Opinione scritta da Pupottina
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Punto e a capo
Se devi rimettere insieme la tua vita, è questo il libro che devi leggere.
ALICE, PUNTO E A CAPO è il libro giusto per ripartire. Il nuovo inizio che non sai da che punto far iniziare.
Sicuramente dalla verità: i segreti hanno le ore contate. La comunicazione è importante. L'amicizia è una buona base di partenza.
Se qualcosa non va, Alice è la persona che ti può aiutare.
È l'amica che vorresti avere.
Ma se ad aver bisogno di aiuto fosse proprio lei? Cosa bisogna fare?
Seguire la storia di Alice, raccontata da Carol Marinelli.
Se la vita è difficile, non vuol dire che sia impossibile farla cambiare, eliminando le ostilità, le zavorre che impediscono alla felicità di assumere il comando per farci volare alto.
La costruzione del romanzo si fonda su due piani temporali: il presente e il passato si alternano e si intrecciano per raccontare la storia di Alice e le "cadute" da cui non riesce a risollevarsi.
Carol Marinelli scrive in modo semplice, fluido e scorrevole, e il suo stile è perfetto per alternare drammaticità e leggerezza.
Leggendo ALICE, PUNTO E A CAPO, si sorride, ci si commuove, ma si impara anche tanto. È un romanzo non propriamente leggero, ma di sicuro è ben strutturato e ottimamente scritto.
"Mi sentii bella anche io.
Mi sentii come se ce l'avessi fatta ..."
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I fuochi di Tegel
Storia e futuro, ma letti nel passato. L'ambientazione è Berlino, come si anticipa nel titolo BERLIN, ed il muro c'è ancora, poiché la storia si svolge nel 1978. Il muro di Berlino c'è ancora, ma il mondo non è quello che conosciamo dai libri di scuola. Le vicende, infatti, nonostante la presenza costante del muro, hanno qualcosa che fa pensare ad un futuro apocalittico, nel quale un misterioso virus ha sterminato gli adulti. Tutti. Completamente. A popolare la città sono i ragazzi.
Dal momento dello sterminio degli adulti sono trascorsi due anni e i protagonisti, tutti ragazzi, cercano di andare avanti, nel modo in cui lo riescono a fare gruppi di bambini o adolescenti, che devo affrontare il mondo, così com'è diventato, e la sopravvivenza quotidiana come se fossero diventati grandi troppo in fretta. Infatti, dopo la morte degli adulti, i ragazzi si sono organizzati in gruppi e si sono divisi i quartieri di Berlino. A fare loro da guida, ci sono tutti gli insegnamenti ricevuti dai loro genitori. Ma forse non sono abbastanza per prepararli al genere di vita che adesso conducono. Gli adolescenti, però, imparano in fretta, anche dai loro errori.
La sopravvivenza è davvero difficile: senza energia elettrica o riscaldamento e con sempre meno disponibilità di cibo. A rendere ancora più difficile la loro crescita c'è consapevolezza che, superata l'adolescenza, il virus colpirà ognuno di loro, perché chi diventa adulto muore.
Non è affatto il mondo che i ragazzi si aspettavano di vivere, ma è l'unico che gli rimane e crescere diventa sempre più inquietante. L'adolescenza è già di per sé un periodo di formazione estremamente complesso, ma ora crescere è solo un modo per avvicinarsi al virus e, di conseguenza, alla fine totale di tutto, cioè della loro esistenza.
Una notte il piccolo Theo, il fratellino di Nora, ma anche uno dei pochi bambini nati dopo l'inizio dell'epidemia, viene rapito da alcuni ragazzi del gruppo più violento della città, Tegel.
Nora, Christa e Britta non vogliono perderlo e chiedono aiuto ai ragazzi di un'altra comunità, ma solo Jakob si offre di aiutarle. Salvare Theo, però, non è cosa da poco. Il gruppo di adolescenti dovrà rischiare moltissimo: anche la loro stessa vita.
BERLIN è il primo avvincente volume della nuova saga, tutta italiana, scritta da Fabio Geda e Marco Magnone. È un romanzo che i ragazzi adoreranno, poiché è davvero scritto per loro, per i loro ritmi, sogni, necessità e preoccupazioni. Anche se hanno ottenuto quello che qualsiasi ragazzo, forse, sogna di avere, ossia l'indipendenza assoluta dal controllo dei genitori, divenendo i padroni delle loro vite, non ne gioiscono poi tanto. Anzi, per niente. Infatti, rimpiangono il passato, che non potrà più tornare, e vivono con angoscia ogni giorno del futuro.
È un romanzo che gli adolescenti dovrebbero leggere per farsi un'idea di come potrebbe essere differente, cupo e tetro il mondo senza gli adulti. È un romanzo che aiuta gli adolescenti a riflettere sui veri valori che li circondano e che coincidono con le loro certezze: la famiglia, gli amici veri, i rapporti autentici e duraturi, basati sul rispetto e sull'aiuto reciproco.
È un romanzo perfetto per ritrovarsi in uno dei tanti personaggi di questa storia e per vivere con loro un'avventura apocalittica, tra fantascienza e storia, una di quelle sempre con lo zainetto in spalla e con un kit di sopravvivenza.
BERLIN è il primo, originale romanzo di una serie che ha già avuto un ottimo punto di partenza.
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Chi ha ucciso Hopper?
Cosa accade se un innocente è in prigione? Chi può dare giustizia alla voce di un disperato che implora di essere ascoltato? Forse l'unica a poter raccogliere questa supplica è una giovane e ambiziosa assistente cameraman, anche se di piccola statura. Rune è l'unica a non voltargli le spalle, quando Randy Boggs, da dietro le sbarre invia un lettera indirizzata a tutta la redazione del giornale. Nessuno la vuole aprire quella lettera che giunge dal penitenziario. Nessuno tranne Rune che, ingenuamente, ne resta troppo coinvolta.
Peccato che sia l'ultimo romanzo della "Trilogia di Rune", scritto da JEFFERY DEAVER, perché da un bel personaggio femminile, così interessante, è difficile separarsi.
La storia procede a ritmo serratissimo e si addentra nella New York dello strapotere dell'informazione per una strada ad accesso diretto. Rune è una delle ultime pedine nella scala del giornalismo televisivo, ma trova il modo di convincere il "grande capo", Piper Sutton, anchorwoman di Current Events, trasmissione di punta del network in cui la ragazza lavora, ad affidarle il caso.
È una storia che tra dubbi e segreti si addentra nelle classi del potere, dove per coprire un errore si cerca un innocente cui attribuire la colpa. Ma cercare di smascherare un inganno è una situazione troppo pericolosa, se una piccola pedina dell'ingranaggio cerca di fare il passo più lungo della gamba. Il pericolo è una minaccia che comincia ad incombere sulla testa di Rune, affinché cessi l'indagine o taccia per sempre.
Ottimo lo stile, di uno scrittore ormai consolidato nella fama e rassicurato dalle vendite, ed intricatissima la trama che ha reso quest'ultimo action thriller, con un'indagine giornalistica di Rune, migliore dei precedenti.
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"Alla bellissima Agnes Browne ... Benvenuta, nonna
Gran bel personaggio Agnes Browne per chi ha già avuto modo di conoscerla e per chi la incontra per la prima volta in uno dei romanzi di Brendan O'Carroll. Questo è il terzo romanzo della saga di Agnes Browne, proletaria, forte, bella e ormai vedova.
Adesso che è diventata nonna, quasi senza accorgersene, le sue avventure e le sue espressioni popolari non mancano di suscitare il sorriso. Non sarà intelligentissima, ma ha saputo farsi strada dignitosamente e crescere i suoi sette orfanelli. E si sa che quando ci sono di mezzo i figli Agnes è una mamma che non si tira mai indietro per la loro felicità e soprattutto per sistemarli. Adesso che Mark è padre sono tutti pronti per il battesimo al Foley, il pub al centro di Dublino, sede tradizionale di tutti i loro festeggiamenti da ventisette anni a questa parte.
I suoi pargoli sono finalmente quasi tutti sistemati. Soltanto uno le dà ancora qualche pensiero. Si tratta di Dermot che è fidanzato con Mary Carter, tossica e forse anche spacciatrice. Per fortuna che lo sarà ancora per poco, visto che Agnes ha deciso di porre fine alla loro storia.
Agnes è davvero una mamma perfetta per far sorridere anche i suoi lettori, grazie alla storia ironica e avvincente.
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Posseduti
Salem, qual città ha più suggestioni malefiche? Ed è a Salem che torna la protagonista della trilogia di Josephine Angelini, la Worldwalker Trilogy, giunta al secondo episodio con IL POTERE DEL FUOCO.
Lily Proctor è una diciassettenne, originaria di Salem, in Massachussets. Dopo essere stata trasportata in un universo parallelo da Lillian (importantissima strega, conosciuta come la Lady di Salem), scopre che le sue tremende allergie sono segno del fatto che lei è, in realtà, una potente strega.
Nel primo romanzo, "Attraverso il fuoco" ha affrontato le fiamme dirompenti della pira che le hanno lasciato tracce indelebili sul corpo. Orribilmente ustionata, Lily è viva grazie a Rowan, noto come Lord Fall, il Senzaterra primo amore di Lillian, da cui è stata abbandonata per avergli ucciso il padre. È così che la strada tracciata dal destino per Rowan si incrocia con quella di Lily, bella e dolce, giovane strega, di cui non può fare a meno di innamorarsi. È così che Lily è sopravvissuta al fuoco, ma ora è di nuovo a Salem per guarire, il meglio possibile, e sognare di tornare alla vita normale.
Nel suo futuro potrebbero esserci il diploma, il college e magari un appartamento dove vivere con l'amato Rowan. Il rientro a scuola, dopo la lunga assenza, però, è tutt'altro che semplice. Deve spiegare i motivi della sua assenza, ma non può dire la verità. Inoltre, qualcosa in lei, dopo la definitiva guarigione, è cambiato e il suo fascino è diventato magnetico, sensuale, mozzafiato. I compagni diventano sospettosi e diffidenti dei suoi confronti, perché Lily non può fare a meno di catturarne l'attenzione. Anche Tristan Corey, suo miglior amico e primo amore, non può che essere disorientato da ciò che prova in sua presenza. Lui, inoltre, non è uno ma ha due versioni di se stesso ed entrambe sono possedute dall'energia di Lily.
Deve chiudere i conti aperti nell'altro mondo, ma questa volta deve essere per sempre. Lily non può rimanere ed essere felice nel suo mondo con Rowan, se prima non interrompe quella sorta di richiamo soprannaturale che la chiama altrove. Per farlo, però, dove rivelare scottanti verità che la riguardano a chi le sta più vicino e ha scoperto di provare per lei sentimenti molto forti e intensi.
Lei è costantemente alle prese con nuovi problemi, tra i quali la presenza fastidiosa dell'FBI e la minaccia di Lillian, tirannica dominatrice della città, che la chiama nell'altro universo e le impone di tornare in battaglia.
In questo romanzo, scritto ottimamente dalla Angelini, non mancano interessanti elementi dell'urban fantasy: universi paralleli, magia, amore e scontri mortali in un susseguirsi di eventi che, com'è ovvio in ogni trilogia, non si concludono definitivamente al secondo romanzo, ma creano nuovi intrecci e aspettative per il successivo ed ultimo episodio.
Lily è pronta, ancora una volta, ad affrontare il potere infernale del fuoco.
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Tieni stretta la tua piastrina
È difficile spiazzare realmente il pubblico dei lettori. Con IL PORTO DELLE ANIME, i coniugi svedesii, LARS KEPLER, ci sono riusciti alla perfezione.
Ogni romanzo ha il suo quadro di aspettative inconsce che il lettore, più o meno consapevolmente, immagina di veder confermato. Quando si parla di una serie di romanzi, questo meccanismo è ancora più forte, presente nella mente di chi si appresta a leggere il libro, poiché si immagina di riprendere i personaggi nel punto in cui il lettore li ha lasciati l'ultima volta, ossia alla fine del romanzo precedente. Per esempio, in questo romanzo, il lettore si aspettava di trovare il celebre ipnotista, Erik Maria Bark, oppure l'altrettanto intraprendente detective, Joona Linna, del quale ignoriamo ancora la sorte da due anni a questa parte. I lettori potevano anche aspettarsi di incontrare Saga Bauer, figura femminile complessa, una poliziotta dal passato doloroso e dal presente incerto.
Invece, il modo che i LARS KEPLER hanno escogitato per sorprendere davvero i loro fan è quello di raccontare una storia completamente diversa, con personaggi che compaiono per la prima volta, magari inserendo antiche leggende orientali sull'aldilà e un tocco di paranormale. È così che, nel loro sesto thriller, il lettore incontra Jasmin Pascal-Anderson, una donna che ne ha passate tante e ancora non ha finito. È una madre single del piccolo Dante, di soli cinque anni, ma è stata anche un soldato dell’esercito svedese di stanza in Kosovo, il capitano di una squadra. Ha ricevuto anche una medaglia al merito, ma non l'ha voluta, sentendo di non meritarla: qualcuno dei suoi non ce l'ha fatta e lei stessa è sopravvissuta per miracolo.
Ha deciso di cambiare totalmente vita, dopo aver visto l'inferno. Però, non sa ancora di essere "un'anima gialla", come la chiamerebbero in Cina, ossia una che ha visto l'aldilà ed è riuscita a tornare indietro.
"Nessuno sa dove andiamo quando moriamo né se i luoghi dell'oltretomba esistano solo dentro di noi fra i lampi delle sinapsi."
