque...e che di conseguenza non ha amore nei confronti del piccolo e debole Benvenuto, che vive in un collegio del paese.
Anzi non lo sopporta a tal punto che farà di tutto per sbarazzarsene.
Quest'uomo così freddo di sentimenti ha però una gran dote...la capacità di ascoltare il bosco.
Lui infatti sa che in ogni tronco vive un genio, riconosce la voce del vento e sa il linguaggio degli animali...Sarà questa sua sensibilità che lo porterà ad un atto estremo finale davvero inaspettato ed eroico.
Assisteremo anche al suo perenne dibattersi con la propria coscienza ... con la propria ombra.
La grandezza di questo libro è data dal fatto che in esso possiamo confrontarci con tanti aspetti della vita incarnati nell'essere e nel sentire del protagonista. Aspetti per i quali da adolescente provavo meraviglia, e che ora , da adulta, tollero se non addirittura comprendo intimamente.
Alcuni per tutti:
la cattiveria gratuita umana;
l'egoismo;
la difficoltà di integrarsi dopo un periodo di allontanamento;
alcuni desideri perversi della mente umana;
la difficoltà comunicativa di essere empatica;
la suggestione dell 'autoconvinzione;
e...davvero ... tanti altri...
Un libro sicuramente da leggere e capire nelle sue allegorie, perchè è un concentrato di fantasia e nel contempo di riflessioni profonde sulla vita.
La lettura di questo libro è paragonabile ad una passeggiata nel magico bosco della nostra vita.
Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A tutti, a partire dai 12 anni.
Trovi utile questa opinione? 
291
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    28 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

AMORE SENZA ETA'...CHE VA OLTRE LA MORTE.

Ammaliata da un amore grande e tenero che ha visti coinvolti due anziani in una casa di riposo... No, non è un incantesimo , non è magia , questa è la forza dell'Amore.
Il protagonista è il Prof. Perez , un astrofisico che aveva inseguito un sogno importante di ricerca sulla luce fino a trent'anni , per poi passare dallo studio dell'infinitisamente piccolo allo studio del cielo, con alle spalle una storia dolorosa per due lutti prematuri, prima del figlio e in seguito della moglie .
E poi l' ictus...ed eccolo per forza di necessità , in una casa di riposo.
Assistiamo a scene variegate, che fanno sorridere, ridere, rendere tristi, arrabbiati...di tutto di più...tra l'altro tutte confermate, durante la mia lettura ,da mia figlia, che attualmente sta operando in una casa di riposo, come psicologa.
A volte ti intenerisci di fronte a questo burbero personaggio che si dimostra incapace di accettare aiuto di qualsiasi tipo, gentilezze o approcci di vario genere, a volte ti fa rabbia la sua incapacità di gratidudine verso tutti...
Ma te ne innamori , quando lo scopri così indifeso e fragile...e questo accade solo grazie a lei, ad Elena, unica tra tutti che lo fa star bene, che gli da' tutto quello di cui ha bisogno senza dover aspettarselo...solo perchè lo ama...solo per puro amore.
E da quel momento il nostro professore diventa anche più comprensibile a noi nel suo modo rude di comportamento...ma Elena lo ama a tal punto...che il suo sentimento supera anche la morte.
Si, sarà proprio da un evento così tragico che il nostro caro vecchietto diventerà più amorevole e invogliato a vivere. Ora nel suo cuore c'è l'Amore.
Un libro che invita a riflettere sulla condizione della vecchiaia, che diventa spesso il risultante logico di una vita, ma che a volte si confronta con l'imprevedibilità...del fato.
Si, perchè una vita vissuta con rabbia di risentimento , è spesso destinata a rimanere tale...ma non lo è stato per il nostro protagonista.
E concludo con un pensiero ai miei genitori che anziani e per fortuna ancora in buona salute, vivono con un entusiasmo contagioso giorno per giorno e in massima semplicità la loro vita, a casa loro, come fosse il loro regno, e circondati dagli affetti più cari...credo la sorte che vorrebbe la maggior parte delle persone.
...E vorrei rispondere alla domanda di Stefano, il fisioterapista del Prof.Perez e suo ultimo confidente.
A mio avviso, hai fatto un lavoro davvero lodevole...
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Fa bene a tutti la sua lettura... ( adulti )
Trovi utile questa opinione? 
311
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    22 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UNA VITA...UN DESTINO...

L'autrice di questo meraviglioso libro è Anna Maria Balzano : un'amica che ho trovato qui, su qmondo...
Cara Anna Maria per me leggere il tuo libro è stato come essere presa da un'onda del mare, venire trasportata con un'incredibile leggerezza, fino a ritornare al mio punto di partenza, ma carica di importanti spunti di riflessioni. Un viaggio che ho vissuto con coinvolgimento totale.
Emilia , la protagonista, ripercorre seguendo lo schema di un feedback trent'anni della propria vita.
L'amore che visse con i suoi genitori; la morte improvvisa del padre e l'inizio di un'altra vita.
La madre ormai quarantenne che crede di ricominciare un amore con un uomo molto più giovane, investendo tutta se stessa...
L'istinto femminile, il sesto senso di ogni donna sa mettere in guardia...ma lei preferisce non crederci...e preferisce credere nelle favole...alla sua favola e vuole inseguire a tutti i costi la felicità...solo ed esclusivamente la sua felicità...e nessuno la può distogliere dalla sua scelta...
Ma la vita sa essere giustiziera...e lo sarà...purtroppo...e tanti soffriranno per quella scelta...Emilia,in primis, la sua amica Giulia e alla fine la stessa madre, Anna.
Emilia, turbata da una visione di un amplesso clandestino della madre e del suo nuovo compagno, non sarà più in grado di amare e si comporterà da traditrice nei confronti di chi ama...della stessa vita.
Ciò nonostante arriva a seguire un percorso regolare di studi; dal punto sentimentale riesce anche a raggiungere un buon equilibrio e una certa stabilità...ma ormai tutto va allo sfacelo...i suoi affetti sono destinati a soffrire...drammatica la storia della cara amica Giulia...lo stesso destino della madre.
Ho provato una morsa al cuore assistere allo scorrere inesorabile di tali tristi destini...Ma la vita può esserti grata come non lo può essere...e come dice Emilia:"Non credo che ci siano cose giuste o ingiuste al mondo. Ci sono cose che accadono".
E resti con l'amaro in bocca...
Cara Anna Maria ho letto tanto volentieri il tuo libro...l'ho praticamente divorato;l'hai scritto in modo egregio e trattandosi di un racconto breve, ci ho impiegato un paio d'ore...
Ti confido però che durante tutta la lettura , ho provato una strana sensazione, una continua mancanza di un' importante carica spirituale, di cui io sento bisogno sempre ; è proprio quella sfera che a mio avviso sostiene , che aiuta a capire e a sopportare le pene della vita...e forse avrebbe aiutato anche Emilia...anzi, ne sono sicura...
E ora , per la prima volta , posso concludere dicendo: "attendo il tuo responso autore!"... e per me sarà un piacere poter confrontarmi con te...per capire quanto ho compreso il messaggio che intendevi trasmetterci...
Con profonda stima,
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Fa bene a tutti conoscere il vissuto di un'altra persona...è il destino di una vita!
Trovi utile questa opinione? 
230
Segnala questa recensione ad un moderatore
Narrativa per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    21 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UNO SGUARDO AMICO.

Credete nella capacità dello sguardo? Avete mai capito una persona solo guardandola?
Siamo in uno zoo, dove si trovano un lupo e un ragazzo africano, il cui "padre" era stato assunto per lavoro.
Due esseri completamente diversi e che giungono da paesi lontani e diametralmente opposti : l'Alaska e l'Africa.
Lupo Azzurro ha un solo occhio aperto e un giorno il ragazzo di nome Africa, inizia a guardarlo intensamente, con totale interesse. Dapprima è ostile il lupo, poi si lascia andare a quello sguardo di profonda intesa, in particolare quando il ragazzo decide di mettersi alla pari e chiude anche lui un occhio. Scaturisce per entrambi la possibilità di ascoltarsi e di raccontarsi in modo autentico. Ciascuno vede nell'occhio dell'altro tutte le sue più importanti esperienze di vita e il motivo che li ha fatto giungere in quel posto.
Guardandosi e vedendosi dentro iniziano a fidarsi l'un l'altro , a rivivere insieme le reciproche vicissitudini. Con capacità empatica e con la giusta confidenza capiscono e condividono le proprie le gioie e i propri dolori.
Quando l'intesa raggiunge il culmine, entrambi ci stupiranno in un gesto che solo l'amore può spiegare... e insieme cominceranno a vedere un nuovo orizzonte e tutto con più familiarità...Si, ora si sentono entrambi di nuovo a casa, una nuova casa dove poter ricominciare a vivere ...dove iniziare a sognare ancora una nuova vita insieme.
E' la forza del sentimento del'amicizia e dell'empatia che ti fanno star bene e ti fanno vedere il mondo con occhi più belli...e perciò tutto ti sembra più bello.
Un inno all'amicizia...bellissimo questo libro !!!
Un invito a fidarci, a trovare amici anche tra persone che giungono da luoghi lontani con i quali non pensiamo d'avere nulla in comune, grazie ai quali possiamo invece essere introdotti in sogni di vita inimmaginabili e inaspettati...

P.S. Un piccolo consiglio da educatrice
La lettura per i più piccoli deve essere anticipata ,preparata e filtrata dall'adulto, perchè come molti sanno la figura del lupo ai bambini fa molta paura...spesso è causa non solo di brutti sogni...anche di incubi.
Ciò avviene soprattutto se in famiglia c'è l'usanza di ricorrere al lupo per "sedare" certi comportamenti...allora ne sconsiglio la lettura...poi ognuno fa come meglio crede...in base a come opera nella propria vita.
...penso ad una bambina alcuni anni fa ,di classe prima ,che nei primi giorni di scuola, mi si è avvicinata e mi ha detto: "Maestra è vero che di notte, i lupi scendono dalle montagne e arrivano fino a casa mia ?"...
Buona lettura a tutti da Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai ragazzi a partire dagli 8 anni in su.
A tutti, per affrontare il tema dell'amicizia e dell'empatia tra persone che per qualche motivo sono dverse...ma anche tra tutti.
Per aiutare a vincere le paure dei bambini.
Trovi utile questa opinione? 
300
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    20 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

QUANDO LA VITA DA' UNA SECONDA OCCASIONE.

Cosa rappresenta per ognuno di noi la nostra famiglia? Ci consideriamo parte dei nostri genitori...siamo come loro ?...o siamo noi...semplicemente noi?
Concetta, per tutti Pupetta, è una ragazzina di quattordici anni che vive in un paese del sud ; la sua famiglia vive nella povertà, nell'ignoranza e nella violenza quotidiana...lei ha tre fratellini e una sorella che è stata affidata ad un'altra famiglia e che a malapena ricorda.
Per problemi economici non può conseguire la terza media e va a lavorare presso una signora come aiutante e per compagnia.
L'unico momento di svago che può vivere , avviene quando si reca a fare la spesa al mercato, dove può conoscere un ragazzo, col quale condivide qualche momento di serenità e al quale confida una sua particolare paura.
Si, perchè lei non è libera nemmeno di poter provare dolore, tale è il suo timore di non essere capita.
Nella sua nuova camera la ragazza trova dei libri, che può leggere e che le regaleranno dei momenti di serenità.
Pupetta si confida sempre in un diario, ad un'amica immaginaria , Nina.
La ragazza dopo una particolare esperienza, comincia a cambiare e vedere la sua vita in modo diverso.
Presto si prospetta la possibilità di spostarsi al nord insieme alla signora.
Pupetta capisce che la vita le dà un'altra possibilità...e ripensa a ciò che ha avuto. E' consapevole di tutto quello che le è mancato, ma parte decisa di portare con sè solo i ricordi più belli...i genitori...tutta la famiglia...l'amico Pino...e soprattutto Nina...la sua intima amica...Non importa se si tratta di un solo ricordo bello...lei vuole con sè solo i momenti di gioia, per poter vivere intensamente una nuova nascita, che le viene concessa.
Un libro che mi ha portato a riflettere in merito a quelle famiglie che non garantiscono un ambiente ideale di crescita sana ed equilibrata per i ragazzi...a cosa provano questi ragazzi che vivono esperienze così forti e difficili di vita.
E penso anche alla ricchezza che ricevono tutti coloro che hanno la fortuna di amare la lettura, grazie alla quale possono trovare nuovi orizzonti , nuovi modi di pensare per affrontare in modo diverso la vita, senza aver più paura...
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi sta a cuore la sofferenza degli altri.
A chi sa che non tutti nascono nella fortuna.
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi storici
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    18 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

PEARL HARBOR ... E DOPO ???

