Opinione scritta da Ally79
125 risultati - visualizzati 101 - 125 | 1 2 3 |
Alleluia!
Se cortesemente me lo consentite vorrei premettere che io su gialli e thriller sono veramente una sorta di signorina Rottermaier.
Per convincermi devono essere davvero ma davvero scritti come Dio comanda!
Devono incollarmi senza alcuna pietà alle pagine,devono farmi venire l’ansia,devono accapponarmi la pelle,devono rischiare di farmi slogare la mandibola per lo stupore da colpi di scena.
E suvvia ammettiamolo(almeno tra di noi)i libri cosi sono davvero pochi!
Ad ogni modo quando mi imbatto nella recensione di Cattive compagnie penso”Si può fare”!
Sfoglio le prime 100 pagine che mi raccontano di una giovane Kate rimasta vedova .Il marito Charlie è morto annegato durante un viaggio in Sicilia e lei ripercorre tuuuuutta la loro storia d’amore,dal primo incontro in un ascensore bloccato fino al matrimonio,al “Quanto ti amo”e micio micio bau bau.
Un po’ stranita mi ritrovo a borbottare,tutto sommato silenziosamente,che se avessi voluto un romanzo avrei potuto acquistare un Harmony con tanto di copertina tra il sognante e l’erotico e il bordino rosa acceso.
Vado comunque avanti,è scorrevole,si può leggere e comunque a questo punto non si torna indietro!
Si apre allora la seconda fase,definiamola di “ricerca”.Kate vede, in una foto scattata da amici in vacanza a Miami, un uomo che pare essere l’esatta copia di Charlie.La somiglianza è tale che decide di partire alla sua ricerca:va da Londra a Miami,da Miami a Londra,da Londra in Sicilia,ripassa per Londra e si ritrova a Las Vegas.(Millemiglia a go go).
Anche qui mi ritrovo a leggere tutto sommato annoiata…a parte i 15 check-in a cui assisto e il “Chi diavolo è l’uomo nella foto?!”non mi sento coinvolta.(E intanto altre 100 pagine sono andate!)
Poi all’improvviso il libro parte davvero e mi ritrovo a gridare: ALLELUIA!
Intrecci,contro intrecci e straintrecci,personaggi che spuntano da ogni dove,buoni che sono cattivi e poi tornano buoni,cattivi che sembran buoni e sono davvero cattivi,dita spezzate,salti in piscina dall’ottavo piano,pistole,parrucche,rapimenti,una sana dose di violenza e…la MAFIA!!!!
Si!La mafia!Perchè(abbiate pietà di me,io avrò letto Il padrino qualcosa come trenta volte e se in un libro infilate le Famiglie,i giuramenti d’onore e le rese dei conti io gioisco come una bimbetta di fronte all’ovetto Kinder!
Finalmente coinvolta i miei occhi e la mia mente si incollano e io gongolo!La storia mi prende,non mi lascio più distrarre da Gerry Scotti in sottofondo alla tv e ignoro il cellulare che squilla.
Il finale è avvincente,ti lascia ghignare di soddisfazione(e ti fa sentire pure un po’ idiota perché ti svela talmente tante cose tutte insieme che fatichi a capire!)
Ad ogni modo,non è un classico giallo,non è un thriller,non è un romanzo…ma quanto mi è piaciuto!
Indicazioni utili
"Benedetta Amèlie!"
Lei insegna francese e cerca di re-imparare il giapponese.
Lui parla giapponese e cerca di imparare il francese.
Lei è l’insegnante di lui,lei è la sua “padrona”.
Amèlie e Rinri si incontrano in un bar di Tokyo.
Rinri è magro,tanto magro e Amèlie nemmeno lo guarda finchè una amica non le dice che è bello…(Benedetta competizione femminile!). Lei a questo punto lo vede…davvero…eccome se lo vede!
“Gli chiesi cosa gli piacesse nella vita. Rifletté molto a lungo. Avrei voluto sapere se la sua era una riflessione di natura esistenziale o linguistica. Dopo una ricerca del genere, la risposta mi fece piombare nella perplessità:
- Giocare.
Impossibile determinare se l'ostacolo fosse lessicale o filosofico. Insistetti:
- Giocare a cosa?
Alzò le spalle.
- Giocare.”
E allora si comincia a giocare.
Rinri arriva sotto casa a prenderla con la sua mercedes bianca(sempre più bianca).
“Dove andiamo”chiede Amelie…”Vedrai”risponde lui.
E i due vanno…dentro vasche bollenti mentre la neve cade(lei ama il calore dell'acqua,lui no),scalano montagne irte e difficili( lei corre,lui resta indietro)mangiano tanto(lui ama la carbonara e la coca-cola,lei i cibi tradizionali locali),aprono valigie(lui ha una valigia per preparare la fonduta,una per sparare fuochi d’artificio,lui ha una valigia per tutto,lei ha una valigia,punto.)
Lei sogna il Giappone,lui sogna l'Europa.
Lui ama lei,lei ha scoperto come è bello giocare.
Secondo libro per me della Nothomb e non delude!
Perché davvero le storie sa raccontarle,perché ti porta in Giappone,perché l’ironia intelligente le appartiene.Nemmeno finisci di leggerla e già ti ritrovi a sbirciare la quarta di copertina del suo prossimo libro che pensi di acquistare.
"Benedetta Amèlie!"
Indicazioni utili
Ossessione
Juan Pablo Castel,pittore encomiato,durante una mostra vede una donna dinanzi a una sua opera.
Non osserva come tutti la scena madre rappresentata nel quadro.
Lei osserva un dettaglio,un particolare,una piccola finestrella in cui una figura femminile guarda il mare come fosse in attesa.
Se lei vede quello verso cui gli altri sono ciechi allora è uno spirito affine.
E’la donna per lui.
E’ la sua donna:Maria Irbarne.
Castel immagina il loro incontro per mesi.Finalmente per strada si avvera l’agognato momento.
La storia d’amore comincia.
L’ossessione prende vita.
Gelosia infinita,follia,pensieri insani pieni di costruzioni senza razionalità,fragilità emotiva,meschinità,puerilità,solitudine immensa,complessi di inferiorità.
Ancora e di nuovo gelosia,gelosia,gelosia.
Castel è folle,Maria inafferrabile.
Una vittima e un carnefice che si scambiano ruolo senza tregua.