È un romanzo thriller ad alta tensione, una lotta contro il tempo, che spiazza anche per l'ambientazione totalmente inedita, oltre che per i personaggi nuovi. È quella che nel medioevo sarebbe stata inclusa nel genere della "visione", ossia un viaggio nell'oltretomba. Noi italiani, forse, siano un po' troppo presi dalle tre cantiche dantesche per riuscire ad immaginarlo diversamente l'oltretomba, ma i LARS KEPLER ci parlano di un cittadina portuale cinese con ristoranti, hotel, archivi con le informazioni sui vivi costantemente aggiornate, negozi, tribunali e così via. È un luogo scandito da regole, come nella società reale, dove le anime vengono pesate su una bilancia; viene affidata loro una piastrina oppure vengono fatte imbarcare su un traghetto con destinazione morte definitiva. La città portuale de IL PORTO DELLE ANIME, forse, è un po' un purgatorio, dove l'attesa è tutt'altro che noiosa, se a idearla sono stati i LARS KEPLER.
"Il cervello funziona in modo molto complesso. In pochi secondi è in grado di costruire interi mondi di fantasia. Ma io non credo nell'aldilà."
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Cronache Zombie 2
Nessuno parla di zombie come lo scrittore di Kensington, Jonathan Maberry. Con lui diventano una realtà possibile, poiché "tutte le strade portano all'apocalisse" e, forse, i segnali li possiamo vedere se guardiamo non troppo lontano da noi. Lo stile unico di Maberry colpisce coinvolgendo con colpi di scena e descrizioni che lasciano il segno.
In questo secondo, strepitoso episodio della saga "CRONACHE ZOMBIE" più nota di Jonathan Maberry, siamo proiettati sei mesi dopo. Al gruppo dei sopravvissuti, tornati sani e salvi a Mountainside, dopo aver salvato Nix dalle grinfie dei cattivi, hanno aggiunto un nuova arrivata, Lilah. Benny Imura è in ottima compagnia e sopravvivere resta la priorità. Anche questo romanzo è ricchissimo d'avventura in un mondo distopico e post-apocalittico, ma soprattutto è pieno di pericoli e vaganti.
Qualcosa ha cambiato per sempre la loro vita. Ora, dopo essersi allenati a sopravvivere agli zombie, Tom Imura, Benny e Nix sono pronti per lasciare Mountainside in cerca di un futuro migliore. Lilah, la Lost Girl, e il miglior amico di Benny, Lou Chong, andranno con loro. Il viaggio si prospetta interessante.
Ma pochi istanti dopo aver superato i cancelli del fortilizio, la compagnia si rende conto che qualcosa di inquietante aleggia tra i boschi: non solo zombie, ma anche animali selvaggi mai visti prima, uomini deliranti, ciò che resta degli orrori di Gameland, dove gli adolescenti sono spinti a battersi per la vita in perversi giochi di sopravvivenza.
La serie di Jonathan Maberry sta dinamicamente intraprendendo una nuova fase, un'evoluzione della situazione apocalittica che porta ad allargare gli orizzonti e le riflessioni antropologico-sociali.
IL BENE E IL MALE è un ottimo romanzo, da non restringere ad una fascia di lettori adolescenti, ma da allargare anche oltre i cultori del genere zombie, dalla tradizione cinematografica alle grandi serie tv.
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La gemella di ghiaccio
Non è un caso se questo romanzo ha stregato pubblico e librai, tanto da diventare un caso editoriale, venduto in 20 paesi. LA GEMELLA SILENZIOSA è stato proclamato libro dell'anno.
Quando lo inizi a leggere, questo thriller psicologico ti cattura. Già dalle prime pagine non puoi farne a meno. Devi scoprire la verità. È un romanzo ipnotico e indimenticabile. Non è un romanzo che metti da parte, quando arrivi all'ultima pagina. È una storia dove personaggi complessi alimentano le insicurezze dei lettori e li portano a riflettere su quanto siano tortuosi e inestricabili i meandri della mente umana, assolutamente celati da un mistero inconscio e insondabile.
È una storia dove niente è quello che sembra e tutte le sicurezze che sostengono la nostra vita possono infrangersi come uno specchio troppo fragile.
La storia è avvincente, coinvolgente e psicologicamente interessante ed intensa.
Il mistero nasce dal passato, quando Sarah ha imparato ad amare il silenzio assoluto della sera che avvolge l'isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre la osserva, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente e nessuno le distingueva. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell'isola dispersa nel mare di Scozia.
Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, la malinconia e i ripensamenti diventano una costante.
Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità se restano lì, quasi nascosti. Eppure, mentre si avvicina un anno esatto dalla scomparsa della sua gemella, la figlia di Sarah, Kirstie è sempre più strana. Infatti la bambina diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più diversa da se stessa e più simile a Lydia, la gemella scomparsa, non più tanto silenziosa come dovrebbe essere.
Cosa cela il passato? Quali segreti nasconde? S. K. Tremayne è formidabile nel far gradualmente montare la suspense a livelli inimmaginabili. È un thriller psicologico che devasta la protagonista Sarah fino a insinuarle il tarlo dell'errore e dell'orrore. Comincia così a torturarle l'anima.
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Benny Imura nell'apocalisse zombie
Precedentemente pubblicato come Rot & Ruin, è il primo romanzo della serie Cronache Zombie di Jonathan Maberry. Bella e ad effetto zombie anche questa nuova copertina del 2015.
È un romanzo davvero originale che ha utilizzato l'apocalisse zombie, tanto di moda negli ultimi anni, per raccontare la storia del difficile rapporto fra due fratelli, uniti dal dolore, e il passaggio di tre ragazzini dall'adolescenza alla maturità. Nonostante sia un romanzo ideato per gli adolescenti, affronta temi sociali con grande maturità, segno che i lettori cui si aspira non sono tipi qualunque, ma ragazzi perspicaci ed intelligenti a tal punto da cogliere quanto si cela dietro le parole.
LE AVVENTURE DI BENNY IMURA coinvolgono e conquistano il lettore di ogni età. Benny è il protagonista che racconta le vicende dal suo punto di vista. È un ragazzo che sarà costretto a maturare in fretta. Ciò fa di questo libro un romanzo di formazione particolarmente interessante, poiché il contesto sociale è fuori dal comune. Tanti sono gli sunti di riflessione che vengono fuori da questa realtà distopica ed apocalittica.
I personaggi sono ben caratterizzati; risultano realistici e restano nella mente proprio perché in grado di colpire l'attenzione e destare interesse. Anche i malvagi si fanno ben inquadrare e ricordare.
Però, a rendere davvero questo romanzo un grande ed originale inizio di serie è la visione degli zombie, creature dannate che un tempo erano persone vive e, se attaccano, non sono consapevoli di ciò che fanno considerato che non hanno chiesto loro di diventare quello che sono. Sono lenti, implacabili ed affamati di carne fresca. Un ottimo tributo agli zombie del noto regista George A. Romero, padre di queste fameliche e terrificanti creature.
È un romanzo young adult che parla in modo nuovo degli zombie. Grazie allo stile scorrevole, Maberry riesce a tenere il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina. Mescola sapientemente narrazione, parti descrittive e dramma fino ad un finale che apre un nuovo mondo da trovare nel sequel.
È un ottimo romanzo apocalittico, coinvolgente e ben scritto.
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Tulle le strade dell'apocalisse
Nessuno parla di zombie come lo scrittore di Kensington, Jonathan Maberry. Con lui diventano una realtà possibile, poiché "tutte le strade portano all'apocalisse" e, forse, i segnali li possiamo vedere se guardiamo non troppo lontano da noi. Lo stile unico di Maberry colpisce coinvolgendo con colpi di scena e descrizioni che lasciano il segno.
In questo secondo, strepitoso episodio della saga "CRONACHE ZOMBIE" più nota di Jonathan Maberry, siamo proiettati sei mesi dopo. Al gruppo dei sopravvissuti, tornati sani e salvi a Mountainside, dopo aver salvato Nix dalle grinfie dei cattivi, hanno aggiunto un nuova arrivata, Lilah. Benny Imura è in ottima compagnia e sopravvivere resta la priorità. Anche questo romanzo è ricchissimo d'avventura in un mondo distopico e post-apocalittico, ma soprattutto è pieno di pericoli e vaganti.
Qualcosa ha cambiato per sempre la loro vita. Ora, dopo essersi allenati a sopravvivere agli zombie, Tom Imura, Benny e Nix sono pronti per lasciare Mountainside in cerca di un futuro migliore. Lilah, la Lost Girl, e il miglior amico di Benny, Lou Chong, andranno con loro. Il viaggio si prospetta interessante.
Ma pochi istanti dopo aver superato i cancelli del fortilizio, la compagnia si rende conto che qualcosa di inquietante aleggia tra i boschi: non solo zombie, ma anche animali selvaggi mai visti prima, uomini deliranti, ciò che resta degli orrori di Gameland, dove gli adolescenti sono spinti a battersi per la vita in perversi giochi di sopravvivenza.
La serie di Jonathan Maberry sta dinamicamente intraprendendo una nuova fase, un'evoluzione della situazione apocalittica che porta ad allargare gli orizzonti e le riflessioni antropologico-sociali.
IL BENE E IL MALE è un ottimo romanzo, da non restringere ad una fascia di lettori adolescenti, ma da allargare anche oltre i cultori del genere zombie, dalla tradizione cinematografica alle grandi serie tv.
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Tokoloshe
Ottimo, agghiacciante romanzo che non risparmia, durante la narrazione, dettagli truculenti e descrizioni a livello scientifico. È come stare in prima persona sulla scena del crimine. Ottimo il giallo poliziesco di MO HAYDER, che vede in azione, senza mai collaborare veramente, il detective Jack Caffery e la poliziotta, specializzata in immersioni subacquee, Frea Marley.
"Forse parla qualcuno che è stato scelto dalla morte."
Entrambi i protagonisti, di cui osserviamo le vite, private e lavorative, a capitoli alterni, hanno abilità diverse, ma un fiuto speciale nello svolgere le indagini.
Ognuno ha il proprio metodo, ma il fine è la giustizia: così come la intendono loro. Ognuno a suo modo, che forse può essere lo stesso. Si osservano a distanza. Si studiano, così che il lettore non riesce a prevedere cosa accadrà, ma è costantemente attento ai possibili sviluppi.
Jack Caffery ha un rapporto particolare con i criminali, per via del suo doloroso passato. Nelle indagini è un segugio che fiuta la pista e la segue, procedendo a intuito.
"Mi sto avvicinando, amico. Ti sento. Non sono lontano."
Frea Marley, invece, si trova coinvolta in una strana e complicata situazione.
Nel frattempo, troppe morti cominciano a susseguirsi in rapida sequenza. Che siano tutte davvero de semplici suicidi? E allora come mai ai cadaveri mancano piccoli frammenti di pelle?
Il Male è dovunque, anche dentro coloro che cercano ogni giorno di combatterlo.
Troppi segreti, troppe ombre dividono i protagonisti. La loro scelta di difendere la legge si rivela ogni giorno più difficile. Infatti il lavoro li mette costantemente alla prova, perché quando hai incontrato il Male, lui cammina con te. E non lascia spazio a nessuno.
Con questo thriller, Mo Hayder, proprio come Frea, la sua protagonista, sfida gli abissi, anche se però si addentra in quelli della mente, quelli dove abita il Male, che è pronto a sconvolgere e terrorizzare una tranquilla cittadina affacciata sul mare.
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TOCCO PROIBITO
Lo stile erotico di Beth Kery, in questo romanzo, aumenta di livello, narrando situazioni più ardite e peccaminose, fatte di giochi erotici scandalosi che scivolano nel dominio sessuale. Pur giungendo a così alti livelli erotici, la Kery non perde la sua classe e la sua eleganza nel narrare questi tipi di intriganti situazioni di cui anche il sospetto e il mistero fanno parte. Sono proprio questi ingredienti che rendono apprezzabile la Kery e la sua abbondante produzione di romanzi.
Questa volta, la protagonista è la sensuale Genny, vedova di Max, un imprenditore, che percorreva il mondo con il passo del padrone e manovrava tutti come pedine sulla sua scacchiera d'intrighi diplomatici e scandali internazionali. Max aveva notato l'attrazione che si era sviluppata tra sua moglie e il suo aitante braccio destro, Sean, e aveva proposto a entrambi una torbida trasgressione. Ma la morte di Max segna la fine degli intensi piaceri erotici che Genny ha provato solo con Sean, nonché l'inizio di un vortice di sospetti inquietanti. Chi ha ucciso Max? Ognuno inizia a sospettare e fare ipotesi e congetture. Tre anni dopo il caso non è ancora risolto, quando qualcuno prende di mira Genny. Lei è veramente una vedova innocente o nasconde qualcosa?
Sean, come anche la polizia, cercherà di scoprirlo a suo modo. Lui, però, è anche perdutamente innamorato di lei e non l’ha mai dimenticata. La sua priorità diventa: proteggere Genny.
Tutto ciò accade in un alternarsi di situazioni eroticamente peccaminose e di giochi inimmaginabili.
Sesso, amore e rischio si intrecciano per risolvere questo intricato mistero. Le sequenze erotiche si mescolano a quelle proprie delle indagini e del giallo da risolvere. Il dubbio aleggia tra le pagine, mentre la Kery ci accompagna verso la soluzione.
È un’altra emozione romantica, ma anche ricca di suspense che vi consiglio, senza anticiparvi altro dei particolari.
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UN'ESPLOSIONE DI DESIDERIO
IL COLORE DEL PIACERE
IL RICHIAMO DEI SENSI
OPERA DI SEDUZIONE
SOLO PER TE
SOLO PER TE
Beth Kery crea dipendenza. Le passioni, che lei racconta in modo tanto intenso, devono essere raccontate. Grazie a Beth Kery, possiamo viverle anche noi.