Moltissime persone sono a conoscenza dell'attacco dei Giapponesi agli Americani presso Pearl Harbor, ( soprattutto grazie al bel film che è stato realizzato) ma poi le stesse persone passano come ricordo sul rapporto tra questi due paesi, al triste evento di Hiroshima e Nagasaki.
Ma cosa successe nel frattempo dopo Pearl Harbor in America?
Come si sa , da guerra nasce guerra, dal male scaturisce altro male.
Ecco che allora in questo bellissimo libro scritto con delicatezza ma col "giusto" realismo, scopriamo, grazie alle vicissitudini di una famiglia qualunque giapponese, il proseguo del destino di questo popolo che in quel momento si trovava a vivere in America.
Il padre venne subito arrestato e portato via...durante la notte, in vestaglia e pantofole...momento che resterà fisso soprattutto nella memoria del bambino; la famiglia poco dopo fu internata in un campo nel deserto del Nevada, dove regnavano il vento, la polvere e la sabbia e dove le uniche cose che si potevano vedere erano grandi armate, riflettori e filo spinato...
No, noi lettori non assistiamo a particolari torture, ma all'inesorabile destino di persone che diventano invisibili alla società...e i giorni passavano tutti uguali...non c'era più vita...e ogni componente della famiglia ( padre,mamma, figlio e figlia) per fortuna riuscirà a suo modo a sopravvivere...ma come?
Perché avvenne tutto questo?...per tenerli in ostaggio?...per necessità militare? ...per proteggerli?...nessuno di loro lo sappe mai...
E il tempo scorreva mentre la vita di queste persone sembrava scivolare via e sciogliersi tristemente...Tre-quattro anni dopo poterono fare ritorno alla loro casa...ma cosa trovarono?Chi rappresentarono a quel punto loro, per la società? Erano i nemici, erano persone che dovevano rinnegare la loro identità...persino la divinità del loro imperatore...
E' toccante come la sensazione di odio misto a paura sia raccontata attraverso il quotidiano, la vita dei bambini a scuola...l'atteggiamento di sottomissione continuo che devono assumere...il trovare un modo per scusarsi e giustificarsi...sempre ...Perchè lì rappresentavano il nemico.
La storia prosegue fino al "momento più bello"...quando "Harry sgancia la bomba"...e tutti i giapponesi, se vogliono continuare ad esistere, devono farsi carico di tutte le colpe, rendersi effettivi fautori delle atrocità commesse da altri loro conterranei...quando loro non avrebbero avuto da dire che una sola cosa: ci dispiace...
E io che ero rimasta affascinata dalla copertina di questo libro con quell'isola splendida di bellezza ,che rappresenta per me la ninfea, è stato davvero impressionante trovare la crudezza di un gesto di quella mamma ,col quale questo libro mi ha accolta inizialmente e che mi ha tenuta a lungo a riflettere di cosa possiamo diventare tutti noi se siamo obbligati ad essere messi di fronte a scelte estreme...e a dover pagare colpe di altri tra noi...
Questa non è la guerra dei libri di storia...questa è la guerra raccontata attraverso la vita di una semplice famiglia...che potrebbe essere la nostra...
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama conoscere la storia raccontata dalle persone che l'hanno vissuta in prima persona...
Trovi utile questa opinione? 
300
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    12 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

IL LIBRO CUORE dei nostri giorni.

Chi sono i fantasmi della società? Vi siete mai sentiti un fantasma?
Io per esempio vorrei esserlo quando mi sento aggredita ingiustamente e vorrei tanto essere invisibile, giusto il tempo che la morsa in cui si trova il mio cuore passa , e torna in esso di nuovo la calma...ma questa è un'altra storia.
E' la storia vera di un bambino: non si chiama Marco. Il suo nome è Viky: un bambino intelligente che ama andare a scuola ad imparare.
Non va dagli Appennini alle Ande. Dall'Albania viene in Italia con la mamma e la sorellina, per riunirsi al papà che lavora a Milano.
Prima di partire la nonna confeziona per la piccola un orsetto blu di stoffa, perchè le trasmetta conforto e serenità : Burrel sarà il suo nome.Regala anche a Viky l'unico libro che ha : "Il piccolo principe".
Il viaggio in gommone è un'esperienza traumatica che a fatica sono riuscita a leggere , tanta è stata la commozione che mi ha preso...e Burrel cade in acqua...e per la bambina acquisterà significato diverso!
Giunti dal papà scopriranno che la vita che conduce non è poi così migliore che in Albania : le condizioni sono pessime ed incivili ... siamo in una baraccopoli...dove ci sono persone che vivono come... fantasmi della società...
Ma la scuola per fortuna accoglie senza pregiudi e mi ritrovo a rivivere alcune mie esperienze lavorative. Una scuola accogliente, una scuola che crede nell'integrazione... non è molto, ma è già qualcosa !!!
E Viky a scuola trova un buon ambiente, dove maestre e compagni lo fanno sentire bene.
Ma ritornerà nuovamente Burrel , sotto una nuova veste!
Per fortuna nella nostra società ci sono anche persone sensibili , attenti e che soprattutto si attivano a fare qualcosa...
Un grazie al giornalista Fabrizio Gatti , alla sua importante opera di solidarietà nei confronti di Viky e della sua famiglia: magari ce ne fossero di numerose persone così !
La professoressa nella classe del bambino dice che i banditi e gli assassini sono le persone che si nascondono nella società...e Viky pensa: ma anche io devo naacondermi , perciò sono un fantasma?...Io, Brunilda, mamma e papà siamo dei fantasmi?
A VIKY.
No, caro Viky, non sei un fantasma, e mi spiace che la vita ti abbia fatto credere di esserlo... e mi spiace di non poter far nulla per tutti e soprattutto per quei bambini che ogni giorno come te vivono simili tristi situazioni...
A TUTTI
Se vi capita di vedere una baracca in cui vivono delle persone, pensate che lì dentro ci potrebbe essere un bambino che come Viky ama la scuola.

Cari amici lettori, caldeggio di cuore la lettura un libro simile... un libro che ha trovato me...il caso ha voluto che mi trovasse e io sono felice di essere stata scelta ...
Termino questo mio scritto inviando un abbraccio simbolico a tutte le persone di questo mondo che per forze maggiori si sentono di vivere come dei fantasmi...persone invisibili per la società.

Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai ragazzi a partire dagli otto anni in su. A tutti coloro che sono sensibili e attenti alle sofferenze contemporanee.
Trovi utile questa opinione? 
230
Segnala questa recensione ad un moderatore
Racconti di viaggio
 
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    09 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

NON DA SOLO : CON ... SE STESSO.

vi è mai capitato di desiderare di mollare tutto , scappare e andare a vivere da eremita? Ebbene alcuni anni fa , in occasione di una mia situazione di vita, ci ho pensato...eccome!
Quando ho trovato questo libro, dove un giornalista francese decide , alle soglie dei quarantanni, di vivere per sei mesi nella Siberia russa, ero convinta di trovarmi di fronte ad un uomo che voleva ritrovare se stesso , nel pieno di una profonda crisi e già mi ero preparata ad ascoltare le sue elucubrazioni mentali, le sue paure più infime, i suoi desideri nascosti, i suoi sogni non realizzati, le sue pulsioni sessuali più recondite...
E invece Tesson, uomo forte e in buona salute, che se la sa cavare molto bene dal punto di vista pratico, partando con sè un bel numero di libri , affronta con un coraggio per me inaspettato, un periodo di vita vissuto da eremita.
Si accampa in una capanna accanto al lago Bajkal, che, a seconda dei momenti , diventa uovo, utero, madre; assiste allo scorrere di tre stagioni in un tempo che si acquieta; vive contando su ciò che lui stesso è in grado di procurarsi : pesce, legna, l'acqua...
Dapprima è l'inverno e il lago ghiacciato diventa la pagina per i suoi Haiku, è la fonte di una musica profonda in contrasto con la lieve melodia lasciata dal cadere di un fiocco di neve. Si prosegue con la sagra della primavera,una fragile forza che si fa strada, fino al giungere dello sbocciare della natura e al trionfo della vita nella taiga.
Durante la sua permanenza riceverà due telefonate grazie al telefono satellitare: la seconda gli provocherà un forte dolore e questo sarà l'unico momento in cui io ricevo e sento viva emozione.
Un uomo che scopre l'amore per l'essenziale, per la bellezza , che va colta nello scorrere del tempo e che non val la pena di immortalare e fissare perchè la vanità diventa pura violenza; scopre che nel non agire vengono acuite le percezioni delle cose...e ogni piccola esperienza assume importanza e profondità; la conversazione con gli altri diventa una forma di invasione, una specie di aggressione...
Tesson mi ha sorpresa e stupita
Mi son ritrovata a riflettere tanto e a rivedere alcuni miei modi di pensare, molti aspetti di vita, primi fra tutti l'importanza di essere capaci di stare da soli.
Ho avuto modo di capire ancor più il valore della lettura, a ragionare sul significato di una lettura fatta con esagerazione e in modo compulsivo, sull'importanza di tornare ad una vita vissuta con semplicità minimalista e a molti, davvero molti altri aspetti ancora.
Un libro che val la pena di leggere e che consiglio vivamente a tutti.
Pia

P.S. : tra l'altro nel libro ci viene proposta una buona lista di bei libri da leggere, in considerazione del fatto che Tesson crede che non bisogna mai viaggiare con libri che parlano della propria destinazione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi vorrebbe vivere da eremita, a chi vuol conoscere l'ambiente della Siberia e della Taiga.
Trovi utile questa opinione? 
270
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    04 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

IO STESSA SUA PREDA.

Da subito catturata, io stessa sua preda, fino alla fine, che è stata per me una sorta di liberazione...il raggiungimento finalmente della pace.
Imbrigliata in un amore idialliaco, quasi catarchico...credevo di trovarmi di fronte ad una meravigliosa storia d'amore...ma non è stato così.
E' stata la storia della follia dei sentimenti.
Jean Luc , povero senza un futuro sicuro ; Edith , di famiglia benestante.
Lei che decide di perseguire una scelta diversa, che le permetterà una vita agiata...
A questo punto la belva della gelosia, l'incapacità di perdonare porterà il ragazzo, anche su consiglio dell'unico amico, a prendersi Etith, con l'astuzia.
Da questo momento il figlio che nascerà, la stessa Edith, il matrimonio diventeranno "un mezzo"e tutta la vita del ragazzo sarà una continua ricerca del successo , del denaro , del riuscire a farsi largo nel mondo della politica... dove regna la vanità e dove tutto è spietato, manipolato.
La morte del suocero li lascerà sul lastrico, ma tutto continuerà lo stesso,nella spasmodica ricerca di una vendetta personale nei confronti di un mondo che non gli è stato mai amico, sin dalla sua prima infanzia.
Jean Luc , si ritrova inaridito da qualsiasi forma e sorgente d'amore.
I suoi tentativi continui finalmente vengono ripagati e arriva a quel tanto agognato successo politico...Ma proprio quando sta per arrivare all'apice del raggiungimento dei suoi obiettivi, tutto inizia a diventare sordido e meschino.
Ed io mi sono ritrovata con lui incatenata nella sua meschina follia, con sentimenti a momenti di commiserazione ad altri di disapprovazione fino ad accompagnarlo nella piena consapevolezza del vuoto che si era creato, dove nessun sentimento poteva trovare il giusto spazio...ed è proprio a questo punto che Jean Luc, incontra una persona semplice, che gli trasmette pace e serenità, che non gli chiede nulla in cambio, con la quale può finalmente essere se stesso senza dover dimostrare nulla...può essere nudo con la sua anima; lei lo apprezza...ma non può amarlo perchè ama il suo amico, che sta scontando una pena in carcere...e il nostro sfortunato e triste protagonista , investe nonostante tutto ,ancora tutto se stesso su di lei...che lo appaga, ma che non lo ama !...
E alla fine questo amore che è impari , che non può trovare alcun sbocco , diventerà un sentimento che non riesce a domare...e ne sarà un'altra volta sua preda.
Un libro che mi ha frastornata per la forza dei sentimenti che hanno animato lo scorrere di un'esistenza...un'anima in pena,che non ha potuto trovare pace...
Buona lettura.
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi desidera vivere sentimenti forti...
Trovi utile questa opinione? 
270
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    01 Marzo, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

L' AMICO VIRTUALE.