Fino all’ultimo momento:quello in cui definitivamente il ruolo di cattivo appartiene a lui che le toglie la vita.
Questo libro sembra narrare una storia,il racconto di un avvenimento,di un fatto,di un amore.
Ma è solo apparenza.
Questo libro sei tu lettore e i pensieri di Castel.Nessun’altro.
Ti stringe il braccio e ti trascina senza tregua nel suo mondo perverso.
Non puoi distrarti,non vuoi distrarti.
Non salti una riga o una parola perché tutto è denso,pieno,pervadente.
Che Scrittore questo Ernesto Sabato!
Indicazioni utili
C'è la guerra!
Cosa sei disposto a fare per non patire il freddo?
Fuori la guerra imperversa.
Uscire per strada equivale a suicidarsi.
Il gelo ti attanaglia.
Con cosa ti difendi?
Hai poche scelte.Anzi ne hai due.Riscaldarti con il corpo di qualcuno o ardere l’unico combustibile che ti resta:la carta,i libri.
Sono il professore di letteratura,il suo assistente Daniel e la sua fidanzata Marina a dover compiere questa scelta.
Il professore è cinico,ha un’ ironia sprezzante,propone ai suoi studenti opere che detesta e denigra opere che in fondo ama.
Daniel cambia fidanzata ogni anno.Ad agosto le lascia.Puntualmente.
Marina è magra,piccola,sfrontata.E’ la più aggressiva.
Benvenuto gentil sesso.
Ora aggiungete che siamo dentro l’università,mica altrove?I testi si studiano,si scandagliano,si giudicano davvero e questo rende molto meno superficiale la decisione.
La domanda,posta in maniera diversa è delle più classiche e vecchie:qual è l’unico libro che porteresti su un’isola deserta?
Dietro questo interrogativo che fa da scudo alle discussioni si celano profonde dinamiche umane,verità che dinanzi alla guerra non ha più senso lasciar segrete,bisogni primordiali,primari.
“DANIEL: Questa no, eh! È diventato il suo chiodo fisso. Qualsiasi cosa uno dica lei ribatte: «C’è la guerra». Uno la accusa di bruciare dei capolavori e lei risponde: «C’è la guerra». Uno la accusa di portare alle stelle dei romanzi spazzatura e lei risponde: «C’è la guerra». Uno la accusa di sedurre la ragazza del suo assistente e lei risponde: «C’è la guerra».
IL PROFESSORE: Il fatto è che c’è la guerra!
DANIEL: E perché questo la dovrebbe scusare?
IL PROFESSORE: Le leggi non sono più le stesse quando c’è la guerra, nel caso lei non se ne sia accorto."
Il testo essendo scritto come opera teatrale è rapidissimo.Tutto discussioni,tutto scambi,quasi nessuna descrizione se non inerenti al movimento fisico dei tre protagonisti.
E chi se la aspettava questa Nothomb a me sconosciuta?Brava,brava,brava.Talento innegabile.
Indicazioni utili
Storie ed elenchi
Questo libro è il riporto cartaceo delle storie narrate da Saviano nella trasmissione omonima.Fare una recensione non è semplice.Verso Saviano c’è spesso un atteggiamento da tifo calcistico(con o contro)più che uno spirito critico.
Io lo stimo profondamente.
Ma non è questo il luogo delle mie opinioni.
E’il luogo dei libri.
In apertura troviamo una premessa dell’autore,con la sua lista delle dieci cose per cui vale la pena vivere:al primo posto la mozzarella di bufala aversana.(Robè mi stai simpatico,la mozzarella è buona…ma stai esagerand'!)
Passa poi ai racconti:quello dell’unità d’Italia e dei suoi martiri,di Falcone e della macchina del fango,dei riti simil-matrimoniali che sigillano l’unione con cosa nostra e della vita dei boss:
“Sembra impossibile, ma come fa un uomo a resistere per decenni al regime del 41bis? Lo capisci quando vedi come vivono quando sono liberi o latitanti,costretti a stare rinchiusi nei bunker.(…)I bunker sono il segno di un’infelicità che si struttura quasi architettonicamente, un’infelicità fatta di rinuncia e di un potere solo di testa.”
Ci parla poi della storia d’amore di Welby e Mina,della loro lotta contro il cd.accanimento terapeutico,passa attraverso la vicenda dei rifiuti in Campania(abbiate pietà…il tema mi tocca)con tono anche ironico:
” A Napoli è diventata normalità,quasi un dato fisiologico: d’estate fa caldo,d’inverno fa freddo,ogni anno c’è una crisi dei rifiuti.”
E ancora..narra di Don giacomo Panizza,del terremoto de L’Acquila,della nostra Costituzione,del dovere di partecipazione politica(che non è cosa astratta rispetto al viver quotidiano).
Saviano scrive:
“La narrazione ha un compito, quello di avere un punto di vista,
che può essere condiviso oppure detestato.”
Ecco la verità…Saviano racconta storie e nessuno chiede che si sia d’accordo,specie dove tocca temi intimi,personali che attengono a scelte private.
Però lasciatemi dire una cosa semplice:Saviano è bravo,scrive bene,riesce a raccontarti un fatto di cronaca come fosse una storia.
E a me tutto questo piace.
Indicazioni utili
Ricorda.Non dimenticare mai.
A breve distanza dalla lettura di “Avevano spento anche la luna”ho scelto nuovamente un libro su deportazioni,Olocausto e male.
Non è stato casuale ma assolutamente voluto.
Come tutti ho studiato quel periodo storico,letto classici del genere “Se questo è un uomo”,mi sono commossa dinanzi a “La vita è bella”o “Schindler’s list”.
Ma dopo il testo della Sepetys qualcosa in me è scattato e mi trovo presa da un desiderio di approfondimento.
Non me ne domando il perché,voglio semplicemente farlo.
La chiave di Sarah è un romanzo che prende spunto dai fatti di Vel' d'Hiv.
“Il 16 e 17 luglio 1942,13.152 ebrei furono arrestati a Parigi e nei dintorni,deportati ad Auschwitz e assassinati.Nel Vélodrome d'Hiver,che un tempo sorgeva in questo luogo,1129 uomini,2916 donne e 4115 bambini furono stipati in condizioni disumane dalla polizia di Vichy, per ordine degli invasori nazisti.Siano ringraziati coloro che tentarono di salvarli.
Passante, non dimenticare mai.”