Come in ogni suo romanzo, l'erotismo è sottile ed elegante. Viverlo è un'esperienza unica, passionale, eccitante.
La protagonist è Gia Harris, una it-girl di Hollywood, abituata a stare sotto i riflettori, come anche a evitarli, quando è necessario. Ma c'è sempre un momento in cui cambia tutto e giunge improvviso sconvolgendole la vita. Dopo essere stata testimone di un crimine orrendo, sa che testimoniare è la cosa giusta da fare, anche se significa ritrovarsi al centro di una vera e propria bufera mediatica.
Gia è sola, davvero sola. Ha bisogno di essere protetta. Il pericolo che la circonda la rende vulnerabile ed estremamente eccitante per colui che è disposto a proteggerla.
Quando il gioco si fa pericoloso, Gia ha bisogno di rimanere in disparte e di qualcuno che vegli su di lei. La scelta cade su Seth Hightower. Lui è un ex ufficiale dei servizi segreti ed è la persona ideale per tenerla lontana da giornali e televisione. Il problema è che lui è l'ultima persona con cui lei vorrebbe avere a che fare. Ma soprattutto, lo sa bene anche lei, Seth è un uomo a cui è difficile resistere. Seth è la tentazione fatta persona, carne ed ossa, muscoli e coraggio, ed è un'occasione troppo allettante cui rinunciare.
Anche la lettrice resta sedotta dalla presenza di Seth nella vita di Gia. È sconvolgente incontrarlo.
È una storia erotic romantic suspense, perfettamente seducente, scorrevole ed avvincente.
Un ottimo romanzo, un nuovo best seller al pari degli altri di Beth Kery.
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OPERA DI SEDUZIONE
SOTTOMESSA AL PIACERE
TOCCO PROIBITO
IL COLORE DEL PIACERE
IL RICHIAMO DEI SENSI
18esimo Jack Reacher
Jack Reacher è sempre in prima linea. Anche in questo suo 18esimo romanzo della serie, Lee Child non risparmia i colpi di scena e mette il suo protagonista, ancora una volta, in situazioni assurde che soltanto uno come Jack Reacher può risolvere.
Questa volta, in PUNTO DI NON RITORNO, Jack Reacher torna a casa o in quello che si può definire il luogo più simile a una casa per un uomo come lui: senza legami, senza radici.
Jack Reacher arriva fino in Virginia e raggiunge il quartier generale della 110ª Unità della polizia militare, dove, in passato, ha prestato servizio come maggiore. Ma questo era prima, prima del suo cambiamento. Poi è diventato come abbiamo imparato a conoscerlo. Jack Reacher ha scelto una vita libera lungo le strade d’America, al servizio della giustizia.
PUNTO DI NON RITORNO è un thriller avventuroso ed è anche come un viaggio nel passato di Jack Reacher, ma non è destinato a rimanere tale. Se è tornato c'è un motivo: Reacher è spinto dal desiderio e dalla curiosità di conoscere di persona la donna che ha preso il suo posto. Si tratta del maggiore Susan Turner che, finora, per lui, è stata solo una voce gentile e intrigante al telefono.
Sembrerebbe una situazione lineare, ma nulla va mai come deve andare. Infatti, quando arriva in Virginia, Susan Turner pare scomparsa nel nulla e nessuno sembra gradire lì la presenza di Jack Reacher, al quale le sorprese non mancano. Gli vengono annunciate due notizie sconvolgenti e, di conseguenza, per lui, si aprono due nuove strade. Jack Reacher deve scegliere o risolvere entrambe le minacce.
Con il suo solito stile, unicamente accattivante, Lee Child racconta una nuova avventura tenendoci con lui al centro dell'azione.
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Le avventure di Benny Imura
Precedentemente pubblicato come Rot & Ruin, è il primo romanzo della serie Cronache Zombie di Jonathan Maberry. Bella e ad effetto zombie anche questa nuova copertina del 2015.
È un romanzo davvero originale che ha utilizzato l'apocalisse zombie, tanto di moda negli ultimi anni, per raccontare la storia del difficile rapporto fra due fratelli, uniti dal dolore, e il passaggio di tre ragazzini dall'adolescenza alla maturità. Nonostante sia un romanzo ideato per gli adolescenti, affronta temi sociali con grande maturità, segno che i lettori cui si aspira non sono tipi qualunque, ma ragazzi perspicaci ed intelligenti a tal punto da cogliere quanto si cela dietro le parole.
LE AVVENTURE DI BENNY IMURA coinvolgono e conquistano il lettore di ogni età. Benny è il protagonista che racconta le vicende dal suo punto di vista. È un ragazzo che sarà costretto a maturare in fretta. Ciò fa di questo libro un romanzo di formazione particolarmente interessante, poiché il contesto sociale è fuori dal comune. Tanti sono gli sunti di riflessione che vengono fuori da questa realtà distopica ed apocalittica.
I personaggi sono ben caratterizzati; risultano realistici e restano nella mente proprio perché in grado di colpire l'attenzione e destare interesse. Anche i malvagi si fanno ben inquadrare e ricordare.
Però, a rendere davvero questo romanzo un grande ed originale inizio di serie è la visione degli zombie, creature dannate che un tempo erano persone vive e, se attaccano, non sono consapevoli di ciò che fanno considerato che non hanno chiesto loro di diventare quello che sono. Sono lenti, implacabili ed affamati di carne fresca. Un ottimo tributo agli zombie del noto regista George A. Romero, padre di queste fameliche e terrificanti creature.
È un romanzo young adult che parla in modo nuovo degli zombie. Grazie allo stile scorrevole, Maberry riesce a tenere il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina. Mescola sapientemente narrazione, parti descrittive e dramma fino ad un finale che apre un nuovo mondo da trovare nel sequel.
È un ottimo romanzo apocalittico, coinvolgente e ben scritto.
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Night Film
NOTTE AMERICANA (titolo originale Night Film) è il secondo romanzo di Marisha Pessl ed è un'opera avvincente ed estremamente complessa. È un romanzo investigativo che affonda nell'abisso del male e vi guarda da un'angolazione privilegiata, portando alla luce una visione pessimistica.
"La mente umana è un posto annerito, coperto di erbacce."
La mente umana è un abisso inspiegabile, sconvolgente. In questo romanzo, ipnotico ed extra large, considerate le 770 pagine, il ritmo alterna sequenze che scorrono in picchiata ad altre che rallentano la narrazione e ne descrivono l'ignoto indugiando sugli effetti. Cause ed effetti, fanno scorrere inesorabilmente le indagini nelle quali il protagonista si ritrova sempre più pericolosamente coinvolto.
Le indagini del protagonista Scott McGrath cercano di scoprire chi era la giovane e bella Ashley Cordova, trovata morta in un magazzino abbandonato di Manhattan. Anche se il caso viene archiviato subito come suicidio, Scott McCrath, giornalista investigativo con anni di esperienza alle spalle, sospetta che ci sia molto di più dietro. Lui non lo sa, ma lui e Ashley si sono già incontrati. Forse lei ha cercato di chiedergli aiuto, ma si è arresa prima di farlo.
"È meraviglioso perdersi nella musica. Dimenticare per un po' il proprio nome." Ashley avrebbe voluto scomparire. Ha provato a salvarsi con l'occultismo, ma ad un certo punto ha deciso di smettere di lottare.
Scavando nelle strane circostanze che segnano la vita e la morte di Ashley, McGrath finisce per scontrarsi con l'eredità del padre della ragazza, il leggendario regista di film horror di culto Stanislas Cordova, un uomo che non appare in pubblico da oltre trent'anni. Anche se in molti hanno scritto sugli oscuri, inquietanti film del regista, dell'uomo non si sa nulla, o quasi. I suoi fan, i Cordoviti, sono sempre alla ricerca di novità che lo riguardano, per sciogliere il mistero che lo avvolge. Ma per ogni coperta fatta, c'è sempre molto di più. McGrath lo sa, perché ha un conto in sospeso con Cordova. Già in passato McGrath aveva cercato di far luce su questo personaggio misterioso, ottenendo però di distruggere il suo matrimonio e la sua carriera. Ma ora rischia di perdere molto di più. Anche Scott ha una figlia, una dolce, tenera bambina e i piccoli, quando si parla di Cordova, sono le vittime preferite. Però, Scott McGrath non riesce a tenere a freno i suoi istinti investigativi e così, guidato dalla vendetta, dalla curiosità, ma anche dalla sete di verità, viene risucchiato sempre più nel mondo ipnotico e misterioso del regista cinematografico Stanislas Cordova. Ad aiutarlo nelle investigazioni, Scott McGrath ha due singolari aiutanti, Nora e Hopper, altrettanto indecifrabili.
È un romanzo particolare anche per tutti gli inserti grafici che in esso sono contenuti. Vi sono immagini che raffigurano dossier, articoli di giornale, siti web, forum, chat instant messaging e rimandi a video reali. È quasi come leggere un'opera multimediale, più che seguire le semplici indagini di un protagonista X. La narrazione in prima persona e i documenti fotografici, inseriti all'interno del volume, fanno sì che l'immedesimazione del lettore, durante le indagini, sia totale.
"Le nostre vite sono fiori che sbocciano, sgargianti e poi muoiono."
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Fiducia tradita
"L'unica certezza è che dalla sua bocca escono solo bugie."
Fidarsi è bene. Non fidarsi è meglio. Non è un libro di proverbi, ma un thriller psicologico che, ancora una volta, ci porta a riflettere su chi abbiamo intorno.
L'AMICA PERICOLOSA è il secondo romanzo di PAULA DALY, dopo DA QUANDO SEI SCOMPARSA. Ancora una volta, l'ambientazione è quella dove vive la scrittrice: è la Cumbria, la contea del Regno Unito che ospita il Lake District National Park, un luogo splendidamente malinconico e suggestivo che parla all'anima e, forse un po', la prepara alle terribili e impreviste prove da affrontare.
Anche qui la protagonista è una donna dalla vita perfetta, che deve sopportare il peso degli eventi, scivolando tra lucidità e lampi di follia, vivendo un'esperienza che ha dell'incredibile, ma che parte dalle basi della quotidianità e da indiscutibili certezze.
Un mondo perfetto si può sgretolare in pochi giorni?
Sì, la storia della protagonista Natty ne è l'esempio. È la storia che nessuna donna vorrebbe trovarsi a vivere.
Nessuna può lasciare l'amica del cuore con il marito sperando di farla franca, soprattutto se la persona fidata è una tipa molto pericolosa. È una delle paure inconsce di ogni donna. È la normale insicurezza umana che affonda le proprie radici dentro le perfidie della femminilità. Anche se giuriamo a noi stesse che non ci capiterà mai e che noi conosciamo bene chi ci circonda, non siamo completamente propense a mettere la mano sul fuoco, quando si tratta delle nostre amiche. Le conosciamo davvero? Sono davvero oneste con noi quando ci parlano della loro vita o quando si insinuano nella nostra?
Questo nuovo thriller della Daly lo si divora proprio perché sa far leva sulle insicurezze femminili ed è per questo motivo che è tanto interessante e coinvolgente. È soprattutto la trama che ti prende, ma anche lo stile narrativo, la suspense e i personaggi fanno la loro parte. Tutto procede alla perfezione, passando dalle certezze indiscutibili della protagonista al crollo totale, attraverso una serie di colpi di scena che non si risparmiano fino all'improvviso e spiazzante finale, vera ciliegina sulla torta.
"Tu hai smesso di cercare di piacermi tantissimo tempo fa."
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Never coming back
"Talvolta chi scompare non vuole essere ritrovato ..." ne sa qualcosa David Raker, personaggio letterario nato dalla mano di Tim Weaver, il quale ancora una volta ci regala uno splendido thriller. Le persone che scompaiono suscitano sempre la sensazione di qualcosa che rimane in sospeso ed è proprio da questo punto di partenza che si snoda la tensione propria dei thriller con David Raker come protagonista.
Ancora una volta è lui alla ricerca della verità, a caccia di chi non può essere stato davvero inghiottito dal nulla. Ed è proprio partendo dal nulla che David, animato da un dolore personale sempre presente, inizia a cercare gli indizi, i segreti, le motivazioni alla base di ogni sparizione.
La scena che si presenta agli occhi di Emily Kane, quando entra nell’appartamento di sua sorella Carrie, la mette subito in allarme. Qualcosa non va: ci sono i segni di una colluttazione. Inoltre, della donna non c’è traccia. Insieme a lei sono misteriosamente scomparsi anche il marito e le due figlie. Un’intera famiglia cancellata, come non fosse mai esistita.
I mesi successivi a quella maledetta notte vedono le indagini arrivare a un binario morto. L’incapacità della polizia locale raffredda la pista, e a Emily non rimane che affidarsi all’abilità del detective David Raker, suo ex fidanzato, specializzato nei casi di persone scomparse.
Rinvigorito dalla prospettiva di un obiettivo, dopo un’indagine che lo ha condotto faccia a faccia con la morte, David è pronto, come in ogni romanzo che lo vede protagonista, a rimettersi in gioco. Dalle scogliere della Cornovaglia ai casinò di Las Vegas, seguirà il dipanarsi di un nuovo filo investigativo, imperfetto ma quanto mai teso verso una verità che qualcuno sta cercando in tutti i modi di insabbiare.
È un altro avvincente caso per David Raker, un’incursione tra le nebbie che avvolgono la terra degli scomparsi.
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Tracce di morte
Svanito
Mitch, marito pronto all'imposibile
Travolgente il ritmo narrativo di Dean Koontz che in IL MARITO inizia bene, ma poi si perde. Forse c'è un po' troppo da gestire per il protagonista Mitch, giardiniere squattrinato cui accade l'incredibile.
