Dettagli Recensione
Chi sono davvero le belve?
«Questo è un luogo che non andrebbe disturbato. Il pensiero spuntò spontaneo, come dissotterrato da uno smottamento indipendente dalla sua volontà.»
Non doveva essere altro che una gita noiosa in quel dell’ex sanatorio Boeri, non doveva essere altro che una delle tante attività scolastiche di scarso interesse e relativo gradimento per la classe di studenti del ferrarese. Ma si sa, le aspettative non sempre coincidono con la realtà, per un verso o per l’altro. E Giulia ben presto si rende conto che qualcosa all’interno dei quel luogo non è come dovrebbe, che c’è un male che aleggia, che ci sono storie nascoste e maledette, che ci sono trascorsi passati ma mai dimenticati e che adesso sono sepolti tra quelle mura. Ancora, ci sono loro: Lince, Poiana e Rospo, tre criminali dilettanti che sequestrano quella stessa classe di ventuno ragazzi e comprensiva di docente e guida. Un trio di criminali che incute, per il lasso di tempo di una giornata, terrore nei sequestrati e che di poi tenta la fuga da quella rapina andata male e sfociata oltre gli intenti. Questa, ancora, è la storia di un paese di provincia Tresigallo che cela dietro la sua apparenza fatti occulti. Questa, ancora, è la storia di uomini e animali, di fantasmi della mente, di una ferocia che trasforma i suoi aguzzini in belve, di poteri extrasensoriali, di gatti.
«Non erano altro che sensazioni, a volte sensazioni visive, l’impressione di “vedere con la mente”, qualcosa che l’aveva accompagnata fin da quando aveva ricordi.»
Questo e molto altro è “Le belve” opera a firma Manlio Castagna e Guido Sgardoli, un titolo che trasuda del mistero proprio di autori quali Stephen King o ancora delle tinte tipiche di Lovecraft e che, a differenza delle apparenze e del target indicato, si presta ad una lettura per tutte le età. Gli elementi caratteristici del genere ci sono tutti ma a questi si sommano descrizioni succulente, personaggi interessanti e un mistero che solletica la curiosità tanto da invitare il lettore ad andare avanti e avanti senza mai staccarsi dal titolo.
Un elaborato che conduce per mano in un percorso di ricerca interiore, che porta a scandagliare le oscurità più profonde dell’animo umano e che invita, ancora, chi legge a interrogarsi su molteplici tematiche sottese. Perché chi sono, alla fine, davvero le bestie?
«La morte non è sempre la peggiore delle punizioni.»