Il libro limitandosi a prendere ispirazione non da un impatto emotivo particolarmente violento.
(Mi ricorda “Il profumo delle foglie di limone”.Le due storie non si somigliano ma in entrambe c’è l’ombra nera del nazismo che però segna solo fino a un certo punto chi legge.)
Qui si narra di Sarah,una piccola bambina di dieci anni,che viene prelevata dalla sua casa parigina con i genitori.Per salvare il fratellino dalla deportazione lo chiude nel loro nascondiglio segreto.Un armadio dove ci sono libri,una torcia e dell’acqua.Pensa cosi di dargli una possibilità.
In realtà lo condanna ad atroce fine.
“Per quanto sarebbe riuscito a sopravvivere suo fratello?
Forse la stava ancora aspettando.Aveva totale fiducia in lei.
Intollerabile il pensiero di lui che la stava aspettando,al buio.
Doveva aver fame,sete. L'acqua era probabilmente finita e anche la batteria della pila.Ma si disse che tutto sommato qualsiasi cosa era meglio del posto in cui si trovava lei. Meglio di quell'inferno, del tanfo, del caldo, della polvere, delle urla,
della gente che moriva.”
Grazie all’aiuto di due contadini francesi e di un poliziotto benevolo la piccola riesce a salvarsi e torna nella casa di famiglia dove ritrova il cadavere del bambino.
Nel 2002,in quello stesso appartamento si troverà a doversi trasferire Julia,giornalista americana trapiantata a Parigi per amore.A lei il merito di far riemergere questa vicenda e di lanciarsi sulle tracce del destino di Sarah.
Le storie delle due donne, cosi distanti nel tempo, si alternano di capitolo in capitolo.
E’ un romanzo scritto in modo lineare e semplice.
Non è indimenticabile,ma ha un merito:mi ha fatto conoscere un ulteriore parte dell’orrore che ignoravo.Noi non possiamo intervenire su ciò che accaduto e tutto sommato non ci spetta nemmeno.
Possiamo però fare una cosa:
Zakhor.Al Tichkah.Ricorda.Non dimenticare mai.
E allora ricordiamo.
Indicazioni utili
E dai Holly!
Pomeriggio invernale.Piove e fuori tira un forte vento.
Sei in un perfetto stato di pigrizia sotto al piumone e sul comodino hai un pacco di biscotti al cioccolato.
Ok è l’ora di un romanzo!
Guardi i titoli a disposizione e scegli “Colazione da Tiffany”.
Sei uno dei pochi esseri umani che non ha visto il film ma le persone ne parlano con occhi adoranti per cui sei abbastanza certa di aver fatto la scelta giusta.
Beh…mai essere cosi sicuri….
Inizio a sfogliare le pagine e quasi immediatamente mi ritrovo a detestare la giovane protagonista.
(Una donna che si rivolge a un corteggiatore dicendo:«Accendimi una sigaretta,tesoro.»non può in alcun modo incontrare la mia simpatia.)
Holly vive a New york in un piccolo appartamentino in affitto. Non è ricca ma diventarlo è la sua ambizione.Si sente in pace solo quando è nel mitico Tiffany,dove peraltro nulla può permettersi se non dei biglietti da visita.E su questi ultimi fa stampare la frase:“Holly Golightly in transito”.E davvero si sente di passaggio:cerca un marito,cerca una casa,cerca un luogo.
Sfiora la vita della gente ma non è destinata a restarci.
E'la classica gatta morta(non è un termine che amo ma rende l'idea).Affascina uomini per farsi pagare cene e drink lasciandoli poi delusi fuori la porta di casa.
E’logorroica,sfacciata e superficiale.E’una portatrice di fascino. E’incredibilmente sola pur se accompagnata da schiere di corteggiatori.Tra questi il suo vicino di casa aspirante scrittore e narratore del racconto,il suo manager(che sproloquia insopportabilmente)e un giovane orfano ovviamente milionario.
Man mano che la storia procede la si ritrova con un ex marito che la ama e la cerca,l’uomo giusto che non può fare a meno di lasciarla,il fratello che muore in guerra,un figlio perso e un soggiorno in carcere.
La sua infelicità diventa palese come i suoi attacchi di depressione,le sue paure,i suoi disturbi.Inizi a leggere che dietro di lei c’è un dolore.Questo dovrebbe giustificarla ai tuoi occhi.
Ma non puoi.Non riesci perdonarla e comprenderla,non riesci a empatizzare con lei perché continua a sbagliare,continua a non crescere,continua ad ambire al matrimonio con il riccastro di turno.Holly getta tutto all’aria e ti fa innervosire!
Mi dispiace Capote,faccio mea culpa,so che in giro si dice che il tuo sia un capolavoro ma a me non è piaciuto.
P.S.:Posso sembrare contradditoria ma ne suggerisco comunque la lettura.Se tanti lo amano non mi arrogo il diritto di aver ragione.
Indicazioni utili
Buoni o cattivi?
“Ancora oggi non so esattamente cosa mi spinse a fare quello che feci in seguito.Forse fu vedere quel pallido,crudele delinquente che si portava via il mio regalo di compleanno,il simbolo di tutte le mie ambizioni future;forse fu la rabbia per quello che aveva fatto alla mamma;forse fu perché mi aveva detto che ero brutta; forse la verità è che tutti abbiamo un limite oltre il quale non possiamo più sopportare-anche i topi-e che quando quel limite viene superato,qualcosa si spezza.”
E’ questo il momento esatto in cui una vittima si trasforma in carnefice.
Cosa la spinge?Cosa scatta nei meandri del suo cervello?E’il senso di giustizia?Il non tollerare più le angherie?O più semplicemente il fatto che in fondo siamo tutti attratti dal potere che da compiere un atto malvagio?La cattiveria, in fondo, ha un suo fascino?
Questo il tema che struttura il libro.
Shelley e sua madre sono miti,insicure,senza coraggio,senza autorevolezza:sono dei topi che vivono nascosti e il cui scopo nella vita è essere invisibili.
Il padre e marito le ha abbandonate,senza nulla concedergli,per una giovane 24enne.Le compagne di scuola di Shelley,un tempo amiche,oggi praticano su di lei ogni tipo di angheria verbale e fisica.I colleghi della madre approfittano indegnamente della sua intelligenza e della sua incapacità a pronunciare la parola "no".