Una telefonata sconvolge la sua vita. Hanno rapito sua moglie e chiedono un riscatto talmente alto che lui non sa come procurarselo. I rapitori non scherzano e glielo dimostrano subito con un colpo di scena ad effetto: un cecchino uccide un passante dall'altro lato della strada dove Mitch lavora.
Poi, però, accade davvero troppo e non sempre con una logica per rendere la serie di vicende plausibile.
Mitch viene risucchiato in un incubo che abbatterà, una alla volta, tutte le sue certezze faticosamente costruite, tutto il suo mondo. Per Mitch è anche impossibile chiedere aiuto alla polizia, poiché i sequestratori intercettano ogni sua parola, seguono ogni suo spostamento.
Chiede aiuto ad Anson, suo fratello maggiore, che ha sempre avuto successo in tutto.
Il lettore si domanda costantemente cosa Mitch è capace di fare per amore.
Mitch si dimostrerà un marito all'altezza delle aspettative?
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La melodia del carillon
Il mio gradimento dei gialli di Mary Higgins Clark è sempre altissimo. La sua prosa scorrevole, avvincente, interessante, ma anche rilassante, è ottima per le ore di intrattenimento letterario di qualità. Il lessico classicheggiante ed elegante, mai banale, è input costante di interesse e coinvolgimento, tanto quanto le storie narrate, dove, di volta in volta, il lettore è inconsciamente chiamato a schierarsi a favore o contro i tanti personaggi in azione, per poi ricredersi man mano che loro mettono in luce il loro reale modo di essere e, quindi, il loro ruolo.
Le vicende non hanno mai brutalità eccessive, che stravolgono il lettore scioccandolo, ma, anzi, lo accompagnano piacevolmente, narrandogli storie di verosimile buon gusto. Mary Higgins Clark è una scrittrice che si sceglie e si ama proprio per ogni componente del suo stile e del suo modo unico di narrare storie che trasmettono qualcosa: un messaggio solidale contro il male e figure positive buone che ottengono giustizia in un romantico lieto fine. Le sue strategie narrative, caratteristiche di ogni suo romanzo giallo, diventato bestseller mondiale, sono riconoscibilissime anche in QUANDO FINISCE LA MUSICA nel quale, dopo vari colpi di scena e uno spannung, costruito con incisivi meccanismi di suspense, svela segreti e misfatti dei personaggi, i retroscena di considerate più ineccepibili.
In questa storia, la protagonista, dai riflessi rossi dei capelli, è la bella Lane Harmon, madre single dell'amatissima Katie, una bambina che non ha conosciuto mai il suo papà, poiché morto tragicamente, quando sua madre era incinta da soli due mesi. Scampate alla tragedia, madre e figlia fanno di tutto per vivere serenamente e dignitosamente. Lane sente che alla sua bambina manca una figura paterna, ma non è disposta ad affiancarle il primo che si presenta, ma l'uomo giusto e sarà così appena lo incontrerà.
Nel suo lavoro come braccio destro della più esclusiva designer d'interni di New York, Lane è ormai abituata a visitare case opulente nella zona più ricca del Paese, ma quando per lavoro incontra Eric, qualcosa sembra incanalarsi verso il più meraviglioso lieto fine. Unico grosso e non indifferente problema è la cattiva reputazione di Eric, negativa in quando figlio del famigerato finanziere Parker Bennett, scomparso misteriosamente due anni prima, con i cinque miliardi del fondo che gestiva. Il furto di tale cifra ha mandato sul lastrico tutti coloro che gli hanno dato, oltre alla totale fiducia, anche tutti i loro risparmi.
I dubbi sono tanti. Chi sapeva cosa faceva Parker Bennett? Suo figlio Eric era coinvolto nelle attività paterne? Parker Bennett è veramente morto o è solo nascosto? Il suo è stato un suicidio o una fuga strategica?
"Che sia vivo o morto, la nostra musica non è finita": non smette di dire il cuore di chi ancora lo ama.
Quanti sono i misteri sui quali la narrazione di Mary Higgins Clark farà luce?
Nessuno ha dimenticato il nome di Parker Bennett, né i proprietari del fondo da lui gestito e trafugato, né il governo federale. Tutti continuano a dargli la caccia.
Lane, però, è una voce fuori dal coro e concede la sua sincera fiducia a Eric, dal quale si sente profondamente attratta. Eric Bennett è deciso a dimostrare la sua non colpevolezza riguardo al lavoro fraudolento del padre. Tuttavia, Lane non sa che più si avvicina ai Bennett, più mette in pericolo la sua vita e quella di Katie.
Come in ogni suo interessantissimo romanzo, Mary Higgins Clark è il placebo della mia anima e un'ottima lettura d'intrattenimento che consiglio sempre entusiasticamente.
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LE DUE METÀ DEL MONDO
È il romanzo adatto, quando si ha voglia di leggere qualcosa che parli di cose vere. Basta con le storie d'amore troppo perfette da poter apparire irreali, impossibili nella vita di tutti i giorni. Basta con i sogni irrealizzabili che si alimentano di speranze.
LE DUE METÀ DEL MONDO è il romanzo d'esordio di Marta Morotti.
La protagonista è la diciannovenne Maria, la quale dopo la maturità, cerca di orientarsi nella costruzione del suo futuro. Vorrebbe frequentare Psicologia, ma suo padre ha scelto per lei il lavoro in fabbrica. La vita della ragazza è un costante mondo di tenebre, del quale fanno parte un fratello problematico, un padre distante e una madre preoccupata. Un mondo troppo diverso dalla realtà.
Questo romanzo ha nella trama quel qualcosa di strutturalmente complesso da renderlo originale, nuovo, interessante da tutti i punti di vista. È psicologicamente molto introspettivo. È sicuramente un romanzo da leggere.
Personalmente non riuscivo a staccarmi. L'ho letto tutto d'un fiato, perché non volevo a separarmi da Maria senza sapere il perché del suo costante malessere e cosa le sarebbe accaduto.
Il romanzo si compone di due parti. Nella prima, parla Maria. Nella seconda, a spiegare tutti i perché, è Lucia, la madre di Maria, la seconda metà di un romanzo che cerca di costruire la normalità intorno alla protagonista. Alcune volte niente è più importante di una vita normale.
Il periodare breve, proprio della stile di Marta Morotti, unito all'ambientazione torinese creano un forte coinvolgimento emotivo che intrappola il lettore nel mondo di Maria e nelle sue vicende personali.
Particolarmente interessante è anche l'immagine in copertina che anticipa la psicologia del romanzo, un ottimo e coraggioso esordio narrativo. Marta Morotti è nata per la scrittura.
"Ricominciare proprio da dove tutto finisce. Perdersi per poi ritrovarsi e affrontare le difficoltà dell’esistenza più forti di prima."
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Onore e Giustizia per un amico
Quando una persona che sentiamo molto vicina, più che un semplice conoscente, un vero amico, scompare in nessun caso possiamo ignorare che la cosa non ci tocchi. Lo stesso accade per l'ex giudice Carlo Petri, il quale non può fare finta che niente sia accaduto, quando viene contattato dalla segretaria del suo medico curante per informarlo concitatamente che il dottore da un po' di giorni risulta non più rintracciabile, letteralmente scomparso. Carlo ha qualche problema di salute, ma non può mettere da parte la questione. Il buon Petri è sconvolto: si butta nell'indagine anima e corpo. Prende a cuore il caso, e costringe il commissario Miceli, che ormai lascerebbe volentieri le rogne al nuovo commissario Grazia Bruni, a rimettersi in gioco ed aiutarlo. La squadra al completo, con il nuovo vice ispettore Armiento, il navigato Maccari, il bravo Esposito, gli inseparabili Grasso e Tondelli, e persino il procuratore Martinelli, è pronta a mettersi sulle tracce dell'uomo scomparso. Il dottor Emilio De Paoli, però, la squadra lo aveva già sotto gli occhi. L'uomo, infatti, era già stato ritrovato cadavere in un fossato, ma l'assenza di documenti non aveva portato all'identificazione. Il lavoro, però, non è finito: se c'è stato un omicidio la squadra deve risolvere il caso per restituire onore e giustizia all'amico di Petri.
Scoprire cosa o chi ha portato De Paoli alla morte è indispensabile per mettere pace nell'anima lacerata di Petri che ha perso una persona cara, che forse non conosceva fino in fondo. Quali segreti ha custodito? Cosa lo ha portato alla morte? Chi lo odiava a tal punto? Cosa è andato storto?
Con uno stile fluidamente avvincente e un'ottima trama ricca di colpi di scena, Gianni Simoni ci porta a scoprire tutta la cruda verità del come si giunge alla morte, svelandoci anche i retroscena inquietanti dell'animo umano e la complessità e banalità del destino.
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TUTTE LE VOLTE CHE HO SCRITTO TI AMO
È il primo romanzo che leggo scritto da JENNY HAN, scrittrice newyorkese di young adult. TUTTE LE VOLTE CHE HO SCRITTO TI AMO è il suo secondo romanzo, una brillante romantic comedy,una storia perfetta per diventare anche un film.
La protagonista è la simpatica e romantica Lara Jean, un'adolescente molto legata alla famiglia, piena di interessi e passioni e con pochi e fidati amici. Ogni volta che si è innamorata, ha scritto una lettera d'amore con la sua penna speciale. Ha messo tutta se stessa in quelle righe che il destinatario non avrebbe mai dovuto leggere. Quando scrive, Lara Jean racconta cose che non si sognerebbe mai di dire ad alta voce. Solo così è riuscita a non rivelare mai i suoi sentimenti e a chiudere storie d'amore mai iniziate, poiché dal suo punto di vista erano solo amori impossibili.
Si è innamorata in tutto cinque volte e nessuno lo ha mai saputo.
L’ultimo si chiama Josh ed è il suo migliore amico, nonché, purtroppo, il ragazzo di sua sorella Margot.
Lara Jean tiene le sue lettere d’amore gelosamente custodite in una cappelliera, appartenuta a sua madre. Nessuno in casa sua conosce l'esistenza delle lettere, finché un giorno qualcosa cambia irreversibilmente.
Un giorno, però, scopre che la cappelliera è scomparsa e le sue lettere d’amore sono state spedite e ricevute dai destinatari.
Improvvisamente, la vita di Lara Jean diventa complicatissima, ma anche molto più interessante. Lara Jean diventa una ragazza piena di amici e di possibilità. La sua vita diventa avventurosa ed è uno spasso seguire gli intrecci narrativi creati da Jenny Han. Il suo stile è scorrevole e coinvolgente. È un'ottima lettura dalla trama avvincente e ricca di colpi di scena.
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IO SONO NESSUNO
Quando si parla di narrativa per ragazzi, non si può non citare le splendide e avventurose storie di JENNY VALENTINE, bravissima e super premiata, scrittrice britannica.
IO SONO NESSUNO è un thriller per ragazzi, scritto ottimamente, con un livello di suspense e adrenalina crescenti. I teenager impazziranno per il protagonista di questa storia, il misterioso Chap. La sua identità è avvolta nel mistero. Chap non sa bene chi è. Ha ricordi confusi e, per tutta la vita, non ha fatto altro che scappare, finché un giorno, mentre è ospite in una casa-famiglia, i gestori del centro vedono in lui le sembianze di Cassiel Roadnight, un ragazzo scomparso due anni prima. La somiglianza è davvero stupefacente, Chap non può negarlo. La famiglia Roadnight non si è ancora rassegnata e lo cerca ancora disperatamente. Sembra una famiglia perfetta, più che benestante, e lui che non conosce nient'altro che la povertà, decide di appropriarsi dell'identità di Cassiel e fingersi lui con la sua famiglia e i suoi amici. Lo fa "Perché non sono nessuno. Perché non ho niente da perdere."
È bravo a vivere di espedienti e diventa un bravo impostore, mentre cerca di capire chi era Cassiel, sperando che non faccia ritorno a casa improvvisamente per smascherarlo.
Diventare qualcun altro è estremamente eccitante: "Tutti prendiamo qualcosa che non ci appartiene."
Però, quella che per Chap potrebbe essere una seconda chance, un'occasione per ricominciare, trovare una famiglia amorevole e una casa, non è così semplice come ha sperato e immaginato.
Presto scopre che varie ombre sia sulla famiglia, con cui va a vivere e che lo crede il figlio perduto, sia su Cassiel stesso. Qualcuno, infatti, è a conoscenza di una verità agghiacciante: Casseil è morto e molti sono i segreti da scoprire.
La letteratura per adolescenti, quando lo ero anche io, non era così entusiasmante ed avvincente.
IO SONO NESSUNO di Jenny Valentine è un romanzo di cui annotare subito titolo ed autore. Assolutamente un thriller young adult da leggere, per scoprire se Chap nel suo furto d'identità riuscirà o meno a falra franca.
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I figli perdonano?
"I figli iniziano amando i loro genitori. Col tempo, li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano." Oscar Wilde
Chi ci spiega cos'è l'amore? Sicuramente è nell'ambito della famiglia che nascono i primi ragionamenti sull'amore, le prime congetture su come sarà la nostra vita futura. La famiglia è l'esempio d'amore che acquisiamo, anche inconsapevolmente e proiettiamo nelle nostre relazioni. È nella famiglia che impariamo ad amare, ma cosa succede quando la nostra è una famiglia disgregata, sfasciata? Se i nostri genitori si separano, noi l'amore dove lo osserviamo? Da chi prendiamo spunto per diventare gli uomini di domani?
