Dettagli Recensione
Per #Millennials
È estate quando i genitori di Evy, conclusa la scuola, decidono di mandarla in vacanza dalla nonna Lea in montagna.
Quest’ultima, non vedente, è una persona molto saggia e autosufficiente che non manca di consigliare la nipote e di accostarla a quelli che sono i veri e sani valori della vita. Per la quindicenne la permanenza sui monti significa essere isolata da quelli che crede essere i suoi best friends in quanto la connessione non funziona se non sulla vetta del massiccio, ritrovare vecchi amici d’infanzia, quali Alice, ma anche incontrarne di nuovi come Manuel nonché innamorarsi del “lupo bianco” Chris. Da un primo approccio di amore-odio tra i due si instaura una piacevole intesa che verrà scossa dai primari sconvolgimenti adolescenziali. Matureranno altresì anche i rapporti di amicizia, Evelyn in particolare, ridimensionerà quello con Leila e Johnny, per avvicinarsi ad un più maturo concetto del legame in sé.
Con “#OPS” Elisa Maino offre al pubblico un libro semplice, con una trama non particolarmente elaborata, un linguaggio non volgare ma tipico dei suoi quindici anni – dove pullulano gli OPS!, gli slang e anche le colonne sonore del momento (in merito consiglio l’ascolto dei Pink Floyd) – e per questo munito di quelle tipiche contraddizioni proprie di chi ancora deve crescere e maturare soprattutto in ambito di scrittura. Il libro è sufficientemente lineare, la trama regge, però talvolta la sensazione è quella di qualche passaggio mancante, di qualche dettaglio ovviato. Si presta ai cuori sognatori perché privo di quelle esagerazioni o fatti eclatanti che potrebbero sconvolgere completamente lo scorrimento e si avvicina, per purezza, a quegli scritti che tra adolescenti andavano una quindicina di anni fa. Non ci troverete cioè sesso, parolacce, droga, o altro. Anzi. Evy insegue un sogno, quello di diventare una ballerina professionista (come la Maino stessa, viene da chiedersi), si circonda di persone solide (Chris seppur coetaneo – tra tutti – è colui che va per la sua strada non cedendo al “gruppo” ed è colui che, insieme alla nonna, è più maturo e per questo capace di mantenerla sulla retta via), si impegna per raggiungere il suo obiettivo allenandosi con costanza, non beve e non fuma. Questo è molto apprezzabile soprattutto visti gli eccessi che sembrano essere diventati per i ragazzi la regola. Ribadisco, il volume ha – logicamente – delle incongruenze tra cui il fatto che i personaggi si limitano ad una descrizione sommaria rischiando anche di contraddirsi, tra cui il fatto che sussiste un uso spropositato di nomi inglesi con annessi e connessi e tra cui il fatto che solo le ambientazioni tutto sommato riescono, ma si legge.
Pertanto sconsiglio la lettura di questo romance ai più grandi e a chi è abituato a saggi, classici, thriller e a libri di maggiore sostanza mentre lo consiglio ai cd. “Millennials” e in particolare agli adolescenti tra i 12 e i 16/17 anni che potranno trovare nelle sue pagine quella dimensione di pace, sogni e valori che la tecnologia che talvolta attenta.
«Questo mondo non è cambiato da quando ho perso la vista. In questo universo c’è tanta oscurità, ma c’è anche tanta luce, ricordatelo» p. 82
Indicazioni utili
- sì
- no
no= ai più grandi che cercano romanzi di maggiore spessore e che per questo cercano volumi di maggiore spessore.
Infine, una nota per l’autrice: Elisa, resta con i piedi per terra, studia e impegnati per raggiungere quello che è il tuo sogno che sia la danza e/o lo scrivere o altro. E se questo sogno è far della scrittura il tuo mestiere ricordati che la base di partenza è buona ma che dovrai lavorare ancora per capire qual è la tua dimensione, per raggiungere anche lettori più adulti e per capire di cosa, in futuro, vorrai parlare. Va per la tua strada, non farti influenzare dagli amici, dai social, dalla moda. Non perdere la tua identità. Non dimenticare chi sei e perché hai scritto. Sii come il tuo Chris prima ancora che come la tua Evelyn. Buon proseguimento.