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Belli o brutti?
Chi può decidere se sei brutto o bello?
La risposta è semplice: la società.
Attraverso modelli, pubblicità e film innesta un'idea particolare e precisa di qual'è il concetto di bellezza.
è così Scott Westerfield ha preso questa idea e l'ha portata all'esasperazione, arrivando a creare questo romanzo distopico che propone un'idea molto particolare di società basata sulla perfezione.
Da una parte abbiamo i "Brutti", ovvero tutti i ragazzi al di sotto dei 16 anni e poi abbiamo i perfetti. Allo scoccare del sedicesimo compleanno infatti tutti i ragazzi vengono sottoposti ad una operazione chirurgica per renderli perfetti secondo il canone di bellezza, proporzione e simmetria proposta dalla società con la patetica scusa che, se tutti sono perfetti, non ci sono discriminazioni o guerre, perchè è impossibile resistere ad un perfetto...
Tutto quello che ti viene insegnato è come essere e diventare superficiale.
I neoperfetti, infatti, occupano il loro tempo esclusivamente a divertirsi e a bearsi della loro bellezza.
Tally, la protagonista, crede fortemente in questa società e aspetta con ansia il compimento del sedicesimo compleanno per raggiungere i suoi amici nell'isola dei perfetti.
Ma Tally incontrerà un'altra ragazza, Shay, che la pensa un po' diversamente e che riuscirà ad aprirle gli occhi sulla realtà.
Ho adorato la costruzione di questa realtà "perfetta" soprattutto perchè anche la nostra civiltà compare con il nome di "Rugginosi" e vengono sottolineate tutte le nostre mancanze che portate all'esagerazione potrebbero portarci all'estinzione, come è successo ai rugginosi!
Tutto è costruito nei minimi particolari e mi sono esaltata nel scoprire il modo di spostarsi che questa cilviltà utilizza, ovvero un sistema di magneti che consentono di "librarsi" dappertutto, con dispositivi che vengono appunto chiamate librelle!
Tutto sembra veramente perfetto, niente inquinamento, niente disboscamento, tutto viene riciclato in modo automatico,niente sprechi, niente cibo di origine animale, ma tutta questa perfezione cosa nasconde?
Lo stile semplice e lineare, consente una lettura scorrevole e molto, molto piacevole.
L'unica piccola pecca è il fatto che non ho provato subito simpatia per la protagonista che all'inizio è molto superficiale e non pensa a nient'altro che a diventare perfetta e a sminuirsi dicendo che è brutta. Considerando l'ambientazione è naturale che in una società che ti inculca l'idea della bellezza fin dalla nascita questa ti ossessioni, ma nonostante la consapevolezza di questo pensiero, sono riuscita ad avvicinarmi alla protagonista solo verso la fine del libro.
La mia curiosità cresceva man mano che procedevo con la lettura e all'ultima pagina è arrivata al culmine perciò non vedo l'ora di leggere il seguito!
Buona lettura!