Avete un amico in internet? Vi fidate di lui? E se vuole tenere una parte di sè nel mistero, la accettate e vi fidate lo stesso?
... e se queste domande le rivolgiamo ad un ragazzino, come ci risponderà???
Ecco, questa è la storia di Valentina, bambina di dieci anni, solare e molto intelligente, che racconta in prima persona le sue esperienze scolastiche; ci parla della sua amica del cuore, del bambino che le piace, degli altri compagni di classe, del buon rapporto instaurato con gli insegnanti...del suo amore per la lingua inglese...Ci parla della sua famiglia, del buon dialogo che ha con i genitori, in particolare col padre e del loro rapporto di fiducia reciproca, di suo fratellino Luca, delle sue paure e che frequenta anche lui la scuola primaria; della sua gattina...Ci racconta di un fatto di bullismo, ci spiega come affronta varie situazioni di vita non sempre facili da risolvere, dimostrando un'intelligenza emotiva non da poco ( che considero la più importante )...
In particolare spicca l' amicizia virtuale che Valentina ha con Jack...sarà veramente un bambino?...quale mistero nasconde questo suo amico che non si racconta del tutto, ma col quale lei ama tenere una corrispondenza?
Tra tutti ho preferito questo racconto, perchè tratta di un argomento più che mai attuale considerato che i ragazzi d'oggi sono i figli del digitale; in tutte le classi ormai riscontro quanto sia raro trovare alunni senza il computer a casa.
Per me questo libro diventerà sicuramente l'argomento di una discussione in classe.
Ne caldeggio moltissimo la lettura da parte dei ragazzi, soprattutto se seguita da un confronto con l'adulto, per capire i pericoli che possono nascondersi in una navigazione in rete... tema oggi più che mai attuale...e noi , amici qlibri, ne sappiamo qualcosa...
Questo libro per ragazzi è stato scritto da un'insegnante che ha a cuore il benessere dei bambini; fa parte di una collana di libri che hanno per protagonista sempre la nostra simpatica Valentina; libri che spaziano nei vari settori più svariati di vita: l'amicizia, la famiglia, gli animali e tanti altri.
Buona lettura cari ragazzi !

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai ragazzi a partire dagli otto anni; ai genitori che essere buoni facilitatori del mediale coi propri figli.
Trovi utile questa opinione? 
250
Segnala questa recensione ad un moderatore
Letteratura rosa
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    26 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

QUESTO E' AMORE !

QUESTO E' AMORE !

Caro amico Bruno,
dire che son rimasta senza parole, può sembrare cosa ovvia e scontata...ma è proprio così...
Quanto amore ho trovato nel tuo breve racconto.
Ho trovato l'amore di un uomo, di un papà, di un marito e soprattutto di un persona ardentemente innamorata.
Tra le righe traspare la quotidianità, il portare avanti un progetto di vita comune e un bel desiderio di famiglia unita.
Mi ha affascinato la voglia di rinnovare la tua focosa passione, che ti fa percepire il mondo in modo sognante , ti fa apparire la realtà circostante magica e mi colpiscono la tua partecipazione totale... i tuoi occhi liquefatti ...
Mi sono emozionata con te ...coltiva questo amore Bruno , assaporalo giorno per giorno assieme al tuo grande amore, perchè è di grande amore che si tratta e la tua donna non potrà che respirare con te un'aria che ogni giorno si rinnova e si alimenta grazie a questo vostro grande sentimento.
E' un amore che ha fame di vivere , che travolge e vi travolge ... , che ha bisogno di esplodere ..., che ha importanti ricordi, ma che è talmente maturo, d'essere in grado anche di aspettare...e l'attesa fa ardere ancor più il vostro desiderio di amarvi.
Il mio augurio che un amore così bello duri per sempre...
Con stima , Pia.

P.S. Leggerò sicuramente tutta la raccolta, mo non sono riuscita a resistire nel trattenermi a "commentare" il tuo meraviglioso racconto.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama e a chi vuol essere amato.
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore
Scienze umane
 
Voto medio 
 
4.2
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    25 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

AMARSI ... NEI VARI PAESI DEL MONDO.

Povere donne...
Con la lettura di questo libro ho visto il concretizzarsi di un mio sogno: ascoltare il vissuto amoroso narrato da persone provenienti da vari paesi del mondo .
E' Rosamaria Vitale , medico e psicologa che, nell'associazione di cui è la presidente "Welcome"di Milano, ha la possibilità di incontrarle.
E così si mettono a nudo uomini e donne, che con coraggio raccontano la propria esperienza sentimentale.
E si scoprono usanze tipiche di ogni paese in causa. Come non ricordare per esempio che in Africa non si usa dire "ti amo", che va invece dimostrato con l'esempio quotidiano e se lo si dice lo si fa una volta sola; la poligamia praticata in Africa e nei paesi dell'islam e poi molte altre usanze dell'Iran, della Cina e dei paesi dell'ex Unione Sovietica.
Da tutti i racconti emerge che il sentire del singolo non è quasi mai separato da quello dell'intera collettività, anzi ne è imbrigliata ad essa, cioè alle inquietudini e del malessere della società, della politica e della cultura...
Nel libro ci sono aneddoti e storielle che esemplificano i contenuti esposti e a raccontarsi sono sia donne sia uomini.
Ho trovato molto interessante ed esaustivo il sentire la stessa storia amorosa raccontata da entrambi i componenti della coppia, in momenti diversi.
Come non ricordare una storiella in cui un uomo , al quale sono morti la moglie e l'asino, piange solo per il secondo...e alla richiesta della motivazione, lui dice , che mentre molti già al funerale lo avevano consolato offrendogli subito un'altra donna, nel secondo caso nessuno lo aveva fatto...
E mi viene una stretta al cuore nel sentire cose che già sapevo, ma che raccontate dalla viva voce di chi abita nelle diverse parti del mondo, fanno davvero tanto riflettere...donne uccise subito dopo la nascita, donne considerate alla pari delle capre, donne abusate, donne che sono giunte in Italia, con la speranza di trovare pace e il vero amore...per concludere che in tutto il mondo si patisce di amori dolorosi, da sempre e ovunque e che a rimetterci è quasi sempre la donna.
Povere donne...
Certo sono in atto molte trasformazioni nel mondo, ma tante situazioni sono ancorate tuttora alle tradizioni.
Sarebbe auspicabile che questo libro venisse letto in particolare dalle adolescenti donne, perchè da esso parte un messaggio importante: ogni cultura ha usanze molto differenti, che è bene conoscere, prima di innamorarsi di una persona di una nazione diversa.
All'inizio di un rapporto amoroso, nella fase dell'innamoramento, può andar bene tutto, ma quando l'amore deve proseguire con un progetto di vita comune...tutto si complica e molto spesso emerge la difficoltà nell'accettare le regole che la nuova vita richiede ed a quel punto è inevitabile il fallimento.
Buona lettura a tutti,
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A tutti gli adolescenti e gli adulti...in particolare alle adolescenti.
Trovi utile questa opinione? 
290
Segnala questa recensione ad un moderatore
Narrativa per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    21 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

DETECTIVE IN ERBA.

Ecco un bel modo per avviare i ragazzi alla lettura dei gialli.
"La corona del Doge"è uno dei sette libri per ragazzi , che fanno parte della collana "Agatha Mistery" di Sir Steve Stevenson.
Ognuno dei libri è ambientato in sette paesi diversi del mondo, situati in quattro continenti diversi.
Io ho scelto il libro suddetto perchè la vicenda si svolge nella nostra bellissima Venezia.
I protagonisti sono una ragazzina londinese di nome Agatha, il cugino Larry ( esperto conoscitore anche di fisiognomica facciale), il maggiordomo Mr Kent, il gatto Watson e il cugino veneziano Marco.
Aghata è un'aspirante detective e assieme ai suoi compagni deve cercare di risolvere un caso di furto avvenuto in una casa nobiliare veneziana.
Durante la lettura i ragazzi possono acquisire conoscenze relative alle caratteristiche tipiche di Venezia; hanno la possibilità di immedesimarsi in una bellissima storia e provare a carpire , assieme ai protagonisti, gli indizi che via via emergono.
La ricerca da "detective" è ritenuta molto utile anche per sviluppare le capacità logiche e riflessive e avviano i ragazzi ad acquisire strategie investigative che possono essere trasversalmente essere anche applicate in altri ambiti applicativi scolastici, come per esempio l'utilizzo della strategia del "problem solving", metodologia che aiuta la risoluzione dei problemi matematici.
E' un metodo che aiuta i ragazzi a risolvere i problemi da veri protagonisti e in modo simpatico e giocoso.
Non posso che consigliare vivamente la lettura di questi libretti che portano i ragazzi anche ad una conoscenza pluriculturale.
I titoli degli altri libri sono:
"L'enigma del faraone"
"La perla del Bengala"
"La spada del re di Scozia"
"Furto alle cascate del Niagara"
"Omicidio sulla Tour Eiffel"
"Il tesoro del Bermuda"

P.S. Ringrazio i miei alunni per avermeli consigliati...tra loro hanno spopolato...
Buona lettura da Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai ragazzi a partire dai nove anni .
Trovi utile questa opinione? 
260
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    17 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UN UOMO ... DUE GRANDI AMORI.

Vi è mai successo di leggere una pagina, trovarvi un tale impatto emotivo di dover smettere , e lasciare che le vibrazioni avvertite abbiano il tempo di trovare in voi il giusto sfogo fino ad allentarsi...e per questo motivo, interrompere la lettura e rimandarla ad un altro momento...con la fiduciosa speranza di rivivere le stesse sensazioni?
Ebbene a me è capitato!!!
Il racconto si svolge verso la fine '800, nella New York per bene. Carrozze, tram a cavalli, ritrovi all'opera, a teatro, nei circoli o nei salotti, balli nei grandi saloni di ville accoglienti, comunicazioni epistolari, ( l'utilizzo del telefono compare solo nell'ultima parte del racconto) abitudini di famiglie borghesi da preservare e continuare ... sempre e nonostante tutto, per salvare le apparenze.
Il protagonista è Newland, un avvocato stimato , amante della lettura , della cultura in genere, degli artisti e dell'Europa che sta per sposarsi ; sarà proprio l'annuncio del suo fidanzamento il momento di vita che lo porterà a scoprire l'amore. E questo romanzo è più che altro il racconto della sua vita amorosa.
Newland e la sua sposa May:
una vita che si è impegnato ad affrontare e la sua sposa rappresenta per lui la pace, la sicurezza, quell'equilibrio che gli viene garantito da un dovere da compiere. Un rapporto che acquisisce via via una parvenza di inevitabilità e si trasforma in un'innocenza ipocrita familiare, composta di menzogne espresse o intese in ogni momento, ma che nel contempo offre comunque un'ancora su cui potersi appoggiare in ogni circostanza di vita.
Questo amore è come lo scorrere lineare e alla luce del sole di un fiume, che può contare di un letto ben definito e che arriverà inesorabilmente alla foce.
Newland e l'amata Ellen:
l'amore prorompente e delicato, che va al di là del raziocinio, che si manifesta in sguardi complici, che parlano da soli, che rendono magico e malizioso ogni incontro e ogni semplice tocco...anche il semplice sfiorare, che diventa struggente nell'attesa, che non ha connotazioni nè spaziali nè temporali, e che diventa un legame invisivile agli altri (???).Un amore che è lo sfondo integratore e riempitivo di una vita, che altrimenti sarebbe ovvia, noiosa e vuota.
Questo amore forte è come l'acqua che prova tutte le danze che la vita offre: neve che si scioglie al calore del cuore, sorgente inaspettata, ruscello gioioso, torrente prorompente e carico di energia, rigagnolo gioioso, cascata che sbatte con una forza incredibile e indescrivibile, onde che giocano e piroettano con tutto ciò che incontrano, fiume che s'ingrossa a tal punto e che non può far altro che straripare, acqua che non può scorrere alla luce del sole, ma che brilla di luce propria e che respira calore intenso , acqua che spesso scorre invisibile e sotterranea ...per giungere anch'essa ad una meta ... un'acqua che annega in se stessa ... in un dolcissimo e struggente amore...
La lettura di questo libro è stato per più di una metà non facile per me, considerato la ricchezza del linguaggio, le descrizioni particolareggiate. Ma il giungere ad alcune pagine di un così grande impatto emotivo,come ho citato all'inizio di questa recensione, mi ha sicuramente ripagata della perseveranza e della mia insistenza.
E capisco che Martin Scorsese ne abbia trovato la trama per un suo film, perchè è quello che è capitato anche a me... L'ho letto e vissuta da protagonista.
Un grande romanzo d'amore...l'amore romantico per eccellenza...
Ho impiegato tre settimane per ultimarlo, ma giunta alla fine non vedevo l'ora di recensirlo per avere la gioia di condividerlo con voi , cari amici qlibri.
Buona lettura ... questo è semplicemente ... l'amore...
P.S.: vista la piacevole coincidenza, dedico questa mia recensione all'avvocato Ezio Audisio.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi è attratto dall'amore romantico ... che dà gioia e sofferenza ...
Trovi utile questa opinione? 
350
Segnala questa recensione ad un moderatore
Libri per ragazzi
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    08 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