Separarsi è diventato qualcosa di semplice, quotidiano, quasi banale, tristemente normale. Ormai lo fanno tutti. I figli come vivono le separazioni?
Nella storia SCRITTO SULLA MIA PELLE, Pietro Vaghi approfondisce perfettamente le dinamiche psicologiche e i conflitti, interiori e sociali, vissuti da un figlio che cresce in una famiglia di separati.
Stefano ha sedici anni e odia la parola normale, soprattutto da quando sua madre se n'è andata di casa. È così che Stefano ha perso il proprio equilibrio interiore ed ora ne cerca un altro, per sopravvivere, nell'età difficile che è il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, fino a giungere alla consapevolezza dell'età matura.
Da quando la madre è andata via, ha bisogno di risposte alle sue domande, ma gli sono rimasti il silenzio di un padre, un fratellino pieno di paure e un nonno ammalato di Alzheimer.
Per la prima volta il dolore entra nella sua vita spezzando certezze e sogni (SCRITTO SULLA MIA PELLE).
Inoltre, Stefano ha un segreto. Anche Elisa, la compagna di scuola, l'unica che lo capisce, ha un segreto e forse è proprio per questo che riesce a leggere fino in fondo l'anima del, sempre più tormentato, Stefano.
La loro amicizia "speciale" li aiuterà a combattere le paure più profonde, quelle che scrivono sulla nostra pelle chi siamo veramente.
È un ottimo romanzo di formazione che affronta il problema della crisi dei valori familiari e narra in prima persona i pensieri e le emozioni, il dramma interiore di un figlio di separati. Il romanzo SCRITTO SULLA MIA PELLE svela il mondo segreto di un ragazzo, privato delle sue figure di riferimento, che cerca di farsi carico delle fragilità dei genitori, cercando di scoprire i perché della loro separazione. Contemporaneamente, il protagonista deve scoprire la bellezza dell'amore e l'intensità dei sentimenti, anche quando tutti sembrano andare avanti facendone a meno.
È un ottimo romanzo d'esordio, che parla di giovani, ma è adatto a tutte le età. È una lettura perfetta, un piccolo capolavoro di un promettente, giovane scrittore che sicuramente continuerà a scrivere libri densi di emozioni e di attualissime verità.
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Colori per ogni occasione
È un saggio interessante per comprendere quante decisioni prendiamo e quante azioni compiamo ogni giorno senza rendercene conto. Il motivo è rappresentato dalla suggestione che i colori esercitano su di noi, a livello inconscio. Leggere LO STUPEFACENTE POTERE DEI COLORI è stato davvero illuminante.
La percezione del colore ci influenza enormemente senza che noi ne capiamo il motivo. Alla base delle nostre scelte ci sono regole ben precise che guidano la mente umana nel momento in cui deve prendere una decisione.
Gli esperti dei colori, medici, fisici, psicologi, studiano da anni quello che è stato definito il potere dei colori, il quale sortisce condizionamenti sulla mente umana o ne suggestiona e orienta le scelte.
L'utilità di questo interessantissimo saggio sta proprio nel fare tesoro delle conoscenze e delle ricerche effettuate e nel riuscire a trovare il modo di sfruttarle nella vita reale. Ogni colore ha numerose proprietà e un forte potere intrinseco. Saper sfruttare il potere dei colori per accrescere il proprio benessere fisico e mentale è la forma d'intelligenza più sapiente del mondo contemporaneo.
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La vita di Michele Landa
GIULIO CAVALLI, scrittore e autore teatrale, da tempo impegnato nella lotta contro le mafie, ha scritto un romanzo importante, di grande impegno civile, di altissimo valore morale e di denuncia, che andrebbe antologizzato e studiato a scuola, come punto di partenza, testimonianza per capire e approfondire il discorso sulla legalità.
Il romanzo è ispirato alla storia vera della famiglia Landa. La vicenda è ambientata a Mondragone, che "è un paese per gente di poche parole, ma che a occhiate sa farsi capire eccome."
Lì vive Michele Landa, il quale non è un eroe e neppure un criminale. Tutto ciò che desidera è coltivare il suo orto e vivere felicemente con la sua famiglia, costituita da moglie e quattro figli.
Ma la vicenda inizia molto prima, quando Michele, orfano, vive con il nonno che è il suo punto di riferimento, colui che gli insegna come vivere o sopravvivere a Mondragone.
"Qui non esistono carabinieri o polizia; qui a Mondragone ci sono le guardie e i ladri, bianco e nero e tutto in mezzo gli altri che sono altri per il tempo che serve a decidere se nella vita vuoi essere bianco o nero, guardia o ladro: abitare tutta la vita semplicemente lì in mezzo è possibile. Può essere che tu non te ne accorga, ma sei già o sporco di bianco o sporco di nero."
A Mondragone, inoltre, serve coraggio anche per vivere tranquilli: chi non cerca guai è costretto a confrontarsi ogni giorno con gli spari e le minacce dei Torre e con l’omertà dei compaesani.
Michele impara molto dal nonno: la saggezza per riuscire a vivere con dignità ed onestà senza scontrarsi con i Torre. "Bravo, Michele! Vedete? Michele ha imparato come si vive a Mondragone."
Michele, infatti, ha imparato davvero quali sono le regole e i compromessi per poter sopravvivere ed altro non chiede di fare con l'amata Rosalba, i figli e la nipotina, Michelina, mentre rapidamente scorre il tempo che lo porta a poche settimane dalla pensione. "Qui le brave persone per difendersi diventano invisibili." È così che si vive in una terra paralizzata dalla paura.
Come anticipato dal titolo, MIO PADRE IN UNA SCATOLA DA SCARPE, il finale è dolorosamente tragico, ma durante la lettura lo si dimentica, tanto si vorrebbe la storia avesse un epilogo diverso.
Con una scrittura coinvolgente, sintetica, dinamica, incisiva, lo scrittore Giulio Cavalli ha il coraggio di raccontare un’Italia di cui non si parla abbastanza, quella dimenticata e indifesa, di chi cerca di sopravvivere dove la legalità è soltanto un concetto astratto non preso in considerazione da nessuno, nemmeno da chi dovrebbe tutelare i più deboli. "I morti meriterebbero di essere presi in considerazione."
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Sabine e la su prigionia a Marcinelle
Purtroppo è tutto vero quello che si legge in questo libro, testimonianza delle sofferenze patite e degli abusi fisici e psicologici subiti da Sabine Dardenne, durante la prigionia nel covo del "mostro di Marcinelle".
È un romanzo autobiografico che documenta con sconvolgente incisività un'esperienza tanto terribile quanto reale. Inizia tutto con semplicità: in una giornata di sole, come ogni giorno, una ragazzina di dodici anni esce di casa in bici per andare a scuola, con il solo cruccio di una banale incomprensione familiare che le provocherà sensi di colpa, durante gli ottanta giorni di prigionia, nel covo sotterraneo di Marc Dutroux.
Ma Sabine non ha nessuna colpa. È soltanto diventata una delle vittime del pedofilo Marc Dutroux.
Sabine viene tenuta prigioniera in una antica cisterna per l'acqua, una tomba di cemento con un limitatissimo spazio vitale. La sua unica consolazione è avere con sé il suo zaino di scuola con le matite e i quaderni che le danno una parvenza di normalità al centro dell'orrore che vive. Marc Dutroux, già condannato a 11 anni per violenza su minore e rilasciato dopo soli 2 anni per buona condotta, la fa uscire dal covo solo per abusare sessualmente di lei.
Dutroux, però, non è solo un pedofilo, ma è anche un assassino sadico. Altre ragazzine, infatti, sono già morte per mano sua. Ma Dutroux è anche un manipolatore, che convince le sue vittime di volerle proteggere da un fantomatico "capo", che farebbe con loro cose indicibili, peggiori di quello che fa lui. È davvero un mostro.
Dopo la liberazione di Sabine e di Laetitia, la sua compagna di prigionia, durante gli ultimi 3 giorni, vengono trovati i corpi di altre quattro bambine, vittime del mostro, lasciate morire di inedia e seppellite in un terreno di proprietà.
È un libro che ti lascia scioccata, proprio perché sai che tutto quello che viene raccontato è vero. Molto di più poteva essere fatto per impedire che le fantasie di Dutroux diventassero realtà.
Sabine Dardenne è stata coraggiosissima nel voler raccontare la sua terribile esperienza.
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Viaggiare è un po' come sognare
Siamo abituati alle fantasie, che scivolano nell'orrore, di Edgar Allan Poe? Ne abbiamo lette così tante di storie di Poe da non riuscire più a immaginare altro? No, impossibile non apprezzare la creatività alla base dei suoi scritti, dei suoi racconti, alcuni più brevi, altri più lunghi, che restano memorabili viaggi immaginari e che tanta influenza hanno avuto nei romanzi successivi dello stesso genere nella tradizione letteraria mondiale.
In molti hanno tratto spunti dai racconti di Edgar Allan Poe.
"I viaggi immaginari. Esplorazioni stravaganti e impossibili in giro per questo e altri altri mondi" è una raccolta interessante che raccoglie racconti poco noti, ma che spaziano dovunque ci sia una storia inquietante da raccontare: si va dai luoghi conosciuti del pianeta, ma anche oltre, ai confini del mondo, avanti e indietro nel tempo, a esplorare le realtà che costituiscono l'immaginario collettivo del tempo in cui è vissuto Edgar Allan Poe e spesso giungendo ad anticiparne quello futuro.
Racconto dopo racconto, il lettore assiste al processo creativo di Poe che oscilla tra elementi del reale e fantasia pura, tra sogno e incubo, ma seguendo sempre il suo inconfondibile stile proteso verso elementi dell'orrido e del grottesco.
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Abbie
Nicholas Evans è lo scrittore delle emozioni, ma anche delle tragedie. In questo romanzo, si parte con una tecnica narrativa speciale, ossia si sa fin da subito come andrà a finire per la protagonista Abbie e poi si procede a ritroso, raccontandone la vita e i sentimenti delusi che hanno fatto spezzare il suo cielo.
QUANDO IL CIELO SI DIVIDE inizia con un omicidio: sotto il ghiaccio che copre un lago nel Montana appare il volto di una ragazza assassinata.
Il nome della ragazza è Abbie, una giovane, bella e intelligente, figlia di una ricca coppia della borghesia di New York. La sua vita, lo scopre presto il lettore, è cambiata drasticamente e si è orientata verso la sua drammatica fine quando è fuggita da casa per unirsi a un gruppo di ecoterroristi, responsabili di una serie di attentati e dell'uccisione del dirigente di una compagnia petrolifera.
I genitori di Abbie hanno il difficile compito di dover riconoscere il corpo della figlia, ma sentono anche la colpa di averne causato la fuga, conseguente alla loro separazione. Sì, perché Abbie non aveva accettato che i suoi genitori si fossero lasciati. Il padre era andato a vivere con un'altra donna. Il suo contesto familiare era crollato e con esso tutte le certezze di Abbie.
È un romanzo drammatico di una tristezza infinita, nonostante abbia il ritmo crescente di suspense, proprio di un thriller. Ma i misteri sono due e si intrecciano. Da una parte, c'è l'orribile morte di Abbie, mentre dall'altra c'è la fine improvvisa dell'amore dei suoi genitori. Un grande mistero c'è anche quando un amore finisce e Nicholas Evans è bravo a parlarne in modo sensibilmente toccante.
Nonostante la storia sia interessante, la narrazione non sempre è avvincente e coinvolgente. Nicholas Evans ha scritto storie migliori. Molto spesso si dilunga in ragionamenti e sentimenti che rendono poco scorrevoli le dinamiche della narrazione.
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Poco convinta
Non credo mi abbia aiutata molto a far aumentare il mio "carisma", nonostante proponga validi esercizi da mettere in pratica per mettersi alla prova, riscontrandone gradualmente gli effetti positivi.
Se è vero che il carisma si impara e non è soltanto una caratteristica innata, ci proverò ancora.
Lo rileggerò di tanto in tanto e chi lo sa ...
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Spiegare il matrimonio
Originalissimo lo stile di Romana Petri. Se è vero che le storie d'amore all'inizio si assomigliano tutte, è altrettanto saggio riflettere sul fatto che è la loro evoluzione a renderle uniche.
L'amore resta tale anche quando una storia finisce ed è proprio questo il caso di TI SPIEGO.
Due semplici parole sono alla base della miriade di spiegazioni che una coppia tenta di darsi quando qualcosa non va nel senso giusto nel loro rapporto. Quante sono le possibili spiegazioni?
I protagonisti Mario e Cristina, a distanza di anni dalla fine del loro rapporto, ricostruiscono, per volere di lui, il loro passato, attraverso contatti epistolari. Al lettore è dato di leggere le lettere di Cristina che, con il suo tono polemico e disincantato, non ci sta a ricostruire un periodo della loro vita comune che lei ha odiato, ma lui si ostina a ricordare con nostalgia.
Anche se entrambi si sono rifatti una vita e vivono apparentemente felici i loro nuovi secondi matrimoni, c'è qualcosa che è rimasto incompleto, c'è qualcosa che è rimasto irrisolto tra loro. Ecco perché tornano a parlarne.
Una storia d'amore, in fondo, non si chiude mai completamente.
La Petri ha saputo indagare, con originalità e sensibilità, tutti i retroscena di una storia d'amore, dove rancori, tradimenti e tanti non detti esplodono a distanza di tempo e di spazio.
Credo di non aver mai analizzato l'amore in questo modo. Bravissima la Petri nel suo modo di esplorare la psiche di chi crede di aver chiuso i conti con un grande amore del passato.