Le due donne tentano insieme di ricostruirsi un loro mondo,in una casa isolata,lontana da tutti,dove riscoprire che le piccole cose che danno gioia sono curative per una psiche segnata.
Ma all’improvviso,quando meno lo aspettano e sicuramente quando meno lo meritano la violenza ripiomba nelle loro vite.
E’a questo punto che arriva la trasformazione e non si può negare che provino un piacere perverso nel metterla in atto.
Il gesto di rottura che compiono ha effetti sul loro vivere quotidiano,ma ancor di più sui loro processi psicologici.
Scoprono di poter compiere qualcosa di estremo e cresce in loro la consapevolezza di non aver più bisogno di nascondersi,di fuggire per non subire.
“Tanto in là ho camminato nel sangue
Che tornare indietro sarebbe fatica più aspra
Del procedere”
Al di là di ogni tipo di riflessione sul bene e il male,sul confine tra legittima difesa e accanimento,sull’incapacità di tornare indietro, c’è da dire che il libro è scritto benissimo.
I brevi capitoli danno velocità al racconto e sono magistralmente aperti e chiusi.Ogni capitolo è un anello completo che si incastra con il successivo creando attesa e lasciando nuovi spunti al pensiero.
Davvero un libro interessante che ancora una volta ci ricorda che il tempo,come sempre,tutto lascia passare.
Le cicatrici scompaiono,il ricordo dei dolori subiti anche,il senso di colpa per quanto commesso idem.
Indicazioni utili
Il troppo storpia
A Napoli quando ti riempiono di chiacchiere e parole usiamo dire”Mi stai facendo avotare a’capa”
(Traduzione “Mi fai girare la testa”)
Ecco questo libro m’ha fatt avotà a’capa.
E’ composto da 480 pagine.
Mi è sembrato di masticarle una per una,ingoiarle e sentirle piazzarsi senza pietà sul mio stomaco.
Ho avuto la tentazione di smettere di leggerlo (all’incirca ogni 5 righe) ma ha vinto la curiosità di voler andare a verificare fin dove la Barry sarebbe arrivata.
Beh potevo tenermi la curiosità e risparmiarmi l’indigestione.
Vediamo….cosa desiderate leggere in un libro?
Volete il tema della psicanalisi?C’è.
Il tema dell’omosessualità?C’è.
Il tema del suicidio?C’è.
Il tema del Parkinson e dell’Ahlzeimer?Ci sono.
Il tema della depressione bipolare?C’è.
Il tema della reincarnazione?C’è.
Il tema dell’eutanasia?C’è.
Forse preferite che si narri di streghe, pirati e veggenti?Abbiamo anche questo.
Ma magari vi interessano le navi antiche e sapere come veleggiare seguendo la mappatura delle stelle?Sarete accontentati!
E se invece ricercaste una storia d’amore,un matrimonio annullato e un nuovo inizio?Oppure se siete patiti della suspense e adorate leggere di criminali che vi colpiscono con il martello e vi imbavagliano?
Tranquilli signori!
Qualunque sia il vostro genere in questo libro lo troverete!
Ora gentile signora Barry…vorrei davvero domandarti:ma quanta roba ci hai messo qui dentro?Ma nessuno ti ha detto che il troppo storpia?Mai sentito parlare di approfondimento delle tematiche?
Ok non posso non dirlo con maggior chiarezza:questo romanzo è INSOPPORTABILE.
Statene lontani(O eventualmente suggeritelo ai vostri nemici,ma solo se gli volete davvero male).
Indicazioni utili
....................................
"Non devi concedergli niente, Lina, nemmeno la tua paura."
Tre ore per leggere questo libro,non puoi chiuderlo e andare a berti un caffè.Non puoi chiuderlo e mandare un sms.Non puoi chiuderlo e mangiare un biscotto.Il rispetto verso la storia ti impedisce di compiere le tue normali azioni quotidiane.
180 minuti di dolore profondo.
L'ho appena chiuso e scrivo sull'onda emotiva che ho dentro.
Non ho vergogna nel dire che mi tremano le mani.
Nel 1940 è iniziata l'occupazione,lo sterminio,la deportazione dei cosiddetti antisovietici.Inutile sottolineare che non erano antisovietici:erano donne,uomini,bambini,anziani,giovani.Erano esseri umani che hanno subito la privazione di se stessi.Non gli hanno tolto la libertà,non la dignità,non le comodità,non la vita:gli hanno tolto se stessi.
E'la giovane Lina a raccontarci questa storia.E'lei a essere strappata alla sua vita con la fiera madre e il piccolo Jonas costretto a diventare uomo a undici anni.
Non avrebbe alcun senso raccontare la trama perchè non è una trama.E'la più orribile pagina che la storia abbia mai scritto e tutti noi la conosciamo sia che siamo informati sull'Unione sovietica di Stalin,sia se conosciamo il terzo reich di Hitler.
«Quello che intendo dire è che abbiamo a che fare con
due demoni che vogliono governare entrambi l’inferno.»
Comunismo o fascismo...che importa?Entrambi hanno creato lo stesso inferno.Anche se sfogli le pagine stesa comodamente sul tuo letto,con la dispensa piena e la libertà di cui mai ti hanno privato non puoi non sentire il male dentro.
L'autrice non ha vissuto in prima persona tutto questo ma ti basta sapere che tutto ciò che viene raccontato è il riporto fedele delle testimonianze di chi l'orrore l'ha vissuto e grazie al miracolo del corpo e della mente è sopravvissuto.
Non parlerò di stile,non parlerò della bravura della Sepetys,non posso dirvi se è un bel libro.Vi suggerisco solo di leggerlo e se lo farete non posso augurarvi una buona lettura.
"Questa testimonianza è stata scritta per tramandare una documentazione autentica,per parlare in un mondo in cui le nostre voci sono state soffocate. Può essere che i presenti scritti la sconvolgano o la facciano inorridire, ma non è questa la mia intenzione.La mia più grande speranza è che le pagine contenute in questo barattolo stimolino in lei la fonte più profonda della compassione umana.Spero che la inducano a fare qualcosa, a raccontare a qualcuno.Solo allora potremo essere sicuri che a questo genere di malvagità non sia più permesso di ripetersi."
Indicazioni utili
"Sta nevicando a Calcutta"
Ah Zafon...Zafon!Lo ammetto,se arrivasse un genio della lampada a chiedermi di chi vorrei avere il talento risponderei senza alcun tentennamento:Carlos Ruiz Zafon!
