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"quando si nasce cipolle, le lacrime sono di casa"
Pubblicato per la prima volta nel 1951 dalle Edizioni di Cultura Sociale, questo romanzo di Gianni Rodari prese nel ’57 il titolo definitivo "Le avventure di Cipollino" presso la casa editrice romana Editori Riuniti che lo ha ripubblicato anche in anni recenti.
Quello di Cipollino, personaggio decisamente originale nato dalla fantasiosa penna di Gianni Rodari (1920-1980), fu un vero successo a livello internazionale poiché il libro è stato tradotto in numerose lingue, tra le quali russo, cinese, giapponese e addirittura armeno e mongolo. In particolare, nei Paesi al di là della Cortina di ferro, la fortuna di cui poté godere il romanzo fu enorme, tant’è che, nell’URSS, dov’era giunto già nel 1953, da esso venne tratto un cartone animato di lungo metraggio e persino una commedia.
Al centro della elaborata trama dell’opera, soprusi, avidità, sfruttamento e brama di potere sullo sfondo di una curiosa società di tipo vegetale popolata d’ogni sorta di frutta e ortaggi (limoni, mandarini, ciliegie, pere, zucchine, piselli, prezzemolo, pomodori e, naturalmente, cipolle, etc.), senza escludere alcune figure animali come nella migliore tradizione favolistica. Il desiderio di riscatto e giustizia porta a una vera e propria rivolta al fine di sovvertire l’iniquo e aristocratico ordine costituito e costruire pertanto un mondo più giusto per i ceti popolari; dunque, la lotta di classe e altri concetti cari al comunismo non sono estranei a questo significativo lavoro di Rodari, il quale, come noto, ancor prima della fine del secondo conflitto mondiale, si era avvicinato al Partito Comunista italiano.
Un classico destinato principalmente ai giovanissimi lettori, che non potranno non restare colpiti da personaggi come quello del medesimo protagonista, lo scaltro Cipollino, o quelli del Cavalier Pomodoro, Ciliegino, sor Zucchina e tanti altri. Una bella e piacevole lettura, tuttavia, anche per gli adulti interessati a (ri)scoprire Gianni Rodari.