BUM BUM BUM : è il cuore che batte !

Che ricordo avete della vostra maestra delle elementari? E' una domanda alla quale prima o poi tutti possiamo trovarci a rispondere e ognuno di noi rivanga nella propria esperienza personale.
Con l'auspicio di veder romanzato il mio lavoro d'insegnante, mi sono approcciata a questo libro con grandi aspettative, che però sono state a tal punto deluse,tanto che ho finito per immedesimarmi nell'alunna, anzichè nella maestra, che anzi ho aborrito totalmente...
Certo il racconto che si sviluppa in un intero anno scolastico, si svolge nel dopoguerra e la situazione scolastica era ben diversa da quella attuale .
Le classi erano formate da sole femmine o solo maschi; erano ammesse le punizioni corporali ( schiaffi, sberle...).
Non c'era la televisione e la scuola rappresentava la più importante se non l'unica fonte d'apprendimento per gli alunni; i genitori approvavano senza riserve qualsiasi decisione dell'insegnante....Quanti cambiamenti sono avvenuti da allora!!!
Le tre ragazzine protagoniste si ritrovano a veder arrivare in classe quarta una nuova insegnante, che privilegia in assoluto le ragazze di famiglia benestante, tra le quali fanno parte anche le nostre tre piccole e simpatiche protagoniste e non tollera la presenza di due alunne di famiglia povera.
A loro riserva un trattamento disdicevole, da loro non accetta mancanze alle quali invece sorvola se sono delle altre compagne, dà assoluta importanza alla famiglia e tutto il comportamento in classe si basa su questo suo modo di pensare.
Le tre ragazzine non accettano le ingiustizie alle quali devono assistere quotidianamente e metteranno in atto tutta una serie di strategie per ovviarle e per farsi paladine nei confronti delle due compagne più deboli.
Io , da parte mia , in nessun momento del racconto mi sono sentita partecipe al modo di agire dell'insegnante, anzi sarei amareggiata essere ricordata così! Certo andar bene a tutti non è facile, ma applicare quotidianamente ingiustizie e soprusi no, non rientra nel mio stile di vita !!!
Ne emerge uno spaccato di vita del dopoguerra , dove la povertà è ancora dilagante, dove la vita ha ancora un ritmo più lento rispetto ad ora: i ragazzi sono impegnati esclusivamente con la scuola e non praticano attività sportive o artistiche di vario genere come avviene oggi sovente...anche troppo!
Scritto egregiamente, questo libro autobiografico,è il condensato dell'esperienza scolastica da parte di un'autrice che viene considerata tra le più importanti scrittrici per libri dell'infanzia in Italia.
E mi piace concludere pensando alla piccola Prisca, che di fronte ad un'ingiustizia, sentiva BUM BUM BUM :era il suo cuore che batteva fortissimo, era la sua reazione emotiva ... ed è quello che ho sempre provato anche io...quello che provo tutt'ora, quando mi ritrovo ad assistere a qualcosa che secondo me non va bene...
Buona lettura da Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A ragazze/i dai 12 anni in su. A chi vuol ripercorrere la propria esperienza scolastica dell'infanzia...
Trovi utile questa opinione? 
270
Segnala questa recensione ad un moderatore
Classici
 
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    01 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UN LIBRO PER TUTTI I BAMBINI ... E PER POCHI ADULT

Se chiedi ad un bambino cosa si ricorda di questo libro o se lo chiedi ad un adulto, quasi sicuramente entrambi ti parleranno del Piccolo Principe incontrato sul deserto, della volpe,del serpente, della rosa o qualche altro personaggio.
Ma per comprendere appieno i messaggi contenuti in questo libro,è necessario che il lettore sia un adulto, ma un adulto che si ricordi d'essere stato bambino e che lo è ancora nell'animo, così come lo era l'autore De Saint-Exupéri, che anche da adulto arrossiva per imbarazzo e che non potè realizzare mai il desiderio di diventare un artista e che perciò rimase "bloccato" come pittore incompreso per tutta la sua vita.
Ecco che egli con questo racconto autobiografico, coglie l'occasione di far diventare la sua esperienza di essersi trovato nel deserto col suo aereo , a causa di un'avaria , e di essersi salvato miracolosamente grazie a degli indigeni, la trama di una bellissima favola.
E' proprio nel deserto che avviene la narrazione di questo racconto, dove il nostro aviatore incontra un Piccolo Principe, che è arrivato da un altro pianeta e che rappresenta il bambino che rimarrà per sempre in lui.
Attraverso il racconto di questo personaggio che non risponde a domande ma si racconta soltanto, l'autore va a toccare tanti temi a lui cari, primo fra tutti l'amicizia.
Ogni racconto narrato con attenzione rivela un insegnamento di vita o comunque un modo di pensare dell'autore sulla vita e sugli uomini.
Ecco che vediamo lo sgorgare di una serie di riflessioni, con le quali ci possiamo rapportare,... tutti noi lettori che siamo alla ricerca di confronti e meditazioni:
la capacità d'immaginazione insita in ogni bambino e non compresa dagli adulti;
l'imparare a non rimandare a domani quello che si può fare oggi;
l'importanza di saper dare giudizi basati sui fatti e non sulle parole;
il riflettere su alcune caratteristiche negative degli uomini: il pensare solo a se stessi, il vantarsi per necessità di esistenza , l'incapacità di riconoscere le proprie vergogne e debolezze, l'incapacità di essere fedeli ,...e tanti... tanti altri, che lascio scoprire a che lo vorrà ... con la giusta e attenta lettura, in sintonia col cuore dell'autore.
Ciò che personalmente ho apprezzato è stato vedere il nascere di una bella , dolce e delicata amicizia, che pur sapendo che volgerà a finire, lascerà ricordi vivi che scalderanno per sempre il cuore ... e che, per questo, sarà valsa la pena d'aver vissuto.
Due sono i momenti che mi rimarranno cari.
Il racconto della volpe che desidera essere addomesticata, per creare un legame profondo che fa diventare unici chi addomestica e chi viene addomesticato ... "Conoscerò il rumore dei tuoi passi, che sarà unico e diverso da tutti gli altri".
Il racconto della rosa che fa capire come il tempo dedicato a qualcuno, lo farà diventare importante e unico al mondo...
L'immagine più bella che mi è rimasta impressa è il disegno della cassa che contiene la pecora, è "pura e vivida capacità creativa"...
Un autore sensibile, creativo, che guarda al mondo e soprattutto agli uomini, con l'intelligenza di un adulto e col cuore di un bambino.
Secondo il mio modesto parere, val la pena di leggerlo almeno una volta nella vita ... meglio ancora se due: da bambino, e da adulto ma col cuore di un bambino.
Buona lettura bambini e adulti, dalla vostra amica Pia.


Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai bambini dai dieci anni.
Agli adulti che ricordano bene d'essere stati bambini.
Trovi utile questa opinione? 
280
Segnala questa recensione ad un moderatore
Racconti
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    31 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

L' AMORE VALE PIU' DELLA VITA?

Eccomi qui cari amici a proporvi un'altra favola di Oscar Wilde, ma non da leggere ai vostri bambini.
No, questa è una favola soprattutto per voi adolescenti, per voi adulti, per voi...che siete interessati a riflettere sul sentimento dell'amore...quello vero...quello che dura... se lo siete...
Una favola cortissima e semplicissima, che ha in sè verità grandi, universali, senza tempo.
In brevissimo è il racconto di un usignolo che si sacrifica, per riuscire a donare una rosa rossa, in nome dell'Amore.
Ma una lettura attenta porta in evidenza argomenti che invitano a riflettere moltissimo.( A me è successo)
Quelli che mi sono parsi i temi più meritevoli di approfondimento sono i seguenti, ai quali seguono le mie brevissime riflessioni:
- Si può parlare di amore vero, se questi è strettamente collegato all'esistenza di qualcosa di
materiale esterno?
No, io non lo credo, a lungo andare stanca.
- Nella vita chi sa sacrificarsi spesso riceve in cambio ingratitudine.
Capita quasi sempre.
- La capacità di sapersi sacrificare è una dote rara.
Verissimo.
- Come si fa a capire se un sentimento è vero amore o è semplice infatuazione passeggera?
Per prima cosa ci deve essere attrazione fisica.E' nel tempo e nell'attesa che si scopre se è vero
amore; è nel sapersi rispettare;è nell'individuare progetti di vita comuni; è nel trovare interessi in
comune; è nella scoperta gioia reciproca di stare insieme; è nella forte volontà di volerlo, al di là
delle inevitabili incomprensioni e difficoltà del vivere; è nella capacità di aprirsi insieme anche agli
altri, ai bisogni degli altri.
- Come viene valutato un atto sacrificale non dichiarato e tenuto nascosto, nella scala dei nostri
valori?
E' di considerevole importanza, ma è rarissimo. Quasi tutti amano mostrare e mostrarsi.
- Non sempre un pianto è indice di vera sofferenza, se per un nonnulla non sussiste più?
Un vero pianto continua, anche senza lacrime, anche quando a livello fisico è terminata
l'evaporazione.
- E' giustificabile un pianto, anche se può facilmente cessare?
Si, può essere uno sfogo.
- Un vero amore, che limiti si deve porre?...Va oltre la morte?
L'amore vero, va oltre la morte...mi piace tanto pensarlo...un'utopia?
- E' una percezione o è reale la partecipazione della natura ad un grande amore?
E' una percezione che diventà realtà, la nostra realtà.
- Perchè sovente la gente giudica facilmente chi non conosce?
Perchè è più facile e comodo parlare dei difetti altrui, perchè si sta meglio a non soffermarsi su se
stessi e credere che a cambiare dovrebbero essere gli altri: l'umiltà è un dono di pochi.
Perchè giudicando gli altri, ne attribuisci un ruolo rispetto alla tua vita, e l'altro non è più estraneo e
ciò ti da' sicurezza
Vi ho esposto delle semplici mie considerazioni personali sull'amore e sulla vita.

Sarebbe una gioia per me trovare qualche amico qlibri, desideroso , dopo la lettura di questa favola, potersi confrontare con me...sarebbe interessantissimo e molto costruttivo.
Auguro una buona lettura, a coloro che lo desidereranno .
Come ho fatto capire, in questo caso non è la lettura la cosa più importante, bensì le riflessioni che da essa emergono.
Pia


Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Una favola per adolescenti e adulti.
Trovi utile questa opinione? 
220
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    29 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

TI SALUTO MAMMA...IO TORNO A VIVERE!