L'ombra del vento mi ha lasciata a bocca aperta, non tanto per la storia in se,quanto per la talentuosissima scrittura.
Il palazzo della mezzanotte è la seconda opera e mentre leggevo mi chiedevo a chi il caro Carlos abbia venduto l’anima per riuscire a trasformare cosi sorprendentemente le sue doti di scrittore!
In questo libro non ho trovato traccia delle potenzialità che ha poi messo in atto,tanto che se lo avessi letto senza sapere che era suo mai avrei potuto immaginarlo.
Certo come negli altri volumi c’è un pò di fantasy,un pò di noir e anche un pò di giallognolo....ma a parte questo nessun’altra affinità.
Qui siamo nella misteriosa Calcutta degli anni '30 dove in un orfanotrofio si è creata la Chowbar society(il nome fa un pò tazza di cioccolato istantaneo).
Sette sono i giovani membri che ne fanno parte e si sono giurati amicizia,fedeltà e aiuto eterni.
Tra di loro Ben separato alla nascita dalla gemella Sheere.Su entrambi l’ombra di Jawhal nemico dei genitori dei due, che ha deciso di vendicarsi su questi ultimi il giorno in cui compiranno sedici anni.
Il giorno fatidico arriva e con esso giungono anche apparizioni,treni infuocati portatori di morte,fantocci dai denti digrignati,lingue di fuoco,artigli neri,spettri,serpenti velenosi e un po' di misteri.
Ma arriva anche tantissimo coraggio,figlio dell’amore che i sette provano l’uno per l’altro....e l’amicizia diventa un valente sostituto della famiglia.
«Ci sono due cose nella vita che non puoi sceglierti,Ben.
La prima sono i tuoi nemici. La seconda, la tua famiglia.
A volte la differenza tra gli uni e l'altra è difficile da cogliere, ma il tempo insegna che, in fin dei conti, le tue carte avrebbero sempre potuto essere peggiori.»
Zafon nella premessa dichiara che il libro vuole essere per tutte le età.
Io dico (ma non avvisatelo che lo sto contraddicendo)che è una bella storia...per adolescenti.
Non ho amato Il palazzo della mezzanotte perché non amo il genere ma vale la pena sfogliarlo solo per constatare il “miracolo”del mutamento nella scrittura di Zafon.Se non volete assistere al suddetto miracolo….lasciatelo serenamente restare sullo scaffale in libreria.
Indicazioni utili
- sì
- no
Devota a Jane Austen
In una sera estiva,su una di quelle bancarelle dove con pochi euro porti via una valigia di libri ho incontrato per la prima volta Jane Austen.
L'innamoramento verso questa autrice è stato immediato,è una storia d'amore che dura oramai da ben sedici anni.
Ho letto,riletto e stra-riletto ogni suo romanzo consumando e “sporcando”le pagine.
Ognuno di noi ha le sue storie preferite,quelle che ripeschi ogni tanto per rifugiarti in una certezza.
Per me questa certezza è nei volumi della Austen,perfetti per serate invernali in cui hai voglia di perderti in altri spazi e tempi.
Ragione e sentimento è il romanzo per eccellenza:Elinor Dashwood 19enne è la ragione,dignitosa e fiera ama Edward di un amore timido e osteggiato dalla di lui famiglia.
Marianne,sorella minore 17enne, è il sentimento.A lei toccherà incontrare Willoughby,attraente,scapestrato e profondamente imperfetto.
A fare da cornice un folto gruppo di personaggi:l’attenta madre signora Dashwood e la piccola sorellina Margaret,il debole e un po'arcigno fratellastro John,Sir Middelton e la sua lady,la signora Jennings,le sorelle Steele,la signora Ferrars e il saggio e timido colonnello Brandon.
Sfogli le pagine e ti ritrovi piena di trine e merletti pronta per partecipare al ballo,arrossisci facendo tuo un pudore che non appartiene ai nostri tempi,osservi stucchi dorati e camini rossi di un dolce fuoco,suoni al pianoforte musiche che non conosci,corri a perdifiato ridendo per colline che mai hai visto,leggi trepidante lettere che non ti appartengono,ti emozioni al semplice tocco di una mano,attendi proposte di matrimonio che tardano ad arrivare,assorbi il dolore di Marianne e rispetti il contegno di Elinor,scopri un mondo pieno di regole e di una formalità che quasi ti spazientisce.
Lo stile dell’autrice è elegante,raffinato,delicato,oserei soave. Ogni parola scorre nel punto esatto in cui deve.
Le descrizioni ti trasportano sia quando testano la profondità dei personaggi,sia dove ti incantano nella descrizione dei luoghi.
Jane Austen ti porta davvero nell’Ottocento e io non riesco a smettere di adorarlo.
Indicazioni utili
Poesia
Io il coraggio di recensire Erri De Luca non ce l'ho quindi anticipo che questa è una mia personale ovazione nei suoi confronti.E' uno scrittore, un poeta, un filosofo,un Napoletano,un uomo verso cui volgere uno sguardo ammirato.In questo libro c'è la mia Napoli,l'orgoglio della mia città difficile.C'è la generosità e la saggezza di un portiere popolano che si dona a un ragazzino orfano.C'è un amore sognato,immaginato,anelato e brevemente vissuto.C'è la criminalità,la durezza dell'arroganza.C'è il sesso,la guerra e un rifugiato.C'è il rito del caffè.Ci sono i palazzi che nella nostra tradizione,ormai un po' persa, diventano delle comuni in cui i segreti sono difficili da tenere.C'è il tempo per parlare davvero.C'è la solitudine e i libri che si riappropriano del loro scopo primario:insegnare.Poi c'è il giorno prima della felicità...quello che ancora non conosci.
De Luca non è una scrittura scorrevole:devi tornare indietro al passaggio precedente,ti ci devi soffermare,devi interiorizzare il concetto,devi spalancare un po'gli occhi sorpresa dalla poesia e dalla semplicità con cui narra.De Luca ti incanta,ti interroga e ti trascina.
Per caso si è capito che lo consiglio?Non lasciatevelo scappare.
Indicazioni utili
Donne multitasking
Moglie sexy,madre affettuosa,lavoratrice con sindrome workalcholic,amante desiderosa,amica spensierata,figlia amorevole, sorella attenta e...donna.