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Janie alla ricerca della verità
Non è sbagliato annoverarlo tra i casi editoriali. La scrittrice esordiente Elizabeth Little ha orchestrato una trama strabiliante ed è riuscita a vendere il suo romanzo ancor prima di averne terminata la stesura.
È un romanzo particolarissimo con una trama molto intricata, ma che parla ai giovani come agli adulti alla ricerca di gialli che li sconvolgano.
L'elemento portante è il segreto che avvolge la morte di una donna bellissima, che in molti odiavano e forse nessuno conosceva davvero. Anche sua figlia Janie non aveva un bel rapporto con la madre.
Era una ragazzina viziata, modernamente dedita allo sballo, grazie all'ingente patrimonio di famiglia. È lei ad essere incolpata per il brutale omicidio della madre. È Janie a scontare dieci anni di carcere, prima di essere graziata per un cavillo legale, dovuto a prove alterate.
Janie, però, non ricorda se è stata davvero lei ad ucciderla: era troppo sotto shock per ricordarlo. Questo dubbio la porta a voler far luce su quei tragici eventi e a scoprire la verità.
Fin qui, sembrerebbe una storia semplice, ma non lo è perché Janie Jenkins è famosissima e, da sempre, perseguitata dai paparazzi.
Inoltre, lo stile particolarissimo della Little alterna tradizionali capitoli intervallati da verosimili documenti storici, deposizioni, chat, blog, twitt e tutto il resto, alla base dell'informazione.
È una storia che si sviluppa con un crescendo di suspense, man mano che gli indizi sul passato di Marion, la madre di Janie, vengono a galla. Vicende intrecciate, voci di paese, chiacchiere e malignità confluiscono in un unico racconto per portare a galla la verità.
"Non rimasero altro che il rumore del mio respiro, lo sfrigolio della sigaretta, l'accelerazione infinitesimale della mia morte. È questo il bello del fumo. Anche quando ogni altra cosa sfugge al tuo controllo, quando tutto è orribile, aleatorio, deprimente e ingiusto, almeno per alcuni momenti al giorno puoi determinare la velocità della tua vita."
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Pausa al Reykjavík Café
Il romanzo dell'esordiente islandese Sólveig Jónsdóttir, intitolato Reykjavík Café, è una commedia romantica, ma non nel senso classico del termine.
La protagonista è una donna di trent'anni, età nella quale si comincia a fare sul serio e ad assaporare il bello della vita. Peccato, però, che per la protagonista non sia esattamente così. In realtà, non lo è quasi mai per nessuno. Manca sempre qualcosa.
Hervör, Karen, Silja e Mía, ad esempio, sono tutte alle prese con situazioni sentimentali caotiche e insoddisfacenti. Le quattro giovani donne non si conoscono né sembrano avere molti punti in comune, ma ad unirle, oltre ai disastri amorosi, sono le pause obbligate al Reykjavík Café dove, nel buio gennaio islandese, ognuna di loro va a cercare un po' di calore e dove le loro storie finiscono per intrecciarsi.
È un po' come a Sex & the City, ma senza Carrie. Le protagoniste sono simpatiche e le loro vicende coinvolgenti. I lettori si scalderanno il cuore con questa storia che parla di amori e passioni nel freddo Nord e che assicura anche una buona dose umorismo e divertimento.
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Afroamericani che lottano per la libertà
È un opera delicata, dallo stile narrativo preciso, suggestivo, interessante.
Pubblicato per la prima volta nel 1969, il romanzo di Maya Angelou, "Io so perché canta l’uccello in gabbia", è considerato uno dei libri fondamentali del Novecento. Anche la critica mondiale ne ha un ottimo giudizio, considerandolo uno tra i migliori mille libri di sempre della letteratura afroamericana.
L'opera è in parte autobiografica. Maya Angelou vi celebra la sua voglia di vivere con un coraggio senza limiti e rievoca la disarmante sensibilità con cui viveva, prima bambina e poi adolescente nera, nell’America razzista del secolo scorso. Il suo è un punto di vista originale, espresso con intensità e candore.
La narrazione inizia quando Maya ha tre anni e suo fratello, Bailey, quattro. I genitori li fanno andare a Stamps, nell’Arkansas, nel profondo Sud, per vivere a casa della nonna. I genitori si sono separati, ma i figli, essendo così piccoli, non si rendono conto realmente di quello che succede, non soltanto nella loro famiglia ma anche nella società che li circonda. Il loro è uno sguardo disincantato sulle cose ed è emblematico e simbolico lo stesso titolo che Maya Angelou ha dato a questo romanzo che può trasmettere qualcosa ad ogni essere umano.
Oltre alla nonna, con loro vive anche lo zio. Abitano tutti nel retro dell’Emporio di cui la nonna è proprietaria. Fra la merce ammassata, Maya, bambina, gioca ininterrottamente con Bailey, come se fossero in un luna park e lentamente cresce imparando a conoscere se stessa e il mondo degli adulti.
Sono gli anni Trenta e Maya ha una sua particolarissima concezione delle cose che scopre per la prima volta. Imparare a conoscere il mondo con i suoi occhi è un'esperienza caratterizzata da ingenuità e stupore, ma anche una descrizione puntuale di quella che era la segregazione riservata ai neri in quel particolare periodo storico, durante il quale la parte bianca della società impediva ai neri di vivere liberamente.
È un romanzo magnifico che, a quasi cinquant’anni dalla sua prima pubblicazione, conserva tutta la sua bruciante attualità.
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Bruno Arcieri è tornato
Leonardo Gori non è soltanto il vincitore del premio Scerbanenco e uno dei giallisti italiani più apprezzati da critica e pubblico. È anche l'autore del ciclo dei romanzi basati sul celebre personaggio di Bruno Arcieri: prima capitano dei Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta, poi ufficiale dei Servizi segreti nella seconda guerra mondiale e infine inquieto senior citizen negli anni Sessanta del Novecento.
IL RITORNO DEL COLONNELLO ARCIERI è l'ottavo romanzo giallo della fortunata serie.
Inoltre è anche autore di fortunati thriller storici e co-autore di importanti saggi sul fumetto e forme espressive correlate, come illustrazione, cinema e disegno animato.
È molto stimato per i suoi gialli. Sono indubbie le sue grandi doti narrative, poiché i suoi romanzi suscitano emozioni e tracciano trame interessanti, accompagnate da dialoghi brillanti ed incisivi. Però, il principale pregio dei romanzi di Gori, ed in particolar modo di IL RITORNO DEL COLONNELLO ARCIERI, è che riesce a far viaggiare il lettore nella recente storia del nostro Paese. Il personaggio Bruno Arcieri è un eroe integerrimo, un colonnello dei carabinieri che ci racconta, con grande realismo, gli aspetti più negativi dell’Italia del Novecento, con un attento sguardo critico.
In questo giallo, inizialmente ambientato nella Parigi del 1968, tra i passanti che osservano un corteo di studenti in rivolta invadere i boulevard, c'è anche Bruno Arcieri. È lì perché si sta nascondendo: da chi ha cercato di ucciderlo, dai ricordi, dai rimorsi, dai fantasmi del passato. Ha cambiato identità: si fa chiamare Marcel, aiuta nella cucina di un bistrot e si è fatto pure crescere la barba.
Ha trovato un'amica, Marie, ma è comunque inquieto, poiché si sente continuamente braccato.
È stufo di scappare: vuole combattere i suoi nemici. Così, quando gli consigliano di lasciare la città e cercarsi un altro rifugio, magari in Spagna, Arcieri non vuole continuare a fuggire dal suo passato. Se deciderà di lasciare Parigi, sarà per tornare a Firenze, per saldare i conti sospesi, fare chiarezza, forse giustizia, e combattere un'altra battaglia, anche se dovesse essere l'ultima.
È questa la sua decisione: dismettere i panni di Marcel e tornare ad essere il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri. Questa nuova storia possiede una grande e profonda intensità, che rende complesso il personaggio, ma non per questo meno amabile ed apprezzabile.
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Conosciamo chi amiamo?
Non mi sfuggirà più nessuno libro di S.J. Watson, tra l'altro autore anche di "Before I Go To Sleep"(Non ti addormentare), diventato un film interpretato da Nicole Kidman, Colin Firth e Mark Strong.
IO NON TI CONOSCO è un serratissimo thriller psicologico, dove i colpi di scena non finiscono mai.
Inizia lentamente, ma in progressione crea uno stato d'ansia, che a momenti si placa ed in altri esplode con violenza. Sembra che tutto sia legato alla casualità nella vita di Julia Plummer, mentre è strettamente concatenato al resto. Non ho trovato indizi, lasciati al caso, o situazioni, che sono rimaste senza soluzione. Tutta la narrazione, dai sottilissimi risvolti psicologici, è stata sapientemente studiata e mescolata con sesso, social network e tecnologia.
Non ci sono punti morti, scene noiose o inutili, ma meccanismi della suspense, gestiti alla perfezione.
Julia Plummer è stata travolta dalle situazioni esattamente come avrei fatto io. Non è solo la narrazione in prima persona ad acuire il coinvolgimento del lettore, in questa torbida relazione di sesso e morte, ma è principalmente la storia a creare un legame indissolubile che resta invariato dalla prima all'ultima delle oltre quattrocento pagine totali. Anzi, non si chiude nemmeno alla fine. Il finale è davvero sconvolgente e ad effetto. Il cervello del lettore, in tensione per comprendere la psicologia dei personaggi, giunto a fine romanzo, rimette in discussione tutto e continua ad elaborare probabili evoluzioni. È come se fosse chiamato a decidere i destini dei personaggi o se ne facesse parte.
Se amate i romanzi ricchi di suspense, con trame macchinose ed enigmi della mente umana insolubili e rimasti fino ad ora insondati, IO NON TI CONOSCO è il libro che fa per voi.
In questo thriller psicologico, niente è come sembra e nessun personaggio conosce realmente fino in fondo gli altri con cui entra in contatto. C'è sempre una maschera dietro ognuno di loro. C'è sempre un fine che aggroviglia i misteriosi meccanismi della mente umana.
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Spaghetti e delitti a Bari
Gabriella Genisi è a tutti gli effetti la Camilleri pugliese. Grazie a lei e ai suoi romanzi, si scopre la Puglia: è come visitarla ed assaporarla anche nei sapori più intensi. È una piacevolissima lettura, ricca di descrizioni artistiche e usanze folcloristiche, molto più di un giallo.
In questo romanzo, il piatto forte è un primo molto invitante, quello degli SPAGHETTI ALL'ASSASSINA, e l'indagine è condotta, come sempre, dalla nota protagonista della serie poliziesca della Genisi, il commissario Lolita Lobosco.
Ad essere ritrovato cadavere, nella tipica ambientazione barese, è lo chef Colino Stramaglia, inventore della famosa ricetta degli SPAGHETTI ALL'ASSASSINA. La particolare efferatezza, riservata al cadavere, sembra indirizzare l'indagine verso più fronti e, di conseguenza, possibili moventi. Lo Stramaglia, vedovo da anni, non doveva dare conto a nessuno delle sue frequentazioni e forse a qualcuno hanno dato molto fastidio. Ecco il perché di tali tecniche sadiche fatte subire alla vittima. Quale grave sgarbo avrebbe commesso l’illustre personaggio per meritare una fine così orrenda? Il movente passionale solletica l'intuito di Lolita Lobosco che, oltre all'indagine, deve far i conti con la sua personale vita sentimentale e con quella assai più movimentata della sua amica.
Inoltre, Lolita non può fare a meno di chiedersi quanti e quali misteri si possano celare dietro al mondo, sempre più competitivo, dell’alta cucina.
Sullo sfondo della città di Bari, che assume toni sempre più pulp, si profila un'interessante ed intricata indagine, con fosche tinte da noir mediterraneo. Vengono messe a dura prova l’abilità e l’istinto della caparbia investigatrice Lobosco.
Un ottimo giallo, da leggere ed apprezzare, per i due generi principali, che viaggiano in parallelo: da un lato, possiede le tinte e le atmosfere del soft thriller, interessante ed intricato nell'indagine; dall'altro, è divertente e sentimentale, da leggere col sorriso, come un chick lit.
Lolita Lobosco è una donna alla ricerca dell'amore, come tutte le altre, ed è proprio questo suo modo di essere a renderla maggiormente apprezzabile e reale. Interessante ed avvincente da leggere, fa nascere spontaneamente il buon proposito di recuperarne anche i precedenti romanzi della serie. Siete avvisati: la passione per la Lobosco è contagiosa.
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1, 2, 3, 4, 5, 6 volte
La vita è davvero una tortura, se bisogna fare continui controlli di tutto per rassicurarsi, per controllare che tutto sia al suo posto, che non ci siano porte o finestre aperte. Quanto tempo perde ogni giorno la protagonista Catherine Bailey? Il suo è un disturbo ossessivo-compulsivo iniziato quando frequentava Lee, il suo uomo e il suo torturatore.
L'esordio narrativo di Elizabeth Haynes è davvero interessante, sconvolgente, agghiacciante, claustrofobico. Soprattutto nella prima parte, ci si perde a seguire i controlli ripetitivi che snervano la protagonista e la chiudono nella sua prigione costituita di dubbi e paure. Dove si insinua il dubbio e non lo si spiega razionalmente, si creano una sorta di "errori nel sistema", di bug cerebrali che si manifestano in opprimenti manie ossessivo-compulsive.
Anche se Lee è in prigione, Cathy non è libera: è imprigionata in se stessa, nascosta nell'angolo più buio dove spera di trovare le sue certezze, mentre invece dovrebbe cercare la luce.
Quando crede di aver trovato un motivo per smettere di nascondere, il passato le telefona: viene avvisata che Lee sta per uscire di prigione. È così che le sue reazioni ossessive aumentano e lei rischia di non riuscire più a nasconderle.
