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Nica e rigel
Questo è un romanzo per adolescenti o per appassionati di storie d'amore tormentate. Gli ingredienti per questi generi ci sono tutti: due ragazzi di diciassette anni, con un rapporto difficile da definire, quasi due calamite che si attraggono, ma che poi arrivati a un certo punto invertono i poli e con violenza si spingono lontano fino ad andare a sbattere. Dagli angoli opporti del mondo, si leccano le ferite, ognuno per conto loro e si chiedono che cosa gli stia succedendo. C'è poi, una storia triste alle spalle, protagonisti di una bellezza difficile da eguagliare, qualche scena pruriginosa che non arriva ad avere cinquanta sfumature di grigio, ma qualcuna sì. Infine un segreto da nascondere, gelosie e tanti ostacoli alla realizzazione di questo amore. Insomma, per gli appassionati del genere tutto quello che serve, per chi non lo è invece, leggibile con un po' di fatica, anche se nel complesso non del tutto da bocciare.
La storia è quella di Nica, il nome di una farfalla e di Rigel, il nome di una stella, che crescono in un orfanatrofio, con un rapporto ambiguo. A diciassette anni, quando hanno perso le speranza di entrare in una famiglia vengono presi in affido dalla stessa famiglia. Da qui inizia la storia di una ragazzina desiderosa ad ogni costo di avere una famiglia, stupita da ogni manifestazione di affetto, dei nuovi genitori e degli amici di scuola. Infantile e ingenua, con le dita coperte da cerotti colorati, sembra del tutto al di fuori della realtà e all'opposto delle teenager di oggi. Terrorizzata da quel ragazzo con cui vive e che non può evitare di incontrare, ma che la attrae, e allo stesso tempo le fa paura. Il suo istinto però è quello di essere gentile e di aggiustare la cose rotte anche a costo di farsi male.
Lui invece, di una bellezza irraggiungibile e dotato di talento e intelligenza, è una calamita per le ragazza, ma allo stesso tempo è anche capace di momenti di crudeltà e di scatti di ira inspiegabili se non con qualche terribile segreto contenuto nella suo fascicolo e noto a pochi. Col tempo scoprono di essere l'uno il fabbricante di lacrime l'uno dell'altro. Quell'essere a cui non si può mentire che è in grado di darci la capacità di piangere di dolore, di gioia e di farci provare sentimenti. In sostanza colui per il quale vale la pena di vivere, alzarsi e respirare ogni giorno.
Secondo il mio gusto non è un brutto libro, se lo dicessi farei un torto alla sua autrice che tra l'altro ha avuto un consenso piuttosto ampio da parte del pubblico. Mi è piaciuto che abbia toccato anche temi sociali, che abbia lavorato molto sui personaggi fornendo dapprima una visuale che ce li faceva sembrare obiettivamente poco sani di mente, per poi piano piano portarci a prenderli in simpatia, e poi fornirci gli strumenti per rendere plausibile il loro modo di comportarsi. Trovo però che ala fina abbia scelto la strada più facile con un finale che strizza l'occhio al pubblico romantico, ma che lascia il tempo che trova per chi invece cerca qualcosa di più realistico. Nel complesso un libro ingenuo, che non sfiora le complicate dinamiche che ci sono in una coppia che prevedono degli equilibri non realizzabili solo con sentimenti ed attrazione erotica. Lo stile è nel complesso gradevole e abbastanza chiaro, forse in alcuni punti lo avrei alleggerito, magari tagliando anche sul numero delle pagine.
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