Ecco a voi Kate Reddy(ma parliamo davvero solo di lei??)35 anni,due figli piccoli,un lavoro impegnativo in una grande società finanziaria,un marito profondamente english e un amante virtuale.Conciliare tutto questo è per lei(nonostante la conclamata capacità delle donne di essere multitasking)un'impresa a dir poco titanica.
I 365 giorni all'anno sono insufficienti cosi come le sole 24 ore da cui è costituito un giorno.Cosi Katy finisce per fare tutto male e con sensi di colpa perenni.
A lavoro sconta il suo esser donna, a casa il suo essere lavoratrice,per i colleghi lavora troppo poco,per le mamme casalinghe è un genitore abietto.(Divertente il nomignolo trovato dall'autrice per il club delle mamme perfette: mammafia!).
Il libro mantiene in ogni sua pagina un tono e uno stile molto ironico e lo fa anche quando affronta temi seri e attuali:l'eccessiva aspettativa che si ha nei confronti del genere femminile,la disparità tra i sessi,l'obbligo che le donne di potere hanno di assumere un atteggiamento mascolino per essere credibili,lo sguardo accusatorio delle vecchie generazioni nel vedere che "l'angelo del focolare domestico"ha voglia di uscire di casa e conquistare il suo posto nel mondo.
Come si suol dire il libro si lascia leggere,scorrevole,leggero e divertente.Perfetto intermezzo tra libri più impegnativi per alleggerirci un po' i pensieri.
N.B.Ecco uno stralcio del libro, perfetto esempio di quello a cui pensiamo noi donne...anche mentre leggiamo!
"Ricordati di: Ali angioletto.Preventivo moquette scale.Tirare fuori dal frigo le lasagne per sabato a pranzo.Comprare carta casa,gel per acciaio cucina,regalo e biglietto per la festa di
Harry(quanti anni?Cinque? Sei?).Fare scórta di regalini di emergenza come ogni brava mamma.Comprare albero di Natale e decorazioni ultima moda suggerite dal "Telegraph"(Selfridges o Habitat? Cavolo, non me lo ricordo).Regalo/mazzetta baby-sitter (biglietto Eurostar? Busta con contanti?).Emily ha chiesto bambolotto che fa pipì (non se ne parla).
Regalo Richard (kit sommelier?Arsenal?Pigiama?),libro suoceri. Chiedere Richard di ritirare roba in tintoria.Festa in ufficio: cosa mi metto? Tubino velluto nero troppo stretto.Mettersi a
dieta.Calze a rete lilla.Depilarsi:troppo tardi per ceretta/rasoio. Prenotare massaggio antistress.Rifare meche al più presto (comincio a sembrare George Michael).Esercizi
tonificazione pelvica,uno-due uno-due.Pillola!Glassa torta (Royal? chiedere Della).Salsa di ribes rosso.Mini-wurstel. Francobolli posta normale x40. Regalo maestra E.?Togliere ciuccio Ben prima di Natale da suoceri.Dare strigliata a KzvikToy,massa di imbroglioni on line,striscio!Vino, gin, vinsanto.Chiamare mamma.Cercare ricetta per oca al forno.Ripieno?Criceto???"
Indicazioni utili
D'Avenia "abbondante"
Margherita è una adolescente, problematica, piena di incertezze, sensibile come tante 14enni al mondo.E' la vigilia del suo ingresso al liceo,attimo di forte cambiamento, quando suo padre in silenzio e all'improvviso lascia la famiglia.Si apre un dolore nella ragazzina tanto più forte quanto inspiegabile:il dolore dell'abbandono.Intorni a lei tanti personaggi:una madre fragile, un fratellino che esprime la sua incomprensione verso ciò che accade tramite il disegno,una nonna solida,"provinciale" e piena di una saggezza semplice che solo l'aver vissuto concede,l'amica Marta oroscopo-dipendente e contornata dalla famiglia perfetta e un pò stramba, il professore di latino che ama e teme l'amore,che comunica con la sua donna attraverso i libri,Giulio il ragazzo empatico, difficile, che legge in Margherita un dolore, una paura che lo attrae.
D'Avenia è innegabilmente talentuoso nel tratteggiare i suoi personaggi, nel dargli una dignità assolutamente reale.Leggi e li vedi tutti li' con le loro espressioni, i loro abiti,le loro case, assorti nei loro pensieri.Nello stesso tempo questa bravura appare lesa dalla vanità:si avverte in lui una voglia di dimostrare la sua cultura classica,la sua capacità di non essere scontato.Eccede nei "pensieri di vita"(a volte anche poetici)che però tolgono alla narrazione, tolgono alla semplicità di una storia che non è certo fuori dal comune.D'Avenia abbonda.Sembra un pò di vederlo con il dito alzato in classe perchè ha sempre la risposta pronta alle domande del professore.Ma è bravo a mio parere e lo sarà ancor di più quando smetterà di alzare il dito e sarà soddisfatto di avere per se la sua risposta e di non doverla concedere a tutti.
Indicazioni utili
"Un giorno"....dimenticherò di averlo letto....
Emma & Dexter(non uso a caso la & commerciale...alla fine del libro penserete sia un brand l'accoppiata)si scontrano(ahinoi) ai tempi universitari.
Lui è "figo"in maniera arrogante,famiglia agiata, vita che gli si prospetta piena di sogni realizzabili, qualsiasi sia il sogno che sceglierà.
Lei è inconsapevolmente bella,deve sudarsi il piatto a tavola,è sarcastica,saccente e piena di ideali.
Una notte alcolica dà l'inizio alla loro storia.
Per venti anni (ma rigorosamente ogni 15 luglio)si amano senza confessarselo,per vent'anni fingono di essere amici,per vent'anni litigano, per vent'anni si cercano con lettere, lunghi messaggi in segreteria e pensieri.
Quando non passano il tempo ad avere a che fare l'uno con l'altra Dexter si autodistrugge mentre Emma costruisce come una saggia formichina il suo successo.
Dopo vent'anni...(non ve lo posso dire che succede perchè sarei una carogna!)
Dato positivo di un libro estremamente allungato sono alcuni dialoghi pieni di ironia e condivisibili punzecchiamenti!
Dato negativo è che passi buona parte delle pagine a pensare, se non a urlare:"Per favore dille che la ami e facciamola finita!".
Insomma è il classico libro NI,che non mette e non toglie(se non il tempo che impiegate a leggerlo).