È un ottimo thriller psicologico che sviluppa perfettamente i meccanismi della suspense.
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Sobek
La finalista premio Strega, Lorenza Ghinelli ha uno stile narrativo splendido e personalissimo. L'ho adorat in CON I TUOI OCCHI, ma in SOGNI DI SANGUE, nonostante lo stile narrativo e lessicale e l'originalità della storia, non è riuscita a convincermi pienamente. In questo racconto breve non mi convince il personaggio di Enoch, che avrebbe potuto essere reso meglio, con più sfaccettature. I troppi accenni alla sua psicologia l'hanno reso, ai miei occhi, troppo confuso e velato. Se questo era il proposito dell'autrice non rientra nei miei gusti letterari. Troppa confusione, forse per la brevità del genere, e poca incisività anche nel personaggio della madre.
Enoch è un ragazzino di tredici anni, costretto a portare dei tutori di metallo che lo rendono facile bersaglio delle prepotenze dei suoi coetanei che lo prendono di mira. Lui ne soffre e presto da oppresso e vittima si trasforma in oppressore e predatore contro quei bulli che l'hanno additato e deriso.
Infatti, quando si addormenta, Enoch misteriosamente diventa più letale di una legione di demoni. Avvolta nel mistero è la sparizione del suo peggiore aguzzino e altrettanto è il ritrovamento di uno strano ciondolo risalente all'antico Egitto
La madre di Enoch, Dorotea è una donna algida e imperturbabile, con una passione viscerale e morbosa per le scienze occulte e forse conosce meglio di chiunque altro il segreto di suo figlio.
Molti altri misteri si nascondono anche nella loro casa, al di sotto della quale tanti altri esseri mostruosi brulicano e strisciano pronti a diffondersi attraverso le fogne nel resto della città.
In questo racconto, poteva essere sviluppato molto altro con meno accenni vaghi e più dettagli.
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23 Blenheim Road
"Non pretendere che io abbia la testa sulle spalle. Non posso. Non con te."
LA RAGAZZA DEL TRENO di Paula Hawkins è un thriller psicologico, tendente al giallo, con una struttura narrativa avvincente.
La mente nasconde sempre moltissimi segreti. Anche quella della protagonista, Rachel, abituata a spiare le vite degli altri per non riflettere sulla propria. È sola. Divorziata. Ogni giorno prendere il treno: la mattina per andare, il pomeriggio per tornare dal lavoro a Londra. Il viaggio in treno è il suo momento preferito della giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare le vite degli altri e fantasticare. Nessuno la vede. Nessuno sa di essere spiato.
In particolare, le piace spiare una coppia, un uomo e una donna, senza nome, che ogni mattina fanno colazione in veranda. Rachel dà loro dei nomi, si affeziona alla loro routine, che un tempo aveva anche lei, quando era sposata con il suo Tom. Per lei, quella coppia di estranei rappresenta la coppia perfetta dalla vita perfetta. La sua vita invece è tutt'altra cosa.
L'apparente tranquillità su cui poggia la vita di Rachel viene rotta, una mattina, quando su quella veranda, vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Quel momento rappresenta per Rachel lo spartiacque tra la serenità e lo sconvolgimento totale. Rachel deve analizzare anche se stessa per comprendere ciò che ha visto e che non riesce più a ricordare.
A narrare le vicende sono tre donne, Rachel, Anna e Megan, nei loro diari. Ogni giorno il lettore può scoprire cosa hanno fatto. I piani temporali, però, sono differenti, cioè non seguono l'ordine cronologico, ma distribuiscono eventi, elementi e dettagli per accrescere la curiosità di chi legge e scopre l'evolversi degli eventi, una pagina dopo l'altra, saltando da n periodo all'altro. Questo meccanismo cattura il lettore, man mano che vengono disseminati indizi e delineate situazioni. Una suspense crescente accompagna le azioni della protagonista, mentre cerca di ritrovare i tasselli mancanti alla sua memoria. Lei ha un grave problema di alcolismo e la mancanza di lucidità le crea confusione nei pensieri e nei ricordi. Rachel è una donna abbandonata da tutti, ma tenace nel voler salvaguardare l'ombra di perfezione che vede negli altri.
Il ritmo della narrazione diviene man mano più incalzante fino allo sconvolgente colpo di scena. I misteri della mente umana sono tanti e non sempre chi appare equilibrato lo è davvero e viceversa.
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Lucky to have known you
Cybersegugi sulla pista di persone scomparse che nessuno cerca.
È così che inizia questa nuova indagine della dottoressa anatomopatologa Temperance Brennan, più interessante della sua caricaturale versione televisiva. La sua vita è diversa dal piccolo schermo, ma sempre appassionante. Ciò che affascina è il suo personaggio ironico, ma competente nell'analisi delle ossa. Ad affiancarla ci sono il sempre silenzioso Birdie, la mamma, la sorella, la figlia, il suo capo e, ovviamente, Ryan.
Questa indagine, però, rispetto alle altre, inizia da un punto di vista diverso. L'eccentrica cybersegugio Hazel Strike si presenta da Temperance con una registrazione su un dispositivo ad attivazione vocale. Qualcuno ha voluto registrare il suo omicidio. Il problema è che le ossa non si trovano e, come Temperance ci ha abituati a credere, soltanto le ossa sono le depositarie della verità, poiché "le ossa non mentono mai".
KATHY REICHS ci propone una nuova indagine che, come sempre per i suoi romanzi, si rivela un'avventura, dove le nozioni mediche si mescolano alle scene d'azione. Temperance Brennan è sempre in prima linea a rischiare la sua pelle, ma stavolta ha anche qualche dilemma amoroso con il suo Andrew Ryan: sposarlo o non sposarlo?
Tempe preferisce buttarsi a capofitto nel lavoro, anziché scegliere qualcosa che potrebbe cambiarle la vita. D'altronde fa bene, poiché noi lettori la amiamo così com'è: una stacanovista del lavoro, pronta a farci appassionare mentre seguiamo le sue indagini sul rinvenimento di resti umani.
Come suo solito, KATHY REICHS parte da un'idea di storia che puntualmente viene stravolta da un colpo di scena e poi da un altro ancora, a catena. Non ci si può annoiare leggendola e, finché non si giunge all'ultima pagina, le carte in tavola dell'indagine sono sempre destinate a modificarsi e a rimescolarsi, assumendo un nuovo punto di vista.
Fantasticamente avvincente, con uno stile e una creatività narrativa inesauribili.
Se alla fine i conti non tornano, come per il rinvenimento casuale dei resti ossei, tutto è dovuto al caso. L'importante è averla seguita in una nuova inedita indagine.
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Johanna si perde in Dolly per trovare Johanna
Entrare nel mondo degli adulti non è cosa da poco. Non è affatto semplice. Se a complicare la situazione interviene il sesso, allora siamo in un romanzo "senza censure" di Caitlin Moran. Dopo il suo esordio con "Ci vogliono le palle per essere una donna" che è diventato un bestseller, la Moran ci riprova con COME DIVENTARE UNA RAGAZZA e, analizzando la situazione delle vendite nelle classifiche UK, sembra vicina a bissare il successo del primo romanzo. COME DIVENTARE UNA RAGAZZA diventerà anche un film, adattandone opportunamente la trama.
È un romanzo con tematiche per adulti, senza peli sulla lingua su qualunque argomento, dalla politica alla società degli anni Novanta, ma in particolare parla di sesso e di musica, mescolando insieme i due mondi.
La protagonista è Johanna Morrigan, una ragazza di 14 anni, che vive in una famiglia povera e borderline: un padre strampalato, eterno aspirante star del rock; una madre paziente e remissiva, con crisi depressive post-partum; un fratello maggiore, pronto a criticare e fare dispetti, e un fratellino, Lupin, dagli occhi grandi “come due pianeti blu che ruotano nella galassia del suo cranio”, terribilmente dolce, tenero e in cerca d'affetto. A peggiorare la situazione, ci sono gli ormoni adolescenziali e il suo essere trasparente agli occhi degli altri, pur essendo irrimediabilmente e procacemente grassa.
Johanna è intelligente e deve fare i conti con il mondo e con gli insegnamenti sbagliati o insufficienti che i suoi dei genitori le hanno inculcato per affrontare la vita. Quando inizia il romanzo è il 1990. Johanna vive affrontando una delusione dopo l'altra, finché non decide di mettere da parte la rassegnazione e rimboccarsi le maniche. Decide di cambiare tutto, darsi uno pseudonimo, e trasformarsi in Dolly Wilde, una giornalista scaltra e audace. Lascia il sobborgo di Wolverhampton e intraprende una nuova vita, fatta di avventura, sesso, letture erotiche e musica. Dolly Wilde diventa, in breve tempo, famosa, un’autentica eroina gotica, con la parlantina sciolta, senza alcuna inibizione, alla conquista del piacere, degli uomini e di Londra.
Dolly può salvare la famiglia sempre più in affanno economico, anche un po' a causa sua. Un po' come Jo in "Piccole donne", o come le sorelle Brontë (senza pensare minimamente di morire giovane), Johanna-Dolly si arma di penna e inizia a scrivere, poiché scrivere è qualcosa che anche i poveri possono fare.
Ma cosa succede quando Johanna realizza che Dolly, il personaggio che lei stessa ha costruito pezzo per pezzo, ha un enorme difetto? Cosa le manca per diventare una ragazza? Questo è il romanzo che ogni adolescente potrebbe scrivere parlando di se stessa e delle insoddisfazioni che prova, ma solo Caitlin Moran ci è riuscita a farlo con il suo stile irriverente e esplosivamente immorale.
È una lettura avvincente, divertente, avventurosa, appassionante come la vita, ma per questo a tratti anche un po' dolorosa, fino alla piena consapevolezza delle difficoltà da affrontare per entrare nel mondo degli adulti.
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«Nascondere questo segreto mi sta uccidendo»
«Nascondere questo segreto mi sta uccidendo»
Cos'è il silenzio, se non qualcosa che decidiamo di tenere per noi, da non condividere con nessun altro?
Deve essere un qualcosa che reputiamo inconfessabile e, come tale, non deve essere rivelato, ma nascosto per sempre.
C'è un limite ai segreti che ognuno di noi può custodire?
Ci siamo mai chiesti quali segreti andrebbero rivelati e quali taciuti?
Quella di Sue è una lotta contro il tempo per scoprire ogni verità riguardi sua figlia e lo scomodo segreto che ha deciso di non rivelare.
La scrittrice Carol Louise Taylor, dopo svariati racconti brevi, ha deciso di cimentarsi nell'ardua missione di scrivere un romanzo e lo ha fatto esordendo con IL CONFINE DEL SILENZIO.
È un thriller psicologico fantastico, molto intimo, che scava nelle inquietudini esistenziali del personaggio e nel suo terribile passato. Si può sfuggire alla violenza? La violenza, vissuta nel passato, può generarne altra nel presente?
A scatenare la crisi di Sue è un evento improvviso, caduto come un fulmine a ciel sereno. Sua figlia, la quindicenne Charlotte, è in coma, dopo essere stata investita da un autobus. Il terribile accadimento è sovrastato da un'ombra che avvolge la quotidianità di mistero. Sue Jackson legge i segni del pericolo, così come è abituata a fare. Nonostante ora abbia una vita felice e agiata, in passato non è stato sempre così per lei. Forse c'è una colpa che deve ancora scontare ed è toccato a Charlotte subirne la pena. Infatti, qualcuno insinua il dubbio che Charlotte abbia tentato il suicidio e Sue è intenzionata a scoprire il perché di quell'insensato gesto.
È un thriller psicologico che prende dalle prime pagine, creando un crescendo di suspense e di azione. Sue è un personaggio complesso, una donna che ha imparato a difendersi dalla violenza e dal dolore, ma ne ha ancora le cicatrici indelebili. È un'analisi psicologica, intimamente profonda, e una caccia a svelare i segreti di un gran numero di personaggi, incapaci di comprendere davvero quando giunge il momento di rivelare qualcosa di potenzialmente pericoloso.
È tra i migliori romanzi del genere che ho letto. Un thriller psicologico sui meccanismi perversi della violenza sulle donne ed è assolutamente da leggere.
«Non sono riuscita a proteggerla, ma posso farlo adesso.»
«Cosa intendi?»
«Se scopro perché l'ha fatto e le dico che la capisco, che si sono, forse si sveglierà.»
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Lascia che sia io la tua storia
Il romanzo di T.R. Richmond mi ha incuriosita, partendo già da copertina, titolo e trama. Ma, leggendolo, è stata l'impronta originale con cui l'autore ha deciso di scrivere TUTTO CIÒ CHE RESTA che mi ha interessata di più. TUTTO CIÒ CHE RESTA, infatti, ripercorre la fine tragica e misteriosa di una giovane e promettente ragazza, Alice Salmon. Il romanzo si apre con il ritrovamento del corpo e l'annuncio e i commenti esplosi in chat, prima che in televisione. Morte per annegamento è la prima ipotesi. Ma perché? Chi è Alice Salmon? È una ragazza che tutti sembravano conoscere e la descrivono come piena di passione e di vita. Ha un lavoro che la appassiona a Londra, molti interessi e molti amici. Adesso, però, non c'è più e in rete la notizia fa il giro di amici e conoscenti.
Richmond affida al suo personaggio, l'anziano ex professore, scrittore e antropologo, Jeremy Cooke, il ruolo di ricostruire, per noi lettori, l'intera esistenza di Alice Salmon. Ed è così che veniamo appagati, poiché ci accorgiamo di quanto sono importanti i nostri scritti, anche minimi, quotidiani, su chat, mail, blog, forum, ecc...