"Grazie Massimo...grazie per il dono che ci hai fatto...grazie soprattutto per essere diventato così forte e d' essere riuscito a condividere con noi la tua grande sofferenza, che hai serbato nel tuo cuore per così tanti anni...." Con profonda stima, Pia.
E' Massimo Gramellini , a cui mi rivolgo, l'autore di questo bellissimo romanzo autobiografico, che è riuscito a scriverci "da amico".
La sua vita è trascorsa nell'infanzia serenamente fino a otto anni, quando gli muore la mamma.
Da quel momento inizia la sua disperata ricerca e vana di trovare una figura femminile che la sostituisca...
.L'unica ad avvicinarsi in qualche modo a lui è la sua maestra....
Ed io ho rivissuto la mia esperienza. Molti anni fa è morta la mamma di un mio alunno e ho cercato di trasmettergli tutto l'amore possibile. Il tutto è avvenuto per me nella continua inquietudine data dal mio continuo sforzo di mantenere quell' equilibrio, che poteva spezzarsi in ogni momento... con i miei figli...con gli altri alunni...credo d'esserci abbastanza riuscita e .... ci siamo rimasti entrambi nel cuore...; il papà dell'alunno in quell'occasione seppe sopperire egregiamente alla mancanza della madre...cosa che purtroppo non accade al povero Massimo.
S'introduce in lui una paura che lo tormenta come un brutto male e che nella fattispecie corrispondeva al fantasma Belfagor, e riaffiora in me il ricordo della paura che anche io provai per Belfagor...nella mia infanzia...che, sia pur sopita, vi assicuro...mai ho dimenticato.
Massimo cresce pertanto senza poter contare da parte di nessuno di quell'amore fatto di teneri abbracci...dolci parole...carezze inaspettate...complicità segrete...che la mamma sicuramente gli avrebbe garantito; fa tanta tenerezza e ti vien spesso voglia di abbracciarlo...
E lui che non riesce a perdonare la madre d'averlo lasciato , condurrà una parte di lunga vita con la continua smania di insoddisfazione, perchè è arrabbiato e in lui si evidenzia una personalità distonica.
" E' nulla morire. Spaventoso è il vivere"

Massimo avverte qualcosa di strano che non sa definire...e solo dopo quarant'anni scopre che la sua sensazione corrispondeva a realtà.
E' solo grazie a questa verità scoperta che il protagonista, ormai già uomo, riuscirà a liberare sua mamma...intrappolata in lui....per lasciarla volare verso la luce....e lui per ritornare a vivere....e da ora nella sua vita ritornerà lo slancio all'amore....
Questo passaggio di vita avviene solo perchè Massimo riesce a fare un gesto importante....diventa capace di perdonare e se lo fa è anche grazie ad una donna, la sua comagna Elisa....
E...si sa...molto spesso quando c'è un grande uomo...c' è sempre una gran donna che lo sostiene!

"Preferiamo ignorare la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Ma se la affrontiamo...Torniamo alla vita."

Al termine della lettura, ho rafforzato ancor più un'idea che è da anni che vado costruendo...:
Ci sono persone che hanno sofferto e rimangono per sempre arrabbiate con la vita e se le incontri...è sempre un'incognita...un rischio.
Ci sono persone che hanno sofferto nella vita e riescono a trovare la forza di ritornare all'amore per la vita...e quando le incontri è una gioia.
Massimo fa parte di quest'ultimi e per questo lo reputo una persona davvero speciale !!!

P.S. Questo libro è stato come un caro amico...cadenzato ad un ritmo sempre giusto per me...non ho mai avvertito il desiderio di correre, anticipare, terminare....No, ci siamo tenuti per mano e abbiamo camminato insieme....sono stata prprio bene con lui.

Cari amici, leggete questo libro. E' un dono !!!
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A TUTTI !
Trovi utile questa opinione? 
311
Segnala questa recensione ad un moderatore
Narrativa per ragazzi
 
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    26 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

FOCACCINE...CHE PASSIONE !

E' la magia dell'incontrarsi quello che accade nella caffetteria di Sila.
Si può bere qualcosa di caldo insieme ( sorbetto di gelso...), gustare le sue ottime focaccine al miele, appartarsi nell'angolo lettura o assistere alla creazione di gioielli creati con maestria artigianale....e il tutto in un ambiente curato con gusto creativo ed estetico. Cosa volere di più?
Siamo in Turchia e precisamente ad Istanbul e una ragazzina di nome Sila , dopo la morte della sua amata mamma, riesce col padre e la zia a realizzare il suo grande sogno.
Mi è piaciuto molto approfondire la mia conoscenza di questo luogo attraverso il racconto delle tante persone che facevano visita alla caffetteria; proprio i suoi clienti hanno fatto da sfondo integratore a tutto il libro e grazie ai racconti inerenti alla loro vita, ho potuto approfondire conoscenze locali e tradizionali del luogo.
Lo scorrere della lettura per me è stato gradevole e lineare a parte il racconto di due personaggi che, vuoi per la tematica affrontata, hanno richiesto più sforzo ed impegno da parte mia.
E' un gran peccato che l'autrice del libro sia morta prematuramente, perchè pur giovane , aveva girato i suoi paesi in lungo e in largo, facendo i più svariati lavori.
Davvero creativa ho trovato questa sua scelta di raccontare e raccontarci , attraverso il vissuto di vari protagonisti....mi ha affascinato, per stupirmi anche alla fine con una sorpresa davvero inaspettata e , per chi mi conosce lo sa...., mooooolto gradita!!!
Ora grazie a questa sorpresa l'autrice Zenyp Cemali è diventata in qualche modo"parte della mia vita"e non la potrò mai scordare.
Buona lettura!!!
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai ragazzi, a partire dai 12 anni; a quanti desiderano conoscere maggiormente Istanbul e la Turchia.
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi autobiografici
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    23 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

E' IL MOMENTO DI ESSERE EROI.

Benni è un adolescente di sedici anni...Benni è diversamente abile...
Con un racconto autobiografico ci parla di un suo momento di vita delicato e particolare : sei mesi vissuti nel collegio Anime Nuove in Baviera.
Arriva in questa scuola dopo molte altre esperienze scolastiche, tutte fallite.
Il ragazzo trova l'amicizia in cinque compagni; con le loro esperienze da "crazy"... da "eroi" ,vissute nella realtà del collegio e non solo,ci introducono con semplicità descrittiva ma con profondità , nella loro ricerca esistenziale, fatta di domande sul senso della vita, di tante incertezze , di un carpe diem posto all'eccesso.
Questi ragazzi come tutti gli adolescenti, devono fare i conti con un corpo fisico in cambiamento...(e Benni più di tutti, considerato il suo problema di emiplegia) che da infantile diventa estraneo e in continua trasformazione,che sfugge a un controllo dato dalla sicurezza dell'educazione.
Benni vive una lotta con la vita, con i continui fallimenti scolastici, con le ragazze e le prime esperienze sessuali, e deve fare i conti con una realtà familiare in disgregazione...di cui però sente tanto il bisogno...
E si trova in continuo conflitto tra passato e futuro, tra infanzia e autonomia, tra vita familiare e vita sociale...è il momento dell'amico del cuore, del gruppo alla pari che costituisce la possibilità dell'alleanza e la ricerca di una propria identità.
Spicca uno degli aspetti fondamentali dell'adolescenza che è la tendenza ad effettuare una specie di cortocircuito del pensiero: l'agito esprime il colore emotivo di un sentire interno incontenibile...
una forza immensa dell'adolescente che viene messo continuamente a confronto con la famiglia e le strutture sociali.
"We don't need no education" dei Pink Floyd, è la canzone che Benni sceglie per descivere in sintesi questo suo momento di vita.
E mi ritrovo a riflettere sull'adolescenza, sui fenomeni del bullismo, sulla difficoltà di riuscire a comprendere la realtà adolescenziale... e mi chiedo soprattutto come mai un ragazzo sia giunto a sentire il bisogno di raccontare al mondo la propria esperienza in modo così esplicito....e giungo alla convinzione che Benni sia arrivato agli estremi della sopportazione e che questo libro rappresenti per lui un "urlo al mondo" per chiedere condivisione, comprensione...una forma di richiesta d'aiuto...
Buona lettura per questo bel libro di Benni....e mi resterà il ricordo che:
..." IN FACCIA GLI BRILLAVA LA LIBERTA' ".
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Agli adolescenti...a tutti coloro che sono desiderosi di approfondire le proprie conoscenze sull' adolescenza.
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    17 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UNA VITA INVENTATA.

Come ci si comporta con una persona che sta morendo?... e se si tratta di un bambino?
Oscar, un bambino molto intelligente di dieci anni ha il cancro e ha capito che è in dirittura d'arrivo...
E' arrabbiato e deluso e ...soprattutto non si sente amato; i genitori hanno talmente paura da far credere al bambino che abbiano paura di lui...ma la malattia, fa parte di lui, perciò vuole essere accettato com'è, con tutta la sua malattia addosso...
Il dolore impedisce ai genitori di trattarlo come se niente fosse; il loro dolore è così "immenso" che non riescono più a comunicare col figlio...non riescono ad adeguarsi alla sua situazione e a saperlo ascoltare nei suoi veri bisogni.
Grazie alla presenza e soprattutto all'inventiva di Nonna Rosa, un'anziana signora che frequenta l'ospedale , il bambino sarà in grado di "vivere magicamente", grazie ad un gioco, un'intera vita fino alla vecchiaia...tutta quella vita che lui non potrà più sperimentare...
Un libro che porta a riflettere sull'importanza delle domande più importanti sull'esistenza che rimangono domande, perchè avvolte in una parte di mistero...; sul ruolo del medico e del personale sanitario nei confronti di un bambino ammalato...; sulla capacità di saper spostare l'attenzione del male fisico a quello spirituale ; su come ci si deve atteggiare nei confronti di un bambino terminale...
In particolare questo libro mi ha portato a riflettere sul ruolo e sul potere del gioco , che è capace di creare comunicazioni e allenze positive ed è soprattuto uno strumento terapeutico e di abreazione.
Grande sollievo troverà il bambino quando impara a rivolgersi a Dio, scrivendogli ogni giorno , raccontandosi e chiedendogli di esaudirgli un desiderio e , in questo modo, Oscar impara a credere, ad avere pienamente fiducia in qualcuno.
Sì, credo che più di ogni cosa, sia il dono di riuscire a fidarsi di qualcuno che porta il bambino ad affrontare con maggior vitalità...i suoi ultimi momenti di vita.
Certo io credo che il dolore narrato sia così grave da poter essere realmente capito solo da chi ha vissuto una tale triste esperienza....ma vorrei porre la mia attenzione sull'importanza di saper assumere un atteggiamento di positività , che può aiutare chiunque...in qualsiasi momento di difficoltà ...
E ciò che fa bene a tutti, ancor più a chi ci sta per lasciare, è il sentirsi pienamente accettato e amato...in un incontro mentale ed emotivo con chi ci sta accanto...con chi ci vuole bene e amiamo.
Buona lettura da Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama i bambini e desidera capirli; a chi crede nell'importanza del gioco...e della fede.
Trovi utile questa opinione? 
321
Segnala questa recensione ad un moderatore
Narrativa per ragazzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    15 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

E' UNA GIOIA CONDIVIDERE.

