Dettagli Recensione

 
La guerra di Toni
 
La guerra di Toni 2015-08-31 07:12:00 siti
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
siti Opinione inserita da siti    31 Agosto, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Con gli occhi di un bambino


Come pregavano i bambini cagliaritani nel ’43?
“ Fa’ che non suoni la sirena
fa’ che non vengano gli aeroplani
fammi vivere sino a domani
e se qualche bomba casca giù
dolce Madonna salvami tu.”

È una preghiera semplice e straziante di bambini che nel ’43 sentirono la guerra da vicino.
A gennaio si contarono i primi sei morti a Elmas, il 17 febbraio furono bombardate Cagliari e Gonnosfanadiga: furono i primi grandi bombardamenti e la conta dei morti fu più straziante, nell’ordine del centinaio per località. Cagliari subì attrezzata di rifugi e consapevole di poter rappresentare un bersaglio, tanti infatti all’epoca sfollarono nei paesini della provincia, Gonnosfanadiga, centro agricolo senza importanza strategica, assistette, basita, alla carneficina che si abbatté sul rettifilo del paese, scambiato dai piloti americani per la pista dell’ aeroporto militare di Villacidro, un paese poco distante. In entrambi i casi morirono anche dei bambini. Il libro in particolare è dedicato ai bimbi di Gonnosfanadiga, paese nel quale io lavoro proprio a contatto con giovanissimi .Il ricordo è vivo, il paese conserva le tracce degli spezzoni, sui muri, sui cancelli, sui corpi, nella memoria.
Le bombe utilizzate, a frammentazione, colpirono con le loro schegge micidiali tutto e tutti, soprattutto donne e bambini.
Il romanzo di Lo Bianco narra la vicenda di Toni, Antonino, dodicenne di Gomas- verosimilmente Elmas- il quale con due amici, in piena guerra, contravvenendo a qualsiasi raccomandazione dei genitori, prende il treno per andare al cinema a Cagliari a vedere Gianni e Pinotto. Il convoglio subisce un bombardamento aereo e i tre amici si ritrovano a contatto con la guerra, l’orrore, la morte. Il trio presto si scioglie e Toni si perde, ferito, in una Cagliari colpita al cuore fino a quando incontra Beatrice...
La storia è fondamentalmente giocata su due piani temporali: un presente nel quale un giornalista, durante il dopoguerra, tenta lo scoop della vita strumentalizzando il caso umano del giovane Toni che vive nelle grotte cittadine, e un passato nel quale si rivivono i bombardamenti su Cagliari attraverso la vicenda di un dodicenne.
La lettura scorrevole e gradevole permette ai ragazzi di oggi di intravedere gli orrori della guerra, di partecipare emotivamente a eventi attraverso il punto di vista di un coetaneo che anche nei momenti più tragici , sperando di ritrovare casa, studia la scusa meno improbabile per giustificare la sua assenza che sicuramente sta facendo preoccupare la famiglia. Il lettore sardo, in particolare, si ritroverà nelle tipiche espressioni idiomatiche della lingua che rendono la narrazione ancor più realistica e vicina senza inficiare la comprensione di chi sardo non è. Ho trovato questa scelta linguistica coraggiosa ( pubblica Rizzoli) e insieme riuscitissima. Lodevole e meritevole tutto il lavoro di Lo Bianco che recuperando, mi è parso di capire dai ringraziamenti finali, una storia vera, ci dona l’emozione di una bella narrazione, ben contestualizzata a livello storico, mai pesante e molto adatta alla fruizione dei giovanissimi. Complimenti all’autore.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Interessante. Sono nato e cresciuto nel quartiere di Stampace quando ancora c'erano, negli anni Ottanta, i palazzi bombardati (il campetto di via Fara). Nei ruderi giocavamo, ma avevamo un'idea "chiara" di cosa aveva significato la guerra per Cagliari. Bella segnalazione!
In risposta ad un precedente commento
siti
31 Agosto, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Portoro, se ti capiterà di leggerlo ci ritroverai molto di Cagliari.
Belmi
01 Settembre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Complimenti Laura, come sempre un'eccellente recensione. Inoltre sono piacevolmente colpita dal tuo amore per la tua regione che in molte tue recensioni è presente e si legge...
Brava!!!
Federica
C.U.B.
01 Settembre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Che bel titolo, me lo segno grazie.
In risposta ad un precedente commento
siti
01 Settembre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Federica, sì amo molto la mia terra che lentamente si sta spopolando...che tristezza!
In risposta ad un precedente commento
siti
01 Settembre, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
A te C.U.B. per l'attenzione.
6 risultati - visualizzati 1 - 6

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Le avventure di Cipollino
Il ragazzo contro la guerra
Bambini perfetti
Cosplay girl
Di impossibile non c'è niente
Fabbricante di lacrime
Le domande di Emma
Uno spazio senza tempo
Anomalya
La seconda avventura
Il cinema
La notte delle malombre
Le belve
La bambinaia francese
Trilogia delle ragazze
Casa Lampedusa. Semplicemente eroi