Sono tutti tracce, testimonianze che potrebbero essere d'aiuto per descriverci.
Ed è così che iniziamo a conoscere Alice Salmon. Il professor Cooke inizia a raccogliere dati prima, partendo dai Social Network, poi, dai testi scritti dalla stessa Alice quando lei frequentava la scuola. Entra in possesso del suo diario segreto. Poi, esce allo scoperto, chiede anche in televisione, fa degli annunci pubblici: chi vuole parlare con lui di Alice, chi ha qualcosa che le appartiene o vuole raccontare un aneddoto o un episodio, più o meno, può mettersi in contatto con lui.
Scopriamo così che Alice, come ognuno di noi, aveva un segreto e non poteva più tenerlo per sé, anche se questo avrebbe potuto rivelarsi molto pericoloso.
Quindi, un giorno, Alice torna nella casa dei suoi genitori, nella cittadina in cui è cresciuta e dove ha studiato, e la mattina dopo è morta. Se non è stato un incidente, allora forse quel segreto ha scatenato la mano di un astuto omicida.
Ma il suo segreto è davvero morto con lei? Davvero la storia di Alice finisce quando finisce la sua vita?
Molto di lei continua anche dopo la sua morte attraverso le testimonianze e i ricordi di coloro che ancora parlano di lei e possono far luce sulla sua fine, rimettendo in ordine quelle che Jeremy definisce le "schegge evanescenti di Alice". Le storie e i segreti non muoiono mai se c’è qualcuno che le racconta.
Molto originale la tecnica narrativa di Richmond che ingarbuglia l'intreccio, facendo di TUTTO CIÒ CHE RESTA un romanzo corale, un giallo informatico a più voci e di conseguenza con più stili, registri linguistici e focalizzazioni interne ai personaggi. È una strategia di successo che, in un modo completamente inedito, dà agli amanti dei gialli un romanzo scioccante per riflettere sulla complessità e l'abbondanza di materiali personali che diffondiamo online, ma anche per arrovellarci alla ricerca della verità rimettendo ordine nella confusione dell'etere. Il nome dell'assassino è già scritto. Basta leggere tra le righe. Basta trovarlo !?!?
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Dannati 2
LA PORTA DELLE TENEBRE è il secondo volume della trilogia "Dannati" di Glenn Cooper. La trama è molto coinvolgente, misteriosa. Glenn Cooper vi descrive l'Inferno, l'Oltre, grazie alla sua immaginazione creativa che lo porta a farlo assomigliare a una sorta di mondo medievale. Suggestivo nelle descrizioni, anche questo thriller storico di Cooper riesce ad affascinare e coinvolgere il lettore tenendolo con il fiato sospeso.
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Volevi il fuoco e allora brucerai
Peter James non è soltanto uno dei tanti autori di bestseller, ma è il creatore della serie di thriller, incentrata sul detective Roy Grace, personaggio ispirato a un vero ispettore della polizia di Brighton. I suoi libri hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo e, leggendo VOGLIO LA TUA MORTE, si comprende subito il motivo. È un thriller fantasticamente intricato, avvincente, appassionante dalla prima all'ultima pagina. Lo stile narrativo è cinematografico con colpi di scena frequenti e sembra di trovarsi a guardare un film di cui si percepisce anche la spiegazione recondita dietro ogni immagine. La struttura narratologica imprime dinamicità all'azione e riesce a caratterizzare superbamente ogni personaggio, entrando dove i pensieri, anche inconsci, si formano seguendo un rapporto di causa ed effetto.
Il leit motiv di VOGLIO LA TUA MORTE è la musica inquietante della vendetta che, come nei migliori gialli, è un piatto che va servito freddo. A sprigionare la sete di vendetta di Bryce contro la sua ex, Red Westwood, è il fatto che lei lo abbia lasciato, dopo avergli giurato che lo amava, e lui non vuole che nessun altro uomo possa averla. Il suo è un amore malato e possessivo ed è sempre stato così. Il loro rapporto non riusciva a trovare una via di mezzo tra la gioia e il dolore, le dava momenti di autentica estasi sessuale, ma l'avviliva dal punto di vista personale. Lei lo amava tantissimo e, nonostante gli episodi di violenza domestica, aveva trovato anche la forza di perdonarlo, più e più volte. Ma a tutto c'è un limite.
Due anni dopo Red è convinta di essersene liberata definitivamente. Lo pensa ancora ma non immagina che lui, nel frattempo, non l'ha mai persa di vista. È il suo stalker nascosto nell'ombra e sta pianificando il modo peggiore per ucciderla. Prima, però, deve trovare il modo di farla soffrire e di darle "quel fuoco" che lei cercava quando si sono incontrati grazie ad un annuncio hot.
Se leggendo questo romanzo si resta sorpresi, lo stupore aumenta quando si scopre che il poliedrico scrittore PETER JAMES si è stato ispirato a due episodi che lo hanno coinvolto in prima persona. Il primo è stato un caso che ha seguito indagando con la polizia di Brighton. Lo scrittore si è imbattuto in un grave caso di abusi domestici e ne è rimasto profondamente ispirato, tanto da scrivere VOGLIO LA TUA MORTE.
Il secondo episodio è lo stalking che lui stesso a subito per dieci anni ad opera di una fan dei suoi romanzi.
Il thriller VOGLIO LA TUA MORTE parla delle dinamiche che si possono creare in un rapporto e di come le persone coinvolte cambino: gli uomini si alterano, diventano violenti, e le donne se ne incolpano. Questo è alla base di rapporti malati che non portano mai a niente di buono. L'abuso domestico e il femminicidio sono realtà oggi giorno sempre più ricorrenti e il fenomeno è molto più grave di quanto si pensi.
Peter James è stato formidabile nel descrivere le dinamiche che portano all'ossessione vera e propria.
È ottimo questo romanzo della serie e, senza ombra di dubbio, leggerò anche gli altri.
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Credevi di conoscerla
Quanti segreti nasconde una famiglia? È bello scoprirlo una pagina dopo l'altra. Una famiglia quasi perfetta, grande successo internazionale, è un thriller ad alta tensione, dal ritmo serrato, da cui è difficile staccarsi. È una trappola. È come se ti entrasse nella testa. La psicologia sottilissima, che si dipana durante la narrazione, porta il lettore ad avere gli stessi obiettivi della protagonista principale, Jenny, una madre, una donna in carriera, un essere umano che entra profondamente in crisi quando si accorge di non essere stata abbastanza attenta nell'accudire e conoscere i suoi figli. Quando la figlia quindicenne Naomi scompare, crolla il sistema complesso delle sue certezze e, man mano che vengono svelati una moltitudine di segreti, si rende conto che ciò che credeva "perfetto", la sua famiglia, in realtà, non lo era. Tutto va a pezzi e Jenny cerca di ricostruirne i frammenti, partendo dalle schegge di vita che sono ancorate, come speranze, nella sua memoria.
Naomi è scomparsa nel nulla e la famiglia è distrutta. I mesi passano e le ipotesi peggiori, dal rapimento all'omicidio, diventano sempre più plausibili, ma in mancanza di indizi significativi l’attenzione sul caso si affievolisce. Jenny è fragile e forte nello stesso tempo e non si arrende.
A un anno dalla sparizione della figlia, sta ancora cercando la verità, anche se ogni rivelazione, ogni tassello sembra allontanarla dalle certezze che aveva. Tutto ciò che credeva reale, erano soltanto illusioni consolatorie. Capisce che le persone di cui si fidava nascondono terribili segreti, Naomi per prima. Seguendo le flebili tracce che la ragazza ha lasciato dietro di sé, Jenny si accorge che sua figlia è molto diversa dalla ragazza che pensava di aver cresciuto.
È un thriller psicologico fantastico, che coinvolge completamente. È una spirale di sospetti e suspense che porta a un finale devastante e spiazzante. Tento ancora di riprendermi da questa lettura e cerco di rielaborare personalmente tutta una serie di perché che mi ha lasciato dentro.
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Audrey si è "persa". Finding Audrey
Impossibile non farsi conquistare dal nuovo personaggio della Kinsella, la quale, per l'occasione, ha deciso di cimentarsi nella stesura di un genere diverso dal solito chick lit che l'ha portata al successo.
"DOV'È FINITA AUDREY?" è uno spassoso young adult. Sarà forse perché in questo romanzo c'è qualcosa di più autobiografico che negli altri? Forse anche gli hobby e le tematiche della Kinsella sono cresciuti con lei adattandosi alla sua personale esperienza di vita. Come sappiamo Sophie Kinsella, oltre ad essere una scrittrice di bestseller di fama mondiale, è anche una moglie ed una madre ... di cinque figli. Quindi, come lei stessa dice, dedicando questo libro ai suoi figli, è merito della sua famiglia se questo nuovo romanzo è un accattivante ed ottimo risultato.
Si resta conquistati da Audrey, quattordicenne in lotta con il mondo, dopo che il mondo le si è rivoltato contro. La storia narra le vicissitudini di Audrey e della sua famiglia ad un anno da un terribile evento che l'ha coinvolta quando frequentava la vecchia scuola. Il problema è quello attualissimo del bullismo. Audrey era ed è una ragazza splendida che ha suscitato apprezzamenti, tentativi di emulazione, ma anche invidie, attacchi e pesanti minacce. Scampata a quel "qualcosa di brutto", come lei lo definisce, Audrey è tutt'altro che serena: è in terapia per vincere gli attacchi d'ansia e di panico che non le permettono di condurre una vita serena e avere contatti con il mondo esterno. Per i suoi familiari e i vicini di casa è diventata "la diva", poiché copre i suoi bellissimi occhi azzurri con dei grandi occhiali scuri, con i quali si protegge dagli altri e si rinchiude nella prigione delle sue insicurezze. Soltanto il piccolo e tenerissimo fratellino Felix ha il privilegio di contemplare i suoi occhi da quando Audrey si è "persa".
È difficile essere adolescenti nel mondo globalizzato, ma è negli affetti che tutti abbiamo i nostri veri punti di forza. Per il resto, la vita è come un grande diagramma cartesiano che aggiorniamo di giorno in giorno. Può capitare di andare su e giù, ma l'importante è che la scala sia in salita.
"La vita è questo, salire e poi scivolare più giù, e ricominciare a salire. Le scivolate non contano. L'importante è che il percorso nel suo insieme vada più o meno verso l'alto. È il massimo che si può chiedere."
È uno young adult che alterna momenti in cui si ride ad altri in cui ci si commuove, momenti di puro humour a spunti di riflessione. È un romanzo spensierato e leggero che insegna i trucchi per guarire dai primi, piccoli problemi della vita. È una lettura piacevole, un ottimo romanzo d'intrattenimento, destinato a scalare i vertici delle classifiche.
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Parto verginale
Niente appassiona di più dell'eterna lotta tra il Bene e il Male, soprattutto quando di mezzo ci sono il Vaticano e i preti. Ne era ben consapevole anche James Patterson, quando, nel lontano 1980, decise di scrivere un thriller per dare la sua interpretazione al tema della Natività, dell'attesa del Messia. Patterson si è chiesto sicuramente come avrebbero reagito la comunità cristiana e il mondo intero, ma anche cosa avrebbe comportato questo evento d'incredibile portata storica.
Il tema trattato da quel lontano 1980 è ancora attualissimo. Il romanzo, in questa nuova riedizione, è stato riadattato da Patterson, con l'aiuto e la consulenza della collega Maxine Paetro, per ristrutturare ed attualizzare la trama di questa storia. Infatti, sono proprio l'interesse, per il tema, e l'attualità, di questa storia, a farne un ottimo bestseller, di alto livello come siamo abituati a pretendere leggendo James Patterson. Lo stile narrativo è sempre il suo: avvincente, dalla prima all'ultima pagina.
Appare evidente sin dall'inizio che la vicenda avrà risvolti molto particolari e, leggendo un romanzo di Patterson, si è consapevoli di dover attendere colpi di scena a catena.
Il romanzo giunge ad investigare sulle rivelazioni di Fatima, in Portogallo, del 1917. I tre pastorelli hanno dato voce alle rivelazioni della donna, vestita di bianco, scesa da una nuvola. Tra i tanti messaggi, è rilevante, ai fini di questo libro, quello sull'avvento di un nuovo Messia. La parte inquietante del messaggio segreto sta nel fatto che lo si sarebbe dovuto riconoscere. Infatti, sembra proprio che due vergini daranno contemporaneamente alla luce due bambini. Il primo sarà il Salvatore, l’altro, il figlio dell'angelo caduto, la reincarnazione del Male.
Mentre l’intero pianeta è devastato da epidemie, carestie e siccità, al Vaticano giunge una notizia singolare: due adolescenti, prossime al parto, si dichiarano entrambe vergini. La prima a Boston, l’altra in un villaggio irlandese. Memore della Profezia di Fatima il papa affida a padre Nicholas Rosetti, la massima autorità in materia di miracoli, il compito di indagare sulla misteriosa vicenda, e, in punto di morte, gli rivela un inconfessabile segreto.
Per partecipare alle indagini, l’arcidiocesi di Boston, invece, decide di affiancare al religioso Anne Fitzgerald, una ex suora che lavora come investigatrice privata. In uno scenario apocalittico, gravato dallo scatenarsi di paure incontrollate, i due si lanciano in una corsa contro il tempo per scoprire la verità, ma Anne e padre Rosetti ancor non sanno quali demoni si troveranno personalmente ad affrontare.
È un soft thriller dai retroscena apocalittici molto interessanti, scritto con uno stile magistralmente avvincente. Un'ottima lettura d'intrattenimento, ricca di suspense, scritta dal miglior autore del genere.
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