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Questione di alchimia
Pochi giorni fa stavo facendo le pulizie d'autunno [sì, ci sono anche quelle!] e, giunta a fine giornata, avevo deciso di dare anche di dare un nuovo ordine alla mia libreria.
E adesso mi trovo qui, a fare la recensione di una tetralogia che non riesco proprio a togliermi dalla testa da quando ero piccola. Come quasi tutti i bambini, non sono solo cresciuta a Pan di Via ed Harry Potter, c'era anche un personaggio nato da una penna italiana a farmi compagnia :)
Sto parlando de La Bambina della Sesta Luna, il primo di quattro libri, scritto dall'autrice Moony Witcher.
Devo essere sincera: da piccola semplicemente ADORAVO questo libro, ogni volta che pensavo al mio futuro dicevo: "Voglio fare Nina!". Penso che sia in quel preciso momento in cui ho scoperto cosa voleva dire la parola "dipendenza". Adesso, a 19 anni, l'ho riletto e potevo ancora sentire in lontananza la magia, i colori e i sapori di quella Venezia magica che effettivamente non mi aveva mai lasciata! Ma sono solo ricordi.
Mi sono accorta, con grande tristezza, che ciò che avevo adorato aveva perso quel qualcosa, un particolare qualcosa, che non avrei mai più colto. Sì, perché quando sei piccola, quando la tua innocenza è talmente forte da far provare tenerezza, non te ne importa niente dello stile, del linguaggio, e cosa importava delle parole difficili?, c'era mamma lì vicino che ti aiutava; la cosa importante era quello che c'era scritto, quanta magia poteva mostrarsi in quelle semplici parole e quanto lontano ti potevano portare. Quando sei una lettrice matura e piena di passione, sai riconoscere uno stile che rasenta la perfezione da uno mediocre o migliorabile; lo stile e il linguaggio diventano ciò che più conta, perché è grazie a quei due fattori che la storia cresce e si fa grande e può portarti lontano.
E' scritto in modo semplice, la storia è molto apprezzabile, è un fantasy che spazia molto, ma purtroppo è una lettura limitata da un rating d'età. Non me la sentirei di consigliarla ad un adulto, perché questi libri hanno quel qualcosa che noi adulti non possiamo afferrare, non più almeno. Sono ricordi che, a malincuore, devono rimanere ricordi.
E' comunque un libro che sicuramente leggerò ai miei figli perché anche loro sentano la magia che scorre in queste parole :)
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Commenti
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non essere così convinta che un adulto non possa apprezzarlo..
io l'ho letto pochi anni fa..
e decisamente concordo con il tuo punto di vista!
:))