Quanto ho amato questa favola!
La si trovava spesso nei libri di lettura delle elementari fino a qualche decennio di anni fa...ora più raramente.
Ci sono bambini festosi che giocano in un bellissimo giardino che credono abbandonato...ma al ritorno del proprietario,un omone dall'animo cattivo ed egoista, non sarà più concesso loro di giocare in quel meraviglioso giardino e la natura tutta parteciperà a quella triste decisione. Il giardino cade in un cupo , grigio e perenne inverno, e l'uomo poco a poco si ritrova nella più profonda solitudine.
Sarà la presenza di un piccolo e indifeso bambino (Bambin Gesù) a scaldare il cuore dell'omone che capiraì l' importanza dell' aprire il suo giardino ai bambini,.. .e solo allora la natura come d' incanto sarà in festa per partecipare gioiosa al bel gesto d'amore : sboccerano i fiori, cinguetteranno gli uccelli e l'aria diventerà calda e primaverile...
Una favola, che nella sua brevità e semplicità offre lo stimolo a riflettere sull'importanza della gioia di condividere.
Che senso ha avere tanti possedimenti se non si è in grado di condividerli con altri, che ne hanno anche più bisogno? Una favola bellissima che porta a riscoprire un cuore anche in chi sembra non averlo!
Anche una persona dall'animo "cattivo", se viene stimolato nel momento opportuno, può riscoprire l'amore che gli garantisce la serenità e la pace dell'animo.
E adoravo sentire la viva partecipazione della natura ai sentimenti...e ancor adesso per me è così...quando provo felicità, mi sembra che ci sia anche in inverno la primavera...la primavera anticipata!!!
Un gioiellino da non perdere....una piccola favola che allarga in modo smisurato il cuore!!!
Buona lettura...e soprattutto, se avete bambini, vi invito caldamentea leggerglielo...
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A bambini da 7 anni in poi. Da leggere ai bambini piccoli e a persone "egoiste"... in un momento opportuno.
Trovi utile questa opinione? 
251
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    12 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

IL POETA DELLA NEVE.

Paragono la lettura di questo libretto "poetico" al sorseggiare lento di una tazza di te' amaro e bollente...Un libro che non è per tutti; è per coloro che si tengono in equilibrio sul crinale della vita.
Nella neve c'è poesia, pittura,calligrafia, danza, musica...amore....e tutto è bianco ed etereo.
E Yuko, giovane giapponese , trae proprio dalla neve l'ispirazione per le sue poesie in versi ( Haiku).
Decide di seguire queste sue passioni andando contro la volontà del padre, che lo voleva monaco o samurai.
Dedica tutta la sua vita tra la neve alla ricerca della bellezza pura, e lo fa vivendoci a stretto contratto; scrive e vive grazie alla neve. La sua ricerca dura a lungo.
A tratti vive momenti di intensa e sottile bellezza, delicatezza e dolcezza; a tratti momenti triviali e scopre l'amore anche negli aspetti erotici...
Ma la sua poesia è "invisibile e incolore"; per questo viene avviato all'incontro di un vecchio e cieco poeta, Soseki, per essere introdotto nella magia dei colori.
Nel suo percorso di viaggio incontra "Neve", una donna morta che materializzerà il suo concetto etereo di amore e bellezza.
Dall'esperienza che vivrà col maestro e dal confronto sui colori e sulla luce, andrà via via rafforzando ancor di più il suo amore per la neve...ora ancor più mitizzato grazie alla figura di una donna ideale.
E scopre che il vero poeta è colui che , come un funambolo, riesce a tenersi elevato, parola dopo parola, senza mai cadere, e riesce a restare in equilibrio nel sogno e nell'immaginazione .
Impadronitosi di un grande amore e dopo una vita vissuta in un perenne inverno di neve, ritorna a casa...
Non si accontenta più di un rapporto erotico e carnale...vuole di più.
...e finalmente si prospetterà un nuovo amore, Fiocco di Primavera: ed è come se fosse il primo amore!
Ma questa sarà un'altra storia ...anche se la presenza di "Neve"...della "neve"... saranno in qualche modo sempre presenti.

....e si amarono l'un l'altro sospesi su un filo di neve.

Due frasi che mi sono rimaste care sono:
"Non fidatevi delle apparenze,servono solo a smarrirsi."
"...dall'assenza totale della luce, ci si impadronisce della luce e delle sue sfumature".

P.S. : lo sapevate che nell'antichità il numero sette veniva considerato magico?....non sarà proprio per questo che sono entrata a far parte di Qlibri proprio il giorno 7 .... ?

Buona lettura a coloro che desiderano leggere con animo poetico un libro di poesia.
Con simpatia, Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Solo a chi vive nel crinale della vita...non è un libro per tutti!
Trovi utile questa opinione? 
311
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    10 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

PER FORTUNA C' E' SEMPRE "UN NOE'".

Vi è mai capitato di voler "entrare in un libro" ?...è quello che è successo a me.
Ebbene, sì...avrei voluto gridare :"Ci sono qui io, vieni con me"....E avrei voluto abbracciare il piccolo Joseph...
Una guerra può essere raccontata dai vincitori, da coloro che hanno perso, da coloro che hanno assistito impotenti...o, come in questo caso...da un bambino...
Il racconto inizia con una triste passerella...di bambini che sperano di essere riconosciuti dai propri genitori...
Belgio, 1945...è la Shoah....
Joseph è un bambino ebreo che ci racconta la sua esperienza di bambino lasciato dai propri genitori, con la viva speranza di garantirgli la sopravvivenza, di sottrarlo alle retate naziste.
Troverà rifugio nella Villa Gialla , grazie all'opera di Padre Pons ... il Noè moderno ... "un uomo che ogni qualvolta si presentava una guerra nel mondo , iniziava una collezione"per cercare di salvaguardare la parte debole...e proprio a questo suo amore/rispetto per l'umanità molti bambini troveranno la salvezza.E Joseph con le sue paure , l'enuresi notturna, l'incapacità di capire le scelte dei genitori soffre terribilmente....
Interessante lo scambio di conoscenze tra i due protagonisti che ci introducono semplicemente ad un confronto tra le ideologie degli ebrei e dei cristiani.
Sarà un momento di vita nel quale l'amore reciproco porterà a rivedersi, a cambiare, ad abbracciare nuovi orizzonti di opinioni...e come sempre le esperienze di vita "forti" portano a cambiare, a "cambiamenti del tutto inaspettati"...mai immaginati.
Un piccolo libro che racconta una grande storia di amicizia , solidarietà ,e coraggio, ispirata ad una storia vera, che dura giusto il tempo da permettere a Joseph di diventare da bambino , fanciullo.

Una frase del racconto che mi è rimasta impressa è : "Alcune emozioni si rivelano così potenti che, tristi o liete che siano, ci distruggono."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi piace ascoltare la realtà vista dal punto di vista di un bambino... A chi desidera approfondire la propria conoscenza della Shoah.
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    06 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

SI PUO' AMARE SE NON SI E' MAI STATI AMATI?

Può una madre non amare incondizionatamente i propri figli e tirar fuori tutta la forza e tutta la grinta che ogni donna ha in sé, in caso di necessità?
Se succede...ci sono dei buoni motivi....
Ceile, giovane e semplicissima donna di colore del sud d'America, si vergogna ...non riesce a parlare con nessuno, nemmeno con Dio...e allora non resta che scrivere.
Lo fa con tante lettere, intestandole: "Dio mio"...e per fortuna riesce a scrivere...sennò come sarebbe sopravvissuta?
L'abuso, l' incesto (???), la violenza, la mancanza di qualsiasi forma d'amore e d'affetto, la rendono arida.o terminato la lettura...
Lei è fisicamente fortissima e sopporta il dolore in silenzio, subisce , partorisce figli, che le vengono tolti, si sacrifica ....creando in questo modo un legame indissolubile con la sorella...che la sorte porterà in lontano, sino a giungere persino l'Africa.
Ed io lettrice, ascolto e vedo, provo una grandissima compassione ma non riesco a sentirmi coinvolta emotivamente...Il modo di scrivere di questo libro corrisponde allo stato d'animo di Celie...descrittivo , semplice e arido....e io non avverto nessun calore...
Ma il destino ha in serbo per Celie una "forma d'amore" e l'amore, si sa , aldilà della provenienza aiuta a cambiare...D'ora innanzi Celie intesta le sue lettere alla sorella...trova in se stessai una forza inaspettata.
E' da questo momento che comincio a sentirmi partecipe e a soffrire con lei...Anche Celie, la povera Celie, ha amore da dare....e anche lo scrivere diventa più appassionante e coinvolgente.
Dal libro emerge l'importanza dello scrivere a qualcuno; diventa un modo che aiuta a sopportare, a sperare, a credere, a desiderare con tutto se stessi un po' d'amore..."Tutti vogliono essere amati, persino Dio"
Ho trovato molto interessanti le discussioni su Dio, i racconti sull'Africa , sull'opera missionaria, sulla condizione dei neri, ma in particolare delle donne di colore.
Desidero concludere questa mia recensione con una frase tratta dal libro, che trovo meravigliosa e che vorrei dedicare a tutte quelle persone che provano affetto o amore, ma non si possono vedere mai.
"Ora abbiamo in comune solo il cielo sopra le nostre teste.Lo guardo spesso, come se, per miracolo, riflessa dall'immensità, potessi un giorno vedere la tua faccia, guardare nei tuoi occhi!".

E' sicuramente difficile dare amore se non lo si è ricevuto, ma è possibile!

Ora che ho terminato la lettura...
... rimango a riflettere : ...il dolore fa cambiare, a volte compare in noi una forza che non avresti creduto d'avere, la cattiveria uccide....; l'importanza del dare amore , in particolare ai bambini, se vogliamo che a loro volta siano in grado di darlo.
L'AMORE E' UNA GRANDE FORZA...NOI NE POSSIAMO ESSERE DEI BUONI CONDUTTORI....
Buona lettura da Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi crede sempre nell'amore...nonostante tutto; a chi vuol approfondire le proprie conoscenze dell'Africa; a chi vuol avvicinarsi all'animo umano...che non ha colore!
Trovi utile questa opinione? 
280
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    04 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

E VOLEVA SEMPLICEMENTE ESSERE...UNA PERSONA.

E' Lara Cardella l'autrice ed è una ragazza che ci presenta un quadro sociale della Sicilia, a dir poco inqiuetante.
Annetta, la protagonista , vuole mettersi i pantaloni...lei, povera, abusata da piccola, maltrattata dal padre e dalla madre, lei che non ha mai ricevuto una coccola...un abbraccio...se non qualche tenera attenzione da parte della nonna paterna.... E per riuscire nel suo intento cerca varie strategie, in un paese dove, come dice suo padre, i pantaloni vengono indossati solo da " masculi e buttani".
La ragazzina non è come le sue compagne di classe e a tredici anni, sogna di amare il Re dei Cieli e non il Principe Azzurro come le sue compagne.
Lei, credendo che le monache portino i pantaloni si avvia per quella strada; quando scopre che non è vero....cambia direzione.
Decide di diventare un vero maschio , ma grazie al cugino, dopo vari modi di "emulazioni" capisce che fisicamente è impossibile poterlo essere....e cambia direzione...verso quale? Quella indicata dal padre, ovviamente, e l' unica a suo dire possibile a questo punto da inseguire...e, a suo modo, diventa "buttano"....Scoperta in fragrante, viene mandata via dalla famiglia...e si ritrova proprio nel luogo dove aveva avuto l'abuso...e anche là , la realtà è ancor peggio di quella aspettata...fino a trovare un "suo equilibrio di vita"...sarà vero?
Al termine di questo libro, la cui lettura è di circa due ore....resti perplessa e triste per questa storia...ma poi riflettendo e ripensando ad un particolare più volte ripetuto nel libro...pensi che anche Annette ha respirato, assorbito e imparato i modi di vita del suo piccolo paese e così ti par di capire che anche lei, come i suoi paesani, ha la particolare capacità di arricchire, ingigantire e ampliare in modo assurdo i fatti che accadono ... e forse, a questo punto.... non capisci più fino a che punto corrisponde a reltà...fino a che punto la realtà è stata ricamata...
...e rimango a pensare sul potere delle parole....
Posso pensare però che sicuramente certe realtà esistono, perchè non è da poco che ho imparato che la realtà, molto spesso supera l'immaginazione, pur grande che sia....
Buona lettura; mi farebbe piacere un confronto di vedute.

Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi desidera conoscere esperienze di vita crude.
Trovi utile questa opinione? 
182
Segnala questa recensione ad un moderatore
Classici
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    03 Gennaio, 2013
Top 100 Opinionisti  -  

UNA FAVOLA PER TUTTI.