P.s.:Momento della confessione.Mentre leggevo pensavo che la storia aveva alle mie orecchie un suono familiare.A pag.347 mi sono resa conto che l'avevo già letto.Ho scavato nella libreria (mentre sul pc avevo l'e-book di "Un giorno"aperto) e l'ho trovato in versione cartacea.
Adesso a voi trarre le conclusioni:o il libro non è memorabile o è la mia memoria che và in frantumi.(Io opto per la prima ipotesi!).
Buona lettura!
Indicazioni utili
- sì
- no
L'insicurezza delle donne
"Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne, voglio essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire."
Quante volte abbiamo amato troppo?Quante volte pur essendo consapevoli che non ci lasciavamo dignità nei nostri gesti abbiamo continuato a ripeterli in maniera nevrotica?Quante volte sapevamo di darci a qualcuno che non ci voleva integralmente ma non siamo riuscite a smettere?
Robin Norwood qui ci spiega perché lo facciamo e lo fà definendoci donne che amano troppo: ma è un trucco linguistico. Perché l’amore quando è “sano”, reciproco, quando è strutturato senza patimenti non è mai “troppo”.Quello che è troppo è la nostra insicurezza,l’ossessione eccessiva verso qualcuno,la perdita della nostra dignità,l’accontentarsi di briciole che ci vengono concesse da un uomo, il prendersi quelle briciole come se noi non meritassimo tutta la torta, tutto il sogno, tutto l’amore.
L’autrice nel racconto si serve di esempi forti. Ci narra storie di figlie dell’alcoolismo, di violenza domestica,di co-dipendenza ,storie in cui l’esempio genitoriale ricade addosso rendendo impossibile uscire da quella trappola, dallo schema nevrotico nel quale si è cresciute. A una prima lettura si potrebbe pensare che noi veniamo da situazioni più semplici e che certi eccessi non ci riguardano.Ma procedendo nelle pagine (ripetitive in alcuni casi nella necessità di fissare un concetto)sappiamo che da li non si scappa e dobbiamo riconoscere che tutte noi, chi più chi meno, ha amato troppo in alcuni momenti della propria vita.
Uscire da questa vera e propria patologia è una possibilità tangibile, che non passa,come si potrebbe pensare, attraverso una rivisitazione del nostro agire verso il sesso opposto, ma passa (ed è molto più difficile)attraverso l’amore per noi stesse.
Ho riletto più volte nella vita questo libro (adesso “ho smesso” e ho regalato la mia copia:))e lo consiglio vivamente a chi ha voglia di imparare qualcosa in più su se stessa. Non è un inutile manuale di self-help, non è una psicoterapia senza interazione, è un libro. Un libro che semplicemente ci prende per mano e senza giudizi ci racconta una delle realtà più diffuse da sempre:la nostra incapacità di amarci, la nostra bravura nel farci un male cane.
Indicazioni utili
Un rifugio per donne...
Il tempo e lo spazio per curare il proprio dolore.
Ecco cosa racconta questo romanzo.
C’è un albergo,in una piccola isola del sud del Cile,gestito dalla solida Elena.Una sorta di micro comune, rigorosamente al femminile, in cui le donne hanno tre mesi di tempo per assorbire i colpi presi,comprendere gli amori sbagliati, riscoprire affetti dati per scontati,rinnovare gesti che da sempre appartengono all’universo femminile ma che non trovano spazio nel quotidiano. Novanta giorni in cui lontane da una routine obbligata,che a volte non lascia fiato, queste “donne tristi” possono guardarsi con i propri occhi,libere dai giudizi di cui sono pieni gli sguardi altrui.
La protagonista apparente di questo libro è Floreana ,la Serrano ci lascia credere che sia la sua storia quella che seguiamo, ma in realtà è un libro in cui non conta tanto “cosa fanno” i personaggi… contano le loro interazioni,il loro passato,gli errori commessi( che potrebbero appartenere a ognuna di noi),le reazioni ad un viaggio che pur essendo apparentemente statico(la narrazione si svolge in un unico luogo)è il più complesso che si possa intraprendere:l’accettazione di sé stessi.
Ogni singola pagina di questo libro è una donna e quando lo termini senti la nostalgia di quell’isola.
(E anche un po’ di incazzatura perché tu non ci puoi andare!!!)
Indicazioni utili
Ho il tuo numero
Ancora una volta Sophie Kinsella riesce a rifilarci una storia in cui i personaggi sono totalmente lontani dalla realtà, le cose che succedono assolutamente inverosimili, il finale ipotizzabile solo ed esclusivamente nel mondo di Cenerentola.Adesso il punto è:come faccia nonostante tutto questo a vendere una "caterva"di libri???A meno che molti di noi non ricevano messaggi subliminali che ci convincono ad acquistare i suoi romanzi credo che la risposta sia....la leggerezza.Quando passi 2 ore con questa scrittrice ti diverti senza immedesimazione, nè ragionamenti, nè valutazioni.
In "Ho il tuo numero"incontriamo Polly, giovane fisioterapista che stà per sposare il classico uomo ideale.Nel giro di poche ore perde il preziosissimo anello di fidanzamento (cimelio di famiglia)e le viene rubato il cellulare.Fortuna vuole che ne trovi uno abbandonato in un cestino dell'immondizia e da quel momento.....
Beh questo è tutto ciò che si può svelare delle trama senza cadere nella odiosa abitudine di raccontare qualcosa che ci faccia perdere il gusto della lettura!A tutti quelli che si sono concessi lo svago della Kinsella consiglio anche quest'ultima uscita.
P.s.:per anni ho guardato sugli scaffali i libri della serie "I love shopping"con occhi non troppo velatamente disgustati....poi mi hanno regalato il primo....lo ammetto(non senza un certo imbarazzo)non ho più smesso di leggerli......
Indicazioni utili
Una piccola sorpresa...
