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LE ALI DELLA LIBERTA'.
Struggente...commovente...straziante...
Tre parole per descrivere un piccolo grande libro...piccolo per il racconto, grande nella sua dimensione, nei disegni, negli occhi grandi e profondi che ti sanno prendere e che fatichi a dimenticare...grande soprattutto per il messaggio: non dimenticare.
Assistere all'internamento di Sara in un lager nazista, vederla strappata alla sua mamma, privata di tutto e ritrovarla sola, impaurita, infreddolita, impaurita.
Ho trovato originale l'idea dell'autrice di far raccontare l'evento a qualcuno che in qualche modo può essere presente, oltre le barriere imposte dagli umani: un tenero uccellino.
D'impeto vorresti poter entrare nel racconto, troppa la voglia di poter fare qualcosa.
Ma non si può far nulla, ti senti impotente...il destino crudele ha segnato la piccola , oltre che quello di tanti altri.
Ecco che finalmente assistere ad un volo inaspettato , ad una ritrovata libertà, ti fa in qualche modo ritrovare una forma di serenità...quella dell'aldilà, dove gli umani non possono più nulla !
Si, il pensare che due ali di un uccellino riescano a fare un miracolo, che due piccole ali diventino le ali di tanti bambini, diventa un gesto che sa infondere tenerezza e speranza...
L'autrice con questo racconto rivela il suo animo sensibile ed empatico, di rara bellezza.
Reputo questo breve racconto un gioiello per l'intensità dei sentimenti che in grado di far sorgere; un libro che sa essere fortissimo e crudo, e nel contempo tenerissimo e leggerissimo...e di grande drammaticità.
Un piccolo libro che difficilmente verrà dimenticato da un bambino che avrà la possibilità di leggerlo o ascoltarne la lettura da un adulto.
Un libro che ti fa stare a più riprese in silenzio...l'unico modo possibile per essere vicini e rispettosi della tragicità raccontata.
Buona lettura,
Pia.
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Pia
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Libri come questo dovrebbero entrare nel programma didattico per insegnare ciò che è stato l'olocausto.
Complimenti, bel commento :)
Mauro