UNA FAVOLA PER TUTTI
Seguendo il mio desiderio di leggere qualcosa che sia in tema con lo spirito di Natale, ripercorro alcuni miei ricordi dell'infanzia e la mia mente si ferma a pensare ad una delle favole che ho più amato e considerato tra le più belle. Da quando il parroco del mio paese durante una lezione di catechismo mi fece vedere alcune diapositive con immagini ispirate alla favola "Il principe felice", mi restò per sempre nel cuore il messaggio etico e profondo di questa splendida storiella. Ero ammirata nei confronti di chi era riuscito a scivere una favola così bella , dove prevaleva su tutto una grande generosità d'animo e una altissima sensibilà verso i più deboli;una favola che mi invitava a guardare ai più poveri, a saper donare fino addirittura a donarsi totalmente....e il messaggio aveva sicuramente trovato in me terreno fertile.
Ora che decido di rileggerlo ( è una favola molto corta) scopro che è impregnata di una miriade di messaggi e significati politici, sociali e filosofici e che è di Oscar Wilde, che la scrisse per i suoi due figli .
La favola narra di una statua d'oro di un principe innalzata in una piazza di una città e una rondinella rimasta in città per un amore impossibile.
La rondine non parte per recarsi al caldo come le sue compagne e decide di aiutare il principe desideroso di alleviare le pene di alcune persone in difficoltà che dalla sua alta posizione riesce a scorgere.
E scopro che questa favola è tutt'altro che una semplice favola per bambini; con essa Oscar Wilde si racconta e se leggiamo tra i simbolismi usati troviamo la sua critica ai politici, la consapevolezza che i bambini hanno sogni e fantasia che gli adulti non hanno più, che un amore può nascere da una semplice malainterpretazione di un'azione e che poi è destinato a sfociare in una vana illusione, la trasgressione per un amore impossibile da realizzare, che anche chi meno te l'aspetti come un ricco può provare sentimenti di tristezza e infelicità, l'incapacità di non capire chi soffre quando il destino ti porta condurre stili di vita facili e splendidi che ti abbagliano così tanto da non renderti in grado di vedere oltre, che a volte il piacere viene scambiato per felicità, quando invece assolutamente non lo è, che i bambini nella loro spontaneità a volte sanno essere spietati, lo spreco di chi possiede molto, la difficoltà in cui vive chi non ha denaro,che l'amore dà calore a chi lo elargisce, la ricchezza che convive in questo mondo con la miseria e la fame, che la bellezza spesso viene sublimata oltre il suo normale valore, che un grande cuore non può trovare barriere di alcun tipo...è eterno e che un grande atto di generosità ci rende preziosi e speciali davanti agli occhi di Dio.
Oscar Wilde ci racconta, ma soprattutto si racconta in tutta la sua complessità del vivere con una favola che vuole essere per i suoi figli un grande insegnamento di vita.
Una favola per bambini e per adulti.
La grandezza di uno scrittore come Oscar Wilde, a mio avviso sta anche in questa sua capacità di esporre grnadi temi sociali attraverso semplici esempi allegorici: propone una semplice favola, ma nel contempo dice tantissimo all'adulto vuole capire .

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi sa leggere col cuore...a chi riesce a leggere cose semplici....
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    30 Dicembre, 2012
Top 100 Opinionisti  -  

E A NATALE LA LORO AMICIZIA PARVE FINIRE...

"AMICI...CI SI SCEGLIE PERCHE'..."
Questo libro, l'unico che abbia scritto, è un dono che ci ha lasciato l'autore , Fred Uhlman....e per fortuna che ce lo ha fatto!!!
Durante tutta la lettura ho continuato a pensare a quest'uomo, che io trovo speciale, per l'intelligenza, la preparazione culturale, la timidezza, l'umiltà.
Ci narra la sua esperienza personale, lui che ebreo, visse durante il periodo del nazismo.
Aveva sedici anni, quando diventò amico di un tedesco e insieme, studenti nella stessa classe, condivisero un anno di vita; vissero momenti indimenticabili, si scambiarono pensieri, si confrontarono sulle proprie passioni, su ciò che amavano di più...e ne nacque una sintonia incredibile...quella stessa intesa che era scattata sin dal primo momento che i loro occhi si sono incontrati...Cos' è che ci porta a capire che una persona sarà il nostro giusto amico?...è qualcosa difficile da spiegare a parole, ma l'autore è riuscito benissimo a farci capire come lui ha vissuto questa grandissima esperienza di vita.
Ma il loro rapporto non è un "granello di vita" rispetto a quello che sta accadendo attorno a loro...una realtà che li schiaccerà, che li porterà a dividersi...a non vedersi mai più...a compiere un atto ( che non svelo) che suggellerà per l'eternità la loro amicizia. Sarà proprio grazie a quest'atto che Uhlman troverà la forza e il coraggio di lasciarci questo gioiello di libro, per scrivere dei momenti di vita così intensi...così ...
L'autore, costretto a rifugiarsi in America, per potersi salvare, ha subito delle ferite che non riuscirà mai più a rimarginare...che lo hanno definitivamente cambiato nel suo intimo modo di essere e di porsi alla vita....Sì, riuscirà ad avere anche successo come avvocato...ma non riuscirà mai più ad avere quella serenità, di quando sedicenne aveva, con il suo modo profondo di interrogarsi sui grandi perchè della vita...Era successo qualcosa di "troppo grande e irrimediabile"...e quando succede...no, non si può più tornare indietro.
Anni fa per fare un lavoro didattico sull'amicizia, chiesi consiglio alla mia cara amica Bertilla, insegnante di lettere; lei mi consigliò tra gli altri, anche appunto "L'amico ritrovato".
Non solo ne consiglio la lettura, ma lo reputo MOLTO EDUCATIVO !
Il primo "piccolo romanzo" che trovo impeccabile...
Sarebbe bello che ognuno di noi, che abbia vissuto un'esperienza di vita, così intensa e profonda, avesse il coraggio e la capacità di lasciare in dono, con un libro, il proprio vissuto all'umanità...
UN LIBRO PER RACCONTARE ... PER RICORDARE... UN VERO ATTO D' AMORE!!!
Lo si legge tutto d'un fiato.
Un peccato perdere l'occasione di leggerlo...
Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A ragazzi/e a partire da quando iniziano a farsi domande importanti sulla vita, sull'esistenza. A chi crede nel valore dell'amicizia.
Trovi utile questa opinione? 
230
Segnala questa recensione ad un moderatore
Narrativa per ragazzi
 
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    29 Dicembre, 2012
Top 100 Opinionisti  -  

UNA FAVOLA DI NATALE.

Immaginate come sottofondo musicale le note di un'intensa e vicace melodia classica...un valzer?... : piroette e capriole fantastiche...volteggi coraggiosi...salti mortali...rincorse felici...germogli d'amori infantili...dolci amicizie...Queste alcune delle immagini che nell'infanzia, scaturivano in me guardando la copertina di questo libro ( si trattava di un'edizione più vecchia ) , e quanti sogni ad occhi aperti per un libro che mi affascinava, ma che in realtà non ebbi mai... e sull'onda di questi pensieri, composi persino un tema in prima media, che , come spesso capitava, era il frutto di una così forte mia partecipazione che, al termine della composizione, sapevo ripetere tutto a memoria....dote apprezzata e stimata, dal mio carissimo professore d'italiano...
Siamo in Olanda, tra mulini a vento, distese di ghiaccio e imponenti dighe.
Due fratelli, Hans e Gretel, vivono una situazione di assoluta povertà, a causa di un incidente che ha reso immobilizzato e senza memoria il padre.
Insieme alla madre i due bimbi affrontano con decoro e grinta tutte le avversità di vita.
A fare da sfondo integratore a tutto il racconto una gara sul ghiaccio, il cui premio consiste in due paia di pattini d'argento.
Questa favola offre ai bambini/ragazzi qualche conoscenza storica e geografica dell'Olanda ( mulini, dighe, tulipani, una leggenda tipica del luogo...) descitti con amore dall'autrice e la possibilità di confrontarsi son valori e messaggi positivi importanti:
- la famiglia coesa e forte nel bene e nel male
- il senso del sacrificio
- il valore dell'amicizia e della solidarietà
- la scoperta della diversità nelle relazioni, alcune positive, altre no
- la pazienza dell'assistenza nei confronti di un ammalato
- l'orgoglio di essere decorosi pur nella povertà
- la grinta e la voglia di vivere e di battersi sempre, aldilà delle avversità
- l'atteggiamento positivo che aiuta tantissimo nell'affrontare i problemi
e...molte altre
Sì, proprio una bella favola di Natale, con cui poter riscoprire o scoprire buoni sentimenti positivi...
Un libro da apprezzare e gustare appieno, sempre proponibile...anche, e forse ancor di più, nella società odierna...un libro che infonde fiducia , positività e autostima nelle proprie capacità.
Cari bambini e ragazzi, vi auguro di avere l' opportunità di leggerlo ! ... Pia

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A ragazzi / e a partire dagli otto anni in su.
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    27 Dicembre, 2012
Top 100 Opinionisti  -  

ALCUNI SANNO VIVERE ... ALTRI NO ...

ALCUNI SANNO VIVERE ... ALTRI NO ...
Murakami è riuscito con superba mestria a legarmi a lui...e io ammaliata l'ho seguito nel suo racconto.
Toru, il protagonista del libro, un giapponese arrivato sulla quarantina che "sulle note" di Norwegian Wood dei Beatles...ripercorre a mo' di flashback le proprie esperienze di vita a partire dai sedici anni, durante gli anni sessanta.
E mentre la società viveva cambiamenti e riforme, noi possiamo seguire le vicissitudini intime e profonde di un giovane, la cui vita è segnata da alcune figure ben precise.
Due amici particolari : uno di una fragilità estrema, l'altro cinico e spregiudicato .
Due amori importanti : uno rivolto alla ragazza del primo amico morto, psicologicamente instabile e fragile; l'altro verso una ragazza segnata da forti drammi familiari, ma in grado di garantirgli serenità...Tutti comunque possono vantare nella capacità di comunicare in modo genuino e vero, in modo autentico e perciò destinati spesso alla solitudine, considerato che coloro che si pongono così nella società spesso vengono considerati "outsiders".
Toru , l'antieroe per eccellenza, segue le proprie inclinazioni con convinzione, sempre attento , con grande sensibilità, al senso del giusto. Tale atteggiamento di vita lo induce spesso ad avere dubbi e ripensamenti .
Mi fa tanta tenerezza il giovane Toru , nelle sue diatribe interne...i suoi simpatici commenti...il suo dissertare con gli amici e le ragazze; lui è così "particolarmente originale", che è facile innamorarsene.
Murakami s'introduce nell'intimo profondo dei protagonisti, destinati a vivere situazioni di vita molto difficili...ecco che ci troviamo a scontrarci con temi davvero dolorosi o toccanti come ben quattro suicidi, la solitudine e la tristezza, l'omosessualità, il rapporto tra persone d'età molto diverse (quando poi è il ragazzo molto più giovane...ancor di più), l'erotismo tra ragazzi, il cancro , la rielaborazione di un lutto, la morte vissuta come qualcosa di intrinseco alla vita...
E' per questo che invito alla lettura di questo libro, oltre per i temi affrontati, anche per le continue disquisizioni che in esso si trovano, con molte delle quali possiamo rivederci e confrontarci...e Murakami sin dall'inizio del libro dice di essere uno che , per capire le cose , ha assolutamente bisogno di scriverle, e io mi ritrovo pienamente d'accordo con lui.

Un libro di cui caldeggio la lettura...
Pia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A persone ( adolescenti e adulti ) che hanno maturato il desiderio di addentarsi nel mondo dei sentimenti e del profondo .
Trovi utile questa opinione? 
280
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi storici
 
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    19 Dicembre, 2012
Top 100 Opinionisti  -  

Una storia in un quadro.