Prima di leggere questo libro avevo visto il film.Commedia romantica, carina, non eccelsa, con lacrimuccia annessa.Insomma nulla di memorabile!Poi pochi giorni fà mi sono imbattuta nel libro, ero reticente dato che conoscevo già la trama...ma me lo sono trovato li' e allora ho iniziato a leggere...beh che sorpresa!Non so chi sia stato lo sceneggiatore pazzo che ha stravolto tutto rendendo davvero impietoso (e triste!) il film, quello che so è che ho sfogliato pagine piene di ironia, battute divertenti e senza nessun luogo comune in cui era facile cadere.Holly giovane 29enne resta vedova, dopo sette anni di amore, del marito Jerry, colpito da un tumore celebrale(si lo so tumore e romanzo rosa sembrano antitetici...beh non in questo caso!).Intorno a lei una famiglia un pò stramba, delle amiche affettuose,un giardino che sembra curato da un misterioso folletto,un parrucchiere che regala torte di compleanno a sorpresa e...le lettere che prima di morire Jerry le ha scritto per aiutarla a ricominciare la sua vita.Una lettura che scivola via leggera, scorrevole, tenera e divertente!
P.s.Non consiglio invece gli altri libri dell'autrice!
Indicazioni utili
Molto rumore per nulla...
Probabilmente il mio giudizio negativo è influenzato dalla grande aspettativa che avevo nei confronti di questo libro.Da internet alle librerie sembrava che questo romanzo chiedesse di essere letto...beh che smetta di chiederlo perchè non se lo merita!La trama avrebbe tutti gli ingredienti per essere gradevole:il mitico Tiffany(addirittura quello della Fifth Avenue),lo scambio di gioielli, due storie di amore che si intrecciano, il papà vedovo con tanto di figlioletta amorevole che partecipa alla scelta dell'anello di fidanzamento(proprio la bambina è l'unico personaggio che ispira una tenerezza divertita).Ma mentre lo si legge ci si chiede dove voglia arrivare, dove siano i sentimenti, l'approfondimento dei personaggi. Il finale poi, che immagino voglia essere"a sorpresa"nelle intenzioni dell'autrice, ti lascia semplicemente con un grande MAH.Quando leggiamo un romanzo d'amore vogliamo assistere alla costruzione della storia e non trovarci con due personaggi che scoprono di amarsi senza aver mai affrontato più di mezzo dialogo fino alla fine del libro!Insomma...risparmiatevi i soldi,certo non ci comprerete qualcosa da Tiffany ma magari sceglierete un altro BEL libro.
Indicazioni utili
Il carisma di Jobs
Premessa:non sono una seguace dei prodotti con la mela!
Chiarito questo suggerisco la lettura della biografia.I motivi sono molteplici:è l'unica autorizzata dal diretto interessato, Steve Jobs è senza alcun dubbio un uomo che ha segnato i nostri tempi,la storia umana di talenti del genere và a mio parere sempre approfondita.
Il libro è molto dettagliato,(fin troppo quando entra in particolari tecnici ingegneristici che noi comuni mortali ignoriamo),in alcuni tratti ripetitivo, ma quello che affascina, e che appaga il nostro voyeurismo, è che ci permette di entrare dalla porta principale nella vita di un uomo spesso mitizzato ma di cui si conosce(va) poco.Si scopre un Jobs nevrotico, scostumato, reticente all'igiene, ossessionato dalla perfezione a tal punto da lasciare le sue case senza mobili perchè incapace di fare la scelta di arredamento perfetta, intrappolato nelle sue convinzioni in modo arrogante, a volte cattivo.... ma di sicuro vincente.In alcuni momenti della lettura ci si ritrova quasi a detestarlo!Ma...poi...alla fine del libro, ci sono molte immagini private tratte dagli album della famiglia e il fastidio verso gli atteggiamenti nevrotici e incoerenti di Jobs scompare dinanzi all'immagine di un uomo che aveva negli occhi un innegabile e coinvolgente carisma.
Indicazioni utili
Incantevole Parigi...
"L'anno scorso a novembre un libro mi ha salvato la vita".Quale frase migliore, per gli amanti della lettura, può contenere un libro?In questo la troverete!
Aurèlie è una giovane donna, proprietaria di un ristorante che è stata sgradevolmente lasciata dal compagno.Durante una lunga camminata(fuga dai pensieri!) per Parigi si imbatte in un romanzo che le racconterà una storia singolare.Incuriosita, affascinata e stranita dalla lettura andrà alla ricerca dell'autore che pare conoscerla cosi bene.Da qui piccoli e grandi segreti, occasioni perse e ritrovate,personaggi giusti nei posti sbagliati, molta delicatezza e un pizzico di ironia. Parigi ti incanta,il gateau au chocolat ti ingolosisce, il dentista-finto scrittore ti fà ridere e, come in un romanzo che si rispetti, l'amore ti fà sognare.
In poche parole un gradevolissimo romanzo francese.
Indicazioni utili
Non il solito Faletti!
Siamo in una cittadina di provincia, in fremente attesa della partita di calcio che potrebbe portare la sua squadra in serie A.Magazziniere dello stadio cittadino è l'ex pugile Silvano (detto Silver), vedovo, con fedina penale sporca, una vita sull'orlo della rassegnazione e un difficile rapporto con suo figlio.Silver si imbatte in un messaggio che, suo malgrado, lo porterà a compiere azioni poco lecite per proteggere ciò che più conta nella sua vita.
Faletti, che ci ha abituati a thriller in perfetto stile americano, racconta qui una storia molto italiana nell'ambientazione come nei temi.Ed è forse proprio questo il motivo per cui il libro ci fa sentire un pò traditi.Non aspettativi di restare incollati fino all'ultima pagina...non aspettatevi il solito Faletti.
Indicazioni utili
Semplicemente Fabio Volo....
Un momento prima di acquistare questo libro dovete chiedervi:"Cosa mi aspetto da Fabio Volo?"
Se pensate di leggere un romanzo scorrevole,in cui la protagonista(come spesso accade nel libri di questo autore)è alla ricerca di una felicità che pervada i suoi giorni e la liberi da una vita perfetta agli occhi altrui, ma intollerabile per se stessa,beh allora prendete il portafogli e acquistatelo senza remore!
Elena è una donna non giovanissima, con un marito che anela alla tranquillità e un lavoro soddisfacente.Ha fatto un errore comune:ritenere che il matrimonio fosse il passo d'obbligo da compiere.Da qui la frustrazione per una vita che non la appaga e la ricerca di se stessa che passa (anche e soprattutto) attraverso un amante fantasioso che non cerca impegno.La storia è comune, il finale è scontato, il sesso abbondante e dettagliato, ma se sappiamo riconoscere che Fabio Volo non è nè Kureishi,nè Zafon avremo passato un paio d'ore con un gradevole romanzo.
Indicazioni utili
125 risultati - visualizzati 101 - 125 | 1 2 3 |