Dettagli Recensione
Gatto dispari,gatto paro,guarda come ricomparo!
Andrea Camilleri non smette mai di sorprenderci, la fantasia e la voglia di raccontare sembrano quelle di un bambino, un bambino che gli anta li ha superati da un pezzo ma non sembra affatto per lucidità e acume, appartiene a quella nutrita schiera di geni della penna penso alla Yourcenar,alla Pivano, a Borges o Pablo Neruda che d'inventare e raccontare non hanno mai smesso fin dal primo vagito. In questa fiaba, Camilleri racconta il rapporto nonni nipoti, a modo suo, ricorrendo alla magia e alla superstizione. Naturalmente non rinuncia alla sua Sicilia che è presente con il mare cristallino le pale dei fichi d'India, i cespugli di capperi, le filastrocche e le parole mammalucchigne, quelle che ripetute come un mantra possono realizzare sogni o spezzare incantesimi. Lo scrittore agrigentino non rinuncia neanche al suo umorismo,Pirandello docet, strizza l'occhio a noi lettori proponendoci tre possibili finali della stessa fiaba, quale sceglieremo ? Forse quello che, come ci ricorda Gramellini, è descritto nell'ultima riga?
Una fiaba tinta di "giallo montalbano", c'è una bambina che scompare, a voi lettori la possibilità di rintracciarla.
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