UNA STORIA DENTRO UN QUADRO
E' sicuramente intrigante per me ora guardare il quadro "La ragazza col turbante"e pensare al bellissimo romanzo che l'autrice Chevalier è riuscita ad inventare.
Ambientato nei Paesi Bassi durante il 1600, all'epoca dei pittori fiammighi; il quadro è del pittore Johannes Vermeer.
Può da un semplice incontro scaturire una grande passione? E' quello che succede a Greit, una sedicenne che a causa di un incidente del padre che è rimasto cieco, si vede costretta ad andare a lavorare alle dipendenze del pittore Vermeer, col compito , tra gli altri, di tenere pulito il suo laboratorio di lavoro, il suo atelier.
Da subito tra lei e il pittore scatta un'intesa profonda, basata su una comunanza di vedere e considerare i colori...un'intesa quasi chimica...
Infatuazione? Amore? Passione? Sicuramente un forte sentimento che la porta a sentirsi attratta e legata in qualche modo a lui...che diventa per lei l'unico spiraglio di bellezza , luce e colore nella sua vita...è per lui che riesce a soffrire in silenzio, che accetta di essere ripresa e continuamente sfidata dai componenti della famiglia...Anche quando conosce il giovane Pieter, la presenza di "lui" c'è sempre, anche quando fisicamente non c'è...Durante i tre anni di convivenza il rapporto s'infittisce e le intese diventano via via più profonde e lei conosce sempre più Vermeer, capisce il suo modo di vedere i colori e le cose, arrivando persino ad anticiparne le mosse e i ritocchi o le modifiche nei quadri...vedono le cose nello stesso modo...e questo è un legame invisibile ma profondissimo...e gli orecchini di perle, diventeranno motivo di complicità, di vicinanza...ma segneranno anche definitivamente la fine del rapporto...e anche dopo la morte di lui...saranno occasione di ritorno alla casa e di una pace raggiunta nel cuore di Greit...
Ho seguito con partecipazione la vita di Greit, le sue esperienze, le sue sofferenze...il suo modo di pensare e ripensare, di soffrire, di rispondere e di tacere, di capire, di accettare in silenzio, di essere forte senza poter contare su nessuno...Un grande romanzo, dove l'autrice sviscera grandi emozioni e passioni con delicatezza ed eleganza..veramente bello!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Romanzi in cui le donne dimostrano la propria forza di sopportazione.
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi erotici
 
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    15 Dicembre, 2012
Top 100 Opinionisti  -  

S.O.S: SIAMO CADUTI TROPPO IN BASSO. Vietato ai m

COSA NE E' RIMASTO DELL'AMORE?
Questa mia recensione è abbastanza lunga, ma non sono riuscita a togliere nessuna parte, sia dopo varie letture. Per questo ho utilizzato dei sottotitoli per permettere ...spero...una lettura più agevole.
IL SESSO E LA PERVERSIONE.
La storia è piena di esempi che ci fanno capire quanto il sesso sia un elemento importante per le persone...un esempio per tutti: quando Adamo ed Eva furono scacciati dal Paradiso...fecero la cosa più piacevole....un amplesso, ovviamente!
Anche la perversione è stata sempre presente, basti pensare per esempio ad alcuni famosi e rinomati filosofi, tanto studiati tra i banchi di scuola....pedofili.
MIE MOTIVAZIONI ALLA LETTURA DI QUESTO LIBRO
Già quest'estate un'amica mi disse che tra gli ombrelloni era diffusa la lettura di questo libro, e lei era persino meravigliata che ancora io non lo avessi letto...ma io cercavo altri tipi di letture.
Un'altra amica mi disse che sempre in spiaggia si diceva che in questo libro il protagonista maschile cercava di rendere felice il più possibile la sua amata. Nelle librerie la vendita è altissima e il libro sempre in primo piano; in biblioteca sta spopolando e la lista d'attesa è di circa due mesi, per poterlo leggere.La direttrice della biblioteca della mia città ( persona intelligente e sensibile) ha detto che cerca di stare attenta e di non consegnarlo alle minorenni e che le lettrici più sfegatate sono donne mature che hanno ammesso di essere alla ricerca di soddisfazioni....che purtroppo non hanno più.
Ho sentito ragazzine e bambine riferire che la loro mamma lo stava leggendo e così orgogliose che la loro mamma fosse aggiornata alle ultime letture del momento.Mia figlia mi ha raccontato che ad una festa a cui ha partecipato si parlava di questo libro e alcune amiche si dIcevano fortunate se avessero trovato un uomo come il protagonista.
La mia recensione è la numero 136 e anche questo la dice tutta....potevo quindi non leggerlo per capire cosa avesse di speciale questo libro, così tanto richiesto? Così, grazie ad una collega che gentilmente me l'ha prestato decido di leggerlo.
RIFLESSIONI SULLA TRAMA
I protagonisti sono Ana , una giovane studentessa bella ma un pò insicura e Christian, praticamente il giovane perfetto sotto tutti i punti di vista che molte donne desidererebbero avere , e tra i due scatta immediatamente il colpo di fulmine, attratti entrambi irresistibilmente a livello fisico l'uno dell'altro.Da subito noto che lo stile è molto semplice;è un narrare lineare con continuamente espressi i pensieri della protagonista, che si racconta.Le prime cento pagine richiamano lo stile Harmony e già credevo di avere capito il motivo del successo...ma il libro non è continuato così.
Christian dall'adolescenza rubata, ha subito delle violenze "sadomase" da fanciullo e questa si rivela per lui essere l'unica forma di relazione che lo rende sicuro ( dominatore)e con la quale può interagire a livello sessuale prima con molte "sottomesse" e ora con Ana....
I due iniziano un rapporto di continui amplessi fino allo sfinimento .
La richiesta di un contratto"sadomaso"scritto, con tante di regole da rispettare, non ferma Ana dal desistere nel continuare questo perverso rapporto accettando il ruolo di sottomessa e posseduta, sia pur con la speranza di poter cambiare e migliorare la triste situazione. Certo ci sono tanti rapporti sessuali descritti con un tecnicismo particolare che mi inducono a credere di aver capito quelle " donne mature" che ci hanno trovano soddisfazioni che non trovano più , provando particolari effluvi interni....
Ma come si fa a dire che in questo libro c'è praticamente l'uomo perfetto che ovviamente tutte le donne vorrebbero? Io dico che c'è qualcosa che non va...Si mi rendo conto che se la vendita è alle stelle e ciò vuol dire che c'è anche una contropartita di richiesta, al di là della proposta ben studiata a livello di mercato.
Capisco che son passati i tempi dell'amore atteso, della complicità di coppia, della capacità di costruire un sentimento ad un livello elevato in cui ci siano obiettivi importanti di vita...insomma quello che io chiamo l'amore con la A maiuscola...quello che io considero da sempre il vero amore...E' il tempo del "carpe diem" portato all'eccesso, della ricerca immediata della felicità....e di una lasciva sessualità che sì, riconosco è importantissima, tanto da essere persino sublimata da Freud, ma non è sicuramente l'unico aspetto di un rapporto forte , pulito e duraturo, che invece richiede sacrifici, responsabilità e di seguire delle tappe importanti per un buon percorso di crescita ...
MIE PREOCCUPAZIONI
Quale sarà la generazione sì futura, ma anche attuale, immersa in famiglie e in una società che propina un modo di vita così"terra terra" e perverso?....E io aggiungo....e ci meravigliamo anche se molti ragazzi crescono nella confusione totale e aridi di sentimenti, quando respirano in casa e ambienti di vita, internet e televisione atmosfere che sembrano voler insegnare che per essere simpatici e accettati dalla società bisogna esprimersi con continui riferimenti sessuali....fino all'esasperazione?....Perchè nessuno ha il coraggio e la forza di proteggere i nostri poveri ragazzi che andrebbero tutelati e aiutati a crescere, senza dover forzare le tappe regolari di un sano sviluppo?

Perchè viene elevato ciò che di elevato non ha proprio nulla????
Per concludere mi sento di dire che i nostri ragazzi hanno bisogno non di parole importanti e battute simpatiche, ma di una cosa importante.... hanno bisogno....dell'esempio.
Logico che il mio monito non è sicuramente per tutti, ma per molti purtroppo sì....un grande invito a riflettere.
P.S. A questo punto per me è logico dire che non sono interessata a leggere i prossimi due libri della saga.



Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Consigliato a chi ha letto...
Agli adulti che amano la trasgressione....
Trovi utile questa opinione? 
201
Segnala questa recensione ad un moderatore
Romanzi
 
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
2.0
Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    07 Dicembre, 2012
Top 100 Opinionisti  -  

UN' AMICIZIA CHE DURA UNA VITA.

DUE AMICI...DUE DI DUE POSSIBILI PERCORSI DI VITA
Una lettura un pò faticosa per me che mi ha lasciato con alcuni interrogativi.
Può un 'amicizia durare tutta una vita al giorno d'oggi, quando tutto sembra così"relativo"?
Un'amicizia spesso nasce con ruoli di dominanza e sudditanza: possono nel corso degli anni invertirsi i ruoli?
Quale sarà il futuro di una generazione scevra di valori?
Ho iniziato a leggere questo libro appunto con fatica, mentre venivano raccontate in quel di Milano le prime sommosse studentesche, le occupazioni nelle scuole, le ribellioni e gli scontri con la polizia...il tutto inizialmente in uno spirito romantico e passionale...
E' in questo frangente che inizia l'amicizia tra Mario e Guido tra i banchi di scuola.
Il primo, che vive da spettatore in una dimensione tiepida e torbida dell'esistenza, trova nell'amico con capacità d'iniziativa e irresistibile alle ragazze ...un'ancora per la sua scarsa sicurezza.
Ne nascerà un'amicizia che perdurerà per tutta la vita...
Emerge in questa prima parte del libro, il ruolo degli insegnanti più bravi a trasmettere cultura che ad instaurare buoni e validi rapporti con gli allievi.
I due amici vivono in complicità le prime esperienze sessuali. Scontenti della propria vita , con le poche possibiltà che le famiglie possono loro garantire e arrabbiati nei confronti di una città che non permette loro di esprimersi...anche se non si capisce quali siano effettivamente i loro obiettivi di vita se non quelli di mettere in discussione tutto...in un clima di inerzia a vivere, d'aridità di sentimenti,...mentre la loro vita scorre con fatti che succedono e poi evaporavano come non fossero mai successi...
Il libro prosegue in modo più scorrevole e interessante per me, e riesco finalmente a seguire con più partecipazione le narrazioni.
Guido sicuro di sè e coraggioso, lascia il liceo per iniziare a sperimentare la "vita vera"e viaggia, sperimenta vari tipi di lavoro e conosce e vive esperienze con tantissime donne....il prototipo del "vero uomo vissuto" invidiato dai più...meno scaltri, coraggiosi e incoscienti...
La vita porterà i due amici a ritrovarsi in vari occasioni , ma il tutto avviene con momenti pieni e momenti vuoti, che si alternano in modo ciclico...e Mario più tranquillo, insicuro e meno intraprendente ...riesce comunque anche lui a vivere varie esperienze di vita e viaggi , con lo stesso terpore e incapacità di vivere di sempre, fino a quando tornerà da un viaggio esaurito e malandato . Ma la vita sa essere imprevedibile e può succedere che i ruoli anche nell'amicizia possano cambiare.
Mario decide di andare a vivere a contatto con la natura e incontra anche l'amore...inizia una nuova vita...una favola di vita...
Guido che non troverà mai pace, non sa vivere a causa della sua rabbia per il mondo. Sarà solo alla morte dell'amico, che Mario per la prima volta inizia a vivere senza più illusioni... consapevole che erano state alimentate da sempre da Guido, il suo gran amico, al quale aveva voluto tanto bene, ma che in qualche modo lo aveva trascinato come in un vortice e reso prigioniero in tutte le circostanze di vita.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ha un'attenzione per il sentimento dell'amicizia...a chi interessa il futuro della generazione dei giovani d'oggi...
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
164 risultati - visualizzati 101 - 150 1 2 3 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
3.0 (2)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (2)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
3.0 (2)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (2)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'antico amore
Fatal intrusion
Il grande Bob
Orbital
La catastrofica visita allo zoo
Poveri cristi
Se parli muori
Il successore
Le verità spezzate
Noi due ci apparteniamo
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Delitto in cielo
Long Island
Corteo
L'anniversario
La fame del Cigno